RETE AT
Fornitura di Trasformatori
di Cabina Primaria
Specifica Tecnica
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WBS
ACEA Distribuzione SpA
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DISEGNO
FOGLIO
FORNITURA DI TRASFORMATORI
DI CABINA PRIMARIA
SCALA
FORMATO
A4
SPECIFICA TECNICA
REVISIONE
0
DATA
Unità Progettazione
Redatto
Pergola – Zoppi Meconi
Resp.
U. Progettazione
P.I. A. Meconi
Resp. Progetti e Lavori
Ing. A. Palazzoli
DIC 2012
Resp. Rete AT
Ing. G. Vivarelli
Note
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INDICE
1
OGGETTO ............................................................................................... 4
2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ............................................................. 5
3
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO ..................................................... 5
3.1 COLLEGAMENTO ALLA RETE A.T. .......................................................... 5
3.2 COLLEGAMENTO ALLA RETE M.T. .......................................................... 6
3.3 TIPO DI INSTALLAZIONE ...................................................................... 6
3.4 CONDIZIONI AMBIENTALI DI RIFERIMENTO ......................................... 6
4
CARATTERISTICHE NOMINALI DI FUNZIONAMENTO .......................... 6
5
FUNZIONAMENTO IN PARALLELO ....................................................... 11
6
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE ...................................................... 11
6.1 NUCLEO ..............................................................................................11
6.2 AVVOLGIMENTI ...................................................................................11
6.3 CASSONE ............................................................................................11
6.4 OLIO MINERALE ..................................................................................13
6.5 ISOLATORI PASSANTI M.T. ..................................................................13
6.6 ISOLATORI PASSANTI A.T. ..................................................................13
6.6.1
Passanti olio/aria .....................................................................13
6.6.2
Passanti olio/olio ......................................................................13
6.6.3
Passanti olio/SF6 .....................................................................14
6.7 RADIATORI .........................................................................................15
6.8 COMMUTATORE SOTTO CARICO ..........................................................15
6.9 ACCESSORI MECCANICI .......................................................................16
6.9.1
Conservatore d’olio ..................................................................16
6.9.2
Accessori per le apparecchiature per il trattamento olio ..............16
6.9.3
Pozzetti ...................................................................................17
6.9.4
Appoggi, ruote e martinetti ......................................................17
6.9.5
Accessori meccanici vari ...........................................................18
6.9.6
Attrezzature di montaggio ........................................................18
6.9.7
Bulloneria ................................................................................18
6.10 ACCESSORI ELETTRICI ........................................................................18
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6.10.1 Termoresistenze ......................................................................18
6.10.2 Termometro a quadrante con funzione di protezione e misura ....19
6.10.3 Relè Buchholz ..........................................................................19
6.10.4 Termostato per il comando degli elettroventilatori......................20
6.10.5 Apparecchiature elettriche ausiliarie ..........................................20
6.10.6 Cavi elettrici ............................................................................21
6.10.7 Messa a terra ..........................................................................21
6.10.8 Centralina termometrica ...........................................................21
6.11 TARGHE ..............................................................................................21
6.12 VERNICIATURA ...................................................................................22
6.13 ALIMENTAZIONI AUSILIARIE ...............................................................24
7
PROVE .................................................................................................. 24
7.1 GENERALITA` .....................................................................................24
7.2 PROVE SUI MATERIALI E COMPONENTI ...............................................25
7.3 PROVE DI ACCETTAZIONE ...................................................................26
7.4 PROVE DI TIPO ...................................................................................29
7.5 PROVE SPECIALI .................................................................................33
7.6 PROVE IN SITO ...................................................................................34
8
PARTI DI RICAMBIO ........................................................................... 35
9
MESSA IN SERVIZIO DEI TRASFORMATORI ....................................... 36
10
ALLEGATI ............................................................................................. 36
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OGGETTO
La presente Specifica Tecnica descrive le prescrizioni tecniche cui devono rispondere
trasformatori trifase di potenza nominale 26,7/33,4 MVA, a tre avvolgimenti separati
150/21,3/8,96 kV con le relative parti accessorie, da fornire ad Acea Distribuzione
SpA.
Si devono ritenere incluse nella fornitura:
•
il trasformatore trifase di potenza nominale 26,7/33,4 MVA, rapporto nominale
150/21,3/8,96 kV;
•
le connessioni AT, che potranno essere realizzate a mezzo di:
1. passanti olio/aria;
2. passanti olio/olio e relative muffole;
3. passanti olio/SF6.
•
le connessioni MT a mezzo di passanti olio/aria;
•
olio dielettrico necessario al riempimento a livello del trasformatore, dei
commutatori e delle muffole;
•
una serie di accessori per il trasformatore;
•
imballo, trasporto, scarico, posizionamento, montaggio degli accessori,
riempimento e trattamento dell’olio, collegamento all’impianto di messa a terra e
tutti gli oneri tecnici ed amministrativi connessi;
•
tutto quanto altro richiesto per l’esecuzione a perfetta regola d’arte, fino a dare
la macchina pronta al funzionamento;
•
parti di riserva, compreso il carico, scarico e trasporto presso i magazzini di Acea
Distribuzione SpA;
•
le prove elencate al Capitolo 7 della presente Specifica Tecnica;
•
l’assistenza alle prove in sito ed alla messa in servizio
•
disegni “as built”, schemi e calcoli.
In merito ai luoghi di consegna, al numero dei trasformatori da fornire e per ogni
altro elemento non precisato nella presente Specifica Tecnica, l’Impresa fornitrice
dovrà attenersi a quanto indicato nel Capitolato di Fornitura 7/4/379.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per quanto non diversamente precisato nella presente Specifica Tecnica, nella
progettazione e costruzione del trasformatore e delle apparecchiature ausiliarie
saranno seguite le Norme CEI EN 60076 e collegate, CEI EN 60214-1, CEI EN 50216
e collegate, CEI EN 60296 e CEI CLC/TR 50462.
Per i singoli componenti ed accessori si applicano anche le Norme CEI e CEI-EN e
UNI vigenti ad essi relativi e le altre Norme specifiche richiamate nel testo. Ove
esistenti, dovranno essere impiegati materiali dotati del Marchio Italiano di Qualità
e/o conformi alle tabelle di unificazione CEI-EN e UNI.
Le norme CEI sopra indicate si intendono comprensive di successivi aggiornamenti e
varianti, e quindi nel testo in vigore alla data dell’ordine, sempre che tali innovazioni
normative non siano in contrasto con la presente Specifica Tecnica.
3
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO
Le caratteristiche specifiche dell’impianto di destinazione sono indicate nella
Relazione Tecnica RT 7/3/328.
Nel seguito sono indicate quelle caratteristiche generali comuni a tutti gli impianti di
trasformazione e smistamento di Acea Distribuzione SpA.
3.1 COLLEGAMENTO ALLA RETE A.T.
Il trasformatore potrà essere collegato alla rete a 150 kV attraverso uno dei seguenti
sistemi:
•
corda;
•
sbarre in aria;
•
condotti in SF6;
•
cavi di tipo estruso o in olio fluido.
Nella Relazione Tecnica RT 7/3/328 è precisato quale dei tipi di collegamento sopra
indicati è previsto sull’impianto di destinazione.
La connessione alla rete A.T. è effettuata a mezzo interruttore o apparecchiatura di
sezionamento.
Il neutro del sistema è collegato francamente a terra.
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3.2 COLLEGAMENTO ALLA RETE M.T.
Il trasformatore è collegato alle reti M.T. (20 e 8,4 kV) attraverso uno dei seguenti
sistemi:
•
sbarre in condotto a fasi isolate;
•
sbarre in aria.
Nella Relazione Tecnica RT 7/3/328 sarà precisato quale dei tipi di collegamento
sopra indicati è previsto sull’impianto di destinazione.
La connessione alle reti a M.T. è di norma effettuata a mezzo interruttore o
apparecchiatura di sezionamento.
Il neutro delle reti a M.T. è isolato.
3.3 TIPO DI INSTALLAZIONE
Il trasformatore potrà essere installato all’aperto o in caso di Cabina Primaria
interrata potrà essere installato a una quota inferiore al piazzale ma comunque a
cielo aperto.
Nella Relazione Tecnica RT 7/3/328 sarà precisato quale dei tipi di installazione è
previsto sull’impianto di destinazione.
E’ prevista una vasca per la raccolta dell’olio, dimensionata in maniera adeguata a
raccogliere tutto l’olio contenuto nel trasformatore e relativi accessori.
3.4 CONDIZIONI AMBIENTALI DI RIFERIMENTO
Le condizioni ambientali di riferimento dell’impianto sono le seguenti:
•
temperatura dell’aria con variazioni comprese tra - 25°C e + 40°C;
•
umidità relativa dell’aria con variazioni comprese fra 50% e 100%;
•
altitudine non superiore a 1000 metri sul livello del mare;
•
ambiente esposto ad atmosfera industriale e salsedine, ove non diversamente
specificato.
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CARATTERISTICHE NOMINALI DI FUNZIONAMENTO
•
Numero degli avvolgimenti :
•
Numero delle fasi :
3
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1. dell’avvolgimento a 150 kV :
3
2. dell’avvolgimento a 21,3 kV :
3
3. dell’avvolgimento a 8,96 kV :
3
•
Frequenza nominale :
50
Hz
•
Tensioni nominali :
150
kV
2. del secondo avvolgimento :
21,3
kV
3. del terzo avvolgimento :
8,96
kV
1. del primo avvolgimento :
•
Potenza nominale (costante a tutti i rapporti) :
La potenza nominale di ogni singolo avvolgimento dovrà essere :
1. in funzione ONAN :
26,7
MVA
2. in funzione ONAF :
33,4
MVA
Il trasformatore deve poter erogare contemporaneamente sui terminali di ambedue i
secondari per una potenza totale pari a quella nominale.
•
Tipo :
•
Campo di regolazione :
in olio per esterno
Variazione della tensione effettuata sull’avvolgimento A.T., mediante regolazione
sul centro stella, con 19 gradini, per una variazione complessiva di ± 9 x 1.5%
della tensione.
•
•
Collegamento delle fasi :
1. dell’avvolgimento a 8,96 kV :
a stella con neutro estratto
2. dell’avvolgimento a 21,3 kV :
a stella con neutro estratto
3. dell’avvolgimento a 150 kV :
a stella
Simbolo del collegamento :
Y,yn0,yn0
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Installazione :
all’esterno
•
Sistema di raffreddamento :
ONAN/ONAF
•
Numero degli isolatori passanti :
1. per l’avvolgimento a 8,96 kV :
4
2. per l’avvolgimento a 21,3 kV :
4
3. per l’avvolgimento a 150 kV :
3
Tensione Nominale di Prova
di Breve Durata a
Frequenza Industriale (FIBD)
Tensione Nominale di Prova
Tensione Applicata a
Frequenza Industriale (AC)
Tensione Nominale di Prova
ad Impulso Atmosferico (IA)
Tensione Massima
per il componente (Um)
Livello nominale di isolamento :
Avvolgimento
•
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•
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valore efficace in kV
AT 150 kV
170
650
275
MT 21,3 kV
24
125
50
MT 8,96 kV
12
75
28
275
Gli avvolgimenti del trasformatore devono avere l’isolamento del tipo uniforme.
•
Tensione di Corto Circuito :
La tensione di corto circuito, riferita alla potenza nominale in funzionamento
ONAN, a frequenza nominale ed alla temperatura di 75°C, con commutatore
sotto carico alla presa centrale, per ogni coppia di avvolgimenti sarà :
1. tra 150 kV e 21,3 kV :
12,5%
2. tra 150 kV e 8,96 kV :
19,5%
3. tra 21,3 kV e 8,96 kV :
6,5%
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•
Perdite :
Le perdite a carico sono riferite alla potenza nominale in funzionamento ONAN e
a 75°C.
I valori a tensione e frequenza nominale sotto riportati, più le tolleranze
ammesse, sono da ritenersi limiti massimi inderogabili.
1. Perdite a Vuoto :
•
18
kW
2. Perdite a Carico rapporto 150/21,3 kV :
120
kW
3. Perdite a Carico rapporto 150/8,96 kV :
130
kW
Corrente a vuoto :
In esercizio il trasformatore può dover funzionare in condizioni di
sovraeccitazione rispetto al funzionamento nominale. Le prescrizioni riguardanti
la corrente a vuoto pongono perciò dei vincoli che si riferiscono a questa
condizione. La corrente a vuoto prescritta è l’1% della corrente nominale.
In condizione di sovraeccitazione, con flusso corrispondente a tensione
maggiorata del 10% del valore nominale, la corrente a vuoto non deve superare
il 2,5% di quella nominale.
•
Sovratemperature :
Il trasformatore alimentato lato AT con tensione e frequenza nominali, con
commutatore sotto carico su una qualsiasi delle prese, deve poter erogare la
piena potenza nominale, sia nel funzionamento ONAN (26,7 MVA) che in ONAF
(26,7 MVA x 1,25), senza che le sovratemperature superino i valori ammessi
dalle Norme CEI EN 60076-2.
La sovratemperatura superficiale del ferro non deve eccedere in nessun punto i
75°C. Tale limite deve essere rispettato anche nel funzionamento in condizioni di
sovraeccitazione con flusso corrispondente a tensione maggiorata del 10% del
valore nominale e con corrente pari al valore nominale.
•
Tenuta al corto circuito :
Il trasformatore deve essere in grado di superare la prova di tenuta al corto
circuito; la corrente simmetrica di corto circuito deve essere determinata come
previsto dalla norma CEI EN 60076-5.
•
Sovraccaricabilità :
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Nel funzionamento ONAN il trasformatore deve poter essere sottoposto a
sovraccarichi occasionali fino a 1,5 volte la corrente.
Nessuna limitazione a tale impiego deve quindi derivare dal dimensionamento dei
passanti, del commutatore sotto carico e da altri ausiliari.
•
Livelli di rumore :
I livelli di potenza acustica dei trasformatori alimentati a vuoto alla tensione
nominale non devono essere superiori ai valori riportati nel seguito. I limiti
prescritti, in conformità alla Norma EN 60076-10, sono la somma della pressione
acustica più il termine relativo alla superficie di emissione.
I limiti prescritti sono i seguenti:
•
1. in funzionamento ONAN :
70
dB (A)
2. in funzionamento ONAF :
80
dB (A)
Tolleranze sui valori prescritti :
1. rapp. di trasformaz. a vuoto su tutte le prese : ± 0,5%
•
2. Vcc nel funzionamento sulla presa centrale :
± 10%
3. perdite a vuoto :
+ 15%
4. perdite a carico :
+ 15%
5. perdite totali :
+ 10%
6. corrente a vuoto a Vn :
+ 30%
Dimensioni e disposizione accessori principali :
Quando non diversamente prescritto nella Relazione Tecnica RT 7/3/328, i vincoli
relativi alle dimensioni e disposizioni degli accessori principali sono riportati nei
disegni allegati alla presente Specifica Tecnica.
Nella Tavola UNCP.UNIMP.D.ES_CP.401.0 è rappresentata la sagoma del
trasformatore con le dimensioni massime di riferimento, le posizioni degli isolatori
passanti e il loro interasse. I vincoli circa il posizionamento dei punti di appoggio
e le vie di corsa, sono rilevabili nella medesima tavola.
Le dimensioni e il posizionamento
rappresentati non sono vincolanti.
degli
accessori
non
espressamente
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FUNZIONAMENTO IN PARALLELO
Il trasformatore potrà essere esercito in parallelo con altre unità presenti negli
impianti aziendali.
Le caratteristiche elettriche principali di tali unità, se del caso, saranno indicate
nella Relazione Tecnica RT 7/3/328.
6
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
6.1 NUCLEO
Il nucleo magnetico deve essere realizzato con lamierino al silicio a cristalli orientati a
bassa cifra di perdita, isolati con carlite o altro prodotto equivalente. Il nucleo
magnetico, l’armatura ed i convogliatori del flusso magnetico, debbono essere
collegati elettricamente al cassone in un solo punto per mezzo di una corda di rame
di sezione non inferiore a 120 mm2.
Le connessioni tra nucleo, armatura e cassa, da sistemare nella parte superiore del
nucleo, devono essere accessibili dall’esterno tramite opportuni passanti protetti con
protezione amovibile e facilmente
scollegabili per consentire la verifica
dell’isolamento tra armatura e lamierini durante la vita della macchina sull’impianto.
Eventuali convogliatori montati sulla cassa e sulle armature devono essere messi a
terra singolarmente in un sol punto mediante connessione sezionabile alla scopo di
consentirne la verifica dell’isolamento a parte attiva estratta.
6.2 AVVOLGIMENTI
I singoli avvolgimenti e le colonne devono essere realizzati con geometria, vincoli,
tecniche e procedimenti di assemblaggio ed isolamento tali da assicurare la stabilità
della forma e la tenuta dielettrica durante le prove (incluse quelle di tipo e speciali) e
la successiva vita sull’impianto.
6.3 CASSONE
Il cassone deve essere del tipo a guscio (non a campana) con giunzione coperchio
cassone situata nella parte superiore.
Deve essere idoneo a sostenere, senza perdite d’olio o deformazioni permanenti, una
sovrapressione statica (rispetto alla atmosfera esterna) sul fondo pari ai valori
determinati al punto 3. del paragrafo 7.5 “Prove Speciali”.
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Il cassone deve essere sagomato in modo da non dare luogo a ristagni di acqua
all’esterno nonché a tasche di gas all’interno.
Deve essere munito di piastre adatte per il montaggio delle ruote di cui al par. 6.9.4
e deve consentire l’appoggio dei martinetti di sollevamento nelle posizioni indicate
nella Tavola UNCP.UNIMP.D.ES_CP.401.0 allegata alla presente Specifica Tecnica.
L’appoggio dei martinetti di sollevamento deve essere tale da consentire di sollevare
il trasformatore pieno d’olio e completamente montato al fine di poter effettuare la
rotazione delle ruote nelle movimentazioni della macchina sull’impianto e la
sostituzione delle stesse con i piedini di stazionamento.
Il cassone del trasformatore, completo di radiatori, conservatore, ecc. deve essere
in grado di funzionare come autoclave sotto vuoto alla pressione assoluta
determinata al punto 2. del paragrafo 7.5 “Prove Speciali”.
La tenuta tra le giunzioni deve essere realizzata mediante guarnizione alloggiata in
apposita sede ed atta a resistere all’olio caldo; in particolare deve essere possibile la
saldatura delle giunzioni sull’impianto ove in esercizio si verifichino perdite di olio per
la rottura della guarnizione. La bulloneria deve essere in acciaio zincato a caldo o
realizzata con materiali inossidabili.
La scelta di tutti i materiali componenti deve essere fatta in modo da evitare i
fenomeni di corrosione.
Tra le parti costituenti il cassone e le varie tubazioni deve essere assicurata la
continuità metallica al fine di garantire la loro equipotenzialità.
Per contenere le sovrapressioni interne a valori accettabili per la resistenza del
cassone in caso di guasto interno alla macchina, il Costruttore, a sua scelta, potrà
installare un numero di valvole di sicurezza maggiore di quello richiesto. Di norma
tutte le giunzioni della cassa e le flange dovranno essere dimensionate per un carico
di rottura per sovrapressioni interne uguale o maggiore del 110% dell’analogo valore
di progetto del cassone.
Il Costruttore dovrà provvedere agli accorgimenti necessari in modo che il cassone
sia predisposto per il montaggio di uno dei seguenti passanti :
•
OLIO/ARIA
•
OLIO/SF6
•
OLIO/OLIO
Il passaggio da un tipo all’altro di passante A.T. deve essere effettuabile a mezzo kit
di adattamento, non compreso in fornitura.
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6.4 OLIO MINERALE
E' compresa la fornitura dell'olio dielettrico necessario al riempimento a livello dei
trasformatori, dei conservatori e delle muffole AT (ove presenti), compresi i cicli di
lavaggio dei contenitori ed il trattamento dell'olio.
L’olio dielettrico dovrà essere conforme a quanto prescritto nella Specifica Tecnica
per la Fornitura di Olio Minerale Dielettrico n. 7/3/318 allegata alla presente.
6.5 ISOLATORI PASSANTI M.T.
Sia sul lato 8,4 kV che su quello a 20 kV, saranno montati n. 4 isolatori passanti del
tipo “per esterno” in porcellana corredati di corna spinterometriche, rispondenti alla
Tabella di Unificazione ENEL DJ1106, in particolare:
1. per l’avvolgimento a 8,96 kV :
DJ1106/5
2. per l’avvolgimento a 21,3 kV :
DJ1106/3
I particolari relativi ai morsetti di fissaggio delle sbarre M.T. sono riportati nella
Tavola UNCP.UNIMP.D.ES_CP.401.0 allegata alla presente Specifica Tecnica.
6.6 ISOLATORI PASSANTI A.T.
Sul lato AT saranno montati n. 3
DJ1104.
isolatori passanti conformi alla Specifica ENEL
Nella Relazione Tecnica RT 7/3/328 sarà indicato quale tipo di passanti dovrà essere
montato sul trasformatore in fornitura e quali dovranno essere forniti a corredo come
parti di ricambio.
6.6.1
Passanti olio/aria
Tali trasformatori saranno collegati sul lato AT con tubi, corde o sbarre isolate in
aria.
I passanti AT olio/aria saranno conformi alla specifica Enel DJ1104/2.
6.6.2
Passanti olio/olio
Tali trasformatori saranno collegati sul lato AT dei trasformatori tramite cavi AT
isolati. Le caratteristiche dei cavi AT e delle relative terminazioni saranno
comunicate al Fornitore all’atto dell’emissione dell’Ordine.
I passanti AT olio/olio saranno conformi alla specifica Enel DJ1104/3.
Sono comprese nella fornitura, per ogni macchina, n° 3 muffole in olio di raccordo
tra i passanti AT ed i terminali cavo.
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Le sopra citate muffole dovranno essere corredate dai seguenti accessori:
•
conservatore di olio;
•
olio dielettrico necessario al riempimento delle muffole e del relativo
conservatore;
•
soffietti di accoppiamento tra le muffole dei passanti olio/olio e le muffole dei
terminali cavo;
•
connessioni elettriche;
•
relè buchholz montato sulle tubazioni di collegamento tra il conservatore e le
muffole;
•
tubazioni di collegamento necessarie;
•
struttura metallica di supporto delle muffole.
Le dimensioni e le forature della flangia di accoppiamento tra il terminale cavo
(escluso dalla fornitura) ed il cassonetto muffola di raccordo al passante AT,
nonché le connessioni elettriche, dovranno essere concordate dall’Impresa
costruttrice del trasformatore in accordo con il fornitore del terminale cavo, con
responsabilità solidale sia per la fornitura che per il montaggio.
I limiti di fornitura dell’Impresa costruttrice dei trasformatori rispetto a quelli della
Ditta responsabile della posa in opera dei terminali cavo sono quelli che si
deducono dalla norma CEI EN 50299.
Le muffole saranno dotate di flange cieche per consentire lo smontaggio delle
connessione elettriche interne dall’esterno.
Ciascuna muffola in olio sarà dimensionata per la stessa pressione di prova della
cassa.
E’ previsto che il trasformatore venga provato in officina con passanti olio/aria.
Gli adattatori necessari per le prove saranno messi a disposizione dal costruttore
del trasformatore.
6.6.3
Passanti olio/SF6
Nella eventualità che il trasformatore sia destinato ad essere collegato sul lato AT
con condotti sbarre in SF6, sono inclusi nella fornitura i soffietti ed i sistemi di
controllo contro eventuali infiltrazioni di gas nell’olio dell’isolatore passante.
I passanti AT olio/aria saranno conformi alla specifica Enel DJ1104/3.
I limiti di fornitura dell’Impresa costruttrice dei trasformatori rispetto a quelli della
Ditta responsabile della posa in opera del condotto sbarre isolato in SF6 sono
quelli che si deducono dalla norma CEI EN 62271-209, laddove per “costruttore
estremità cavo” si intenda costruttore del trasformatore.
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6.7 RADIATORI
Il trasformatore, destinato all’installazione all’aperto, sarà dotato di radiatori
addossati al cassone e raffreddati a mezzo elettroventilatori posizionati sotto i
radiatori stessi in maniera tale da convogliare l’aria verso l’alto (raffreddamento
ONAN/ONAF).
Detti radiatori saranno provvisti dei seguenti accessori :
•
valvole di intercettazione a tenuta d’olio sulle tubazioni di collegamento al
cassone per consentire la rimozione del radiatore senza lo svuotamento dell’olio
contenuto nel cassone, con fornitura delle relative flange cieche;
•
tappi per lo sfiato e scarico dell’olio;
•
ganci di sollevamento.
I radiatori devono consentire la loro pulizia esterna senza che sia necessaria la loro
rimozione.
Il comando automatico degli elettroventilatori deve essere dato da un termostato
(due nel caso di più gruppi di ventilazione) posizionato/i ad altezza uomo in
prossimità della cassetta di centralizzazione BT e la cui sonda sarà montata in
apposito pozzetto sul coperchio della cassa del trasformatore.
Gli elettroventilatori (non meno di 4 unità) devono essere smontabili agevolmente e
comunque senza rimuovere le unità refrigeranti.
Nel caso il raffreddamento venga realizzato con un numero di elettroventilatori
maggiore di 4 unità, la gestione degli stessi sarà suddivisa in due gruppi distinti ed il
loro intervento sarà differenziato.
I ventilatori devono avere grado di protezione IP20. I motori dei ventilatori devono
avere numero di poli non inferiore a 6 e grado di protezione IP55.
Le ventole dei ventilatori devono essere di materiale metallico e protette da rete
metallica conforme a Norme CEI 70-1, prima cifra caratteristica non inferiore a 2.
Inoltre deve essere prevista una idonea protezione (griglia o altro accorgimento
costruttivo) tra il refrigerante e la ventola per evitare che in caso di rotture di
quest’ultima le schegge possano colpire i refrigeranti con possibilità di
danneggiamenti.
L’Impresa realizzerà la logica di gestione del sistema di raffreddamento in modo che
vengano segnalate le possibili anomalie di funzionamento. Sarà segnalata l’eventuale
mancanza di alimentazione in corrente alternata.
6.8 COMMUTATORE SOTTO CARICO
I trasformatori saranno equipaggiati con commutatori sotto carico del tipo Vacutap
VM III 300Y Classe 170 della Maschinenfabrik Reinhausen Gmbh.
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6.9 ACCESSORI MECCANICI
Il trasformatore deve essere equipaggiato con i seguenti accessori meccanici aventi
le caratteristiche appresso indicate.
6.9.1
Conservatore d’olio
Conservatore d’olio capace di contenere la variazione di volume di olio tra le
temperature di -25°C e +90°C con dispositivo di protezione dell’olio dal contatto
con l’aria; le caratteristiche di detto dispositivo saranno precisate dal costruttore in
sede di offerta.
Esso sarà dotato di apposito setto indipendente per l’olio del variatore sotto carico.
Ogni compartimento deve essere munito di indicatore di livello di tipo magnetico
con tacche di livello a -15°C, +20°C, +90°C e con contatto di scambio di allarme
per minimo livello cablati in morsettiera; l’indicatore sarà disposto in modo tale
che sia facilmente visibile da un operatore posto sul piano di calpestio. Devono
inoltre essere previsti tappi di riempimento, valvole di intercettazione del tipo
lenticolare, tra cassone e conservatore disposte a monte e a valle dei relè
Buchholz, rubinetto di scarico, scarico di troppo pieno, boccaporto di ispezione.
Il conservatore deve essere dimensionato per essere in grado di funzionare
sottovuoto e per la pressione di prova prevista per il cassone.
6.9.2
Accessori per le apparecchiature per il trattamento olio
•
Valvole di intercettazione, di tipo lenticolare, da disporre a monte e a valle
di ciascuno dei relè a gas di cui al punto 6.10.3;
•
I conservatori d’olio dei trasformatori e dei commutatori sotto carico
saranno equipaggiati con essiccatori con silicagel esenti da manutenzione
della Messko (gruppo Maschinenfabrik Reinhausen Gmbh) tipo MitraB. Tali
unità saranno poste ad un’altezza di 1,5m dalla base del trasformatore in
posizione facilmente accessibile. Detti essiccatori saranno controllati da
sensori di umidità e temperatura ed avranno ciascuno un contatto per la
segnalazione del malfunzionamento riportati all’interno della cassetta
elettrica del trasformatore stesso.
•
Due flange cieche con foro di ispezione munito di vetro spia e protetto, da
montare separatamente sul coperchio;
•
Tre flange cieche da montare al posto dei passanti AT;
•
Un rubinetto in bronzo, con elemento mobile sferico, per il prelievo di
campioni di olio con attacco femmina Gj ½” UNI ISO 7/1a, dotato di
tappo maschio T9 ½” gas UNI 5192 con catenella ; tale dispositivo deve
essere disposto a non oltre 30 mm dal fondo;
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•
Due rubinetti in bronzo, con elemento mobile sferico, con attacco maschio
Gc 1” ½ gas UNI ISO 7/1a, muniti di calotte a dado T1 - 1” ½ gas UNI
5192 con catenella, per apparecchiature di trattamento dell’olio. I rubinetti
devono essere disposti rispettivamente nella parte superiore e nella parte
inferiore del cassone, in punti diametralmente opposti e con attacco alto
riportato vicino a quello basso. Il rubinetto inferiore servirà anche per lo
scarico dell’olio;
•
Due rubinetti come alla posizione precedente posti sul contenitore
dell’interruttore del commutatore sotto carico;
•
Un rubinetto in bronzo, con elemento mobile sferico, con attacco maschio
Gc 1” ½ gas UNI ISO 7/1a, munito di calotta a dado T 1 - 1” ½ gas UNI
5192 con catenella, per la pompa a vuoto;
•
Due valvole di intercettazione, di tipo lenticolare, lato cassa per ogni
radiatore;
•
Flange cieche con guarnizione per la chiusura delle valvole di cui alla
posizione precedente.
6.9.3
Pozzetti
N. 5 pozzetti per la misura della temperatura dell’olio negli strati superiori, dei
quali uno sarà utilizzato per la sonda del termometro a quadrante, uno per il
termostato di comando degli elettroventilatori, il terzo per la sonda per la misura
della temperatura dell’olio a distanza tramite centralina termometrica e i rimanenti
due a disposizione. Tali pozzetti dovranno essere disposti sul coperchio in
prossimità del canale tra A.T. e M.T. delle tre colonne avvolte, due da un lato ed il
terzo dall’altro rispetto al gioco, mentre i due disponibili saranno posizionati in
prossimità dei passanti dei due avvolgimenti MT. Essi dovranno essere realizzati
con un tubo lungo non meno di 150 mm, a fondo cieco, sporgente circa 30 mm
dal coperchio, filettato esternamente per circa 20 mm e munito di tappo di
chiusura metallico verniciato.
6.9.4
Appoggi, ruote e martinetti
•
n. 4 piedini di stazione per l’appoggio del trasformatore nella posizione di
installazione sull’impianto;
•
n. 4 piastre per l’appoggio dei martinetti di sollevamento;
•
n. 4 ruote di scorrimento.
Le ruote, da utilizzare nella traslazione del trasformatore completamente montato
e pieno d’olio sull’impianto, debbono essere del tipo orientabile, adatte a scorrere
su rotaia tipo 60 UNI 3141.
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L’Impresa dovrà specificare nel manuale di istruzione le condizioni per la
movimentazione in impianto della macchina completamente montata.
6.9.5
Accessori meccanici vari
•
N. 1 valvola di sicurezza del tipo a molla con protezione antispruzzo,
destinata a proteggere il trasformatore da eventuali sovrapressioni interne.
Detta valvola dovrà essere completa di segnalazione ottica e di contatti di
scambio, per la segnalazione elettrica di intervento, riportati a morsettiera;
•
La taratura della valvola deve essere tale da impedire interventi
intempestivi durante la prova di sovrappressione e di tenuta al corto
circuito che la macchina abbia superato con esito positivo;
•
Finestra spia per il controllo dell’olio durante il trattamento;
•
Tronchi di tubo flangiato per la sostituzione dei relè Buchholz nel caso di
smontaggio di questi;
•
Ganci e golfari per il sollevamento del coperchio, della parte estraibile del
trasformatore e del trasformatore completo;
•
Ganci per il traino nelle due direzioni e quattro versi ortogonali;
•
Valvole di immissione olio.
6.9.6
Attrezzature di montaggio
Nella Relazione Tecnica RT 7/3/328 sarà specificato se la fornitura è comprensiva
di una serie completa di chiavi ed attrezzi speciali per il montaggio e smontaggio
degli ausiliari e delle parti accessorie della macchina.
6.9.7
Bulloneria
Tutta la bulloneria necessaria per il fissaggio degli ausiliari e delle parti accessorie
del trasformatore deve essere in acciaio inox.
6.10 ACCESSORI ELETTRICI
Il trasformatore deve essere equipaggiato con i seguenti accessori elettrici aventi le
caratteristiche appresso indicate:
6.10.1 Termoresistenze
•
N. 1 termoresistenza da installare nel pozzetto predisposto di cui al par.
6.9.3, per la misura a distanza della temperatura dell’olio;
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•
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N. 3 termoresistenze da posizionare sul nucleo del trasformatore e
precisamente in corrispondenza del centro delle colonne avvolte (una per
colonna).
Tutte le termoresistenze di cui sopra debbono essere in platino, con intervallo
fondamentale da 1 a 100°C.
6.10.2 Termometro a quadrante con funzione di protezione e misura
N. 1 termometro a quadrante per la misura della temperatura dell’olio, fissato
elasticamente al cassone in posizione facilmente visibile da un operatore posto sul
piano di calpestio della macchina.
Il termometro dovrà essere munito di indice di massima a due contatti
normalmente aperti per l’allarme di massima temperatura di tipo regolabile
individualmente e con circuiti elettrici indipendenti.
Il termometro dovrà essere ad espansione di fluido ed avere il capillare di
lunghezza adeguata per l’alloggiamento dell’elemento sensibile nel pozzetto di cui
al par. 6.9.3 . La precisione dovrà essere inferiore a ±1% del valore di fondo
scala. La corrente nominale di impiego dei contatti non dovrà essere inferiore a 1
A a 110 Vcc secondo Norme CEI 17-12.
6.10.3 Relè Buchholz
N. 1 relè a sviluppo di gas di tipo Buchholz, in esecuzione antisismica, del tipo a
due galleggianti con dispositivo sensibile alla corrente di olio da montare sul tubo
di collegamento tra conservatore e cassone.
Il relè sarà conforme alla norma CEI EN 50216-2 e con grado di protezione IP55.
Il relè deve avere due contatti di scambio ed uno normalmente aperto, cablati in
morsettiera, per l’allarme e deve essere corredato di un dispositivo per il controllo
dei circuiti e di un dispositivo per la raccolta dei gas riportato ad altezza d’uomo.
N. 1 relè a flusso di olio sul tubo di collegamento tra il contenitore dell’interruttore
del commutatore sotto carico e l’apposito scomparto del conservatore, completo di
contatto di scatto.
I contatti ausiliari di allarme e di scatto dei dispositivi di protezione dovranno
avere le seguenti caratteristiche :
•
corrente nominale: 10 A
•
tensione nominale: 250 Vcc
•
potere di interruzione a 110 Vcc con L/R=40 msec. per 100.000 manovre:
0,5 A .
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6.10.4 Termostato per il comando degli elettroventilatori
Un termostato con due soglie regolabili, ciascuna munita di contatto, per il
comando degli elettroventilatori, la cui sonda verrà alloggiata nei pozzetti di cui al
par. 6.9.3 .
6.10.5 Apparecchiature elettriche ausiliarie
1. N. 1 cassetta di centralizzazione, metallica, installata sul cassone, contenente:
tutte le apparecchiature di comando, protezione e segnalazione degli
elettroventilatori; la morsettiera per il collegamento delle protezioni di
macchina e per la centralizzazione di tutti i collegamenti ausiliari, di potenza e
non, tra il trasformatore ed il resto dell’impianto.
2. N. 1 cassa di manovra del variatore sotto carico contenente le seguenti
morsettiere:
•
n. 1 morsettiera relativa alle alimentazioni, ai comandi ed agli allarmi del
commutatore;
•
n. 2 morsettiere distinte sulle quali saranno cablate, per ognuna, tutte le
posizioni dei gradini del commutatore.
Tutte le cassette contenenti apparecchiature di comando, protezione
segnalazione devono essere provviste di dispositivo anticondensa termostatato.
e
Tutte le morsettiere dovranno essere composte da morsetti passanti componibili,
con serraggio a vite dei conduttori, montati affiancati su guida unificata, disposti in
posizione facilmente accessibile e singolarmente numerati.
Le apparecchiature di potenza devono essere idonee a resistere ad una corrente
simmetrica di corto circuito pari a 25 kA.
Tutte le cassette sopracitate debbono avere un grado di protezione non inferiore a
IP55 secondo Norme CEI 70-1.
Le portelle delle cassette debbono essere preferibilmente cernierate e comunque
apribili solo con chiave o maniglia asportabile.
Tutti i contatti di allarme segnalazione e scatto, indicati nel presente documento,
sono da considerare liberi da tensione e cablati, congiuntamente alle misure di
temperatura, sulle morsettiere di cui alle cassette su indicate.
Le caratteristiche tecniche degli stessi laddove non diversamente prescritto
saranno:
•
corrente nominale : 5 A
•
tensione nominale : 250 Vcc
•
Potere di interruzione a 110 Vcc con L/R = 40 msec. per 100.000 manovre
: 0,5 A
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Laddove le alimentazioni sono realizzate tramite interruttori automatici, la relativa
segnalazione di stato deve essere riportata in morsettiera.
6.10.6 Cavi elettrici
I cavi di potenza, comando, segnalazione e misura impiegati per i collegamenti
interni ai quadri e per i collegamenti tra le apparecchiature e le cassette di
centralizzazione dovranno essere in corda di rame isolato del tipo non propagante
incendio, a ridottissima emissione di fumi e gas tossici e corrosivi, a Norme CEI
20-22/II e 20-38. I cavi di comando e segnalazione dovranno essere di sezione
non inferiore a 2,5 mm2.
Ai due estremi dei cavi debbono essere previsti marcafili in plastica componibili
portanti la sigla o il numero corrispondente sullo schema funzionale; dovranno
comunque riportare il numero di morsettiera e di morsetto di provenienza e di
destinazione. Le connessioni alle morsettiere debbono essere effettuate tramite
terminali stagnati di tipo preisolato per applicazione a compressione. Tutti i cavi
facenti parte della fornitura devono essere posati entro tubi di acciaio rigidi salvo il
caso di collegamento ad apparecchi soggetti a movimenti o vibrazioni, in tal caso
devono essere posati dentro tubi di acciaio flessibili. Tutte le tubazioni flessibili e
relativa bulloneria debbono essere in acciaio inossidabile.
6.10.7 Messa a terra
N. 2 attacchi per la messa a terra del cassone, conformi alla tabella UNEL 06131 71, esecuzione B. Detti attacchi debbono essere disposti in verticale sulla parete
del cassone, alla base di questo, in corrispondenza dei lati corti opposti del
trasformatore e debbono essere contraddistinti da targhette, con il simbolo di
messa a terra, applicate alla cassa.
6.10.8 Centralina termometrica
Sulla macchina sarà previsto un trasduttore di temperatura con uscita 0 ÷ 5 mA (5
mA = 120 % del valore massimo nominale della sonda). Lo stesso permetterà
l’acquisizione e la trasmissione a distanza dei segnali provenienti dalle
termoresistenze di cui al par. 6.10.1 .
6.11 TARGHE
•
N. 2 targhe con i dati caratteristici del trasformatore (in accordo alle Norme CEI
di riferimento);
•
N. 2 targhe con la sigla del trasformatore, di dimensioni minime 400 x 300 mm.
Le targhe riportanti la sigla di identificazione saranno realizzate in acciaio INOX
18/8, spessore 2 mm con scritte e bordi in rilievo color metallo satinato, fondo
inciso chimicamente e colorato in azzurro RAL 5010 a forno.
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Ciascuna delle due targhe di cui sopra deve essere disposta sui lati lunghi del
trasformatore ad una altezza da terra di circa 3 metri. Per la sigla del trasformatore
vedere la Relazione Tecnica RT 7/3/328.
6.12 VERNICIATURA
Il rivestimento protettivo esterno del trasformatore deve essere realizzato tramite i
seguenti trattamenti:
•
una mano di fondo;
•
eventuali mani intermedie;
•
una mano a finire.
Lo spessore totale del ciclo, misurato dopo 48 ore dall’applicazione della mano a
finire, dovrà essere pari a 120 µm ± 10% . Le caratteristiche chimiche della mano a
finire e della mano di fondo sono indicate di seguito; gli eventuali prodotti vernicianti
intermedi sono a scelta dell’Impresa. In ogni caso tra le diverse mani costituenti il
ciclo deve esistere un contrasto cromatico tale da permettere facilmente la loro
identificazione.
Mano di fondo
Pittura a base di zinco metallico non minore dell’80% in peso su residuo secco
disperso in resina alchin-silicato ed idonei solventi conformi alla legge 245 del
05.03.1963 .
Mano a finire
Pittura in resina dei seguenti tipi:
•
alchidico-siliconica (copolimero al 30% di silicone);
•
epossidica;
•
poliuretanica;
•
vinilica.
Solvente conforme alla legge 245 del 05.03.1963 colore RAL 7031, salvo quando
diversamente indicato nella Relazione Tecnica RT 7/3/328.
Le superfici da proteggere dovranno essere sottoposte a preliminare sabbiatura al
metallo bianco, secondo la specifica SSPC-SP5 con altezza massima del profilo di 50
µm. L’applicazione del fondo deve essere fatta non oltre le 24 ore dopo la sabbiatura.
Altri cicli di trattamento, che comunque dovranno essere preventivamente approvati
da Acea, possono essere presi in considerazione se il loro comportamento può essere
suffragato da una adeguata esperienza di esercizio e verificabile con prove di
laboratorio.
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A cura dell’Impresa saranno messe a disposizione dell’ACEA, per il collaudo n. 15
piastrine di materiale ferroso (identico a quello usato per la costruzione del cassone)
sulle quali sarà stato precedentemente realizzato il ciclo di trattamento completo
secondo le modalità esposte.
L’ACEA si riserva, comunque, di effettuare campionamenti di materiale ferroso
verniciato direttamente dal manufatto finito.
Il costo di tale operazione graverà sull’Impresa in caso di esito negativo del
successivo collaudo, sull’ACEA nel caso contrario.
Su dette piastrine verranno effettuate le prove comportamentali di seguito elencate:
•
Verifica dello spessore.
Si misura lo spessore del rivestimento protettivo in corrispondenza di dieci punti
scelti a caso sull'intera superficie pitturata. La verifica è considerata positiva se
sono rispettate le seguenti condizioni:
a. la media delle misure non deve essere inferiore al valore nominale previsto;
b. nessuna misura deve essere inferiore al valore minimo previsto.
Nel caso particolare di superfici zincate, per la verifica del rivestimento protettivo
si applica la relativa normativa con la precisazione che lo strato di zinco deve
essere calcolato in conformità con il metodo di prova magnetico secondo le
Norme EN ISO 2178 ed EN ISO 2064;
•
Verifica dell’aderenza secondo Norme ISO 2409 (quadrettatura): non superiore a
1 (5% di distacco);
•
Verifica della resistenza all’umidità secondo Norme ASTM 2247-68. Dopo 72 ore di
prova non è ammessa la presenza di bolle superiori al grado “4 few” delle Norme
ASTM D714-56. Dopo 500 ore di prova non è ammessa la presenza di bolle del
tipo superiore al grado “4 medium” delle Norme ASTM D714-56, inoltre non è
ammessa la presenza di punti di ruggine in quantità superiore a quella prevista
dalle Norme ASTM D610-85 grado 7;
•
Verifica della resistenza alla nebbia salina secondo Norme UNI 5687-73, dopo
esposizione di 1.000 ore. I criteri di valutazione dell’esito della prova sono uguali
a quelli previsti per la prova di cui al punto precedente;
•
Verifica della resistenza all’olio caldo, da eseguire per immersione delle piastrine
pitturate in olio dielettrico per trasformatori alla temperatura di 100 °C e per la
durata di 240 ore. Non è ammessa la formazione di blisters o di altre forme di
distacchi del rivestimento protettivo. Al termine della prova i campioni, sgrassati
con opportuni detergenti, saranno sottoposti alla verifica dell’aderenza; non si
deve superare il valore 2 (15% di distacco).
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Le prove dovranno fornire esito favorevole su tutti i provini esaminati. Tuttavia,
per due prove al massimo, sarà tollerato un provino difettoso su ciascuna prova.
In tal caso la prova, o le prove, che hanno comportato un provino difettoso
saranno ripetute su 3 provini per ciascuna prova e nella ripetizione non saranno
ammessi provini difettosi.
Le superfici interne (conservatore incluso) saranno protette con vernice o
trattamenti resistenti all’azione dell’olio caldo (temperatura massima 100°C).
6.13 ALIMENTAZIONI AUSILIARIE
Presso gli impianti sono disponibili le seguenti alimentazioni ausiliarie:
•
110 Vcc, +10% -20% ;
•
230/133 Vca +10% -20% , f = 50 Hz;
•
400/230 Vca +10% -20% , f = 50 Hz.
Nella Relazione Tecnica RT 7/3/328 sarà indicato quali delle suddette alimentazioni è
disponibile nell’impianto di destinazione del trasformatore.
7
PROVE
7.1 GENERALITA`
Sul trasformatore e relativi componenti e materiali saranno eseguite presso le officine
del Costruttore e dei suoi subfornitori e sull’impianto o presso altro centro di prova
opportunamente attrezzato, tutti i controlli e le prove atte a verificare la rispondenza
della fornitura alle prescrizioni di cui alla presente Specifica e alle Norme e ai
documenti di riferimento in essa citati.
In particolare saranno eseguiti almeno i controlli e le prove indicate ai successivi
punti che si intendono suddivise nelle seguenti categorie.
•
prove su materiali e componenti;
•
prove di accettazione (da effettuarsi sull’intera fornitura);
•
prove di tipo (da effettuarsi, per ogni serie di macchine uguali, su un solo
esemplare);
•
prove speciali (da effettuarsi, per ogni serie di macchine uguali, su un solo
esemplare).
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Nel caso in cui non fosse possibile effettuare qualcuna delle prove previste presso il
Costruttore o i suoi subfornitori, e già incluse o quotate nell’ordine, queste potranno
essere eseguite presso un laboratorio scelto di comune accordo e gli eventuali oneri
aggiuntivi saranno a carico del Costruttore.
Quando non diversamente indicato le prove devono essere effettuate con le modalità
delle norme CEI EN 60076.
Le prescrizioni e le condizioni generali di prova devono inoltre essere in accordo con
quanto indicato dalla pubblicazione CEI “Guida per l’esecuzione delle prove sui
trasformatori di potenza”.
I trasformatori con passanti A.T. del tipo olio/SF6 o olio/olio devono essere presentati
al collaudo provvisti dei propri passanti. Per l’esecuzione delle prove rispettivamente
lato esterno SF6 o lato esterno olio saranno montati adattatori di prova pieni d’olio
terminanti con passanti olio/aria così da poter portare in tensione i terminali A.T.
della macchina. Dopo il collaudo e prima della spedizione, l’uscita lato SF6 deve
essere accuratamente pulita e lavata con solventi per eliminare tracce di olio.
La terna degli adattatori di prova e relativi passanti olio/aria devono essere messi a
disposizione dal Costruttore dei trasformatori.
7.2 PROVE SUI MATERIALI E COMPONENTI
Sui singoli materiali e componenti la fornitura saranno eseguite, prima del montaggio
del trasformatore, le prove previste dalle Norme CEI e/o qui precisate, relative ai
materiali e apparecchiature nel seguito elencati.
L’ACEA potrà a suo giudizio non presenziare alle prove di cui al presente punto. Essa
dovrà però essere tempestivamente preavvisata dal Costruttore dell’effettuazione
delle prove e, nel caso non vi presenzi, dovrà comunque ricevere dal Costruttore
stesso i certificati delle prove effettuate.
Le prove contraddistinte con (*) possono essere sostituite da idonea certificazione
rilasciata dal subfornitore.
Le normative e procedure applicabili dovranno essere sottoposte alla preventiva
approvazione dell’ACEA.
Sui materiali e componenti comunque saranno effettuate, ove non diversamente
indicato, almeno le seguenti prove.
1. Rame avvolgimenti
•
controllo dimensionale
•
analisi chimica (titolo) (*)
•
caratteristiche meccaniche
•
determinazione della resistività ohmica (*)
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2. Lamierino magnetico
•
controllo dello spessore
•
misura delle perdite specifiche
•
verifica dell’isolamento superficiale
3. Lamiera e profilati per cassone e altre parti strutturali
•
controllo dimensionale
•
analisi chimica (limitatamente alle lamiere) (*)
•
caratteristiche meccaniche (limitatamente alle lamiere) (*)
4. Cartogeno
•
controllo dimensionale
•
controllo densità (*)
•
controllo resistenza a trazione (*)
•
controllo olio assorbito (*)
•
controllo allungamento a rottura (*)
•
controllo a ritiro (*)
•
controllo resistenza a flessione (*)
•
controllo conduttività dell’estratto acquoso (*)
•
controllo rigidità dielettrica (*)
5. Carta isolante (per conduttori di rame per avvolgimenti)
•
caratteristiche fisiche (*)
•
caratteristiche chimiche (*)
•
caratteristiche meccaniche (*)
•
caratteristiche elettriche (*)
6. Passanti
•
prove di accettazione, di tipo o speciali in conformità alle Norme CEI di
riferimento.
7.3 PROVE DI ACCETTAZIONE
Sul trasformatore montato saranno effettuati i controlli e le prove appresso indicate.
1. Verifica della documentazione relativa ai controlli effettuati sulla progettazione
e durante la costruzione della macchina.
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2. Verifica della corrispondenza costruttiva ai disegni e agli schemi
3. Misura del rapporto di trasformazione e verifica dello schema di collegamento.
Da eseguire in conformità alla norma CEI EN 60076-1 su entrambe i rapporti
di trasformazione.
4. Prova di isolamento a impulso atmosferico. La prova deve essere eseguita
applicando tra ciascun terminale e la terra impulsi di tensione di polarità
negativa di ampiezza pari a quella prescritta al capitolo 4 del presente
documento. Qualora la macchina venisse sottoposta alla Prova di tenuta al
corto circuito, la Prova di isolamento a impulso atmosferico dovrà essere
eseguita successivamente a quest’ultima.
5. Prova di isolamento con tensione applicata a frequenza industriale. La prova
deve essere eseguita ai livelli prescritti al capitolo 4 del presente documento.
6. Prova di tenuta di breve durata con tensione indotta a frequenza industriale.
Secondo quanto prescritto dalla normativa del CEI. Per la macchina sottoposta
alle “prove speciali”, detta prova dovrà essere eseguita successivamente a
quella di tenuta al corto circuito dal punto di vista dinamico.
7. Misura della resistenza ohmica degli avvolgimenti. Da eseguire in conformità
alla norma CEI EN 60076-1.
8. Misura delle perdite e della corrente a vuoto. Da eseguire in conformità alla
norma CEI EN 60076-1. I valori rilevati devono essere conformi ai valori
prescritti. La misura delle perdite deve essere effettuata mediante wattmetri e
trasformatori di corrente e di tensione di almeno classe 0,2. Al fine di
verificare la bontà del sistema di misura utilizzato, deve essere disponibile la
documentazione di valutazione degli errori sistematici e delle incertezze di
misura del circuito complessivo utilizzato.
9. Misura delle perdite dovute al carico e della tensione di corto circuito. Da
eseguire in conformità alla norma CEI EN 60076-1. I valori rilevati devono
essere conformi ai valori prescritti. Rimangono valide le indicazioni menzionate
per la misura delle perdite a vuoto. Inoltre, i dati rilevati devono essere
corretti per tenere conto degli errori di misura: è prescritta la correzione
almeno degli errori d'angolo dei trasformatori di misuraLa misura deve essere
eseguita con il variatore sotto carico nella presa centrale (capitolo 4) e nelle
prese estreme, con riferimento alla potenza di presa, per ogni coppia di
avvolgimenti.
10. Verifica funzionamento del variatore sotto carico. Da eseguire in conformità
alla norma CEI EN 60076-1.
11. Misura dell’induttanza equivalente. Sul trasformatore saranno effettuate le
misure dell’induttanza equivalente stella di corto circuito.
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12. Verifica degli accessori e componenti montati sul trasformatore. Si deve
verificare che sul trasformatore siano montati tutti gli ausiliari, gli accessori e
componenti previsti in ordinazione e che gli stessi siano funzionanti
correttamente con prestazioni corrispondenti alle funzioni richieste. Su tutti i
circuiti elettrici deve essere inoltre eseguita una prova di tensione applicata
verso massa a 2 kV, 50 Hz per 1 minuto.
13. Elettroventilatori. Sarà effettuata la misura della potenza assorbita dagli
elettroventilatori, nelle condizioni nominali di funzionamento e sarà verificata
la logica di gestione del sistema di raffreddamento.
14. Verifica del rivestimento protettivo. Sul rivestimento protettivo saranno
eseguite le seguenti verifiche:
•
Verifica dello spessore
Si misura lo spessore del rivestimento protettivo in corrispondenza di dieci
punti scelti a caso sull'intera superficie pitturata. La verifica è considerata
positiva se sono rispettate le seguenti condizioni:
c. la media delle misure non deve essere inferiore al valore nominale
previsto;
d. nessuna misura deve essere inferiore al valore minimo previsto.
Nel caso particolare di superfici zincate, per la verifica del rivestimento
protettivo si applica la relativa normativa con la precisazione che lo strato
di zinco deve essere calcolato in conformità con il metodo di prova
magnetico secondo le Norme EN ISO 2178 ed EN ISO 2064
•
Verifica dell'aderenza
Viene attuata con metodo di quadrettatura della superficie secondo la
Norma EN ISO 2409; il punto di misura è uno e deve essere scelto a caso
sulla superficie pitturata. Sarà comunque facoltà del collaudatore ripetere
la prova in ulteriori punti qualora l’aspetto della superficie non si presenti
uniforme. La verifica è considerata positiva se il grado di alterazione
risulterà non superiore a 1, corrispondente ad un distacco del 5% della
superficie quadrettata. Per i rivestimenti protettivi con pitture di fondo
ricche di zinco, il grado di alterazione non deve essere superiore a 2,
corrispondente ad un distacco del 15% della superficie quadrettata.
15. Prove sull’olio. Su campioni d’olio prelevati dalla macchina verranno eseguite
prove per controllare la rispondenza ai requisiti prescritti dalle Norme CEI EN
60296 per olio nuovo e dalla Specifica Tecnica 7/3/318.
16. Misura del livello di rumore. Da eseguire con il metodo della pressione
acustica, in conformità alla norma CEI EN 60076-10. I livelli di potenza
acustica della macchina non devono superare i limiti prescritti nel paragrafo
contenente le caratteristiche nominali richieste.
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17. Misura della resistenza di isolamento, della capacità e del tg δ. Da eseguire in
conformità alla Norma EN 60076-1. La misura della resistenza di isolamento va
effettuata dopo un minuto dall'applicazione della tensione di 5 kV c.c. tra gli
avvolgimenti e la massa. La misura della capacità e del tg δ va effettuata con
metodo a ponte applicando una tensione di 10 kV c.a. tra gli avvolgimenti e
tra questi e la massa. I valori ottenuti devono essere riportati sul rapporto di
prova.
18. Prove sui componenti. Il Costruttore deve fornire copia dei certificati delle
prove di accettazione eseguite sugli isolatori passanti e sul commutatore
sottocarico prima del loro montaggio sui trasformatori. Devono essere utilizzati
componenti di tipologie che hanno superato le prove di tipo.
7.4 PROVE DI TIPO
Saranno effettuate sul trasformatore completamente montato presso le officine del
costruttore, ove non diversamente indicato. Le prove di cui ai punti 1. e 2. debbono
essere eseguite nella sequenza ordinata.
Nel caso di esito non favorevole di una della prove, oltre al rifiuto della macchina,
l’Impresa sarà tenuta ad eseguire, a sua cura e spese, la stessa prova di tipo su tutti
i trasformatori oggetto della fornitura.
In sostituzione delle prove di tipo e speciali, a giudizio dell’ACEA, potrà essere esibito
un certificato, relativo alle prove stesse, rilasciato da Enti accreditati, relativo a
macchine aventi identiche caratteristiche costruttive sia meccaniche che elettriche.
1. Prove di riscaldamento a carico e prove di riscaldamento di lunga durata con
analisi gascromatografiche. Da eseguire in conformità alla norma EN 60076-2.
La posizione del commutatore sottocarico deve essere di norma quella
corrispondente alla massima corrente nell'avvolgimento AT. Per le macchine a
doppia tensione secondaria si farà riferimento al collegamento
dell'avvolgimento MT che risulta termicamente più sollecitato. Sono previste
due prove distinte per ciascuna delle due tipologie di funzionamento:
•
Prova di riscaldamento a potenza nominale in funzionamento ONAN;
•
Prova di riscaldamento a potenza nominale in funzionamento ONAF.
Ciascuna delle prove deve essere effettuata con riferimento alle condizioni
nominali di tensione e frequenza indicate al capitolo 4. del presente
documento.
Le sovratemperature dell’olio e del rame verranno determinate a partire dai
risultati delle prove effettuate secondo le modalità previste dalle Norme EN
60076-2.
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La prova di riscaldamento di lunga durata con analisi gascromatografiche, che
ha lo scopo di verificare l'assenza di eventuali punti caldi, deve essere
effettuata facendo circolare negli avvolgimenti una corrente pari a 1,10 volte
quella corrispondente alla potenza nominale. La posizione del commutatore
sottocarico e, per le macchine a doppia tensione secondaria, il collegamento
dell'avvolgimento MT, devono essere gli stessi scelti per la prova di
riscaldamento riportata al punto precedente. Una volta raggiunto il regime
termico, la condizione di carico sarà mantenuta per 48 ore, con prelievo, ad
intervalli di 6 ore l'uno dall'altro, di campioni d'olio per analisi del contenuto
dei gas disciolti.
L’esito deve essere considerato positivo se i parametri rilevati nel corso
dell’analisi soddisfano le seguenti condizioni:
•
acetilene
•
tasso di crescita orario globale di:
≤0,3
ppm
≤2
ppm/h
idrogeno+metano+etano
•
tasso di crescita orario di : ossido di carbonio
≤5
ppm/h
•
tasso di crescita orario di: anidride carbonica
≤20
ppm/h
•
rapporto etilene/etano
≤1
2. Verifica della sovratemperatura superficiale del ferro. Il trasformatore deve
essere alimentato a vuoto alla frequenza nominale e con tensione pari a 1,10
volte il valore nominale. Il sistema di raffreddamento può essere parzializzato
o totalmente intercettato al fine di portare la temperatura dell'olio negli strati
superficiali più caldi ad un valore prossimo, ma non superiore, a quello
ottenuto nella prova di riscaldamento. Al termine della prova (regime termico
raggiunto) si deve misurare lo scarto δTp fra la temperatura superficiale del
ferro e quella dell'olio degli strati superficiali più caldi. La temperatura
superficiale del nucleo sarà rilevata per mezzo delle termoresistenze a diretto
contatto dei lamierini magnetici disposte secondo quanto previsto nelle
prescrizioni costruttive, scegliendo come riferimento il maggiore dei valori
misurati. La determinazione della sovratemperatura superficiale del ferro sarà
effettuata convenzionalmente sommando lo scarto δTp di cui sopra al valore
della sovratemperatura dell'olio sull'ambiente negli strati superficiali più caldi
desunta dai rilievi della prova di riscaldamento; il valore così determinato non
dovrà superare 75 °K. All’inizio e al termine della prova dovranno essere
eseguite le analisi gascromatografiche: per i criteri interpretativi si può fare
riferimento alle Norme CEI EN 60599.
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3. Prova di tenuta sottovuoto del cassone e degli accessori montati (inclusi i
radiatori e il conservatore). Deve essere eseguita con il cassone senza olio, ma
contenente il nucleo avvolto, portando l'interno dello stesso ad una pressione
assoluta non superiore a 400 Pa (3 mm di mercurio); si intercetta quindi il
collegamento con la pompa a vuoto e si deve verificare che dopo 6 ore la
perdita non sia superiore al limite indicato nelle prescrizioni costruttive. La
verifica delle deformazioni permanenti deve essere effettuata in almeno 10
punti della superficie esterna della cassa dove presumibilmente possono
manifestarsi le maggiori deformazioni. L'entità delle stesse deve essere
dedotta in base alle distanze rispetto ad un punto fisso arbitrario e non deve
risultare superiore al limite indicato nelle prescrizioni costruttive. I rilievi
devono essere effettuati con una precisione superiore a ± 0,5 mm, prima e
dopo la prova.
4. Prova di tenuta sotto pressione del cassone e degli accessori montati. Deve
essere eseguita con il trasformatore pieno di olio caldo preferibilmente al
termine della prova di riscaldamento. La prova deve essere eseguita
mantenendo in corrispondenza del coperchio della cassa, per 24 ore, un
battente di olio pari all’altezza della cassa. Al termine della prova non si
devono riscontrare macchie o infiltrazioni d’olio. La verifica delle deformazioni
permanenti deve essere effettuata con lo stesso sistema descritto nella prova
precedente.
5. Determinazione del contenuto di armoniche della corrente a vuoto. La prova
deve essere effettuata con le stesse modalita` previste per la misura della
corrente a vuoto di cui al punto 7.3 8. e con la macchina nelle stesse
condizioni di alimentazione previste per detta misura.
6. Misura dell’impedenza alle correnti di sequenza zero. Saranno effettuate
misure in accordo alla “Guida per l’esecuzione delle prove sui trasformatori di
potenza” secondo configurazioni che saranno concordate tra il Costruttore e
Acea Distribuzione SpA .
7. Rilievi con impulsi ricorrenti. La finalità di tali rilievi è la determinazione delle
caratteristiche di trasferimento delle tensioni transitorie (vedi EN 60076-1). I
rilievi devono essere eseguiti sul trasformatore fuori cassa prima del
trattamento applicando, mediante un generatore di impulsi ricorrenti a bassa
tensione, impulsi di forma 1,2/100 μs, onda piena. La polarità dell’impulso è
indifferente.
a. Rilievo delle tensioni sul commutatore sottocarico.
Gli impulsi devono essere applicati tra uno, due o tre terminali di AT e la terra.
I terminali di AT ai quali non viene applicato l'impulso ed i terminali di MT
(escluso il neutro che deve restare libero) devono essere collegati a terra
attraverso un resistore da 500 Ω/fase. Si devono rilevare:
•
la tensione applicata
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•
la tensione verso terra delle prese di regolazione
•
la tensione tra prese di regolazione elettricamente adiacenti
•
la tensione tra prese estreme del campo di regolazione
•
la tensione tra fasi dei contatti del selettore e del preselettore
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I rilievi devono essere eseguiti per le posizioni estreme del campo di
regolazione e per la posizione centrale del commutatore sottocarico. Se la
distribuzione della tensione sull'avvolgimento di regolazione risulta
praticamente uniforme, i rilievi delle tensioni tra le prese di regolazione e tra
queste ultime e la terra possono essere convenientemente ridotti. La prova
deve dare evidenza che, nell'ipotesi di impulsi applicati a un terminale AT (con
gli altri terminali di AT e quelli di linea MT messi a terra tramite le
sopramenzionate resistenze da 500 Ω/fase) di ampiezza pari al livello di
isolamento prescritto ad impulso atmosferico, le tensioni conseguenti tra le
varie parti della regolazione e del commutatore sottocarico e tra queste e la
terra sono inferiori alle corrispondenti tensioni di tenuta del commutatore
sotto carico.
b. Rilievo delle tensioni trasferite sui terminali di MT
Gli impulsi devono essere applicati tra un terminale di AT e la terra; i terminali
di AT ai quali non viene applicato l'impulso devono essere collegati a terra
attraverso un resistore da 500 Ω/fase. I terminali di MT devono essere
successivamente lasciati liberi e collegati a terra attraverso resistori da 500
Ω/fase (escluso il neutro che deve essere lasciato libero). Per ciascuna delle
condizioni di prova si devono rilevare all'oscillografo la tensione applicata e la
tensione tra i terminali di MT e tra ciascuno di questi e la terra. La prova è
superata se, in base ai risultati ottenuti e nell'ipotesi di impulsi applicati a un
terminale AT (con gli altri terminali di AT e quelli di linea MT messi a terra
tramite le succitate resistenze da 500 Ω/fase) di ampiezza pari al livello di
isolamento prescritto ad impulso atmosferico, le tensioni conseguenti ai
terminali di MT non sono superiori ai livelli d’isolamento previsti per gli stessi
avvolgimenti di MT.
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7.5 PROVE SPECIALI
1. Prova di tenuta al corto circuito. Tale prova sarà eseguita, a richiesta
facoltativa dell’A.C.E.A., secondo quanto indicato nella Relazione Tecnica RT
7/3/328 allegata. La prova deve essere eseguita in trifase alimentando la
macchina a vuoto lato A.T. ed effettuando il corto circuito lato avvolgimenti
non alimentati, dopo l’estinzione del transitorio di inserzione. Il valore della
tensione di alimentazione a vuoto deve essere tale 1 da ottenere la corrente di
prova prescritta quando sia stato stabilito il corto circuito. Quest’ultimo deve
essere mantenuto per la durata di 0,5 sec. (tolleranza ± 10%).
Il valore permanente della corrente di prova I p va calcolato in conformità alle
prescrizioni della norma CEI EN 60076-5.
Le correnti di prova devono avere:
•
valore efficace della componente permanente lato A.T. pari a quanto
prescritto (con tolleranza ± 10%);
•
valore di cresta del primo picco di corrente su una fase pari a 2,55 volte il
valore efficace della componente permanente prescritta (con tolleranza ±
5%).
Sulla macchina in prova devono esere eseguite complessivamente 12 prove di
corto circuito trifase 2 di cui:
•
6 prove per il rapporto di trasformazione 150/20 kV, relative al corto
circuito tra l’avvolgimento A.T. e un solo avvolgimento B.T., l’altro
restando a vuoto;
•
6 prove nelle stesse condizioni suddette, ma relativamente all’altro
avvolgimento B.T. (8,4 kV).
Per ciascun gruppo le 6 prove devono essere effettuate con commutatore di
A.T. posizionato sulla presa centrale, applicando a ciascuna colonna
ciclicamente il valore di cresta prescritto per la corrente di prova.
Durante le prove devono essere eseguite:
•
1
il rilievo oscillografico delle tensioni e delle correnti applicate ad ogni prova
al fine di verificare il loro valore, il grado di asimmetria raggiunto e la
durata del corto circuito;
Detto valore non dovrà essere superiore a 1,15 volte la tensione nominale di presa.
Eventuali prove preliminari per la messa a punto del circuito devono essere eseguite a valori di corrente non superiori
al 70% di quelli prescritti.
2
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•
la misura dell’induttanza di corto circuito da eseguire prima della prova e
dopo ogni applicazione della corrente di corto circuito prescritta (con
strumento a ponte che assicuri la ripetibilità della misura a meno del ± 0,1
%). I valori delle induttanze equivalenti stella di corto circuito rilevati prima
e dopo l’applicazione delle correnti di prova non devono differire di più del
2%;
•
l’ispezione della parte esterna del trasformatore e dei relè a sviluppo di
gas;
•
la ripetizione di tutte le prove di accettazione, incluse le prove dielettriche
al 100% del valore di prova prescritto. La prova ad impulso atmosferico
dovrà essere eseguita a questo punto.
L’esito della prova di tenuta al corto circuito è considerato positivo se sono
soddisfatte tutte le condizioni prescritte dalla norma CEI EN 60076-5. Se
l’esame a vista del trasformatore estratto dalla cassa ha dato esito favorevole
ed i risultati delle misure di induttanza non sono conformi a quanto prescritto,
il Costruttore può richiedere lo smontaggio completo della macchina. In tale
caso il giudizio finale sull’accettazione o meno della fornitura sarà basato
sull’esito di questo ulteriore esame.
2. Verifica della capacità di tenuta al corto circuito dal punto di vista termico.
Tale verifica verrà effettuata a mezzo calcolo.
3. Prova di tenuta sotto pressione degli accessori (radiatori, corpo e sedi delle
valvole e dei rubinetti) prima del montaggio sul trasformatore. Deve
essere
eseguita con olio caldo prima della verniciatura; la temperatura dell’olio
all’inizio della prova deve essere almeno di 70°C. La pressione di prova deve
essere pari a quella che agisce su ogni accessorio da provare durante la prova
di tenuta sotto pressione del cassone e degli accessori montati.
7.6 PROVE IN SITO
Le prove in sito saranno tutte quelle che, il Fornitore ed il Committente riterranno
opportuno effettuare dopo la consegna e i montaggi in sito del trasformatore.
Si considerano prove in sito anche gli interventi obbligatori dei tecnici del Fornitore
per la messa a punto finale di tutte le apparecchiature oggetto dell'appalto. Il
Fornitore dovrà fornire l’assistenza del proprio personale specializzato e tutte le
attrezzature necessarie per le operazioni di messa in servizio dell’impianto, per
quanto di propria competenza e relativamente alle fasi di esecuzione.
ACEA comunicherà al Fornitore l’inizio delle proprie prove e verifiche in sito alle
quali il Fornitore stesso potrà decidere di partecipare.
Scopo delle prove in sito è quello di accertare:
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•
la corrispondenza tra materiale ordinato e materiale pervenuto;
•
la corretta esecuzione delle prescrizioni contrattuali;
•
l’esecuzione a regola d’arte
•
il buon comportamento funzionale delle apparecchiature;
•
l’assenza di danneggiamenti verificatisi durante il trasporto e posizionamento.
•
l’effettiva ultimazione della fornitura.
La verifica sarà estesa a tutte le funzionalità; in particolare saranno effettuati i
seguenti controlli:
•
ripetizione delle Prove di Accettazione;
•
misura dell’induttanza equivalente stella di corto circuito, da eseguirsi con
ponte che assicuri la ripetitività della misura a meno del ±0,1%;
•
analisi in frequenza (SFRA);
•
misura della rigidità dielettrica dell’olio;
•
determinazione del contenuto di acqua nell’olio;
•
determinazione delle caratteristiche chimiche dell’olio;
•
analisi dei gas disciolti nell’olio;
•
controllo di tutti gli accessori (elettrici e meccanici);
•
verifica del livello di olio nel conservatore;
•
verifica della verniciatura della cassa e degli ausiliari ed esecuzione di eventuali
ritocchi (questi ultimi a cura e spese del costruttore);
•
verifica della pulizia degli isolatori passanti.
Nel caso in cui le prove in sito non accertassero di dar luogo ad un regolare e
soddisfacente servizio, il Fornitore dovrà provvedere, a propria cura e spese, alla
sostituzione o rifacimento delle parti non conformi; successivamente si procederà
alle nuove prove necessarie o alla constatazione di agibilità delle macchine.
L’esecuzione delle prove suddette con esito positivo è certificata con la
sottoscrizione di apposto Verbale di Collaudo.
8
PARTI DI RICAMBIO
La fornitura è comprensiva di alcune parti di ricambio che saranno
dettagliatamente nella Relazione Tecnica RT 7/3/328.
definite
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MESSA IN SERVIZIO DEI TRASFORMATORI
Qualora richiesto dal Committente, il Fornitore avrà l’obbligo di fornire l'assistenza di
personale tecnico specializzato (preavviso di 15 gg.) alle operazioni di messa in
servizio di ciascun trasformatore, compreso l'eventuale utilizzo di attrezzatura
specialistica necessaria alla messa a punto dell'apparecchiatura fornita. L’eventuale
assistenza sopra indicata, risulterà compensata con i prezzi contrattuali dei
trasformatori.
10 ALLEGATI
Sono allegati alla presente Specifica Tecnica i disegni:
•
Relazione Tecnica RT 7/3/328;
•
Specifica Tecnica 7/3/318 (Fornitura di Olio Minerale Dielettrico);
•
Tabella Enel DJ1104;
•
Tabella Enel DJ1106;
•
Tavola UNCP.UNIMP.D.ES_CP.401.0