Figure professionali «Edilizia sostenibile» ENERGY AUDITOR GREEN JOBS – Formazione e Orientamento ENERGY AUDITOR La Diagnosi Energetica, o Energy Audit è una procedura sistematica che consente di indagare sulle inefficienze energetiche degli edifici e degli impianti, quindi sugli sprechi, e di proporre anche delle soluzioni tecniche che consentano di rimuovere i problemi emersi. Spesso Diagnosi e Certificazione Energetica vengono confuse, tuttavia sono due procedure diverse. La Certificazione, infatti, “fotografa” la qualità energetica dell’edificio, in modo assolutamente oggettivo, in condizioni di funzionamento normalizzate o standard assegnando una classe energetica mentre la Diagnosi cerca di comprendere come funziona l’edificio nelle condizioni reali e soprattutto si pone l’obiettivo di trovare una soluzione. L’Energy Auditor può ben essere considerato il medico dell’efficienza energetica, come tale individua la patologia o le patologie e propone una cura. Gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, e quindi di riduzione degli sprechi, possono riguardare l’involucro dell’edificio (ad esempio isolamento termico delle pareti o delle coperture, sostituzione dei serramenti, ecc.) gli impianti (ad esempio sostituzione di un generatore di calore, installazione di un sistema di regolazione efficiente, ecc.) ma più convenientemente possono riguardare entrambe le cose. Gli interventi di riqualificazione integrati, infatti, sono quelli che garantiscono i risultati migliori. La valutazione degli interventi di retrofit energetico, che dovranno essere descritti nella relazione tecnica, devono essere valutati sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico, ciò rende più fattibile la loro realizzazione. 2 Energy Auditor Conoscenze, competenze e capacità Quella dell’Energy Auditor è una professione affascinante e completa, nel senso che il tecnico che intraprende questa professione deve avere una preparazione tecnica molto buona sia teorica (redazione di un bilancio energetico anche complesso) che pratica (utilizzo di strumenti di diagnosi come data-logger, termocamere, ecc.). Una competenza economica di base è comunque indispensabile allo scopo di verificare, attraverso calcoli analitici, la fattibilità reale degli interventi di riqualificazione proposti. Un bagaglio di conoscenze di base deve essere accompagnato da esperienze sul campo molto importanti per qualificare i risultati di questa professione. Anche in questo caso l’analogia con la professione del medico ci viene comoda, l’Energy Auditor è tanto più capace e professionale quanto maggiore è l’esperienza accumulata in anni di attività. E’ opportuno quindi che almeno nei primi anni l’Energy Auditor operi all’interno di una struttura tecnica, ad esempio una Società di Ingegneria o uno Studio, nella quale avrà la possibilità di sviluppare una propria esperienza. Altro elemento critico, ma per certi versi stimolante, è l’aggiornamento professionale che deve essere continuo. Mai come in questi ultimi anni le tecnologie per l’efficienza energetica, ed anche quelle legate all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, si sono evolute. Al pari dell’evoluzione tecnologica, e delle opportunità che il mercato presenta, stiamo assistendo ad una evoluzione legislativa e normativa senza precedenti. L’Energy Auditor deve quindi aggiornarsi in modo costante su tutti questi aspetti. Ultimo elemento importante, spesso trascurato, è quello legato alla “creatività tecnica” intesa come capacità di fare delle scelte e fornire soluzioni. Mentre il Certificatore Energetico si deve limitare ad applicare delle procedure consolidate, e comunque obbligatorie, L’Energy Auditor deve essere creativo sia nell’individuare le patologie, sia nel definire le migliori soluzioni tecniche per rimuoverle. 3 Energy Auditor Ambito e processi di lavoro La Diagnosi Energetica può essere applicata con diversi livelli di approfondimento in funzione delle situazioni contingenti. La diagnosi di primo livello, o audit leggero, effettua una prima ricognizione sullo stato energetico di un edificio. Nel caso in cui sia necessario un esame più approfondito si applica la diagnosi di secondo livello o audit standard. In questo caso è necessario raccogliere un maggior numero di informazioni sia sulla consistenza dell’edificio (involucro e impianti) sia sulle modalità di funzionamento. Il monitoraggio, fatto utilizzando specifici strumenti, consente di analizzare le reali modalità d’uso dell’edificio. Nell’audit standard l’Energy Auditor, utilizzando opportuni software di simulazione, costruisce un vero e proprio modello virtuale dell’edificio che, attraverso successive simulazioni, può consentire di verificare in tempo reale gli effetti che derivano dall’applicazione degli interventi di miglioramento prestazionale energetico ipotizzati. Se l’edificio è complesso, ad esempio uffici con ampie superfici vetrate, centri commerciali, ecc.) l’Energy Auditor può convenientemente utilizzare programmi di calcolo di simulazione dinamica. In questo caso si parla di diagnosi di terzo livello o simulation audit. Al di là del livello applicativo, e quindi dell’approfondimento, una diagnosi energetica si struttura mediamente nelle seguenti fasi: Acquisizione della documentazione tecnica disponibile (planimetrie, sezioni, schemi impiantistici, relazioni di calcolo, ecc.) ed organizzazione delle informazioni raccolte. Acquisizione delle informazioni inerenti i consumi energetici degli anni precedenti e delle modalità d’uso degli spazi ed organizzazione delle informazioni raccolte. Esecuzione di sopralluoghi allo scopo di integrare le informazioni mancanti, esecuzione di rilievi e monitoraggi al fine di verificare le modalità d’uso dell’edificio e degli impianti. Definizione del bilancio energetico di base, o di riferimento, utilizzando un software di calcolo statico o, nel caso di edifici complessi, dinamico. Definizione degli interventi di retrofit (miglioramento dell’involucro, miglioramento degli impianti, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili) e/o degli interventi di ottimizzazione della gestione. Valutazione tecnico-economica degli interventi, ipotizzando almeno due o tre scenari con impegno economico crescente, simulazione degli effetti in termini di miglioramento prestazionale e discussione con il committente per individuare la soluzione più conveniente. Redazione del report tecnico di diagnosi. La complessità del lavoro dipende ovviamente dalla complessità dell’edificio indagato. La durata del lavoro dipende dal livello di approfondimento della diagnosi: si va da poche giornate per la diagnosi di primo livello a poche settimane per l’audit standard. Per il simulation audit possono anche essere richiesti alcuni mesi se l’edificio è complesso. 4 Energy Auditor Percorsi formativi Quella dell’Energy Auditor è una attività tecnica che richiede una preparazione di base ufficialmente riconosciuta. Un diploma tecnico (perito industriale, geometra, ecc.) oppure una laurea breve (Ingegneria o Architettura) e ovviamente a maggior ragione una laurea magistrale (sempre in Ingegneria e Architettura) rappresentano i requisiti minimi. Tutte le attività professionali nei settori tecnici, e quella dell’Energy Auditor è una di queste, nel nostro ordinamento giuridico richiedono l’iscrizione ad un Collegio o ad un Ordine professionale. L’accesso richiede comunque il superamento dell’Esame di Stato ed in alcuni casi il tirocinio obbligatorio. Se l’Energy Auditor opera all’interno di una struttura come dipendente, l’iscrizione al Collegio o all’Ordine professionale potrebbe non essere necessaria. In questo caso, tuttavia, il soggetto lavora in staff e non può essere responsabile della diagnosi. La preparazione tecnica di base dovrà essere opportunamente affiancata da una preparazione specialistica secondaria, ottenibile attraverso la frequenza di corsi specialistici oppure di Master. La complessità del lavoro, infatti, richiede conoscenze tecniche, normative e legislative che gli ordinamenti delle scuole medie superiori o universitari non prevedono. La costanza della formazione tecnica, dovuta come già detto alla continua evoluzione tecnologica, normativa e legislativa, è una caratteristica di questa attività per la quale il soggetto interessa deve avere un ruolo attivo. L’Energy Audit è un termine che comprende una varietà di attività sia per competenza che per settore. Le differenti complessità degli edifici possono richiedere livelli di competenza differenti, ad esempio diploma di scuola media superiore per alcuni casi e laurea breve o magistrale per altri. L’Energy Audit può inoltre essere applicato in campo civile ma anche in campo industriale e riguardare l’efficienza energetica degli usi termici, l’efficienza energetica degli usi elettrici o l’efficienza energetica nel suo complesso. I percorsi formativi, quindi, possono essere diversificati in funzione dell’effettivo campo di applicazione. 5 Energy Auditor Tendenze rispetto al mondo del lavoro Così come in una società caratterizzata da tante patologie il lavoro del medico è fondamentale, in una situazione nella quale gli edifici del parco edilizio esistente sono mediamente inefficienti il ruolo dell’Energy Auditor è un ruolo chiave. Il fatto che questa figura professionale non sia stata sufficientemente valorizzata non deve trarre in inganno: la sua professionalità è fondamentale per promuovere i modo concreto qualsiasi strategia di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. L’alternativa è che si realizzino magari degli interventi di riqualificazione ma che non si ottengano dei risultati soddisfacenti sotto il profilo degli investimenti. Il settore edilizio, ma anche ovviamente quello industriale, hanno bisogno di Energy Auditor anche se la quantificazione numerica non è semplice. In questa scheda si è analizzata la figura dell’Energy Auditor come figura professionale indipendente, tuttavia le sue conoscenze, le sue competenze e le sue capacità lo rendono un assolutamente flessibile in grado di operare in staff all’interno di strutture che a vaio livello devono affrontare i problemi legati all’efficienza energetica: ESCo, ossia società di servizi energetici. Gestori di servizi energia. Imprese di costruzione che si occupano di riqualificazione. Industrie (in staff con i servizi di gestione e manutenzione). Produttori di tecnologie per l’efficienza energetica, in staff con i servizi tecnico-commerciali. La recente Direttiva 27/2012 stabilisce che “Ciascuno Stato membro dovrà garantire che dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti. Considerando che alla base di ogni intervento di riqualificazione energetica è necessaria una Diagnosi, è ipotizzabile che nel settore pubblico ci sia grande richiesta di questo tipo di competenze. Le competenze professionali degli Energy Auditor sono molto vicine a quelle degli Esperti di Gestione dell’Energia. Esiste da pochi anni in Italia la figura del Green Energy Auditor, una figura professionale che, oltre ad avere tutte le competenze dell’Energy Auditor, dimostra di conoscere i protocolli di certificazione ambientale (LEED, Itaca, ecc.). Mentre l’obiettivo dell’Energy Auditor è quello di contribuire al miglioramento dell’efficienza energetica, l’obiettivo del Green Energy Auditor è quello di migliorare la sostenibilità globale dell’edificio (compresa ovviamente la sostenibilità energetica). Insomma una variante interessante alla figura classica che apre nuove prospettive in relazione alla diffusione dei protocolli di certificazione ambientale anche nel nostro Paese. Il primo elenco, su base volontaria, di Green Energy Auditor è tenuto da SACERT (www.sacert.eu). 6 Energy Auditor Aspettative retributive L’Energy Auditor può lavorare come singolo professionista oppure all’interno di una struttura organizzata, ad esempio Società d’Ingegneria o Società di servizi. Nel primo caso le aspettative economiche dipendono ovviamente dal numero di attestati di certificazione emessi e non è possibile fare una stima visto che le situazioni possono essere molto differenti. Se dipendente, inquadrato come Specialista di area tecnica, il suo stipendio annuo, in termini di minimi contrattuali, è di circa 28.300 euro lordi. Indirizzi utili specifici Sito ufficiale del Comitato Termotecnico Italiano: http://www.cti2000.eu/ Sito ufficiale di SACERT, il primo ente di certificazione dei tecnici certificatori energetici www.sacert.eu Sito ufficiale di FIRE, Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia http://www.fire-italia.it/ Sito ufficiale del SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management http://www.secem.eu/ Sito ufficiale di A.I.T.I. Associazione Italiana Termografia Infrarosso http://associazionetermografia.it/ 7 Energy Auditor Master Riportiamo un elenco di Master nei quali i temi dell’energy audit e della gestione dell’energia sono trattati Master Ridef Energia per Kyoto Master in Gestione delle risorse energetiche Politecnico di Milano www.ridef.it/ Safe – Sostenibilità ambientale fonti energetiche www.Master.safeonline.it/ Master in Green Management, Energy and Corporate Social Responsibility – MaGER Università Bocconi www.uniboconi.it/mager Master in Management e regolazione dell’energia sostenibile LUISS Guido Carli http://energiasostenibile.postlauream.lui ss.it/ Strategies Business School Executive Master in Ambiente ed energia http://www.masterin.it/master/46executive-master-in-ambiente-edenergia/ Master per Esperti in gestione dell’energia – MeGE Master in Energy Management Master in Governance dello sviluppo sostenibile Master in Manager dei sistemi di gestione dell’energia, certificazione energetica, risparmio energetico, energie rinnovabili. 8 Energy Auditor Ctq – Consulenza e training di qualità http://www.guidamaster.it/ricercamaster/risultato-ricerca.html Università della Calabria http://www.unical.it/portale/portaltempl ates/view/view.cfm?19233 Università degli studi di Padova, Dipartimento di studi storici e politici http://www.unipd.it/elencomaster/master-scienzepolitiche/governance-dello-svilupposostenibile Csad – Centro studi ambientali e direzionali http://www.csad.it CREDITI • Materiale a cura del progetto La.Fem.Me – Lavoro Femminile Mezzogiorno – Italia Lavoro S.p.A. • Rielaborazione a cura del progetto Increase Fonti: • Politecnico di Milano – Dipartimento ABC Immagini: - Foto copertina: 1. James Monkeyyatlarge; 2. Fil.al; 3. Simada 2009 • Aggiornamento Ottobre 2013 • Per informazioni – [email protected] [email protected]