CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini

UNIVERSITA’ DI MILANO-BICOCCA
FACOLTA’ DI PSICOLOGIA
a.a. 2012/2013
CORSO DI PSICOLOGIA
FISIOLOGICA
Prof.ssa Roberta Daini
METODI DI INDAGINE
•  METODI ELETTROFISIOLOGICI E NEUROIMMAGINI
FUNZIONALI
•  REGISTRAZIONE ELETTRICA DAL SINGOLO NEURONE
•  REGISTRAZIONE ELETTROENCEFALOGRAFICA (EEG)
•  POTENZIALI CORRELATI AD EVENTI (ERP)
•  MAGNETOENCEFALOGRAFIA (MEG)
•  TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI (PET)
•  RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE (fMRI)
•  VISUALIZZAZIONE CEREBRALE OTTCA
•  SEGNALI OTTICI CORRELATI AD EVENTI (EROS)
METODI DI VISUALIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’
CEREBRALE
PET, fMRI, MEG registrano le attivazioni corticali e
sottocorticali durante l’esecuzione di compiti
•  Le aree cerebrali che partecipano allo svolgimento del
compito (à funzione) non sono obbligatoriamente
indispensabili allo svolgimento di esso
MAGNETOENCEFALOGRAFIA (MEG)
Registrazione ed analisi della distribuzione dei campi
magnetici che accompagnano i potenziali elettrici
cerebrali: CAMPI RELATI AD EVENTI (ERF)
Applicazioni
•  Localizzazione di generatori dell'attività cerebrale evocata da
stimoli sensoriali: ad es.
•  corteccia uditiva
•  corteccia somatosensoriale e motoria
•  Localizzazione di sorgenti magnetiche evocate da processi più
complessi: ad es.
•  memoria ecoica
•  memoria a breve termine uditivo-verbale
Limiti
•  Strumentazione molto costosa
•  Non tutte le aree sono ugualmente rilevabili (non i giri)
TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI (PET)
•  PRINCIPI DI BASE
•  Rileva l’aumento di attività cerebrale durante un compito cognitivo tramite le
variazioni di flusso ematico cerebrale in una determinata area.
•  Il flusso viene determinato sulla base della conoscenza del gradiente arterovenoso di un gas metabolicamente inerte e liberamente diffusibile (isotopo
radioattivo). Necessita quindi di un tracciante (ad es.: ossigeno - 15)
•  Quando i positroni emessi dall’isotopo radioattivo in fase di decadimento
collidono con gli elettroni, si genera una radiazione gamma di annichilazione,
registrata mediante detettori extra-cranici.
•  Fornisce un'immagine ad elevata risoluzione, legata al numero dei detettori.
•  SOMMINISTRAZIONE DEL TRACCIANTE
•  intracarotidea (metodo invasivo)
•  Inalatoria
•  APPLICAZIONI
•  dimostrazione di effetti a distanza (diaschisi), condizione a riposo
•  Correlazione anatomo-funzionale in paradigmi di "attivazione"
METODO SOTTRATTIVO
A: Fissazione
centrale
C: Scacchiera periferica
C-A
B: Scacchiera centrale
B-A
Studio PET
La mappa
retinotopica per
D: Scacchiera più perifericala visione
centrale e
D-A
periferica
TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI (PET)
•  VANTAGGI
•  Buona risoluzione spaziale (1 cm circa)
•  LIMITI
•  risoluzione temporale scarsa (parecchie diecine di sec, minuti)
•  Obbligo di blocchi e di condizioni di base da cui sottrarre l’attivazione nel
compito sperimentale
RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE (fMRI)
•  PRINCIPI DI BASE
•  Registra i cambiamenti locali di flusso sanguigno e di
ossigenazione legati all’attività neurale. La tecnologia
MRI permette di rilevare questi cambiamenti.
•  In particolare i detettori misurano il rapporto tra sangue
ossigenato e deossigenato (più sensibile o
paramagnetica): Blood oxygenation level dependent
(BOLD) effect.
•  RISOLUZIONE
•  Spaziale: mm
•  Temporale: 2 sec (+/-)
RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE
(fMRI)
•  VANTAGGI
•  Ottima risoluzione spaziale (mm)
•  risoluzione temporale migliore della PET(sec)
•  LIMITI
•  Molto costosa
VISUALIZZAZIONE CEREBRALE OTTICA
•  PRINCIPI DI BASE
•  Tramite dispositivi di registrazione ottici è possibile
registrare le differenze di riflettanza della luce del
tessuto cerebrale con livelli diversi di attività.
•  Direttamente sulla superficie cerebrale viene proiettata
una luce rossa nella gamma di 580-700 nanometri.
•  La luce riflessa è captata da una videocamera
sensibile.
•  Il segnale è dato dalla media di numerose registrazioni.
•  VANTAGGI
•  Ottima risoluzione spaziale (mm)
•  Buona risoluzione temporale (centinaia di ms)
•  LIMITI
•  Molto invasiva: fatta solo un animali e pazienti neurochirurgici
SEGNALI OTTICI CORRELATI AD EVENTI (EROS)
•  PRINCIPI DI BASE
•  Vengono registrati i cambiamenti di riflettanza di una
luce proiettata sulla testa, dovuti al segnale elettrico
registrabile sullo scalpo.
•  Queste variazioni possono essere rilevate e visualizzate
utilizzando algoritmi di ricostruzione tridimensionale.
•  VANTAGGI
•  Non invasiva
•  Buona risoluzione temporale (ms)
•  Poco costosa
•  LIMITI
•  Bassa risoluzione spaziale
DTI (diffusion tensor imaging)
•  Tecnica di neuroimmagine che permette di
differenziare l’organizzazione strutturale della
materia bianca; si basa sulla diffusione
dell’acqua, la quale è più veloce in parallelo alle
fibre assonali.
•  Trattografia: procedura che permette di tracciare
il percorso delle fibre tramite MRI e analisi
statistiche.
•  L’unità di misura è la FA (fractional anisotropy)
che correla positivamente con il tempo di
trasferimento dell’informazione.
METODI DI INDAGINE A CONFRONTO
•  Risoluzione spaziale
•  Dai millimetri, ai centimetri, alla lateralizzazione emisferica
•  Risoluzione temporale
•  Dai millisecondi ai secondi, ai minuti