Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di

annuncio pubblicitario
Università Roma Tre
Facoltà di Scienze della formazione
Corso di laurea in Servizio Sociale e
Sociologia L.39
A.A. 2015-2016
Lezione del 07 maggio 2016
Cittadini non italiani
Docenti: Alessandra Fralleoni
Giovanna Sangregorio
L’estrema solitudine
“A questi uomini che vengono strappati alla loro terra,
alla loro famiglia, alla loro cultura, viene richiesta
soltanto la forza lavoro.
Il resto, non lo si vuol sapere.
Il resto, è molto.
Provate a valutare in un uomo il bisogno d’essere
accettato, amato, riconosciuto; il bisogno di vivere nella
dignità, il bisogno d’essere con i propri cari, nell’amore
della terra, nell’amicizia del sole”.
(Tahar Ben Jelloun, L’estrema solitudine)
La condizione degli stranieri in Italia è condizionata
da:
- Dinamiche e caratteristiche generali del fenomeno
migratorio: fattori di attrazione e di espulsione
- Politiche migratorie realizzate nel Paese di
accoglienza
- Condizioni sociali, economiche e culturali che
caratterizzano la fase storica in cui si verificano i
processi migratori
Il fenomeno dell’immigrazione in Italia:
-Si sta sempre più caratterizzando verso la
stabilità
-Si osserva il passaggio da un’immigrazione del
singolo lavoratore straniero, a una successiva fase
di ricongiungimento del nucleo familiare,
compresi i figli minori
-Tendenza alla stabilità: si registra da più di
decennio, indice è la presenza dei minori stranieri
che è la componente maggiormente in crescita
della popolazione straniera residente
Il nostro Paese ha tendenzialmente vissuto il
fenomeno dell’immigrazione come “temporaneo”,
trascurando la propensione alla stabilità di persone di
altre nazionalità che vivono, lavorano e crescono i
loro figli nelle nostre città
In questa particolare fase storica, prevale il senso di
“insicurezza” e l’allarmismo rispetto alla presenza
degli immigrati, in quanto è diffusa la percezione che
collega il fenomeno migratorio al fenomeno della
criminalità
Gli effetti negativi della crisi economica si
ripercuotono principalmente sugli immigrati che
rappresentano
la
fascia
di
popolazione
maggiormente esposta al rischio di esclusione
sociale
La vulnerabilità economica di molte famiglie
straniere provoca conseguenze nei percorsi di
inserimento sociale dei bambini, nelle opportunità
educative, di sostegno e di cura
Quello dei minori stranieri è un universo
complesso ed eterogeneo che richiede una lettura
multidisciplinare del fenomeno in relazione agli
aspetti giuridici, sociologici e psicologici che si
intersecano nelle singole storie di vita ed in
relazione alla tipologia del gruppo “etnico” di
appartenenza.
Minore straniero. Si intende ogni minore che si trovi
al di fuori del proprio paese di origine.
Minore straniero non accompagnato (MSNA). Si
intende ogni minore che si trovi fuori dal proprio paese
di origine separato da entrambi i genitori o dal tutore
per legge o per consuetudine.
Seconde generazioni (G2). Si intendono i figli degli
immigrati, nati in Italia, oppure arrivati nel Paese in
tenera età o già in fase adolescenziale
G2
• Sono i minori nati in Italia, o giunti qui nella
prima infanzia: “Stranieri” fino a 18 anni ,
possono chiedere la cittadinanza italiana solo
al compimento della maggiore età ma sono
italiani di fatto.
• non hanno vissuto direttamente la migrazione,
il viaggio e la fase di sradicamento e di riorientamento nel nuovo contesto. In alcuni casi
conoscono il Paese d’origine solo attraverso le
narrazioni familiari.
La presenza di seconde generazioni è legata al
mutamento
dei
processi
migratori
e
all’insediamento di nuclei familiari
Il futuro delle seconde generazioni è connesso
principalmente alle modalità di ingresso dei
genitori e delle famiglie nella società d’accoglienza
Minori ricongiunti
•
•
•
Rappresentato dalle ragazze e i ragazzi
ricongiunti alla famiglia.
Sono spesso sospesi tra riferimenti diversi: a
metà strada tra il contesto di origine e il luogo
di accoglienza.
Hanno vissuto in prima persona il viaggio di
migrazione, hanno sperimentato la frattura
fra il prima e il dopo nella loro storia; portano
con sé memoria e nostalgie, come i loro
genitori, ma sono anche proiettati, come i
coetanei, nei progetti e nella costruzione del
futuro.
RICONGIUNTI: CARATTERISTICHE
Si trovano a dover:
- confrontarsi con compiti evolutivi ancor più ardui di quelli
che spettano ai ragazzi autoctoni;
- crearsi nuovi legami familiari dopo anni di lontananza dai
genitori naturali;
. gestire il dolore della separazione dagli adulti che li
hanno cresciuti;
- adattarsi ad una nuova vita con fratelli o sorelle più
piccoli nati magari in Italia, in un luogo diverso da quello
di provenienza
I minori stranieri regolari, coloro che non sono cittadini
italiani ma in possesso del permesso di soggiorno, si suddividono
in due tipologie.
I minori stranieri figli (o affidati) di un cittadino straniero
regolarmente soggiornante. Essi sono iscritti nel permesso di
soggiorno dei genitori fino al compimento dei 14 anni quando
ricevono un permesso di soggiorno per motivi familiari.
I minori stranieri non accompagnati, hanno diritto di ottenere
un permesso di soggiorno per minore età richiesto dal tutore o
legale rappresentante dell’Ente Locale o comunità dove è
collocato.
IDENTITÀ E IMMIGRAZIONE
“Mi sento come un bambino che si è fatto male e
dice di voler andare a casa, ma io non so più dov’è
la mia casa; in Italia mi manca la Romania e
quando vado in vacanza in Romania, mi manca
l’Italia”.
Queste sono le parole di un ragazzo arrivato in
Italia ancora bambino, parole incarnate nella
realtà di una giovane che chiede: “dov’è la mia
casa?”
Dott.ssa Alessandra Fralleoni
Sociale Ussm di Roma
Assistente
TROVARE LA PROPRIA CASA
Aiutare i ragazzi a “trovare la casa, la loro
casa”, è la condizione di base per ogni
progetto educativo che deve fare i conti con
questo bisogno incarnato nella vita reale di
bambini e ragazzi.
Gli adulti che entrano in contatto con i
bambini e gli adolescenti immigrati, spesso
non sanno comprenderli e attendere i loro
tempi.
Relazione individuale
Elaborato di circa due cartelle (4.000 caratteri) da consegnare in
formato word via e-mail alla docente almeno 20 giorni prima
della data di esame scelta.
Dovrà contenere:
Dati identificativi dello studente, compreso il gruppo di cui ha
fatto parte;
Interventi effettuati all’interno del lavoro di gruppo;
Considerazioni personali relativamente al tirocinio esterno e
all’esperienza complessiva del laboratorio di tirocinio.
Sarà parte della valutazione complessiva dello studente, si
raccomanda di avere cura anche della forma in cui viene scritto.
Testi ESAME
E. Neve Tirocinio in M. Dal Pra Ponticelli, Dizionario
di servizio sociale, Carocci, Roma, 2005 (Voce
Tirocinio);
M. Dellavalle, Il tirocinio nella formazione al
servizio sociale. Un modello di apprendimento
dall’esperienza, Carocci Faber, Roma, 2011. Cap. I e 5
A. Bartolomei, A.L. Passera, L’assistente sociale.
Manuale di servizio sociale professionale CieRe, Roma,
2010. II parte cap. 3, III parte cap. 1 (fino a pag. 310)
Scarica