Presentazione foglio di calcolo elaborato

C.R.E.A. Centro Regionale Educazione Ambientale
via Case Basse Torretta 11/13 (accesso strada sterrata da via Folperti)
E-mail [email protected]
Responsabile: Sig.ra Pinuccia Spadaro
L’Impronta Ecologica
a cura di Angela Colli, collaboratrice CREA ([email protected])
L’Impronta Ecologica ha avuto origine nel1990 dagli studi da Mathis Wackernagel e William Rees
dell’Università della British Columbia: è un indicatore complesso che può essere definito come
l’area totale degli ecosistemi terrestri e acquatici richiesta per produrre le risorse necessarie per
singoli individui e/o per la popolazione di una comunità, di una città, di un paese o dell’intero
pianeta e per assorbire i rifiuti prodotti. Utilizzando l'impronta ecologica è possibile stimare quanti
"pianeta Terra" servirebbero per sostenere i nostri consumi: i dati del Living Planet report 2012 ci
dicono che se tutti gli abitanti del pianeta vivessero come gli italiani avremmo bisogno di due
pianeti e mezzo. Per calcolare l’impronta si può moltiplicare la quantità di ogni bene consumato (es.
grano, riso, mais, cereali, carni, frutta, verdura, radici e tuberi, legumi) per una costante di
rendimento espressa in kg/m2 o kg/ha (chilogrammi per ettaro). Il risultato è una superficie espressa
quantitativamente in ettari “globali”. Si considera l'utilizzo di sei categorie principali di territorio:
per l'energia, necessario per assorbire l'anidride carbonica prodotta dall'utilizzo di combustibili
fossili; agricolo, superficie arabile utilizzata per la produzione di alimenti e altri beni; pascoli:
superficie destinata all'allevamento; foreste: superficie destinata alla produzione di legname;
superficie edificata, per gli insediamenti abitativi, gli impianti industriali, le aree per servizi, le vie
di comunicazione; mare: superficie marina per la pesca. Si può utilizzare un unico fattore di
conversione (http://www.retelilliput.org/pavia/documenti/impronta_ecologica.htm) o come nel
foglio di calcolo semplificato da noi elaborato tenere conto delle diverse tipologie di terreno: per
semplificare non abbiamo incluso la superficie edificata e le foreste . Di solito l’impronta
comprende tutti i possibili consumi dalla casa.
L’impronta idrica
L’impronta idrica è un indicatore che consente di calcolare l’uso dell’acqua, prendendo in
considerazione sia l’utilizzo diretto che quello indiretto. Nel 1993 il prof. Tony Allan (King’s
College di Londra) ha definito l’acqua “virtuale” come la quantità di oro blu necessario a
fabbricare un determinato prodotto: acqua invisibile, che non si tocca materialmente, ma grava
sulla gestione complessiva delle risorse idriche. L’impronta idrica cerca di quantificare l’acqua
“virtuale” necessaria per produrre ogni bene, ad esempio gli alimenti che consumiamo ogni giorno.
Il foglio di calcolo
Il foglio di calcolo elaborato dagli esperti C.R.E.A permette di:
1) calcolare l’impronta ecologica e quella idrica del cibo consumato ogni giorno.
2) calcolare l’energia in Kcal e Kj e i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi assunti ogni giorno) sia
in grammi sia come percentuale delle calorie giornaliere (grafico 2)
3) confrontare la propria impronta con quella di diverse nazioni (grafico 1)
Basta scegliere una giornata "tipo", introdurre le porzioni (piatto, tazza ecc) giornaliere di alimenti
consumati nella colonna rossa. Nella colonna azzurra si legge il valore in litri dell'impronta idrica
dei singoli alimenti e nella colonna gialla i valori in metri quadrati dell’ impronta ecologica
giornaliera totale, nella casella rossa il valore in ettari dell'impronta annua.
Le colonne successive possono essere utili per stabilire se la nostra alimentazione quotidiana è
“equilibrata”. Nelle due colonne rosa otteniamo il contenuto energetico (Kcal e Kj) del cibo
assunto nel giorno esaminato e nelle colonne successive i diversi nutrienti in grammi e in
percentuale delle calorie assunte ogni giorno: proteine (arancio), grassi (verde) e carboidrati
(azzurro). ). Il grafico 2 ci restituisce le percentuali di calorie assunte con i diversi nutrienti e ci
permette di dare un giudizio indicativo sull'equilibrio della nostra dieta: secondo le Linee Guida per
una sana Alimentazione Italiana.
Come diminuire l’impronta e stare meglio.
Per diminuire la propria impronta è consigliabile aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali e
limitare il consumo di carni rosse, adattando un’alimentazione “mediterranea”, più salutare e meno
“pesante” per il pianeta. E’ utile seguire le Linee Guida per una sana Alimentazione Italiana
elaborate da un gruppo di esperti costituito presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e
la Nutrizione (INRAN).
1. Controlla il peso e mantieniti sempre attivo
2. Più cereali, legumi, ortaggi e frutta
3. Grassi: scegli la qualità e limita la quantità
4. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti
5. Bevi ogni giorno acqua in abbondanza
6. Il sale? Meglio poco
7. Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata
8. Varia spesso le tue scelte a tavola
9. Consigli speciali per persone speciali
10. La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te
La dieta mediterranea è rappresentata visivamente dalla “Piramide alimentare" che vede in primo
luogo i carboidrati con percentuale molto alta (circa il 60%), seguiti dalle proteine (intorno al 1015%), e dai grassi (circa il 20-30%).
Gli alimenti alla base della dieta mediterranea hanno un'Impronta Ecologica meno estesa, cioè
minore impatto sull’ambiente rispetto a quelli (carni rosse, grassi di origine animale, dolci) che si
dovrebbero consumare meno frequentemente, come suggerisce il modello della Doppia Piramide
elaborato dagli esperti del “Barilla Forum for food and nutrition”.
I carboidrati (soprattutto amido e fibra) derivano da cereali, legumi, ortaggi e frutta. Questi cibi
contengono anche vitamine, minerali ed altre sostanze di grande interesse per la salute. Cereali e
legumi sono anche buone fonti di proteine. I carboidrati dovrebbero rappresentare il 60-65% delle
calorie giornaliere, le proteine il 12-15%. Le quantità di grassi che assicurano un buono stato di
salute variano da persona a persona, a seconda del sesso, dell'età e dello stile di vita: dal 20-25%
delle calorie complessive della dieta (per soggetti sedentari) fino a un massimo del 35% (per
soggetti con intensa attività fisica). Così, ad esempio, in una dieta da 2100 calorie quelle da grassi
possono variare da 420 a 700, corrispondenti a 46-78 grammi. Le proteine dovrebbero rappresentare
il 12-15% delle calorie.
Un esempio di dieta equilibrata
Insalata (1 piatto)
Ortaggi (1 finocchio/2 carciofi)
1
1
Ortaggi (es 2 patate piccole)
Frutta a succo 1 frutto medio (1 mela)
Frutta a succo 2 frutti piccoli
(mandarini)
pane 1 rosetta 1 fetta piccola
riso e pasta (1 piatto medio)
legumi freschi es fagioli (1 piatto)
latte e yogurth (1 bicchiere-1 vasetto)
burro 1 cucchiaio
formaggio fresco 1 fetta (crescenza)
formaggio stag. 1 fetta piccola (grana)
uova numero
carne di maiale 1 fettina
salumi 3-4 fette prosciutto
pollame (1 fetta)
carne di manzo 1 fettina
pesce 1 porzione piccola (merluzzo)
zucchero 1 cucchiaino
torta 1 fetta
olio 1 cucchiaio (millilitri)
1
1
2
2
2
1
3
Impronta ecologica: 17,6 m2
Impronta idrica: 1227 litri
Energia: 1745 Kcal
Così ripartite
Limiti del calcolo e inviti a inviare suggerimenti
A scopo didattico il calcolo dell’impronta ecologica è ancora valido per valutare la sostenibilità del
proprio stile di vita. Il calcolo adottato (superficie per l’energia) prende in considerazione
principalmente le emissioni di CO2 ed esclude gli altri gas serra come l’azoto e non da riferimenti
all’approvvigionamento da fonti non rinnovabili e inoltre nel caso dell’energia nucleare, il territorio
per lo stoccaggio delle scorie radioattive non è valutato. Nuovi studi sull’argomento propongono
sistemi di calcolo dell'impronta ecologica che prendono in considerazione tutti gli impatti
ambientali e sociali derivanti dalla produzione di un certo prodotto
I valori delle impronte sono indicativi ed utilizzabili soprattutto in modo qualitativo l’impronta è
diversa nei diversi paesi e varia con i sistemi di produzione utilizzati: i dati sono ricavati da diversi
siti (indicati nel foglio). Il foglio di calcolo potrà essere aggiornato e migliorato: chi ha consigli,
suggerimenti li invii a [email protected].
Siti
Impronta ecologica
http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Mercato_verde/Life_Cycle_Assessment_%28LCA%29
http://www.epa.gov/nrmrl/std/lca/lca.html
Impronta idrica
www.waterfootprint.org/?page=files/home
www.impronta-idrica.org/?page=files/home
www.improntawwf.it/carrello/
DIETA MEDITERRANEA
http://www.inran.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html
Linee guida per una sana alimentazione italiana elaborate da INRAN (istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione)
Modello a doppia piramide
http://www.barillacfn.com/it/dp-doppia-pyramid”Barill