Lo spazio e le figure Donatella Merlo Direzione Didattica 1° Circolo di Pinerolo MATHESIS - IVREA 3-4-5 Aprile 2002 Chi sono insegno nella scuola elementare dal ‘69 faccio parte del N.R.D. di Torino condotto dal Prof. Arzarello mi occupo non solo di matematica ma anche di informatica e scienze Che cosa farò oggi Presentazione di alcuni esempi di attività da svolgere in classe coerenti con le competenze elencate nel documento UMI COMPETENZE In contesti diversi di indagine e di osservazione: •esplorare, descrivere e rappresentare lo spazio •riconoscere e descrivere le principali figure piane e solide •utilizzare le trasformazioni geometriche per operare su figure •determinare misure di grandezze geometriche •usare la visualizzazione, il ragionamento spaziale e la modellizzazione geometrica per risolvere problemi del mondo reale o interni alla matematica Qualche slogan … la geometria non ha bisogno della misura... ma la usa quando serve imparare ad argomentare serve a capire il senso del “dimostrare” saper “immaginare” è importante visione dinamica vs visione statica geometria per problemi vs geometria per definizioni la storia insegna! Il laboratorio di geometria progettare, manipolare, costruire con materiali diversi fare ipotesi, discutere, argomentare sperimentare, validare 44 2 3 11 2 1 3 4 I contesti Interni: Figure geometriche come oggetti matematici Esterni: Carte geografiche ma anche: Ritmi e moduli nello spazio Percorsi su un modello Rappresentazione dello spazio visibile Ruote e ingranaggi I collegamenti esterni Lingua italiana: sempre al primo posto! Tutte le educazioni (tecnica, artistica, musicale, motoria) Geografia Scienze naturali, Fisica, Chimica Gli esempi scelti Il villaggio delle fiabe: 2° elementare Solidi noti e solidi misteriosi: 4° e 5° elementare Dal dialogo del “Menone” al teorema di Pitagora: 2° e 3° media Alla ricerca della città perduta: 2° e 3° media Il villaggio delle fiabe Contesto: Figure geometriche come oggetti matematici Cominciare in 3D perché il mondo è in 3D I problemi di rappresentazione: ciò che so, non è ciò che vedo I punti di vista Solidi noti e solidi misteriosi (il toblerone) Contesto: Figure geometriche come oggetti matematici Linee di sviluppo del lavoro sulle 3D L’uso dell’immaginazione Dal dialogo del “Menone” al teorema di Pitagora Contesto: Figure geometriche come oggetti matematici La discussione in classe si ferma su considerazioni solo aritmetiche ma…. ... quando si inserisce la voce di Platone la discussione si sposta su un altro piano Alla ricerca della città perduta Contesto: Carte geografiche Le regole di proporzionalità che stanno sotto la similitudine di due triangoli Risolvere un problema per arrivare ad un concetto: ruolo dell’insegnante SCUOLA ELEMENTARE 1° - 2° anno Competenze specifiche • Riconoscere e descrivere alcune delle principali relazioni spaziali (sopra/sotto, davanti/dietro, dentro/fuori, …) • Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno e viceversa • Riconoscere, nel mondo circostante e nel disegno, alcune delle principali forme geometriche del piano e dello spazio, riflettendo sulle relazioni tra forma e uso • Progettare e costruire oggetti con forme semplici Contenuti −Collocazione di oggetti in un ambiente −Mappe, piantine e orientamento Nota:(triangolo, Si consigliaquadrato, di evitare le −Le prime figure del piano e dello spazio definizioni a priori delle figure cubo…) geometriche Il villaggio delle fiabe: fasi Progettazione e costruzione di cubi, in cartoncino e con le cannucce, usando un cubo di legno o polistirolo come modello Disegno del quadrato su carta quadrettata e su carta bianca (problema dell’angolo retto) COME ABBIAMO COSTRUITO IL CUBO Abbiamo preso il cubo di legno e l’abbiamo appoggiato sul cartoncino, poi abbiamo con la matita ripassato il contorno, è venuto fuori un quadrato. Abbiamo preso le forbici e l’abbiamo ritagliato. Ne abbiamo ritagliati 7 quadrati perché uno era venuto storto. Poi abbiamo tenuto il cartoncino e abbiamo messo lo scoc, una teneva e l’altra metteva lo scoc sugli spigoli, da tutte le parti, in modo da formare un cubo. COME ABBIAMO COSTRUITO IL CUBO Abbiamo messo al centro del cartoncino il cubo e abbiamo piegato il cartoncino in modo da impacchettarlo, poi abbiamo messo lo scoc sopra per chiudere. Dopo abbiamo cercato di fare le due parti laterali. Abbiamo piegato il cartoncino in modo da chiudere, abbiamo tagliato via dei pezzi, con quelli rimasti che ci servivano abbiamo fatto le due facce laterali. Abbiamo tolto il cubo da dentro e poi abbiamo messo lo scoc per chiudere tutte le fessure. COME ABBIAMO COSTRUITO IL CUBO Abbiamo preso la matita, il righello, la gomma e le forbici e poi abbiamo preso il cubo di legno e il cartoncino e abbiamo fatto una croce con 5 quadrati che erano le facce del cubo. Abbiamo piegato il cartoncino dove c’erano le righe dei quadrati e abbiamo messo lo scoc per chiuderlo e infine abbiamo attaccato la faccia sopra. È O NON È UN QUADRATO? LAURA - no, perché è tagliato storto, dovrebbe essere tagliato diritto DIEGO - sembra più lungo che alto YUANA - ha tutte le curve, dovrebbe essere dritto ANDREA - qua c’erano 1, 2, 3, 4… qua ce ne sono 10 e qua 9 INSEGNANTE - allora perché non è un quadrato? ANDREA - perché è tagliato storto invece dovrebbe essere tagliato diritto, poi da un parte ha 10 quadretti e dall’altra 9 Il villaggio delle fiabe: fasi Progettazione e costruzione di alcuni sviluppi piani del cubo, cubi di dimensioni diverse Progettazione e costruzione di “casette” formate da più cubi “uguali” uniti fra loro facendo combaciare le facce: il gioco dell’architetto 1 1 Casetta costruita 1 1 Vista da davanti 2 Vista da sinistra Il villaggio delle fiabe: fasi Realizzazione di un villaggio con le casette costruite Mappa del villaggio e percorsi eseguiti da pupazzetti Il villaggio delle fiabe: aspetti rilevanti descrizione delle caratteristiche delle figure, carte di identità, conflitti con linguaggio naturale (spigolo) qual è un vero sviluppo? dai gesti fatti ai gesti immaginati facciamo tutte le case possibili con 3, 4 cubi: combinatoria, simmetrie, rotazioni e traslazioni di forme 3D SCUOLA ELEMENTARE 3° - 4° - 5° anno Competenze specifiche •Costruire e disegnare con strumenti vari le principali figure geometriche •Individuare gli elementi significativi di una figura (lato, angolo, altezza…) •Individuare simmetrie in oggetti e figure date; realizzarle e rappresentarle col disegno •Effettuare traslazioni e rotazioni (movimenti rigidi) di oggetti e figure •Usare in maniera operativa, in contesti diversi, il concetto di angolo (anche mediante rotazioni) •Conoscere le principali proprietà delle figure geometriche •Riconoscere figure equiscomponibili e usare il concetto di equiscomponibilità per la determinazione di aree e di volumi in casi semplici, senza utilizzare troppe formule •Calcolare perimetri, aree e volumi delle più semplici figure geometriche •Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti e figure Contenuti −Le principali figure del piano e dello spazio −I principali enti geometrici −Simmetrie, traslazioni, rotazioni −Gli angoli e la loro ampiezza −Rette incidenti, parallele, perpendicolari −Uguaglianza tra figure −Scomposizione e ricomposizione di poligoni Nota −Semplici scomposizioni di figure spaziali A fianco di strumenti usati tradizionalmente −Equivalenza di figure (riga, squadra, compasso, …), si consiglia di −Unità di misura di lunghezze, aree e volumi utilizzare anche software di geometria −Perimetro di poligoni dinamica. −Area di semplici poligoni Si eviti di fare ricorso a formule di aree di −Volume di semplici solidi poligoni complessi attraverso l’uso dei −Sistema di riferimento cartesiano numeri fissi. Si sconsiglia di fare imparare a memoria agli allievi le formule inverse, favorendo invece lo sviluppo di strategie per ricavarle. Il toblerone: fasi attività preparatorie: quadrati e triangoli equilateri, tetraedro, piramide a base quadrata Il problema esposto a voce dall’insegnante…. “Provate ad immaginare una piramide a base quadrata con le facce laterali costituite tutte da triangoli equilateri ... provate ad immaginare una seconda piramide a base quadrata, identica alla prima ... ora le due piramidi vengono appoggiate su un piano e si uniscono, in modo che due spigoli di base combacino. Tra i due solidi rimane un vuoto: sapete dire che solido manca per riempire quel vuoto?” Sherlock Holmes: giocare con gli indizi Ha 6 spigoli perché…….. Ha 4 facce perché….. Le facce sono triangoli equilateri perché…. Ha 4 vertici perché…... Qual è la figura che ha queste caratteristiche? Il tetraedro! … sempre il cubo …. “Prendete 3 quadrati col lato di 10 cm, tagliateli lungo la linea HK in modo da ottenere 3 triangoli e 3 pentagoni (fig. 3). Disegnate un esagono regolare con i lati lunghi come HK e unite i triangoli e i pentagoni ai lati dell’esagono alternandoli (un triangolo, un pentagono e così via). Provate a chiudere la figura come fosse uno sviluppo. Che tipo di solido è venuto fuori? Assomiglia a qualche solido che conoscete? Sapete calcolare il volume di questo solido?” H 5 cm 5 cm K 10 cm Il toblerone: aspetti rilevanti modo di porre un problema: voce, gesti, immaginazione educare alla visione spaziale: tempi lunghi conflitto tra aspetti figurali e concettuali: percezione aiuto/ostacolo, ri-costruzione concettuale e mentale SCUOLA MEDIA 1° - 2° - 3° anno Competenze specifiche •Conoscere le proprietà delle figure piane e solide •Usare il metodo delle coordinate in situazioni problematiche concrete •Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da una rappresentazione bidimensionale e, viceversa, rappresentare su un piano una figura solida •Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure anche ricorrendo a modelli materiali e a opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria dinamica, …) •Riconoscere figure uguali e descrivere le isometrie necessarie per portarle a coincidere •Riconoscere grandezze proporzionali e figure simili in vari contesti •Riprodurre in scala •Calcolare perimetri, aree e volumi delle principali figure •Calcolare lunghezze di circonferenze e aree di cerchi Contenuti −Figure piane e solide −Rappresentazione piana di figure solide −Rapporto tra grandezze −Somma degli angoli di un triangolo e di un poligono −Teorema di Pitagora −Traslazioni, rotazioni, simmetrie −Omotetie, similitudini −Lunghezza della circonferenza e area del cerchio −Descrizione di alcuni numeri irrazionali Aspetti storici connessi: La misura del raggio della Terra col metodo di Eratostene Diversi valori di π nella geometria antica. Nota Si limiterà la memorizzazione di formule abituando i ragazzi a ricavare formule inverse. Il Menone: fasi il problema le possibili strategie la voce di Platone (dialogo tra Socrate e uno schiavo) verso il teorema di Pitagora Il problema “ Trova il lato di un quadrato di area doppia di quella di un quadrato dato. Puoi utilizzare un quadrato di lato 2 cm o 2 quadretti. Spiega con cura il tuo procedimento”. Possibili strategie “2x2= 4 area del primo quadrato, l’area del secondo deve essere 8, allora prendo un quadrato di lato 4 e avrò 4x4= 16 [Il tutto accompagnato da disegni], ma 16 è troppo, è il quadruplo. Allora provo con il lato di 3 perché è più grande di due e più piccolo di 4. Ma 3x3 fa 9 ed è ancora troppo. Però ci sono più vicino e potrei provare con 2,5…” Si inserisce il dialogo di Platone Prima fase: il problema Socrate:... il lato di questo ABCD è di due piedi, quanto sarà quello di superficie doppia? Schiavo : evidentemente il doppio, Socrate! Socrate: tu dici che da questo lato si genererà la superficie di otto piedi, se i quattro lati sono uguali? Schiavo: Sì [viene costruito il quadrato] Socrate: Il quadruplo è dunque quanto il doppio? Schiavo: No, per Zeus Seconda fase: un altro tentativo Schiavo: allora il lato sarà di tre piedi [più grande di due e più piccolo di quattro] Socrate: Ma tre volte tre piedi quanto fa? Schiavo: Nove Socrate: Dunque neppure dal lato di tre piedi si genera la superficie di otto piedi. Schiavo: No certo Socrate: Da quale lato allora? Prova a dircelo con esattezza. Schiavo: Per Zeus, non lo so! Socrate: Vedi Menone, quanto è progredito ormai? Prima non sapeva quale fosse il quadrato di otto piedi e neppure adesso lo sa, ma allora credeva di saperlo e non si considerava in difficoltà … Ormai invece si considera in difficoltà e poiché non sa, non crede neppure di sapere Terza fase: la soluzione Socrate: Questa linea, condotta da un angolo all’altro in ciascuno di questi quadrati, non divide in due ciascuno di essi? Schiavo: Sì ……. Socrate:… sicchè, se il suo nome è diagonale, la superficie doppia, come dici tu, schiavo di Menone, sarà generata dalla diagonale Verso il Teorema di Pitagora “Abbiamo un triangolo isoscele rettangolo (mezzo quadrato) di lato l. Costruiamo i quadrati sui lati del triangolo. Che cosa possiamo dire di questi tre quadrati? Che relazione hanno tra di loro?” I ragazzi, in genere, riconoscono le equivalenze: “Possiamo dire che A e B sono uguali e sono il doppio del triangolo, mentre C è il quadruplo del triangolo, come ci ha insegnato Socrate, ed è il doppio di A e B.” Generalizzando a tutti i triangoli rettangoli…….. Il Menone: aspetti rilevanti conoscenza dei numeri decimali e del loro significato pur conoscendo la radice quadrata non la usano ruolo della rappresentazione uso della voce di Platone per sbloccare la situazione (strategia didattica) Alla ricerca della città perduta: fasi confronto fra carte geografiche in scale diverse: dov’è sparita St. Étienne? il triangolo sulla prima carta, disegno e misurazioni il triangolo sulla seconda carta: i lati … diviso 5, ma gli angoli? se la direzione per andare da una città all’altra non cambia ….. Il problema L'immagine che vedete nella figura 1 è una parte della carta della Francia: la scala è 1 : 1 000 000. Su di essa abbiamo evidenziato tre città - Lyon, Grenoble e St.Étienne - che formano i vertici di un triangolo scaleno. Di esse la meno famosa è forse St.- Étienne. Probabilmente per questo motivo non l'abbiamo più ritrovata nella carta dell'Europa all'interno di un atlante. In questa seconda carta la scala è 1 : 5 000 000. Il problema che abbiamo di fronte è quello di collocare anche su questa carta St.- Étienne conoscendo la scala e la posizione di Lyon e Grenoble. Come fare? Come saranno le distanze sulla seconda carta rispetto a quelle della prima? Evidentemente 5 volte più piccole. Controlliamo questo fatto con i dati che abbiamo a disposizione. Sulla prima carta la distanza Lyon-Grenoble è di 9.3 cm; sulla seconda di 1.86 cm. Infatti 9.3 : 5 = 1.86. ….dobbiamo ancora tenere conto degli angoli. Dobbiamo variarli rispetto al triangolo della prima carta? Ragionate un po': la direzione da prendere per andare da una città non può variare passando da una carta all'altra! Quindi gli angoli devono restare uguali. Ora abbiamo tutti gli elementi necessari per costruire il secondo triangolo Se calcoliamo il rapporto tra il lato maggiore e quello minore del primo triangolo otteniamo: 10,7 / 4,9 ~ 2,1836734 Quanto otteniamo calcolando lo stesso rapporto per il secondo triangolo? 2,14 / 0,98 ~ 2.1836734 Ora tocca all’insegnante! ….quindi i loro lati formano una proporzione: 4,9 : 9,3 = 0,98 : 1,86 4,9 : 10,7 = 0,98 : 2,14 9,3 : 10,7 = 1,86 : 2,14 Due figure piane che abbiano queste caratteristiche si dicono simili. Il rapporto tra i lati corrispondenti di figure simili si chiama rapporto di similitudine. Figure piane simili hanno la stessa forma. Alla ricerca della città perduta: aspetti rilevanti che cosa determina la forma? il calcolo come conferma dell'uguaglianza dei rapporti l'insegnante dà il “nome” al pezzo di sapere costruito: figure simili, rapporto di similitudine Metafore e immaginazione l’alunno (noi) parla di quel che non sa usando ciò che sa (metafore, analogie) usa le sue conoscenze e il suo linguaggio naturale l’immaginazione serve per anticipare i risultati di azioni che si sanno compiere: tempi lunghi! Non esistono i quadrati perfetti! i modelli in geometria assiomi e dimostrazioni discutere e argomentare pro o contro una soluzione quindi… porre problemi in contesti significativi