CON IL FAI IN" ANTARTIDE". DRINK GHIACCIATO IN ANTARTIDE La Delegazione di TRIESTE ha proposto come primo appuntamento del nuovo anno agli aderenti una visita esclusiva ed approfondita del Museo nazionale dell'ANTARTIDE DI TRIESTE in compagnia del dott. Gianguido Salvi (Ph.D), Coordinatore Scientifico del Museo stesso( Dipartimento di Matematica e Geoscienze). E' seguita una conferenza "CLIMA ROVENTE, VERITÁ E MENZOGNE SU UN CAMBIAMENTO GIA' IN ATTO" nel corso della quale il relatore ha esposto con estrema chiarezza i risultati dei più recenti studi svolti in Antartide anche da scienziati italiani in relazione alla situazione climatica globale. Negli anni futuri le regioni dell'UE assieme al resto del mondo risentiranno sempre di più dell'impatto dei cambiamenti climatici e dovranno affrontare nuove sfide per la gestione delle risorse del nostro pianeta. Queste sfide varieranno a seconda della regione: il 7% della popolazione europea vive attualmente in aree a rischio di inondazione, mentre circa il 9% risiede in aree in cui non piove per oltre 120 giorni l'anno. L'impatto globale dei cambiamenti climatici inciderà negativamente sulla qualità di vita dei cittadini dell'Unione e causerà problemi settoriali specifici in alcune regioni. La conferenza vuole porre l’accento sulle ricerche attuali in particolare svolte in Antartide volte ad individuare i cambiamenti recenti del clima del nostro pianeta in parte correlati all’attività antropica, nonché a delineare e prospettive future di un cambiamento ormai in atto. E' seguito un aperitivo ben augurale per questo 2013 appena iniziato.. La Delegazione ringrazia in maniera particolare per la splendida accoglienza il Direttore del Museo prof. Nevio Pugliese, il prof. Antonio Brambati, cattedratico di chiara fama, che ha promosso e realizzato il Museo e il dott. Gianguido Salvi, guida preziosissima. Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Trieste, Ph.D in Scienze Ambientali in data 18 Novembre 1996 presso l’Università degli Studi di Parma. Dal 1996 svolge attività di ricerca nel Dipartimento di Geoscienze di Trieste nell’ambito delle attività di ricerca geologico-marine collegate al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Ha partecipato, nell’ambito di progetti di ricerca, a diverse campagne di oceanografia marina in aree antartiche e periantartiche. Coordinatore scientifico della sede espositiva del Centro Interuniversitario Museo Nazionale dell’Antartide ha coordinato la realizzazione di diversi stand espositivi ed esposizioni permanenti sulle attività scientifiche italiane in Antartide ed è responsabile di numerosi progetti di divulgazione. Ha partecipato come oratore a numerosi convegni nazionali ed internazionali ed è coautore di un volume e di numerose pubblicazioni nazionali ed internazionali a carattere scientifico e didattico/divulgativo. Il Museo Nazionale dell’Antartide Nel 1959 è stato sottoscritto un fondamentale accordo fra molte nazioni, il Trattato Antartico. L'Italia lo ha ratificato nel 1981 e dal 1985 il nostro Paese svolge attività di ricerca nel continente antartico, grazie al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Da quella data numerosi e diversificati gruppi scientifici italiani hanno impostato e condotto studi e progetti di ricerca di base e applicata nei più diversi campi delle scienze: dalla geologia all'ecologia marina, dalla glaciologia alla robotica e telescienza ed altri ancora. Lo svolgimento delle ricerche ha consentito di raccogliere campioni e reperti e di allestire importanti collezioni biologiche, glaciologiche, geologiche, mineralogiche e paleontologiche. La valorizzazione di queste collezioni e, soprattutto, la diffusione e divulgazione delle problematiche affrontate dalla ricerca italiana in Antartide hanno portato all'istituzione del Museo Nazionale dell'Antartide. Il Museo ha il compito della conservazione, dello studio e della valorizzazione dei reperti acquisiti nel corso delle spedizioni scientifiche e di ogni altra testimonianza relativa alla presenza italiana in Antartide. La sezione di Trieste, inaugurata nel 2004, si occupa in particolare della storia dell’esplorazione antartica internazionale e nazionale nonché delle ricerche relative allo studio dei cambiamenti climatici a scala globale.