La Vite Principali avversità ... a cura di Luigi Garioni Introduzione SISTEMI DI ALLEVAMENTO Tab. 3. FORME DI ALLEVAMENTO MECCANIZZABILI E RELATIVI SESTI D'IMPIANTO. FORMA DI DISTANZA DISTANZA DENSITA' ALLEVAMENTO TRA LE FILE SULLA FILA (m) (m) G.D.C. 3,80 - 4,20 0,50 - 1,20 5263 - 1984 CORDONE LIBERO 2,50 - 3,00 1,00 - 1,50 4000 - 2222 CORDONE SPERONATO 2,70 - 3,20 1,00 - 1,30 3704 - 2404 ( ceppi / Ha ) Tab. 4. CARICHI DI GEMME CONSIGLIATI PER LA POTATURA SECCA DI ALCUNE FORME DI ALLEVAMENTO FORMA DI ALLEVAMENTO CARICO DI GEMME PER METRO LINEARE DI CORDONE G.D.C. 10 - 15 gemme CORDONE LIBERO 10 - 15 gemme CORDONE SPERONATO 14 - 18 gemme •Potatura QUANDO e come si esegue la POTATURA “VERDE” della vite •DEGEMMAZIONE E SCACCHIATURA Scopo principale di questa operazione è quello di concentrare la capacità vegetativa negli organi che costituiranno l’ossatura e, in seguito, la struttura produttiva della pianta. I vantaggi derivanti dalla scacchiatura sono positivamente correlati con la sua precocità d’esecuzione; si rileva infatti che l’eliminazione di organi a bassa capacità fotosintetica induce un limitato indebolimento della vite. L’eliminazione di succhioni, invece, è da considerarsi negativamente, poiché essendo questi germogli tipicamente sterili, i carboidrati da loro prodotti vengono traslocati prevalentemente verso i germogli provvisti di grappoli; pertanto tale operazione sarebbe da evitare. QUANDO e come si esegue la POTATURA “VERDE” della vite •SPOLLONATURA denominati polloni, che si formano lungo il fusto di viti adulte. La spollonatura È rivolta alla rimozione di quei germogli, loro presenza è indesiderata a causa dell’azione fortemente competitiva nei confronti dei germogli presenti sui capi a frutto. La competitività aumenta proporzionalmente al livello di sviluppo raggiunto dai polloni stessi, che debbono quindi essere rimossi precocemente. CIMATURA DEI GERMOGLI La rimozione dell’apice vegetativo, e di un numero variabile di foglie sottostanti, acquista un significato diverso in funzione della fase fenologica in cui viene eseguita. In fase di allevamento la cimatura serve per: • indurre una formazione equilibrata delle strutture che in seguito assolveranno alla funzione produttiva; • privilegiare la crescita dei germogli Sangiovese •Allevamento e potatura Si adatta alle diverse forme di allevamento tanto a potatura corta; che lunga. Ha tralci di facile conduzione, però esige potature verdi per evitare attacchi di crittogame ai grappoli. Facile a ogni forma di allevamento e potatura completamente meccanizzabile Montepulciano •Allevamento e potatura Esige forme di allevamento non troppo espanse e potature medio-corte. Si adatta quindi alla meccanizzazione integrale purché vengano rIspettate certe condizioni ambientali specialmente nelle zone più settentrionali dell'area di coltura. Merlot •Allevamento e potatura Si adatta alle diverse forme di allevamento e di potatura. Si alleva pertanto con facilità anche nelle forme libere totalmente meccanizzabili, preferendo comunque potature medie con 4-5 gemme o lunghe 8-10 gemme. Albana •Ha una buona vigoria ma scarsa fertilità delle gemme basali, per cui necessita di potatura lunga. •Croatina •Ha una produzione abbastanza elevata ma altalenante, predilige terreni piuttosto profondi, franco-argillosi limosi o argillosi, calcarei. •Ortrugo •Ha una produzione molto abbondante e costante, il sistema di allevamento migliore è il Guyot con potatura mista. •Sauvignon •Pianta molto vigorosa, necessita di una buona potatura verde, per evitare un eccessivo rigoglio vegetativo. albana merlot cabernet chardonnay montepulciano sauvignon croatina ortrugo Niagara rosada dolcetto pinot italia freisa sangiovese Quale portainnesto preferisci? Portinnesti clonali • RUPESTRIS DU LOT: antica selezione francese della omonima specie pura; vigoroso, di facile radicazione, resistente alla siccità ed al terreni moderatamente clorosanti (15% di calcare attivo) , di facile attecchimento all'innesto. Attualmente ha perso molto della originaria importanza a causa dello stato sanitario molto carente, soprattutto per la grave affezione della" degenerazione infettiva • KOBER 5 BB (Berlandieri x Riparia): è il portinnesto che si è maggiormente diffuso in Italia, soprattutto per il favore accordatogli dai vivaisti in ragione della sua ottima resa nella propagaziorne; molto vigoroso, di buona radicazione, resistente alla clorosi, si adatta bene ai diversi tipi di terreno, pur preferendo quelli profondi, freschi e fertili; presenta buona affinità con i vitigni da vino ed ha solo qualche problema con alcune uve da tavola. • 420 A (Berlandieri x Riparia) : è il secondo portinnesto, in ordine di importanza, per la viticoltura italiana; è indicato per terreni asciutti di collina, nell'Italia centrale, e per terreni asciutti di pianura, nell'Italia meridionale; si adatta anche ai terreni compatti e superficiali; piuttosto resistente alla clorosi (20% c.a.)/ ha una mediocre radicazione (50% circa) Quale portainnesto preferisci? Portinnesti clonali • RUGGERI COSMO 2 (Berlandieri (selezione di Berlandieri x Riparia Teleki 8 nel B):Mezzogiorno, vigoroso, resistente alla •140 x Rupestris) : adottato soprattutto è un portinnesto che fillossera ed alle crittogame, radica con facilità ed ha una buona affinità d'innesto; si merita una maggiore considerazione anche nelle altre zone viticole per la sua ampia adattabilità alle adatta sia aiambientali; terreni asciutti, purché non siccitosi,resiste sia anche a quelli umidi, diverse condizioni ha portamento cespuglioso, bene alla siccità ed allapreferendo clorosi, non tuttavia i terreni profondi, fertili, se mediamente clorosantiper . la produzione del presenta problemi di affinità; dal punto di anche vista vivaistico lascia a desiderare "legno" necessario per la preparazione del materiale di propagazione; inoltre radica con una certa • COSMO 10 (selezione di Berlandieri x Riparia Teleki 8 B) : presenta caratteristiche difficoltà. molto simili a quelle del Cosmo 2 rispetto al quale richiede però terreni più freschi. •17-37 (Berlandieri x Rupestris) : portinnesto particolarmente adatto per terreni aridi, fortemente clorosanti, o superficiali. • SO 4compatti ('Berlandieri x Riparia Teleki) : selezione tedesca. Portinnesto molto vigoroso, •1103 discretamente P (Berlandieri xresistente Rupestris) al : acalcare portamento cespuglioso, alle (meno però del di 5 media BB), sivigoria. adattaResistente bene ai terreni crittogame, si adatta ai terreni argilloso-calcarei, tollera quelli mediamente piuttosto asciutti ma non siccitosi. Radica facilmente per talea. calcarei (15% c.a.) ed anche quelli leggermente salmastri; radica facilmente per talea e non ha problemi di affinità d'innesto. • B 225 RUGGERI (Berlandieri x Riparia) : portinnesto moltouna vigoroso, dotato di una buona •41 (Chasselas x Berlandieri) : ibrido europeo-americano, presenta elevatissima resistenza al affinità d'innesto, si adatta ai terreni profondi, freschi, sciolti o di medio impasto anche calcare (40% c.a.) e si adatta ai terreni poveri e siccitosi, anche fortemente argillosi; buona anche la umidi, non molto clorosanti; si moltiplica facilmente per talea. resistenza allapurché fillossera. •GOLIA (Castel 15.612 [Carignan x Riparia] x Rupestris du Lot) : ibridouna complesso, molto vigoroso, di • 34 EM (Berlandieri x Riparia) : selezione francese, presenta larga adattabilità ai vari facile tipi attecchimento talea, adatto ai compatti terreni profondi e freschi mainvece suscettibile di impiego di terreno,per compresi quelli ed aridi; rifugge da quelli umidi;anche è in quelli abbastanza asciutti purché non quale troppo portinnesto calcarei. Talora problemi usato perpresenta le uve da tavola.di affinità d'innesto. •106 8 (Riparia x Cordifolia x Rupestris) : ibrido complesso, si adatta ai terreni argillosi, compatti, non • TELEKI C (Berlandieri x Riparia) : presenta caratteristiche simili a quelle del 5 clorosanti; ha un5elevato attecchimento per talea e non presenta problemi assai di affinità. BB; ha il (Vitis vantaggio di indurre una maggiore di maturazione nei resistenza vitigni-nesto. •DOGDRIGE champini) : portinnesto americanoprecocità selezionato per la sua elevata ai nematodi; è adatto ai terreni sciolti ; molto vigoroso, richiede sistemi di allevamento non troppo contenuti. •SALT CREEK (Vitis doaniana) : altro portinnesto americano resistente ai nematodi; molto vigoroso, è adatto ai terreni di medio impasto; si moltiplica con difficoltà per talea. Principali avversità • AGENTI DI MALATTIA (micosi) – Peronospora della vite (Plasmopara viticola) – Oidio della vite (Uncinula necator) – Muffa grigia (Botrytis cinerea) – Mal dell’esca (Stereum purpureum) – Escoriosi (Phomopsis viticola) (continua) Principali avversità • AGENTI DI MALATTIA (virosi) – Malforamazioni infettive (arricciamento, mosaico giallo, scolorazione primaverile) – Accartocciamento – Legno riccio • AGENTI DI MALATTIA (Fitoplasmi) – Flavescenza dorata – Legno nero (continua) Principali avveristà • Agenti di danno: (insetti) – – – – – – – – Tignola della vite (Epoecilia ambiguella) Tignoletta della vite (Lobesia botrana) Cicalina gialla (Zygina rhamni) Cicalina verde (Empoasca flavescens) Cicalina bufalo (Stictocephala bisonia) Bostrichide (Synoxylon perforans e sexdentatum) Sigaraio (Bictiscus betulae) Fillossera (Viteus vitifoliae) Principali avveristà • Agenti di danno: (acari) – Ragnetto rosso (Panonycus ulmi) – Ragnetto giallo (Eotetranicus carpini) – Eriofide (Eriophis vitis, Colomerus vitis) • Agenti di danno: (nematodi) – Xifinema della vite (Xifinema index) Peronospora della vite (Plasmopara viticola) • Sintomi e organi colpiti – Foglie – Acini e rachide – Tralci (continua) Sintomi fogliari Sintomi ai frutti Ciclo della peronospora Lotta • Preventiva guidata • Curativa • Principi attivi: • - di copertura ditiocarbammati (Mancozeb Zineb), sali di Cu (Poltiglia bordolese, ossicloruri) • - endoterapici citotropici e sistemici (Cimoxanil, Clortalonil, Oxadixil, Anilazina, Metalaxil) Oidio • Sintomi e organi colpiti – Foglie – Tralci – Acini e rachide Detto anche mal bianco Per l’effetto visivo del micelio sugli organi colpiti. Agli acini e alle foglie Lotta all’oidio • Preventiva con prodotti di copertura (zolfi e nitrofenoli come Dinocap) • Curativa con citotropici e translaminari (Fenarimol, Naurimol) o sistemici (Triazoli) Muffa grigia (Botrytis cinerea) • Organi colpiti – foglie – grappoli Sintomi Lotta alla botrite Agronomica preventiva • scelta forma d’allevamento • scelta varietale • concimazione equilibrata • potatura verde e secca Chimica curativa • lotta ad altri parassiti • dicarbossimmidi (Iprodione, Procimidone Vinclozolin) Mal dell’esca (Stereum purpureum) ORGANI COLPITI • foglie • tralci e legno • grappoli Mal dell’esca (Stereum purpureum) SINTOMI Mal dell’esca (Stereum purpureum) LOTTA Solo preventiva •materiale sano e controllato •eliminazione delle parti colpite e disinfezione delle cesoie •uso di tutori di cemento •uso dopo la potatura di DNOC Escoriosi (Phomopsis viticola) ORGANI COLPITI Tralci e organi legnosi Escoriosi (Phomopsis viticola) LOTTA Preventiva •potatura di risanamento •eliminazione dei residui Chimica •con DNOC alla rottura delle gemme •Zolfo, rameici e mancozeb •Cimoxanil, Fosetil AL , Dimetomorf