slides_2015_05_28_Voluntary disclosure_CALDARA

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La Voluntary Disclosure Internazionale
Analisi di convenienza tra calcolo analitico e calcolo
forfettario
Massimo Caldara
Ordine dei Dottori Commercialisti – Bergamo 28 maggio 2015
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Dottori Commercialisti - Revisori Contabili
Premessa

L’esame del perimetro oggetto di voluntary disclosure internazionale deve essere condotto in base alle
disposizioni in materia di monitoraggio valutario (legge 167 del 1990) vigenti in ciascuna annualità
interessata dalla procedura.

Nel corso degli anni, gli obblighi di rilevazione sono stati modificati una prima volta nel 2010, e una
seconda volta nel 2013, per effetto della cd. Legge Europea.

L’art. 9 della legge n. 97/2013 (entrato in vigore il 04.09.2013) ha introdotto importanti modifiche, quali:
 Eliminazione delle sezioni I e III del quadro RW;
 Riduzione delle sanzioni;
 Estensione dell’obbligo di segnalare la non produzione di reddito a tutti gli investimenti esteri;
 Nuovi obblighi per intermediari finanziari residenti;
 Ampliamento dei poteri d’indagine dell’Amministrazione Finanziaria

In particolare, l’art. 9 ha esteso gli obblighi di dichiarazione alle persone fisiche, società semplici ed enti
non commerciali (tra cui i Trust) residenti che, “pur non essendo possessori diretti degli
investimenti esteri e delle attività estere di natura finanziaria siano “titolari effettivi
dell’investimento” secondo la legislazione antiriciclaggio.
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Obblighi RW fino al 2009
TIPO DI ATTIVITA’ DETENUTA ALL’ESTERO
Attività finanziarie estere (emesse da non
residenti, compresi i titoli pubblici italiani
emessi all’estero)
OBBLIGO DI COMPILAZIONE DEL QUADRO RW
In ogni caso
Se sono assoggettati ad imposte sui redditi nello stato estero o comunque se
sono dati in affitto
Immobili all’estero
In caso di cessione suscettibile di generare una plusvalenza imponibile in base
all’art. 67, comma 1, lettere a) e b) del TUIR
Preziosi ed opere d’arte
Solo se impiegati in attività destinate a produrre redditi imponibili in Italia
Attività finanziarie italiane (emesse da residenti,
In caso di cessione o rimborso suscettibili di generare plusvalenze imponibili in
compresi titoli degli enti e organismi
base all’art. 67, comma 1, lettere da c) a c-quinquies) del TUIR
internazionali equiparati ai titoli di stato)
Polizza di assicurazione sulla vita e di
capitalizzazione contratte con società
assicuratrici non residenti
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Qualora il contratto non è concluso per il tramite di intermediario finanziario
italiano o le prestazioni non sono pagate attraverso un intermediario italiano
Obblighi RW 2010-2011-2012
TIPO DI ATTIVITA’ DETENUTA ALL’ESTERO
OBBLIGO DI COMPILAZIONE DEL QUADRO RW
Attività finanziarie estere (emesse da non
residenti, compresi i titoli pubblici italiani
emessi all’estero)
In ogni caso
Immobili all’estero
In ogni caso
Preziosi ed opere d’arte
In ogni caso
Attività finanziarie italiane (emesse da residenti,
In caso di cessione o rimborso suscettibili di generare plusvalenze imponibili in
compresi titoli degli enti e organismi
base all’art. 67, comma 1, lettere da c) a c-quinquies) del TUIR
internazionali equiparati ai titoli di stato)
Polizza di assicurazione sulla vita e di
capitalizzazione contratte con società
assicuratrici non residenti
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Qualora il contratto non è concluso per il tramite di intermediario finanziario
italiano o le prestazioni non sono pagate attraverso un intermediario italiano
Obblighi RW dal 2013: principali novità

Il quadro RW deve essere compilato, ai fini del monitoraggio fiscale e, in ogni caso, ai fini dell’Imposta sul
valore degli immobili all’estero (IVIE) e dell’Imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero (IVAFE).

L’obbligo di indicare la consistenza degli investimenti e delle attività detenute all’estero nel periodo d’imposta
sussiste anche se il contribuente nel corso del periodo d’imposta ha totalmente disinvestito.

In caso di partecipazioni in società residenti in Paesi non collaborativi, ovvero in caso di interposizioni fittizie,
occorre indicare, in luogo del valore della partecipazione diretta, il valore degli investimenti detenuti all’estero
dalla società e delle attività estere di natura finanziaria intestati alla società, seguendo un approccio look
through.

Gli investimenti sono i beni patrimoniali collocati all’estero e che sono suscettibili di produrre reddito
imponibile in Italia: Queste attività vanno sempre indicate indipendentemente dalla effettiva produzione di
redditi imponibili nel periodo d’imposta (esempio: oggetti preziosi immessi in cassette di sicurezza all’estero).

Le attività estere di natura finanziaria sono quelle attività da cui derivano redditi di capitale o redditi diversi
di natura finanziaria di fonte estera. Queste attività vanno sempre indicate nel presente quadro in quanto di
per sé produttive di redditi di fonte estera imponibili in Italia.

Sono considerate attività estere anche le attività finanziarie italiane comunque detenute all’estero, sia ad esempio
per il tramite di fiduciarie estere o soggetti esteri interposti, sia in cassette di sicurezza, nonché le attività
finanziarie estere detenute in Italia al di fuori del circuito degli intermediari residenti.
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Obblighi RW dal 2013: principali novità (segue)

Per l’individuazione del valore degli immobili situati all’estero devono essere adottati gli stessi criteri
validi ai fini dell’IVIE, anche se non dovuta (costo d’acquisto, valore catastale, valore dichiarato nella
dichiarazione di successione o in altri atti, valore di mercato).

Per l’individuazione del valore delle attività finanziarie devono essere adottati gli stessi criteri validi ai fini
dell’IVAFE. Pertanto, il valore è pari al valore di quotazione rilevato al 31 dicembre o al termine del
periodo di detenzione.

Per i titoli non negoziati in mercati regolamentati e, comunque, nei casi in cui le attività finanziarie
quotate siano state escluse dalla negoziazione si deve far riferimento al valore nominale o, in mancanza,
al valore di rimborso, anche se rideterminato ufficialmente.

Nel caso in cui siano cedute attività finanziarie appartenenti alla stessa categoria, acquistate a prezzi e in
tempi diversi, per stabilire quale delle attività finanziarie è detenuta nel periodo di riferimento il metodo
che deve essere utilizzato è il cosiddetto “L.I.F.O.” e, pertanto, si considerano ceduti per primi quelli
acquisiti in data più recente.

Oltre al valore finale deve essere indicato anche il valore all’inizio del periodo d’imposta o al primo
giorno di detenzione dell’attività, i giorni di possesso nonché, per i conti correnti e libretti di risparmio, il
valore medio di giacenza.
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Obblighi RW

A partire dal 2014, è possibile aggregare i dati per indicare un insieme di attività finanziarie omogenee caratterizzate
cioè dai medesimi codici “investimento” e “Stato estero” (di detenzione):
CODICE
INVESTIMENTO
1
CONTI CORRENTI E DEPOSITI ESTERI
2
PARTECIPAZIONI AL CAPITALE O AL PATRIMONIO DI SOCIETÀ NON RESIDENTI
3
OBBLIGAZIONI ESTERE E TITOLI SIMILARI
4
TITOLI NON RAPPRESENTATIVI DI MERCE E CERTIFICATI DI MASSA EMESSI DA NON RESIDENTI
5
VALUTE ESTERE DA DEPOSITI E CONTI CORRENTI
6
TITOLI PUBBLICI ITALIANI EMESSI ALL’ESTERO
7
CONTRATTI DI NATURA FINANZIARIA STIPULATI CON CONTROPARTI NON RESIDENTI
8
POLIZZE DI ASSICURAZIONE SULLA VITA E DI CAPITALIZZAZIONE
9
CONTRATTI DERIVATI E ALTRI RAPPORTI FINANZIARI CONCLUSI AL DI FUORI DEL TERRITORIO
DELLO STATO
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Obblighi RW (segue)
CODICE
INVESTIMENTO
10
METALLI PREZIOSI ALLO STATO GREZZO O MONETATO DETENUTI ALL’ESTERO
11
PARTECIPAZIONI PATRIMONIO DI TRUST, FONDAZIONI O ALTRE ENTITÀ GIURIDICHE DIVERSE
DALLE SOCIETÀ
12
FORME DI PREVIDENZA GESTITE DA SOGGETTI ESTERI
13
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI ANCHE DI NATURA NON PARTECIPATIVA
14
ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA
15
BENI IMMOBILI
16
BENI MOBILI REGISTRATI (es. yacht e auto di lusso)
17
OPERE D’ARTE E GIOIELLI
18
ALTRI BENI PATRIMONIALI
19
IMMOBILE ESTERO ADIBITO AD ABITAZIONE PRINCIPALE
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Indice

Premessa

Calcolo dei redditi derivanti da attività estere di natura finanziaria

L’opzione per la determinazione forfettaria dei rendimenti

Esempio di calcolo analitico e calcolo forfettario
9
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Calcolo dei redditi derivanti da attività estere di natura finanziaria

Gli obblighi di monitoraggio valutario devono essere coordinati con le regole fiscali di determinazione dei
redditi di capitale e dei redditi diversi, in base alle quali le attività finanziarie estere possono essere classificate
nelle seguenti principali categorie omogenee:
RIFERIMENTI NORMATIVI
TIPOLOGIE
CONTI CORRENTI, DEPOSITI E VALUTE ESTERE
Art. 44, c. 1, lett. a) del Tuir; art. 26, c. 2, Dpr. 600/73; Art. 67, c. 1,
lett. c-ter) del Tuir
AZIONI, QUOTE DI SOCIETA’ E STRUMENTI FINANZIARI
SIMILARI
Art. 44, c. 1, lett. e) e c. 2, lett. a) e art. 67, c. 1, lett. c) e c-bis) del
Tuir; Art. 27 Dpr. 600/73
TITOLI DI STATO ITALIANI O ESTERI E ASSIMILATI;
RELATIVI PCT O PRESTITO TITOLI
Art. 44, c. 1, lett. b) e art. 67, c. 1, lett. c-ter) del Tuir; D. Lgs. 239 del
1996 e Art. 2, c. 7, Dl.138 del 2011; Art. 26, DPR 600/73
TITOLI OBBLIGAZIONARI E ASSIMILATI DIVERSI DA QUELLI Art. 44, c. 1, lett. b) e art. 67, c. 1, lett. c-ter) del Tuir; D. Lgs. 239 del
PUBBLICI; REALTIVI PCT O PRESTITO TITOLI
1996; art. 26, Dpr 600/73
FONDI COMUNI
Art. 44, c. 1 lett. g) e art. 67, c. 1, lett. c-ter) del Tuir; art. 10 ter c. 6
della legge 77 del 1983; art. 26-quinquies Dpr 600/73
TITOLI ATIPICI
Art. 5 e ss. Dl. 512 del 1983; Art. 67, c. 1, lett. c-ter) del Tuir
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Art. 67, c. 1, lett. c-quater) del Tuir
METALLI PREZIOSI ALLO STATO GREZZO O MONETATO
Art. 67, c. 1, lett. c-ter) del Tuir
10
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Calcolo dei redditi di capitale – Ricostruzione analitica

Dai suddetti strumenti derivano – come detto – redditi di capitale e redditi diversi.

A differenza di quanto avviene nell'ambito dei redditi diversi, per i redditi di capitale rilevano esclusivamente i
proventi realizzati, senza alcuna deduzione di spese ed oneri accessori.

Ai sensi dell’art. 18 del TUIR (cd. “tassazione separata”), i redditi di capitale corrisposti da soggetti non
residenti a soggetti residenti nei cui confronti in Italia si applica la ritenuta a titolo di imposta o l'imposta
sostitutiva di cui all'articolo 2, c. 1-bis, del decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239, sono soggetti ad
imposizione sostitutiva delle imposte sui redditi con la stessa aliquota della ritenuta a titolo d'imposta.

Il contribuente ha la facoltà di non avvalersi del regime di imposizione sostitutiva (tranne nel caso di dividendi
da partecipazioni non qualificate - non Black List – e di interessi provenienti da obbligazioni e titoli similari
che rientrano nell’ambito del D.Lgs. 239/1996 per i quali il regime sostitutivo è obbligatorio): in tal caso
compete il credito d'imposta per i redditi prodotti all'estero.

Nella maggior parte dei casi, l’imposizione sostitutiva risulta più favorevole sia per le aliquote
inferiori a quelle progressive IRPEF (cfr. slides successive) sia per le oggettive incertezze legate alla
possibilità di usufruire del credito per imposte estere in caso di opzione per la tassazione ordinaria .
11
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Redditi di capitale – azioni (dividendi)
Aliquota vigente fino al
31.12.2011
Aliquota vigente dal
01.01.2012 al 30.06.2014
Azioni (e Quote) relative a partecipazioni non qualificate
NO paradisi fiscali
12,5%
20% (ora 26%)
Azioni (e Quote) relative a partecipazioni qualificate emesse
NO paradisi fiscali
49,72% per aliquota
marginale IRPEF
49,72% per aliquota
marginale IRPEF
Azioni estere relative a partecipazioni non qualificate
QUOTATE in mercati regolamentati => paradisi fiscali
12,5%
20% (ora 26%)
TIPOLOGIE
Azioni estere relative a partecipazioni qualificate o non
100% per aliquota marginale 100% per aliquota marginale
qualificate NON QUOTATE in mercati regolamentati =>
IRPEF
IRPEF
paradisi fiscali
12
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Redditi di capitale – obbligazioni e titoli similari (interessi)
TIPOLOGIE
Aliquota vigente fino al 31.12.2011
Aliquota vigente dal 01.01.2012 al 30.06.2014
Titoli pubblici italiani ed equiparati
12,50% se durata > 18 mesi
27% se durata inferiore
12,50%
Titoli pubblici emessi da Stati white list
12,50% se durata > 18 mesi
27% se durata inferiore
12,50%
Titoli di stato emessi da soggetti diversi
dai precedenti
12,50% se durata > 18 mesi
27% se durata inferiore
20% (ora 26%)
Obbligazioni estere
12,50% se durata > 18 mesi
27% se durata inferiore
20% (ora 26%)
Obbligazioni di banche e di società
residenti quotate
12,50% se durata > 18 mesi
27% se durata inferiore
20% (ora 26%)
Obbligazioni di società residenti non
quotate > 18 mesi
12,50% in mercati regolamentati degli
Stati UE e SEE White List
20% (ora 26%) in mercati regolamentati
degli Stati UE e SEE White List
Obbligazioni di società residenti non
quotate < 18 mesi
27%
20% (ora 26%)
13
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Redditi di capitale – fondi e altri strumenti (proventi e interessi)
TIPOLOGIE
Aliquota vigente fino al 31.12.2011
Aliquota vigente dal 01.01.2012 al
30.06.2014
OICR italiani (diversi dagli immobiliari)
12,50%
20% (ora 26%)
OICVM comunitari armonizzati e non
armonizzati equiparati
12,50%
20% (ora 26%)
Altri OICR esteri
100% per aliquota marginale IRPEF
100% per aliquota marginale IRPEF
Fondi immobiliari italiani (eccezione:
tassazione per trasparenza per investitori
qualificati non istituzionali)
12,50%
20% per fondi a ristretta base
partecipativa
20% (ora 26%)
Polizze vita e di capitalizzazione
12,50%
20% (ora 26%)
Pronti contro termine
12,50%
20% (ora 26%)
Conti correnti, depositi vincolati e
certificati di deposito
27%
20% (ora 26%)
Titoli atipici
27%
20% (ora 26%)
14
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Calcolo dei redditi diversi – Ricostruzione analitica

I redditi diversi sono calcolati ai sensi dell’art. 68 del TUIR come differenza tra il corrispettivo percepito
(ovvero la somma o il valore normale dei beni rimborsati) ed il costo (ovvero il valore d’acquisto), aumentato
di ogni onere inerente alla loro produzione (es: commissioni d’intermediazione, tassa sui contratti borsa,
etc.), esclusi gli interessi passivi;

Il capital gain di partecipazioni, titoli, strumenti finanziari, contratti, certificati e diritti, nonché di valute e
metalli preziosi è calcolato secondo il metodo LIFO (art. 67 c. 1-bis TUIR);

Il capital gain dei fondi (armonizzati e non) è calcolato secondo il metodo del “Costo medio ponderato”
(art. 26-quinquies c. 3 DPR 600/73 e art. 10-ter L. 77/1983); per effetto delle modifiche introdotte dal D.Lgs.
44/2014 in caso di riscatto, liquidazione, cessione, solo l’eventuale differenza negativa rientra nei “redditi
diversi”, mentre l’eventuale differenza positiva è qualificata come “reddito di capitale”.

Le plusvalenze di cui alle lettere c-bis), diverse da quelle di cui al c. 4 e c-ter) del c. 1 dell'articolo 67 sono
sommate algebricamente alle relative minusvalenze, nonché ai redditi ed alle perdite di cui alla lett. c-quater) e
alle plusvalenze ed altri proventi di cui alla lett. c-quinquies) del c. 1 dello stesso articolo 67; se l'ammontare
complessivo delle minusvalenze e delle perdite è superiore all'ammontare complessivo delle plusvalenze e
degli altri redditi, l'eccedenza può essere portata in deduzione, fino a concorrenza, dalle plusvalenze e dagli
altri redditi dei periodi d'imposta successivi ma non oltre il quarto, a condizione che sia indicata nella
dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel quale le minusvalenze e le perdite sono
state realizzate.
15
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Calcolo dei redditi diversi – Ricostruzione analitica

Determinazione del costo d’acquisto:
 Nel caso di acquisto per successione, si assume come costo il valore definito o, in mancanza, quello
dichiarato agli effetti dell'imposta di successione, nonché, per i titoli esenti da tale imposta, il valore
normale alla data di apertura della successione.
 Nel caso di acquisto per donazione si assume come costo il costo del donante.
 Per le azioni, quote o altre partecipazioni acquisite sulla base di aumento gratuito del capitale il costo
unitario è determinato ripartendo il costo originario sul numero complessivo delle azioni, quote o
partecipazioni di compendio.
 Per le valute estere cedute a termine si assume come costo il valore della valuta al cambio a pronti vigente
alla data di stipula del contratto di cessione. Il costo o valore di acquisto è documentato a cura del
contribuente.
 Per le valute estere prelevate da depositi e conti correnti, in mancanza della documentazione del costo, si
assume come costo il valore della valuta al minore dei cambi mensili accertati ai sensi dell'articolo 110,
comma 9, nel periodo d'imposta in cui la plusvalenza è realizzata.
 Per le cessioni di metalli preziosi, in mancanza della documentazione del costo di acquisto, le plusvalenze
sono determinate in misura pari al 25 per cento del corrispettivo della cessione
16
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Calcolo dei redditi diversi – Ricostruzione analitica

Determinazione delle plusvalenze e minusvalenze:
 dal corrispettivo percepito o dalla somma rimborsata, nonché dal costo o valore di acquisto si
scomputano i redditi di capitale maturati ma non riscossi;
 per le valute estere prelevate da depositi e conti correnti si assume come corrispettivo il valore normale
della valuta alla data di effettuazione del prelievo;
 per le cessioni a titolo oneroso poste in essere in dipendenza dei rapporti indicati nella lettera c-quater),
del comma 1 dell'articolo 67 (contratti derivati), il corrispettivo è costituito dal prezzo di cessione,
eventualmente aumentato o diminuito dei premi pagati o riscossi su opzioni;
 i premi pagati e riscossi su opzioni, salvo che l'opzione non sia stata chiusa anticipatamente o ceduta,
concorrono a formare il reddito nel periodo d'imposta in cui l'opzione è esercitata ovvero scade il
termine stabilito per il suo esercizio.
 qualora a seguito dell'esercizio dell'opzione siano cedute le attività di cui alle lettere c), c-bis) o c-ter),
dell'articolo 67, i premi pagati o riscossi concorrono alla determinazione delle plusvalenze o
minusvalenze
 i redditi di cui alla lettera c-quater), del comma 1 dell'articolo 67 (contratti derivati) sono costituiti dalla
somma algebrica dei differenziali positivi o negativi, nonché degli altri proventi od oneri, percepiti o
sostenuti, in relazione a ciascuno dei rapporti ivi indicati.
17
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Redditi diversi (capital gain)
TIPOLOGIE
Aliquota vigente fino al 31.12.2011
Aliquota vigente dal 01.01.2012 al
30.06.2014
Partecipazioni qualificate o non
qualificate da paesi Black List
100% per aliquota marginale IRPEF
100% per aliquota marginale IRPEF
Partecipazioni non qualificate
12,5%
20% (ora 26%)
Partecipazioni qualificate
49,72% per aliquota marginale IRPEF
49,72% per aliquota marginale IRPEF
Titoli di Stato Italia e White List
12,50%
12,50%
Titoli di Stato diversi dai precedenti
12,50%
20% (ora 26%)
Obbligazioni
12,50%
20% (ora 26%)
Derivati
12,50%
20%(ora 26%)
Valute (se la giacenza ha superato €
51.645,69 per almeno 7 gg consecutivi)
12,50%
20% (ora 26%)
18
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Voluntary disclosure – punti aperti su calcolo analitico

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 10/E del 13.03.2015 non ha contributo a risolvere alcuni dubbi
che semplificherebbero il lavoro degli operatori:
• possibilità di effettuare la valorizzazione iniziale dei titoli al termine dell’ultimo anno non più
accertabile al costo medio indicato dall’intermediario nella situazione patrimoniale o, in assenza, al
prezzo di mercato rilevato in tale documento;
• nel caso di titoli espressi in valuta estera, possibilità di utilizzare il cambio medio indicato
dall’intermediario, ovvero il cambio annuale dell’ultimo anno non più accertabile;
• in caso di omessa dichiarazione di successione, possibilità di assumere il costo del de cuius
(analogamente a quanto accade per le successioni aperte successivamente alla data del 25 ottobre
2001 e fino al 2 ottobre 2006) anziché il valore di mercato alla data di apertura della successione;
• in caso di titoli esteri posseduti al termine di più esercizi, possibilità di utilizzare il costo storico
senza convertirlo al cambio medio annuale di ciascun periodo, utilizzando quindi il costo fiscale
come base imponibile per le sanzioni del Quadro RW (fino al 2012);
• possibilità di portare in compensazione le minusvalenze realizzate nel corso di un anno con le
plusvalenze realizzate negli esercizi successivi;
19
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Voluntary disclosure – punti aperti su calcolo analitico

Per quanto riguarda i redditi di capitale:
•
•
•

tassazione al lordo o al netto dell'eventuale ritenuta estera (cd. “netto frontiera”) subita per i redditi
di capitale (interessi e dividendi) percepiti all'estero senza il tramite di un intermediario residente (le
istruzioni del Modello UNICO PF parlano infatti di “lordo”);
possibilità di escludere dai redditi tassabili gli interessi già assoggettati ad Euroritenuta, che per una
quota del 75% è già stata trasferita dallo Stato estero allo stato italiano;
possibilità di applicare retroattivamente le modifiche alla disciplina applicabile ai fondi comuni
d’investimento per semplificare il calcolo di redditi di capitale e redditi diversi;
Infine, nel caso in cui in uno o più periodi d’imposta non sia possibile ottenere la necessaria
documentazione prevista dall’art. 5-quater c. 1 lett. a), possibilità di fare ricorso all’art. 6 del Dl 167/1990
(rendimento dell’ 1,25% nel 2009/2010/2011, 1% nel 2012, 0,54% nel 2013%).
20
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Indice

Premessa

Calcolo dei redditi derivanti da attività estere di natura finanziaria

L’opzione per la determinazione forfettaria dei rendimenti

Esempio di calcolo analitico e calcolo forfettario
21
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Opzione per la ricostruzione dei rendimenti cd. “forfait”

Su istanza del contribuente, da formulare nella richiesta di cui all’articolo 5-quater, c. 1, lett. a), l’ufficio,
in luogo della determinazione analitica dei rendimenti delle attività finanziarie, (non dei redditi che
servirono per acquistarle o costituirle né a quelli derivanti da attività diverse da quelle di natura
finanziaria) calcola gli stessi applicando la misura percentuale del 5% al valore complessivo della loro
consistenza alla fine dell’anno e determina l’ammontare corrispondente all’imposta da versare utilizzando
l’aliquota del 27%.

Tale istanza può essere presentata solo nei casi in cui la media delle consistenze di tali attività finanziarie
risultanti al termine di ciascun periodo d’imposta oggetto della collaborazione volontaria non ecceda il
valore di 2 milioni di euro “senza tener conto della presunzione legale di ripartizione della disponibilità fra più
cointestatari delle stesse, prevista dal c. 9 dell’articolo 5-quinquies del decreto legge”.

La semplificazione derivante dal calcolo forfettario dei rendimenti non ha alcun impatto sulla relazione
da allegare all’istanza e in particolare sulle informazioni da fornire all’agenzia circa: formazione del
patrimonio, apporti, prelievi, procure, prospetto per la determinazione di IVIE e IVAFE, etc etc…
22
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Opzione per ricostruzione dei rendimenti “forfait”

Ipotizzando un capitale stabile, il costo in percentuale dell’opzione “forfait” può essere così quantificato:
Black List
Infedele
Dichiarazione
Numero anni accertabili
Rendimento totale (5% annuo)
Imposta (Aliquota media 27%)
Sanzioni (dal 2008 raddoppiate)
Interessi (3,5% annuo su imposta)
Totale costo
White List / Black List "collaborativo"
8
40%
10,8%
3,2%
1,7%
15,7%
Infedele
Dichiarazione
Numero anni accertabili
Rendimento totale (5% annuo)
Imposta (Aliquota media 27%)
Sanzioni
Interessi (3,5% annuo su imposta)
Totale costo

4
20%
5,4%
0,9%
0,5%
6,8%
Omessa
Dichiarazione
10
50%
13,5%
3,6%
2,6%
19,7%
Omessa
Dichiarazione
5
25%
6,8%
1,1%
0,7%
8,6%
A detto costo andrà poi aggiunta la sanzione per il quadro RW.
23
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Alcune riflessioni sull’opzione per il calcolo forfettario

L’opzione per il calcolo cd. “forfait” consente di semplificare e accelerare la procedura e ridurre i costi
professionali ma è vincolante per tutti i periodi d’imposta oggetto di collaborazione volontaria
internazionale: la norma, infatti, ha la finalità di semplificare la quantificazione della base imponibile e
non già di permettere al contribuente di scegliere, anno per anno, il regime più conveniente.

Nella grande maggioranza dei casi la ricostruzione forfetaria dei rendimenti si rivela più costosa rispetto a
quella analitica, con un delta di 2/3 punti percentuali.

L’opzione non prevede significative semplificazioni per la base di calcolo delle sanzioni del quadro RW, e
neppure per il calcolo dell’IVAFE, dovendosi attenere alle regole di valorizzazione ai fini della
compilazione del quadro RW applicabili nello specifico anno di detenzione (eccezione: per il 2013 rileva
esclusivamente il valore delle attività possedute a fine anno).

Le semplificazioni per la determinazione dei redditi «a forfait» vanno valutate anche alla luce della
compilazione del Modello UNICO 2015 relativo ai redditi 2014 che vanno calcolati assumendo come
costo non già l’ultimo valore “regolarizzato” (come previsto invece per lo scudo fiscale) ma l’effettivo
costo storico determinato in modo analitico.
24
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Indice

Premessa

Calcolo dei redditi derivanti da attività estere di natura finanziaria

L’opzione per la determinazione forfettaria dei rendimenti

Esempio di calcolo analitico e calcolo forfettario
25
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Esempio di calcolo analitico
*
* Calcoli effettuati da Generale Servizi Amministrativi SAGL
26
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Esempio di calcolo analitico
DETTAGLIO REDDITI
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Capital Gain
Capital Gain azioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Capital Gain obbligazioni
0
0
0
0
0
0
-1.505
0
1.558
-409
Capital Gain titoli di stato
0
0
0
0
0
0
0
909
0
8.571
Capital gain titoli atipici
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Capital Gain prodotti strutturati
0
0
0
0
0
0
0
869
0
0
Capital Gain altre attività
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Capital Gain fondi non armonizzati (solo minusvalenze)
0
0
0
0
0
0
-16.194
0
0
0
Capital Gain fondi armonizzati (solo minusvalenze)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Capital gain valute
0
0
0
0
0
0
1.028
-219
816
727
Opzioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Futures
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE
0
0
0
0
0
0
-16.672
1.558
2.373
8.888
3.808
-3.852
Redditi di capitale
Interessi obbligazioni di durata non inferiore ai 18 mesi
0
0
0
0
0
0
7.102
6.270
6.058
Interessi obbligazioni di durata inferiore ai 18 mesi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Interessi titoli di stato
0
0
0
0
0
0
5.350
5.377
5.819
4.077
Interessi titoli atipici
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Interessi conto corrente
0
0
0
0
0
0
6
6
5
3
Interessi pronti contro termine
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Dividendi azioni
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Proventi fondi armonizzati (incluse plusvalenze)
0
0
0
0
0
0
6.961
974
39.424
58.206
Proventi fondi non armonizzati (incluse plusvalenze)
0
0
0
0
0
0
0
4.579
4.709
5.105
TOTALE
0
0
0
0
0
0
19.419
17.206
56.015
71.199
-1
163.839
Costi
Interessi passivi
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Delta cambi
0
0
0
0
0
0
-0
0
0
0
Costi vari
0
0
0
0
0
0
-2.980
-2.564
-4.943
-3.798
Imposte
0
0
0
0
0
0
-2.514
-3.929
-4.490
-3.627
Altro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
TOTALE
0
0
0
0
0
0
-5.494
-6.493
-9.433
-7.426
-28.846
RISULTATO REALIZZATO
0
0
0
0
0
0
-2.748
12.272
48.955
72.661
131.140
27
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Esempio di calcolo analitico
SINTESI REDDITI
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
TASSAZIONE ORDINARIA
0
0
0
0
0
0
0
4.579
4.709
5.105
IMPOSTA SOSTITUTIVA 12,5%
0
0
0
0
0
0
19.413
14.180
5.819
4.077
IMPOSTA SOSTITUTIVA 27%
0
0
0
0
0
0
6
6
0
0
IMPOSTA SOSTITUTIVA 20%
0
0
0
0
0
0
0
0
47.860
70.905
MINUS NON UTILIZZABILI
0
0
0
0
0
0
-16.672
0
0
0
check
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
IMPOSTE SU REDDITI
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
TASSAZIONE ORDINARIA
0
0
0
0
0
0
0
1.969
2.025
2.195
IMPOSTA SOSTITUTIVA 12,5%
0
0
0
0
0
0
2.427
1.772
727
510
IMPOSTA SOSTITUTIVA 27%
0
0
0
0
0
0
2
2
0
0
IMPOSTA SOSTITUTIVA 20%
0
0
0
0
0
0
0
0
9.572
14.181
TOTALE IMPOSTE
0
0
0
0
0
0
2.428
3.743
12.324
16.886
SANZIONI (133% RIDOTTO DEL 25%)
RIDUZIONE 1/6
0%
0%
0%
100%
100%
100%
100%
100%
0,00%
0,00%
0,00%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
35.381
SANZIONI
0
0
0
0
0
0
405
624
2.054
2.814
5.897
INTERESSI (3,5%)
0
0
0
0
0
0
340
393
863
591
2.187
28
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Esempio di calcolo analitico
SANZIONI PER QUADRO RW
2004
VALORE "WHITE O BLACK COLLABORATIVO"
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
0
0
0
0
0
846.518
954.928
860.147
908.855
981.106
SANZIONI BASE
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
RIDUZIONE 50% E 1/3
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0
0
0
0
0
4.233
4.775
4.301
4.544
4.906
SANZIONI RIDOTTE
IVAFE
2004
2005
2006
2007
2008
BASE IMPONIBILE
2009
2010
2011
2012
2013
908.855
IMPOSTA
SANZIONI BASE
RIDUZIONE 1/6
SANZIONI RIDOTTE
VALORE ODIERNO ATTIVITA' REGOLARIZZATE
1.100.000
INCIDENZA COSTO TOTALE / VALORE ODIERNO
6,29%
22.758
1.082.011
909
1.623
100%
100%
16,67%
16,67%
151
271
2.954
69.176
29
TAVECCHIO & ASSOCIATI
Esempio di calcolo forfettario
SINTESI REDDITI ex art 5-quinquies, co. 8 del DL
167/1990
2004
IMPOSTA SOSTITUTIVA 27%
IMPOSTE SU REDDITI
2005
0
2004
2006
0
2005
2007
0
2006
2008
0
2007
2009
0
2008
2010
0
2009
49.403
2010
2011
46.454
2011
2012
2013
50.198
2012
52.997
2013
IMPOSTA SOSTITUTIVA 27%
0
0
0
0
0
0
13.339
12.543
13.553
14.309
TOTALE IMPOSTE
0
0
0
0
0
0
13.339
12.543
13.553
14.309
53.744
WHITE O BLACK COLLABORATIVO
SANZIONI (133%/160% RIDOTTO DEL 25%)
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
100%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
16,67%
SANZIONI
0
0
0
0
0
0
2.223
2.090
2.259
2.385
8.957
INTERESSI (3,5%)
0
0
0
0
0
0
1.867
1.317
949
501
4.634
RIDUZIONE 1/6
SANZIONI PER QUADRO RW
2004
VALORE "WHITE O BLACK COLLABORATIVO"
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
0
0
0
0
0
847.549
988.067
929.075
1.003.952
1.059.944
SANZIONI BASE
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
3,00%
RIDUZIONE 50% E 1/3
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0,50%
0
0
0
0
0
4.238
4.940
4.645
5.020
5.300
SANZIONI RIDOTTE
IVAFE
2004
2005
2006
2007
2008
2009
BASE IMPONIBILE
IMPOSTA
2010
2011
2012
2013
1.003.952
1.059.944
1.004
1.590
167
265
24.143
SANZIONI BASE
RIDUZIONE 1/6
SANZIONI RIDOTTE
VALORE ODIERNO ATTIVITA' REGOLARIZZATE
1.100.000
INCIDENZA COSTO TOTALE / VALORE ODIERNO
8,59%
DELTA VS ANALITICO
25.328
DELTA VS ANALITICO %
2,30%
30
3.026
94.504
TAVECCHIO & ASSOCIATI
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