18 Aprile - L`Espresso

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n. 15 - 18 aprile 2013
Scienze
CUORE: ECCO I TEST UTILI
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A DIETA CON LA PASTA
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ENTI DI RICERCA
Internet quantistica
Sistema Italia
Pechino chiama Vienna
Salute 10 e lode
Il grande momento è fissato per il
2016. Allora la Cina lancerà il primo
satellite per sperimentare la trasmissione di informazioni tra i continenti mediante i principi esoterici della
fisica quantistica, balzando davanti
a Europa e Usa in questo campo. Ma
per fortuna anche il Vecchio Continente sarà della partita.
Ecco di cosa si tratta. Secondo le
leggi quantistiche, una particella esiste contemporaneamente in più stati:
finché non la si va a guardare è allo
stesso tempo qui e lì, ruota in senso
orario e antiorario. Solo quando una
proprietà viene misurata da un osservatore, allora diviene univoca e vediamo per esempio che la particella ruota in
senso orario. Se ci sono più particelle le
stranezze aumentano. Due particelle possono avere i destini intrecciati così che, se una
ruota in un senso, lo farà anche l’altra e se
qualcosa altera la rotazione dell’una automaticamente cambierà anche l’altra, anche se si
trova a innumerevoli chilometri di distanza.
Comprenderlo è difficile e accettarlo ancor
più,tanto che Einstein stesso recalcitrava.Ma
su questo hanno lavorato i fisici protagonisti
della nuova tecnologia: l’astro emergente
Jian-Wei Pan dell’Università cinese di scienza
e tecnologia e il suo maestro Anton Zeilinger
dell’Università di Viennache con la meccanica quantistica vogliono cambiare i computer.
Nei computer, infatti, le informazioni sono
scritte come sequenze di zeri e di uno, i famosi bit. Ma un computer che sfrutti le leggi
quantistiche potrebbe usare bit che sono
contemporaneamente sia zero sia uno, elaborando molte più informazioni a velocità inimmaginabili. E un’internet quantistica e ultrasicura potrebbe collegarli: due particelle di
luce (fotoni) spedite ai due terminali, li metterebbero in comunicazione ultrarapida,perché
ogni operazione sull’una modifica anche
l’altra, e perché se qualcuno le intercettasse
inevitabilmente le altererebbe, tradendosi.
Gli inglesi non si danno
pace. Gli italiani sono in crisi
e indebitati, spendono meno
della maggior parte dei Paesi
europei per la sanità
e fumano un po’ di più:
eppure vivono più a lungo di tutti e anche
in migliori condizioni di salute. Quando
i giornalisti della Bbc hanno letto e riletto
le tabelle del rapporto 2010 sul Global
Burden of Disease (Il peso globale delle
malattie) pubblicato da “Lancet”
e le hanno paragonate a quelle del primo
rapporto di venti anni fa, non credevano
ai loro occhi. Eppure, mentre i dati Uk
mostrano un arretramento britannico
rispetto alla media europea, quelli
dell’Italia ci collocano ai primi posti quasi
per ogni indicatore di salute, facendoci
risalire diverse posizioni rispetto al 1990.
Secondo Stefania Salmaso, direttrice
del Centro nazionale di epidemiologia
e promozione della salute dell’Istituto
superiore di sanità, i buoni dati italiani
hanno radici negli anni del boom,
soprattutto per quanto riguarda una
alimentazione sana ricca di verdure fresche,
pesce e olio d’oliva, e in qualche buon colpo
di salute pubblica, come il divieto di fumo
nei locali, messo a segno recentemente
prima di altri paesi. Quanto al servizio
sanitario italiano, che costa meno di quello
britannico su cui è modellato, tanto
malvagio non deve essere, visti i risultati.
È vero comunque che i medici e le medicine
più di tanto non contano per la salute.
Gli studi di Michael Marmot (britannico)
dimostrano che pesa molto di più il
cosiddetto “capitale sociale”, il grado
di coesione della collettività. Su questo
campiamo ancora di rendita, finché non verrà
eroso dai morsi della crisi. Come è avvenuto
alla Grecia, che è crollata ormai anche negli
indicatori di salute, nonostante la dieta
sicuramente più mediterranea della nostra.
Ma, c’è un ma. Come una vecchia radio, il
fantascientifico teletrasporto di particelle
deve pur sempre fare i conti con i disturbi
degli urti con l’aria o con altri atomi: oltre
certe distanze il segnale diviene inservibile. Di
qui la sfida a chi trova il sistema migliore per
spedire le particelle più lontano possibile.
Sulla terra si è arrivati a quasi 150 chilometri,
ma oltre ci vogliono i satelliti. E la Cina si è
decisa per prima, programmando il lancio
del 2016. Per comunicare, però, occorre un
ricevente: così Pan ha coinvolto Zeilinger e
le prove di trasmissione quantistica si terranno fra Pechino e Vienna. Giovanni Sabato
MUSICA PER LA TERRA
L’Italia partecipa alla 43esima edizione della
Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile
con un concerto organizzato da Earth Day
Italia insieme alla Fao che si terrà a Milano
Assago, al teatro della Luna alle ore 20.45.
(I biglietti sono in pre-vendita su ticketone.it)
Protagonisti saranno Fiorella Mannoia e
Khaled, che si esibiranno insieme per la
prima volta. Il concerto andrà anche in diretta
web su www.earthdayitalia.org e in differita
televisiva su SkyUno. Il ricavato sarà
interamente dedicato a progetti green.
DI ROBERTO SATOLLI
SOPRA, A SINISTRA: RAPPRESENTAZIONE ARTISTICA
DELLE EMISSIONI DI UNA PARTICELLA
18 aprile 2013 |
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