2
giugno2003
ANNIVERSARIO
Chiusura in grande
per i festeggiamenti del
Centro Anziani di via Bini
In piazza Dalmazia si è svolta, lo scorso 24 maggio, la serata conclusiva
TEATRONUOVO
In scena gli allievi
della compagnia
Il Grillo
Due commedie verranno messe in scena come saggi di fine anno
dagli allievi del laboratorio teatrale della Compagnia il Grillo diretto
da Raul Bulgherini, con la partecipazione di personaggi quali
Cristiano Militello, Enzo Carro, Orvelio Scotti e il regista americano
Jay Natelle.
La prima è in cartellone sabato 7 giugno, alle 21.15: La Dame De
Chez-Maxim, 3 atti comici di G.Feydau, ambientati a Parigi ai tempi
del Can-can.
Seguirà, venerdì 20 giugno, sempre alle 21.15, Un gran bene di
consumo, 3 atti comici di Samy Fayd.
Teatro Nuovo
Via P. Fanfani, 16 – Firenze
Per informazioni e prenotazioni 055826283 3388722754
TEATRO
I saggi
di fine anno
dell’Imbarco
n Manuela Giuffrida
A conclusione del mese di iniziative e festeggiamenti che
ha visto protagonista il Centro Anziani di via Carlo Bini
per l’anniversario dei suoi 25
anni, piazza Dalmazia ha ospitato, sabato 24 maggio, musiche e intrattenimenti per tutti
coloro che sono scesi in strada con la voglia di stare insieme in allegria.
Il Centro Anziani non è mai
stato isolato dalla vita sociale
del quartiere e ha sempre
avuto un rapporto molto stretto con la popolazione. E ne è
testimonianza il fatto che
l’evento è stato realizzato anche grazie al contributo di
Unicoop e del Centro Commerciale Naturale Dalmazia,
forte dell’esperienza della sua
Presidente Morena Baldacci,
con la chiusura al traffico della zona, dove molti negozi
sono rimasti aperti fino alle
24. Anche l’associazione
Ancescao (Ass. Nazionale
Centri Anziani e Orti) ha sostenuto economicamente la
festa.
I festeggiamenti hanno dato
agli anziani la possibilità di
esprimersi, di far vedere i lavori creati grazie alle loro non
poche capacità, di presentarsi
a tutto il quartiere 5 con la
loro realtà. Da parte sua, la
gente di Rifredi ha risposto
molto bene, accogliendo con
affetto e calore l’occasione
per stare in compagnia.
Per questa occasione speciale, molte sono state anche le
autorità presenti sin dal pomeriggio: l’Onorevole Valdospini, il Presidente della Commissione Servizi Sociali Sergio Lunardi, la Presidente del
Consiglio di Quartiere 5 Stefania Collesei, l’Assessore
alle Politiche Sociali Graziano
Cioni.
«Un grazie particolare – afferma Laura Lolli Presidente del
Centro Anziani – va a tutti i
funzionari e i dipendenti del
Quartiere 5 perché senza la
loro efficiente collaborazione
non avremmo potuto superare e risolvere in tempo tutti i
problemi.
Per gli anziani questa ricorrenza ha significato un impegno costante per settimane
ma adesso la soddisfazione è
tanta: la giornata è piaciuta a
tutti ed ha lasciato la voglia di
ripetere quest’esperienza positiva sotto ogni aspetto. Desidero comunque ringraziare
tutti coloro che sono intervenuti – prosegue Laura Lolli. –
Gli anziani sono una risorsa di
artisti e non una minoranza
da assistere. Abbiamo raggiunto lo scopo di creare una
festa di tutto il quartiere, coinvolgendo soprattutto i giovani
c he ha n n o a ppr e z z a to
l’occasione per divertirsi».
Non a caso, infatti, sul palco si
sono visti artisti di ogni età: è
iniziata con il coro Amici della
Vita del Centro Anziani che
nonostante il caldo, si è esibito per ore presentando canti
tradizionali toscani; subito
dopo il pubblico è stato intrattenuto da un trio di giovani
con musiche degli anni ’60.
Dopo cena gli animatori della
serata sono stati i Figli di Rocco con la loro “pizzica salentina”: dalle 21 fino a tarda notte
(con grande entusiasmo il
pubblico ha voluto che continuassero anche dopo che
l’amplificazione era stata
spenta per non disturbare i residenti) hanno regalato alla
piazza un concerto unico, fatto di musiche dal ritmo travolgente mentre un corpo di ballo in costume tipico affascinava e coinvolgeva tutti. E se Firenze li ha accolti con così
tanto calore, la festa è stata
anche un’occasione per i giovani del nord Italia che seguono e apprezzano questi musicisti per vederli dal vivo senza
dover andare fino a Lecce…Insomma, grazie a questa ventata di allegria e di voglia di lasciarsi andare, fiorentini e salentini hanno cantato
e danzato tutti insieme in una
serata irripetibile sotto le stelle.
OLMATELLO
Nuova fermata Ataf
per i residenti
di via delle Sciabbie
È stata ripristinata la fermata Ataf
in via dell’Olmatello, fondamentale per i residenti dell’insediamento di via delle Sciabbie, nel
quartiere 5: la linea “23" ha cambiato il suo percorso, così come
era stato richiesto al sindaco Domenici durante la sua visita nella
zona il 26 marzo scorso. In
quell’occasione gli abitanti del piccolo borgo, una sorta di enclave
pagina precedente
dentro la Mercafir, chiesero infatti
di poter riavere la fermata
dell’autobus più vicina alle loro
case, facendo presente che, soprattutto nelle ore notturne e per i
ragazzi, coprire a piedi la distanza
fino al viale XI agosto era veramente disagevole se non pericoloso. Il sindaco aveva preso atto
della legittima richiesta e aveva
attivato l’Ataf per risolvere il pro-
blema. La soluzione è un cambiamento della linea ”23" da via Perfetti Ricasoli: il nuovo percorso è
Perfetti Ricasoli, via dei Benni, via
dell’Olmatello (con due fermate:
all’inizio di via delle Sciabbie e di
fronte a Villa Olmi), viale Guidoni,
via XI Agosto (capolinea) e rientro
in via Perfetti Ricasoli. Il provvedimento interesserà circa 45mila
corse l’anno.
La Scuola di Teatro L’Imbarco del Laboratorio Ribes del Quartiere 5
chiude i corsi del suo primo anno di attività con un bilancio
decisamente positivo.
Dopo aver presentato al Centro Icaro il saggio degli allievi del primo
anno di recitazione: “L’ultima di campionato” (scritto e diretto da
Giovanni Esposito) e lo spettacolo “L’allegro funerale del signor
Pirandello” la scuola si prepara ora a presentare il secondo saggio
dei corsi di secondo anno: “L’arsenale delle apparizioni” in
programma il 9 giugno 2003.
Anche in questo caso è l’opera di Pirandello a essere di scena,
dietro un lavoro drammaturgico di Nicola Zavagli, coadiuvato dagli
allievi del corso di scrittura creativa.
Ma gli studenti della scuola (che sono più di 60) hanno avuto anche
molte altre occasioni di crescita artistica e di confronto con la scena,
partecipando a numerose letture presso la libreria Feltrinelli per
importanti manifestazioni culturali e presentazioni di libri. Sono poi
tuttora impegnati nello studio/spettacolo “Firenze, una pedalata
lunga un secolo” che, voluto dall’ufficio del Sindaco e
dall’assessorato all’ambiente e mobilità, ha debuttato il 29 marzo in
piazza della Repubblica e vedrà ora la seconda replica l’8 giugno nel
parco dell’Anconella.
L’Imbarco, divenuto ormai anche un punto di riferimento
importante per l’aggregazione giovanile, conta di continuare anche
in estate la sua attività con stage di avvicinamento al teatro e stage
di studio e perfezionamento per giovani attori (sempre tenuti da
riconosciuti professionisti dello spettacolo).
Info: Scuola di Teatro L’Imbarco presso scuola Guicciardini
tel. 055453545 – 0558290231
e-mail: [email protected]
TOURITALIANO
La Settimana
dell’Impronta
Ecologica
Una Tenda in piazza Dalmazia, fino al 7 giugno
In occasione della giornata mondiale per l’ambiente del 5 giugno,
Rete Lilliput ha lanciato, dal 31 maggio all’8 giugno - la seconda
Settimana Nazionale dell’Impronta Ecologica allo scopo di
informare e sensibilizzare i cittadini rispetto al peso che le nostre
società hanno sull’ambiente.
L’appuntamento serve anche a diffondere la conoscenza dei mezzi
esistenti per risparmiare energia e usare meglio le risorse. Per
questa occasione Rete Lilliput ha invitato in Italia ricercatori e
pensatori del calibro di Mathis Wackernagel (Redefining Progress California - ha messo a punto il concetto di Impronta ecologica),
Wolfgang Sachs (Wuppertal Institut - Germania), Jochen Jesinghaus
(ideatore del Dashboard of sustainability, nuovo indicatore di
benessere/Agenda 21 presentato anche a Johannesburg), Patrick
Viveret (economista e consigliere alla Corte dei Conti Francese - che
sta lavorando su una nuova concezione di ricchezza e di economia)
e Giancarlo Allen (segretario nazionale dell’Associazione Nazionale
di Bioarchitettura).
Questo “Tour italiano” sta prevedendo non solo incontri col
pubblico, ma anche veri e propri stage per amministratori locali e
per studenti.
L’impronta ecologica é un indicatore molto utile per far cogliere ai
cittadini - in maniera rigorosa, ma facilmente intuibile - la relazione
tra il loro stile di vita e la “quantità di natura” necessaria per
sostenerli: misura insomma quanto terreno produttivo serve a
sostenere la produzione di quello che consumiamo e lo
smaltimento dei rifiuti prodotti. Tanto per dare un’idea, per
sostenere lo stile di vita degli italiani occorre il territorio di tre Italie.
L’indicatore, elaborato tra gli anni Ottanta e Novanta, è stato
sottoposto a continui affinamenti durante l’ultimo decennio.
L’impronta ecologica capovolge l’ottica tradizionale: anziché
chiedersi «quante persone può sopportare la Terra?», ci si
domanda «quanta terra ciascuna persona richiede per essere
supportata?» Ovvero, come ricordano Chambers, Simmons e
Wackernagel, l’impronta non si concentra sul numero di teste, ma
sulle “dimensioni dei piedi”. Diventa fondamentale, a questo
punto, non solo il numero delle persone presenti, ma le tipologie di
produzione e i modelli di consumo. Attualmente, se tutti gli abitanti
del pianeta consumassero quanto noi - noi italiani, europei,
occidentali - ci vorrebbero ben tre pianeti Terra per reggere
l’impatto. Secondo i calcoli di Wackernagel, sono due gli ettari (è
questa la misura dell’indicatore) a disposizione di ogni abitante del
pianeta; il problema è che ogni italiano supera di gran lunga la
disponibilità, occupando ben 5 ettari. Per arrivare ai 12,20 del
cittadino Usa, e ai 16 abbondanti degli Emirati Arabi. Chi
“bilancia”, scongiurando - al momento - un tracollo planetario?
Paesi come l’Eritrea, la cui impronta ecologica, per singola persona,
è di 0,85 ettari. Ben inferiore, dunque, rispetto ai due ettari previsti.
Per ulteriori informazioni: Tenda piazza Dalmazia, fino al 7 giugno;
sito della rete Lilliput www.rete
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