Presentazione foglio di calcolo Impronta

annuncio pubblicitario
C.R.E.A. Centro Regionale Educazione Ambientale
via Case Basse Torretta 11/13, 27100 Pavia - Italia
E-mail [email protected]
Responsabile: Giuseppina Spadaro
a cura di Angela Colli, collaboratrice CREA ([email protected])
L'impronta del carbonio
L'impronta di carbonio o Carbon footprint rappresenta l'emissione di gas serra responsabili dei
cambiamenti climatici: soprattutto anidride carbonica CO2 e metano, ma anche ossido nitroso,
idrofluorocarburi e altri gas in piccole quantità attribuibile ad un prodotto, un'organizzazione o un
individuo. Viene così misurato l'impatto che tali emissioni hanno sul clima. La carbon footprint è
espressa in termini di grammi o kilogrammi di CO2e (CO2 equivalente).
http://www.improntawwf.it/main.php
L’Impronta Ecologica
L’Impronta Ecologica ha avuto origine nel 1990 dagli studi da Mathis Wackernagel e William Rees
dell’Università della British Columbia: è un indicatore complesso che può essere definito come l’area
totale degli ecosistemi terrestri e acquatici richiesta per produrre le risorse necessarie per singoli
individui e/o per la popolazione di una comunità, di una città, di un paese o dell’intero pianeta e per
assorbire i rifiuti prodotti. Utilizzando l'impronta ecologica è possibile stimare quanti "pianeta Terra"
servirebbero per sostenere i nostri consumi: i dati del Living Planet report 2012 ci dicono che se tutti
gli abitanti del pianeta vivessero come gli italiani avremmo bisogno di due pianeti e mezzo. Per
calcolare l’impronta si può moltiplicare la quantità di ogni bene consumato (es. grano, riso, mais,
cereali, carni, frutta, verdura, radici e tuberi, legumi) per una costante di rendimento espressa in kg/m 2
o kg/ha (chilogrammi per ettaro). Il risultato è una superficie espressa quantitativamente in ettari
“globali”. Si considera l'utilizzo di sei categorie principali di territorio: per l'energia, necessario per
assorbire l'anidride carbonica prodotta dall'utilizzo di combustibili fossili; agricolo, superficie arabile
utilizzata per la produzione di alimenti e altri beni; pascoli: superficie destinata all'allevamento; foreste:
superficie destinata alla produzione di legname; superficie edificata, per gli insediamenti abitativi, gli
impianti industriali, le aree per servizi, le vie di comunicazione; mare: superficie marina per la pesca.
Si
può
utilizzare
un
unico
fattore
di
conversione
(http://www.retelilliput.org/pavia/documenti/impronta_ecologica.htm) o come nel foglio di calcolo
semplificato da noi elaborato tenere conto delle diverse tipologie di terreno: per semplificare non
abbiamo incluso la superficie edificata e le foreste . Di solito l’impronta comprende tutti i possibili
consumi dalla casa.
L’impronta idrica
L’impronta idrica è un indicatore che consente di calcolare l’uso dell’acqua, prendendo in
considerazione sia l’utilizzo diretto che quello indiretto. Nel 1993 il prof. Tony Allan (King’s College
di Londra) ha definito l’acqua “virtuale” come la quantità di oro blu necessario a fabbricare un
determinato prodotto: acqua invisibile, che non si tocca materialmente, ma grava sulla gestione
complessiva delle risorse idriche. L’impronta idrica cerca di quantificare l’acqua “virtuale” necessaria
per produrre ogni bene, ad esempio gli alimenti che consumiamo ogni giorno.
Il foglio di calcolo
Il foglio di calcolo elaborato dagli esperti C.R.E.A permette di:
1) calcolare l’impronta del carbonio, quella ecologica e quella idrica del cibo consumato ogni giorno.
2) calcolare l’energia in Kcal e Kj e i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi assunti ogni giorno) sia in
grammi sia come percentuale delle calorie giornaliere (grafico 2)
3) confrontare la propria impronta con quella di diverse nazioni (grafico 1)
4) valutare l'impatto sull'ambiente di cibi appartenenti a diversi gruppi di alimenti (grafici in
foglografici.
Basta scegliere una giornata "tipo", introdurre le porzioni (piatto, tazza ecc) giornaliere di alimenti
consumati nella colonna rossa. Nella colonna verde in basso (in rosso) si legge il valore in grammi e
chilogrammi dell'impronta del carbonio giornaliera e annua, nella colonna gialla i valori in metri
quadrati e in ettari (ha) dell’impronta ecologica giornaliera e annua, nella colonna azzurra si legge il
valore in litri e metri cubici dell'impronta idrica, tutte si riferiscono ai cibi consumati.
Le colonne successive possono essere utili per stabilire se la nostra alimentazione quotidiana è
“equilibrata”. Nella colonne rosa otteniamo il contenuto energetico (Kcal) del cibo assunto nel
giorno esaminato e nelle colonne successive i diversi nutrienti in grammi e in percentuale delle calorie
assunte ogni giorno: proteine (arancio), grassi (verde) e carboidrati (azzurro). ). Il grafico 2 ci
restituisce le percentuali di calorie assunte con i diversi nutrienti e ci permette di dare un giudizio
indicativo sull'equilibrio della nostra dieta secondo le Linee Guida per una sana Alimentazione
Italiana.
Come diminuire l’impronta e stare meglio
Per diminuire la propria impronta è consigliabile aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali e
limitare il consumo di carni rosse, adattando un’alimentazione “mediterranea”, più salutare e meno
“pesante” per il pianeta. E’ utile seguire le Linee Guida per una sana Alimentazione Italiana elaborate
da un gruppo di esperti costituito presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
(INRAN).
1. Controlla il peso e mantieniti sempre attivo
2. Più cereali, legumi, ortaggi e frutta
3. Grassi: scegli la qualità e limita la quantità
4. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti
5. Bevi ogni giorno acqua in abbondanza
6. Il sale? Meglio poco
7. Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata
8. Varia spesso le tue scelte a tavola
9. Consigli speciali per persone speciali
10. La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te
La dieta mediterranea è rappresentata visivamente dalla “Piramide alimentare" che vede in primo
luogo i carboidrati con percentuale molto alta (circa il 60%), seguiti dalle proteine (intorno al 10-15%),
e dai grassi (circa il 20-30%).
Gli alimenti alla base della dieta mediterranea hanno un'Impronta Ecologica meno estesa, cioè minore
impatto sull’ambiente rispetto a quelli (carni rosse, grassi di origine animale, dolci) che si dovrebbero
consumare meno frequentemente, come suggerisce il modello della Doppia Piramide elaborato dagli
esperti del “Barilla Forum for food and nutrition”.http://www.barillacfn.com/
I carboidrati (soprattutto amido e fibra) derivano da cereali, legumi, ortaggi e frutta. Questi cibi
contengono anche vitamine, minerali ed altre sostanze di grande interesse per la salute. Cereali e
legumi sono anche buone fonti di proteine. I carboidrati dovrebbero rappresentare il 60-65% delle
calorie giornaliere, le proteine il 12-15%. Le quantità di grassi che assicurano un buono stato di salute
variano da persona a persona, a seconda del sesso, dell'età e dello stile di vita: dal 20-25% delle calorie
complessive della dieta (per soggetti sedentari) fino a un massimo del 35% (per soggetti con intensa
attività fisica). Così, ad esempio, in una dieta da 2100 calorie quelle da grassi possono variare da 420 a
700, corrispondenti a 46-78 grammi. Le proteine dovrebbero rappresentare il 12-15% delle calorie.
Un esempio di dieta equilibrata
Insalata (1 piatto)
Ortaggi (1 finocchio/2 carciofi)
Ortaggi (es 2 patate piccole)
Frutta a succo 1 frutto medio (1 mela)
Frutta a succo 2 frutti piccoli (mandarini)
pane 1 rosetta 1 fetta piccola
riso e pasta (1 piatto medio)
legumi freschi es fagioli (1 piatto)
latte e yogurth (1 bicchiere-1 vasetto)
burro 1 cucchiaio
formaggio fresco 1 fetta (crescenza)
formaggio stag. 1 fetta piccola (grana)
uova numero
carne di maiale 1 fettina
salumi 3-4 fette prosciutto
pollame (1 fetta)
carne di manzo 1 fettina
pesce 1 porzione piccola (merluzzo)
zucchero 1 cucchiaino
torta 1 fetta
olio 1 cucchiaio (millilitri)
Impronta ecologica: 17,6 m2
Impronta idrica: 1227 litri
Energia: 1745 Kcal
Così ripartite
1
1
1
1
2
2
2
1
3
Limiti del calcolo e inviti a inviare suggerimenti
A scopo didattico il calcolo dell’impronta ecologica è ancora valido per valutare la sostenibilità del
proprio stile di vita. Il calcolo adottato (superficie per l’energia) prende in considerazione
principalmente le emissioni di CO2 ed esclude gli altri gas serra come l’azoto e non da riferimenti
all’approvvigionamento da fonti non rinnovabili e inoltre nel caso dell’energia nucleare, il territorio per
lo stoccaggio delle scorie radioattive non è valutato. Nuovi studi sull’argomento propongono sistemi di
calcolo dell'impronta ecologica che prendono in considerazione tutti gli impatti ambientali e sociali
derivanti dalla produzione di un certo prodotto
I valori delle impronte sono indicativi ed utilizzabili soprattutto in modo qualitativo l’impronta è
diversa nei diversi paesi e varia con i sistemi di produzione utilizzati: i dati sono ricavati da diversi siti
(indicati nel foglio). Il foglio di calcolo potrà essere aggiornato e migliorato: chi ha consigli,
suggerimenti li invii a [email protected].
Siti
Impronta ecologica
http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Mercato_verde/Life_Cycle_Assessment_%28LCA%29
http://www.epa.gov/nrmrl/std/lca/lca.html
Impronta idrica
www.waterfootprint.org/?page=files/home
www.impronta-idrica.org/?page=files/home
www.improntawwf.it/carrello/
DIETA MEDITERRANEA
http://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html
Linee guida per una sana alimentazione italiana elaborate da INRAN (istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione)
Modello a doppia piramide
http://www.barillacfn.com/it/dp-doppia-pyramid
Scarica