Piano di controllo degli scarichi industriali, acque meteoriche di

PIANO DI CONTROLLO
SCARICHI INDUSTRIALI
ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO
IN PUBBLICA FOGNATURA
Consiglio di Bacino
DOLOMITI BELLUNESI
Approvato con Determina
del 20/05/2015 di prot. n. 12849
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Art. 1
OBIETTIVI
Il piano di controllo degli scarichi provenienti da insediamenti produttivi si pone i seguenti obiettivi:
a) verificare la tipologia delle acque reflue che vengono conferite agli impianti di trattamento
terminali;
b) mappare la qualità delle acque reflue che vengono recapitate nelle pubbliche fognature;
c) verificare gli impatti di determinate tipologie di inquinanti sugli impianti di trattamento terminali;
d) uniformare l’applicazione delle tariffe per la depurazione e la fognatura in applicazione delle
normative vigenti in materia.
Ai sensi dell’art. 128 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., per gli scarichi in pubblica fognatura il gestore del
servizio idrico integrato organizza un adeguato servizio di controllo; pertanto, l’autorità competente ai
sensi dell’articolo stesso è autorizzata a:
 effettuare tutte le ispezioni necessarie per l’accertamento delle condizioni dello scarico. Le
ispezioni, i controlli ed i campionamenti sono finalizzati all’accertamento del rispetto dei valori
limite di emissione, delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni allo scarico e delle
condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi;
 richiedere la realizzazione, qualora non esistente, di un trattamento particolare degli scarichi;
 prescrivere uno scarico separato da quello terminale per acque di raffreddamento o assimilabili
alle acque bianche e per quelle di tipo domestico;
 richiedere la separazione di scarichi contenenti sostanze di cui alla Tab. 5 dell’All. 5 del D.Lgs
152/2006 e s.m.i.;
 richiedere l’adeguamento alle normative nazionali e regionali emanate successivamente al
rilascio dell’autorizzazione allo scarico.
Le verifiche della qualità degli scarichi recapitati nelle pubbliche fognature afferenti agli impianti pubblici
di trattamento sono effettuate in esecuzione del presente programma, ferma restando la possibilità di
altre ed ulteriori verifiche urgenti effettuabili in qualsiasi momento e/o circostanza.
Sono possibili controlli periodici per accertare specificatamente i volumi scaricati e/o l’imposizione di
adeguati sistemi di misura.
Quando detti insediamenti sono dotati di prelievi idrici autonomi, le verifiche possono essere estese
anche ai sistemi di misurazione.
Il controllo deve essere periodico, diffuso, effettivo e imparziale.
Art. 2





Decreto Legislativo 3 Aprile 2006 n. 152 e s.m.i.;
Piano di Tutela delle Acque approvato con Delibera Consiglio Regionale veneto n. 107 del
05/11/2009 ed in particolare alle Norme tecniche di attuazione del Piano);
Regolamento del Servizio di Fognatura e Depurazione approvato dall’A.A.T.O. “Alto Veneto in data
22/12/2003;
Procedura amministrativa regionale per l’irrogazione delle sanzioni previste dalla Delibera Giunta
regionale veneto n. 91 del 23/01/2007;
Codice etico adottato da BIM Gestione Servizi Pubblici s.p.a.
Art. 3
1.
RIFERIMENTI NORMATIVI
VIGILANZA E CONTROLLO
Oltre alle visite tecniche per la verifica della regolare esecuzione delle opere di allacciamento, il
Gestore è autorizzato a disporre tutte le ispezioni, i controlli e i prelievi che ritenga necessario, in
ottemperanza a quanto previsto agli artt. 128-129 del D. Lgs. 3 Aprile 2006 n. 152. Il titolare dello
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2.
scarico è tenuto a fornire le informazioni richieste e a consentire l’accesso ai luoghi dai quali
origina lo scarico.
Per le attività di vigilanza e controllo in ordine agli scarichi idrici, fatte salve le competenze attribuite
alla Polizia Giudiziaria e alle altre Forze di Polizia indicate nell’art. 135, secondo comma, del D.
Lgs. 3 Aprile 2006 n. 152, il gestore si avvale di proprio personale tecnico o di personale esterno
espressamente incaricato, che assume la qualifica di incaricato di un Pubblico Servizio, ai sensi e
per gli effetti di cui all’art. 358 del Codice penale, ed è abilitato a compiere sopralluoghi od
ispezioni all’interno dell’insediamento produttivo o civile, alla presenza del titolare dello scarico o di
un suo delegato, al fine di verificare la natura e l’accettabilità degli scarichi, la funzionalità degli
impianti di pretrattamento e l’osservanza delle norme vigenti in materia.
Art. 4
TIPOLOGIA DEGLI SCARICHI
Gli scarichi che si intendono controllare in modo sistematico attraverso quanto previsto dal presente
piano sono di diverse tipologie. L’eventuale priorità data al campionamento di ciascun tipo è funzione
del potenziale inquinante ed in base ai dati già a disposizione di BIM Gestione Servizi Pubblici S.p.A.
(di seguito GSP).
Il criterio per la programmazione di tali campionamenti si baserà sui seguenti elementi:
 analisi effettuate negli anni precedenti: dati storici e dati raccolti attraverso le pratiche
autorizzative gestite da GSP in forma diretta o in ambito AUA e/o AIA;
 tipologia di produzione; le ditte che potranno essere maggiormente controllate saranno quelle
potenzialmente più inquinanti e/o quelle trovate fuori limite nelle analisi precedenti;
 quantità di acqua scaricata: a parità di condizioni le ditte con maggiori quantitativi d’acqua
potranno essere inserite nell’elenco prioritario;
 incongruenze tra i dati indicati nelle eventuali denunce annuali e i dati a disposizione di GSP e
verificati attraverso precedenti indagini;
 necessità di verifica per il rilascio dell’autorizzazione allo scarico o del parere sia in forma diretta
o in ambito AUA e/o AIA (in questa categoria rientrano le ditte che potrebbero avere uno scarico
assimilabile al domestico);
 segnalazioni dalla gestione impianti di depurazione: qualora agli impianti di depurazione
pervenissero quantitativi anomali di inquinanti particolari si potrà effettuare una ricerca mirata
nelle aziende della zona al fine di individuarne la causa;
 segnalazioni generiche: nel caso di segnalazioni di scarichi abusivi, anomali e/o non autorizzati,
si potrà effettuare una ricerca mirata nelle aziende della zona interessata.
Art. 5
TIPOLOGIA DEI CONTROLLI
I controlli delle acque reflue di scarico hanno la finalità di verificare che i limiti prescritti per l’immissione
delle acque reflue in fognatura vengano rispettati. Le modalità di campionamento e controllo saranno
scelte in base alle caratteristiche dello scarico stesso e della tipologia di produzione, e i sopralluoghi le
analisi verranno effettuati ai sensi della normativa vigente. Si potranno pertanto effettuare
campionamenti medi o istantanei, motivando la scelta nel verbale di campionamento.
Art. 6
NUMERO DI CONTROLLI
Qualora lo si ritenesse necessario, in base ai risultati delle analisi, si potrà effettuare più di un
campionamento delle acque scaricate da una stessa ditta.
Qualora ritenuto necessario, sarà possibile richiedere l’installazione di un campionatore automatico per
il prelievo di campioni medi sulle 3 o 24 ore, nonché un misuratore di portata allo scarico di
caratteristiche tecniche adeguate.
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Art. 7
LABORATORIO INCARICATO
Il laboratorio incaricato dell’effettuazione delle analisi è stato individuato nel rispetto della normativa
vigente in materia ed accreditato ISO 17025.
Durante i sopralluoghi ed i campionamenti, il personale di GSP effettuerà il campionamento ed il
trasporto dei campioni per le successive analisi. Verrà compilato un verbale di campionamento firmato
per ricevuta dal personale della Ditta che assiste al campionamento stesso.
Nel verbale di campionamento rilasciato al personale della Ditta presente alle operazioni verrà indicato
il laboratorio dove il campione contrassegnato con un codice univoco sarà aperto e analizzato,
completo di indirizzo e numero telefonico, per dare la possibilità al legale rappresentante della Ditta
stessa o ad un suo delegato di assistere all’apertura e alle analisi del campione stesso.
Art. 8
COSTI
Le spese e gli oneri per i prelievi dei campioni e le analisi effettuate, saranno interamente addebitate
all’Utente, come previsto dall’art. 23, comma 4, del Regolamento per l’utilizzo della fognatura e per la
depurazione emanato dall’Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Alto Veneto" ora Consiglio di Bacino
“Dolomiti Bellunesi”.
Art. 9
MODALITA’ DI CAMPIONAMENTO ED ANALISI
9.1 - Modalità di campionamento
Il campionamento dovrà essere effettuato secondo quanto previsto dalla normativa vigente di cui si
elencano di seguito i punti più significativi e dalle metodiche ufficiali CNR Irsa.
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
Allegato 5 - punto 1.2.2
Determinazioni analitiche
D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
Allegato 5 Limiti previsti
dalla Tab. 3/A per
determinate produzioni
Le determinazioni analitiche ai fini del controllo di conformità degli scarichi di
acque reflue industriali sono di norma riferite ad un campione medio
prelevato nell’arco di tre ore. L’autorità preposta al controllo può, con
motivazione espressa nel verbale di campionamento, effettuare il
campionamento su tempi diversi al fine di ottenere il campione più adatto a
rappresentare lo scarico qualora lo giustifichino particolari esigenze quali
quelle derivanti dalle prescrizioni contenute nell’autorizzazione allo scarico,
dalle caratteristiche del ciclo tecnologico, dal tipo di scarico (in relazione alle
caratteristiche di continuità dello stesso), il tipo di accertamento (di routine, di
emergenza ecc).
La procedura per la verifica del rispetto di questi limiti deve prevedere:
1. Conoscenza del ciclo produttivo
2. prelievo quotidiano di un campione rappresentativo degli scarichi effettuati
nelle 24 ore. Misurazione della sostanza in esame
3. misurazione del flusso totale degli scarichi nello stesso arco di tempo
4. viene calcolata la quantità scaricata/die nel corso del mese che verrà
rapportata alla quantità totale di prodotto o materia prima
DEFINIZIONI:
 campionamento medio: vengono eseguiti con autocampionatore portatile posizionato
nell’insediamento produttivo da BIM Gestione Servizi Pubblici s.p.a. o prelevando un’aliquota di
refluo dall’autocampionatore fisso dell’azienda. Vengono eseguiti normalmente nell’arco di tre
ore oppure ventiquattro ore in relazione alla tipologia dello scarico (es. più scarichi nell’arco
della giornata o con variazioni qualitative significative nell’arco delle ventiquattro ore). I
campionamenti medi possono essere costituiti miscelando più aliquote di campioni istantanei e
formando un unico campione medio composito;
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

campionamento istantaneo: vengono eseguiti qualora rappresentino realisticamente lo scarico
industriale (ad es. in presenza di un sistema di equalizzazione oppure di uno scarico periodico o
nel caso di acque meteoriche di dilavamento o di prima pioggia). Il campione istantaneo può
altresì essere effettuato qualora il tecnico incaricato accerti tecnicamente una situazione di
anomalia nello scarico dell’azienda;
campionamento conoscitivo: vengono normalmente eseguiti in modalità istantanea e sono
finalizzati a conoscere la qualità dello scarico. Il campione conoscitivo viene normalmente
eseguito a cura dell’azienda nell’ambito dei programmi di autocontrollo oppure da BIM Gestione
Servizi pubblici s.p.a. in occasione di una verifica preventiva della tipologia dello scarico.
9.2 - Metodiche di campionamento
La metodica di campionamento adottata è la APAT CNR-IRSA 1030 Man. 29/2003.
9.3 - Individuazione del punto assunto per il campionamento
Le misurazioni vanno effettuate:
 nel pozzetto di campionamento indicato nell’atto autorizzativo;
 subito dopo l’uscita dall’impianto di trattamento delle acque reflue industriali e/o meteoriche di
dilavamento dell’insediamento produttivo;
 subito a monte del punto di immissione nella pubblica fognatura;
 subito dopo l’uscita dallo stabilimento e dall’impianto di trattamento dello stabilimento per le
acque di specifici cicli produttivi (Tab. 3/A) o per le acque che presentino le sostanze riportate
nella Tab. 5.
Nel caso di impossibilità di campionamento per evidente stato di incuria del pozzetto o per
malfunzionamento dell’autocampionatore fisso si eviterà di effettuare il prelievo o il campionamento e
verrà inviata diffida alla Ditta per l’esecuzione delle opere di ripristino della funzionalità del pozzetto e
del sistema di campionamento.
La programmazione ed i prelievi di campioni delle acque di scarico industriali e meteoriche di
dilavamento vengono effettuati previa informativa di avvio campagna di campionamento e preavviso
alla Ditta di prelievo. Il piano dei campionamenti di predette acque di scarico è quindi un documento
riservato a conoscenza solo del personale incaricato dell’effettuazione dei prelievi.
Art. 10 ESECUZIONE DEI CONTROLLI E DELLE ISPEZIONI
I titolari degli scarichi sono tenuti a facilitare, in ogni modo possibile, le operazioni di controllo della
quantità e della qualità dell’acqua prelevata e di quella scaricata, nonché della funzionalità delle reti
fognarie interne allo stabilimento.
Il personale di GSP incaricato del controllo deve sempre qualificarsi mediante esibizione della tessera
di riconoscimento (o documento analogo) chiedendo immediatamente l'assistenza del legale
rappresentante della Ditta (o di persona delegata), per poter accedere al punto assunto per il
campionamento come indicato al precedente articolo 9.3. e l’assistenza necessaria affinché personale
di BIM GSP possa effettuare esclusivamente il prelievo (es. apertura/chiusura chiusini).
In caso di indisponibilità e/o di prolungato ritardo nella fornitura dell'assistenza richiesta, e/o di mancata
autorizzazione all’accesso negli immobili di proprietà privata, il personale di GSP chiederà l’intervento
dell’Autorità competente nei modi e nelle forme che saranno ritenuti necessari, addebitando ogni onere
conseguente alla Ditta.
Per tutta la durata della verifica, il responsabile degli scarichi della ditta (o chi per esso) non deve
mutare le condizioni operative ordinarie che danno luogo alla formazione degli scarichi.
Dopo aver preso visione dell'esistenza (o meno) di scarichi in corso e dopo aver effettuato l'eventuale
campionamento, il personale di GSP potrà procedere alla verifica dei flussi interni e dei processi che
coinvolgono l'utilizzo dell'acqua; compilerà quindi il relativo verbale (in duplice copia), sul quale la ditta
può riportare le proprie dichiarazioni.
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Copia del verbale, sottoscritto dai presenti al prelievo, viene rilasciata al titolare dell’insediamento
ispezionato.
Un’aliquota del campione prelevato, secondo le stesse modalità deve essere consegnata su richiesta,
al rappresentante della ditta che assiste al sopralluogo, che deve garantire, con la firma del verbale
l’adeguata conservazione del campione.
I campioni prelevati vengono introdotti in sacchetti di polietilene antieffrazione ed identificati mediante
un codice univoco. Al titolare dello scarico viene consegnato il tagliando con indicazione del codice
della busta contenente il campione, al fine di una identificazione certa dei contenitori durante le
operazioni analitiche.
Art. 11 ESITI DEI CONTROLLI
Qualora venga individuato il mancato rispetto della normativa, con particolare riguardo al superamento
dei parametri di immissione in fognatura che possa integrare un illecito amministrativo o penale, GSP
provvederà a darne comunicazione alla Ditta e ad effettuare la relativa segnalazione alle Autorità
competenti secondo la normativa vigente (si veda successivo articolo 12).
Art. 12 DIFFIDA, SOSPENSIONE E REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
1.
2.
3.
4.
5.
Per le inosservanze delle prescrizioni dell’autorizzazione allo scarico (e delle eventuali prescrizioni
contrattuali in quanto parti integranti dell’autorizzazione allo scarico o nulla osta), si applica quanto
previsto all’art. 130 del D. Lgs. 3 Aprile 2006 n. 152. In particolare per i superamenti dei limiti di
accettabilità, il gestore comunica per i provvedimenti del caso il Settore competente della Provincia
di Belluno nel caso di AIA. Sarà cura del gestore informare in relazione ai tipi di reati verificati gli
Enti competenti.
Qualora si verifichino le infrazioni di cui al comma precedente, fatta salva l’applicazione delle
sanzioni amministrative e penali previste dalle normative vigenti in materia, il gestore diffida per
iscritto l’Utente trasgressore ad adeguarsi alle prescrizioni entro un termine da stabilirsi caso per
caso.
Con particolare riferimento ai limiti di accettabilità si rimanda a quanto stabilito negli schemi
“modalità operative per le comunicazioni derivanti dai fuori limite nelle analisi” che in calce al
presente piano vengono allegati (3.3.1 – Scarichi industriali e acque meteoriche di dilavamento
soggetti ad AUA, 3.3.2. – Scarichi industriali e acque meteoriche di dilavamento soggetti ad AIA,
3.3.3. - Scarichi industriali e acque meteoriche di dilavamento a carico di BIM GSP).
Trascorso infruttuosamente il termine disposto, il Gestore:
a. Sospende l’autorizzazione allo scarico;
b. Revoca dell’autorizzazione allo scarico;
c. Provvede ad informare il Sindaco del Comune territorialmente competente per chiedere
l’emissione dell’ordinanza relativa all’interruzione dello scarico addebitando tutte le relative
spese all’utente.
Il Gestore, per l’avvio della procedura di sospensione e/o revoca dell’autorizzazione allo scarico,
invia comunicazione all’Utente, nelle forme prescritte dalla legge 7 Agosto 1990 n. 241. In casi di
particolare gravità e che comportino il rischio concreto per l’integrità delle strutture impiantistiche e
per la corretta funzionalità dei processi depurativi, il Gestore:
a. Informa il Sindaco del Comune interessato in merito all’inquinamento ed ai primi interventi che
intende porre in atto;
b. Provvede all’individuazione della causa dell’inquinamento con l’intervento dell’ARPAV di
Belluno, e se il caso anche delle autorità indicate all’art. 135 comma 2 del D.Lgs. 3 Aprile 2006
n. 152;
c. Può procedere all’immediata chiusura dello scarico senza il preavviso di cui al periodo
precedente;
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6.
I provvedimenti di diffida, diffida/sospensione e revoca dell’autorizzazione allo scarico, di cui si
definiscono di seguito alcune ipotesi, sono disposte dal Gestore che nel caso di AIA provvede ad
informare la Provincia di Belluno.
7. La diffida, diffida/sospensione dell’efficacia dell’autorizzazione è disposta nelle seguenti ipotesi:
a. Inosservanza delle prescrizioni contenute nel contratto e/o nell’autorizzazione allo scarico;
b. Manomissione degli strumenti di controllo in automatico ed elusione volontaria del controllo delle
caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico;
c. In caso di accertamento di superamenti dei limiti di emissioni che comportino situazioni di
pericolo per la salute pubblica o per l’ambiente;
d. Inadeguata manutenzione degli eventuali impianti di pretrattamento, dei collettori privati
d’allacciamento e dei sistemi di monitoraggio, campionamento e registrazione delle acque
reflue;
e. Accertamento della mancata comunicazione, entro 60 giorni dal suo verificarsi, di ogni
variazione sostanziale dei dati comunicati con la domanda di autorizzazione.
8. L’autorizzazione allo scarico può essere revocata quando si verifichi una delle seguenti
circostanze:
9. Reiterato non rispetto dei limiti d’accettabilità prescritti nell’autorizzazione allo scarico che
comportino seri pericoli per la rete fognaria o per l’impianto di depurazione ricevente;
a. Reiterata inosservanza delle prescrizioni imposte dal gestore.
b. Modifiche dei cicli produttivi che comportino cambiamenti delle caratteristiche quali-quantitative
delle acque reflue di scarico senza che ne sia stata data comunicazione al gestore nei tempi e
nei modi previsti.
10. Contro tali decisioni è ammesso il ricorso al tribunale Amministrativo Regionale nei termini e nei
modi stabiliti dalle vigenti normative.
Accesso agli atti
Nel caso di controlli che risultino conformi alle prescrizioni dell’autorizzazione non verrà inviata nessuna
comunicazione al titolare dello scarico. Se interessato alle risultanze dei controlli, il titolare dello scarico
potrà richiedere l’accesso agli atti di interesse tramite istanza scritta indirizzata a BIM Gestione Servizi
Pubblici s.p.a. – via T. Vecellio n. 27/29 – 32100 Belluno, all’indirizzo PEC [email protected],
specificando i documenti di interesse e le motivazioni della richiesta.
Altre informazioni potranno essere richiesta telefonando al n. 0437 933817 (disponibile nei giorni
lavorativi dalle ore 8:00 alle ore 12:00 e dalle ore 14:30 alle ore 16:30) oppure al numero di fax: 0437
933999.
Art. 13 ONERI DEI CAMPIONAMENTI
Le spese inerenti le analisi, il sopralluogo e la gestione tecnico-amministrativa del campionamento sono
a carico della Ditta.
Art. 14 QUALITA’
Essendo BIM Gestione Servizi pubblici s.p.a. certificato ISO 9001, la gestione dei controlli per tutte le
operazioni previste dal presente piano sia effettuata nel rispetto delle metodiche definite.
Art. 15 SICUREZZA
Durante l’esecuzione dei campionamenti e delle analisi viene garantito il rispetto delle normative di
sicurezza con particolare riferimento al D.Lgs 81/2008 e s. m. ed i..
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Art. 16 RISERVATEZZA DEI DATI
I dati personali raccolti al fine di dare attuazione al presente Piano saranno trattati, anche con strumenti
informatici, nell’osservanza del D.Lgs. 196/2003.
Alle ditte interessate sarà fornita apposita informativa sulla privacy.
Art. 17 DOCUMENTI
Sono parte integrante del presente Piano di Controllo:


Verbale di campionamento;
Modalità operative per le comunicazioni derivanti dai fuori limite nelle analisi (3.3.1, 3.3.2, 3.3.3).
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3.3.1 SCARICHI INDUSTRIALI E ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO soggetti ad AUA
Parametri da TABELLA 3
in caso di fuori limite:
1) comunicazione al COMUNE del fuori limite
2) DIFFIDA all'azienda di mettersi in regola entro 30 gg, salvo
richiesta di proroga per lavori di adeguamento
1^ ANALISI
3) viene organizzata una 2^ ANALISI (su tutti i parametri)
trascorsi i 30 gg
Tipologia
Campionamen
to SULLE 3
ORE (salvo
tipologie di
utenze per le
quali si può
fare solo
l'istantanea
in caso di fuori limite:
1) comunicazione al COMUNE del fuori limite
2) comunicazione al S.U.A.P e PROVINCIA di
SOSPENSIONE dell'autorizzazione per 90 gg salvo diverse
comunicazioni per la messa a norma
2^ ANALISI
3^ ANALISI
3) una volta completata la messa a norma dalla ditta, entro il
termine di cui sopra, si comunica al SUAP e Provincia la conclusione
del periodo di Sospensione e la Riattivazione dello scarico
4) viene organizzata una 3^ ANALISI (su tutti i parametri anche
SAGGIO DI TOSSICITA') trascorsi i 90 gg/tempi di messa norma e dopo
aver Riattivato lo scarico
in caso di fuori limite:
1) comunicazione al S.U.A.P e PROVINCIA di REVOCA
dell'autorizzazione
Parametri da TABELLA 5
in caso di fuori limite esclusivamente per scarichi industriali:
1) comunicazioni alla PROCURA della REPUBBLICA del fuori
limite
2) comunicazione al S.U.A.P e PROVINCIA di
SOSPENSIONE dell'autorizzazione per 90 gg salvo diverse
comunicazioni per la messa a norma
3) una volta completata la messa a norma dalla ditta, entro il
termine di cui sopra, si comunica al SUAP e Provincia la conclusione
del periodo di Sospensione e la Riattivazione dello scarico
4) viene organizzata una 2^ ANALISI (su tutti i parametri anche
SAGGIO DI TOSSICITA') trascorsi i 90 gg/tempi di messa norma e
dopo aver Riattivato lo scarico
In caso di fuori limite:
1) comunicazione al S.U.A.P e PROVINCIA di REVOCA
dell'autorizzazione
3.3.2 SCARICHI INDUSTRIALI E ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO soggetti ad AIA*
Parametri da TABELLA 3
in caso di fuori limite:
Parametri da TABELLA 5
in caso di fuori limite esclusivamente per scarichi industriali:
1) comunicazione alla PROVINCIA finalizzata ad un eventuale
1) comunicazione alla PROCURA della REPUBBLICA del
provvedimento di DIFFIDA all'azienda di mettersi in regola entro 30
fuori limite
gg, salvo richiesta di proroga per lavori di adeguamento
1^ ANALISI
Tipologia
Campionamen
to SULLE 3
ORE (salvo
tipologie di
utenze per le
quali si può
fare solo
l'istantanea
3) viene organizzata una 2^ ANALISI (su tutti i parametri)
trascorsi i 30 gg
in caso di fuori limite:
2) comunicazione alla PROVINCIA finalizzata ad un eventuale
provvedimento di SOSPENSIONE dell'autorizzazione per 90 gg salvo
diverse comunicazioni per la messa a norma
3) una volta completata la messa a norma dalla ditta entro il
termine di cui sopra si conclude il periodo di Sospensione e si riattiva
lo scarico
4) viene organizzata una 2^ ANALISI (su tutti i parametri anche
SAGGIO DI TOSSICITA') trascorsi i 90 gg/tempi di messa norma e
dopo aver Riattivato lo scarico
In caso di fuori limite:
2) comunicazione alla PROVINCIA finalizzata ad un eventuale
provvedimento di SOSPENSIONE dell'autorizzazione per 90 gg salvo
diverse comunicazioni per la messa a norma
3) una volta completata la messa a norma dalla ditta entro il
2^ ANALISI
1) comunicazione alla PROVINCIA finalizzata ad un eventuale
termine di cui sopra si conclude il periodo di Sospensione e si riattiva provvedimento di REVOCA dell'autorizzazione
lo scarico
4) viene organizzata una 3^ ANALISI (su tutti i parametri anche
SAGGIO DI TOSSICITA') trascorsi i 90 gg/tempi di messa norma e dopo
aver Riattivato lo scarico
in caso di fuori limite:
3^ ANALISI
1) comunicazione alla PROVINCIA finalizzata ad un eventuale
provvedimento di REVOCA dell'autorizzazione
* il Saggio di Tossicità potrebbe essere previsto anche nelle prime analisi in ottemperanza al PMC in sede AIA
3.3.3 SCARICHI INDUSTRIALI E ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO a carico di BIM GSP
Parametri da TABELLA 3
in caso di fuori limite:
1) comunicazione al COMUNE del fuori limite
2) DIFFIDA all'azienda di mettersi in regola entro 30 gg, salvo
richiesta di proroga per lavori di adeguamento
1^ ANALISI
3) viene organizzata una 2^ ANALISI (su tutti i parametri)
trascorsi i 30 gg
Tipologia
Campionamen
to SULLE 3
ORE (salvo
tipologie di
utenze per le
quali si può
fare solo
l'istantanea
in caso di fuori limite:
1) comunicazione al COMUNE del fuori limite
2) emissione Provvedimento di SOSPENSIONE
dell'autorizzazione per 90 gg salvo diverse comunicazioni per la
messa a norma
2^ ANALISI
3) una volta completata la messa a norma dalla ditta entro il
termine di cui sopra si comunica all'azienda la conclusione del
periodo di Sospensione e la Riattivazione dello scarico
4) viene organizzata una 3^ ANALISI (su tutti i parametri anche
TASSO DI TOSSICITA') trascorsi i 90 gg/tempi di messa norma e dopo
aver Riattivato lo scarico
in caso di fuori limite:
3^ ANALISI
1) emissione Provvedimento di REVOCA dell'autorizzazione
Parametri da TABELLA 5
in caso di fuori limite esclusivamente per scarichi industriali:
1) comunicazione alla PROCURA della REPUBBLICA del
fuori limite
2) emissione Provvedimento di SOSPENSIONE
dell'autorizzazione per 90 gg salvo diverse comunicazioni per la
messa a norma
3) una volta completata la messa a norma dalla ditta entro il
termine di cui sopra si comunica all'azienda la conclusione del
periodo di Sospensione e la Riattivazione dello scarico
4) viene organizzata una 2^ ANALISI (su tutti i parametri anche
SAGGIO DI TOSSICITA') trascorsi i 90 gg/tempi di messa norma e
dopo aver Riattivato lo scarico
In caso di fuori limite:
1) emissione Provvedimento di REVOCA dell'autorizzazione