Italia-Messico Cammini che si incrociano Dialogo a più voci sul

Italia-Messico
Cammini che si incrociano
Dialogo a più voci sul fenomeno migratorio
Italia-México
Caminos que se cruzan Voces migrantes
Venerdì 5 dicembre 2014 / 08.45-18.30
Università degli Studi di Torino – Aula Magna Cavallerizza
Via Giuseppe Verdi, 9 – Torino
BREVI NOTE BIOGRAFICHE
(in ordine di intervento)
José Jacques Medina
Nato a Città del Messico, è stato uno degli animatori della Insurgencia Obrera degli anni Settanta,
impegnato a difendere i detenuti politici. Fuggito negli Stati Uniti in seguito alle persecuzioni del
governo messicano, ha continuato a lavorare con organizzazioni progressiste in favore di lavoratori e
migranti. Ha fondato e fatto parte di importanti associazioni come il CASA (Centro di Azione Sociale
Autonoma), il Centro de Respuesta Inmediata ante problemas de redadas laborales y de Inmigración, il
CODIL (Comitato operaio in difesa degli indocumentati in lotta). E’ stato fondatore e presidente del
primo sindacato di operai senza documenti, la Hermandad Internacional de Trabajadores Generales e
del Sindicato Nacional de Trabajadores Migratorios de la República Mexicana. E’ stato Direttore
Operativo di One Stop Immigration and Educational Center (OSIEC) di Los Ángeles, diventato, sotto la
sua guida, il più grande fornitore di servizi giuridici ed educativi in California e portavoce più autorevole
nella lotta per i diritti umani dei migranti. Ha contribuito ad organizzare la più grande marcia di migranti
a Los Angeles nel marzo del 1993 per protestare contro la Proposición 187. E’ stato eletto al
Parlamento Nazionale nel 2006 con la coalizione Por el Bien de Todos (alleanza democratica e di
sinistra) facendosi promotore del Primo Parlamento Migrante. Ora, in Messico, è cofondatore del
Movimiento Migrante Mesoamericano.
Elena Camino
Già ricercatrice universitaria, si è occupata di ricerca didattica delle scienze naturali e di educazione
alla sostenibilità. Presidente dell'Associazione di volontariato “Gruppo ASSEFA Torino”, collabora con
una ONG indiana di matrice gandhiana. E’ socia del Centro Studi Sereno Regis e consigliera del
Centro Interuniversitario di ricerche sulla sostenibilità IRIS.
Tancredi Tarantino
Ha vissuto in America Latina, lavorando nella cooperazione internazionale al fianco dei movimenti
indigeni e contadini. Co-autore del libro “La guerra dell’acqua e del petrolio”, Edilet 2011, scrive di
America Latina, multinazionali e grandi opere inutili imposte in un continente in costante movimento.
L’associazione Re:Common, per la quale è coordinatore del programma Acqua, raccogliendo il
testimone dalla Campagna per la riforma della Banca Mondiale (CRBM), è impegnata a sottrarre al
mercato e alle istituzioni finanziarie private e pubbliche, il controllo delle risorse naturali, per restituirne
l’accesso e la gestione diretta ai cittadini tramite politiche di partecipazione attiva.
Rosa Nelly Santos
Hondureña, si occupa del fenomeno dei migranti scomparsi dalla fine degli anni Novanta. Di estrazione
sociale umile, entra nel 2003 nel COFAMIPROH (Comité de familares de migrantes desaparecidos del
Progreso) di cui diventa una delle militanti più attive. Non ha notizie di suo nipote da circa 15 anni. E’
una delle fondatrici della Caravana de las Madres Mesoamericanas. Ha denunciato più volte la terribile
situazione dei migranti, la totale mancanza di indagini serie sulle sparizioni e le morti ed ha partecipato
a numerose trasmissioni radiofoniche. Oggi è una delle portavoce delle madri hondureñe ed una delle
figure più significative del Movimiento Migrante Mesoamericano.
Lorenzo Trucco
Avvocato in Torino, cofondatore e Presidente dell’ASGI - Associazione per gli Studi Giuridici
sull’Immigrazione, condirettore della Rivista Diritto Immigrazione e Cittadinanza, impegnato nel campo
del diritto dell’immigrazione, dell’asilo e dei diritti umani, difensore in svariati processi di vittime di tratta
e riduzione in schiavitù, nonché di atti di razzismo.
Hermana Leticia Gutierrez
Direttrice dell’associazione SMR Scalabrinianas: Misión para Migrantes y Refugiados e membro
dell’associazione Padre José Marchetti, ha dedicato tutta la sua vita ai migranti, diventando un punto di
riferimento per tutti coloro che si impegnano nella difesa dei loro diritti. A causa di tale impegno è stata
oggetto di minacce di morte, intimidazioni e diffamazioni. E’ stata la prima a denunciare pubblicamente
le violazioni commesse contro i migranti e i loro difensori dal crimine organizzato e dalle autorità
corrotte, alzando la propria voce contro la situazione messicana a livello internazionale. Nonostante il
livello di rischio sia cresciuto drammaticamente negli ultimi anni, non ha mai smesso di far sentire la
propria voce.
Padre Alejandro Solalinde
Sacerdote cattolico, direttore del centro migranti Hermanos en el Camino di Ixtepec, nello Stato di
Oaxaca, in Messico, e coordinatore del Centro pastorale cattolico di cura per i migranti nel sud ovest
del Messico, Pastoral de Movilidad Humana Pacífico Sur.
Per aver fornito aiuto ai migranti, dal 2008 subisce regolarmente attacchi, maltrattamenti, minacce e
intimidazioni da parte di gruppi xenofobi, spesso spalleggiati da bande criminali e autorità locali. Le
indagini su questi episodi si sono rivelate sinora insufficienti. Nel 2011, dopo il lancio da parte di
Amnesty International di un appello per chiedere alle autorità del Messico di fornire a lui e ai suoi
collaboratori una protezione efficace, gli è stata concessa una scorta. Nonostante questo, le minacce
sono continuate, fino alla conferma, nel maggio 2012, che un killer era stato pagato per ucciderlo e alle
più recenti analoghe intimidazioni rivoltegli da un notabile locale nel marzo 2014. Padre Solalinde
rimane dunque ancora in pericolo.
Rita Laura Segato
Docente di Antropologia e di Bioetica con Cattedra UNESCO presso l'Università di Brasilia, dirige il
gruppo di ricerca in Antropologia e Diritti Umani del Consiglio Nazionale di Ricerche Scientifiche e
Tecnologiche del Brasile. Nata in Argentina, ha insegnato in Università di diversi paesi tra cui, oltre al
proprio, Stati Uniti, Canadà, Francia. Ha pubblicato numerosi articoli e libri, tra cui "Las estructuras
elementales de la violencia" (2003), "La escritura en el cuerpo de las mujeres asesinadas en Ciudad
Juarez" (2014). Attualmente lavora anche per il Tribunale Permanente dei Popoli. In Italiano un suo
saggio "Territorio, sovranità e crimini da secondo stato: la scrittura sul corpo delle donne assassinate",
in "Ciudad Juarez. La violenza sulle donne in América Latina, l'impunità, la resistenza delle Madri", (a
cura di S. Giletti Benso e L. Silvestri), Franco Angeli, Milano 2010.
Elena Petrosino
Laureata in storia, con una tesi in storia del lavoro sulle operaie della Manifattura tabacchi di Venezia,
presso l'Università Ca' Foscari, consegue poco dopo il Diploma di Master di 1° livello in Fenomeni
dell'immigrazione presso la stessa Università. La sua attività sindacale inizia nel 2002 presso la Cgil di
Venezia allo sportello immigrati (con la sanatoria) ed è proseguita negli anni occupandosi, oltre che di
immigrazione, di mercato del lavoro, precariato, formazione. Dal 2008 ha seguito i lavoratori e le
lavoratrici dei settori tessile, calzaturiero, occhialeria, lavanderie e chimico (Filtea e Filctem),
proseguendo la stessa esperienza a Torino dal 2011. Da luglio del 2014 è componente della Segreteria
della Camera del Lavoro di Torino con delega a: mercato del lavoro, immigrazione, formazione e
ricerca, discriminazioni di genere e di orientamento sessuale.
Roberto Sensi
Attualmente Policy Officer del programma Diritto al Cibo di ActionAid, a partire dal 2005, ha realizzato
campagne e attività di sostegno per diverse ONG italiane. Si è occupato di politiche commerciali e di
investimento e dei conseguenti impatti sullo sviluppo. A partire dalla crisi alimentare del 2007-2008, il
suo lavoro si è focalizzato sulle cause della crisi dei prezzi, sulla governance degli investimenti, sulle
politiche di riduzione della volatilità, sui biocarburanti e sull'accaparramento di terreni (land grabbing).