Il Bilancio e scritture - Istituto Paritario Michelangelo

IL BILANCIO D’ESERCIZIO
In questo capitolo sono illustrate le scritture di epilogo e chiusura e lo schema di bilancio previsto dal Codice Civile.
Con le scritture di epilogo e chiusura si chiude la contabilità generale dell'anno e si ottiene l'utile (o la perdita) d'esercizio e si
determina il capitale di funzionamento. Le scritture sono poi tradotte in schemi più chiari e comprensibili denominati CONTO
ECONOMICO (che riassume le scritture di epilogo) e STATO PATRIMONIALE (che rappresenta la scrittura di chiusura) e che,
insieme alla Nota Integrativa, formano il Bilancio
conti interessati
I seguenti conti
scritture
finalità
sono chiusi tramite le scritture
al fine di determinare il
schema
Lo schema utilizzato è
Costi e Ricavi
di epilogo
risultato d’esercizio
Conto Economico
Attività, Passività, Patrimonio Netto di chiusura capitale di funzionamento Stato Patrimoniale
Sono poi esposte le scritture di riapertura dei conti. L’ultima parte del capitolo è dedicata al controllo del bilancio.
Al termine del capitolo lo studente deve
Sapere:
 Le funzioni del bilancio d’esercizio e i principi di
redazione;
 La normativa civilistica relativa al bilancio d’esercizio;
 Il contenuto dei documenti che compongono il
bilancio d’esercizio e dei documenti accompagnatori;
 L’interpretazione di bilancio e la revisione di bilancio.
Saper fare:
 Redigere le scritture di epilogo, chiusura e riapertura;
 Redigere il bilancio d’esercizio in forma completa e
abbreviata e i documenti che lo corredano (in
particolare la Nota Integrativa);
 Redigere il bilancio a Stati comparati.
1 - la funzione del Bilancio e I principi di redazione
Terminata la rilevazione delle operazioni di gestione e di assestamento dell’azienda, al termine dell’esercizio, ci si prepara a
redigere il Bilancio: il prospetto che evidenzia come si è formato il risultato d’esercizio (Conto Economico) e come è composto il
patrimonio aziendale al termine dell'esercizio (Stato Patrimoniale).
Il bilancio ha diverse finalità:
 conoscere la gestione e i suoi risultati (riguarda gli amministratori);
 collegare la gestione passata a quella futura: dato che il bilancio viene compilato non solo alla fine della vita
dell’azienda, i dati di fine esercizio sono utilizzati per iniziare quello nuovo;
 comunicare informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie a tutti gli interessati (stakeholder).
L'informazione societaria deve essere moderna, completa e trasparente a causa della funzione economico-sociale riconosciuta
alle imprese e per favorire l'investimento azionario dei risparmiatori.
Data l’importanza dell’argomento il Codice Civile interviene a proposito con gli artt. 2423-2435 bis. Il Codice Civile
innanzitutto stabilisce una clausola generale che sta alla base di tutte le norme sul bilancio: il bilancio deve essere intelligibile
(cioè redatto con chiarezza, in modo comprensibile) e deve rappresentare la complessa realtà aziendale in modo veritiero e
corretto (art 2423). Deve cioè fornire un quadro fedele dell’azienda: in inglese “true and fair view”.
Il bilancio è ritenuto chiaro quando è comprensibile non necessariamente a tutti, ma a una persona dotata di una media cultura
aziendale, che possieda le nozioni contabili necessarie. Per ottenere questa chiarezza il bilancio deve essere redatto utilizzando
schemi e criteri di valutazione fissati dal codice civile.
Per verità e correttezza non si intende la verità assoluta, oggettiva, indiscutibile: essa è impossibile da raggiungere nella ragioneria
che, nel suo difficile tentativo di quantificare tutto, deve ricorrere a stime, previsioni, congetture, ipotesi (è sufficiente pensare alla
soggettività dell’ammortamento o della valutazione delle rimanenze, degli oneri futuri, della svalutazione crediti) che hanno sempre
un certo margine di opinabilità (e di errore). Si richiede, però, a chi redige il bilancio, un comportamento in buona fede, non
finalizzato a nascondere o falsificare la realtà aziendale: sono quindi vietate e sanzionate le valutazioni dolosamente manipolate che
portano a bilanci falsi. Se invece risultano opinabili, poco fondate, le ipotesi alla base di valori soggettivi, si parla di bilanci
inattendibili.
Per ottenere questa chiarezza, precisione, verità e correttezza, la ragioneria ha individuato cinque principi contabili da utilizzare
nella redazione dell'inventario, delle scritture di assestamento e della situazione contabile finale, per conseguire quanto previsto
dalla clausola generale riducendo la soggettività nella redazione del bilancio e nell’applicazione di tale norma generale. Tali
principi sono esposti nell’art 2423 bis:
a) Principio della continuazione dell’attività aziendale: (going concern principle) deriva dalla definizione di azienda come
“istituto destinato a perdurare” ed è alla base del bilancio d’esercizio (se invece il bilancio viene compilato sapendo che
l’attività dell’azienda non continua ma subisce una cessazione, temporanea o definitiva, si parla di bilancio di cessione,
fusione, trasformazione, liquidazione). Gli impianti, ad esempio, andranno valutati tenendo conto che saranno utilizzati
ancora (valore d’uso) e non in vista della loro vendita (valore di scambio). (comma 1)
b) Principio della prudenza (da intendersi nel senso di “cautela”, non di “attenta valutazione”): possono essere indicati esclusivamente
gli utili già realizzati alla data di chiusura e non quelli sperati (comma 2). Esempio: la rivalutazione di un titolo non può essere
rilevata, come ricavo, al termine dell’esercizio, ma solo al momento della vendita; le rimanenze devono essere rilevate al valore
minimo tra quello di mercato e quello risultante dalla contabilità di magazzino (FIFO, LIFO, …). Si deve invece tener conto dei
rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio anche se conosciuti dopo la data di chiusura (comma 4). Esempio: i crediti devono
essere svalutati specificatamente anche se la dichiarazione di fallimento del cliente, dichiarata in dicembre, è stata notificata in
gennaio.
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c) Principio della competenza: i costi e i ricavi gravano su un esercizio indipendentemente dalla relativa manifestazione
finanziaria (incassi, pagamenti, emissione di fattura, …). I costi e i ricavi devono essere correlati (matching principle) per cui
non è corretto rilevare come costo l’acquisto di una merce che a fine anno risulta invenduta (in questo caso il costo è stornato
rilevando una rimanenza) (comma 3), contrapposto al criterio di cassa che fa riferimento al mero manifestarsi delle entrate e
delle uscite di denaro. La competenza può essere
 economica: si devono correlare i costi e i ricavi per cui, ad esempio, una merce acquistata e non venduta non può essere
rilevata tra i costi;
 temporale: i costi e i ricavi proporzionali al tempo devono essere rilevati in base al tempo trascorso (ratei e risconti).
d) Principio della costanza: i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. Ciò è previsto per
rendere comparabili i bilanci di esercizi diversi e per impedire le cosiddette “politiche di bilancio”. Esempio: è vietato passare
da una valutazione delle rimanenze a LIFO a una a FIFO (comma 6).
e) Principio della valutazione separata: gli elementi eterogenei compresi nelle singole voci di bilancio devono essere valutati
separatamente (comma 5) adottando il criterio più idoneo per ciascun elemento. Esempio: (cfr. principio della prudenza) se la
rimanenza A ha un valore contabile di 23.000 € e di mercato di 20.000 € e la rimanenza B ha un valore contabile di 60.000 € e di
mercato di 65.000 € si dovrà valutare il bene A al prezzo di mercato (20.000 €) e il bene B al valore contabile (60.000 €) per un totale
di 80.000 €.
Deroghe: si può derogare dalle norme precedenti se la loro applicazione non consente la rappresentazione veritiera e corretta. La
nota integrativa deve motivare la deroga e mostrare come essa ha inciso sul bilancio. Esempio: è possibile passare dalla
valutazione a LIFO a quella a FIFO in caso di inflazione galoppante (variazione effettuata per ottenere una valutazione di
bilancio aderente alla realtà). Nella Nota integrativa si dovrà evidenziare come i risultati aziendali sarebbero stati in caso di
mantenimento della valutazione a LIFO (vedi § 10.1).
Gli eventuali utili che si formassero in conseguenza di detta deroga devono essere accantonati in una riserva non distribuibile e
non rilevati come ricavo aggiuntivo (per il principio della prudenza).
Vi è quindi un principio generale (art. 2423), seguito dai principi di redazione (art. 2423 bis) e dai criteri di valutazione (art.
2426). Gli schemi sono regolati dagli artt. 2424 (Stato Patrimoniale), 2425 (Conto Economico) e 2427 (Nota Integrativa).
Seguono gli artt. 2427 bis (informazioni relative al fair value degli strumenti finanziari), 2428 (relazione sulla gestione), 2429
(relazioni dei sindaci e dell’incaricato del controllo contabile; deposito del bilancio) e 2435 (pubblicazione del bilancio).
Il criterio di valutazione di base è il costo cioè la somma degli oneri che l’azienda ha sostenuto per l’acquisizione o la produzione
di un bene. Mentre il Fisco vorrebbe che questo valore fosse il più alto possibile, per il Codice Civile non si deve aumentare in
modo artificioso tale importo per evitare la distribuzione di utili non maturati e la sopravvalutazione delle attività. Il costo
rappresenta il limite massimo di valutazione e può essere sostituito dal criterio del patrimonio netto (per le partecipazioni), del
prezzo di mercato (per le attività finanziarie a breve).
Queste regole generali si applicano ai casi concreti tramite i Principi contabili: regole di ragioneria accettate da tutti. Mentre i
principi italiani sono finalizzati a fornire corrette informazioni ai soci e ai creditori, quelli internazionali guardano i potenziali
investitori per cui non si considera il principio della prudenza.
Mentre le scritture sono compilate utilizzando due decimali, in bilancio gli importi sono arrotondati all'unità di euro. Se gli
arrotondamenti non si compensano, le imprese possono: a) redigere il bilancio senza pareggio contabile; b) inserire nello Stato
Patrimoniale nella voce ALTRE RISERVE e nel Conto Economico nella voce PROVENTI E ONERI STRAORDINARI gli importi
necessari per ottenere il pareggio di bilancio.
1.1 il reato di "falso in bilancio"
In Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti il falso in bilancio è un reato di pericolo (cioè delitti a consumazione anticipata,
consistenti in atti diretti a ledere il bene protetto, contrapposto ai reati ): la trasparenza dell’economia è difesa da norme severe,
poste a tutela della moltitudine di azionisti, creditori, banche, fornitori, dipendenti e investitori che hanno bisogno di conoscere lo
stato di salute di un’azienda, per evitare danni futuri. In Gran Bretagna chi falsifica un bilancio rischia fino a sette anni di
carcere. La legge purtroppo disincentiva la quotazione in Borsa: perché un imprenditore dovrebbe entrare in un mercato più
trasparente e controllato, quando chi ne resta fuori ha di fatto la certezza di evitare condanne? La norma che lascia solo a un socio o
a un creditore privato, con la querela, la scelta se far partire le indagini (in situazioni di tensione) può degenerare in un potere di
ricatto aziendale.
Il reato di falso in bilancio è oggi praticamente ridotto a questione privata fra soci, dimenticando il rilievo pubblico dei bilanci, reso tale dal
Codice civile del 1942. Il vecchio presidio penale a garanzia della correttezza dell'informazione al mercato nonché della concorrenza è sparito
a causa delle soglie al di sotto delle quali si esclude il reato. Il testo della delega «apriva» alla possibilità di stabilire tali soglie, senza peraltro
prescriverle. I fatti non sono punibili «se conseguenza di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non
superiore al 10% da quella corretta». … l'inciso «singolarmente considerate»: «sono tali e tanti i momenti "estimativi" che a suon di
scostamenti del 10%...si potrebbero trasformare gigantesche perdite in sostanziosissimi utili, e viceversa». Un'altra franchigia è stata introdotta
per le voci non soggette a stima, pari al 5% dell'utile lordo di tasse. I risultati economici potranno essere stravolti, con l'intento di ingannare i
soci e il pubblico, senza violare la legge. Amministratori privi di scrupoli e sostenuti da adeguate maggioranze potranno così disporre di somme
di cui non dovranno rendere conto agli azionisti, neanche su querela di soci o di creditori danneggiati, senza alcuna cura per le conseguenze
sulla collettività. Gli Usa non accettano alcuna soglia quando si tratti di frode; altrimenti finiremmo col dire che una truffa non è perseguibile al
di sotto di una certa soglia (se non c'è l'intenzione di ingannare, non c'è comunque il reato). Gli investitori istituzionali, quelli che oggi «fanno» il
mercato, rischiano soldi, solo in presenza di adeguate certezze di correttezza e trasparenza.
2 - Le scritture di epilogo e chiusura
Una volta compilate tutte le scritture d'esercizio e quelle di assestamento, si tratta di determinare l'utile netto dell'esercizio, dato dalla
differenza tra i componenti positivi (ricavi) e quelli negativi (costi) di reddito. Entrambi sono fatti confluire nel nuovo conto CONTO
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
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ECONOMICO rilevandoli nella sezione opposta (sono così chiusi i relativi mastrini). Il conto CONTO ECONOMICO non è né un costo né
un ricavo, né un’attività, …: è un conto "di risultato", transitorio che sorge e viene chiuso nello spazio delle tre seguenti scritture:
Esempio: si compilano le scritture di epilogo della Dolci SpA relative all’esercitazione svolta nei § 1 e 12 del capitolo 1:
31-12 AFFITTI ATTIVI
epilogo al conto economico
20.000,00
31-12 COSTRUZIONI INTERNE
epilogo al conto economico
117.000,00
31-12 DIVIDENDI LORDI
epilogo al conto economico
23.800,00
31-12 INTERESSI ATTIVI
epilogo al conto economico
17.550,00
31-12 PLUSVALENZE
epilogo al conto economico
20.000,00
31-12 PREMI SU ACQUISTI
epilogo al conto economico
5.500,00
31-12 PRODOTTI FINITI C/VENDITA
epilogo al conto economico
2.056.250,00
31-12 SOPRAVVENIENZE ATTIVE
epilogo al conto economico
3.150,00
31-12 VARIAZIONE RIMANENZE DI MATERIE PRIME
epilogo al conto economico
2.000,00
31-12 VARIAZIONE RIMANENZE DI SEMILAVORATI
epilogo al conto economico
1.000,00
31-12 CONTO ECONOMICO
epilogo dei componenti positivi di reddito
2.266.250,00
31-12 CONTO ECONOMICO
epilogo dei componenti negativi di reddito
2.122.626,00
31-12 ACCANTONAMENTO FONDO IMPOSTE
epilogo al conto economico
1.000,00
31-12 AMMORTAMENTO COSTI D'IMPIANTI
epilogo al conto economico
4.000,00
31-12 AMMORTAMENTO DISAGGIO DI EMISSIONE
epilogo al conto economico
2.010,00
31-12 AMMORTAMENTO FABBRICATI
epilogo al conto economico
40.000,00
31-12 AMMORTAMENTO IMPIANTI
epilogo al conto economico
12.000,00
31-12 CANONI DI LEASING
epilogo al conto economico
10.000,00
31-12 IMPOSTE E TASSE
epilogo al conto economico
13.000,00
31-12 INTERESSI PASSIVI
epilogo al conto economico
124.040,00
31-12 IRAP
epilogo al conto economico
34.010,00
31-12 IRES
epilogo al conto economico
66.976,00
31-12 MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
epilogo al conto economico
74.000,00
31-12 MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI
epilogo al conto economico
230.000,00
31-12 MATERIE PRIME C/ACQUISTI
epilogo al conto economico
655.000,00
31-12 MINUSVALENZE
epilogo al conto economico
4.000,00
31-12 MULTE E SANZIONI
epilogo al conto economico
3.000,00
31-12 ONERI BANCARI
epilogo al conto economico
1.940,00
31-12 ONERI SOCIALI
epilogo al conto economico
246.000,00
31-12 PERDITA SU CREDITI
epilogo al conto economico
1.500,00
31-12 RESI SU VENDITE
epilogo al conto economico
14.750,00
31-12 SALARI E STIPENDI
epilogo al conto economico
513.000,00
31-12 SOPRAVVENIENZE PASSIVE
epilogo al conto economico
2.000,00
31-12 SPESE DI ASSICURAZIONE
epilogo al conto economico
4.000,00
31-12 SPESE DI RAPPRESENTANZA
epilogo al conto economico
15.000,00
31-12 SVALUTAZIONE CREDITI
epilogo al conto economico
5.000,00
31-12 TFR
epilogo al conto economico
40.400,00
31-12 VARIAZIONE RIMANENZE DI MATERIE DI CONSUMO epilogo al conto economico
4.000,00
31-12 VARIAZIONE RIMANENZE DI PRODOTTI FINITI
epilogo al conto economico
2.000,00
Il saldo del conto CONTO ECONOMICO è detto reddito economico o reddito di bilancio e l’eccedenza può essere
 in Avere (se i ricavi superano i costi) ed è detto UTILE D’ESERCIZIO; la scrittura è indicata di seguito (il valore è derivato
dall’esercitazione in corso: 2.266.250 - 2.021.640 = 244.610)
 in Dare (nel caso opposto) ed è detto PERDITA D’ESERCIZIO;
31-12 CONTO ECONOMICO
rilevato risultato d’esercizio
143.624,00
31-12 UTILE D'ESERCIZIO
rilevato risultato d’esercizio
143.624,00
CONTO ECONOMICO
A questo punto anche il mastrino CONTO ECONOMICO è chiuso:
data
Operazione
DARE
AVERE
2.266.250 - 2.021.640 – 244.610 = 0. Rimangono accesi gli altri
conti relativi ad Attività, Passività e Patrimonio Netto (compreso
31-12 epilogo componenti negativi
2.122.626
l’Utile appena ottenuto), ovvero i conti finanziari (banche, cassa,
31-12 epilogo componenti positivi
2.266.250
fornitori, clienti, ratei, …), i costi e i ricavi pluriennali (automezzi,
31-12 risultato economico d'esercizio
143.624
impianti, …), i costi e ricavi sospesi (risconti e rimanenze), i conti
Totali
2.266.250 2.266.250
di patrimonio netto (capitale sociale, riserve, utili, perdite, …).
Questi conti, detti anche Conti Patrimoniali, possono essere suddivisi in
 parti concrete del patrimonio di funzionamento: attività e passività;
 parti ideali del patrimonio di funzionamento: patrimonio netto (compreso l’Utile o la Perdita).

attività

conti finanziari
costi
e ricavi pluriennali  partidiconcrete
PN
Conti patrimoniali 
passività
costi e ricavi sospesi

 conti di patrimonio netto  conti economici di capitale  parti ideali di PN
Anche queste voci vengono chiuse iscrivendole nella sezione opposta a quella del loro saldo contabile, ossia in quella dove il
totale risulta minore in modo che le due sezioni si bilancino e il mastrino STATO PATRIMONIALE FINALE si chiuda. Troveremo
perciò le Attività in Avere e le Passività e il Patrimonio Netto in Dare (tranne le eventuali voci PERDITA D'ESERCIZIO e
PERDITA A NUOVO che starebbero in Avere). La chiusura può avvenire tramite
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 chiusura simultanea: un unico articolo che vede in DARE le passività e le voci di Patrimonio Netto, in AVERE le attività;
 chiusura successiva: con due o tre scritture separate. In una confluiscono le voci con eccedenza Dare (attività) e nell’altra
quelle con eccedenza Avere (passività e patrimonio netto) che vedono come contropartita il conto BILANCIO DI CHIUSURA o
STATO PATRIMONIALE FINALE (conto transitorio). Questo caso si presenta nel seguente modo:
31-12 CAPITALE SOCIALE
chiusura del conto
450.000,00
31-12 RISERVA LEGALE
chiusura del conto
12.000,00
31-12 RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
chiusura del conto
28.000,00
31-12 RISERVA STRAORDINARIA
chiusura del conto
27.458,00
31-12 UTILI A NUOVO
chiusura del conto
1.000,00
31-12 UTILE D’ESERCIZIO
chiusura del conto
143.624,00
31-12 STATO PATRIMONIALE FINALE
totale patrimonio netto
518.458,00
31-12 BANCA C/SOVVENZIONI
chiusura del conto
50.000,00
31-12 BANCHE C/C PASSIVI
chiusura del conto
124.909,00
31-12 CAMBIALI PASSIVE
chiusura del conto
23.250,00
31-12 DEBITI PER IVA
chiusura del conto
12.000,00
31-12 DEBITI PER TFR
chiusura del conto
119.854,00
31-12 DEBITI VERSO ISTITUTI PREVIDENZIALI
chiusura del conto
30.850,00
31-12 DIPENDENTI C/RETRIBUZIONE
chiusura del conto
41.891,00
31-12 ERARIO C/IMPOSTE
chiusura del conto
39.834,00
31-12 ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE
chiusura del conto
8.546,00
31-12 FATTURE DA RICEVERE
chiusura del conto
5.000,00
31-12 FONDO AMMORTAMENTO COSTI D’IMPIANTO chiusura del conto
12.000,00
31-12 FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI
chiusura del conto
100.000,00
31-12 FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI
chiusura del conto
27.000,00
31-12 FONDO PER IMPOSTE
chiusura del conto
4.000,00
31-12 FONDO PER IMPOSTE DIFFERITE
chiusura del conto
4.400,00
31-12 FONDO RISCHI SU CREDITI
chiusura del conto
3.000,00
31-12 FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
chiusura del conto
5.000,00
31-12 FORNITORI
chiusura del conto
100.000,00
31-12 MUTUI PASSIVI
chiusura del conto
80.000,00
31-12 PRESTITI OBBLIGAZIONARI
chiusura del conto
200.000,00
31-12 RATEI PASSIVI
chiusura del conto
8.000,00
31-12 STATO PATRIMONIALE FINALE
totale passività
1.141.235,00
31-12 STATO PATRIMONIALE FINALE
Totale attività
1.659.693,00
31-12 AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE
chiusura del conto
80.710,00
31-12 BANCHE C/C ATTIVI
chiusura del conto
112.943,00
31-12 CAMBIALI ATTIVE
chiusura del conto
37.000,00
31-12 CASSA
chiusura del conto
1.880,00
31-12 CLIENTI
chiusura del conto
63.000,00
31-12 COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAMENTO
chiusura del conto
20.000,00
31-12 CREDITI COMMERCIALI DIVERSI
chiusura del conto
2.000,00
31-12 DISAGGIO SU PRESTITI OBBLIGAZIONARI
chiusura del conto
4.650,00
31-12 FABBRICATI
chiusura del conto
1.000.000,00
31-12 FATTURE DA EMETTERE
chiusura del conto
26.000,00
31-12 IMPIANTI
chiusura del conto
60.000,00
31-12 MATERIE DI CONSUMO
chiusura del conto
15.000,00
31-12 MATERIE PRIME
chiusura del conto
10.000,00
31-12 PARTECIPAZIONI
chiusura del conto
194.510,00
31-12 PRODOTTI FINITI
chiusura del conto
18.000,00
31-12 RATEI ATTIVI
chiusura del conto
2.000,00
31-12 RISCONTI ATTIVI
chiusura del conto
6.000,00
31-12 SEMILAVORATI
chiusura del conto
6.000,00
A questo punto tutti i conti sono chiusi: anche l'ultimo mastrino aperto (STATO PATRIMONIALE FINALE) ha saldo zero:
660.159 + 999.534 = 1.659.693. È questa una condizione necessaria, ma non sufficiente, per verificare la corretta tenuta della
contabilità. Negli esercizi (e nella realtà!) verificare questa quadratura non significa dimostrare che tutte le scritture sono state
compilate correttamente, ma semplicemente una condizione necessaria: vi possono essere errori di altro tipo che non vengono
evidenziati da questo controllo.
Nelle società il problema della distribuzione dell'utile o della copertura della perdita viene affrontato nell'anno successivo.
3 - il bilancio d'esercizio
Dopo queste scritture tutti i conti hanno saldo zero: sono chiusi e la contabilità dell’anno è terminata. Per maggior chiarezza si
trasformano le scritture di epilogo e chiusura in due schemi (CONTO ECONOMICO e STATO PATRIMONIALE) che illustrano in modo più
comprensibile (rispetto alle scritture) la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’azienda (sono rappresentati di seguito).
Questi due schemi sono però ancora disordinati e difficilmente interpretabili: i conti sono elencati senza alcun legame tra di loro, inoltre
vi sono conti che, pur riferendosi a un unico oggetto, sono collocati in parti diverse dello stesso schema (esempio: CLIENTI e FONDO
RISCHI SU CREDITI; FABBRICATI e FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI; MERCI C/VENDITA e RESI SU VENDITE). Inoltre, poiché le
società di capitali svolgono un ruolo importante nella vita economica del Paese e comportano delicati rapporti giuridici, il Codice Civile
(recependo, nel 1991, la IV direttiva CEE del 1978) detta norme precise (relativamente alle società di capitali e alle cooperative) per
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
43
quanto riguarda le modalità di approvazione; i principi di redazione; la struttura, i contenuti dei prospetti (Conto Economico e
Stato Patrimoniale) e i criteri di valutazione. Gli ultimi tre valgono per tutte le imprese, non solo per le società di capitali.
Il bilancio d'esercizio (predisposto dagli amministratori e approvato dall'assemblea ordinaria dei soci con determinate
maggioranze o dal Consiglio di Sorveglianza) è lo strumento di informazione e di comunicazione rivolto all’esterno (soci,
finanziatori, ...) ed è composto obbligatoriamente da
 Stato Patrimoniale: schema contabile a struttura obbligatoria (§ 3.1), rappresenta la struttura e l'entità del patrimonio;
 Conto Economico: schema contabile a struttura obbligatoria (§ 3.1), mostra come si è formato il reddito d'esercizio; 1
 Nota Integrativa a contenuto descrittivo, informativo ed esplicativo (§ 6); quindi di tipo discorsivo ma comprendente pure
tabelle, prospetti, statistiche che integrano le informazioni dei due precedenti schemi. Motiva alcune scelte: criteri di
valutazione, deroghe da norme di legge, ….
CONTO ECONOMICO (a costi, ricavi e rimanenze) dell’anno n1
COSTI
ACCANTONAMENTO FONDO IMPOSTE
AMMORTAMENTO COSTI D'IMPIANTI
AMMORTAMENTO DISAGGIO DI EMISSIONE
AMMORTAMENTO FABBRICATI
AMMORTAMENTO IMPIANTI
CANONI DI LEASING
IMPOSTE E TASSE
INTERESSI PASSIVI
IRAP
IRES
MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI
MATERIE PRIME C/ACQUISTI
MINUSVALENZE
MULTE E SANZIONI
ONERI BANCARI
ONERI SOCIALI
PERDITA SU CREDITI
RESI SU VENDITE
SALARI E STIPENDI
SOPRAVVENIENZE PASSIVE
SPESE DI ASSICURAZIONE
SPESE DI RAPPRESENTANZA
SVALUTAZIONE CREDITI
TFR
VARIAZIONE RIMAN. DI MATERIE DI CONSUMO
VARIAZIONE RIMANENZE DI PRODOTTI FINITI
UTILE
TOTALE
RICAVI
IMPORTI
IMPORTI
1.000 AFFITTI ATTIVI
20.000
4.000 COSTRUZIONI INTERNE
117.000
2.010 DIVIDENDI LORDI
23.800
40.000 INTERESSI ATTIVI
17.550
12.000 PLUSVALENZE
20.000
10.000 PREMI SU ACQUISTI
5.500
13.000 PRODOTTI FINITI C/VENDITA
2.056.250
124.040 SOPRAVVENIENZE ATTIVE
3.150
34.010 VARIAZIONE RIM. DI MATERIE PRIME
2.000
66.976 VARIAZIONE RIM. DI SEMILAVORATI
1.000
74.000
230.000
655.000
4.000
3.000
1.940
246.000
1.500
14.750
513.000
2.000
4.000
15.000
5.000
40.400
4.000
2.000
143.624
2.266.250 TOTALE
2.266.250
STATO PATRIMONIALE al 31/12/n1
ATTIVITÀ
AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE
BANCHE C/C ATTIVI
CAMBIALI ATTIVE
CASSA
CLIENTI
COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAM.
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI
DISAGGIO SU PREST. OBBLIGAZ.
FABBRICATI
FATTURE DA EMETTERE
IMPIANTI
MATERIE DI CONSUMO
MATERIE PRIME
PARTECIPAZIONI
PRODOTTI FINITI
RATEI ATTIVI
RISCONTI ATTIVI
SEMILAVORATI
IMPORTI
80.710
112.943
37.000
1.880
63.000
20.000
2.000
4.650
1.000.000
26.000
60.000
15.000
10.000
194.510
18.000
2.000
6.000
6.000
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
CAPITALE SOCIALE
RISERVA LEGALE
RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
RISERVA STRAORDINARIA
UTILI A NUOVO
UTILE D’ESERCIZIO
BANCA C/SOVVENZIONI
BANCHE C/C PASSIVI
CAMBIALI PASSIVE
DEBITI PER IVA
DEBITI PER TFR
DEBITI VERSO ISTITUTI PREVIDENZIALI
DIPENDENTI C/RETRIBUZIONE
ERARIO C/IMPOSTE
ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE
FATTURE DA RICEVERE
F.DO AMMORT.NTO COSTI D’IMPIANTO
FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI
FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI
FONDO PER IMPOSTE
FONDO PER IMPOSTE DIFFERITE
FONDO RISCHI SU CREDITI
IMPORTI
450.000
12.000
28.000
27.458
1.000
143.624
50.000
124.909
23.250
12.000
119.854
30.850
41.891
39.834
8.546
5.000
12.000
100.000
27.000
4.000
4.400
3.000
Prima del bilancio esterno viene redatto quello interno in cui i valori sono esposti con maggior grado di analisi. Esso inoltre contiene altri dati
che non figurano nel bilancio pubblico (grado di sfruttamento degli impianti, tempi di lavorazione, ...).
1
44
TOTALE
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
FORNITORI
MUTUI PASSIVI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI
RATEI PASSIVI
1.659.693 TOTALE
5.000
100.000
80.000
200.000
8.000
1.659.693
Il Bilancio è un documento di derivazione contabile. Rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda al termine
di un esercizio e il risultato economico di quell'esercizio.
Dal bilancio è quindi possibile trarre informazioni sulla situazione
 economica: il risultato economico è positivo? remunera in modo adeguato il capitale investito?
 finanziaria: vi è equilibrio tra entrate e uscite monetarie? le scadenze di crediti e debiti sono sincronizzate?
 patrimoniale: vi è equilibrio tra fonti e impieghi? quali fonti (passività e netto) finanziano quali impieghi (attività)?
La risposta a tali domande è possibile solo dopo aver eseguito un’adeguata analisi di bilancio (capitoli 3 e 4).
Se si possiedono partecipazioni in società controllate e collegate si devono allegare: le copie integrali dell'ultimo bilancio delle
società controllate e il prospetto riepilogativo dei dati essenziali delle società collegate; il bilancio consolidato con i documenti
accompagnatori (relazione sulla gestione, relazione dell'organo di controllo).
Il bilancio deve poi essere corredato dalla relazione sulla gestione, redatta dagli amministratori in merito alla situazione della
società e all'andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui la società ha operato, anche tramite controllate.
Il bilancio d'esercizio, le informazioni complementari contenute nella Nota Integrativa, gli allegati e le relazioni
accompagnatorie formano il sistema informativo di bilancio.
Il tutto, insieme alla relazione dei sindaci (del collegio sindacale) (§ 8.2) e alla certificazione rilasciata da una società di
revisione (se l'azienda è quotata in Borsa o su richiesta dell'azienda stessa) (§ 10) deve essere depositato presso la sede della
società in visione ai soci durante i 15 giorni che precedono l'assemblea.
Per una rappresentazione corretta e veritiera il bilancio può essere integrato dalle informazioni complementari: rendiconto
finanziario (capitolo 4) e prospetto delle variazioni di patrimonio netto (§ 6).
Le norme del Codice Civile relative al bilancio (artt. 2423-2435bis) non si applicano a enti creditizi, società finanziarie, aziende
elettriche, aziende assicuratrici, aziende municipalizzate, imprese editrici di quotidiani e periodici per i quali valgono altre
norme: queste aziende infatti hanno particolari configurazioni di Conto Economico e/o di Stato Patrimoniale a causa della
particolare attività svolta o del rapporto con enti pubblici o di finanziamento da parte di enti pubblici.
Poiché il bilancio è il principale strumento di informazione sull'azienda, vi è pure l'obbligo
 di inserire nella relazione sulla gestione i fatti di rilievo avvenuti dalla data di chiusura del bilancio e l'evoluzione
prevedibile della gestione;
 di redigere la relazione semestrale da parte delle società quotate in borsa (negli USA sono richieste relazioni trimestrali).
Tutti i conti utilizzati dalla ragioneria devono allora essere classificati secondo lo schema previsto dal Codice Civile agli articoli
2424 per lo Stato patrimoniale e 2425 per il Conto economico.
3.1 Prospetto di raccordo tra situazione contabile finale e bilancio d’esercizio
Il bilancio previsto dal Codice Civile prevede che
 lo Stato Patrimoniale (art. 2424) sia redatto a sezioni divise (o contrapposte): da un lato le Attività classificate secondo il
criterio della destinazione economica degli impieghi e non secondo il criterio della realizzabilità o della liquidità, cioè della
diversa attitudine degli elementi a trasformarsi in denaro (che pure costituiscono valide alternative); dall’altro le Passività e il
Patrimonio Netto classificate secondo la provenienza delle fonti di finanziamento;
 il Conto Economico (art. 2425) abbia la forma scalare o progressiva: il prospetto, suddiviso per aree di gestione (della
produzione, finanziaria, straordinaria, fiscale), assume la configurazione a costi e ricavi (o valore e costi) della produzione
ottenuta (vedi capitolo 3 § 2); la differenza tra ricavi e costi della produzione è di notevole rilevanza informativa in quanto dà
indicazioni sulla capacità dell’impresa a produrre reddito, prescindendo dalla struttura finanziaria (con relativi interessi passivi
e attivi), dall’imposizione fiscale e dagli eventi estranei alla gestione caratteristica1;
 in alcune voci dell’Attivo e del Passivo sia indicato, a parte, l’importo esigibile entro (o oltre) l’esercizio successivo: questo
per dare la possibilità al lettore di sapere quale parte del credito o del debito è a breve scadenza e quale invece è a lunga
scadenza. Si tratta delle voci comprese nei punti B III e C II delle Attività e D delle Passività.
 E’ vietato il compenso di partite: se lo stesso soggetto è sia cliente sia fornitore dell’azienda che redige il bilancio, questa deve
indicare entrambi i dati. Così pure se ha concesso un prestito a un’impresa dalla quale ha pure ottenuto un prestito (caso non raro).
Diversamente da quanto previsto dal Codice Civile e dai principi contabili nazionali, i principi contabili internazionali imputano tutti i costi e i ricavi
(anche se non prevedibili, non inerenti l’attività tipica e non ricorrenti) alla normale attività d’impresa.
1
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
45
Nel prospetto di raccordo sulla sinistra, in MAIUSCOLO sono indicate le voci previste dal Codice Civile; sulla destra, in minuscolo,
i conti utilizzati dalla ragioneria con i valori dell’esercitazione. I Conti tra
< virgolette > indicano i conti esclusivi delle società, sia di persone sia di capitali;
( parentesi tonde ) indicano i conti esclusivi delle società di capitali;
[ parentesi quadre ] sono esclusivi delle società di persone;
“ doppi apici ” sono i conti esclusivi delle ditte individuali.
Tutti gli altri conti sono utilizzati sia dalle società sia dalle imprese individuali.
Descrizione
Categorie
Raggruppamenti
Voci
Sottovoci
Identificata da
Lettere maiuscole
Numeri romani
Numeri arabi
Lettere minuscole
Esempio
A
IV
4
a
Suddivisione Raggruppamento
No
No
No
No
Sì
Sì
Sì
Sì
Necessità
Sì
Sì
No
No
PROSPETTO DI RACCORDO TRA PIANO DEI CONTI E BILANCIO CIVILISTICO
ATTIVO
Voci di bilancio (artt. 2424 e 2425 CC)
Voci del Piano dei Conti
importi
A) CREDITI VERSO SOCI
(Azionisti c/sottoscrizione)
80.710
Per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione (Azionisti c/decimi richiamati) (Azionisti c/reintegro)
della parte già richiamata
[Socio X c/conferimento]
B) IMMOBILIZZAZIONI con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria
80.710
I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Costi d'impianto e d'ampliamento
20.000
1) COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAMENTO
- Fondo ammortamento Costi d'impianto e ampliamento
-12.000
- Fondo Svalutazione Costi d'impianto e ampliamento
Costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità da ammortizzare
2) COSTI DI RICERCA, SVILUPPO E PUBBLICITÀ
- Fondo Ammortamento Costi di Ricerca, Sviluppo e di Pubblicità
3) DIRITTI DI BREVETTO INDUSTRIALE (ARTT 2584 SS) E DI
Brevetti; Software
UTILIZZAZIONE DELLE OPERE DELL’INGEGNO (ARTT 2575 SS) - Fondo Ammortamento Brevetti; Fondo Ammortamento Software
4) CONCESSIONI, LICENZE, MARCHI (ARTT 2569 SS)
Diritti, Concessioni, Marchi e Licenze
E DIRITTI SIMILI
- Fondo Ammortamento Diritti, Concessioni, Marchi e Licenze
5) AVVIAMENTO
Avviamento - Fondo Ammortamento Avviamento
6) IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI SU
Fornitori c/acconti su Immobilizzazioni Immateriali
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Immobilizzazioni Immateriali in Costruzione (in Corso)
7) ALTRE
Diritti d’Usufrutto, di Superficie, Manutenzioni su beni in locazione...
II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Terreni
Fabbricati
1.000.000
1) TERRENI E FABBRICATI
- Fondo Ammortamento Fabbricati
-100.000
- Fondo Svalutazione Fabbricati
Impianti
60.000
Macchinari
2) IMPIANTI E MACCHINARI
- Fondo Ammortamento Impianti
- 27.000
- Fondo Ammortamento Macchinari
- Fondo Svalutazione …
Attrezzatura Industriale e Commerciale
3) ATTREZZATURE INDUSTRIALI E COMMERCIALI
- Fondo Ammortamento Attrezzatura Industriale e Commerciale
- Fondo Svalutazione …
Automezzi; Costruzioni Leggere; Elaboratori; Macchine D'ufficio; Mobili e
Arredamento; Imballaggi Durevoli; Beni Strumentali Integralmente Deducibili
- Fondo Ammortamento Automezzi; Costruzioni Leggere; Macchine D'ufficio;
4) ALTRI BENI
Mobili e Arredamento; Imballaggi Durevoli
- Fondo Ammortamento Beni Strumentali Integralmente Deducibili
- Fondo Svalutazione …
5) IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E
Fornitori c/acconti su Immobilizzazioni Materiali
ACCONTI SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Immobilizzazioni Materiali in Costruzione (in Corso)
III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE con separata indicazione per ciascuna voce dei crediti degl’importi esigibili entro l’esercizio successivo
1) PARTECIPAZIONI IN
a) IMPRESE CONTROLLATE (ART 2359)
(Partecipazioni in controllate immobilizzate)
b) IMPRESE COLLEGATE (ART 2359)
(Partecipazioni in collegate immobilizzate)
194.510
c) IMPRESE CONTROLLANTI (ARTT 2359 SS)
(Partecipazioni in controllanti immobilizzate)
d) ALTRE IMPRESE
(Altre partecipazioni); - (Fondo svalutazione partecipazioni)
2) CREDITI VERSO
a) IMPRESE CONTROLLATE (ART 2359)
(Prestiti a controllate)
b) IMPRESE COLLEGATE (ART 2359)
(Prestiti a collegate)
c) IMPRESE CONTROLLANTI (ARTT 2359 SS)
(Prestiti a controllanti)
d) ALTRI
Altri Prestiti; Mutui Attivi
Obbligazioni ordinarie e convertibili; Titoli pubblici (BTP, CCT)
3) ALTRI TITOLI
Fondi comuni d’investimento; Certificati immobiliari; Depositi Cauzionali
46
4) AZIONI PROPRIE (ARTT 2357 SS), indicando il valore nominale totale (Azioni proprie immobilizzate)
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I) RIMANENZE
Materie prime
1) MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO
Materie di consumo
Materie sussidiarie; Componenti; Imballaggi; Ricambi
Prodotti in lavorazione
2) PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE E SEMILAVORATI
Semilavorati
3) LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
Lavori in corso su ordinazione
Prodotti finiti
4) PRODOTTI FINITI E MERCI
Merci
5) ACCONTI
Fornitori c/acconti su beni di consumo
II) CREDITI (con separata indicazione, per ciascuna voce, degl’importi esigibili oltre l’esercizio successivo) verso
Ragione sociale dei singoli clienti
Cambiali attive
Cambiali allo sconto; Cambiali all'incasso
Clienti c/spese anticipate; Fornitori c/spese anticipate
Fatture da emettere
1) CLIENTI
Crediti commerciali diversi
Crediti fattorizzati; Crediti insoluti e protestati
Crediti per interessi di mora; Cambiali insolute e protestate
- Fondo svalutazione crediti
- Fondo rischi su crediti
- Fondo rischi su crediti per interessi di mora
2) IMPRESE CONTROLLATE (ART 2359)
Crediti Verso Imprese Controllate
3) IMPRESE COLLEGATE (ART 2359)
Crediti Verso Imprese Collegate
4) IMPRESE CONTROLLANTI (ARTT 2359 SS)
Crediti Verso Imprese Controllanti
Iva a Rimborso; IRAP a Rimborso; IRES a Rimborso; Crediti v/Erario
4 BIS) CREDITI TRIBUTARI*
Erario c/ritenute anticipate su TFR; Erario c/Acconto Iva
4 TER) IMPOSTE ANTICIPATE
Risconti attivi da imposte anticipate
(Obbligazionisti C/Sottoscrizione); Personale c/Acconti;
5) ALTRI CREDITI
Caparre a Fornitori; Debitori Diversi; Cauzioni a Fornitori;
Ente Concedente C/Contributi
III) ATTIVITÀ FINANZIARIE che non costituiscono immobilizzazioni
1) PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (ART 2359)
Partecipazioni in Imprese controllate non immobilizzate
2) PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE (ART 2359)
Partecipazioni in Imprese collegate non immobilizzate
3) PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLANTI (ARTT 2359 SS) Partecipazioni in Imprese controllanti non immobilizzate
4) ALTRE PARTECIPAZIONI
(Partecipazioni); - Fondo svalutazione partecipazioni
5) AZIONI PROPRIE (ARTT 2357 SS),
(Azioni Proprie da Annullare)
(indicando il valore nominale totale)
6) ALTRI TITOLI
Titoli; Obbligazioni Sociali
IV) DISPONIBILITÀ LIQUIDE
Banche C/C Attivi (nome delle singole banche)
1) DEPOSITI BANCARI E POSTALI
C/C Postale; Banche c/vincolati
2) ASSEGNI
Cassa Assegni
Cassa Contante
3) DENARO E VALORI IN CASSA (ART 2403)
Valori Bollati; Cedole
Ratei Attivi
D) RATEI E RISCONTI
Risconti Attivi
Con separata indicazione del disaggio su prestiti
(Disaggio su Prestiti Obbligazionari) [6.660 – 2.010]
10.000
15.000
6.000
18.000
63.000
37.000
26.000
2.000
- 5.000
- 3.000
112.943
1.880
2.000
6.000
4.650
*: le voci ERARIO C/RITENUTE SUBITE, TITOLARE C/RITENUTE SUBITE, SOCI C/RITENUTE SUBITE, ERARIO C/ACCONTI
D’IMPOSTA, che pure figurerebbero qui in caso di bilancio provvisorio compilato durante l’anno, non sono riportate in quanto
chiuse con la scrittura di assestamento relativa all’accantonamento delle imposte.
PATRIMONIO NETTO e PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
I) CAPITALE
II) RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI (art 2431)
III) RISERVE DI RIVALUTAZIONE
IV) RISERVA LEGALE
V) RISERVA AZIONI PROPRIE
VI) RISERVA STATUTARIA
VII) ALTRE RISERVE
VIII) UTILI/PERDITE A NUOVO
Capitale Sociale
(Riserva Sovrapprezzo Azioni)
Riserva di Rivalutazione
(Riserva Legale)
(Riserva Azioni Proprie)
(Riserva Statutaria)
(Riserva Straordinaria)
[Riserva Volontaria] (Riserva da Azioni Annullate)
(Rimborso Spese su Azioni) (Interessi di Conguaglio)
Riserva Ammortamenti Anticipati
Riserva per Rinnovo Impianti; Contributi a Fondo Perduto
<Utile a Nuovo>
660.159
450.000
28.000
12.000
27.458
1.000
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
IX) UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
47
- <Perdita a Nuovo>
Utile d'Esercizio
- Perdita d'Esercizio
141.701
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
8.400
Fondo Trattamento di Quiescenza
I FONDI TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E OBBLIGHI SIMILI
Indennità di Fine Rapporto su Contratti a Progetto
Fondo per Imposte
4.000
II FONDO PER IMPOSTE ANCHE DIFFERITE
Fondo Imposte Differite
4.400
Fondo Responsabilità Civile
III ALTRI
Fondo Manutenzioni Programmate; Fondo Rischi su Cambi
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Debiti per TFR
119.854
D) DEBITI (con separata indicazione, per ciascuna voce, degl’importi esigibili oltre l’esercizio successivo)
119.854
1) OBBLIGAZIONI (artt 2410 ss)
(Prestiti Obbligazionari)
200.000
2) OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI (art 2420 bis)
(Prestiti Obbligazionari)
3) DEBITI VERSO SOCI PER FINANZIAMENTI
Socio X c/finanziamenti
Banche C/C Passivi
124.909
Banca C/Ricevute all'incasso; Banca c/Anticipi su Fatture
4) DEBITI VERSO BANCHE
Banca C/Sovvenzioni
50.000
Sovvenzioni Cambiarie; Riporti Passivi
Mutui Ipotecari
80.000
5) DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI
Factor C/C; Debiti V/Altri Finanziatori
6) ACCONTI
Clienti C/Acconti
Ragione sociale dei singoli fornitori
100.000
7) FORNITORI
Fatture da ricevere
5.000
8) DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO
Cambiali passive
23.250
9) DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE
Debiti commerciali v/controllate
10) DEBITI VERSO IMPRESE COLLEGATE
Debiti commerciali v/collegate
11) DEBITI VERSO CONTROLLANTI
Debiti commerciali v/controllanti
Erario c/ritenute da versare
8.546
(Erario c/IRES) (= 61.875 – 38.000 – 675)
23.200
Erario c/IRAP (= 34.634 – 18.000)
16.634
12) DEBITI TRIBUTARI
Debiti per IVA
12.000
Debiti per contenziosi conclusi
Debiti v/erario (imposte di fabbricazione e sostitutive)
13) DEBITI VERSO ISTITUTI PREVIDENZIALI
Istituti previdenziali (INPS, INAIL, ENASARCO, …)
30.850
Dipendenti c/retribuzioni
41.891
Dipendenti c/liquidazioni; Cauzioni da clienti; (Azionisti c/dividendi);
(Azionisti c/liquidazione); (Azionisti c/rimborsi); Caparre da clienti
14) ALTRI DEBITI
(Debiti per obbligazioni estratte); (Obbligazionisti c/rimborsi);
(Obbligazionisti c/interessi); <Amministratori c/competenze>
Amministratori c/utili; Sindaci c/compensi; Creditori diversi
E) RATEI E RISCONTI
Ratei passivi
8.000
con separata indicazione dell’aggio su prestiti
Risconti passivi; (Aggi di emissione)
Ai punti C II e C III dell'Attivo vanno inseriti i crediti relativi all’attività caratteristica dell’impresa (i crediti concessi per
conseguire ricavi) mentre al punto B III vanno inseriti i prestiti concessi agli stessi soggetti ma per lucrarne un interesse.
Nel Passivo al punto D) 12 vanno inseriti debiti tributari di diversa natura (l’IVA è un’imposta indiretta; ERARIO C/IMPOSTE
contiene il saldo di due imposte dirette; le ritenute da versare sono imposte sul reddito non dell’azienda ma di altri lavoratori).
Tutte e tre però hanno un unico destinatario: l’Erario.
È da sottolineare il fatto che al punto C i DEBITI PER TFR sono individuati con il nome che la ragioneria utilizza per indicare
l’accantonamento annuo: TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO.
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
Merci c/vendite
2.054.250
Prodotti c/vendite; Lavorazioni per c/terzi
1) RICAVI DELLE VENDITE
Ricavi accessori di vendita (rimborsi spese); Imballi c/vendita
E DELLE PRESTAZIONI
- Resi su vendite
- 14.750
ARTT. 51, 53, 75 E 76
- Sconti passivi (esclusi gli sconti finanziari)
- Ribassi passivi; - Abbuoni passivi; - Premi su vendite
2) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI
+/- Variazione nelle rimanenze di prodotti in lavorazione
PRODOTTI FINITI, SEMILAVORATI E
+/- Variazione nelle rimanenze di semilavorati
1.000
PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE, +/- Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti
- 2.000
ARTT. 59 E 60
3) variazioni di lavori in corso su ordinazione art 60 Variazione nelle rimanenze di lavori in corso su ordinazione
4) INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI
Costruzioni interne
117.000
PER LAVORI INTERNI
Lavori in economia; Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità patrimonializzatI
5) ALTRI RICAVI E PROVENTI
Contributi in conto esercizio; Esuberi di fondi per rischi e oneri
ARTT. 51, 53, 54, 75, 76 E 79
Fitti attivi (di immobili non strumentali)
20.000
48
Risarcimenti da assicurazione; Differenze su cambi
Plusvalenze ordinarie
Proventi diversi (caparre, ...); Ripristino di valori svalutati
20.000
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
Merci c/acquisti
Materie prime c/acquisti
Imballaggi c/acquisti; Materie di consumo c/acquisti; Merci c/apporti;
6) MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE,
Materie sussidiarie c/acquisti; Materiali di pulizia; Omaggi a clienti;
DI CONSUMO, MERCI
Ammortamento integrale beni materiali < 516 €;
ARTT. 67, 74, 75 E 76
Combustibili per riscaldamento; Cancelleria; Carburanti e lubrificanti;
Spese di trasporto (su acquisti); Dazi e spese di importazione
- Resi su acquisti; - Abbuoni attivi; - Ribassi attivi; - Sconti attivi
- Premi su acquisti
Spese di assicurazione
Energia elettrica; Spese di pubblicità; Costi di ricerca e sviluppo;
Spese postali; Spese telefoniche; Consulenze; Spese di trasporto
7) COSTI PER SERVIZI
Spese di magazzinaggio; Lavorazioni esterne; Oneri di factoring
ARTT. 62, 67, 74, 75 E 76
Rimborsi a dip. e collaboratori; Compensi a sindaci e amministratori;
Manutenzioni e riparazioni
Spese di rappresentanza
8) COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI Canoni di leasing
ARTT. 67, 74, 75 E 76
Affitti e locazioni passivi; Royalties*, Diritti d’autore e brevetti
9) COSTO DEL PERSONALE ARTT. 16, 18, 62, 64, 65 E 70
a) SALARI E STIPENDI
Salari e stipendi
b) ONERI SOCIALI
Oneri sociali
c) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Trattamento di fine rapporto
d) TRATTAMENTO DI QUIESCENZA
Trattamento di fine rapporto integrativo
Rimborsi spese a dipendenti; Ricerca, Addestramento
e) ALTRI COSTI
e formazione; Mensa aziendale; Sussidi occasionali
10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI DI
Ammortamento costi d'impianto e d'ampliamento
a) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Ammortamento costi di ricerca e sviluppo; Costi di pubblicità;
Brevetti; Software; Avviamento; Diritti, concessioni e licenze
Ammortamento fabbricati
Ammortamento impianti
b) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Ammortamento macchinari; automezzi; attrezzatura;
macchine d'ufficio; arredamento; imballaggi durevoli
c) SVALUTAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI Svalutazione eccezionale di immobilizzazioni materiali e immateriali
d) SVALUTAZIONI DEI CREDITI COMPRESI Svalutazione crediti
NELL’ATTIVO CIRCOLANTE
Svalutazione crediti per interessi di mora
-/+ Variazione nelle rimanenze di merci
11) VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI
-/+ Variazione nelle rimanenze di materie prime
MATERIE PRIME, MATERIE SUSSIDIARIE,
-/+ Variazione nelle rimanenze di materie di consumo
MATERIE DI CONSUMO E MERCI
-/+ Variazione nelle rimanenze di materie sussidiarie
Accantonamenti al fondo imposte
12) ACCANTONAMENTI PER RISCHI
Accantonamenti per rischi su cambi; acc.ti per responsabilità civile
Accantonamento per beni gratuitamente devolvibili
13) ALTRI ACCANTONAMENTI
Altri accantonamenti
Imposte sugli automezzi; Concessioni governative; Imposta di
bollo; IVA indetraibile (pro-rata); Oneri tributari indeducibili (Ici)
Oneri tributari deducibili (registro, ipotecarie, catastali, invim)
Minusvalenze ordinarie
14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
Perdite su crediti
Multe e sanzioni
Oneri bancari
Perdite su cambi, Liberalità; Giornali, riviste e pubblicazioni varie
RISULTATO OPERATIVO LORDO (A - B)
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI (15 + 16 – 17)
15) PROVENTI DA PARTECIPAZIONI con Dividendi
separata indicazione di quelli relativi a imprese Plusvalenze da partecipazioni (ordinarie)
controllate o collegate
Diritti d'opzione c/vendita
Altri proventi da partecipazioni
16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI
a) DA CREDITI ISCRITTI NELLE IMMOBILIZZ Interessi attivi v/controllate e collegate; Interessi attivi su Irpef su TFR
b) DA ALTRE IMMOBILIZZAZIONI
Interessi attivi su titoli a medio-lungo termine
FINANZIARIE (NON PARTECIPAZIONI)
Utile su titoli a medio-lungo termine
c) DA TITOLI ISCRITTI NELL’ATTIVO
Interessi attivi su titoli a breve termine;
CIRCOLANTE (NON PARTECIPAZIONI)
Utile su titoli a breve termine
d) ALTRI PROVENTI FINANZIARI con separata Interessi attivi bancari
indicazione di quelli da controllate, collegate e Interessi attivi postali, Interessi v/clienti; Sconti attivi; Altri Interessi attivi
655.000
230.000
- 5.500
4.000
74.000
15.000
10.000
513.000
246.000
40.400
4.000
40.000
12.000
5.000
- 2.000
4.000
1.000
13.000
4.000
1.500
3.000
1.940
23.800
17.550
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
49
Quota di aggi su prestiti,
Interessi passivi v/banche
124.040
Interessi passivi v/fornitori, su obbligazioni, su mutui;
17) INTERESSI E ONERI FINANZIARI con Sconti finanziari e altri interessi passivi; Perdita su titoli;
separata indicazione di quelli verso controllate, Ammortamento disaggio su prestiti;
2.010
collegate e controllanti
Commissioni passive su fideiussioni; Commissioni di collocamento
Interessi passivi indeducibili (su debiti v/erario)
Minusvalenze ordinarie da cessione di partecipazioni
17 bis) UTILE E PERDITE SU CAMBI
Perdite finanziarie su cambi; Utili finanziari su cambi
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (18 - 19)
18) RIVALUTAZIONI
a) di partecipazioni
Rivalutazione di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non Rivalutazione di immobilizzazioni finanziarie
costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non Rivalutazione di titoli iscritti nell'attivo circolante
costituiscono partecipazioni
19) SVALUTAZIONI
a) di partecipazioni
Svalutazione di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non Svalutazione di immobilizzazioni finanziarie
costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non Svalutazione di titoli
costituiscono partecipazioni
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI * (20 – 21)
Sopravvenienze e insussistenze attive
3.150
Proventi straordinari diversi (rimborsi assicurativi relativi ad anni
20) PROVENTI
precedenti) Plusvalenze straordinarie; Donazioni; Contributi In c/capitale;
Con separata indicazione delle plusvalenze non
Rivalutazione di immobilizzazioni materiali e immateriali
iscrivibili al punto 5
Plusvalenze da partecipazioni (straordinarie); Storno di Ratei Passivi
Utilizzo di fondi accantonati in eccedenza
21) ONERI con separata indicazione delle Costi e perdite relative a esercizi precedenti
plusvalenze non iscrivibili al punto 14 e delle imposte Sopravvenienze e Insussistenze passive, Oneri straordinari diversi
2.000
relative a esercizi precedenti
Minusvalenze straordinarie (da cessione di partecipazioni)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A - B + C + D + E)
241.456
22) IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI,
<IRAP>
34.634
DIFFERITE E ANTICIPATE)
(IRES)
66.275
23) UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
141.701
controllanti
*: diritto del proprietario di giacimenti petroliferi o minerari, o all’autore di invenzioni o opere dell’ingegno o marchi, di ricevere una somma da
chi li sfrutta. Esempi: somma pagata da una società petrolifera a uno Stato per estrarre il petrolio; somma pagata dal titolare di un negozio in
franchising al titolare del marchio (es. Benetton, Buffetti, …).
** straordinari perché la fonte del provento o dell'onere è estraneo all'attività ordinaria dell'azienda, alla sua volontà.
La distinzione tra plusvalenze e minusvalenze ordinarie e straordinarie è stata esaminata trattando delle immobilizzazioni. È ora
il caso di ricordare che, ad es., gli affitti di immobili civili vanno inseriti alla voce A 5 ma eventuali plusvalenze o minusvalenze
realizzate in sede di cessione di un ramo d'azienda vanno iscritte al punto E.
3.2 Il bilancio a stati comparati
L’art. 2423 ter del Codice Civile prescrive che per ogni voce di bilancio deve essere indicato anche l’importo dell’anno
precedente. In pratica a fianco della colonna che elenca le voci devono comparire due colonne indicanti gli importi dell’anno in
questione e quelli relativi all’anno precedente.
Esempio: (seguito dal § precedente) redigere il bilancio a stati comparati della Dolci SpA, sapendo che i crediti riscuotibili entro
12 mesi sono 97.000 €, le obbligazioni saranno rimborsate per 25.000 € il 1°/5 e il 1°/11, la sovvenzione scade il 1°/9, il mutuo
andrà rimborsato per 10.000 € il 1°/2 e il 1°/8, i debiti verso fornitori con scadenza entro l’anno sono 92.000 €. Dati N-1 a scelta.
Questi schemi sono obbligatori ma non in senso eccessivamente rigido. Per favorire la chiarezza del bilancio e una
rappresentazione veritiera e corretta, si può:
 tralasciare l’indicazione di una voce con importo pari a zero (a meno che nell’esercizio precedente l’importo fosse diverso);
 tralasciare l’indicazione di lettere e numeri;
 raggruppare le voci precedute da numeri arabi se di importo irrilevante;
 suddividere ulteriormente le voci predette se si ritiene opportuna tale analisi;
 adattare le voci predette se richiesto dalla natura dell’attività svolta;
 aggiungere altre voci il cui contenuto non sia previsto da quelle elencate dal Codice Civile.
ATTIVO
C
S
S
C
(C = da compilare; S = somma delle sottovoci)
A) CREDITI VERSO SOCI
B) IMMOBILIZZAZIONI
I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
1 COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAMENTO
31/12/N0
80.710
1.135.510
8.000
8.000
31/12/N-1
0
1.043.000
12.000
12.000
50
S II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
C
1 TERRENI E FABBRICATI
C
2 IMPIANTI E MACCHINARIO
S III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
C
1 PARTECIPAZIONI IN B) IMPRESE COLLEGATE
S C) ATTIVO CIRCOLANTE
S I RIMANENZE
C
1 MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO
C
2 PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE E SEMILAVORATI
C
4 PRODOTTI FINITI E MERCI
S II CREDITI verso
C
1 CLIENTI (di cui esigibili oltre l’esercizio successivo)
S IV DISPONIBILITÀ LIQUIDE
C
1 DEPOSITI BANCARI E POSTALI
C
3 DENARO E VALORI IN CASSA
C D) RATEI E RISCONTI
S TOTALE ATTIVO
933.000
900.000
33.000
194.510
194.510
283.823
49.000
25.000
6.000
18.000
120.000
120.000 (**23.000)
114.823
112.943
1.880
12.650
1.512.693
876.000
831.000
45.000
155.000
155.000
250.000
52.000
*27.000
*5.000
*20.000
102.000
102.000
(15.000)
96.000
93.000
3.000
7.000
1.300.000
PATRIMONIO NETTO e PASSIVO
S
C
C
C
C
C
C
C
C
S
C
C
C
C
C
C
C
C
S
A) PATRIMONIO NETTO
I CAPITALE SOCIALE
II RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
IV RISERVA LEGALE
VII ALTRE RISERVE
VIII UTILI/PERDITE A NUOVO
IX UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
D) DEBITI
1 OBBLIGAZIONI (di cui esigibili oltre l’esercizio successivo)
4 DEBITI VERSO BANCHE (di cui esigibili oltre l’esercizio successivo)
7 FORNITORI (di cui esigibili oltre l’esercizio successivo)
8 DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO
12 DEBITI TRIBUTARI
13 DEBITI VERSO ISTITUTI PREVIDENZIALI
14 ALTRI DEBITI
E) RATEI E RISCONTI
TOTALE PASSIVO E NETTO
31/12/N0
31/12/N-1
658.671
402.000
450.000
300.000
28.000
7.000
12.000
8.000
27.458
25.000
1.000
2.000
141.701
60.000
8.400
3.000
119.854
*80.000
716.202
799.000
200.000 (***150.000) ****250.000 (200.000)
254.909 (60.000)
315.000 (25.000)
105.000 (13.000)
90.000 (6.000)
23.250
30.000
60.380
75.000
30.850
25.000
41.891
24.000
8.000
6.000
1.512.693
1.300.000
*: questi dati non sono a scelta: le rimanenze finali dell’anno n0 diventano le esistenze iniziali dell’anno n1 (capitolo 1 § 1.1). Deve sempre
sussistere la relazione C I anno n0 + 2 + 3 – 11 = C I anno n1. Nel caso in oggetto: 52.000 – 1.000 - 2000 = 49.000.
** 120.000 (totale) – 97.000 (scadenti entro l’anno) = 23.000 (scadenti oltre l’anno)
*** 200.000 – 25.000 x 2 = 150.000.
**** 200.000 + 25.000 x 2 = 250.000.
CONTO ECONOMICO
S
C
C
C
C
S
C
C
C
S
C
C
C
S
C
C
C
C
C
C
S
S
anno N0
anno N-1
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
2.195.500
2.095.000
1 RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
2.039.500
2.018.000
2 VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN
- 1.000
3.000
4 INCREMENTI
DI IMMOBILIZZAZ.
PER LAVORI
INTERNI
117.000
68.000
CORSO
DI LAVORAZIONE,
SEMILAVORATI
E PRODOTTI
FIN.
5 ALTRI RICAVI E PROVENTI
40.000
6.000
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
1.869.340
1.802.000
6) MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO, MERCI
879.500
863.000
7) SERVIZI
93.000
108.000
8) GODIMENTO DI BENI DI TERZI
10.000
11.000
9) COSTO DEL PERSONALE
799.400
750.000
a) SALARI E STIPENDI
513.000
484.000
b) ONERI SOCIALI
246.000
228.000
c) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
40.400
38.000
10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI DI
61.000
60.000
a) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
4.000
4.000
b) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
52.000
51.000
d) SVALUTAZIONI DI CREDITI A BREVE
5.000
5.000
11 VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME,
2.000
- 4.000
SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
12 ACCANTONAMENTI PER RISCHI
1.000
1.000
14 ONERI DIVERSI DI GESTIONE
23.440
3.000
RISULTATO OPERATIVO LORDO (A - B)
326.160
293.000
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
- 84.700
- 130.000
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
C
S
C
C
S
C
C
S
C
S
51
15 PROVENTI DA PARTECIPAZIONI
16 ALTRI PROVENTI FINANZIARI
d) ALTRI PROVENTI FINANZIARI
17 INTERESSI E ONERI FINANZIARI
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
20 PROVENTI
21 ONERI
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A – B + C + D + E)
22 IMPOSTE SUL REDDITO D’ESERCIZIO
26 UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
23.800
17.550
18.500
126.050
18.000
10.000
10.000
158.000
1.150
3.150
2.000
243.610
100.909
142.701
2.000
3.000
1.000
165.000
105.000
60.000
3.3 Il bilancio in forma abbreviata e sintetica (art 2435 bis)
Gli schemi riportati in precedenza sono obbligatori per le società di capitali (comprese le cooperative) a eccezione di quelle che, nel
primo esercizio o per due esercizi consecutivi, non abbiano superato almeno due dei seguenti limiti (art. 2435 bis, c. 1 CC):
media, nell’esercizio, di 50 dipendenti
Attivo patrimoniale di € 4,4 milioni
ricavi (A1) per € 8,8 milioni
Tali imprese possono redigere il Bilancio in forma abbreviata:
lo Stato patrimoniale utilizzando solo le voci indicate con le lettere maiuscole e i numeri romani; le voci A e D dell'attivo
possono essere comprese nella voce C II; la voce E del passivo può essere compresa nella voce D;
il Conto Economico unificando le voci A2 e A3; B9c, B9d e B9e; B10a, B10b e B10c; D18a, D18b e D18c; D19a, D19b e D19c.
Nelle voci E20 ed E21 non è richiesta la separata indicazione di plusvalenze, minusvalenze e imposte relative a esercizi precedenti.
Pure la Nota Integrativa in questi casi è abbreviata (vedi § 4).
Si nota che mentre lo Stato Patrimoniale subisce notevoli riduzioni, il Conto Economico rimane sostanzialmente uguale. Se poi
per due anni consecutivi si superano due limiti, il bilancio del secondo anno deve essere redatto nella forma ordinaria.
La Relazione sulla gestione può essere omessa se nella Nota Integrativa sono indicate le informazioni richieste dal Codice Civile
sul possesso e la compravendita di azioni proprie.
Lo Stato patrimoniale composto dalle sole voci indicate da lettere maiuscole è detto Bilancio in forma sintetica.
Non possono compilare lo schema abbreviato le società che abbiano emesso titoli sui mercati regolamentati (obbligazioni).
Non vi è l'obbligo di compilare il bilancio consolidato se l'attivo patrimoniale non supera 12.500.000 € e i ricavi (A1) sono inferiori a
25.000.000 €.
Esempio: lo stato patrimoniale in forma abbreviata della Dolci SpA è il seguente:
ATTIVO
A) CREDITI VERSO SOCI
80.710
B) IMMOBILIZZAZIONI
1.135.510
I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
8.000
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 933.000
III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 194.510
C) ATTIVO CIRCOLANTE
296.473
I RIMANENZE
49.000
II CREDITI
132.650
IV DISPONIBILITÀ LIQUIDE
114.823
TOTALE ATTIVITÀ
1.512.693
PATRIMONIO NETTO e PASSIVO
A) PATRIMONIO NETTO
658.671
CAPITALE
450.000
II RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
28.000
IV RISERVA LEGALE
11.000
VII ALTRE RISERVE
27.458
VIII UTILI/PERDITE A NUOVO
1.000
IX UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
142.701
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
8.400
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
119.854
D) DEBITI
724.202
TOTALE PASSIVITÀ E NETTO
1.512.693
Nelle aziende con più di 250 dipendenti in Italia vi è il 28% di tutti gli occupati: in Germania il 55%, in Corea del Sud 33%, in
Turchia 36%. Nelle imprese con meno di 10 dipendenti il costo del personale assorbe il 33% del margine operativo lordo; in
quelle con più di 1.000 dipendenti il 16%.
Nell’Unione Europea le piccole aziende sono circa 10 milioni pari al 66% di tutte le imprese, in Italia 3,5 milioni pari al 99%.
Esercitazione completa svolta: dalla situazione contabile al bilancio
Mostrare il bilancio di un'azienda, che, al 31/12/n1, presenta la
seguente situazione contabile, utilizzando lo schema previsto dal
Codice Civile. Mostra lo Stato Patrimoniale in forma abbreviata.
-108
119
118
119
119
15
40
1
1
70
70
43
ABBUONI ATTIVI ................................................................ 800
AMMORTAMENTO AUTOMEZZI .................................... 5.000
AMMORTAMENTO BREVETTI ....................................... 3.500
AMMORTAMENTO FABBRICATI .................................. 24.000
AMMORTAMENTO IMPIANTI ....................................... 22.000
AUTOMEZZI .................................................................. 43.000
AZIONI PROPRIE (da annullare; valore nomin. 10.000) 11.500
AZIONISTI C/DECIMI RICHIAMATI ............................... 25.000
AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE ................................. 50.000
BANCA C/ANTICIPI SU FATTURE ............................... 19.000
BANCA C/SOVVENZIONI (di cui 10.000 scadenti n3)... 22.000
BANCHE C/C ATTIVI ..................................................... 46.000
6
43
30
73
30
110
80
52
44
34
30
33B
80
78
65
45
BREVETTI ..................................................................... 16.000
C/C POSTALE ............................................................... 32.000
CAMBIALI ATTIVE ......................................................... 89.000
CAMBIALI PASSIVE ...................................................... 18.000
CAMBIALI PROTESTATE ............................................... 7.500
CANONI DI LEASING .................................................... 30.000
CAPARRE DA CLIENTI ................................................. 16.000
CAPITALE SOCIALE ................................................... 550.000
CASSA ASSEGNI ............................................................ 8.900
CAUZIONI A FORNITORI .............................................. 39.000
CLIENTI ....................................................................... 285.000
CREDITO D'IMPOSTA .................................................... 1.600
CREDITORI DIVERSI ...................................................... 8.000
DEBITI PER IVA ............................................................ 20.000
DEBITI PER TFR ......................................................... 104.000
DENARO IN CASSA ........................................................ 6.400
52
80
128
109
78
78
12
73
106
-15
-6
-12
-13
63
-30
-30
-38
73
13
139
133
133
134
134
134
130
142
142
79
109
108
24
125
70
DIPENDENTI C/RETRIBUZIONI ....................................35.000
DIVIDENDI ........................................................................3.400
ENERGIA ELETTRICA ...................................................21.000
ERARIO C/IMPOSTE .....................................................44.000
ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE ...........................24.000
FABBRICATI .................................................................800.000
FATTURE DA RICEVERE ................................................7.000
FITTI ATTIVI ...................................................................20.000
FONDO AMMORTAMENTO AUTOMEZZI .....................19.000
FONDO AMMORTAMENTO BREVETTI ........................10.500
FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI ..................197.550
FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI ..........................58.000
FONDO IMPOSTE DIFFERITE ........................................4.900
FONDO RISCHI SU CREDITI ........................................10.000
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI .................................3.000
FONDO SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI ..................5.000
FORNITORI ..................................................................134.750
IMPIANTI ......................................................................109.000
INSUSSISTENZE ATTIVE ................................................1.600
INTERESSI ATTIVI BANCARI ..........................................3.900
INTERESSI ATTIVI POSTALI...........................................2.100
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI....................................28.000
INTERESSI PASSIVI SU OBBLIGAZIONI ......................19.000
INTERESSI PASSIVI V/BANCHE.....................................4.800
INTERESSI SU PRESTITI A CONTROLLATE .................1.800
IRAP................................................................................44.000
IRES................................................................................69.000
ISTITUTI PREVIDENZIALI .............................................32.000
MANUTENZIONI E RIPARAZIONI .................................18.000
MATERIE PRIME C/ACQUISTI ......................................92.000
MATERIE PRIME............................................................17.600
MINUSVALENZE ORDINARIE .......................................13.000
MUTUI IPOTECARI (di cui 3.950 scadenti nell'anno n2) 15.800
125
113
38
125
139
-108
75
68
102
27
46
81
-102
106
70
81
58
56
55
53
58
112
25
139
109
109
121
137
114
59
122
103
-103
ONERI BANCARI ........................................................... 18.000
ONERI SOCIALI ........................................................... 181.000
PARTECIPAZIONI IN CONTROLLANTI (ATT. CIRC.) .. 30.000
PERDITE SU CREDITI ................................................... 14.000
PLUSVALENZE STRAORDINARIE ............................... 20.000
PREMI SU ACQUISTI ...................................................... 3.500
PRESTITI A CONTROLLATE (5.000 scad. entro un anno) 20.000
PRESTITI OBBLIGAZIONARI CONVERTIBILI .............. 30.000
PRODOTTI C/VENDITE ............................................ 1.500.000
PRODOTTI FINITI .......................................................... 74.000
RATEI ATTIVI ................................................................. 15.000
RATEI PASSIVI ................................................................ 6.000
RESI SU VENDITE ......................................................... 29.000
RICAVI ACCESSORI DI VENDITA .................................. 2.400
RIPORTI PASSIVI ............................................................ 7.700
RISCONTI PASSIVI........................................................ 11.000
RISERVA AMMORTAMENTI ANTICIPATI..................... 40.000
RISERVA AZIONI PROPRIE .......................................... 11.500
RISERVA LEGALE ......................................................... 13.600
RISERVA SOPRAPPREZZO AZIONI ............................ 23.000
RISERVA STRAORDINARIA ......................................... 51.700
SALARI E STIPENDI .................................................... 610.000
SEMILAVORATI ............................................................. 36.000
SOPRAVVENIENZE ATTIVE ........................................... 2.200
SPESE DI TRASPORTO ................................................ 25.000
SPESE TELEFONICHE.................................................. 16.000
SVALUTAZIONE CREDITI ............................................... 7.800
SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI ............................... 5.000
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO .......................... 49.000
UTILE A NUOVO .............................................................. 3.200
VARIAZIONE NELLE RIMANENZE DI MATERIE PRIME (dare) .1.300
VARIAZIONE NELLE RIMANENZE DI PRODOTTI FINITI (avere)2.000
VARIAZIONE NELLE RIMANENZE DI SEMILAVORATI (dare) ...7.000
CONTO ECONOMICO
101 A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1.488.400
102 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
1.500 000 - 29.000
103 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di 2.000 – 7.000
104 3)
variazioni di
lavori in corso
su ordinazione
lavorazione,
semilavorati
e prodotti
finiti
105 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
106 5) altri ricavi e proventi (con separata indicazione dei contributi in c/esercizio) 20.000 + 2.400
107 B) COSTI DELLA PRODUZIONE
1.146.300
108 6) materie prime, sussidiarie, di consumo, merci - 800 + 92.000 - 3.500
109 7) servizi
21.000 + 18.000 + 25.000 + 16.000
110 8) godimento di beni di terzi
30.000
111 9) costo del personale
112 a) salari e stipendi
610.000
113 b) oneri sociali
181.000
114 c) trattamento di fine rapporto
49.000
115 d) trattamento di quiescenza e simili
116 e) altri costi
117 10) ammortamenti e svalutazioni
118 a) ammortamenti di immobilizzazioni immateriali
3.500
119 b) ammortamenti di immobilizzazioni materiali
5.000 + 22.000 + 24.000
120 c) altre svalutazioni di immobilizzazioni
121 d) svalutazioni di crediti compresi nell'attivo circolante 7.800
122 11) variazioni delle rimanenze di materie prime,
+ 1.300
123 12)
accantonamenti
per rischi
materie
sussidiarie, materie
di consumo e merci
124 13) altri accantonamenti
125 14) oneri diversi di gestione
14.000+13.000 + 18.000
126 RISULTATO OPERATIVO LORDO (A - B)
373.100
127 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI (15 + 16 - 17)
- 40.600
128 15) proventi da partecipazioni
3.400
129 16) altri proventi finanziari
130 a) da crediti a medio - lungo termine
1.800
131 b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni
132 c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
133 d) proventi diversi dai precedenti
3.900 + 2.100
134 17) interessi e oneri finanziari
28.000 + 19.000 + 4.800
1.491.000
- 5.000
0
0
0
22.400
87.700
80.000
30.000
840.000
610.000
181.000
49.000
0
0
62.300
3.500
51.000
0
7.800
1.300
45.000
3.400
7.800
1.800
0
0
6.000
51.800
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
53
135 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (18 - 19)
- 5.000
136 18) rivalutazioni
137 19) svalutazioni
5.000
138 E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (20 - 21)
23.800
139 20) proventi (comprese le plusvalenze non iscrivibili al punto 5)
1.600 + 20.000 + 2.200
140 21) oneri (comprese le minusvalenze non iscrivibili al punto 14) e imposte arretrate
141 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (ROL + C + D + E)
320.300
142 22) IMPOSTE SUL REDDITO D’ESERCIZIO
44.000 + 69.000
- 113.000
143 26) UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
207.300
0
5.000
23.800
0
ATTIVO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
A) CREDITI VERSO SOCI (con separata indicazione della parte già richiamata)
(25.000)
75.000
B) IMMOBILIZZAZIONI
702.950
I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
5.500
1) costi d’impianto e d’ampliamento
0
2) costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
0
3) diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno
16.000 - 10.500
5.500
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili
0
5) avviamento
0
6) immobilizzazioni in corso e acconti su immobilizzazioni immateriali
0
7) altre
0
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
677.450
1) terreni e fabbricati
800.000 - 197.550
602.450
2) impianti e macchinari
- 58.000 + 109.000
51.000
3) attrezzature industriali e commerciali
0
4) altri beni
43.000 - 19.000
24.000
5) immobilizzazioni in corso e acconti su immobilizzazioni materiali
0
III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (con separata indicazione, per ciascuna voce, degl’importi esigibili entro l’esercizio successivo)
20.000
1) partecipazioni in imprese controllate, collegate, controllanti, altre imprese
2) crediti verso imprese controllate, collegate, controllanti, altre imprese
20.000
(5.000) 20.000
3) ALTRI TITOLI
0
4) AZIONI PROPRIE (ARTT 2357 SS), indicando il valore nominale totale
0
0
C) ATTIVO CIRCOLANTE
666.500
I RIMANENZE
127.600
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
17.600
17.600
2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 36.000
36.000
3) lavori in corso su ordinazione
4) prodotti finiti e merci
74.000
74.000
5) acconti
II CREDITI (con separata indicazione, per ciascuna voce, degl’importi esigibili oltre l’esercizio successivo)
409.100
1) verso clienti
89.000 + 7.500 + 285.000 - 10.000 - 3.000
368.500
2) verso imprese controllate (art 2359)
3) verso imprese collegate (art 2359)
4) verso controllanti (artt 2359 ss)
4 bis) crediti tributari
1.600
1.600
5) verso altri
39.000
39.000
III ATTIVITÀ FINANZIARIE (che non costituiscono immobilizzazioni)
36.500
1) partecipazioni in imprese controllate
2) partecipazioni in imprese collegate
3) partecipazioni in imprese controllanti
- 5.000 + 30.000
25.000
4) altre partecipazioni
5) azioni proprie (indicando il valore nominale totale) 11.500
10.000
11.500
6) altri titoli
IV DISPONIBILITÀ LIQUIDE
93.300
1) depositi bancari e postali
46.000 + 32.000
78.000
2) assegni
8.900
8.900
3) denaro e valori in cassa
6.400
6.400
D) RATEI E RISCONTI (con separata indicazione del disaggio su prestiti) 15.000
15.000
TOTALE DELL'ATTIVO
1.459.450
PATRIMONIO NETTO e PASSIVO
51
52
53
54
55
56
57
A) PATRIMONIO NETTO
I – CAPITALE
II – RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI (art 2431)
III – RISERVE DI RIVALUTAZIONE
IV – RISERVA LEGALE
V – RISERVA AZIONI PROPRIE
VI – RISERVA STATUTARIA
550.000
23.000
13.600
11.500
900.300
550.000
23.000
13.600
11.500
54
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
VII - ALTRE RISERVE
40.000 + 51.700
VIII - UTILI/PERDITE A NUOVO
3.200
IX - UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
207.300
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
I - FONDI TRATTAMENTO DI QUIESCENZA E OBBLIGHI SIMILI
II - FONDO PER IMPOSTE
4.900
III – ALTRI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
D) DEBITI (con separata indicazione, per ciascuna voce, degl’importi esigibili oltre l’esercizio successivo)
1) OBBLIGAZIONI
2) OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
30.000
3)
4) DEBITI VERSO BANCHE
19.000 + 22.000 + 15.800 + 7.700
(29.550)
5) DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI
6) ACCONTI
7) FORNITORI
7.000 + 134.750
8) DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO 18.000
9) DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE
10) DEBITI VERSO IMPRESE COLLEGATE
11) DEBITI VERSO CONTROLLANTI
12) DEBITI TRIBUTARI
44.000 + 24.000 + 20.000
13) DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E DI SICUREZZA SOCIALE 32.000
14) ALTRI DEBITI
16.000 + 8.000 + 35.000
E) RATEI E RISCONTI (con separata indicazione dell’aggio su prestiti) 6.000 + 11.000
TOTALE PASSIVO E NETTO
91.700
3.200
207.300
4.900
4.900
104.000
433.250
30.000
64.500
141.750
18.000
88.000
32.000
59.000
17.000
1.459.450
STATO PATRIMONIALE IN FORMA ABBREVIATA
ATTIVO
PATRIMONIO NETTO e PASSIVO
A) CREDITI VERSO SOCI
B) IMMOBILIZZAZIONI
I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I RIMANENZE
II CREDITI
III ATTIVITA FINANZIARIE
IV DISPONIBILITÀ LIQUIDE
D) RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVITÀ
75.000
702.950
5.500
677.450
20.000
666.500
127.600
409.100
36.500
93.300
15.000
1.459.450
A) PATRIMONIO NETTO
I CAPITALE
II RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI
IV RISERVA LEGALE
V RISERVA AZIONI PROPRIE
VII ALTRE RISERVE
VIII UTILI/PERDITE A NUOVO
IX UTILE/PERDITA D’ESERCIZIO
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
D) DEBITI
E) RATEI E RISCONTI
TOTALE PASSIVITÀ E NETTO
900.300
550.000
23.000
12.000
11.500
91.700
3.200
207.300
4.900
104.000
433.250
17.000
1.459.450
STATO PATRIMONIALE IN FORMA SINTETICA
ATTIVO
PATRIMONIO NETTO e PASSIVO
A) CREDITI VERSO SOCI
B) IMMOBILIZZAZIONI
C) ATTIVO CIRCOLANTE
D) RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVITÀ
75.000
702.950
666.500
15.000
A) PATRIMONIO NETTO
B) FONDI PER RISCHI E ONERI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
D) DEBITI
E) RATEI E RISCONTI
1.459.450 TOTALE PASSIVITÀ E NETTO
900.300
4.900
104.000
433.250
17.000
1.459.450
4 - la nota integrativa
La Nota Integrativa è un documento con due scopi
 completare i dati dei prospetti contabili: fornisce ulteriori informazioni qualitative e quantitative relative al Conto
Economico e allo Stato Patrimoniale;
 motivare alcune scelte: criteri di valutazione utilizzati, eventuali deroghe a disposizioni di legge, ecc.
La Nota Integrativa è parte integrante del Bilancio a tutti gli effetti e deve integrare, e non supplire, i dati esposti in bilancio. Ad es. è
obbligatorio distinguere, nello Stato Patrimoniale, i crediti entro e oltre l’anno: non si può rinviare questa distinzione alla Nota
Integrativa. Questa integrerà le informazioni indicando i crediti scadenti oltre i 5 anni, classificandoli per area geografica, ecc.
Il contenuto minimo, e quindi obbligatorio, è dettato dall’art 2427 del Codice Civile da integrarsi con quanto previsto anche dagli artt
2423, 2423 bis, 2423 ter, 2426 (i punti evidenziati con l’asterisco possono essere omessi se il Bilancio è redatto in forma abbreviata):
1) i criteri applicati nella valutazione delle voci di bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori espressi in valuta estera;
[sono richiesti i criteri applicati nell’ammortamento e nell’eventuale svalutazione dei cespiti; nella valutazione delle rimanenze]
2)* i movimenti delle IMMOBILIZZAZIONI (per gruppi): costo storico; precedenti rivalutazioni, ammortamenti (= Fondo
Ammortamento) e svalutazioni (sono i valori riferiti agli anni precedenti); acquisizioni, alienazioni, rivalutazioni,
ammortamenti e svalutazioni dell’esercizio; totale delle rivalutazioni relative alle immobilizzazioni esistenti alla fine
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
55
dell’esercizio.
3)* la composizione delle voci COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAMENTO e COSTI DI RICERCA, SVILUPPO E PUBBLICITÀ
PATRIMONIALIZZATI e le ragioni dell’iscrizione e i rispettivi criteri di ammortamento; queste voci, civilmente, sono "delicate"
(cfr. COSTI D'IMPIANTO e riparto utili): è quindi bene spiegare cosa contengono e perché sono state capitalizzate invece
che essere considerate normali costi d'esercizio (in caso di fallimento non possono essere vendute!);
4) le variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell’Attivo, del Passivo e del Patrimonio Netto; utilizzazione e
accantonamento dei FONDI e dei DEBITI PER TFR;
5) l’elenco delle partecipazioni indicante: la denominazione, la sede, il capitale, il patrimonio netto, il risultato economico, la
quota posseduta, il valore attribuito a detta quota o il corrispondente credito;
6) l’ammontare dei CREDITI e dei DEBITI (distintamente per ciascuna voce) di durata residua superiore ai cinque anni, e dei
debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali, con specifica indicazione della natura delle garanzie (pegni, ipoteche);
7)* la composizione delle voci RATEI E RISCONTI e ALTRI FONDI (quando il loro ammontare sia rilevante) e della voce ALTRE RISERVE;
8) l’ammontare degli ONERI FINANZIARI patrimonializzati nell’esercizio a incremento dei valori iscritti nell’Attivo (cfr.
immobilizzazioni), distintamente per ogni voce;
9)* gli impegni non risultanti dallo Stato Patrimoniale;
10)* la ripartizione delle vendite, se significativa, secondo categorie di attività e zone geografiche;
11) i proventi da partecipazioni diversi dai dividendi;
12)* la suddivisione degli oneri finanziari relativi a prestiti obbligazionari, debiti verso banche e altri;
13)* la composizione dei PROVENTI E DEGLI ONERI STRAORDINARI se di importo apprezzabile;
14)* i motivi delle rettifiche di valore e degli accantonamenti eseguiti in applicazione di norme tributarie e i relativi importi;
15)* il numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria;
16)* i compensi agli amministratori e quelli ai sindaci;
17)* il numero e il valore nominale di ciascuna categoria di azioni della società e il numero e il valore nominale delle nuove
azioni della società sottoscritte durante l’esercizio;
18) le azioni di godimento, le obbligazioni convertibili e i titoli o valori simili emessi dalla società, specificando il loro numero e
i diritti che essi attribuiscono.
Esempio: viene riportata di seguito la nota integrativa al 31/12/2008 della Dolci SpA (i dati in corsivo sono ipotizzati, gli altri
derivano da quanto detto in precedenza).
1) CRITERI DI REDAZIONE E VALUTAZIONE DI BILANCIO
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008, le cui voci vengono illustrate nella presente nota integrativa, è stato redatto secondo le disposizioni
del codice civile interpretate ed integrate sulla base dei principi contabili elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei
Ragionieri e, ove mancanti, da quelli emanati dagli I.A.S.B. (International Accounting Standards Boards) per quanto compatibili con la
normativa vigente. In particolare, tutte le voci sono state valutate seguendo i criteri stabiliti dall’art. 2426 del Codice Civile. I principi contabili
utilizzati per la redazione del bilancio, nel seguito dettagliati, non sono stati modificati rispetto a quelli dell’esercizio precedente. In presenza di
eventuali cambiamenti nella classificazione delle voci di bilancio, si è proceduto a riclassificare i corrispondenti valori dell’esercizio precedente
al fine di rendere confrontabili i valori. Le riclassifiche effettuate sono indicate nel commento alle singole voci. Nel corso dell’esercizio non si
sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alla deroga di cui all’art. 2423, comma quarto, del codice civile.
Per una migliore e più completa informativa del bilancio è stato elaborato il rendiconto finanziario.
Si precisa che la società, detenendo partecipazioni di controllo in altre imprese, è tenuta alla redazione del bilancio consolidato di Gruppo, che
risulta allegato al presente fascicolo di bilancio.
Immobilizzazioni immateriali: Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo al netto dei relativi ammortamenti, calcolati in modo
sistematico in relazione alla residua possibilità di utilizzazione. In particolare, i costi di impianto e ampliamento ed i costi di ricerca e sviluppo e
pubblicità sono ammortizzati, a quote costanti, in un periodo non superiore a cinque anni. Si precisa che l’ammontare delle riserve disponibili in
bilancio è sufficiente a coprire l’ammontare dei costi in oggetto, non ancora ammortizzati alla data di redazione del bilancio.
Criteri di classificazione degli immobili
Gli immobili acquistati o realizzati internamente sono classificati nelle immobilizzazioni, ovvero, nelle rimanenze, in relazione alla effettiva
destinazione dei beni stessi. Eventuali modifiche alla originaria destinazione del bene, dovute ad intervenute modifiche del quadro di
riferimento economico interno od esterno alla società, sono stabilite dal competente organo amministrativo. Gli effetti patrimoniali ed economici
connessi ad eventuali cambiamenti di classificazione nel bilancio sono esposti in nota integrativa.
Immobilizzazioni materiali: Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, incrementato dalle rivalutazioni
monetarie di legge, ed al netto dei relativi ammortamenti, calcolati in modo sistematico in relazione alla residua possibilità di utilizzazione dei
beni. In dettaglio, le quote di ammortamento annuale sono calcolate in modo costante. Le immobilizzazioni in corso sono iscritte al costo di
produzione.
Immobilizzazioni finanziarie: Le partecipazioni in imprese controllate vengono iscritte al costo e svalutate in presenza di eventuali perdite
durevoli di valore. I crediti dell’attivo immobilizzato sono esposti al presunto valore di realizzazione.
Rimanenze: Le rimanenze destinate alla vendita sono iscritti al minore fra il costo di acquisto o di produzione, aumentato degli oneri accessori,
ed il valore di mercato.
Crediti e debiti: I crediti sono iscritti al valore di presunto realizzo. I debiti sono esposti al valore nominale.
Azioni Proprie
Sono valutate al minore tra il costo ed il valore di mercato. La configurazione di costo utilizzata è quella del costo medio ponderato.
Disponibilità liquide: Sono esposte al valore nominale.
Ratei e risconti: Sono stati determinati in base alla competenza temporale.
Fondi per rischi ed oneri: I fondi per rischi ed oneri comprendono costi ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei
quali alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati o l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono determinati
sulla base di una stima realistica dell’onere da sostenere.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato: Il trattamento di fine rapporto è calcolato in base all’effettivo impegno della Società
verso i dipendenti, in osservanza delle norme di legge e dei vigenti contratti collettivi di lavoro.
56
Ricavi e costi: I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizio sono iscritti al momento del trasferimento della proprietà o dell’effet-tuazione
del servizio. Gli altri oneri e proventi sono imputati al conto economico secondo il criterio della competenza economica e nel rispetto del
principio di prudenza.
Imposte sul reddito
Imposte correnti Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere in
applicazione della vigente normativa fiscale. Imposte differite Le imposte differite sono determinate tenendo conto delle principali differenze
temporanee esistenti tra i valori iscritti nel bilancio civilistico ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le imposte differite attive (o
anticipate) sono iscritte solo se ritenute recuperabili con ragionevole certezza, attraverso la disponibilità di redditi imponibili negli esercizi
successivi.
Conti d’ordine: Le fidejussioni rilasciate a terzi sono esposte al valore nominale. I canoni di leasing a scadere rappresentano il valore delle
rate non ancora maturate (inclusive del valore di riscatto dei beni). Gli impegni sono espressi al loro valore nominale.
Conversione degli importi espressi in moneta estera: Le operazioni in valuta estera vengono contabilizzate al cambio del giorno in cui
sono effettuate. Al 31 dicembre 2008 non risultano partite denominate in valuta estera.
Operazioni a termine su interessi: I differenziali di interesse attivi e passivi su operazioni di copertura effettuate tramite “Interest rate swap” e
strumenti similari maturati alla data di bilancio vengono registrati per competenza temporale nel conto economico tra i proventi e gli oneri
finanziari. I nozionali di tali contratti e le altre informazioni vengono esposti nei conti d’ordine e nella nota integrativa.
Oneri finanziari capitalizzati Non risultano oneri finanziari imputabili ai valori dell’attivo patrimoniale.
Rettifiche di valore Accantonamenti effettuati esclusivamente in applicazione di norme tributarie
Non sono state effettuate nell’esercizio rettifiche di valore e accantonamenti in esclusiva applicazione di nome tributarie.
2) MOVIMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
I fabbricati sono stati ammortizzati del 4% e gli impianti del 20% in base alle possibilità di utilizzo futuro.
Descrizione
OPERAZIONI EFFETTUATE NEGLI ESERCIZI PRECEDENTI
Costo originario
+ rivalutazioni
- svalutazioni
- fondo ammortamento al 31/12/n0
= valore di bilancio all’1/1/n1
OPERAZIONI EFFETTUATE NELL’ANNO N1
Acquisizioni
+ patrimonializzazione di costi
+ rivalutazioni
- svalutazioni
- alienazioni
- ammortamenti
= variazioni nell’anno N1
VALORI AL 31/12/N1
Costo storico 891+117-8
Totale rivalutazioni
Totale svalutazioni
Fondo ammortamento
VALORI DI BILANCIO
B II 1) Terreni e B II 2) Impianti B II 3)
B II 4) B II 5) Immobilizzazioni
Fabbricati e macchinario Attrezzature Altri beni
in corso
891.000
0
0
- 60.000
831.000
60.000
0
0
15.000
45.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
117.000
0
0
- 8.000
- 40.000
+ 69.000
900.000
1.000.000
0
0
0
0
0
12.000
12.000
33.000
60.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
- 100.000
900.000
- 27.000
33.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3) COMPOSIZIONE DELLE VOCI COSTI D'IMPIANTO E D'AMPLIAMENTO
Immobilizzazioni immateriali € 13.428.274 sono così composte:
avviamento
spese di manutenzione straordinaria di locali in affitto da terzi
software
spese acquisto ramo d’azienda
TOTALE
9.538.870
4.801
3.308.967
575.636
13.428.274
Valori al 31/12/2001
Variazioni dell'esercizio
Valori al 31/12/2002
Fondo
Valori di
Incrementi/ Ammortamenti
Costo
Ammortamenti
Valori di
Ammortamenti bilancio
decrementi
bilancio
avviamento 15.371.910
(3.208.764) 12.163.146
562.633
(3.186.909) 15.934.543
(6.395.673)
9.538.870
Altri costi
9.949.547
(5.751.542) 4.198.005
2.666.641
(2.975.242) 12.616.188
(8.726.784)
3.889.404
Totali
25.321.457
(8.960.306) 16.361.151
3.229.274
(6.162.151) 28.550.731 (15.122.457) 13.428.274
Voce
Costo
4) VARIAZIONI NELLE ALTRI VOCI DELL’ATTIVO;
Attività
Importo
Aumenti Diminuzioni
Importo
Scadenza
Scadenza
all’1/1/n1
al 31/12/n1 oltre il 31/12/n3 oltre 5 anni
C I 1) materie prime, sussidiarie, di consumo
27.000
0
2.000
25.000
C I 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
5.000
1.000
0
6.000
C I 3) lavori in corso su ordinazione
0
0
0
0
C I 4) prodotti finiti e merci
18.000
2.000
0
20.000
C II 1) crediti verso clienti
101.000 2.452.800
2.433.800
120.000
30.000
10.000
C IV 1) depositi bancari e postali
94.000 3.129.000
3.110.120
112.943
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
D) Ratei e risconti attivi
Totali
57
7.000
252.000
1.000
5.585.800
5.545.920
8.000
291.943
30.000
10.000
* 2.044.500 + 20% di IVA = 2.452.800
VARIAZIONI NELLE ALTRI VOCI DEL PASSIVO
Passività
C) Trattamento di Fine Rapporto
D 1) obbligazioni
D 3) debiti verso banche
D 6) debiti verso fornitori
D 7) cambiali passive
D 11) debiti tributari
D 12) debiti vs. istituti previdenziali
D 13) altri debiti
E Ratei e risconti passivi
Totali
Credito
C II 1) clienti
C II 5) altri crediti
Totali
Importo Aumenti Diminuzioni Importo al 31/12
Scadenza
Scadenza
all’1/1 (A)
(B)
(C)
(D = A + B – C) oltre il 31/12/n3 oltre i 5 anni
80.000
40.400
120.400
250.000
0
50.000
200.000
100.000
0
315.000 1.900.630 1.945.000
270.630
40.000
0
90.000 1.230.000 1.220.000
100.000
30.000
48.250
55.000
23.250
84.079 193.899
185.000
92.978
25.000 250.850
245.000
30.850
24.000 515.000
489.000
50.000
6.000
8.000
6.000
8.000
895.000 4.187.029 4.195.000
904.851
140.000
0
Importo Importo scadente Importo scadente Importo scadente oltre
totale
entro il 31/12/N1
oltre il 31/12/N1
i 5 anni (31/12/N5)
119.000
96.000
23.000
0
5) PARTECIPAZIONI
6) AMMONTARE DEI CREDITI DI DURATA RESIDUA SUPERIORE AI DUE E AI CINQUE ANNI
11 12 ONERI FINANZIARI
Interessi verso imprese controllate € 1.614.000 (Diminuiscono di € 231.855) Sono costituiti da interessi maturati a fronte dei conti correnti
finanziari in essere con le partecipate Marchi S.p.A. per € 1.580.000 e Centro Viti SpA per € 34.000.
Interessi verso imprese controllanti € 11.763.457 (Aumentano di € 1.690.743) Sono inerenti agli interessi maturati sui debiti finanziari nei
confronti della controllante indiretta Total Holding SpA.
Interessi verso altri e oneri vari € 8.301.901 (Diminuiscono di 9.027.191) La composizione analitica è la seguente:
interessi su debiti verso Banche
altri interessi
interessi passivi su cessione dei crediti
commissioni bancarie e sconto effetti
Altre commissioni e abbuoni
perdite di cambio
accantonamento al fondo rischi crediti per interessi di mora
TOTALE
2008
55
197.097
2.944.864
928.408
2.847.580
203.285
1.180.612
8.301.901
2007
1.048
200.365
8.751.558
925.212
2.938.471
2.824.749
1.687.689
17.329.092
Rettifiche di valore di attività finanziarie
Svalutazioni su partecipazioni € 72.613.668 Si riferiscono alle svalutazioni del costo delle partecipazioni e ad accantonamenti effettuati a
fronte di risultati economici negativi che eccedono il valore delle partecipazioni eseguite relativamente alle seguenti partecipazioni:
Z
RSE S.p.A.
Rossi servizi S.p.A.
2Z S.r.l.
svalutazioni accantonamenti perdite su partecipazioni
9.523.052
21.537.000
9.000.000
29.333.616
3.220.000
21.743.052
50.870.616
Perdite su partecipazioni € 330.918 Sono costituite dai versamenti effettuati a copertura perdite riguardanti le società Dueffe S.r.l. e TravTour
S.c.r.l. al netto dell’utilizzo degli accantonamenti effettuati nel precedente esercizio.
Proventi e oneri straordinari
Altri proventi straordinari € 4.679.098 Sono costituiti per € 676.318 da importi introitati per recupero di crediti inesigibili che erano già stati
stralciati in precedenti esercizi e dalle plusvalenze conseguite dalla cessione del ramo d’azienda “Summer” pari a € 2.002.780 e del ramo
d’azienda “Winter” pari a € 2.000.000.
Minusvalenze da alienazione € 57.302 È inerente alla cessione della quota di partecipazione della Heaven S.p.A. come innanzi riferito alla
voce “partecipazioni”.
Imposte sul reddito € 6.281.000 Sono costituite dall’IRES e dall’IRAP dovute sul reddito dell’esercizio per €16.155.000 e dalla rettifica delle
imposte differite attive per € 9.874.000 resasi necessaria al fine di adeguare l’accantonamento iscritto in bilancio. Il valore è stato determinato
in funzione della ragionevole possibilità di recupero negli esercizi futuri.
14 RETTIFICHE ESEGUITE IN APPLICAZIONE DI NORME TRIBUTARIE
15 NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI RIPARTITI PER CATEGORIE
Anno\categoria dirigenti Quadri impiegati operai Totale
N1
94
148
1.392
424 2.058
N2
96
169
1.319
219 1.803
58
16 COMPENSI A SINDACI E AMMINISTRATORI 17 AZIONI
4.1 IL PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
Riserva soprapprezzo azioni
Riserva di rivalutazione
Riserva legale
Riserva per azioni proprie
Riserva statutaria
Altre riserve
Utile (perdita) a nuovo
Utile (perdita) di esercizio
Totali
Importi
Destinazione del
Dividendi Pagati Variazioni di Capitale Risultato
Altre
Saldo al
all’1/1/n1 risultato dell’anno N0 Agli azionisti A pagamento Gratuite d’esercizio variazioni 31/12/N1
300.000
0
0
100.000 50.000
0
0 450.000
7.000
0
0
21.000
0
0
0
28.000
0
0
0
0
0
0
0
0
8.000
3.000
0
0
0
0
0
11.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
75.559
0
0
0 - 50.000
0
* 3.000
28.559
2.000
0
0
0
0
- 1.000
1.000
60.000
- 3.000
- 57.000
0
0 142.701
0 142.701
452.559
0
- 57.000
121.000
0 142.701
2.000 661.260
* RISERVA AMMORTAMENTO ANTICIPATO
4.2 IL BILANCIO DI UNA HOLDING
Nella moderna società postindustriale sono molto diffusi i gruppi aziendali: insiemi di imprese di produzione che, direttamente o
indirettamente, appartengono a una società detta holding o capogruppo o controllante (spesso una multinazionale). Essa non
svolge attività produttiva bensì finanziaria: fornisce i capitali per il buon funzionamento delle imprese controllate e inoltre ne
indirizza l’attività.
Queste aziende redigono il bilancio seguendo gli articoli del Codice Civile. Le Immobilizzazioni Finanziarie risultano la voce più
rilevante dell’Attivo: in essa sono rilevate le partecipazioni possedute.
Nel Conto Economico si nota, ai punti:
A) un modesto Valore della produzione dato da servizi prestati, proventi
+/- costi e ricavi finanziari
immobiliari, royalties su marchi;
+/- rettifiche di valore di attività finanziarie
B) un più rilevante Costo della produzione (personale amministrativo,
- costo della gestione
ammortamenti, spese per servizi) con conseguente risultato operativo
+ altri ricavi
negativo;
= risultato operativo della gestione ordinaria
+/- costi e ricavi straordinari
C) una consistente Gestione finanziaria composta dai dividendi;
D) rivalutazioni e svalutazioni di partecipazioni (spesso significative);
= risultato economico al lordo delle imposte
E) plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni.
- imposte sul reddito
= utile o perdita d'esercizio
Poiché il Risultato operativo lordo risulta facilmente negativo, la CONSOB
(COmmissione Nazionale per le SOcietà e la Borsa) richiede alle holding un
Conto Economico particolare così ordinato:
5 - Il bilancio: altri adempimenti
Il bilancio deve sempre essere corredato dai seguenti documenti accompagnatori:
 la relazione sulla gestione: è redatta dagli amministratori ed espone la situazione dell’azienda, l’andamento della gestione,
analizzando costi, ricavi e investimenti;
 la relazione dei sindaci: vedi § 9.3;
 la relazione di certificazione predisposta da apposita società di revisione: (obbligatoria solo per le società quotate in borsa) vedi § 11.
Qualora le informazioni fornite dal bilancio risultassero insufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono aggiungere
alcune informazioni complementari: il rendiconto finanziario (capitolo 4) e il prospetto delle variazioni di capitale netto (§ 4.1).
Il bilancio e tutti i documenti accompagnatori devono essere accessibili ai soci, presso la sede sociale, 15 giorni prima
dell’assemblea. Se l’impresa possiede partecipazioni in società controllate e collegate deve depositare anche:
 il bilancio consolidato: (cioè il bilancio di tutto il gruppo) comprensivo dei documenti accompagnatori;
 le copie integrali dell’ultimo bilancio delle società controllate;
 un prospetto riepilogativo dei dati essenziali delle società collegate.
Il bilancio costituisce il principale strumento di informazione sull’azienda ma è reso noto alcuni mesi dopo rispetto alla data di
riferimento; è perciò obbligatorio:
 indicare, nella relazione sulla gestione, i fatti di rilievo avvenuti tra la data di chiusura del bilancio e la stesura della relazione:
eventi esterni e interni che possono incidere sulla gestione (eventi economici, crisi petrolifera, eventi politici, furti, incendi);
 tracciare l’evoluzione prevedibile della gestione: nuove produzioni, nuovi mercati, crisi del settore in cui si opera;
 redigere la relazione semestrale (solo da parte delle società quotate in Borsa): l’anno è ritenuto un periodo troppo ampio e
all’estero sono richieste relazioni trimestrali.
5.1 il bilancio sociale
Il “bilancio sociale” tra impresa e società
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
59
di Giorgio Mion*
ROMA, giovedì, 14 luglio 2011 (ZENIT.org).- Quando alla fine degli anni Trenta del secolo scorso il gruppo tedesco AEG
pubblicò un primo rendiconto “sociale” – teso a dimostrare gli investimenti sostenuti al fine di migliorare le condizioni lavorative
dei propri lavoratori e rimasto sostanzialmente un unicum per almeno quattro decenni –, gli interlocutori istituzionali devono
aver pensato ad una bizzarria di qualche manager illuminato o stravagante, a seconda della bonomia dell’osservatore.
Da sempre, infatti, quando si pensa al “bilancio” delle imprese si fa riferimento ad un orizzonte finalistico ben chiaro: l’impresa
deve creare profitti e ne dà contezza ai propri finanziatori mediante il bilancio, sulla cui approvazione da parte dell’assemblea
sociale si gioca la credibilità interna ed esterna dei manager. Tradizionalmente, infatti, quando l’impresa comunica “se stessa” in
modo istituzionale – cioè mediante i documenti di bilancio – lo fa utilizzando un linguaggio eminentemente economicofinanziario, al fine di permettere al lettore la comprensione delle proprie condizioni economiche e della propria solidità
patrimoniale. Pertanto, il lettore tipico del bilancio è un operatore specializzato ed interessato a profili specifici, come, ad
esempio, sono le banche creditrici ovvero i mercati finanziari.
Tuttavia, da qualche tempo, si sta allargando la visione dell’impresa e si tende ad una comprensione più ampia della stessa, in
quanto inserita in un contesto sociale ed ambientale in cui si sviluppa e sul quale riversa anche effetti, ora positivi (generando
valore, ad esempio creando posti di lavoro) ora negativi, come accade nel caso di produzioni dannose per l’ambiente naturale.
Proprio per questo da tempo tanto gli studiosi quanto coloro che operano nell’impresa hanno sviluppato nuove modalità di
rendicontazione – si potrebbe dire di “relazione istituzionale” – dell’attività d’impresa, che coinvolga anche aspetti non
strettamente economici; da questa volontà nascono esperienze come quella del cosiddetto “bilancio sociale”, un documento che,
mediante l’esposizione di informazioni, dati ed indicatori di diversa natura, è teso a descrivere gli effetti delle produzioni
d’impresa sui diversi “stakeholder”, ovverosia sui soggetti che – a vario titolo – sono coinvolti nella gestione: si pensi, ad
esempio, ai lavoratori, ai clienti, alle comunità locali, all’ambiente naturale, ecc.
La pratica del bilancio sociale – o, come anche viene denominato, del bilancio di sostenibilità – si è diffusa negli ultimi vent’anni
sia in Italia sia all’estero a macchia di leopardo, non essendo obbligatorio, ma mosso soltanto stimoli competitivi o da accordi di
categoria (come è accaduto, ad esempio, nei primi anni duemila al settore bancario). Esso non riguarda soltanto il mondo della
cosiddetta impresa “profit”, ma anche le organizzazioni non profit ed il settore pubblico, come testimoniano le molteplici
esperienze di bilancio sociale di Provincie e Comuni, non ultimo quello di Trieste.
Ora un nuovo passo in avanti sembra essere quello del cosiddetto “bilancio integrato”, che tende ad includere in un unico sistema
di rendicontazione i diversi aspetti della gestione aziendale (economico, sociale, ambientale, ecc.), sulla scorta – soprattutto –
delle esperienze internazionali, prima fra tutte quella dell’associazione Global Reporting Initiative, che da anni opera nel campo
della rendicontazione sociale in ambito mondiale. L’obiettivo è quello di ricondurre ad unità i diversi “messaggi” informativi
sull’impresa, cosicché il lettore non corra il rischio di “parcellizzare” la propria immagine dell’impresa, ma la colga nella sua
sistematicità. Molta strada è, dunque, stata fatta dopo la storica esperienza di AEG, tuttavia ancora molto cammino va fatto,
soprattutto dal punto di vista culturale: per il lettore, che deve abituarsi a guardare una realtà complessa nella sua interezza senza
“correre” subito all’ultimo rigo del conto economico, quello destinato al risultato economico, ma anche per il management, per
cui la rendicontazione sociale non può essere un fine in sé, ma deve divenire la traccia di un comportamento davvero attento ai
diversi riflessi dell’attività aziendale, anche su soggetti “deboli”, perché esterni all’impresa stessa (come l’ambiente naturale o i
clienti).
------*Giorgio Mion è professore associato presso l'università di Verona, insegna economia aziendale ed è collaboratore
dell’Osservatorio Internazionale CardinaleVan Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa.
6 - la riapertura dei conti
Mentre alcuni valori, al termine dell’esercizio, vengono archiviati nel conto economico (costi e ricavi d’esercizio), gli altri
vengono ripresi all’inizio dell’esercizio seguente: sono le attività, le passività e le parti ideali di patrimonio netto che
rappresentano valori stabili di ricchezza, esistenti al(le ore 24 del) 31/12/N0 e, di conseguenza, anche all’(e ore 0 dell’)1/1/N1. E’
importante ricordare che si compila il CONTO ECONOMICO relativo a un periodo (di solito l’anno) mentre lo STATO
PATRIMONIALE è riferito a un istante (di solito il 31/12). L’1/1/N1 il periodo N0 è terminato, ne inizia uno nuovo: il CONTO
ECONOMICO riparte da zero; ma lo STATO PATRIMONIALE è identico a quello determinato un secondo prima, il 31/12/N0. Per
questi motivi si riprendono i valori dello Stato Patrimoniale come erano stati determinati al termine dell’esercizio precedente: il
denaro in cassa è sempre lo stesso, e così pure i fabbricati posseduti; mentre non ha senso interrogarsi sulle merci vendute o sulle
spese telefoniche sostenute in un istante.
Esempio: riapertura dei conti dell’azienda in oggetto.
60
1
2
3
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
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1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE .......................... apertura del conto ................................ ..... 80.710,00
BANCHE C/C ATTIVI .............................................. apertura del conto ................................ ... 112.943,00
CAMBIALI ATTIVE .................................................. apertura del conto ................................ ..... 37.000,00
CASSA .................................................................... apertura del conto ................................ ....... 1.880,00
CLIENTI .................................................................. apertura del conto ................................ ..... 63.000,00
COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAMENTO ............. apertura del conto ................................ ..... 20.000,00
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI ........................ apertura del conto ................................ ....... 2.000,00
DISAGGIO SU PRESTITI OBBLIGAZIONARI ....... apertura del conto ................................ ....... 4.650,00
FABBRICATI ........................................................... apertura del conto ................................ 1.000.000,00
FATTURE DA EMETTERE ..................................... apertura del conto ................................ ..... 26.000,00
IMPIANTI................................................................. apertura del conto ................................ ..... 60.000,00
MATERIE DI CONSUMO ........................................ apertura del conto ................................ ..... 15.000,00
MATERIE PRIME .................................................... apertura del conto ................................ ..... 10.000,00
PARTECIPAZIONI .................................................. apertura del conto ................................ ... 194.510,00
PRODOTTI FINITI................................................... apertura del conto ................................ ..... 18.000,00
RATEI ATTIVI ......................................................... apertura del conto ................................ ....... 2.000,00
RISCONTI ATTIVI ................................................... apertura del conto ................................ ....... 6.000,00
SEMILAVORATI...................................................... apertura del conto ................................ ....... 6.000,00
STATO PATRIMONIALE INIZIALE ........................ apertura delle attività ............................
1.659.693,00
STATO PATRIMONIALE INIZIALE ....................................
apertura delle passività .............................. 999.534,00
BANCA C/SOVVENZIONI...................................................
apertura del conto .............................................................. ..... 50.000,00
BANCHE C/C PASSIVI .......................................................
apertura del conto .............................................................. ... 124.909,00
CAMBIALI PASSIVE ...........................................................
apertura del conto .............................................................. ..... 23.250,00
DEBITI PER IVA .................................................................
apertura del conto .............................................................. ..... 12.000,00
DEBITI PER TFR ................................................................
apertura del conto .............................................................. ... 119.854,00
DEBITI VERSO ISTITUTI PREVIDENZIALI .......................
apertura del conto .............................................................. ..... 30.850,00
DIPENDENTI C/RETRIBUZIONE .......................................
apertura del conto .............................................................. ..... 41.891,00
ERARIO C/IMPOSTE..........................................................
apertura del conto .............................................................. ..... 39.834,00
ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE ................................
apertura del conto .............................................................. ....... 8.546,00
FATTURE DA RICEVERE ..................................................
apertura del conto .............................................................. ....... 5.000,00
FONDO AMMORTAMENTO COSTI D’IMPIANTO .............
apertura del conto .............................................................. ..... 12.000,00
FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI.........................
apertura del conto .............................................................. ... 100.000,00
FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI ..............................
apertura del conto .............................................................. ..... 27.000,00
FONDO PER IMPOSTE......................................................
apertura del conto .............................................................. ....... 4.000,00
FONDO PER IMPOSTE DIFFERITE ..................................
apertura del conto .............................................................. ....... 4.400,00
FONDO RISCHI SU CREDITI.............................................
apertura del conto .............................................................. ....... 3.000,00
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI ...................................
apertura del conto .............................................................. ....... 5.000,00
FORNITORI ........................................................................
apertura del conto .............................................................. ... 100.000,00
MUTUI PASSIVI ..................................................................
apertura del conto .............................................................. ..... 80.000,00
PRESTITI OBBLIGAZIONARI.............................................
apertura del conto .............................................................. ... 200.000,00
RATEI PASSIVI
apertura del conto
8.000,00
STATO PATRIMONIALE INIZIALE .....................................
apertura delle voci di patrimonio netto
660.159,00
CAPITALE SOCIALE ..........................................................
apertura del conto .............................................................. ... 450.000,00
RISERVA LEGALE .............................................................
apertura del conto .............................................................. ..... 11.000,00
RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI .................................
apertura del conto .............................................................. ..... 28.000,00
RISERVA STRAORDINARIA ..............................................
apertura del conto .............................................................. ..... 27.458,00
UTILI A NUOVO ..................................................................
apertura del conto .............................................................. ....... 1.000,00
UTILE D’ESERCIZIO
apertura del conto
142.701,00
Dopo la riapertura alcuni conti vengono immediatamente ricondotti al loro significato: i RISCONTI sono trasformati nei costi e nei
ricavi che li hanno generati; le RIMANENZE (essendo utilizzate nel breve periodo) sono trasformate in costi. Altre voci in vece
saranno chiuse solo al verificarsi dell’evento che, conosciuto in anticipo, ha determinato una scrittura di assestamento: RATEI,
FATTURE DA EMETTERE e FATTURE DA RICEVERE. Le altre voci invece saranno utilizzate a seconda delle circostanze.
Esempio: si completano le scritture di riapertura relative all’azienda in oggetto tenendo conto delle seguenti operazioni:
1) Il 14/1 è emessa la fattura per i prodotti venduti in dicembre;
2) Il 16/1 sono versate le ritenute, l'IVA, l'INPS;
3) Il 3/2 giunge la fattura relativa alle merci ricevute il 5/12;
4) Il 13/4 l'assemblea approva i bilancio: si accantonano 3.000 € per l'ammortamento anticipato sugli impianti (cfr. § 2.13);
il capitale è diviso in azioni da 5 € nominali l'una; il dividendo unitario deve essere arrotondato a 0,02 cent.
5) Il 16/6 si versano le imposte.
4
c)
5
g)
6
g)
7
g)
8
g)
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
1-1
SPESE DI ASSICURAZIONE
RISCONTI ATTIVI
MATERIE PRIME C/ESISTENZE INIZIALI
MATERIE PRIME
MATERIE DI CONSUMO C/ESISTENZE INIZIALI
MATERIE DI CONSUMO
PRODOTTI FINITI C/ESISTENZE INIZIALI
PRODOTTI FINITI
SEMILAVORATI C/ESISTENZE INIZIALI
SEMILAVORATI
risconto iniziale
storno al conto Spese di assicurazione
esistenza iniziale di materie prime
storno dell’esistenza iniziale
esistenza iniziale di materie di consumo
storno dell’esistenza iniziale
esistenza iniziale di prodotti finiti
storno dell’esistenza iniziale
esistenza iniziale di semilavorati
storno dell’esistenza iniziale
2.000,00
10.000,00
15.000,00
18.000,00
6.000,00
2.000,00
10.000,00
15.000,00
18.000,00
6.000,00
Capitolo 2 - Il bilancio d’esercizio
9 1-1 INTERESSI PASSIVI
j) 1-1 RISCONTI ATTIVI
1) 14-1 CLIENTI
d) 14-1 FATTURE DA EMETTERE
16-1 DEBITI PER IVA
16-1 ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE
2)
16-1 DEBITI V/ISTITUTI PREVIDENZIALI
16-1 BANCA
1-2 INTERESSI PASSIVI
1-2 RATEI PASSIVI
e)
1-2 MUTUI PASSIVI
1-2 BANCA
3-2 FATTURE DA RICEVERE
3)
3-2 IVA NS/CREDITO
a)
3-2 FORNITORI
1-3 BANCA
b) 1-3 RATEI ATTIVI
1-3 AFFITTI ATTIVI
3-4 UTILE D'ESERCIZIO
3-4 UTILE A NUOVO
3-4 RISERVA LEGALE
4) 3-4 RISERVA AMMORTAMENTI ANTICIPATI
3-4 AZIONISTI C/DIVIDENDI
3-4 UTILE A NUOVO
k)
1-5
1-5
1-5
1-5
1-5
1-5
INTERESSI PASSIVI
RATEI PASSIVI
BANCA
61
risconto iniziale interessi su sovvenzione
storno al conto interessi passivi
emessa fattura n° ... su ditta X
emessa fattura n° ... su ditta X
4.000,00
26.000,00
12.000,00
8.546,00
30.850,00
quota interessi su mutuo 1/1-1/2
storno interessi su mutuo 1/8-31/12
rimborso quota capitale
addebitati interessi su mutuo 1/8-1/2
ricevuta fattura n° ... da ditta Y
ricevuta fattura n° ... da ditta Y
ricevuta fattura n° ... da ditta Y
accreditati affitti attivi 1/12-1/3
storno affitti attivi 1/12-31/12
quota affitti attivi 1/1-1/3
141.213 x 5%
(141.213+1.000-7.060,65-3.000)/(450.000:5) =
1,4683594 arrotondato a 1,4682;
1,4682 x 90.000 = 132.138.
quota interessi su obbligazioni 1/1-1/5
storno interessi su obbligazioni 1/11-31/12
addebitati interessi su 1/11-1/5
BANCA
ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE
DISAGGIO D’EMISSIONE
16-6 ERARIO C/IMPOSTE
16-6 ERARIO C/ACCONTI D’IMPOSTE
16-6 BANCA
1.000,00
5.000,00
10.000,00
5.000,00
1.000,00
6.000,00
141.213,00
1.000,00
6.000,00
3.000,00
.000,00
000,00
4.000,00
26.000,00
51.396,00
16.000,00
6.000,00
2.000,00
4.000,00
7.060,65
3.000,00
132.138,00
14,35
9.000,00
.000,00
Esercitazione completa svolta sul bilancio: situazione contabile,
scritture di assestamento, calcolo delle imposte dirette,
scritture di epilogo e chiusura, bilancio, riapertura dei conti
Al 31/12/n3 una SPA presenta i seguenti conti, non distinti tra DARE ed AVERE:
ACCANTONAMENTO FONDO IMPOSTE...................... 500
IMPIANTI .................................................................... 80.000
AFFITTI ATTIVI ........................................................... 13.000
INPS ............................................................................ 28.000
AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE ............................ 110.000
INTERESSI ATTIVI ...................................................... 3.500
BANCA DI ROMA C/C (avere) .................................... 86.000
INTERESSI PASSIVI .................................................. 51.000
CAMBIALI ATTIVE ...................................................... 35.000
IVA NS./CREDITO ...................................................... 36.300
CAMBIALI PASSIVE ................................................... 37.000
IVA NS./DEBITO ......................................................... 39.200
CANONI DI LEASING (di cui 2.000 per interessi) ........ 8.000
MANUTENZIONI E RIPARAZIONI ............................. 36.000
CAPITALE SOCIALE ............................................... 700.000
MATERIE DI CONSUMO C/ESISTENZE INIZIALI ...... 8.000
CARIPLO C/C (dare) ................................................... 24.000
MATERIE PRIME C/ACQUISTI ................................ 653.000
CASSA ........................................................................ 1.500
MATERIE PRIME C/ESISTENZE INIZIALI ................. 23.000
CLIENTI ..................................................................... 72.000
MINUSVALENZE ORDINARIE .................................... 4.000
COSTI D’IMPIANTO E D’AMPLIAMENTO.................. 22.000
MUTUI PASSIVI .......................................................... 30.000
COSTRUZIONI INTERNE ........................................... 81.000
ONERI SOCIALI ....................................................... 202.000
CREDITI COMMERCIALI DIVERSI ............................. 4.000
PARTECIPAZIONI ...................................................... 81.000
DEBITI PER TFR ...................................................... 160.000
PERDITE SU CREDITI ................................................ 1.800
DIPENDENTI C/RETRIBUZIONE ............................... 58.000
PLUSVALENZE ORDINARIE ..................................... 10.000
DIVIDENDI LORDI ...................................................... 17.200
PREMI SU ACQUISTI ..................................................... 800
ERARIO C/ACCONTI D’IMPOSTA ............................ 40.000
PRODOTTI C/ESISTENZE INIZIALI ........................... 20.600
ERARIO C/ACCONTI D’IMPOSTA IRAP .................... 13.000
PRODOTTI FINITI C/VENDITA ............................. 1.996.500
ERARIO C/RITENUTE DA VERSARE ......................... 8.700
RESI SU VENDITE ...................................................... 7.000
FABBRICATI .......................................................... 1.400.000
RISERVA LEGALE ..................................................... 11.000
FONDO AMMORTAMENTO COSTI D’IMPIANTO ..... 17.000
RISERVA STRAORDINARIA .................................................
FONDO AMMORTAMENTO FABBRICATI ................. 30.000
SALARI E STIPENDI (di cui 29.000 per CFL) .......... 540.000
FONDO AMMORTAMENTO IMPIANTI ...................... 63.000
SOPRAVVENIENZE ATTIVE ...................................... 3.000
FONDO PER IMPOSTE ............................................... 3.000
SOPRAVVENIENZE PASSIVE .................................... 2.000
FONDO RISCHI SU CREDITI ...................................... 8.000
SPESE DI ASSICURAZIONE ..................................... 14.600
FORNITORI ................................................................ 98.000
SPESE PER COLLABORAZIONI COORD. E CONT. 3.000
IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO ................................. 25.000
SVALUTAZIONE CREDITI .......................................... 1.800
62
SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI ........................... 3.200
UTILI A NUOVO .............................................................. 608
Determina i valori mancanti e mostra le scritture e i calcoli
relativi a quanto segue
1) sul conto aperto presso la Banca di Roma sono maturati
interessi passivi bancari per € 1.000 e commissioni
bancarie per € 385; sul conto aperto presso la CARIPLO
sono maturati interessi attivi lordi per € 4.000 e
commissioni per € 350;
2) le rimanenze finali di prodotti finiti sono valutate €
20.000, quelle di materie prime € 35.000, quelle di materie
di consumo € 7.000; il valore, calcolato col procedimento
LIFO a scatti annuale, è, rispettivamente di € 22.000,
38.000, 6.000;
3) i lavori interni, iniziati lo scorso anno, per la costruzione di un
garage sono terminati: valore finale totale attribuito € 40.000;
4) si ammortizzano, nel limite del possibile, i fabbricati
(acquistati nell'anno n0) del 3%, i costi d’impianto e gli
impianti del 25%: poiché il fisco ammette al massimo,
rispettivamente, il 5%, il 20 ed il 15%, si coglie
l’occasione per ridurre al minimo il carico fiscale;
5) il 28/12 sono state consegnate a un cliente merci, soggette
a IVA ordinaria per € 8.000;
6) si procede alla liquidazione IVA;
7) sul mutuo maturano interessi al tasso del 6% annuo da
pagare il 30/4, e il 31/10;
8) nell’anno n3 l’inflazione è stata del 10%;
9) l’assicurazione, annuale, è stata pagata il 20/7.
10) un magazzino è affittato dal 1° febbraio al canone annuo
di € 24.000, riscosso in rate trimestrali anticipate;
Mostra l’accantonamento delle imposte: la plusvalenza viene
rinviata; le spese di manutenzione fiscalmente deducibili
ammontano a € 30.000; verificare la svalutazione e le perdite
su crediti.
Mostra le scritture di epilogo e di chiusura;