Trasformatore monofase Rendimento Il rendimento effettivo di un trasformatore viene definito come: η = V I cos( ϕ 2 ) P Potenza erogata al carico = 2 = 2 2 Potenza assorbita dalla rete P1 V 1 I 1 cos( ϕ 1 ) Le norme definiscono il rendimento convenzionale di un trasformatore come: η = P2 V 2 I 2 cos( ϕ 2 ) Potenza erogata al carico = = Potenza erogata al carico + ∑ Perdite P2 + ∑ Perdite V 2 I 2 cos( ϕ 2 ) + Pcu + Pfe Il rendimento effettivo deve essere misurato sperimentalmente mentre il rendimento convenzionale viene calcolato utilizzando i risultati delle prove a vuoto ed in corto circuito. Il rendimento convenzionale è solo un’approssimazione del rendimento effettivo, perchè si principio p di sovrapposizione pp degli g effetti. assume il sistema lineare e si sfrutta il p Trasformatore monofase L perdite Le di nell ferro f valgono: l Pfe = E12/ R0 ≈V102/ R0 Le perdite nel rame valgono: Pcu=R1cc I12 =(R1+R12) I12= R1 I12+R2 I22 Le perdite nel ferro sono sostanzialmente indipendenti dalla temperatura, mentre le perdite nel rame devono essere riportate alla temperatura di riferimento. Le perdite nel ferro sono indipendenti dal carico (perdite a vuoto) Pfe = Pfen Le perdite nel rame dipendono dal quadrato della corrente (perdite a carico) Si definisce fattore di carico: I i= 2 I2 n Trascurando la caduta di tensione dal passaggio da vuoto a carico le perdite nel rame valgono: Pcu = i 2 Pcun Trasformatore monofase η = iV 2 I 2 n cos( ϕ 2 ) V 2 I 2 n cos( ϕ 2 ) = ≈ 2 P fen iV 2 I 2 n cos( ϕ 2 ) + i Pcun + Pfen V 2 I 2 n cos( ϕ 2 ) + iPcun + i ≈ V 20 I 2 n cos( ϕ 2 ) P V 20 I 2 n cos( ϕ 2 ) + iPcun + fen i = An cos( ϕ 2 ) P An cos( ϕ 2 ) + iPcun + fen i Trasformatore monofase Il rendimento massimo al variare di i si ha quando: ⎡ d ⎢ An cos( ϕ 2 ) Pfen di ⎢ A cos( ϕ ) + iP 2 cun + ⎢⎣ n i ⎤ ⎥=0 ⎥ ⎥⎦ Cioè se: i= Pfen Pcun Per cui, nel punto di rendimento massimo: Pfen = i 2 Pcun = Pcu Considerando il rapporto tra le perdite nominali nel rame e le perdite nominali nel ferro si definisce: r= Pcun 1 = 2 Pfen i Trasformatore monofase Se si vuole ottenere il massimo rendimento alla potenza nominale (i=1) si deve avere: Pfen = Pcun Tale condizione non è vantaggiosa dal punto di vista economico ed energetico. Un trasformatore statisticamente lavora per lunghi tratti a potenza inferiore al valore nominale, o addirittura a vuoto. In tali condizioni operative conviene ridurre le perdite nel ferro. Trasformatore monofase Per ottimizzare il progetto del trasformatore è opportuno considerare il rendimento energetico. La stima del rendimento energetico (giornaliero, mensile annuale) in funzione di un dato diagramma di carico permette di ottimizzare il valore del parametro r caso per caso. Trasformatore monofase In genere, per ottimizzare il funzionamento medio del trasformatore in accordo con il ciclo operativo più comune si pone: i= .5÷.75 r= 4÷1.77 Trasformatore monofase Caduta di tensione industriale Nel passaggio da vuoto a carico, la tensione secondaria varia a causa delle cadute di tensione sul primario e sul secondario. Nella targa di un trasformatore, viene indicata anche la caduta di tensione a carico, data dalla differenza fra la tensione secondaria a vuoto V20 e la tensione secondaria a carico nominale V2 , a parità di tensione primaria V1. Si consideri il circuito equivalente approssimato del II° ordine riportato al secondario R2cc=R21+R2 X2cc=X21+X2d Z2cc=R2cc+jX2cc V2 = V20 + Z 2cc I 2 Trasformatore monofase Nel caso in cui la corrente di secondario assuma il valore nominale, la lunghezza del segmento BA diviene pari alla tensione di corto circuito. Il triangolo ABC è detto triangolo di Kapp o triangolo fondamentale del trasformatore poiché i lati sono proporzionali rispettivamente a R2cc e X2cc, mentre l’ipotenusa l ipotenusa è proporzionale a Z2cc Trasformatore monofase La caduta di tensione al secondario ΔV2 nel passaggio da vuoto a carico è un parametro caratteristico di rilevante importanza per ogni trasformatore. ΔV 2= (V2 cos(( φ 2) + R2 cc I2 )2 + (V2 sin(( φ 2) + X 2 cc I2 )2 − V2 Approssimando (secondo le Norme) ΔV2 (segmento AB) alla sua proiezione lungo la direzione di V2 (segmento AE) si ottiene: ΔV 2= R2 cc I 2 cos( φ 2 ) + X 2 cc I 2 sin( φ 2 ) La caduta di tensione relativa detta caduta di tensione industriale vale: Componente attiva della caduta di tensione industriale Componente reattiva della caduta di tensione industriale Trasformatore monofase Dato il carico (i, φ2), la caduta di tensione industriale può essere calcolata dai dati di targa.