CORSO DI PUBBLICITÀ E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DIGITALE PRESENTAZIONE N° #7 CONTENT EVOLUTION 15 Novembre 2016 SOMMARIO #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: DEFINIZIONI, DA DOVE INIZIARE, CASE HISTORY, ROBA PER GRANDI AZIENDE? #2. DIGITAL CONTENT: INTRO, LE ORIGINI, LE OPPORTUNITÀ, DA DOVE INIZIARE, GLI OBIETTIVI, I LIMITI #3. TRADITIONAL VS EXPERIENCE STORYTELLING NOTA: Per tutte le fonti del presente elaborato prego consultare la presentazione Bibliografia e fonti autorevoli Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: DEFINIZIONI Content marketing Nuova visione di #marketing basata sull’attenzione rivolta ai contenuti che devono essere percepiti come interessanti e coinvolgenti. Il content marketing è una tendenza emergente che ha radici nel passato. «Devi mostrare più che dire, devi condividere vision e risolvere problemi, devi re-immaginare e non riciclare». Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: DEFINIZIONI Le aziende pubbliche e private che seguono le logiche del content marketing sono quelle che hanno l’obiettivo di costruire narrazioni di marca, di mettere in risalto il loro lato più umano, puntando alla crescita della brand value. Lo storytelling è una strategia di comunicazione che, attraverso la narrazione, coinvolge emozionalmente con la retorica e il confronto dialogico che rimanda a ricordi e suscita riflessioni. Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: DEFINIZIONI Storytelling Approccio di #comunicazione che mira a coinvolgere emozionalmente i propri interlocutori attraverso la narrazione di una storia. Storyteller Narratore; persona capace di raccontare storie persuasive. Corporate storytelling La narrazione come strumento strategico di #comunicazioneaziendale utilizzata allo scopo di emozionare e informare allo stesso tempo. Visual storytelling Strategia per coinvolgere il pubblico utilizzando sintesi visive (video, infografiche, illustrazioni, fotografie). Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: DA DOVE INIZIARE Da dove iniziare? Le risorse fondamentali ci vengono suggerite da Andrea Fontana: • voglia di condividere il proprio capitale narrativo; • volontà di mettere in scena la propria storia per gli altri. Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY Ogni brand ha una storia da raccontare. Il narrabile non ha altro limite che la fantasia umana. Alcune storie che si possono raccontare… La storia dietro ad un prodotto La storia attraverso un brand La storia di un brand La storia del consumatore La storia del fondatore … Vediamo alcuni esempi. Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY La strategia dello storytelling in pubblicità ha radici nel passato, basti pensare a Carosello (1957/1977) programma televisivo in cui si susseguivano vere e proprie storie dietro ad un brand. Con il tempo le esigenze sono cambiate e siamo passati agli spot di trenta secondi, nei quali non troviamo più racconti, ma claim impattanti in grado di far memorizzare brand e prodotti. Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY Tuttavia oggi in una realtà così frenetica e mutevole si sta facendo prepotente il bisogno di ritrovare il calore di un racconto, di una storia, di un’emozione. Per questo Carosello Reloades (2013/oggi). Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY La storia si può raccontare con delle immagini scarabocchio che si celano dietro ad un brand: è il caso dei doodle di Google, versioni modificate del logo che vengono visualizzate nella home page in occasione di eventi importanti, festività nazionali, compleanni di personaggi famosi e ricorrenze relative all’azienda. Doodle Friut Games 2016 Giochi olimpici Rio de Janeiro 24 novembre 2014 150°anniversario della nascita di Toulouse Lautrec Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY Il primo doodle fu disegnato nel 1998 da Sergey Brin e Larry Page, i due fondatori di Google. Da allora personalizzare il logo dell'azienda californiana è diventata una vera e propria mania. Alcuni sono diventati famosi grazie anche ai concorsi doodle4google. Tra i più recenti ci sono anche quelli interattivi. 2011 logo Space Life di Matteo Lopez vincitore concorso doodle4google 14 febbraio 2013 dedicato a George Ferris, inventore della ruota panoramica Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY 21 maggio 2010 30° anniversario di PAC-MAN 31 agosto 2012 142 anni dalla nascita di Maria Montessori 29 giugno 2010 110° compleanno di Antoine de Saint-Exupery 31 ottobre 2010 Compleanno di Katsushika Hokusai Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY La storia di un brand attraverso un film uscito nel 2010, incentrato sui primi e tumultuosi anni di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato. https://www.youtube.com/watch?v=h6cUfQQMG4g Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY La storia può essere raccontata tramite uno spot che dà voce ai consumatori: un esempio è la pubblicità di Calzedonia del 2010 ideata della Saathi&Saatchi. http://www.youtube.com/watch?v=DWnuWxtTVH0 Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: CASE HISTORY La storia può essere raccontata del fondatore di un’azienda: esempio unico nel suo genere è il discorso a Stanford nel 2005 di Steve Jobs. http://www.youtube.com/watch?v=oObxNDYyZPs Francesca_arienzo @unimc #1. CONTENT MARKETING E STORYTELLING: ROBA PER GRANDI AZIENDE? Solo le grandi aziende possono adottare l’approccio del corporate storytelling? Il libro «Non siamo mica la Coca-Cola, ma abbiamo una bella storia da raccontare» di Andrea Bettini ci mostra come la tecnica possa essere adottata non solo dalle grandi aziende ma anche da: - PMI Singoli imprenditori Talentuosi artigiani Gli strumenti di comunicazione che si possono adottare sono i più disparati: scrittura, video, fotografia, social network, illustrazione, ritratto, infografica, ecc. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: INTRO Digital content Contenuto creato in formato digitale e pensato per una diffusione prevalentemente online. Il marketing dei contenuti è alla base di qualunque strategia di comunicazione sul web 2.0: «Le persone leggono contenuti, guardano contenuti, curano e aggregano contenuti, twittano contenuti, cercano contenuti (…). Senza contenuti social il web sarebbe quello di venti anni fa». Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: INTRO Il “potere” narrativo si conquista soprattutto nel web: i contenuti digitali devono essere percepiti interessanti, coinvolgenti, devono essere google friendly, il brand deve saper raccontare una storia. Un buon content marketing persuade una persona a fermarsi, leggere, pensare e comportarsi in modo differente. (Joe Pulizzi) Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE ORIGINI Il momento di svolta del content marketing in chiave digitale è la pubblicazione del Cluetrain Manifesto (1999 Levine, Locke, Searls, Weinberger) prima e la diffusione del web 2.0 alcuni anni dopo (Tim O’Reilly - 2004). Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Nel libro Content Evolution Gavatorta e Maestri si pongono una serie di quesiti interessanti: Il digitale è un canale? L’idea creativa prescinde dall’ambiente in cui viene espressa? La tecnologia digitale può essere un’opportunità? I device mobili sono lo strumento adatto per fare storytelling digitale? Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: DA DOVE INIZIARE Joe Pulizzi, ha individuato le principali variabili operative: • Analizzare le comunicazioni prodotte e diffuse nel tempo e individuarne i valori simbolici; • Misurare il successo sul pubblico di tali comunicazioni; • Valutare cosa hanno detto di giornalisti e media per comprendere l’universo semantico dove si trova il brand; • Fare attività di Social Media listening compreso il capire come si viene cercati sul web; • Fare un’indagine sulla funzionalità del servizio assistenza. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: GLI OBIETTIVI Se pertinenti, comunicati con voce umana, utili, appassionanti e allineati con il DNA aziendale, i digital content riescono a rinforzare il posizionamento economico e commerciale delle imprese, eludendo le tradizionali barriere di diffidenza dei consumatori. Gli obiettivi delle strategie di contenuto digitale: - Relazione ed engagement Informazione; Trasparenza; Posizionamento; Vendita e generazione di lead/contatti. Gli obiettivi possono anche essere raggiunti in modo sinergico. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: I LIMITI I principali limiti del digital content marketing contemporaneo: - Supremazia narrativa Contenuti sostanzialmente statici Limitata libertà di azione Oggi gli utenti desiderano sentirsi sempre più parte attiva e protagonista della storia di marca influenzando non solo i contenuti prodotti dalle aziende, ma anche la strategia di content marketing e di progettazione della narrativa. Il coinvolgimento diretto e attivo delle persone è un fattore primario, senza il quale l’intero progetto digitale è destinato a fallire. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: I LIMITI Francesca_arienzo @unimc #2. LO STORYTELLING: CASE HYSTORY Il caso «A hunter shoots a bear» i video interattivi firmati TippExperience (dal 2010) che chiede all’interlocutore di partecipare e riscrivere insieme la storia. https://www.youtube.com/watch?v=4ba1BqJ4S2M https://www.youtube.com/watch?v=nZBzy0FzKuA Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Quali sono le opportunità contemporanee? Il potenziale del mobile è straordinario perché è in grado di connettersi a tutti gli altri media amplificando le opportunità di ciascuno di essi. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Le opportunità contemporanee sono nel contesto del mobile: tecniche che sfruttano la posizione fisica spazio/temporale e l’esperienza dell’utente/consumatore (geolocalizzazione, app, bluetooth, iBeacon, cuponing, …). Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Marketing di prossimità/Proximity marketing Tecnica utilizzata per veicolare contenuti multimediali tramite dispositivi mobili a persone all’interno di una determinata area geografica. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Trasformare la realtà in spazio di gioco. Gamification Utilizzo di dinamiche proprie del gioco in contesti non ludici per generare un alto coinvolgimento. Advergame Videogiochi nati con scopi pubblicitari. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Alternate reality games Gioco che collega #internet al mondo reale. Combina la strategia dello #storytelling #transmediale con azioni concrete dei giocatori. Francesca_arienzo @unimc #2. DIGITAL CONTENT: LE OPPORTUNITÀ Francesca_arienzo @unimc #3. TRADITIONAL VS EXPERIENCE STORYTELLING TRADITIONAL STORYTELLING EXPERIENCE STORYTELLING (storia on demand) (storia immersiva) 1. Dinamica top-down: l’utente è spettatore 1. Dinamica orizzontale: l’utente è il protagonista 2. Il racconto è veicolato in maniera monomediale 2. Il racconto è veicolato in maniera transmediale 3. L’impianto narrativo è modulare 3. L’impianto narrativo è unico Francesca_arienzo @unimc #3. TRADITIONAL VS EXPERIENCE STORYTELLING Case history di alternate reality games: Frammenti Fiction interattiva andata in onda in 12 puntate su Current tv (2009/2010) che racconta la storia di Lorenzo Soare accusato di omicidio. Una vera e propria indagine portata avanti durante la settimana successiva dai giocatori a livello transmediale: Tv, sito ufficiale, sito del famigerato farmaco Letenox, social network ma anche ambienti della realtà circostanti (location, indizi reali, coinvolgimento di blogger ecc.) https://www.youtube.com/watch?v=jfxzA14gc6M Francesca_arienzo @unimc #3. TRADITIONAL VS EXPERIENCE STORYTELLING Case history di alternate reality games: Ingress https://it.wikipedia.org/wiki/Ingress Francesca_arienzo @unimc grazie