I.M.U.R. Italian Medicine Use Review Lo studio pilota dell’MUR (fase 1) ha avuto come obiettivo valutare la trasposizione nella farmacia italiana di un servizio professionale fornito dal farmacista, la Medicine Use Review (revisione dell’uso dei farmaci) introdotta in Inghilterra nell’aprile 2005. Lo scopo dell’MUR è migliorare la conoscenza da parte del paziente dei medicinali che sta assumendo, identificare eventuali effetti collaterali e, se possibile, indicare delle soluzioni; migliorare l’aderenza del paziente alle indicazioni del medico e ridurre gli sprechi che inevitabilmente si producono quando i farmaci vengono usati male. Si tratta dunque di un’attività specifica del farmacista quale esperto del farmaco, e non di uno sconfinamento nelle competenze del medico, dal momento che non entrano in discussione né l’efficacia della terapia né l’andamento delle condizioni del paziente in funzione delle cure né la modificazione della terapia stessa in nessun modo (scelta del medicinale, della via di somministrazione, dei dosaggi o tantomeno la interpretazione di risultati o test clinici o biochimici, test di laboratorio). E' stata preso in considerazione il paziente affetto da asma, perché si tratta di una patologia che l’OMS indica tra quelle sotto-trattate, cioè nelle quali il trattamento, che pure è prescritto, viene impiegato in modo non ottimale, anche nei paesi ricchi. Il 43% dei costi sanitari generati dall’asma è dovuto all’accesso ai dipartimenti di emergenza, all’ospedalizzazione e ai decessi (a loro volta causati in larga misura da scarso controllo della malattia). Tutto ciò implica che una forte riduzione dei costi può essere ottenuta attraverso un migliore controllo della malattia. La fase 1 del MUR in Italia è iniziata a ottobre 2012 e si è conclusa il 31 gennaio 2013. Ha coinvolto 74 farmacie in 4 province Treviso, Brescia, Pistoia, Torino. I pazienti intervistati sono stati 895. Dallo studio è emerso che l'87% dei pazienti ha beneficiato nell'essere stato coinvolto nel progetto MUR, migliorando l'uso dei farmaci assunti. I farmacisti hanno infatti potuto rilevare nel 45,2% del campione intervistato una scarsa potenziale aderenza alle terapie. Sebbene la maggioranza dei pazienti (72,2%) non credesse di avere problemi correlati alle cure ed il 77,8% dichiarasse di avere una perfetta conoscenza ed una chiara consapevolezza in merito ai medicinali assunti, i farmacisti hanno identificato 1309 problemi specifici correlati all'asma e 1340 legati alle terapie farmacologiche. L'8% dei pazienti assumeva ad esempio farmaci antiinfiammatori non steroidei, che sono sconsigliati nel caso di patologia asmatica. I bisogni più frequentemente riscontrati sono stati la necessità di "educazione"(19%), di monitoraggio dei problemi (16%) e la discrepanza tra i farmaci prescritti e quelli assunti (12%). Il progetto MUR è stata la prima ricerca italiana dedicata alla farmacia di comunità ed è stata recentemente presentata al Congresso della International Pharmaceutical Federation, dopo essere stata anticipata a Berlino lo scorso 6 febbraio durante la Working Conference del PCNE (Pharmaceutical Care Network Europe). La fase 2 prevedeva la distribuzione ai pazienti precedentemente intervistati di un questionario per la valutazione delle loro impressioni sul servizio MUR ricevuto. Questa fase si è conclusa lo scorso 31 ottobre. La fase 3 vedrà il coinvolgimento di 360 farmacie a livello nazionale. Lo studio avrà la durata di nove mesi e si svilupperà nell’arco dell’anno 2014. Ogni farmacista avrà il compito di reclutare cinque pazienti asmatici che saranno seguiti dal farmacista per tutta la durata dello studio.