Il bilancio d’esercizio
Presentazione di: “Valutazione dell’azienda
agro-industriale”
Prof. V. Gallerani
Bologna, 4/11/2008
Bilancio
1
Indice dei lucidi
Il bilancio d’esercizio
pag. 3
Stato patrimoniale
5
Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti 6
Immobilizzazioni
7
Attivo circolante
12
Ratei e risconti
16
Patrimonio netto
17
Trattamento di fine rapporto e debiti
18
Conto economico
19
Valore della produzione
20
Costi della produzione
21
Risultati
23
Flusso di cassa
25
Bilancio
2
Il bilancio di esercizio
E’ regolato dal codice civile, sezione IX del capo V del titolo V,
modificato dal d.l. 9 aprile 1991, n. 127.
Obiettivo generale: fornire informazioni sull’attività
dell’impresa (per soci, amministratori, banche, ecc.).
E’ composto dai seguenti documenti:
Documenti di base:
•stato patrimoniale
•conto economico
•nota integrativa
Documenti integrativi
•relazione sulla gestione
•relazione del collegio sindacale
•informazioni supplementari, allegati
Bilancio
•rendiconto finanziario
3
Alcuni principi di redazione del bilancio
Continuità operativa
La valutazione ipotizza la continuità dell’attività dell’azienda
-> valori di funzionamento
Competenza economica
I costi e i ricavi devono essere fra loro correlati e riferiti
all’esercizio in cui si sono verificati i fatti che li hanno generati
-> il reddito è diverso dal flusso di cassa
Criterio di valutazione
Il criterio principale di valutazione nello stato patrimoniale è il
costo storico
-> divergenza tra valori di bilancio e valori attuali
Bilancio
4
Stato patrimoniale
Attivo
A) Crediti verso soci per
versamenti ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
Passivo
A) Patrimonio netto
I - capitale proprio
II-VIII - riserve di utile
IX - utile d’esercizio
I - immateriali
II- materiali
III- finanziarie
B) Fondi per rischi ed oneri
C) Trattamento di fine
rapporto lavoro subordinato
D) Debiti
C) Attivo circolante
I - rimanenze
II - crediti
III - attività finanziarie
IV - disponibilità liquide
- verso banche
- verso fornitori
- altri
D) Ratei e risconti
E) Ratei e risconti
Bilancio
5
Stato patrimoniale - Crediti verso soci per
versamenti ancora dovuti
Include le quote di capitale sociale (azioni) sottoscritte ma non
effettivamente versate.
Più è basso, maggiore è l’affidabilità dell’azienda.
Il capitale sociale e l’effettivo versamento sono in genere
indicati anche sui documenti e sulla carta intestata, come
indicatore di credibilità dell’azienda.
Bilancio
6
Stato patrimoniale - Immobilizzazioni
Sono beni durevoli, utilizzabili nell’impresa per più esercizi.
Includono:
- immobilizzazioni immateriali (brevetti, marchi, ecc.)
- materiali (fabbricati, impianti, ecc.)
- finanziarie (partecipazioni in società controllate, ecc.)
Dato che il loro costo non può essere attribuito interamente
all’esercizio nel quale sono state acquisite (principio della
competenza), le immobilizzazioni sono soggette al meccanismo
dell’ammortamento.
L’ammortamento consiste nella ripartizione del costo su tutti gli
esercizi della vita utile dell’immobilizzazione.
Nello stato patrimoniale le immobilizzazioni sono al netto del
fondo di ammortamento (somma delle quote di ammortamento già
imputate)
Bilancio
7
Immobilizzazioni immateriali
Definizione: sono elementi poco tangibili e poco visibili del
patrimonio aziendale, ma che costituiscono spesso una quota
rilevante del valore economico di un’impresa.
-Marchi di fabbrica e di prodotto
Classificazione:
Area marketing e
produzione
Area ricerca e
sviluppo
Area know-how
-Licenze di fabbricazione e di
distribuzione
-Contratti di approvvigionamento e di
vendita pluriennale
-Diritti a produrre (quote latte, diritti di
reimpianto)
Brevetti di prodotti, processi produttivi,
materiali, progetti tecnologici, diritti
d'autore su software, opere artistiche
ecc..
-Informazioni riservate (banche dati,
liste di indirizzi)
-Procedure interne esclusive
-Adattamenti personalizzati riservati su
macchine
-Relazioni aziendali privilegiate (reti di
vendita e di approvvigionamento)
Bilancio
8
Immobilizzazioni immateriali
Rilevazione:
Sono contabilizzati i beni immateriali acquistati. Tra quelli
prodotti in azienda è prudente contabilizzare ciò che è separabile e
trasferibile dalle aziende all’esterno.
-di acquisizione
-di produzione
Costo
Valutazione
Reddito
-futuri redditi differenziali
che il B.I. potrà erogare
Bilancio
9
Valutazione delle immobilizzazioni materiali(I.M.)
I.M. acquistate: prezzo di acquisto aumentato degli oneri accessori.
Oneri accessori degli immobili:
•Spese notarili
•Tasse di registrazione dell’atto
•Spese di progettazione
•Costi di urbanizzazione
Oneri accessori di attrezzature
ed impianti:
•Spese di progettazione
•Trasporto
•Dazi di importazione
•Spese di installazione
•Perizie e collaudi
I.M. in economia:
•Costi diretti (materiali, manodopera, servizi ecc.)
•Quota parte delle spese generali (può essere esclusa se l’opera in
economia ha carattere occasionale)
•Interessi (effettivamente pagati)
Bilancio
10
Svalutazione/rivalutazione delle
immobilizzazioni materiali
Svalutazione: Quando risulti evidente che il valore contabile (valore
originario- fondo di ammortamento) non può essere recuperato
tramite l’uso, occorre procedere ad una svalutazione delle I.T.
Devono avere natura straordinaria e devono essere esplicitate nella
nota integrativa.
Rivalutazione: Possono essere eseguite solo in applicazione di leggi
speciali che generalmente ne prevedono l’esenzione fiscale.
Le risultanze delle rivalutazioni confluiscono in una voce del
patrimonio netto riserva di rivalutazioni non distribuibili
Bilancio
11
Stato patrimoniale - Attivo circolante
E’ rappresentato dalle parti “liquide” dell’attivo, cioè dal denaro
liquido o da beni o diritti trasformabili in moneta in tempi
relativamente brevi. Includono:
- rimanenze: materie prime, semilavorati, prodotti in essere
inutilizzati o invenduti
- crediti: somme relative a ricavi non ancora riscossi
- attività finanziarie: investimenti in titoli azionari, obbligazionari,
ecc.
- disponibilità liquide: denaro in contanti o depositato in banca
Bilancio
12
Valutazione delle rimanenze
Principio generale: le rimanenze devono essere valutate in base alla
minor somma tra costo storico e valore di mercato
Costo storico
•Materie prime: prezzo d’acquisto più oneri accessori (trasporto,
dogana, mediazione)
•Prodotti di scorta (semilavorati) e prodotti in essere (in attesa di
vendita): costo di produzione (materiali, lavoro, spese generali)
Valore di mercato
•Materie prime: costo di sostituzione (prezzo di acquisto più oneri
accessori)
•Prodotti di scorta: valore di trasformazione (differenza fra valore
di mercato dei prodotti finiti e le spese di realizzazione), in pratica
si ricorre ad un valore di mercato prudenziale.
•Prodotti in essere (in attesa di vendita): valore netto di realizzo
(prezzo di mercato meno oneri accessori).
Bilancio
13
Metodi di determinazione del costo delle rimanenze
Specifica identificazione del costo: alle singole quantità fisiche sono
applicati i costi specifici.
FIFO (first in first out): si basa sull’ipotesi che i primi prodotti
entrati siano i primi ad uscire per cui le rimanenze sono valutate in
base al prezzo ultimo (ultime fatture); evidenzia (specie in presenza
di inflazione) profitti di magazzino.
LIFO (last in first out): raccomandato per un principio di prudenza;
si basa sull’ipotesi che gli ultimi prodotti entrati siano i primi ad
uscire per cui le rimanenze sono valutate in base al primo prezzo
(prime fatture; attenua l’effetto dell’inflazione, porta ad una
sottovalutazione delle rimanenze.
Bilancio
14
Crediti
Definizione e classificazione: i crediti rappresentano il diritto ad
esigere determinati importi da clienti o altri.
Valutazione: i crediti vanno iscritti a bilancio: al valore di presunto
realizzo, ottenuto riportando i crediti nelle attività al valore
nominale e riportando nelle passività una posta rettificativa (fondo
di svalutazione) per le perdite di inesigibilità.
Bilancio
15
Stato patrimoniale - Ratei e risconti
Sono “correzioni” apportate al bilancio per regolare il rapporto
tra due esercizi successivi in relazione al criterio della
competenza.
Ricavi maturati ma non monetizzati: ratei attivi
Costi maturati ma non monetizzati: ratei passivi
Ricavi monetizzati ma non maturati: risconti passivi
Costi monetizzati ma non maturati: risconti attivi
Bilancio
16
Stato patrimoniale - Patrimonio netto
Rappresenta il valore del patrimonio dell’azienda, pari alla
differenza tra l’attivo e le altre voci del passivo (B-E). Si divide
in:
- capitale: capitale proprio iniziale
- riserve di utile: utile non distribuito in esercizi precedenti
- utile d’esercizio: utile dell’esercizio in corso
Stato patrimoniale - Fondi per rischi ed oneri
Includono le quote pagate per tutelare l’impresa di fronte a
specifici rischi o oneri attesi. Es. previdenza integrativa
aziendale.
Bilancio
17
Stato patrimoniale - Trattamenti di fine
rapporto lavoro subordinato
Include le quote già addebitate del trattamento di fine rapporto dei
lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
Stato patrimoniale - Debiti
Includono tutte le somme relative a costi non ancora pagati.
I più importanti sono:
- debiti verso fornitori
- debiti verso banche
Bilancio
18
Conto economico
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
C) Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
D) Proventi e oneri finanziari
E) Rettifiche di valori di attività finanziarie
F) Proventi e oneri straordinari
G) Risultato prima delle imposte (C+D+E+F)
H) Imposte sul reddito dell’esercizio
I) Utile dell’esercizio (G-H)
Bilancio
19
Conto economico – Valore della produzione
Include tutti i ricavi dell’impresa direttamente collegati alla sua
attività produttiva caratteristica (tipica). Si divide in:
•Ricavi delle vendite
•Variazione delle rimanenze di semilavorati e prodotti finiti
•Variazione dei lavori in corso su ordinazione
•Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni
•Altri ricavi e proventi
Rappresenta la parte “attiva” del conto economico.
I ricavi sono attribuiti in base alla competenza.
Bilancio
20
Conto economico – Costi della produzione
Include tutti i costi dell’impresa direttamente collegati alla sua
attività produttiva caratteristica (tipica). Si divide in:
•Costi per materie prime
•Costi per servizi
•Costi per il godimento di beni di terzi
•Costi per il personale
•Ammortamenti
•Variazione delle rimanenze di materie prime
•Accantonamenti per rischi
•Altri accantonamenti
•Oneri diversi di gestione
Rappresenta la parte “passiva” del conto economico.
I costi sono attribuiti in base alla competenza.
Bilancio
21
Conto economico – Altre voci
D) Proventi e oneri finanziari
Sono i ricavi ed i costi dovuti ad interessi attivi e passivi, spese
bancarie e di gestione titoli, proventi da attività finanziarie.
E) Rettifiche di valori di attività finanziarie
Sono variazioni di valore (in aumento o in diminuzione) delle
attività finanziarie.
F) Proventi e oneri straordinari
Sono proventi o oneri derivanti dalla differenza (positiva o
negativa) tra il valore di cessione di attività ed il valore iscritto a
bilancio, nonché sopravvenienze attive o passive
H) Imposte sul reddito dell’esercizio
Sono le imposte (IRPEG) pagate sul reddito di esercizio.
Bilancio
22
Conto economico - Risultati
C) Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
Rappresenta il reddito operativo (o tipico, o caratteristico)
derivante dall’attività produttiva principale dell’azienda.
G) Risultato prima delle imposte (C+D+E+F)
Rappresenta il reddito effettivo dell’azienda, tenendo conto di
tutte le voci di costo e ricavo escluse le imposte. E’ influenzato
anche dalle scelte finanziarie e da eventi straordinari ed
occasionali.
I) Utile dell’esercizio (G-H)
Rappresenta il risultato complessivo (reddito netto) dell’azienda,
al netto di tutti gli oneri, incluse le tasse.
Bilancio
23
Destinazione dell’utile d’esercizio
L’utile d’esercizio di un’impresa può:
A) restare utilizzato in azienda
•riserve legali o statutarie
•utile reinvestito
B) essere distribuito
•prelevato dal titolare (imprese individuali)
•distribuito tra i soci (dividendi)
Bilancio
24
Flusso di cassa (cash flow)
È l’ammontare netto di liquidità effettivamente incassata in un
periodo di tempo, ossia la differenza tra incassi e pagamenti
effettuati nel periodo
Differenze tra flussi reddituali e flussi di cassa
•pagamenti non effettuati
•deprezzamento del capitale
•creazione o consumo delle scorte
•investimenti e disinvestimenti
•ricorso al credito
•conferimenti e prelievi
Bilancio
25
Determinazione del flusso monetario complessivo netto
(rendiconto finanziario)
+ Reddito netto
+ Quote di ammortamento
+ Quote di accantonamento varie
= Flusso di circolante netto della gestione corrente
+ (-) Aumento (Diminuzione) Debiti
+ (-) Diminuzione (Aumento) Crediti
+ (-) Diminuzione (Aumento) Rimanenze
+ (-) Diminuzione (Aumento) Ratei e risconti attivi
+ (-) Aumento (Diminuzione) Ratei e risconti passivi
+ (-) Diminuzione (Aumento) Trattamento di fine rapporto
= Flusso monetario della gestione corrente
+ (-) Disinvestimenti (Investimenti)
+ (-) Accensione (Rimborso) Mutui e Prestiti
= Flusso monetario complessivo disponibile
+ (-) Conferimenti (Prelievi)
= Flusso monetario complessivo
Bilancio
26