Il Cardinale Tolomeo Gallio
Tolomeo Gallio nacque a Como nel 1525.
Di famiglia agiata, seguì studi classici sotto la supervisione del suo precettore Benedetto
Giovio, che decise di mandarlo, ancora in giovane età, a Roma sotto la protezione di suo
fratello Paolo, Vescovo di Nocera (Campania).
A Roma prima fu al servizio del cardinale Trivulzio, poi passò sotto il cardinale Taddeo
Gaddi, prima di stabilirsi presso il cardinale Gian Angelo Medici che, nominato pontefice (col nome di Pio
IV) il 26 dicembre 1559, volle tenere come suo "segretario proprio" Tolomeo Gallio.
Nel 1560 Pio IV lo nominò vescovo di Martirano (Calabria), il 6 luglio 1562 arcivescovo di Manfredonia
(Puglia). Infine, il 15 marzo 1565, grazie ai suoi grandi meriti, il Gallio fu nominato cardinale.
Alla morte di Pio IV, nel 1566, lascia l'attività di Curia.
Nel 1572 fu nominato "segretario intimo" (l'equivalente oggi di "Segretario di Stato") da Papa Gregorio
XIII e ricoprì questa carica per 13 anni, fino al 1585. E' in questo periodo che, il 15 Ottobre 1583, Papa
Gregorio XIII promulgò la bolla "Immensa Dei providentia" per la fondazione del Collegio Gallio.
Per un breve periodo tornò a Como dove si occupò delle proprie commende.
Nel 1587 fu creato Vescovo di Albano.
Dedicò gli ultimi anni della sua vita a compiere donazioni e all'istituzione di opere come la nota Opera Pia
Gallio.
Tolomeo Gallio morì a Roma nella notte tra il 3 e 4 febbraio del 1607 e fu sepolto in Santa Maria della
Scala, chiesa da lui restaurata e abbellita.
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