(assofarm): nuova proposta per remunerazione a farmacisti

 NAPOLI, SCHITO (ASSOFARM): NUOVA PROPOSTA PER REMUNERAZIONE A FARMACISTI 25/10/2016 Ricalcare il modello olandese di "medication review", che prevede lo sconfezionamento dei farmaci e il riconfezionamento degli stessi ad opera del farmacista, secondo indicazione del medico, per consegnare al paziente terapie su misura. Questa la proposta che Assofarm si appresta a fare nel tentativo di premere l'acceleratore in direzione della tanto ambita remunerazione al farmacista, da parte dello Stato, per i servizi svolti in farmacia. A parlarne è il segretario generale di Assofarm Francesco Schito, a Napoli, in occasione della terza Convention annuale di Federfarma Servizi e FederfarmaCo. «La nostra proposta, che poi si sposa anche con quella di una diversa remunerazione del farmacista sulla quale da anni confidiamo, prende spunto da una pratica che si sta diffondendo in molti Paesi del Nord Europa e consiste in un forte intervento del farmacista verso la cura personalizzata da dare al paziente ‐ afferma Schito ‐ In Olanda il farmacista percepisce 80 euro al mese per ogni paziente preso in carico e seguito quotidianamente con questa personalizzazione della terapia». Secondo Schito, «questo rappresenta un elemento su cui elaborare delle proposte che rilancerebbero enormemente il ruolo del farmacista e che darebbero la possibilità di operare veramente grandi risparmi in funzione dell'aderenza alla terapia ‐ sottolinea ‐ Si tratta di un esempio virtuoso su cui lavorare per rilanciare una nuova remunerazione e il ruolo del farmacista. E' necessario fare una proposta seria e condivisa da tutti gli attori della filiera perché se ognuno continua a vagare per conto suo il rischio è quello di indebolirsi e non risultare efficaci». Il segretario Assofarm avrebbe anche accennato ad un potenziale "scricchiolamento" del progetto Mur oltreconfine: «in alcuni Paesi dove è nata questa pratica come l'Inghilterra cominciano a chiedersi se effettivamente questa pratica procuri o meno risparmi per il Ssn», afferma Schito. Tuttavia, di farmacia dei servizi, e in particolare del progetto Mur, ne hanno parlato proprio in questi giorni la Federazione degli Ordini insieme al Ministro Lorenzin durante un incontro dedicato. Secondo il vice presidente della Fofi, il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri «vi è un'attenzione da parte del governo per il progetto, ma vi è la disponibilità a proseguire con il finanziamento delle attività fino a consolidare il convincimento che si tratti di una remunerazione di attività professionale ‐ afferma durante la Convention ‐ Oggi esistono sia la condizione che la possibilità di pensare a quel "fee for service" che rappresenta il valore aggiunto che la competenza della professione farmaceutica può dare all'atto della dispensazione del farmaco, allungando lo sguardo al periodo post dispensativo, per ridurre i livelli di disobbedienza terapeutica che sono elevatissimi e che rappresentano un motivo di costo sul quale si può incidere. In sanità la forbice deve essere utilizzata molto meno e mentre va usato molto di più il cervello per riuscire a spendere meglio e dunque meno conservando inalterato il livello di garanzia di accesso alle terapie ai cittadini».