Certificazione di materiale di moltiplicazione vegetativo della vite

Dipartimento federale dell'economia,
della formazione e della ricerca DEFR
Ufficio federale dell’agricoltura UFAG
Settore salute dei vegetali e varietà
Informativa alle aziende con vivai di viti
Certificazione di materiale di moltiplicazione
vegetativo della vite
La produzione e l'immissione sul mercato del materiale di moltiplicazione soggiacciono
alla vigilanza dell’UFAG. Per il materiale di moltiplicazione della vite la certificazione
(detta altresì riconoscimento) è obbligatoria per i portainnesti, raccomandata per i nesti.
Assicurando la tracciabilità dei cloni e l'assenza di virus, essa fornisce un contributo
essenziale per poter praticare la viticoltura con successo. La base legale è l'ordinanza
sulle piante di vite1.
Di seguito sono riportati moduli e procedure determinanti ai fini della certificazione.
Riconoscimento dell'azienda
L'azienda deve essere registrata e riconosciuta dall'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) per
la commercializzazione di merce assoggettata all'obbligo del passaporto fitosanitario. Questa
condizione del diritto in materia fitosanitaria ha lo scopo di evitare la diffusione di organismi
nocivi particolarmente pericolosi.
Notifica delle particelle
È possibile notificare una nuova particella P1/P2 compilando il modulo «Notifica di una
particella P1/P2». Esso deve essere corredato di un piano delle particelle. Se la particella
presenta vecchie viti e per l’anno seguente è prevista la piantagione di un vigneto, il modulo
va inoltrato entro il 31 maggio. Va invece inoltrato entro il 31 luglio se la particella, sulla quale
l'anno seguente è previsto il vigneto, non presenta vecchie viti.
Dopo aver ricevuto la notifica della particella, l'UFAG avvia la rispettiva procedura di controllo.
Se la particella non presenta viti, in autunno viene prelevato un campione di terreno per l'analisi
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RS 916.151.3
551.02/2004/01811 \ COO.2101.101.5.1152043
bsa/aprile 2017
volta a individuare eventuali nematodi vettori di virus. Se la particella presenta vecchie viti,
viene prelevato un campione di foglie in estate.
Per nuove particelle destinate alla produzione di piantine certificate è possibile effettuare la
notifica compilando il modulo «Notifica di un vivaio di viti / Controllo delle colture precedenti».
Il termine di notifica dipende dalle colture precedenti coltivate negli ultimi 4 anni prima del
previsto utilizzo come vivaio. Se in relazione alle colture precedenti è necessaria un’analisi
nematologica del suolo (cfr. elenco a pag. 4), questa deve essere effettuata in autunno. La
notifica di tali particelle deve giungere al più tardi il 31 agosto, affinché sia possibile procedere
alla piantagione l’anno successivo. Se le colture precedenti non figurano nell’elenco, non è
necessario effettuare un’analisi nematologica del suolo. Il richiedente è responsabile della
corretta dichiarazione delle colture precedenti. La notifica di tali particelle può avvenire, a
proprio rischio e pericolo, entro il 31 marzo dell’anno di piantagione. Se in seguito alla verifica
delle colture precedenti fosse comunque necessaria un’analisi nematologica del suolo,
l’impianto è rinviato di un anno, poiché l’analisi nematologica del suolo può essere effettuata
solo in autunno.
Allo scopo di risparmiare i costi di un’analisi nematologica del suolo è possibile condurne una
preliminare semplificata, che prevede il prelievo di meno campioni. Se già a questo stadio
vengono rilevati nematodi vettori di virus, non è necessario condurre un’analisi nematologica
del suolo che comporta costi maggiori. Qualora un’azienda fosse interessata a un’analisi
preliminare può rivolgersi all’UFAG.
Terminato il controllo ovvero l’esame della richiesta di controllo della coltura precedente, al
richiedente viene comunicato se la particella è riconosciuta o no. Sulle particelle riconosciute
è consentito coltivare materiale certificato. Per la produzione di materiale di base («P1») e di
materiale certificato («P2») occorre utilizzare rispettivamente materiale iniziale certificato e
materiale di base. Per le piantine vanno utilizzati nesti e portainnesti certificati.
Notifica delle partite
Nel caso delle particelle registrate, è possibile notificare nuove partite fino al 10 giugno
dell'anno di piantagione compilando un apposito modulo (fornito dall’UFAG). Esso deve essere
corredato di un piano di piantagione. Possono essere certificati cloni di varietà iscritte nel
catalogo delle varietà ammesse alla certificazione di cui all'ordinanza sulle varietà (RS
916.151.6) o certificate in uno Stato membro dell'UE. Per ogni partita occorre indicare la
provenienza del nesto e del portainnesto. Le rispettive prove dell'indicazione di provenienza
(etichette di certificazione) devono essere conservate dall'azienda e messe a disposizione, su
richiesta, in caso di controlli.
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Controllo delle particelle registrate e delle partite
Vigneti di viti-madri: per ognuna delle particelle registrate nell'ambito della certificazione, a
cadenza annuale il capoazienda riceve un estratto «Verifica dei dati» per registrare lo stato
attuale, che va rispedito all'UFAG debitamente aggiornato e firmato. Prima del primo taglio del
materiale di moltiplicazione viene esperito un sopralluogo, il cui obiettivo è controllare l'identità
e la purezza varietali, gli organismi nocivi da quarantena, gli organismi nocivi per la qualità, il
numero di piante e quello di ceppi mancanti, l'etichetta e la delimitazione della partita, nonché
stimare il volume massimo di produzione (gemme sui nesti, metri di portainnesti). All'azienda
viene comunicato se è possibile immettere sul mercato materiale della partita come materiale
certificato. Successivamente, a intervalli di diversi anni, vengono effettuati controlli volti a
individuare l'eventuale presenza di virus seguiti da una comunicazione dalla quale si evince
se le partite adempiono le condizioni previste per la certificazione.
Sulle particelle dei vivai di viti vengono effettuate esclusivamente ispezioni visive.
Commercializzazione
Il materiale di moltiplicazione certificato e le piantine certificate devono adempiere le esigenze
dell'articolo 15 dell'ordinanza sulle piante di vite (garanzia della purezza tecnica e della qualità)
e vanno imballati, chiusi ed etichettati conformemente all'articolo 21 (garanzia dell'identità della
merce e della tracciabilità). L'azienda può provvedere alla stampa delle etichette ufficiali previa
autorizzazione da parte dell'UFAG.
Panoramica delle scadenze: notifica di una nuova particella
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*Colture precedenti che necessitano di un’analisi nematologica del suolo:
Viti, tutte le piante della famiglia Rosaceae (legnose o erbacee -> frutta a granella e a nocciolo,
lamponi, more, fragole, ecc.). Altre piante legnose (alberi e arbusti), compresi ribes, bacche di
goji, ecc., nonché asparagi.
Importante: la notifica di particelle con colture precedenti che non necessitano di un’analisi
nematologica del suolo può avvenire, a rischio e pericolo del richiedente, entro il 31 marzo
dell’anno di piantagione. Se in seguito alla verifica delle colture precedenti fosse comunque
necessaria un’analisi nematologica del suolo, l’impianto sarebbe rinviato di un anno, poiché
l’analisi nematologica del suolo può essere effettuata solo in autunno.
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