I Fiori di Bach, l’ansia e i consigli del farmacista. Sommario pag. Concetti e definizioni pag. Come agiscono i fiori di Bach pag. Metodo di preparazione dei Fiori di Bach pag. Le norme che regolano le preparazioni degli elisir floreali pag. Posologia e somministrazione dei fiori di Bach pag. Ansia, definizione e psicodinamica pag. I consigli del farmacista e individuazione dei rimedi floreali per l’ansia pag. Bibliografia pag. Sommario Il crescente utilizzo dei fiori di Bach e le richieste che spesso gli utenti della farmacia pongono al farmacista, rende necessario un approfondimento di alcune tematiche legate alla preparazione in farmacia dei rimedi floreali e la possibilità per il farmacista di consigliare il giusto rimedio. Il farmacista, come primo referente nell’auto-cura, è sovente chiamato a guidare i pazienti nella scelta di trattamenti che possono alleviare i disturbi della sfera emozionale e relazionale. La conoscenza approfondita della floriterapia e il corretto impiego dei fiori di Bach, da parte del farmacista, possono contribuire a fornire un trattamento personalizzato per il ripristino di prima istanza dei disturbi relazionali ed emozionali. Sono affrontati, in questo saggio, gli aspetti riguardanti la preparazione in farmacia dei rimedi floreali, in ossequio alle norme di buona preparazione riportate nella Farmacopea Ufficiale e al regolamento farmaceutico. Importante appare in questo lavoro, l’inquadramento di queste preparazioni in un ambito extra galenico, proprio per non soffocare la possibilità per il farmacista di preparare e consigliare questi rimedi e per rispetto dei principi sostenuti e voluti dal dr. E. Bach: “Cura te stesso” e “Guarisci te stesso”; inoltre, per liberare il campo, da concezioni erroneamente sostenute da coloro che sostengono, che la miscelazione dei fiori, se fatta in farmacia, deve di seguire le norme della preparazione galenico magistrale. La veduta e l’interpretazione, anche in analogia a ciò che avviene in Francia, Inghilterra e Germania, consente al farmacista di preparare una soluzione di fiori estemporaneamente in farmacia su 1 richiesta dell’utente, al di fuori delle regole delle preparazioni galeniche (poiché trattasi di una semplice miscelazione di acqua e barandy), mentre, se eseguita su prescrizione medica, solo in tal caso, per il farmacista diventa una prescrizione magistrale e pertanto è obbligato ad osservare le regole della F.U. e le relative NBP. La seconda parte del saggio inquadra il disagio più diffuso del nostro tempo, l’ansia, le sue diverse manifestazioni e il riequilibrio con l’uso dei fiori di Bach. Sono stati selezionati alcuni fiori che presentano una specificità verso sensazioni emozionali e stati d’animo legati all’ansia: paura, angoscia, apatia, intolleranza, ipereccitabilità, stanchezza psicofisica e stress. Tutte manifestazioni che portano spesso i pazienti, come prima istanza, a rivolgersi al farmacista per alleviare con rimedi naturali questi disturbi. Il farmacista seguendo e impadronendosi delle principali regole di osservazione, può guidare e consigliare gli utenti ad un uso corretto ed appropriato dei rimedi floreali. 2 Concetti e definizioni Lo studio e l'apprendimento dei fiori di Bach si basa sulla conoscenza del pensiero bachiano. Bach si ispira profondamente alla soluzione della sofferenza umana, gli elementi caratterizzanti e che costituiscono i principi basilari del pensiero bachiano, sono: a) le condizioni disumane; b) la sensibilità dell’animo umano verso la sofferenza altrui; c) la ricerca di un metodo semplice ed accessibile a tutti per alleviare la propria ed altrui sofferenza umana; d) la profonda riflessione; e) lo scarso attaccamento al denaro ed ai piaceri della vita. La Floriterapia di Bach non è solo un metodo terapeutico naturale, è il primo medico occidentale che sviluppa un modello di cura secondo una visione olistica dell’uomo, in cui la malattia non è solo un evento funzionale organico, bensì è legata al disagio emozionale, all’ambiente e alla spiritualità. Di seguito sono tracciati i punti principali ispirati dalla filosofia di Bach e determinanti, per il raggiungimento di uno stato di equilibrio e di benessere. 1) La visione olistica dell'uomo secondo Bach: anima-mente-corpo. Bach, come Hanhemann, intuisce il grande problema della medicina allopatica, di allora (e anche dell’attuale), che non considera la visione unitaria dell’uomo e lo spezzetta in tanti apparati, organi, tessuti e cellule; curare il malato, per la medicina allopatica, significa, il più delle volte curare la malattia, quindi, gli apparati, gli organi, i tessuti e le cellule. Molte malattie croniche, il più delle volte asintomatiche creano nel paziente in particolare lo stato di frustrazione non per la malattia in sé ma per le privazioni che essa ne determina. Quindi, curare significa interagire col mentale di una persona, cercare le corrispondenze fisiche e aspirazioni mancate. 2) Il concetto universale e la relazione tra il micro e macrocosmo. Per Bach il microcosmo uomo e il macrocosmo ambiente interagiscono tra loro, concetto millenario della medicina tradizione cinese. L’equilibrio di queste due entità rappresentano lo stato ideale dell’essere, dell’anima e del corpo. Andare contro questa legge significa andare verso il disequilibrio e quindi, verso la malattia. 3 3) Il concetto di malattia la cui causa eziologia è determinata da un'interferenza tra i canali dell'Io superiore e l'Io medio. I canali bachiani, questo flusso di energia che lega e collega la personalità e il Sé (l’Io medio e L’Io superiore) in modo preferenziale. Il libero, di questo flusso, determina lo scorrere naturale della vita. Le interferenze tra queste due entità provocano un rallentamento, fino ad un ingorgo del flusso relazionale, determinando stati conflittuali di insofferenza, che si manifestano con particolari stati d’animo che rendono la vita quotidiana, talvolta insopportabile. 4) I difetti umani quali elementi di interazione e di perturbazione dei flussi relazionali interiori. Lo stato conflittuale, tra l’io superiore e l’Io medio, tra anima e personalità portano a sviluppare nella personalità una serie di “difetti” umani, dei veri e propri cambiamenti relazionali col proprio essere e con l’ambiente: l'orgoglio, la crudeltà, l'odio, l'egoismo, l'ignoranza, l'instabilità e l'avidità. Si perde la sensibilità e la percezione dei sentimenti, spostando l’essere e il suo modus vivendi secondo una forza centripeta in cui man mano la personalità si concentra sempre di più su se stessa a scapito delle relazioni con gli altri e con l’ambiente che lo circonda. 5) La consapevolezza che la malattia consegue ad uno stato di infelicità. La mancanza o l’insufficiente sensibilità offusca la capacità umana di percepire la sensorialità degli eventi, e quindi, crea uno stato di infelicità con abbassamento dell’energia interiore portando alla malattia. 6) L'equilibrio tra i livelli del nostro essere determinano la serenità, la felicità e favoriscono la guarigione. Condurre una vita relazionale serena ed equilibrata, agire e svilupparsi seguendo il percorso dei propri desideri, vivere secondo legis naturae, ricercare dentro di sé la propria felicità e motivando le scelte e il comportamento, costituisco gli ingredienti per una vita serena, felice e sana, e i presupposti che portano alla guarigione. 4 Come agiscono i fiori di Bach Il concetto di malattia secondo Bach è rappresentato da uno squilibrio energetico che si esprime con uno stato mentale negativo, conseguente a conflittualità tra i vari livelli energetici di un soggetto; in altre parole, l’espressione di un conflitto o alterazione del rapporto tra l'anima o Io superiore e la personalità. Bach esprime questo concetto dicendo che le piante da lui scelte: “sono in grado di aprire i canali che permettono una più completa unità tra anima e corpo…aprono i canali di comunicazione fra il nostro corpo e l'Io superiore…le vibrazioni positive del nostro Io superiore inondano la nostra personalità con le virtù di cui abbiamo bisogno, per poter eliminare grazie ad esse i difetti del nostro carattere”. Come nell'omeopatia, non è la materia, la quantità ponderale ad agire, ma qualcosa di più sottile e non misurabile con le strumentazioni di cui disponiamo, le essenze floreali esplicano la loro azione con una modalità vibrazionale, in virtù di una informazione energetica peculiare di ogni fiore opportunamente trattato. I fiori di Bach agiscono a livello mentale, emozionale, fisico o spirituale, dove tutto è conoscenza pura, dove materia ed energia sono un'unica cosa. Ciò significa che lavorano su tutte le nostre ottave energetiche, siano esse fisiche che sottili. I fiori di Bach non agiscono attraverso principi biochimici molecolari. Tutti gli studiosi concordano che il loro meccanismo di azione dei fiori di Bach è di tipo vibrazionale energetico. Sia la materia sia l'energia possiedono una capacità vibratoria determinata dalla frequenza (espressa in numero di vibrazioni nell'unità di tempo), e dall'intensità delle vibrazioni data dall'altezza dell'onda vibratoria. Tutti gli organismi viventi sono caratterizzati da un corpo fisico e da una struttura energetica più sottile con cui il corpo è interconnesso. Il corpo fisico e i corpi di struttura energetica più sottili sono caratterizzati anch'essi da una determinata frequenza e vibrazione. I fiori di Bach svolgono il loro effetto vibrazionale su queste energie sottili, ripristinando l'eventuale frequenza e l'intensità d'onda alterata. Il concetto di energia vibrazionale è insito nel concetto stesso di materia e nella conoscenza della chimica quantistica e della teoria dell’atomo, e rappresenta un fenomeno elettromagnetico di tipo fisico che caratterizza i corpi sottili. 5 In altre parole, le caratteristiche vibrazionali di ciascuna essenza floreale armonizzano una frequenza vibratoria alterata del nostro campo energetico informativo tra l’inconscio superiore (anima) e l’inconscio inferiore (personalità). Per questa peculiare attività, i fiori di Bach si possono definire dei regolatori di tutti quegli squilibri della sfera relazionale e dei relativi disturbi correlati. Per meglio comprendere questo concetto è necessario considerare gli aspetti freudiani dell’inconscio e la teoria della Psicosintesi elaborata da Roberto Assagioli negli anni Sessanta. La risposta terapeutica dei Fiori di Bach si presenta con delle modificazioni soggettive, in relazione alla propria struttura caratteriale. In linea di massima in situazioni acute, l'azione dei fiori si può manifestare in maniera istantanea con la sensazione di maggiore lucidità, si incominciano ad intravedere soluzioni, aumenta l'attenzione e la concentrazione. In casi cronici, invece, si possono osservare due modelli di reattività. 1) Modello di miglioramento iniziale, in cui il soggetto riposa meglio e acquista più fiducia in se stesso. Con la fine dell'assunzione dei fiori si può verificare un peggioramento soggettivo alternante sia dello stato d'animo sia dello stato fisico. 2) Modello con aggravamento iniziale, insorge già alle prime assunzioni un peggioramento della situazione. Questo modello si manifesta quando la disarmonia spirituale si è già manifestata anche a livello fisico con una intensificazione dei sintomi fisici e dello stato emozionale. Come per l'aggravamento omeopatico, questo peggioramento va interpretato in modo positivo, in quanto espressione di una reazione di mobilizzazione, può durare alcuni giorni e regredisce spontaneamente. Le qualità che si sviluppano in seguito alla somministrazione dei Fiori di Bach sono rappresentate da: senso di liberazione, sollievo, leggerezza, aumenta l'attività nella vita quotidiana, voglia di fare cose che prima si rimandavano continuamente, maggiore desiderio di movimento e di contatto con la natura, aumenta il bisogno di riposare e dormire, miglioramenti diversi sul piano fisico. 6 Metodo di preparazione Gli attuali metodi di preparazione sono gli stessi adottati da Bach, sono semplici e si attuano avendo cura di non inquinare o alterare i preparati anche con il solo contatto della pelle. In questo parte sono descritti argomenti sulla modalità di raccolta e di preparazione dei fiori secondo il metodo bachiano; questa metodica interessa soprattutto i produttori e chi si occupa di raccolta e preparazione degli Stock Bottles (sono definiti i flaconi comunemente in vendita nelle farmacie ed erboristerie). I due metodi di preparazione, metodo dell’infusione solare e metodo della decozione, rappresentano i metodi originari di preparazione; si parla di acqua pura di sorgente, di modalità di raccolta durante la giornata e un modo semplice di trattare i fiori per evitare qualsiasi tipo di contaminazione e di alterazione. Si ritiene che la fonte energetica dei fiori provenga dai primi raggi solari che, a levar del sole, incidono sulle gocce di brina formatosi sui petali dei fiori. Questa energia, fotoni, raccolta nei petali sarà successivamente trasferita negli elisir floreali. A seconda della parte di pianta che si intende utilizzare, si distinguono due metodi di preparazione: 1. metodo dell’infusione solare 2. metodo della decozione Metodo dell’infusione solare Denominato anche del sole, questo metodo costituisce il primo usato da Bach, si utilizza per la preparazione di essenze floreali partendo dai fiori o petali e prevede che ci si rechi nel luogo ove il fiore cresce spontaneamente, scegliendo una giornata serena, senza nuvole e senza vento. Si riempie un contenitore di vetro con mezzo litro di acqua di sorgente e lo si colloca vicino alla pianta, i cui fiori vengono raccolti prendendoli delicatamente con due foglie della stessa pianta. I fiori vengono disposti a pelo d'acqua e si lasciano per tre o quatto ore esposti al sole, togliendoli poi con un rametto della stessa pianta. A questo punto viene aggiunta all'acqua una pari quantità di brandy, ottenendo quella che viene chiamata "tintura madre". 7 A questa soluzione vengono aggiunte altre 240 parti di brandy, nel rapporto 1 a 240 (oppure si versano due gocce di tintura madre in 30 ml di brandy), si procede successivamente all'imbottigliamento in flaconcini da 10 o 30 ml che ritroviamo comunemente in commercio. Queste bottigliette sono chiamate "stock bottles" e il loro contenuto viene diluito ulteriormente prima dell’assunzione. Fiori preparati con il metodo dell’infusione solare sono: Agrimony, Centaury, Cerato, Chicory, Clematis, Gentian, Gorse, Heather, Impatiens, Mimulus, Oak, Olive, Rock Rose, Rock Water, Scleranthus, Wild Oat, Vervain, Vine, Water Violet, White Chestnut. Metodo della decozione Denominato anche del fuoco, questo metodo viene usato nel caso dei fiori che fioriscono troppo presto in primavera, quando la forza del sole non è sufficiente per liberarne l'energia e si applica soprattutto ad infiorescenze di arbusti e rami. La differenza, rispetto al metodo del sole, sta nell’uso del fuoco, cioè si fanno bollire per mezz'ora i fiori, insieme a qualche foglia, steli e rametti, in un contenitore smaltato o di acciaio inox. Dopo una filtrazione si procede alle stesse diluizioni già viste nel metodo del sole. Fiori preparati con il metodo della decozione sono: Aspen, Beech, Cherry Plum, Chestnut Bud, Crab Apple, Elm, Holly, Honeysuckle, Hornbeam, Larch, Mustard, Pine, Red Chestnut, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut, Walnut, Wild Rose, Willow. 8 Schema di preparazione RACCOLTA DEI FIORI METODO INFUSIONE SOLARE METODO DECOZIONE INFUSO o DECOTTO al 50% + BRANDY 50% TINTURA MADRE 2 GOCCE di TINTURA MADRE IN 1 FLACONE da 30 ML di BRANDY STOCK BOTTLES 9 Le norme che regolano la preparazioni degli elisir floreali Negli ultimi anni si sta avendo un'affermazione ed un uso crescente di questi rimedi; l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1976, ha riconosciuto questo metodo terapeutico raccomandandone l'uso. Dal punto di vista normativo, i Fiori di Bach, in Italia, non hanno ancora una specifica classificazione; alcune aziende hanno chiesto l’autorizzazione alla vendita con la definizione di medicinali omeopatici, contemplati nel Decreto legislativo del 17 marzo 1995, n. 185 inerente l'attuazione della Direttiva 92/73/ CEE in materia di medicinali omeopatici. Sembrerebbe che questa scelta non sia condivisa da altri produttori, operatori e utilizzatori. Infatti, già Bach, quando ideò il metodo della floriterapia, volle creare un metodo semplice ed accessibile a tutti per alleviare i disagi umani, concetto espresso negli scritti di E. Bach “Cura te stesso” e “Libera te stesso”. Attualmente vi è una grande confusione circa la preparazione dei fiori, all’uopo, corre l’obbligo fare una riflessione e chiarire le modalità di preparazione dei fiori di Bach, affinché il farmacista, in farmacia possa preparare questi rimedi secondo scienza, coscienza e consapevolezza; evitando che erronee interpretazioni accademiche, inducano il farmacista a soccombere sotto norme e regolamenti non attribuibili a questo tipo di preparazione, lasciando il campo libero a preparatori improvvisati. L’uso dei rimedi floreale è accessibile a tutti, sono utilizzati da naturopati, psicologi, medici, farmacisti e da persone comune, secondo il loro livello di preparazione e interesse. I fiori di Bach non sono medicinali omeopatici, perché, non hanno subito il processo di succussione e dinamizzazione [v. art.1 . D. L. n. 185, del 17 marzo 1995, e la monografia delle “Preparazioni omeopatiche”, riportata nella Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana XI Edizione 2002, (p. 1089-1091)]. Pertanto, non possono essere inquadrati nella monografia specifica dei medicinali omeopatici della Farmacopea Ufficiale. Anche se, erroneamente, una rinomata azienda del settore ha presentato in riferimento al Decreto legislativo del 17 marzo 1995, n. 185, i rimedi floreali come medicinali omeopatici. A tal proposito è ovvio che gli stock bottles non possono essere utilizzati per le preparazioni in farmacia, poiché, corrisponderebbe ad uno sconfezionamento di un medicinale. Altresì, è possibile ricorrere alla preparazione in farmacia ricorrendo a preparati floreali commercializzati come semplici soluzioni alcoliche. Visto che preparare i fiori di Bach è una pratica aperta a tutti, sarebbe alquanto limitativo attribuire allo stesso preparato una valenza galenica, se preparato in farmacia, e quindi l’obbligo di 10 attenersi alle norme della farmacopea. La preparazione dei fiori di Bach non è identificabile come preparazione galenica, perché rappresenta una diluizione della soluzione contenuta nello stock bottle per favorirne l’assunzione, assimilabile ad una semplice operazione di diluizione di una delle tante sospensioni estemporanee praticate abitudinariamente da tutti. Quindi, non si ricorre a particolari metodiche di tecnica farmaceutica per la preparazione, d’altra parte la stessa soluzione è preparata con un terzo di brandy e due terzi di acqua, quasi come se Bach volesse indicare una forma di “fai da te”, in rispetto ai principi basilari di fornire un metodo di guarigione accessibile, praticabile e facile da applicare. Invece, appare interessante, per il farmacista, più che la preparazione l’individuazione dei fiori necessari per il riequilibrio di quegli stati d’animo frequenti e comuni a tutti noi, per poter consigliare il giusto cocktail e bouquet di fiori utile alle persone che si rivolgono a noi per alleviare i loro disturbi. Decreto legislativo del 17 marzo 1995, n. 185 inerente l'attuazione della Direttiva 92/73/ CEE in materia di medicinali omeopatici. L’Art. 1, recita “Ai fini del presente decreto, per " medicinale omeopatico " si intende ogni medicinale ottenuto da prodotti, sostanze o composti, denominati " materiali di partenza omeopatici ", secondo un processo di fabbricazione omeopatico descritto dalla Farmacopea europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee utilizzate ufficialmente dagli Stati membri. 2. Un medicinale omeopatico può contenere anche più principi”. La Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana XI Edizione 2002, riporta a pag. 1089-1091, la Monografia delle “Preparazioni omeopatiche”, in particolare nel paragrafo delle diluizioni specifica: “Le diluizioni e le triturazioni sono ottenute dal materiale di partenza mediante un processo di potenziamento (o dinamizzazione) in accordo con un metodo di produzione di preparazioni omeopatiche; per una preparazione liquida ciò significa diluizioni successive ed agitazioni (sbattimenti); per una preparazione solida significa triturazioni successive appropriate. Alla luce di queste considerazioni è doveroso un chiarimento circa la preparazione dei fiori di Bach e il comportamento del farmacista. 11 Posologia e somministrazione L’assunzione dei fiori avviene principalmente per via sublinguale e in gocce diluite. Fatta eccezione per il Rescue Remedy che può essere assunto direttamente dalla stock bottle, gli altri fiori vengono assunti in forma diluita facendo preparare la soluzione in farmacia. Preparazione In un flacone da 30 ml di vetro opaco farmaceutico, con contagocce, si aggiungono 10 ml di brandy e 20 ml di acqua pura di sorgente (in alternativa utilizzando acqua minimamente mineralizzata con residuo fisso inferiore a 50 mg/litro); alla soluzione così ottenuta si aggiungono 2 o 3 gocce di fiore prelevato dalla stock bottle, agitando il flacone in modo da far diffondere omogeneamente la soluzione. Durante la preparazione evitare il contatto diretto e utilizzare recipienti inerti di vetro: becher e bacchetta. Nel caso di bambini o di persone intolleranti, il brandy può essere sostituito con aceto di mele. Modalità di Somministrazione. La somministrazione dei fiori essenzialmente avviene per assunzione orale, è necessario che l’assunzione avvenga lontano dai pasti, senza sapori in bocca. Questo aspetto è molto importante perché alcuni sapori di caffè, nicotina, mentolo, ecc. possono interferire con gli elisir floreali annullando l’azione dell’effetto benefico. Infatti, le sostanze citate da un punto di vista della loro struttura chimica presentano doppi legami, e quindi, un potenziale elettropositivo che interferisce ed annulla l’energia dei fiori. Anche la modalità di assunzione è determinante, poiché la semplice ingestione a livello dello stomaco, dove si sviluppa un pH molto acido, annullerebbe del tutto l’azione dei fiori. Pertanto è determinante l’assunzione per via sublinguale, in modo da escludere eventuali contatti con sostanze interferenti e in ambiente il più vicino possibile alla neutralità. Posologia La posologia orale consigliata e di 4 gocce per 4 volte al dì, ( ore 8 – 12 – 16 – 20 ), le gocce o soluzione devono essere assorbite per via sublinguale. Se si utilizza il metodo del bicchiere, i sorsi della soluzione si lasciano a contatto con la mucosa sublinguale per 20/30 secondi e poi si deglutisce. 12 Somministrazione orale La somministrazione orale si può eseguire in due modi: 1. somministrazione dal bicchiere: consiste nel versare due gocce di soluzione dal bottle stock in un bicchiere di acqua da 200 ml, da sorseggiare durante la giornata, questo metodo è utile nel caso di stati acuti e traumatici, in soggetti che non possono assumere alcol e nei bambini; 2. somministrazione a gocce: consiste nell’assumere per via sublinguale quattro gocce quattro volte al giorno. Le essenze floreali vanno assunte per un periodo di venti giorni, a volte dopo il quinto o sesto giorno può succedere di dimenticarsi di prenderle, in quanto hanno svolto la loro azione. In tutte le forme di somministrazione è preferibile non superare l’assunzione contemporanea fino ad un massimo di sei essenze floreali. Somministrazione per via topica. Sempre più frequente è l’impiego dei fiori di Bach per uso locale sia sotto forma di creme, bagni rilassanti, impacchi che in kinesiologia, riflessologia per sbloccare contrazioni e tensioni dovute a stress, cattive abitudini posturali che spesso sono causa di cefalgie, spossatezza, dolori spastici e muscolari. 1) bagno rilassante: si aggiungono 5 o 6 gocce di essenza, dello stesso rimedio preso per via orale, prelevato direttamente dalla stock bottle, nella vasca da bagno. Si utilizza, soprattutto per Crab Apple e Olive, come rilassante e depurante; 2) impacchi: sia a caldo che a freddo, si aggiungono 5 o 6 gocce dalla stock bottle su un panno inumidito e si applica sulla zona, per esempio il Rescue Remedy sulla fronte per il mal di testa; 3) uso locale: vengono preparate le creme e gel, aggiungendo 2 gocce di essenza ogni 10 ml di crema base senza profumo e mescolando con una bacchetta di vetro; si consiglia di non superare sei fiori. Rescue remedy Il Rescue Remedy, nasce come rimedio di pronto soccorso e si utilizza direttamente assumendo le gocce dal bottle stock senza diluirle, per via orale sublinguale, oppure applicando direttamente sulle parti dolenti, in caso di trauma, e massaggiando. 13 Inoltre, è impiegato come rimedio per traumi, shock, paura, incidenti, dolori muscolari. Si consiglia di inserirlo tra i rimedi di pronto soccorso in casa e in auto. 14 Ansia, definizione di ansia e psicodinamica L’ansia rappresenta una condizione comune a tutti gli esseri umani, il nome ansia deriva dal termine latino angere, stringere, ed esprime il senso di costrizione e di chiusura alla gola che rappresenta la principale manifestazione somatica dell’ansia. L’ansia è un particolare stato di conflittualità psicofisica, legata allo stress, ai rapporti relazionali e alle condizioni archetipe dominanti di ogni individuo, rappresentate dalla paura e dalla accettazione. L'ansia è definita dallo Zingarelli: "Stato emotivo spiacevole, accompagnato da senso di oppressione, eccitazione e timore di un male futuro, la cui caratteristica principale è la scomparsa o la notevole diminuzione del controllo volontario e razionale della personalità". Alcuni studiosi hanno identificato lo stato ansioso in una dolorosa tra la parte emotiva e quella cognitiva dell’individuo, il meccanismo neurofisiologico è rappresentato dal conflitto comunicazionale tra l’ipotalamo (che possiamo definire come lo scrigno delle nostre emozioni) e la neo-cortex, corteccia cerebrale (elaboratore e trasduttore cognitivo delle rappresentazioni psichiche). L’ansia scatena un vero e proprio disordine psico-ormonale1, che produce uno stato insostenibile di grande difficoltà adattativa, oggi sempre più presente, nell'ambiente artificiale della società industrializzata. Alti livelli d’ansia sono caratterizzati, essenzialmente, da una grande irrequietezza e da sintomi penosi che distolgono i soggetti dalla realtà della vita. I disturbi di ansia sono sempre accompagnati da disturbi fisici come naturale conseguenza di un linguaggio sintomatico del corpo, la cui lettura simbolica può talvolta portare a scoprire la vera dinamica del disagio e l’antefatto storico che ne ha determinato l’insorgenza del disturbo. Le principali manifestazioni somatiche connesse all’ansia, sono: 1) dispnea; 2) palpitazioni cardiache; 3) dolori al torace; 4) sensazione di affogare o di essere soffocato; 5) sbandamenti, vertigini, o sensazione di non stare bene in piedi; 6) sentimenti di irrealtà; 7) parestesie (formicolii alle mani e ai piedi); 8) iperestiesia sensoriale (accentuazione della percezione degli odori, rumori, luce); 9) improvvise sensazioni di caldo e di freddo; 10) sudorazione; 1 V. PNEI – Psico neuro endocrino immunologia 15 11) sensazione di svenimento; 12) tremori o scosse muscolari 13) paura di morire, di impazzire, o di fare qualcosa di incontrollato. Possiamo distinguere un’ansia acuta, e un’ansia cronica. Ansia acuta L’ansia in forma acuta rappresenta un disagio attuale circoscritto al momento, al luogo ed a persone. L’accettazione e l’insicurezza sono le cause dinamiche archetipe di questo tipo di ansia. I fiori dell’ansia acuta sono: Agrimony, Aspen, Cerato, Cherry Plum, Heather, Impatiens, Mimulus, Red Chestnut, White Chestnut. Ansia cronica L’ansia cronica è un’ansia latente, presente al fondo di sé, rappresenta un disagio presente ed incombente, una sorta di cappa che ne impedisce la crescita e lo sviluppo, sempre presente e guardinga. La paura e il rifiuto sono le cause dinamiche archetipe di questo tipo di ansia. I fiori dell’ansia cronica sono: Agrimony, Aspen, Centaury, Chicory, Hornbeam, Mimulus, Oak, Vervain, Vine, White Chestnut. Ogni fiore potrebbe rappresentare uno specifico stato d’ansia, lasciando questi approfondimenti ai floriterapeuti psicodinamisti, passiamo ad analizzare i principali rimedi floreali che comprendono i maggiori disagi ansiogeni e che frequentemente possono essere sottoposti al vaglio del farmacista. Agrimony. Fiore dell’ansia che non sopporta angoscia, tensioni, e la coscienza del dolore. È un soggetto tormentato che convive con i suoi conflitti, e che non sopporta l’idea di prenderne coscienza. Non vuole che questi conflitti vengano visti per quello che sono, che abbiano un nome. Si manifestano con una sofferenza, e un senso di agitazione interiore che nasconde e tiene in segreto, per lui del tutto accettabili, in quanto, ritiene che fanno parte della vita stessa. Lo stato d'ansia di Agrimony si esprime con l’allontanamento dalla coscienza, con fuga da se stesso rendendo il soggetto fobico con espressioni di paure di affrontare e guardare in faccia la realtà. Nella tipologia di questo Fiore troviamo uno stato d'ansia perenne, che lo porta a sfuggire la solitudine e quindi la possibilità di un profondo contatto con se stesso; si distrae in mille attività e con manifestazioni di stati euforici, fino a stordirsi con sostanze nervine, psicotrope. Possiamo definirlo il rimedio dell’ansia fobica, utile sia nelle forme acute che croniche si può aggiungere ai cocktail floreali in cui lo stato d'ansia sia preponderante, con manifestazioni di tipo psicosomatiche: onicofagia (contenimento dell’aggressività offensiva), bruxismo mentale (contenimento della rabbia interiore) e bulimia (fame ansiosa, espressione del riempimento del vuoto affettivo). 16 Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura di soffrire e di essere rifiutato, di essere abbandonato, di finire in miseria e di far pena agli altri; infatti, egli è sempre allegro e sminuisce ogni contrasto, fuggendo confronti drastici. Aspen. lo stato d'ansia di Aspen si esprime con un senso di precarietà, come se ci fosse un’entità avversa pronta a colpire, e che tutto può essere perduto improvvisamente. Aspen è un soggetto frettoloso, vive un’ansia da impazienza, con sensazione di fretta interiore, non è spinto dal bisogno di finire le cose. Aspen vive in uno stato di ansia instabile, questo senso di instabilità e insicurezza lo riversa su tutto ciò che possiede: lavoro, beni materiali, relazioni affettive. Tutto appare precario, insicuro, sempre a rischio di essere distrutto, anche la propria vita, che si manifesta nell'ansia di non nutrirsi mai abbastanza, specie se non assume continuamente proteine. Aspen è indicato negli stati ansiosi in cui è presente una continua paura per se stessi. Nel quadro d'ansia di Aspen troviamo che l'insicurezza primaria si manifesta con tendenza alle suggestioni, a percezioni sensitive e alle premonizioni. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dall'insicurezza di fondo, che si trasforma in paura per l’ignoto. Heather. Lo stato d’ansia di Heather si esprime attraverso un egocentrismo logorroico: è ansioso di essere ascoltato. Si preoccupa solo ed esclusivamente di se stesso esprimendosi come un bambino piccolo e bisognoso di assistenza e di affetto materno. Emotivamente fragile, si eccita per le cose piacevoli manifestando un vero e proprio attacco di ansia, con agitazione, tremiti e incapacità di concentrazione Heather si riconosce dal bisogno parossistico e incontrollabile di scaricare la sua ansia parlando. L'ansia di Heather può arrivare fino all'ipocondria, che rappresenta un segno patognomonico del rimedio. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla fragilità emotiva, per paura di restare solo e dell’abbandono materno. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura dell’abbandono affettivo. White Chestnut. L'ansia di White Chestnut si esprime nella impossibilità di realizzazione le cose pratiche e quotidiane. L’ansia lo distacca dal mondo, cerca di programmare tutto ma non arriva alle conclusioni, il cervello percepisce la realtà come un problema insormontabile. Rimugina continuamente su quello che avrebbe dovuto dire, parla ad alta voce. La modalità dell’ ansia di questo fiore pervade e disorganizza il pensiero creando un’estrema confusione mentale. White Chestnut è indicato nei casi in cui il motivo dell'ansia diviene un pensiero fisso e ossessivo, che si impone continuamente intralciando e confondendo gli altri pensieri. Fiore utile nell’insonnia da eretismo ideativi, sindrome del disco rigato. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono da uno stato di profonda incertezza Centaury. L’ansia di Centaury emerge in presenza di altri, quando è con gli altri entra in ansia perché stiano bene, da solo è tranquillo: è ansioso di essere amato. Finché si sente amato è felice. La sua ansia di piacere agli altri l’orienta verso il prossimo, mettendosi a disposizione degli altri fino al servilismo. È remissivo e compiacente, vuole essere presente e considerato, la sua ansia si manifesta nella paura di non piacere agli altri. 17 Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura di fondo di non essere amato e considerato. Cerato. Esprime un’ansia parossistica di fronte alle scelte. Il soggetto Cerato non ascolta la voce interiore e i segnali delle proprie intuizioni. È indeciso sulle piccole cose. Cerato è utile per sbloccare i sogni. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura di sbagliare che lo portano a temere l’errore in sé. Cherry Plum. Rimedio per gli stati d'ansia da logorio nervoso. Lo stato ansioso di Cherry Plum, vive uno sgretolamento dell’Io da pressioni interiori, vorrebbe non avere aggressività, e da pressioni esterne: lavoro, famiglia, ambiente. Vive in continua tensione di controllare le proprie azioni, è un’ansia percepita come paura di perdere il controllo. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura dell’aggressività offensiva. Chestnut Bud. È un’ansia che si esprime con la difficoltà di concentrarsi, l’ansia di Chestnut Bud, impedisce l’apprendimento. Ansia legata al raggiungimento del successo, il soggetto Chestnut Bud vuole affermarsi, prende a modello persone di successo, ma non riesce a raggiungere la meta, gli manca il senso della realtà. Ansioso di fronte a nuove possibilità, di lavoro, di relazione, per la fretta di concludere e lasciarsi così alle spalle le cose che non andavano bene. L'ansia di Chestnut Bud ha la stessa radice di Agrimony, trattandosi di un Fiore che fugge la presa di coscienza, in Chestnut Bud è assente il tormento, fugge in avanti cercando di risolvere i problemi e creando compulsivamente situazioni nuove, nuove attività, non ascolta la voce della sua vocazione. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla mancanza di accettazione e integrazione con l’ambiente esterno. Chicory. Lo stato d’ansia di Chicory si manifesta con fame d’affetto e ansia manipolativa, condizione che determina l’egoismo e l’egocentrismo di questo soggetto. Pretende amore che vuole ottenere col ricatto affettivo. Il soggetto Chicory teme di essere abbandonato e di doversi confrontare con il proprio senso di vuoto. Il controllo che il Fiore esercita sull'affidabilità dell'affettività degli altri nei suoi confronti denota uno stato ansioso latente. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura di non essere amato e della solitudine fisica. Hornbeam. Esprime un’ansia di stallo, espressa dalla noia per il quotidiano, con astenia psicofisica. Il soggetto Hornebeam si sente prigioniero di una stanchezza mentale che blocca l’attività fisica. Si tratta di uno stato d'ansia latente, il mentale di questo Fiore sorveglia il tempo e le occasioni che non vadano perdute, ma che non usufruisce. Procrastina il disagio e il piacere, non vuole prendere posizioni. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono da un rifiuto di fondo che determina insicurezza e procrastinazione. 18 Impatiens. L’ansia di Impatiens è caratterizzata da iperattività, affanno per le cose da realizzare, vive in uno stato di ansia intollerante verso il comportamento degli altri. L’ansia di Impatiens è un’ansia reattiva, teme che tutto stia per finire e si affretta a realizzare; mentre l’ansia di Aspen ha una radice interiore. Si tratta qui di un'ansia che non dà sofferenza, ma solo stati di stress. La persona si sente spinta da un bisogno di portare a termine i suoi compiti, nel tempo più breve possibile, e questo lo rende irritabile e ansioso. L’ansia di Impatins si riversa verso la mente creando uno stato di stress mentale seguito da uno stato di catarsi. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore, scaturiscono dalla paura di non avere il tempo necessario e sufficiente per realizzare i suoi progetti. Larch. L'ansia nel soggetto Larch si manifesta con un senso di inferiorità è convinto di essere meno dotato degli altri. L’ansia del suo senso di inferiorità lo rende impotente nel raggiungere l’orgasmo, con l'incapacità di abbandonarsi temendo di non essere abbastanza piacente. Non accetta lavori e ruoli di responsabilità che lo rendono ansioso, perché non si sente capace e preparato per quel ruolo. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura di non essere all’altezza, ha paura di esporsi, di fallire. Mimulus. Questo fiore esprime il primo livello dell’ansia: la paura di farsi male. È un’ansia legata alla paura del dolore, dei disagi, della solitudine, della morte, delle malattie, dell’aggressività. È un’ansia che si manifesta con l’attesa, ansia di attesa, prima di eventi mondani, di viaggi, di impegni in ambienti sconosciuti, di parlare in pubblico. Un altro motivo dell’ansia di Mimulus è quello di essere abbandonato, poiché trova la sua sicurezza nella protezione che riceve dal partner, quest'ansia cade se trova la stessa protezione in altre persone. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura per la propria incolumità, paura dell’abbandono. Oak. L’ansia di superare se stesso. Ansia iperattiva, sente il bisogno di sottoporsi a prove estreme, con ostinazione e superbia, ha una grande immagine di se stesso, che non gli fa percepire il senso della sua dimensione . Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dal senso di invincibilità, che manifesta con lotta estrema e il superamento di se stesso. Red Chestnut. Ansia apprensiva per le persone care. Ha accessi di ansia per il benessere delle persone care, vive con paura qualsiasi distacco dalle persone amiche e care. Ansia manifesta nei genitori che vivono lontano dai figli che si preoccupano per le loro sorti. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dall’unità simbiotica madre-figlio, che è ricollegabile alla paura della responsabilità del ruolo di genitore. Rock Rose. L’ansia di Rock Rose si manifesta con panico, sudorazioni., palpitazioni e fame d’aria. Il soggetto si sente bloccato quando deve intraprendere un viaggio, deve attraversare un ponte, una galleria o deve uscire di casa per andare a fare le spese quotidiane. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono dalla paura e da una visione alterata delle rappresentazioni psichiche. La parte cognitiva del cervello non elabora in tempo reale il vissuto. 19 Vervain. L’ansia di Vervain si esprime con un eccesso di fanatismo e proselitismo, che sfocia nella polemica e negli scontri verbali. Idealista, innamorato dei propri sogni, non sopporta le ingiustizie. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono da una paura della solitudine di fondo che si manifesta con il desiderio di dominare gli altri e tenerli a bada. Vine. L'ansia di questo Fiore è quella di controllare gli altri, e la loro sottomissione o il loro assenso, anche in modo parossistico. Vine ha infatti bisogno, per la propria immagine, di essere continuamente rassicurato di avere il dominio su persone e situazioni. Le cause dinamiche archetipe di questo tipo di fiore scaturiscono da una paura della solitudine di fondo che si manifesta con il desiderio di dominare gli altri e tenerli a sotto controllo, avere il controllo delle asituazioni.. Rescue Remedy. Indicato per le crisi di ansia acuta, è il rimedio di pronto soccorso da utilizzare in qualsiasi circostanza: incidenti, traumi, shock, svenimenti, spaventi, paure, panico, ansia somatizzata. Va assunto sia per via sub linguale che per uso topico, direttamente dal bottle stock senza essere diluito. Le somministrazioni possono essere ripetute e ravvicinate in funzione del caso. 20 Bibliografia • Arcella S. Fiori alla radice. L'attualità dei rimedi floreali di Edward Bach. Massimo Marrapese Editore, Roma, 1998. • Assagioli R. Psicosintesi. Armonia della vita. Edizioni Mediterranee, Roma, 1990. • Bach E. 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