Chirurgia generale
16-10-‘03
(ultimo quarto d’ora)
Cancro dello stomaco
In sede d’esame, alla domanda: “Mi parli del tumore di…qualunque organo”…vengono fuori
sempre le cose più strane.
Invece quello che sembra sistematico per tutti gli organi è molto semplice…è la suddivisione della
neoplasia in benigna o maligna, la sua localizzazione e così via…
Iniziate sempre con la suddivisione della neoplasia in benigna o maligna.
Anche per lo stomaco è così.
Essendo lo stomaco un organo secernente, i tumori benigni saranno polipi e i maligni saranno
carcinomi. Poi ci sono tutta una serie, chiaramente, di alternative che si vedono a seconda degli
organi, anche se più o meno sono sempre la stessa cosa.
Tumori Maligni
Carcinoma 90-95%
Linfomi 4%
Carcinoidi 3%
Tumori maligni a cellule fusate 2%
Tumori Benigni
Polipi
Leiomiomi
Gastropatia iperplastica benigna
I tumori benigni sono estremamente frequenti e di interesse relativo, se non riguardo la
diagnosi differenziale. Sono interessanti per quanto riguarda la diagnosi differenziale perché
una qualsiasi protuberanza in una mucosa intestinale va comunque biopsizzata o, anche
meglio, escissa ed analizzata.
Il tumore benigno di maggiore interesse per lo stomaco (così come per l’esofago) è il leiomioma.
Dire “leiomioma” non è in realtà corretto. Oggi la sua dizione esatta è “tumore gastrointestinale
stromale”: quindi cominciamo ad imparare che questi tumori hanno cambiato nome, si
chiamano “tumori stromali del sistema gastrointestinale” e sono una patologia discretamente
frequente: almeno il 5-10% dei tumori dello stomaco.
Danno una sintomatologia di dolore localizzato nei quadranti alti dell’addome, sintomi di
“riempimento” (rendetevi conto che possono essere molto voluminosi e se superano per
convenzione i 5 cm. hanno una potenzialità maligna). Di conseguenza, se il tumore è maggiore
di 5 cm., non togliamo solo il tumore, ma togliamo un po’ di più. Se il tumore è minore di 5 cm.
possiamo anche “snocciolarlo” perché effettivamente se aprite la sierosa dello stomaco e vi infilate
la mano, viene fuori come una nocciola, senza bisogno di togliere anche la mucosa gastrica.
Quindi capite bene che è un intervento minimo. Se invece il tumore è più grande, va fatta una
resezione, il che è una prospettiva un po’ diversa.
I tumori maligni sono adenocarcinomi (ricordate sempre lo stomaco è un organo secernente) nel
90-95% dei casi, quindi rappresentano la stragrande maggioranza dei cancri dello stomaco.
L’incidenza di questo tipo di cancro è alta in Giappone.
Il cancro dello stomaco è una patologia in diminuzione o comunque in cambiamento: mentre
prima si vedevano diversi cancri dello stomaco e pochissimi cancri dell’esofago, adesso la
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tendenza è invertita: sono sempre più i cancri dell’esofago. Tra i tumori maligni vedete poi i
linfomi, i carcinoidi, i tumori maligni a cellule fusate. Dovete sapere che esistono.
Essendo lo stomaco un organo molto voluminoso, le neoplasie che vi originano possono essere
localizzate in differenti punti: quindi sono trattate differentemente a seconda della loro sede.
La tipologia di questa patologia è duplice: da un lato la neoplasia si può espandere nel tessuto
sottomucoso dello stomaco ed infiltrare tutto l’organo (e questa è la situazione più grave),
dall’altro lato c’è la neoplasia focale. Di conseguenza o la neoplasia invade tutto l’organo o
rimane confinata in una zona.
Quindi: tumori benigni e maligni, due tipologie differenti, localizzazioni differenti (e di
conseguenza trattamento differente), apparenza macroscopica differente.
È abbastanza complesso lo stomaco, cercate di ricordarlo in maniera sistematica.
Lo stomaco è un organo con un enorme rete linfatica: inizialmente questi tumori diffondono
sempre per via linfatica (esiste una classificazione che stadia i linfonodi coinvolti nella
neoplasia): ai linfonodi di I, II, III, IV livello.
Solo in seguito c’è una diffusione di tipo ematico con conseguenti metastasi (particolarmente
attese al polmone o alla pelvi -Klukenberg- ).
Lo stomaco ve lo ripeto la prossima volta completamente.
Sara.
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