Guida Lo stemma standard si utilizza dai 10 mm di larghezza di base dello scudo in su Risparmio ENERGETICO Un impegno per il nostro futuro SOMMARIO INTRODUZIONE 4 • Un regalo dovuto • infoenergia ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! 7 • Dal “protocollo di Kyoto” al “pacchetto clima-energia” • Il Patto dei Sindaci: abbattiamo le emissioni partendo dal basso • Energia rinnovabile, energia della natura • Le Fonti Rinnovabili • Come possiamo consumare meno energia nelle nostre abitazioni? IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE 13 • Conservare l’energia attraverso l’involucro Cappotto esterno; Isolamento interno; Isolamento dell’intercapedine; Facciata ventilata; Tetto ventilato; Copertura isolata internamente; Copertura isolata esternamentre; Finestre ad alte prestazioni • La ventilazione negli edifici isolati Ventilazione meccanica controllata • Il sistema edificio-impianto: tecnologie impiantistiche Caldaia a condensazione; Pompa di calore; Pannelli radianti; Caldaia a biomassa; Camini e stufe • Sfruttamento dell’energia solare Impianto solare termico; Impianto solare fotovoltaico Buone Pratiche per una casa più sostenibile 33 • Alcuni consigli per diminuire i nostri consumi energetici • Domotica • Cittadino consapevole • La classe energetica degli elettrodomestici UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO 41 • Buone pratiche • Detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica • Detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia • Il conto termico • Regolare manutenzione della caldaia • La certificazione energetica negli edifici 3 UN REGALO DOVUTO Martina SASSOLI Cari ragazzi, con il progetto Raccontami l’energia i protagonisti siete voi, tutti voi studenti. Siete proprio voi le Sentinelle dell’Ambiente chiamate a vigilare sulla nostra società ancora troppo “energivora” rispetto al consumo di materie prime. Insieme ad Infoenergia, infatti, abbiamo pensato di arruolarvi ufficialmente tra le file dei sostenitori più convinti del risparmio energetico: con questo gioco imparerete gli accorgimenti più semplici e quotidiani per ridurre gli sprechi – e quindi risparmiare sulle bollette di casa - mentre acquisirete le conoscenze fondamentali in tema di educazione ambientale. L’obiettivo finale è ridurre la nostra impronta ecologica attraverso consigli pratici, per vivere in modo più consapevole e sostenibile per noi e per il nostro pianeta lasciando un testimone all’insegna dell’ecosostenibilità alle generazioni future. Contiamo su di voi! Martina Sassoli Assessore all’Ambiente della Provincia di Monza e della Brianza Cristina STANCARI L’energia è un bene sempre più pregiato e costoso. Il Protocollo di Kyoto ha invitato tutti i Paesi ad usare razionalmente l’energia ed a sviluppare l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili per contenere il consumo di combustibili fossili e ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, che provocano il pericoloso effetto serra. Oggi più che mai è importante puntare sull’Educazione Ambientale, intesa come Educazione alla Sostenibilità e allo Sviluppo Sostenibile, questi sono temi portanti attorno ai quali l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Milano e Infoenergia credono fermamente. E’ cosi che Infoenergia come ente impegnato nella diffusione di un servizio di Orientamento, Promozione, e Supporto e Verifica sui temi legati al Consumo Energetico, ha pensato alla pubblicazione di questa guida. Riteniamo che la guida al risparmio energetico sia un importante strumento formativo, poiché nasce dalla convinzione che, anche in ambito scolastico, sia fondamentale la condivisione dei temi e delle questioni ambientali, ma anche informativo per i genitori che poi potranno applicare concretamente le indicazioni contenute. Cristina Stancari Assessore all’Ambiente della Provincia di Milano Giuseppe BONO La guida al risparmio energetico di Infoenergia racchiude una sintesi di interventi attraverso i quali potrete aumentare l’efficienza energetica della vostra casa. La descrizione delle tecnologie utilizzabili per il risparmio energetico è resa attraverso schede tecniche illustrate, espresse con un linguaggio essenziale e comprensibile, non da addetti ai lavori, in cui non mancano però approfondimenti tecnici con utili valutazioni e comparazioni economiche. Non abbiamo la presunzione di illustrare ogni soluzione tecnologica in modo esaustivo e nemmeno di affrontare tutte le tecnologie presenti oggi sul mercato in continua evoluzione, ma cerchiamo di fornire gli strumenti necessari per avvicinarsi al grande tema del risparmio e dell’efficienza energetica. Raccontami l’Energia è un progetto di educa- 4 zione ambientale rivolto alle scuole primarie che, in modo semplice e divertente, introduce i bambini nel mondo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. L’edizione 2013/2014 racchiude due grandi novità: la collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design) e la concessione del patrocinio da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La nostra guida è nata quindi dalla necessità di informare in maniera corretta, completa e divertente. Informare per noi è un dovere, informare divertendo è un grande piacere. Speriamo di esserci riusciti. Buona lettura! Giuseppe Bono Amministratore Unico Infoenergia INFOENERGIA Rete di Sportelli per l’Energia e l’Ambiente Scarl Infoenergia è una Società Consortile a totale partecipazione pubblica costituita dalla Provincia di Milano, dalla Provincia di Monza e Brianza e circa 60 Comuni. E’ organizzata in una rete di sportelli distribuiti sul territorio provinciale (4 Spazi di Zona, aperti tutti i giorni lavorativi, a Corbetta, Garbagnate Milanese, Melzo e Monza; 60 Sportelli Comunali, aperti al pubblico con cadenza settimanale, quindicinale o mensile) ed una Unità di Coordinamento centrale con sede a Milano. MISSION Informare, formare, sensibilizzare Infoenergia è una Struttura Tecnico-Operativa costituita con la precisa volontà di favorire l’uso razionale dell’energia, la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, l’efficienza ed il risparmio energetico, fornendo consulenza e supporto sulle materie energetico-ambientali ai cittadini, alle aziende e al Settore Tecnico delle Amministrazioni Comunali e Provinciali. Infatti, gli Enti soci possono contare su una struttura competente e specializzata nelle materie energetico-ambientale – espressione della stessa Pubblica Amministrazione - che può affiancarli quotidianamente nello svolgimento delle funzioni di sensibilizzazione, informazione, formazione, educazione e promozione di una cultura dei principi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, fungendo anche da cassa di risonanza per veicolare idee e progetti inerenti lo sviluppo energetico sostenibile nel territorio presso gli operatori economici. Infoenergia ha inoltre attivato diversi progetti che si basano su un approccio molto più generale per il risparmio energetico e la pianificazione territoriale, al fine di indirizzare ed armonizzare nel territorio gli interventi strategici in tema di energia, con una forte propensione verso la condivisione delle politiche energetiche e gli interventi strutturali programmati. SPORTELLO AL CITTADINO Gli sportelli Infoenergia aperti ai cittadini nei Comuni Soci forniscono gratuitamente informazioni sull’uso efficiente dell’energia e sul risparmio energetico nelle nostre abitazioni, per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento, di raffrescamento, di illuminazione e degli elettrodomestici, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sulla certificazione energetica, sulle possibilità di avvalersi di finanziamenti locali e/o statali per interventi di efficienza energetica, sulle agevolazioni fiscali e l’evoluzione della normativa in materia. I PROGETTI PRINCIPALI Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), attuazione del PAES, regolamenti edilizi, riqualificazione della Rete di Illuminazione Pubblica, progetti di educazione ambientale rivolti alle scuole primarie e secondarie di primo grado, corsi di formazione rivolti alle PA, incontri per la cittadinanza e i professionisti, workshop tematici per il terziario, campagna di sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile, stima delle coperture contenenti amianto. Per qualsiasi informazione puoi scriverci a [email protected], telefonarci allo 02.77403552, o visitare il nostro sito www.infoenergia.eu I nostri Comuni Soci 5 ENERGIA PULITA? Risparmio energetico! ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! L’unica vera energia pulita è quella che risparmiamo, cioè quella che non consumiamo. Quante volte sui giornali o alla televisione sentiamo parlare di energia pulita? A questa tematica vengono spesso associate immagini di pannelli solari, turbine eoliche, impianti geotermici e idroelettrici. Tali impianti permettono di generare energia (elettrica o termica) partendo da fonti rinnovabili (come ad esempio sole, acqua o vento) senza consumo di fonti fossili (gas, petrolio e carbone) evitando, quindi, emissioni di anidride carbonica, il principale prodotto della combustione del carbonio. In realtà, considerando l’intero ciclo di vita, nessuna di queste tecnologie è davvero pulita: è fondamentale, infatti, che l’energia pulita prodotta dal loro funzionamento compensi (e ovviamente superi!) i costi energetici e ambientali sostenuti per la loro fabbricazione. Partendo da questo presupposto, l’unica vera energia pulita è quella che risparmiamo, cioè quella che non consumiamo. Per questo motivo l’efficienza energetica è così importante: razionalizzando l’uso dell’energia si ottiene un naturale risparmio nei consumi e nei costi, ambientali e in bolletta. 8 ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! o energetiCo! parlare di energia pulita? A questa tematica vengono spesso associate imma- omici energetiCo! e idroelettrici. Tali impianti permettono di generare energia (elettrica o Nel 2012 l’Italia ha consumato 313,8 TWh (dato GSE). Gli nto) senza consumo di fonti fossili (gas, petrolio e carbone)associate evitando, quindi, parlare di energia pulita? A questa tematica vengono immaedifici (residenziale e terziario) sonospesso responsabili di più del todellacombustionedelcarbonio.Inrealtà,considerandol’interociclodi mici e idroelettrici. Tali impianti permettono di generare energia (elettrica o 40%infatti, di tale la pulita riduzione dei dal consumi e l’utilizzo di fondamentale, chequota: l’energia prodotta loro funzionamento nto) senza consumo di fonti fossili (gas, petrolio e carbone) evitando, quindi, mbientalisostenutiperlalorofabbricazione.Partendodaquestopresupposto, energia da fonti rinnovabili in questo settore costituisce, todellacombustionedelcarbonio.Inrealtà,considerandol’interociclodi ,fondamentale, cioè quellapertanto, cheinfatti, non consumiamo. Per questo motivo efficienza energetica è unal’energia misura pulita di fondamentale importanza. che prodotta dal l’loro funzionamento ttieneunnaturalerisparmioneiconsumieneicosti(ambientalieinbolletta!) mbientalisostenutiperlalorofabbricazione.Partendodaquestopresupposto, , cioè quella che non consumiamo. Per questo motivo l’efficienza energetica è 2 . Gli edittieneunnaturalerisparmioneiconsumieneicosti(ambientalieinbolletta!) 30% riduzione 43% 2in questo . Gli edi30 % ntale imriduzione 43% onsumi di in questo ntale im250kWh/ 47% onsumi di e energe250kWh/ olaclasse 47% ne energeoai15/50 olaclasse tounedi3 oai15/50 mqanno . tounedite sempre Consumi finali di energia per settore 3 mqanno prezzo del. Fonte:ENEA“RapportoEnergiaAmbiente2009”idati. te sempre peo, è di- Consumi finali di energia per settore prezzo del Fonte:ENEA“RapportoEnergiaAmbiente2009”idati. trova così peo, è di5% 10% trova così nergetico 5% dell’ener10% 15% nergetico (che sarà dell’ener70% 15% auspicano (che sarà nsumo di 70% auspicano l’applicansumo di one enerl’applicaposizione one enera(PAEE), posizione ermini di a(PAEE), Ripartizione dei consumi energetici per il settore residenziale di arrivaermini di Fonte:ENEA“RapportoEnergiaAmbiente2009”idati. Ripartizione dei consumi energetici per il settore residenziale va di costruarrivaFonte:ENEA“RapportoEnergiaAmbiente2009”idati. va costruiosi. L’Ita- •entroil30giugno2011l’ItaliadovràpredisporreilnuovoPAEE4; egislativo • per gli edifici nuovi o ristrutturati è introdotto un livello4; di iosi. L’Ita- •entroil30giugno2011l’ItaliadovràpredisporreilnuovoPAEE direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che dai D.lgs. La egislativo •isolamentopiùefficacedal1°gennaio2010chegarantiscela per gli edifici nuovi o ristrutturati è introdotto un livello di inconsente riduzionedeifabbisognitermicideinuoviedificidel20-25% dai D.lgs. tegra isolamentopiùefficacedal1°gennaio2010chegarantiscela e modifica una lunga serie di direttive che l’hanno consente riduzionedeifabbisognitermicideinuoviedificidel20-25% gli edifici, preceduta rispetto ad sul oggi. medesimo argomento (2002/91/CE “Energy gli edifici, rispetto addecreto oggi. legislativo 28/2011, inoltre, riorganizza il sio decreto Il recente of legislativo Buildings Directive” –rinnovabile EPBD e 2010/31/ o decreto Performance Ilstema recente decreto 28/2011, inoltre, riorganizza il sioriamente di integrazione di impianti a fonte negli ediUE – EPBD2), indica ai Paesi membri come raggiungere oriamente stema di integrazione di impianti a fonte rinnovabile negli edi- gli rgetico: fici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti: rgetico: fici di nuova costruzione o sottoposti ache ristrutturazioni rilevanti: ne impor- obiettivi gli impianti di energia termica devono essere progettati in modo di efficienza energetica la Comunità europea ne devono impor- gli impianti di energia termica devono esserelaprogettati in modo o) tale da garantire contemporaneamente copertura, tramite si prefigge. A livello nazionale il nostro Paese ha recepito o) devono tale da garantire contemporaneamente la copertura, tramite nichene energia rinnovabile, del 50% dei consumi previsti per l’acqua la normativa europea con ildei decreto legislativo 192/2005, nichene energia rinnovabile, del 50% consumi previsti per iene indi- calda sanitaria e di una certa percentuale dei consumi l’acqua aggregati indi- successivamente calda sanitaria di una certa percentuale consumi aggregatialtri modificato e integrato da numerosi riene ottenere di acqua caldaesanitaria, riscaldamento edei raffrescamento. rataottenere di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento. a otte- decreti, in ultimo dal decreto legge 63/2013. Tali provveata a otte- 1R.Basosi,“Prospettivedellapoliticaenergetica: 1 dimenti nazionali consentono di innalzare notevolmente R.Basosi,“Prospettivedellapoliticaenergetica: l’ItaliadopoKyotoeversoilterzomillennio”,2005 l’ItaliadopoKyotoeversoilterzomillennio”,2005 ormarsi ai l’efficienza 2 Terna,in“DatiStatistici”,Bilancioenergetico2010 energetica degli edifici fornendo prescrizioni e ormarsi ai 23Terna,in“DatiStatistici”,Bilancioenergetico2010 in caso di 3 www.casaclima.com in caso di requisiti www.casaclima.com minimi in materia di prestazioni energetiche, im4 D.lgs.115/08 D.lgs.115/08 ponendo la certificazione energetica e favorendo l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Dai dati ENEA emerge che la media dei consumi di un edificio di vecchia costruzione oscilla fra i 200 e i 250 kWh/mq anno, mentre i più noti standard di certificazione energetica attribuiscono la classe A/A+ ad edifici con consumi che si attestano attorno ai 15/50 kWh/ mq anno. 4 Ad esempio, se la richiesta del titolo abilitativo, presentata per Le una “ristrutturazione rilevante” o per una nuova costruzione, 1. DAL “PROTOCOLLO DI KYOTO” Ad avverràtrail31maggio2012edil31dicembre2013,lapercenesempio, se la richiesta del titolo abilitativo, presentata per Le disp AL “PACCHETTO CLIMA ENERGIA” 2. unatualedienergiaprodottadarinnovabilidovràesseredel20% “ristrutturazione rilevante” o per una nuova costruzione, 1. il qu rispetto ai consumi relativi alla produzione di acqua calda, rafavverràtrail31maggio2012edil31dicembre2013,lapercendel r frescamentoeriscaldamento;percentualechesaliràal35%nel Il Protocollo di Kyoto del 1997 è il principale accordo a livello tualedienergiaprodottadarinnovabilidovràesseredel20% 2. l’appl 2014eal50%nel2017. internazionale che sancisce una limitazione delle emissioni rispetto ai consumi relativi alla produzione di acqua calda,rerafenerg Taliobblighidovranno,poi,essereincrementatidel10%pergli 3. frescamentoeriscaldamento;percentualechesaliràal35%nel esiste sponsabili dell’effetto serra per far fronte al surriscaldamento edifici pubblici. Per ciò che riguarda il fabbisogno di energia 4. 2014eal50%nel2017. ristru globale e ai conseguenti stravolgimenti climatici. elettrica, la potenza da FER da istallarsi obbligatoriamente soTaliobblighidovranno,poi,essereincrementatidel10%pergli 3. la ce pra,pubblici. all’interno in aree edificio, è calcolata in funedifici Pero ciò che limitrofe riguarda all’ il fabbisogno di energia 4. l’ispe zionedellasuperficieinpiantadell’ dificioesaràincrementata N elettrica, la potenza da FER da istallarsieobbligatoriamente sodi co anno dio un certo coefficiente. qu pra,ogni all’interno in aree limitrofe all’edificio, è calcolata in funLa speranza è che i vincoli normativi non vengano interpretati ni zionedellasuperficieinpiantadell’ edificioesaràincrementata Nonost ogni anno di un certo coefficiente. queann nuovamente, come accaduto per la legge 10/91 (prima legge pe La speranza che i vincoli normativi non vengano interpretati italiana inè materia di efficienza energetica), come vessazione nitàeur da ga nuovamente, come accaduto per la legge 10/91 (prima legge per l’ein nn cercarediaggirare,mavenganoinveceusaticomeopportunità italiana in materia diil efficienza comel’introduzione vessazione da delgas-serr per qualificare costruito.energetica), In particolare, Pe cercarediaggirare,mavenganoinveceusaticomeopportunità in un’edu c lacertificazioneenergeticaspostalaresponsabilitàsull’utente, perche qualificare il costruito. In particolare, l’introduzione delPer qua diventa il vero controllore dell’intero processo e che può su Livello di adesione al Protocollo di Kyoto lacertificazioneenergeticaspostalaresponsabilitàsull’utente, duzione innescareunvirtuosopercorsodiconcorrenzialitàintemadi (F Tale che attorisparmio rappresenta formale dichiarazione di realizzazione impegno diventa il energetico, vero una controllore dell’intero processo e che può sufficien spingendo l’offerta alla di ti innescareunvirtuosopercorsodiconcorrenzialitàintemadi (FontiE da parte dei Paesi industrializzati a ridurre dell’8%, rispetto edifici di eccellenza energetica. so risparmio energetico, spingendo l’ o fferta alla realizzazione di ti e non ai valori del 1990, le emissioni di gas serra, entro il periodo Si edifici di eccellenza energetica. sono po di 2008-2012. Con l’accordo di Doha l’estensione del Protocollo Sidichia DAL “PROTOCOLLO DI KYOTO” Il si è prolungata fino al 2020 anziché alla fine del 2012. di utiliz AL “PACCHETTO CLIMA ENERGIA” le NellaDAL mappa qui sopra è rappresentato il livello di adesione “PROTOCOLLO DI KYOTO” Il12Di L’a ALIlProtocollodiKyotodel1997èilprincipaleaccordoalivel“PACCHETTO CLIMA les per d al Protocollo subito dopo il Summit di ENERGIA” Doha del 2012: in vergn L’accord de i Paesi che hanno firmato e ratificato il Protocollo, in blu lo internazionale che sancisce una limitazione delle emissioni -r IlProtocollodiKyotodel1997èilprincipaleaccordoalivel- gno da i Paesi che hanno firmato ma serra non ratificato, in grigio i Paesi responsabili dell’ perlimitazione far fronte al surriscaldamento -i lo internazionale cheeffetto sancisce una delle emissioni -ridurr che non hanno preso posizione. Di fatto, soltanto l’Europa si globale e ai conseguenti stravolgimenti climatici. -r responsabili dell’effetto serra per far fronte al surriscaldamento -increm Tale atto rappresenta una formale dichiarazione di impegno da T sta impegnando nella riduzione delle emissioni. I Paesi grandi globale e ai conseguenti stravolgimenti climatici. -raggiu de inquinatori, USA, Canada, Giappone, Russia,diCina, India,da Tregra TalepartedeiPaesiindustrializzatiaridurredel5%,rispettoaivaloattoquali rappresenta una formale dichiarazione impegno ridel1990,leemissionidigasserra,entroilperiodo2008-2012. partedeiPaesiindustrializzatiaridurredel5%,rispettoaivalodentezi im Brasile, Messico, Sud Africa e Nuova Zelanda, responsabili del Inattesadellasuaratificaufficiale,avvenutasolonel2005,in ridel1990,leemissionidigasserra,entroilperiodo2008-2012. zionale 40% dell’emissione mondiale di gas serra, non hanno di fatto campo europeo sono state definite una serie di strategie e pro- U Inattesadellasuaratificaufficiale,avvenutasolonel2005,in ancora intrapreso alcunainstrategia che comporti sul lungo tergettieuropeo per mettere attodefinite gli obiettivi del Protocollo particotic campo sono state una serie di strategieeeinproUn’ulter mine getti una riduzione delle emissioni. lare lo sviluppo delle fonti rinnovabili. do per mettere in atto gli obiettivi del Protocollo e in partico- ticoèr ilsviluppo caso addidelle esempio pubblicazione del di LIBRO BIANCO ca Il sistema scambio di quote di emissione CO2 (Eulareèloeuropeo fontidella rinnovabili. do le di del1997“Energiaperilfuturo:lefontienergeticherinnovabili” bl è il caso ad esempio della pubblicazione del LIBRO BIANCO campo ropean Union Emissions Trading Scheme, istituito dalla DIRETedelLIBROVERDEdel2000:“Versounastrategiaeuropeadi bligo tic di TIVA del1997“Energiaperilfuturo:lefontienergeticherinnovabili” 2003/87/CE EU ETS smi) è la principale misura adottata edelLIBROVERDEdel2000:“Versounastrategiaeuropeadi tico),m ra sicurezza dell’approvvigionamento energetico”. dall’Unione Europea, in attuazione del Protocollo di Kyoto, per sicurezza dell’approvvigionamento energetico”. materia Nelle pagine di questi documenti si sottolineano il continuo aupr ridurre lemento emissioni di gasdocumenti a energetici effetto serra nei settori Nelle pagine questi sidell’Europa sottolineano continuo au- primop deidiconsumi eillaenergivori, sua conseguente do ovvero iesettori industriali caratterizzati da maggiori emissiomento dei consumi energetici dell’Europa edall’ la sua conseguente preoccupante dipendenza energetica estero. Gli impegnidovràp e ce e preoccupante dipendenza energetica dall’e2007-2009 stero. dalla Gli impegni ni. Cinque più tardi, nel vengono Piano d’Azione della e cembre gli anni obiettivi proposti concretizzati DIRETTIVA gl gli 2002/91/CE obiettivi proposti vengono concretizzati dalladeriva DIRETTIVA gli edifi (EPBD), la cui pubblicazione dalla Comunità Europea, “Una politica energetica per l’Europa”, si consa2002/91/CE (EPBD), la cui pubblicazione deriva dalla consadichiara pevolezza,dapartedellaCommissione,dellanecessitàdiavere come nuovo obiettivo un abbattimento del 20% dei pevolezza,dapartedellaCommissione,dellanecessitàdiavere aedisposizione uno entro strumento giuridico che scandisca consumi delle emissioni il 2020: nelche dicembre 2008, intera disposizione uno strumento scandisca venti più concreti finalizzatigiuridico a realizzare il grande interpotenziale infatti, il Consiglio Europeo approva a Bruxelles il “Pacchetto venti concreti finalizzati aObiettivo realizzare il grande potenziale di più risparmio energetico. dichiarato è “promuovere risparmio energetico. Obiettivo dichiarato è “promuovere Climadi- Energia”, definito anche “Accordo 20-20-20”. il miglioramento del rendimento energetico degli edifici nella il miglioramento del rendimento energetico degli edifici nella Comunità, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche tenendo conto delle condizioni locali e climatiche Con ilComunità, pacchetto “Climadelle - Energia” (Accordo 20-20-20) l’UEil clima esterne, nonché prescrizioni per quanto riguarda esterne, nonché delle prescrizioni per quanto riguarda il clima si Impegna deglia:ambienti interni e l’efficacia sotto il profilo dei costi”. degli ambienti interni e l’efficacia sotto il profilo dei costi”. • Ridurre del 20% rispetto al 2005 le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020; • Incrementare l’utilizzo delle FER fino ad una quota del 20% entro il 2020; • Raggiungere un risparmio energetico del 20% entro il 2020 9 ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! IL PATTO DEI SINDACI: ABBATTIAMO LE EMISSIONI PARTENDO DAL BASSO. Il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors) è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i Sindaci delle Amministrazioni Locali al fine di renderli protagonisti nel processo europeo teso a raggiungere e superare l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 (Pacchetto 20-20-20 del dicembre 2008). I Sindaci che volontariamente aderiscono a questa iniziativa si impegnano a predisporre ed attuare un “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES), con il duplice obiettivo di aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori, riducendo in tal modo le emissioni di anidride carbonica prodotte localmente. La partecipazione dell’intera comunità locale costituisce una componente chiave del PAES. Il PAES permette di: a) valutare e misurare a livello locale il consumo di energia e le conseguenti emissioni di CO2; b) identificare i settori strategici di intervento; c) attuare politiche e programmi per la Città finalizzati all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. ENERGIA RINNOVABILE, ENERGIA DELLA NATURA Domanda di energia primaria per fonte 2011 Fonte: “Elaborazione ENEA su dati MISE” Il costo dell’energia è strettamente legato alla disponibilità delle risorse. Alcune ricerche sostengono che abbiamo già 5,5% consumato almeno la metà delle riserve mondiali di petrolio 9,0% facilmente estraibile e ai ritmi attuali di consumo potremo andare avanti solo per altri 30-40 anni, quando le riserve saranno definitivamente esaurite. Si calcola però che, per il progressivo aumento della popolazione mondiale e l’attuale incremento dei consumi e dell’evoluzione tecnologica dei Paesi in via di sviluppo, le riserve potrebbero esaurirsi in molto meno tempo. Diventa così inevitabile spostare l’attenzione su altre fonti energetiche: le fonti rinnovabili. Oggi in Italia la quota di energia fornita dalle fonti rinno5.592 vabili è in veloce incremento: nel 2011 abbiamo superato l’obiettivo nel settore elettrico del 19,6% indicato nel Piano18.862 di Azione Nazionale, raggiungendo il 23,5%. L’obiettivo al 2020 è del 26,4%. Il settore idroelettrico è sempre quello preponderante, negli anni precedenti al boom economico copriva quasi la totalità del fabbisogno energetico italiano e ancora attualmente produce ogni anno circa 42.000 GWh. • Investendo nelle FER, la tecnologia migliora e i costi diminuiscono; • Al puro costo dei combustibili fossili occorre aggiungere il danno ambientale che queste energie provocano: cambiamenti climatici, surriscaldamento ambientale, danni dovuti all’effetto serra, esaurimento delle fonti non rinnovabili, inquinamento dell’aria, ecc.; 10 13,3% 13,3% 5,5% 37,5% 37,5% Petrolio Petrolio Gas naturale Gas naturale 9,0% Combus;bili solidi Combus;bili solidi 34,6% Energia ele?rica Energia ele?rica (importazione ne?a) 34,6% (importazione ne?a) Fon; rinnovabili Fon; rinnovabili 12.487 Idraulica 12.487 41.875 5.592 41.875 Idraulica Eolica Eolica Solare 18.862 Solare 13.407 13.407 Geotermica Geotermica Bioenergia Bioenergia Produzione di energia da FER in Italia 2012 (GWh) Fonte: “Impianti a fonti rinnovabili in Italia – 2012” – GSE • Le fonti rinnovabili sono già disponibili localmente, non si devono importare dall’estero evitando quindi tutti i problemi di dipendenza e di prezzo; • A livello globale il mercato delle tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta un comparto in forte ascesa, con crescenti percentuali di investimento e di tasso occupazionale. ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! LE FONTI RINNOVABILI SOLE Il sole è una fonte inesauribile e non inquinante di calore (pannelli solari termici) e di elettricità (pannelli fotovoltaici). Con il calore del sole possiamo scaldare le nostre stanze e produrre l’acqua calda sanitaria necessaria ai principali usi domestici (ACS), con la luce del sole possiamo illuminare la nostra casa e con la stessa energia solare possiamo generare energia elettrica. Ed è proprio la tecnologia delle celle fotovoltaiche quella che si sta sviluppando più rapidamente. La potenza installata a livello mondiale ha superato a fine 2012 i 100 GW. La Germania è il primo paese per potenza installata con più di 32 GW, l’Italia si colloca al secondo posto con circa 16 GW installati. [Fonte: GSE, “Rapporto Statistico 2012 - Solare Fotovoltaico”] ACQUA Un impianto idroelettrico trasforma l’energia potenziale dell’acqua in energia elettrica. La produzione idroelettrica è caratterizzata da una forte variabilità dovuta essenzialmente alla componente climatica. L’Italia è uno dei maggiori produttori europei di elettricità da fonte idraulica, negli ultimi anni c’è stato un numero sempre crescente di impianti di piccola taglia ad acqua fluente. La maggior parte degli impianti sono installati nel Settentrione, dove tre Regioni (Piemonte, Trentino Alto Adige e Lombardia) rappresentano oltre il 56% del totale. Il potenziale energetico presente nelle maree, di cui solo una piccola parte è sfruttata con le tecnologie attuali, è pari a circa 1 milione di GWh/anno. [Fonte: GSE, “Rapporto statistico 2011 - Impianti a fonti rinnovabili”] BIOMASSA E’ la materia organica di origine animale e vegetale (potature di alberi, scarti di lavorazione del legno, residui agricoli, reflui zootecnici, frazione biodegradabile dei rifiuti, ecc...) che può essere usata per produrre energia. Le soluzioni impiantistiche variano per tipo di biomassa, in base alla tecnologia utilizzata e al prodotto finale (solo energia elettrica, solo energia termica o una combinazione delle due). In Italia gli impianti alimentati con bioenergie sono in crescita. A fine 2011, in Italia, risultano in esercizio 1213 impianti alimentati da biomasse e rifiuti per un totale di 2.825 MW di potenza installata e una produzione elettrica di 10.832 GWh. [Fonte: GSE, “Rapporto Statistico 2011 – Impianti a fonti rinnovabili”] VENTO Ogni anno l’energia eolica occupa uno spazio sempre maggiore all’interno del mix energetico globale. Nel 2012 la potenza eolica mondiale è aumentata di 44.184 MW, portando la potenza mondiale installata a più di 281 GW. Nel 2012 l’Italia, secondo l’ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento - ha installato altri 1.272 MW, portando la potenza del parco eolico italiano a 8.144 MW. Per gli impianti eolici hanno particolare rilevanza le caratteristiche ambientali e territoriali dei siti. L’insieme di ventosità, orografia, accessibilità dei siti sono infatti variabili discriminanti per l’installazione di un parco eolico. Questo è il motivo per il quale nelle Regioni del Sud risultano installati il 98% della potenza eolica nazionale e l’80% degli impianti in termini di numerosità. [Fonte: ENEA, “Il barometro dell’energia eolica” febbraio 2013] GEOTERMIA E’ il calore naturale della Terra. La temperatura della crosta terrestre infatti aumenta all’aumentare della profondità (gradiente geotermico): in media 3°C ogni 100 m ma esistono zone dove il flusso di calore è maggiore, 9°-12°C ogni 100 m. La geotermia è una delle fonti rinnovabili più interessanti, poiché possiede un’enorme potenziale finora sfruttato solo in minima parte. L’energia geotermica può essere sfruttata, a seconda della temperatura e delle diverse tecnologie impiegate, per produrre energia elettrica in grossi impianti geotermici oppure per riscaldare/raffrescare gli edifici mediante l’utilizzo di pompe di calore. Le energie rinnovabili sono le uniche fonti di energia non soggette ad esaurimento e disponibili ovunque 11 ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! COME POSSIAMO CONSUMARE MENO ENERGIA NELLE NOSTRE ABITAZIONI? Il terzo passo: non dobbiamo dimenticare che ogni giorno nelle nostre case utilizziamo elettrodomestici piccoli e grandi, destinati agli usi più svariati e dotati delle più diverse caratteristiche. Regolando con attenzione il loro utilizzo e prena gi er dendo in consideraumare meno en Come possiamo cons zione la sostituzione nelle nostre case? dei vecchi modelli a do meglio l’energia... Semplicemente usan elevato consumo con i nuovi a basso conintervenendo: sumo, possiamo con; ni ia id tribuire al risparmio amenti quot • sui nostri comport to en m la so l’i energetico collettivo n calore co • sulle dispersioni di e alleggerire la nostra termico; bolletta energetica. Le soluzioni tecnologiche disponibili oggi per risparmiare energia a casa e nei luoghi di lavoro sono veramente tante e adatte a tutte le esigenze. Il primo passo per ridurre i costi energetici è quello di ridurre la fuoriuscita del calore in inverno e l’ingresso del calore d’estate attraverso le pareti degli edifici, la copertura, il pavimento, le finestre, in una parola, migliorando l’isolamento degli edifici. Il secondo passo consiste nella scelta di tecnologie impiantistiche efficienti utilizzando anche le fonti rinnovabili. • sugli impianti; elettrica per l’illumia gi er en di i um ns co • sui parecchi elettrici nazione e per gli ap Circa il 20% delle dispersioni di calore, sono dovute a correnti incontrollate e spifferi, generati da fenditure, crepe e interstizi, mentre circa l’80% attraverso tetti, pareti, solai e finestre. Diventa evidente che un intervento d’isolamento termico può rendere più confortevole un alloggio e diminuire di una buona percentuale le spese annue di combustibile per il riscaldamento in inverno ed evitare il surriscaldamento dei locali abitativi d’estate. La termografia a raggi infrarossi è una speciale “fotografia” che mostra la dispersione di calore della casa attraverso l’involucro dell’edificio (copertura, pareti, porte e finestre). É effettuata attraverso l’uso della termocamera, un’apparecchiatura che acquisisce un’immagine termica dei corpi. Colore rosso/arancio: zone più calde (grande dispersione di calore). Colore blu: zone fredde (poca dispersione di calore). 12 ENERGIA PULITA? RISPARMIO ENERGETICO! IL RISPARMIO ENERGETICO nella ristrutturazione 13 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE Costruire sostenibile significa rispettare l’ambiente e risparmiare in bolletta Benessere ambientale e benessere economico sono soddisfatti contemporaneamente solo nel momento in cui il mantenimento delle condizioni di comfort è raggiunto con il minor consumo di energia. Qui di seguito sono presentate attraverso semplici schede-esemplificative le principali tecnologie per il risparmio energetico. Ogni scheda è composta da una descrizione della tecnologia di intervento, da un elenco dei fattori favorevoli e non, dalla verifica dell’applicabilità agli edifici esistenti, da una sommaria valutazione dei costi. I costi riportati sono solo indicativi e legati al momento della redazione di questa guida. 14 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE CONSERVARE L’ENERGIA ATTRAVERSO L’INVOLUCRO La struttura esterna di un edificio è quella parte dell’organismo edilizio che ha la funzione di delimitarne fisicamente lo spazio e allo stesso tempo funge da filtro tra interno ed esterno. Attraverso l’involucro è possibile regolare il microclima interno: lo scambio termico, lo scambio dell’aria, l’irraggiamento solare, i flussi di umidità, i flussi luminosi e i flussi sonori. L’isolamento termico viene indicato come la misura più semplice ed efficace per la riduzione dei consumi energetici. RMICA DEI MATERIALI LA TRASMITTANZA TE e che sura la quantità di calor La trasmittanza (U) mi della traversa un elemento nell’unità di tempo at di 2 senza di una differenza superficie di 1 m in pre rno lvin) tra l’interno e l’este temperatura di 1 K (Ke 2 e si misura in W/m K. soa al diminuire dello spes La trasmittanza aument uciall’aumentare della cond re del materiale (s) ed bilità termica (λ). e è l’ianza è basso, maggior Più il valore di trasmitt con ra in esame: strutture solamento della struttu per rmica si caratterizzano bassa trasmittanza te ento termico. fornire un elevato isolam Prova del blocco di ghiaccio da “CasaClima,Vivere nel più”, 2006 Test effettuato a Brema: alla fine di maggio due blocchi di ghiaccio di una tonnellata e mezza ciascuno sono stati messi all’aperto e lasciati così esposti agli agenti atmosferici per ben 50 giorni. Uno dei blocchi era avvolto da una sorta di casetta termica, mentre l’altro era privo di protezione. Dopo soli cinque giorni, il blocco di ghiaccio non protetto si era già sciolto. Dopo 7 settimane il blocco di ghiaccio protetto termicamente aveva mantenuto il 70,9% del peso iniziale. Questo test rende evidente come una casa termicamente bene isolata non protegge solo dal freddo, ma anche dal caldo. U= λ/s CALCOLA QUANTO CONSUMA LA TUA CASA? Per calcolare le dispersioni termiche dell’intero edificio occorre conoscere la quantità di calore che può passare attraverso le superfici disperdenti dell’involucro esterno valutando per ciascun componente il coefficiente globale di trasmissione termica. Un calcolo per il quale è necessario l’aiuto di una figura professionale competente. Ma esiste un metodo semplice in grado di fornire una prima indicazione per valutare lo spreco energetico della propria casa: considerate il vostro consumo di combustibile, per il metano calcolate i mc consumati in un anno e moltiplicate per 10. Se l’impianto di riscaldamento è utilizzato anche per produrre acqua calda, sottraete al risultato il valore 1000 per ogni abitante della casa. Dividete il risultato per la superficie abitabile e otterrete così una stima del consumo energetico annuo, in kWh/mq. Se il valore ottenuto è inferiore a 100 il vostro livello energetico è abbastanza buono. Se è maggiore occorre pensare ad interventi più consistenti. Stima del consumo energetico in kWh. Stima consumo (m3 metano annui x 10) – (n° pers. x 1000) = energetico (kWh/mqa) Superficie abitabile in mq. Spreco energetico della casa. Brochure informativa “Risparmio ed Efficienza Energetica con il Solare Termico e Fotovoltaico”, 2007. 15 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE CAPPOTTO ESTERNO CAPPOTTO ESTERNO CAPPOTTO ESTERNO 55% UN SISTEMA DI ISOLAMENTO TERMICO APPLICATO SUL LATO ESTERNO DELLE PARETI PERIMETRALI 55% LATOesterno ESTERNOdelle DELLE PARETI PERIMETRALI èUN unSISTEMA sistemaDIdiISOLAMENTO isolamentoTERMICO termicoAPPLICATO applicato SUL sul lato pareti perimetrali 1. Stratoesterno di rivestimento esterno 1. Strato di rivestimento PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO 2. Strato termoisolante 1 2. Strato termoisolante Realizzare un cappotto esterno significa rivestire dall’esterno l’intera superficie 3. Sistema di ancoraggio 3. Sistema di ancoraggio verticale di un edificio con pannelli o intonaci isolanti. I pannelli sono applicati 4. Elemento di parete 2 4. Elemento di parete attraverso sistemi adesivi o di fissaggio meccanico e rivestiti da intonaco; sono 5. Strato di rivestimento interno 5. Strato di rivestimento interno 3 realizzati con materiali naturali (sughero, lana di roccia, fibra di legno) o sintetici (polistirolo, poliuretano). Il cappotto è un intervento particolarmente conveniente Sezione di parete Sezione di parete 4 in casi di ripristino della facciata. perimetrale esterna: perimetrale esterna: 5 L’investimento economico aumenta in modo consistente il valore dell’immobile e cappotto esterno cappotto esterno viene ammortizzato in circa 10 anni grazie al notevole risparmio energetico e alle detrazioni fiscali ad oggi disponibili. FATTORI FAVOREVOLI; • Eliminazione di ponti termici e umidità; • Rallentamento del processo di degrado dell’involucro esterno dell’edificio; • In fase di applicazione non richiede l’allontanamento degli inquilini; • Le superfici interne calpestabili degli alloggi rimangono inalterate; • L’aumento della volumetria esterna nella maggior parte dei casi non comporta alcun vincolo o onere. (1) il costo corrisponde ad una media calcoCOSTO (sp.10cm) INDICATORI DI COSTO (1) COSTO (sp.10cm) INDICATORI DI COSTO (1) lata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. 72,00 €/mq Polistirene espanso è comprensivo dei costi del materiale iso/mq della finitura superficiale e dei lavorii Polistirene espanso 85,00 €/mq 72,00 €lante, Polistirene estruso Polistirene estruso 85,00 € /mq per la realizzazione del cappotto. necessari Lana di roccia 88,00 €/mq Lana di roccia € /mq 88,00 Lana di vetro 85,00 €/mq Prezzo medio di un cappotto esterno in /mq del tipo di isolamento (sp.10cm). Sughero Lana di vetro 92,00 €/mq 85,00 €funzione Sughero 92,00 €/mq 1 2 3 4 5 Andamento della temperatura Andamento della temperatura in relazione alla posizione in relazione alla posizione dell’isolamento. Fonte: ANIT dell’isolamento. Fonte: ANIT Loisolante strato verso isolante verso Lo strato Lo strato isolante verso l’esterno protegge le pareti l’esterno protegge le pareti l’esterno protegge le pareti dalle escursioni dalle escursioni termiche:termiche: dalle escursioni termiche: ladella massa della muratura resta la massa muratura resta la massa muratura resta più ineinverno e più fresca più calda in calda inverno piùdella fresca più calda in inverno e più fresca in estate. in estate. in estate. ISOLAMENTO INTERNO ISOLAMENTO INTERNO ISOLAMENTO INTERNO è un sistema isolamento termico applicato sul lato interno perimetrali È UNdi SISTEMA DI ISOLAMENTO TERMICO APPLICATO SULdelle LATOpareti INTERNO DELLE PARETI PERIMETRALI. 55 55%% È UN SISTEMA DI ISOLAMENTO TERMICO APPLICATO SUL LATO INTERNO DELLE PARETI PERIMETRALI. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Realizzare un cappotto interno significa applicare uno strato di isolante sulla su1. Strato di rivestimento Esterno 1 2. Elemento di parete perficie della parete a contatto con l’ambiente riscaldato. L’applicazione dell’iso11 2 3. Sistema di ancoraggio lante può avvenire tramite incollaggio o con sistemi di fissaggio meccanico. Una 2 2 4. Strato termoisolante barriera al vapore sul lato caldo della parete è indispensabile per locali ad umidità 3 5. Strato di rivestimento Interno 3 elevata e nei climi freddi. E’ un sistema molto usato negli interventi di ristrutturazione in cui non è possibile intervenire dall’esterno. E’ particolarmente indicato per Sezione di parete edifici esistenti utilizzati in modo saltuario (seconde case, scuole, edifici adibiti a perimetrale esterna: terziario) dove è richiesto che il riscaldamento degli ambienti avvenga in tempi brecappotto interno vi. Lo strato isolante verso l’interno riduce gli effetti dovuti all’inerzia termica della parete: l’ambiente si scalda molto velocemente, ma allo stesso tempo si raffredda molto velocemente. FATTORI SFAVOREVOLI • Non elimina i ponti termici; • Le superfici interne calpestabili degli alloggi diminuiscono; • In fase di esecuzione richiede l’allontanamento degli inquilini e la modifica del passaggio degli impianti interni (es. rimozione cassette elettriche); • Sistema privo di inerzia termica: la temperatura degli ambienti tra il giorno e la notte varia in maniera rapida. 16 FATTORI FAVOREVOLI • Rapidità di messa in opera; • Bassi costi di realizzazione; • Posa in opera indipendente dalle condizioni atmosferiche e senza ponteggi; • Non aumenta la volumetria dell’edificio. (1) (1) INDICATORI DI COSTO INDICATORI DI COSTO Polistirene espanso Polistirene espanso Polistirene estruso Polistirene estruso Lana di roccia Lana di roccia Lana di vetro Lana di vetro Sughero Sughero COSTO (sp.10cm) COSTO (sp.10cm) 65,00 €/mq 65,00 €/mq 60,00 €/mq €/mq 60,00 68,00 €/mq 68,00 €/mq 70,00 €/mq 70,00 €/mq 72,00 €/mq 72,00 €/mq 3 4 44 5 5 Andamento Andamentodella dellatemperatura temperatura ininrelazione relazionealla allaposizione posizione dell’isolamento. dell’isolamento.Fonte: Fonte:ANIT ANIT (1) il costo corrisponde ad una media calcolata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. è comprensivo dei costi del materiale isolante, della finitura superficiale e dei lavorii necessari per la realizzazione dell’isolamento. Prezzo medio cappottointerno internocon con Prezzo medio didiununcappotto rivestimento conintonaco intonacoignifugo, ignifugo,REI REI120, 120, rivestimento con funzione del tipodidiisolante isolante(sp. (sp.10cm). 10cm). inin funzione del tipo 5 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE ISOLAMENTO DELL’INTERCAPEDINE ISOLAMENTO DELL’INTERCAPEDINE ISOLAMENTO DELL’INTERCAPEDINE 5555 %% È UN SISTEMA DI ISOLAMENTO TERMICO APPLICATO TRAesterno IL LATO ESTERNO E IL LATOdella INTERNO DELLA MURATURA. è un sistema di isolamento applicato traAPPLICATO il lato e il lato interno muratura. È UN SISTEMA DItermico ISOLAMENTO TERMICO TRA IL LATO ESTERNO E IL LATO INTERNO DELLA MURATURA. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Il posizionamento dello strato isolante avviene in un’intercapedine tra due paramenti murali. Il paramento esterno protegge il materiale contro le intemperie, in questo modo è possibile utilizzare materiali fibrosi e polverosi solitamente non idonei ad essere applicati all’esterno. Per gli edifici esistenti può essere realizzato: 1. Costruendo un nuovo paramento murario con un’intercapedine ventilata, lasciando un vuoto tra il materiale termoisolante e il paramento esterno. è un procedimento consigliato per murature prive di intercapedine. 2. Inserendo nell’intercapedine dei materiali isolanti sfusi per insufflazione. In questo caso occorre valutare che l’intercapedine sia tale da permetterne l’intero riempimento. L’isolamento ad intercapedine ha un doppio vantaggio: non aumenta la volumetria dell’edificio (come nel caso del cappotto esterno) e non diminuisce la superficie calpestabile interna degli appartamenti (come nel caso del cappotto interno). 1. Foro di iniezione 1. Foro di iniezione 2. Strato di rivestimento esterno 2. Strato di rivestimento esterno 2 3. Elemento di parete 3. Elemento di parete 4. Strato termoisolante 4. Strato termoisolante 5. Elemento di parete 5. Elemento di parete 6. Strato di rivestimento interno 6. Strato di rivestimento interno 1 2 3 3 4 5 6 Andamento temperatura Andamento delladella temperatura in relazione alla posizione in relazione alla posizione dell’isolamento. Fonte: dell’isolamento. Fonte: ANITANIT (sp.10cm) INDICATORI DI COSTO (1) COSTOCOSTO (sp.10cm) INDICATORI DI COSTO FATTORI SFAVOREVOLI 65,00 Argilla espansa 8/20 • Non elimina i ponti termici; 65,00 €/mq€/mq Argilla espansa 8/20 60,00 €/mq Perlite espansa • C’è rischio di condensa nell’isolante; 60,00 €/mq Perlite espansa 68,00 €/mq Polistir. in palline additt. • Alto costo dovuto alla manodopera; 68,00 €/mq Polistir. in palline additt. • Rischio di “spanciamento” nella parte infe70,00 €/mq Sughero in granuli 70,00 €/mq Sughero in granuli riore del muro per effetto dell’insufflaggio. (1) FACCIATA VENTILATA FACCIATA VENTILATA il costo corrisponde ad una media calcolata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. è comprensivo dei costi del materiale isolante e dei lavori necessari per la realizzazione dell’isolamento. (1) Prezzo medio di un isolamento ad intercapedine in funzione del tipo di isolante. 55% 55 È UNche SISTEMA CHE la SFRUTTA LA VENTILAZIONE DI UNA CAMERA D’ARIA CREATA TRA L’ISOLANTE E’FACCIATA un sistema sfrutta ventilazione di una camera d’aria creata tra l’isolante e il rivestimento esterno. VENTILATA % E IL RIVESTIMENTO ESTERNO. È UN SISTEMA CHE SFRUTTA LA VENTILAZIONE DI UNA CAMERA D’ARIA CREATA TRA L’ISOLANTE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO E IL RIVESTIMENTO ESTERNO. Realizzare una facciata ventilata significa costruire una serie di strati funzionali, 1. Strato di rivestimento esterno 2. Sistema di fissaggio 1 Strato di rivestimento esterno vincolati all’edificio mediante una struttura metallica. Dal lato più esterno1.trovia3. Intercapedine Sistema fissaggio 2 mo in successione, il rivestimento, la camera di ventilazione e, a contatto2.con la di 4. Strato termoisolante 3. Intercapedine struttura esterna dell’edificio, lo strato di isolante termico. Lo strato più esterno, 5. Sistema di ancoraggio 3 4. Strato termoisolante 6. Elemento di parete il rivestimento, oltre a definire l’aspetto estetico dell’edificio, assolve la funzione 5. Sistema di ancoraggio di rivestimento interno di protezione degli strati successivi. La camera di ventilazione (o intercapedine) è 7.diStrato 6. Elemento parete 4 7. Strato collegata con l’aria esterna attraverso bocche di ventilazione poste al piede della di rivestimento Sezioneinterno di parete perimetrale esterna: facciata ventilata 5 facciata e alla sua sommità (a volte anche in posizione intermedia). Il gradiente Sezione di parete perimetrale termico che si crea tra la temperatura dell’aria nell’intercapedine e quella esterna esterna: facciata ventilata Può essere realizzata su vari tipi 6 in ingresso, innesca il processo di ventilazione naturale (o “effetto camino”). Il mo- di supporto: laterizio pieno e forato, Può essere realizzata su vari tipi vimento ascensionale dell’aria consente di eliminare rapidamente il vapore acqueo calcestruzzo e pareti leggere. di supporto: laterizio pieno e forato, proveniente dall’interno dell’abitazione, e di diminuire di conseguenza lacalcestruzzo forma- Sono inoltre possibili vari tipi e pareti leggere. zione dei fenomeni di condensa. In estate lo schermo esterno deve possibilmente di rivestimento esterno: materiali Sono inoltre possibili vari tipi lapidei,ceramici e in terracotta, riflettere la quota maggiore dell’energia incidente; quella assorbita vienediceduta rivestimento esterno: materiali materiali metallici all’aria dell’intercapedine per convezione e rimossa attraverso la ventilazione. lapidei,ceramici e in terracotta,e plastici, FATTORI FAVOREVOLI • Eliminazione dei ponti termici; • Eliminazione di condense e muffe; • Isolamento acustico; • Protezione totale esterna dell’edificio e dell’isolante. 4 5 Sezione di parete perimetrale esterna: isolamento dell’intercapedine FATTORI FAVOREVOLI • Non aumenta la volumetria dell’edificio; • Non diminuisce la superficie calpestabile interna degli appartamenti. 1 2 3 4 5 6 7 7 conglomerati cementizi, sistemi materiali metallici e plastici, FATTORI SFAVOREVOLI di schermatura, sistemi di pannelli solari... conglomerati cementizi, sistemi • Aumento di volumetria; di schermatura, sistemi di pannelli solari... • Alti costi di realizzazione. INDICATORI DI COSTO (1) COSTO (sp.10cm) (1) INDICATORI DI COSTO espanso COSTO (sp.10cm) il costo corrisponde ad una media calco120,00 €/mq Polistirene (1) Polistirene estruso Polistirene espanso Lana di roccia Polistirene estruso Lana di vetro Lana di roccia Sughero Lana di vetro Sughero 1 lata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. 120,00 €/mq125,00 €/mq è comprensivo dei costi del materiale isolante, della finitura superficiale e dei lavorii 125,00 €/mq115,00 €/mq necessari per la realizzazione della facciata 115,00 €/mq128,00 €/mq ventilata. Prezzo medio di facciata ventilata con rive128,00 €/mq135,00 €/mq pvcrivee isolante sp.10cm. Prezzo medio stimento di facciataesterno ventilataincon 135,00 €/mq stimento esterno in pvc e isolante sp.10cm. 17 6 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE 55 55% TETTO VENTILATO TETTO VENTILATO TETTO VENTILATO è un sistema che la ventilazione di una camera tra l’isolante termico e il manto di copertura. È UN sfrutta SISTEMA CHE SFRUTTA LA VENTILAZIONE DI UNA d’aria CAMERAcreata D’ARIA CREATA TRA L’ISOLANTE TERMICO E IL MANTO DI COPERTURA. % È UN SISTEMA CHE SFRUTTA LA VENTILAZIONE DI UNA CAMERA D’ARIA CREATA TRA L’ISOLANTE TERMICO E IL MANTO DI COPERTURA. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Realizzare un “tetto ventilato” significa far circolare aria tra lo strato termoisolante 5 e il manto di copertura. L’aria che affluisce dalla parte della gronda e fuoriesce al 2 5 2 4 colmo asporta il calore e il vapore acqueo e asciuga l’acqua piovana eventualmente 4 spinta dal vento sotto le tegole. Il beneficio principale offerto dal sistema ventilato è che la camera di ventilazione, nel caso di forte irraggiamento solare, consente di smaltire rapidamente il calore accumulato dagli strati superficiali del tetto, im1 pedendone la trasmissione verso l’interno dell’edificio. Le principali condizioni che 1 Copertura ventilata ostacolano il movimento dell’aria nella camera di ventilazione sono una lunghezza 3 Copertura ventilata fonte: www.rockwool.it 3 eccessiva della falda o una sua ridotta inclinazione. In questi casi è indispensabile fonte: www.rockwool.it aumentare lo spessore dell’intercapedine per compensare la minore velocità di de1. Barriera al vapore 4. Camera flusso con una maggiore massa d’aria disponibile. 1.Pannello Barriera coibente al vapore 4.di Camera 2. ventilazione FATTORI FAVOREVOLI • Impedisce la formazione di umidità, limitando l’effetto condensa; • In estate il caldo viene espulso prima che il calore esterno possa arrivare agli ambienti interni: • In fase di ristrutturazione non richiede l’allontanamento degli inquilini. FATTORI SFAVOREVOLI • Aumento volumetria della copertura; • Alto costo di realizzazione. INDICATORI DI COSTO (1)(1) INDICATORI DI COSTO Polistirene espanso Polistirene espanso Polistirene estruso Polistirene estruso Lana di roccia Lana di roccia Lana di vetro Lana di vetro Sughero Sughero 2.Guaina Pannello coibente di ventilazione 3. 5. Manto di copertura 3. Guaina 5. Manto di copertura Le tipologie variano in base alla tipologia della Le tipologie variano in base alla tipologia della falda: esistono coperture ventilate per falde falda: esistono coperture ventilate per falde inclinate e coperture ventilate per falde piane. inclinate e coperture ventilate persono faldeperò piane. In quest’ultimo caso gli effetti non così In quest’ultimo caso gli effetti non sono però così vantaggiosi perchè non si genera moto convettivo vantaggiosi perchè non si genera moto convettivo COSTO (sp.10cm) COSTO (sp.10cm) 120,00 €/mq 120,00 €/mq 128,00 €/mq 128,00 €/mq 125,00 €/mq 125,00 €/mq 130,00 €/mq 130,00 €/mq 135,00 €/mq 135,00 €/mq il costo corrisponde ad una media calcolata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. è comprensivo dei costi del materiale isolante e dei lavori necessari per la realizzazione del tetto ventilato. (1) Prezzo medio di una copertura ventilata con strato di tenuta realizzato in coppi e con isolante di spessore 6 cm. COPERTURA ISOLATA INTERNAMENTE è un sistema usato specialmente nelle ristrutturazioni, nei casi in cui non è possibile intervenire dall’esterno. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Può essere realizzato come il sistema a “cappotto interno”, oppure con il sistema a controsoffitto che consiste nell’applicazione dello strato isolante in un sistema di sospensione verso l’ambiente riscaldato. L’applicazione dell’isolante nel sistema a cappotto interno può avvenire tramite incollaggio o fissaggio meccanico. Lo strato di finitura esterna è generalmente realizzato con lastre in cartongesso pre-assemblate con l’isolante, oppure posate in opera singolarmente. In caso di utilizzo di isolante privo di paramento esterno è consigliabile adottare, come strato di rivestimento finale, un intonaco ignifugo. L’isolamento della copertura dall’interno è un sistema molto usato negli interventi di ristrutturazione soprattutto quando non è possibile intervenire dall’esterno come nel caso di un singolo appartamento condominiale. É un’applicazione indicata in ambienti a occupazione saltuaria (seconde case, scuole, edifici adibiti per il terziario) nei quali sono da privilegiare tempi rapidi di riscaldamento. FATTORI FAVOREVOLI • Posa in opera rapida e indipendente dalle condizioni atmosferiche; • La realizzazione non richiede ponteggi; • Non aumenta la volumetria dell’edificio. FATTORI SFAVOREVOLI • Non elimina i ponti termici; • In fase di esecuzione dei lavori richiede l’allontanamento degli inquilini; • Diminuzione dell’altezza utile interna (necessaria verifica dell’altezza minima da regolamento edilizio). 1 2 3 INDICATORI DI COSTO (1) Polistirene estruso Lana di roccia Lana di vetro COSTO (sp.10cm) 58,00 €/mq 70,00 €/mq 62,00 €/mq Prezzo medio di una copertura isolata internamente, isolante di spessore 10cm. INDICATORI DI COSTO (1) Polistirene espanso Polistirene estruso Lana di roccia Lana di vetro Sughero COSTO (sp.10cm) 120,00 €/mq 125,00 €/mq 115,00 €/mq 128,00 €/mq 135,00 €/mq Prezzo medio di copertura piana/solaio interpiano con isolamento interno e sistema a controsoffitto, realizzato in lastre di cartongesso (ignifughe, REI 120) con struttura di sostegno in profilati di lamiera zincata, isolante di spessore 10cm. (1) il costo corrisponde ad una media calcolata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. è comprensivo dei costi del materiale isolante e dei lavori necessari per la realizzazione dell’isolamento. 4 5 6 18 1. Elemento di tenuta 2. Elemento di supporto 3. Eventuale feltro drenante 4. Elemento portante 5. Elemento termoisolante 6. Rivestimento interno Andamento della IL RISPARMIO ENERGETICO temperatura in LE CARATTERISTICHE DEL SERRAMENTO NELLA RISTRUTTURAZIONE un serramento COSTO (sp.10cm) INDICATORI DI COSTO (1) Fonte:“Tip-Top tettoè il sistemadi coperturaisolato (o “tetto caldo”) Fenster” 105,00 €/mq Polistirene espanso 115,00 €/mq Polistirene estruso è un sistema di isolamento termico applicato sul lato esterno della copertura Lana di roccia 110,00 €/mq il manto di copertura. È 120,00 €/mq LE CARATTERISTICHE DEL SERRAMENTO Lana di vetro (1) PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO COSTO (sp.10cm) INDICATORI DI COSTO La soluzione più in uso per la coibentazione e l’impermeabilizzazione di un 125,00 €/mq Sughero 105,00 €/mq Polistirene espanso tettoèèilil sistema sistemadidicopertura (o “tetto caldo”) tetto coperturaisolato isolato esternamente (o “tetto caldo”) che €/mq 115,00 inclinata Polistirene estruso Prezzo medio di una copertura isolata bile di condensa all’interno dell’isolante. prevede la formazione posa dello strato termoisolante direttamente sulla struttura poresternamente con manto di tenuta in coppi tante È delper tetto. Al di soprache dell’isolante viene stesolauno strato diditenuta 110,00 €/mq Lana di roccia questo motivo è preferibile valutare possibilità e isolante di spessore 10cm. all’acqua quindi il manto il mantoe di copertura. È di copertura. E’ bene sottolineare che il posizio120,00 €/mq Lana di vetro namento dello strato impermeabile all’estradosso dell’isolante provoca una 125,00 €/mq Sughero forte resistenza smaltimento vapore acqueo inclinate eallo coperture isolatedel esternamente perproveniente falde piane.dagli ambienti con possibile formazione di condensa all’interno dell’isolante. Prezzo medio di una copertura inclinata isolata bile interni formazione di condensa all’interno dell’isolante. E’ per questo motivo che è preferibile valutare la possibilità di realizzare una esternamente con manto di tenuta in coppi È per questo motivo che è preferibile valutare la possibilità di COPERTURA ISOLATA ESTERNAMENTE e isolante di spessore 10cm. copertura ventilata. Le tipologie di copertura isolata esternamente variano delle acque meteoriche. in basedeflusso alla tipologia di falda: esistono coperture isolate esternamente per falde inclinate e coperture isolate esternamente per falde piane. (1) il costo corrisponde ad una media calcolata tra i prezzi di alcune inclinate e coperture isolate esternamente per falde piane. L’altezza utile interna del localeditte produttrici. è comprensivo dei costi del materiale isolante e In casoFATTORI di falda piana troviamo la presenza o di• uno strato di pendenza o di FAVOREVOLI dei lavori necessari per la realizzazione dell’isolamento. spessori variabili dell’isolante in modorispetto da creare una pendenza minima per il all’ultimo piano rimane • Basso costo di realizzazione deflussoad delle acque meteoriche. inalterata una facciata ventilata deflusso delle acque meteoriche. • In fase di ristrutturazione non FATTORI FAVOREVOLI richiede l’allontanamento • L’altezza • FATTORI ristrutturazione non richiede l’al- utile interna del locale In fase diFAVOREVOLI degli inquilini 2 •lontanamento Basso costo didegli realizzazione inquilini;rispetto all’ultimo piano rimane inalterata • L’altezza utile interna ad una facciata ventilatadel locale all’ultimo 3 4 FATTORI SFAVOREVOLI 5 rimane inalterata. non •piano In fase di ristrutturazione 6 • Aumento di volume della copertura richiede l’allontanamento • Non elimina i fenomeni di condensa FATTORI SFAVOREVOLI degli inquilini • Aumento di volume della copertura; • FATTORI Non elimina i fenomeni di condensa. SFAVOREVOLI 1 v 7 1 2 3 4 • Aumento di volume della copertura • Non elimina i fenomeni di condensa TIPO DI FINITURA SPESSORE in mm 5 6 7 (vetro-camera-vetro) FINESTRE AD ALTE PRESTAZIONI TIPO DI TELAIO 1. Elemento di tenuta 2. Elemento di supporto 3. Eventuale impermealizzazione 4. Elemento termoisolante 5. Eventuale barriera al vapore 1. Elemento di tenuta portante 6. Elemento 2. Elemento di supporto interno 7. Rivestimento 3. Eventuale impermealizzazione 4. Elemento termoisolante 5. Eventuale barriera al vapore 6. Elemento portante 7. Rivestimento interno U (W/mqK) Legno 4,5 Metallo senza taglio termico 6,1 PVC 4,6 L’ISOLAMENTO DELLE FINESTRE Legno 2,9 Vetrocamera Metallo 3,3 Per evitare dispersioni di calore è utile isolare6-8-6 anche le finestre e con taglio termico Metallo senza taglio termico 4,3 i serramenti. semplice PVCFATTORI FAVOREVOLI 2,9 Come possiamo fare? Legno 1,7 • installare i doppiVetrocamera o i tripli vetribasso alle finestre; • Diminuzione Metallo con taglio termico 2,2del consumo energetico; emissivo oo semi4-16-4 • scegliere vetri riflettenti vetri basso emissivi; Metallo senza taglio termico 3,2 comfort abitativo; PVC• Incremento1,8 selettivo delle con aria • applicare sui serramenti guarnizioni (in gomma); Legno• Investimento 1,5 ammortizzabile in tempi • applicare dei frangisole e sistemi schermanti. Vetrocamera basso Metallo con taglio termico 1,9 grazie alle detrazioni fiscali. 4-16-4 emissivo o semiMetallo senza taglio termico 3 I vetri basso emissivi (o low-e) sono trasparenti alle radiazioni PVC 1,6 selettivo con Argon termiche solari, lasciandole entrare all’interno dell’edificio e con- Legno 1,4 Vetrocamera triplo Metallo con taglio termico 1,8 temporaneamente impediscono la fuoriuscita della radiazione 4-8-4-8-4 basso emissivo Metallo senza taglio termico 2,9 termica emessa dai corpi riscaldanti. PVC 1,4 con Argon Vetro singolo brevi Valori della trasmittanza termica complessivi: infissi+vetro [Fonte: Software Best Class]. In rosso sono indicate le trasmittanze che non soddisfano gli obblighi di legge. INDICATORI DI COSTO Finestra in legno Finestra in PVC bianco Finestra in alluminio c/taglio termico sp. 65-70 mm Finestra in alluminio c/taglio termico sp. 70-75 mm Finestra in legno-alluminio COSTO 578,00 € 528,00 € 829,00 € 894,00 € 961,00 € Costo di una finestra standard a due ante (1,30x1,50m) con vetrocamera basso-emissivo (4/12/6) e intercapedine di gas Argon (posa in opera compresa) FONTE: indagini di mercato 19 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE DAL VETRO SINGOLO AL TRIPLO VETRO Il vetro è un buon conduttore di calore e in inverno l’umidità dell’aria si condensa facilmente sul lato a contatto con l’ambiente interno. In passato per evitare questo inconveniente si mostrava una seconda finestra a una distanza di 10-20 cm da quella esistente, creando una sorta di camera d’aria che conferiva un certo isolamento. Fu un’ottima intuizione per l’invenzione delle finestre a doppio e triplo vetro. Sono tipologie che costano di più rispetto alle finestre con vetro singolo, ma le loro elevate caratteristiche termo-fonoisolanti, le rendono decisamente vantaggiose in termini sia di benessere termico che di risparmio energetico. Nell’intercapedine tra i vetri (o vetrocamera), come elemento isolante, si trovano aria o altri gas quali Argon, Kripton e Xenon. Oggi i più utilizzati sono aria e argon, mentre kripton e Xenon hanno elevate prestazioni isolanti, ma anche costi economici rilevanti. TIPO DI FINITURA SPESSORE in mm (vetro-camera-vetro) Vetro singolo Vetrocamera semplice Vetrocamera basso emissivo o semiselettivo con aria Vetrocamera basso emissivo o semiselettivo con Argon Vetrocamera triplo basso emissivo con Argon 6-8-6 4-16-4 4-16-4 4-8-4-8-4 La Scelta del serramento Per la scelta del serramento è necessario valutarne: • La conformità alla normativa vigente; • Le caratteristiche di entrambe le componenti che lo costituiscono: il telaio e il vetro. Le finestre devono garantire: CONTROLLO DELLA CONDENSA che si viene a creare sulla superficie, CONTROLLO ottimale DELLA LUCE NATURALE, buona PERMEABILTà ALL’ARIA e IMPERMEABILITà ALL’ACQUA, CAPACITA’ FONOISOLANTE, RESISTENZA all’aggressione di alcuni AGENTI CHIMICI e ALL’USURA del tempo, ROBUSTEZZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI, BUONA TENUTA ALLE FIAMME, ed una buona SICUREZZA CONTRO LE INTRUSIONI. v TIPO DI TELAIO U (W/mqK) Legno Metallo senza taglio termico PVC Legno Metallo con taglio termico Metallo senza taglio termico PVC Legno Metallo con taglio termico Metallo senza taglio termico PVC Legno Metallo con taglio termico Metallo senza taglio termico PVC Legno Metallo con taglio termico Metallo senza taglio termico PVC 4,5 6,1 4,6 2,9 3,3 4,3 2,9 1,7 2,2 3,2 1,8 1,5 1,9 3 1,6 1,4 1,8 2,9 1,4 Valori della trasmittanza termica complessivi: infissi+vetro [Fonte: Software Best Class]. In rosso sono indicate le trasmittanze che non soddisfano gli obblighi di legge. INDICATORI DI COSTO le tipologie di telaio Finestra in legno Finestra in PVC bianco COSTO 578,00 € 528,00 € 829,00 € in alluminio c/taglio telaioFinestra in legno termico sp. 65-70 mm Il legno è un materiale naturale e un ottimo termoi894,00 € Finestra in alluminio c/taglio solante.termico Utilizzato permm la produzione dei telai nesp. 70-75 961,00 € in legno-alluminio cessita Finestra di una manutenzione regolare perchè molto soggetto all’usura del tempo. telaio in alluminio L’alluminio è un materiale con un elevata resistenza alle intemperie,leggero e facilmente lavorabile e per questo adatto per la realizzazione di serramenti di grandi dimensioni. E’ un materiale che richiede poca manutenzione, ma presenta un’ elevata con20 ducibilità termica; è per questo motivo che risulta importante interporre tra i profilati un separatore Costo di una finestra standard isolante, il cosiddetto taglio termico. a due ante (1,30x1,50m) con vetrocamera basso-emissivo misto in legno-alluminio telaio (4/12/6) e intercapedine di gas costituisce l’elemento Il telaio interno in legno Argon (posa in opera compresa) portante e possiede ottime caratteristiche termoiFONTE: indagini di mercato solanti, il telaio esterno in alluminio risulta più resistente alle intemperie. Richiede poca manutenzione e ha un ciclo di vita lungo. telaio in materiale Plastico (PvC) è un materiale che offre ottima lavorabilità, è leggero, resistente, duraturo e riciclabile. Un aspetto negativo è che non è un materiale naturale. IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE LA VENTILAZIONE NEGLI EDIFICI ISOLATI La ventilazione rappresenta un fattore fondamentale per la salubrità ed il comfort degli ambienti interni degli edifici, prevenendo muffe e condense sulle pareti fredde e in prossimità dei ponti termici. Un corretto grado di umidità, una piacevole temperatura interna abbinati ad un’aria sempre pulita, sono condizioni indispensabili per vivere bene. Per conseguire questo risultato è sempre stata abitudine comune arieggiare con una certa frequenza gli ambienti nei quali viviamo spalancando porte e finestre. Ma l’apertura delle finestre è la modalità di areazione più dispendiosa di energia, perché la quantità dei ricambi dell’aria non può essere controllata, risultando in contraddizione con il principio di isolamento e risparmio di energia. Negli edifici bene isolati, infatti, aprire le finestre e ricambiare aria significa sprecare tutta l’energia che tramite i sistemi di isolamento si riesce a conservare. Ecco perché insieme alla progettazione dei sistemi di isolamento, oggi, diviene molto importante valutare la realizzazione di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata. VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO La VMC crea un ricambio di aria forzato attraverso appositi ventilatori. L’aria viziata viene asportata dalle zone con più alta concentrazione di umidità e di inquinanti (bagno e cucina), mentre l’aria fresca viene prelevata dall’esterno e immessa in soggiorno e nelle camere da letto, per garantire un’aria più pulita. I più innovativi impianti di ventilazione meccanica permettono inoltre di trattare l’aria prima di immetterla nei locali e, ancora, di recuperare il calore contenuto nell’aria in espulsione dagli ambienti interni attraverso sistemi a doppio flusso con scambiatore di calore. • sistemi a semplice flusso: le bocchette di estrazione, ricavate nella parte alta delle pareti di cucina e bagno, vengono azionate da un ventilatore (di potenza ridotta e silenzioso) per aspirare l’aria viziata, mentre le bocchette di immissione, ricavate sopra i serramenti esterni, consentono l’ingresso dell’aria esterna pulita nei locali del soggiorno e delle camere. • sistemi a doppio flusso: il ventilatore regola sia i flussi in estrazione che in immissione. L’aria, prima di essere immessa nell’ambiente, può così essere trattata. Lo stesso ventilatore è anche dotato di scambiatore di calore, in grado di recuperare parte del calore contenuto nell’aria in espulsione e di cederlo all’aria di immissione generando sensibili risparmi di energia. REALIZZAZIONE IMPIANTO Per singoli appartamenti e case unifamiliari è possibile installare un unico ventilatore con il relativo sistema di canali per la circolazione dell’aria o posizionare un ventilatore per ogni locale della casa. Se il secondo caso è di più semplice installazione e più adatto nei casi di ristrutturazione, nel primo caso è necessario prevedere un sistema di controsoffittattura per il passaggio dei tubi e un vano tecnico per posizionare il ventilatore. FATTORI FAVOREVOLI • Miglioramento della qualità igienico-ambientale interna alle abitazioni; • Riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento ambientale; • Manutenzione minima. COSTI DI REALIZZAZIONE Il costo medio di un impianto progettato per una nuova abitazione di 100 mq di superficie lorda di pavimento (s.l.p.) con un volume d’aria di 320 mc/h in cui alloggiano quattro persone varia dai 700 euro per un sistema a semplice flusso ai 4.500 euro per un sistema a doppio flusso con recupero di calore1. 1 il costo corrisponde ad una media calcolata tra i prezzi di alcune ditte produttrici. è comprensivo del costo dell’impianto di ventilazione e dei lavori necessari per la sua realizzazione. ventilazione meccanica controllata a semplice flusso e a doppio flusso. Fonte: vmcitalia 21 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE IL SISTEMA EDIFICIO-IMPIANTO: LE TECNOLOGIE IMPIANTISTICHE L’impianto di riscaldamento/raffrescamento è destinato sia alla climatizzazione degli ambienti sia all’eventuale produzione di acqua calda sanitaria. La caldaia è il cuore dell’impianto. La sua efficienza è un elemento di primaria importanza ai fini del contenimento dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti. Una caldaia tradizionale ha un’efficienza dell’85% circa; questo significa che il 15% circa dell’energia contenuta nel combustibile non viene trasformata in calore utile e di conseguenza persa. Durante le stagioni intermedie l’efficienza decade in maniera significativa; le temperature esterne più miti permettono all’impianto di raggiungere rapidamente il livello di temperatura richiesto dagli ambienti interni e di conseguenza la caldaia è soggetta a frequenti cicli di accensione/spegnimento, più o meno prolungati, durante i quali il calore viene disperso con conseguente spreco di combustibile. Le caldaie ad alta efficienza e quelle a condensazione hanno un’efficienza superiore al 90% e trasformano la quasi totalità dell’energia contenuta Dal punto di vista energetico le nostre abitazioni sono degli involucri attivi che interagiscono continuamente con gli impianti in esse contenuti. Involucro ed impianti sono dunque un unico sistema che deve essere quanto più possibile efficiente in termini di consumi di energia, garantendo comfort e benessere termico. del combustibile in calore utile. Durante le stagioni intermedie questi impianti regolano la loro potenza in modo modulare evitando quindi cicli continui di accensione/spegnimento e ottenendo un minor consumo di combustibile. Le caldaie sono classificate secondo la loro efficienza energetica che viene rappresentata da una a quattro stelle. CALDAIA STANDARD è caratterizzata da una temperatura costantemente elevata del fluido che trasporta il calore (fluido termovettore). Nei periodi meno freddi i frequenti cicli di accensione e spegnimento sono causa di notevoli dispersioni di calore, con conseguenti alti consumi, bassi rendimenti e consistenti emissioni inquinanti. Si dividono in caldaie di Tipo B, che hanno la camera di combustione aperta con canna fumaria a tiraggio naturale e di Tipo C, che presentano la camera di combustione chiusa con canna fumaria a tiraggio forzato e hanno un rendimento maggiore. CALDAIA A CONDENSAZIONE è una particolare caldaia di Tipo C e attualmente il generatore di calore con la tecnologia più avanzata. Ha un costo più elevato rispetto ai generatori tradizionali, ma consente il raggiungimento di altissimi rendimenti, notevoli riduzioni di consumo di combustibile e bassi livelli di emissioni inquinanti. Le basse temperature di funzionamento la rendono perfettamente integrabile con il sistema dei PANNELLI RADIANTI o meglio conosciuto come riscaldamento a pavimento, un sistema di diffusione del calore che installato a pavimento, a parete o a soffitto può essere utilizzato sia per riscaldare che per raffrescare. POMPA DI CALORE è una tecnologia che solo da qualche anno viene utilizzata nel campo residenziale. Ha il grande vantaggio di essere un sistema reversibile: in inverno riscalda, in estate può rinfrescare gli ambienti. Le pompe di calore si distinguono in base alla sorgente dalla quale estraggono il calore: esistono così pompe di calore ad acqua, ad aria o geotermiche che sfruttano l’energia contenuta nel sottosuolo. CALDAIE A LEGNA O PELLET Rappresentano un’ulteriore soluzione per produrre calore. In questo caso però i tradizionali combustibili fossili vengono sostituiti dalle più pulite biomasse (legna o pellets) dichiarate “combustibile sostenibile” dal Protocollo di Kyoto. Sempre con legna e pellets possiamo contribuire al riscaldamento della nostra casa installando, ove possibile, stufe o camini. 22 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE Caldaia a condensazione L’impianto recupera parte del calore contenuto nei gas di scarico e ottiene alti rendimenti e basse emissioni inquinanti PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Le caldaie a condensazione sono tra i modelli più efficienti attualmente sul mercato. Questi modelli recuperano gran parte del calore contenuto nei fumi di combustione che, nelle caldaie tradizionali, vengono invece dispersi attraverso il condotto di scarico dei fumi. I gas di combustione, al posto di essere espulsi a una temperatura superiore ai 100°C, vengono fatti condensare sullo scambiatore di calore, recuperando così il calore contenuto nel vapore acqueo presente nei fumi. Questi, infatti, sono costituiti da circa l’11% di vapore acqueo e, prima di essere espulsi, attraversano lo scambiatore di calore e sono raffreddati fino al punto di condensazione o punto di rugiada, cioè fino alla temperatura in cui il vapore saturo condensa liberando energia. In tal modo i fumi prodotti durante il processo di combustione vengono immessi nell’atmosfera a bassa temperatura (circa 40°C) di gran lunga inferiore rispetto a quanto avviene con generatori di calore non a condensazione (circa 150°C). Ciò comporta notevoli vantaggi: il primo è sicuramente un rendimento molto alto. In secondo luogo, grazie all’ottimale controllo del rapporto aria-gas, si ha come conseguenza una notevole riduzione delle emissioni di gas inquinanti, quali monossido di carbonio e ossidi di azoto. Da verificare con attenzione prima di sostituire una caldaia tradizionale con un modello a condensazione è la canna fumaria che richiede determinate specifiche tecniche. VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO • Garantisce un maggior rendimento rispetto alle caldaie tradizionali. A parità di calore prodotto, consuma meno combustibile; • Il controllo elettronico della combustione, ovvero la possibilità di variare la potenza di funzionamento a seconda delle esigenze di temperatura, garantisce una riduzione del consumo di combustibile; • Le emissioni inquinanti sono decisamente inferiori rispetto alle caldaie tradizionali. REALIZZAZIONE IMPIANTO Per gli edifici di nuova costruzione l’installazione di un generatore a condensazione prevede un costo poco superiore rispetto ad una caldaia tradizionale, che sarà ammortizzato durante l’utilizzo e si tradurrà in risparmio nella gestione dell’impianto. Negli impianti esistenti, per installare un generatore a condensazione è necessario effettuare alcune valutazioni preventive per definire la fattibilità tecnica e la convenienza economica dell’intervento. Inoltre si devono prevedere ulteriori costi per il suo adeguamento che comprendono: protezione del camino dai condensati, previsione di un sistema di scarico e di neutralizzazione delle condense, installazione di dispositivi di controllo della temperatura ambiente (sonda esterna e cronotermostato ambiente). Il risparmio energetico teoricamente ottenibile varia in base all’impianto al quale è collegato... più bassa è la temperatura di funzionamento, più alto è il rendimento della caldaia 23 IL RISPARMIO ENERGETICO ANNELLI RADIANTI NELLA RISTRUTTURAZIONE UN SISTEMA IN GRADO DI RISCALDARE L’ABITAZIONE CON IL CALORE PROV POMPA DI CALORE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Le pompe di calore sono sistemi in grado di trasferire calore da una sorgente più fredda a una più calda, utilizzando come combustibile energia elettrica (pompa di calore a compressione) o gas naturale (pompa di calore ad assorbimento e pompa di calore endotermica). Vengono classificate sulla base della sorgente fredda (da cui si estrae il calore) e del pozzo caldo (nel quale si immette calore). La sorgente può essere: aria, acqua o terreno; il pozzo di calore può essere: aria, nel caso di ventilconvettori oppure acqua, nel caso di radiatori o pannelli radianti. La caratteristica peculiare delle pompe di calore geotermiche è quella di sfruttare come sorgente il terreno o l’acqua (di lago, di fiume o di falda) per riscaldare e raffrescare gli edifici, in maniera conveniente e sostenibile con il vantaggio di subire minori sbalzi di temperatura: ad una profondità di 9/10 metri, la temperatura rimane costante tutto l’anno, circa +5°C/ +15°C a seconda del terreno. In inverno, quando la temperatura del terreno è maggiore di quella esterna, la pompa di calore sottrae calore al terreno e lo trasferisce all’impianto di riscaldamento. In estate, quando la temperatura del terreno è minore di quella esterna, la pompa di calore sottrae calore all’ambiente interno, raffrescandolo. Questo processo per funzionale richiede energia, tuttavia la pompa di calore è in grado di fornire molta più energia di quella che impiega per funzionare avendo rendimenti ben superiori al 100%. VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO I tipi di sorgente: • Con un unico sistema è possibile riscaldare, raffrescare e produrre acqua inverno estate ARIA: è la sorgente-10°C che ha temperaturaesterna il vantaggio temperaturaesterna +38°Ccalda sanitaria; Pannelli risCaldamento RADIATORI di essere disponibile ovunque; tuttavia • è una macchina silenziosa dalle dimensioni contenute e può essere inideale +20°C +20°C la sua temperatura influisce sulla resa stallata in qualsiasi locale, anche all’esterno; dalla pompa. In climi particolarmente ri• Alimentata ad energia elettrica non necessita di canna fumaria, non pregidi, è necessario un sistema di sbrinamento che comporta un ulteriore consusenta sostanze infiammabili; mo di energia. • Alimentata con energia elettrica o a gas naturale garantisce la riduzione ACQUA: è la sorgente ideale. Il suo utilizdelle emissioni di gas serra (sul posto o in centrale termoelettrica). zo +12°C è limitato alle zone in cui+12°C è possibile Pompa di calore geotermica estrarla e cioè in prossimità di corpi idrici Funzionamentodellapompadicaloreininvernoeinestate. Per estrarre il calore dal terreno vengono utilizzate sonde geotermiche posuperficiali o falde sotterranee. Prima Curvadelriscaldamentoinbaseallatemperaturaallevariealtezzeinunambiente sate verticalmente oppure serpentine posate orizzontalmente. All’interno di installare la pompa di calore è necestermosifone termosifone sario accertarsi che l’utilizzo dell’acqua di queste sonde circola, in un circuito chiuso, un fluido termovettore (acqua generatore nongeneratore sia ostacolato da vincoli ambientali. e antigelo). Una sonda geotermica orizzontale (SGO), viene interrata ad TERRENO: è la sorgente che subisce miuna profondità minima di 1/1,5 metri. Per questo tipo di impianto è necesnori sbalzi di temperatura rispetto all’asaria un’estensione di terreno da 2 a 3 volte superiore alla superficie dei ria. Nel suolo vengono inserite a profon- pavimento pavimento radiante radiante locali da riscaldare. A lavori terminati il terreno non potrà essere cementadità variabile delle specifiche tubazioni, sondainterrata scambiatoriinterrati to, né piantumato ad alti fusti. Una sonda geotermica verticale (SGV), viele cosiddette sonde geotermiche (verticaliLao pompa orizzontali). di calore è un sistema adatto sia ne interrata ad una profondità di 100/150 metri, previa verifica di vincoli di agli impianti a termosifoni sia a quelli a pannelli perforazione e studi sulla conducibilità termica del sottosuolo. radianti inseriti nel pavimento SOTTOSUOLO terreno asciutto roccia/terreno umido roccia alta conducibilità ghiaia, sabbia asciutto ghiaia, sabbia satura argilla roccia calcare arenaria granito gneiss RENDIMENTO (W/ml) 20 50 70 ‹20 55-65 30-40 45-60 55-65 55-70 60-70 Resa termica indicativa del terreno con l’utilizzo di sondeverticali 24 Pompa di calore aerotermica In alternativa al terreno è possibile utilizzare l’aria come serbatoio di calore: tale fonte è sicuramente più soggetta alle fluttuazioni stagionali di temperatura ma ha il vantaggio di non presentare costi impiantistici gravosi. Per estrarre il calore dall’aria, infatti, vengono utilizzate batterie di scambio termico integrate nell’apparecchiatura e quindi meno costose di sistemi di scambio termico geotermici. Per questa ragione i sistemi aerotermici risultano particolarmente vantaggiosi in virtù della loro maggiore economicità in fase di realizzazione. Costituiscono un ottimo bilanciamento tra benefici energetici ottenibili e investimenti economici necessari. IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE PANNELLI RADIANTI ANNELLI RADIANTI UN SISTEMA IN GRADO DI RISCALDARE L’ABITAZIONE CON IL CALORE PROVENIENTE DA TUTTA LA SUPERFICIE DEL PAVIMENTO. Un sistema in grado di riscaldare l’abitazione con il calore proveniente da tutta la superficie del pavimento. 1. Solaio 2. Parete 3. Pannello isolante 4. Tubi impianto 5. Massetto 6. Striscia perimetrale isolante 7. Pavimento 8. Battiscopa Già conosciuto ai tempi dei romani, trova grande diffusione negli anni COSTI DI REALIZZAZIONE ’50/’60 del secolo scorso, ma viene subito abbandonato perché con- Il prezzo del pannello è relativamente siderato causa di malesseri come mal di testa e gonfiore alle gambe. ridotto, circa 100 €/mq1 , ciò che influOggi è una tecnologia che ha raggiunto affidabilità ed efficienza tali isce sull’investimento iniziale sono i da essere considerata una delle migliori sia in termini di comfort che di lavori di smantellamento e rifacimento economia di esercizio. di massetto e pavimento esistenti e di PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO allacciamento al generatore di calore Sezione impianto a pannelli radianti a pavimento. Il sistema consiste in una serie di pannelli con funzione di isolante ter- esistente. Se nello specifico l’impiannon scotta e la temperatura ideale mico e acustico assemblati sul sottofondo delildipavimento pavimento sui quali sono circa 20° rimane costante dal pavimento fino to a pannelli radianti non è soggetto ad altezza uomo ancorati tubi entro cui circola l’acqua calda prodotta dal generatore di ad alcuna detrazione, in abbinamento a Parete: l’istallazione è semplice; non comporta la °C calore. questo modo l’acdemolizioneIn del pavimento e riscalda l’ambiente in tem- ad altri interventi di riqualificazione, Pannelli risCaldamento RADIATORI ideale pi più brevi. Non è adatta in ambienti troppo grandi, né qua convogliata nelle dove è calda prevista l’applicazione a parete di arredi pesanti. può contribuire a migliorare l’efficienza serpentine cede calore per energetica dell’edificio e quindi beneficonduzione al massetto del ciare della detrazione fiscale prevista pavimento che a sua volta per gli interventi di riqualificazione ate. lo diffonde per irraggia- energetica. Curvadelriscaldamentoinbaseallatemperaturaallevariealtezzeinunambiente mento in tutto l’ambiente. 1 Esempiodiistallazionedipannelliradiantiaparete. Il costo è indicativo e corrisponde ad una media calcoANNELLI RADIANTI VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO termostrisCe radianti: applicate nei soffitti di lata considerando pannelli radianti di spessore medio UN SISTEMA IN GRADO DI RISCALDARE L’ABITAZIONE CON ILambienti CALOREmolto PROVENIENTE TUTTA LA SUPERFICIE grandi conDA altezze rilevanti si differen- DEL PAVIMENTO. • Alimentato con acqua fredda può raffrescare;ziano per la loro limitata area superficiale e le alte tem- di 4,5 cm in polistirene espanso con resistenza termimento diante ca di 1,5 mqK/W secondo UNI EN 1264-4. perature di esercizio. 1. Solaio errata • Non vincola sulla scelta della tipologia di pavimento; 2. Parete isolante • Riscalda in modo uniforme soprattutto per irraggiamento, senza creare3.4. Pannello li Tubi impianto 5. Massetto movimenti d’aria e di polvere; 6. Striscia perimetrale l) • La temperatura di mandata è inferiore ai 40°C, si minimizzano2 così i con-7. isolante Pavimento 8. Battiscopa sumi, le perdite e leANNELLI dispersioni di RADIANTI calore; 8 7 Esempiodiistallazioneditermostrisceradiantiasoffitto. IN GRADO DI RISCALDARE L’ABITAZIONE CON IL CALORE PROVENIENTE DA TUTTA LA SUPERFICIE DEL PAVIMENTO. • I costi di gestioneUN e SISTEMA di manutenzione sono ridotti al minimo; 4 5 6 3 il costo è indicativo e corrisponde ad una media calcolata • Non è rumoroso; considerandopannelliradiantidispessoremediodi4,5cm 1. Solaio inpolistireneespansoconresistenzatermicadi1,5mqK/W 2. Parete L CALORE PROVENIENTE DA TUTTA LA SUPERFICIE PAVIMENTO. • Permette libertàDELd’arredo. secondoUNIEN1264-4 1 3. Pannello isolante L’efficienza aumenta collegando l’impianto ad una caldaia a condensazione o ad un sistema a pannelli solari. Entrambi REALIZZAZIONE IMPIANTO 4. Tubi impianto 1. Solaio questiinterventisonosoggettialladetrazionedel55%previ5. Massetto 2. Parete stadallafinanziaria2009. Nelle nuove abitazioni l’installazione di impianti radianti aimpianto pavimento 3. Pannello isolante 6. Striscia perimetrale Sezione a pannelli radianti a pavimento. 19 4. Tubi impianto isolante è solitamente 5.abbinata a generatori di calore che funzionano a basse Massetto il pavimento non scotta e la temperatura ideale 2 7. Pavimento 6. Striscia perimetrale di circa 20° rimane costante dal pavimento fino 8. Battiscopa temperature (es.isolante caldaia a condensazione). In questo modo ad altezzasono uomo assi2 8 7. Pavimento 7 8. Battiscopa curati un notevole risparmio e un’elevata efficienza energetica. In un estate a Parete: l’istallazione è semplice; non comporta la 4 5 6 3 8 mperaturaesterna+38°C 7 demolizione del pavimento e riscalda l’ambiente in temedificio esistente invece la fattibilità e la convenienza di realizzazione Pannelli risCaldamento RADIATORI 4 5 6 3 ideale pi più brevi. Non è adatta in ambienti troppo grandi, né +20°C dell’impianto sono vincolate da: dove è prevista l’applicazione a parete di arredi pesanti. 1 • calcolo delle dispersioni termiche e del grado di isolamento dell’edi1 ficio; Sezione impianto a pannelli radianti a pavimento. •Sezione tipo di ageneratore di calore esistente; impianto pannelli radianti a pavimento. 12°C il pavimento non scotta e la temperatura ideale disponibilità spessore •il pavimento non scotta e ladi temperatura ideale sopra la soletta; oreininvernoeinestate. di circa 20° rimane costante dal pavimento fino di circa 20° rimane costante dal pavimento fino Curvadelriscaldamentoinbaseallatemperaturaallevariealtezzeinunambiente Èadun impianto inadatto negli ambienti dove sono rischiste frequenti inad altezza uomo mosifone altezza uomo eratore Esempiodiistallazionedipannelliradiantiaparete. terruzioni di riscaldamento. In alcuni locali, come ad esempio nei bagni, estate a Parete: l’istallazione è semplice; non comporta la a Parete: l’istallazione è semplice; non comporta la temperaturaesterna +38°C del pavimento e riscalda l’ambiente in temaldamento termostrisCe radianti: applicate nei soffitti didel pavimento e riscalda l’ambiente in temdemolizione èdemolizione opportuno integrarloRADIATORI conné altre fonti di calore (scalda salviette). Pannelli risCaldamento deale pi più brevi. Non è adatta in ambienti troppo grandi, 2 8 7 4 6 5 3 1 (1) (2) ambienti molto grandi con altezze rilevanti si differenideale pi più brevi. Non è adatta in ambienti troppo grandi, né ziano per la loro limitata area superficiale e leèalte tem- l’applicazione a parete di arredi pesanti. dove prevista perature di esercizio. +20°C dove è prevista l’applicazione a parete di arredi pesanti. pavimento radiante TERMOSTRISCE RADIANTI: A PARETE: l’istallazione è applicate nei soffitti di amsemplice; non comporta la debienti molto grandi con altezmolizione del pavimento e rize rilevanti si differenziano scalda l’ambiente in tempi più +12°C RENDIMENTO (W/ml) per la loro limitata area superbrevi. Non è adatta in ambienti einunambiente icaloreininvernoeinestate. 20 ficiale e le alte temperature di troppo grandi, né dove è previ50 Esempiodiistallazionedipannelliradiantiaparete. Curvadelriscaldamentoinbaseallatemperaturaallevariealtezzeinunambiente termosifone 70 esercizio. sta l’applicazione a parete di arredi pesanti. sondainterrata ema adatto sia a a quelli a pannelli to ‹20 55-65 30-40 45-60 55-65 generatore termostrisCe radianti: applicate nei soffitti di ambienti molto grandi con altezze rilevanti si differenziano per la loro limitata area superficiale e le alte temperature di esercizio. Esempiodiistallazioneditermostrisceradiantiasoffitto. Esempiodiistallazionedipannelliradiantiaparete. il costo è indicativo e corrisponde ad unatermostrisCe media calcolata radianti: applicate nei soffitti di considerandopannelliradiantidispessoremediodi4,5cm ambienti molto grandi con altezze rilevanti si differeninpolistireneespansoconresistenzatermicadi1,5mqK/W (1) 25 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE CALDAIA A BIOMASSA (LEGNA-PELLET-CIPPATO) Le moderne caldaie a legna e pellets rappresentano una soluzione ottimale per chi vuole produrre riscaldamento e acqua calda sanitaria, nel totale rispetto dell’ambiente. A volte si pensa che la combustione della legna sia un processo molto inquinante, questo può essere vero solo per alcune caldaie a legna tradizionali dove la combustione non è controllata. Le nuove caldaie ad alta tecnologia sono progettate per ottenere una combustione quasi perfetta della legna e dei pellets. VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO • La combustione quasi perfetta della legna e del pellet riduce notevolmente le emissioni inquinanti • A parità di calore prodotto i combustibili vegetali costano molto meno rispetto a quelli fossili • La convenienza economica di realizzare un impianto a biomassa si basa sui tempi di ripagamento dell’investimento, che dipendono dal risparmio gas/gasolio e dall’intensità di uso dell’impianto TIPOLOGIE di CALDAIE Le CALDAIE A LEGNA sono le più diffuse per il riscaldamento domestico, ma hanno una potenza limitata a qualche decina di kW e trovano impiego ottimale per case ben isolate di piccole dimensioni. Le CALDAIE A PELLETS consentono un’accensione automatica e rapida per mezzo di una resistenza elettrica. Possono essere installate nella maggior parte delle abitazioni. Le CALDAIE A CIPPATO sono impianti totalmente automatizzati e privi di limiti dimensionali, raggiungono potenze dell’ordine di MW, sono quindi adatti per riscaldare edifici di grandi dimensioni. Combustibili fossili e biomasse a confronto: prezzo per kWh Fonte: Centro Tutela Consumatori Utenti, www.centroconsumatori.it LEGNA Potere calorifico inferiore Rendimento medio stagionale dell’impianto termico Potere calorifico reso Fabbisogno energetico annuo stimato (risc. e ACS) Costo unitario del combustibile (1) PELLET METANO GASOLIO GPL 4,30 kWh/kg 5,23 kWh/kg 9,89 kWh/mc 11,17 kWh/l 7,33 kWh/l 60% 70% 90% 80% 85% 2,58 kWh/kg 3,66 kWh/kg 8,9 kWh/mc 8,93 kWh/l 6,23 kWh/l 174,3 q 122,8 q 5.058 mc 5.038 l 7.225 l 0,15 Investimento iniziale per l’installazione (2) Costo annuale di funzionamento Risparmio totale in 10 anni utilizzando la legna /kg 8.000 2.614 Costo totale in 10 anni (investimento + funzionamento) (3) /anno 34.143 - 0,23 /kg 10.000 2.825 /anno 0,80 /mc 4.000 4.046 /anno 38.251 44.461 4.108 10.319 1,5 /l 4.000 7.557 /anno 1,2 /l 4.000 8.670 /anno 79.568 90.703 45.426 56.560 Esempio di valutazione dei risparmi conseguibili attraverso la sostituzione di un impianto termico tradizionale con uno a biomassa legnosa per una abitazione singola di 200 mq (fabbisogno energetico stimato per riscaldamento e acqua calda sanitaria di 45.000 kWh) (4) 1 2 3 4 Sono stati considerati valori medi del costo del combustibile Sono stati considerati valori medi del costo di installazione degli impianti termici È stato considerato il legno di faggio con una umidità media del 20% Il confronto si riferisce ad una abitazione con impianto esistente costruito prima dell’entrata in vigore delle normative sulla riduzione dei consumi energetici negli edifici (ante 1991) Come ogni combustione anche quella della legna emette le ormai note polveri sottili Pm10, che stazionano nei cieli delle città. le nuove tecnologie di combustione hanno abbassato il livello di emissioni totali e quindi anche delle polveri sottili. 26 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE CAMINI E STUFE (legna e pellet) Oggi stufe e camini non sono più dei semplici oggetti gradevoli ed economici, ma apparecchi moderni che consentono di ricavare il massimo comfort in termini di temperatura ambientale, di utilizzo e di estetica a fronte di un costo ridotto della macchina e del combustibile e di un ridotto impatto ambientale. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Stufe e camini di ultima generazione, alimentati a legna e/o pellet, sono dotati di tecnologie che sfruttano al massimo il calore, come la doppia combustione e il recupero del calore dei fumi e risultano molto efficienti e meno dispendiosi rispetto al riscaldamento tradizionale con caldaia a gas/gasolio. Termostufe e termocamini hanno l’ulteriore vantaggio di essere collegati all’impianto di riscaldamento. In questo modo si può scaldare l’acqua che circola nelle tubazioni e che arriva ai radiatori e/o pannelli radianti o inviare l’aria calda in canali nascosti nei muri o nel controsoffitto e farla uscire da bocchette apposite, disposte nelle stanze, anche su più piani. E’ possibile avere anche l’acqua calda in cucina e in bagno, convogliandola in un bollitore. Doppia combustione VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO I fumi generati dalla prima combustione, vengono • Possono integrare o sostituire il sistema di riscaldamento tradizionale; reinnescati e ricombusti. Da questa seconda combustione ne deriva un consistente aumento di calore e • Utilizzano fonti di energia rinnovabile; una minor emissione di quantità di inquinanti. • Basse emissioni e alti rendimenti; • Richiedono minima manutenzione; • Dispongono di programmi preimpostati di riscaldamento; • Le stufe a pellet garantiscono un alimentazione automatica; • I pellets non necessitano di ampi spazi per lo stoccaggio; • Il fuoco rimane a vista anche se protetto, e dona un senso di calore “visivo” accogliente e rassicurante. REALIZZAZIONE IMPIANTO1 L’installazione di stufe e caminetti richiede il collegamento ad una canna fumaria e, talvolta, è richiesto anche un collegamento elettrico. La gamma di scelta è molto vasta, è necessario quindi valutare: • il fabbisogno termico della casa (tipologia, volume, anno di costruzione, grado di isolamento, superfici disperdenti); • la funzione di unico sistema di riscaldamento o di integrazione all’esistente; • l’adeguamento, la sostituzione o la realizzazione ex novo dell’impianto fumario esistente; • il costo di realizzazione, esercizio e consumo del combustibile presunto; I pellets sono cilindretti lunghi 12-20 • il tempo di funzionamento dell’impianto, in relazione alle abitudini e mm, con diametro di circa 6mm, ottenuagli orari di permanenza in casa; ti pressando segatura di legno vergine • estetica, collocazione e spazio disponibile per l’apparecchio e per la legnaia. (tronchi di conifere di foreste ricostituite) COSTI DI REALIZZAZIONE essiccati senza l’uso di alcun collante. La Nella spesa di installazione ciò che incide maggiormente sono i costi di resa calorica supera il 90% e garantisce adeguamento e di collegamento all’impianto esistente. Tuttavia i bassi coemissioni ridotte rispetto alla legna. L’Itasti di esercizio, di manutenzione e di consumo di combustibile, uniti alle lia rappresenta uno dei maggiori mercati alte prestazioni rendono vantaggioso l’investimento iniziale. Inoltre, se europei per i sistemi di riscaldamento con il pellet. Circa l’80% delle vendite - afferla sostituzione dell’impianto termico con caldaia a biomasse è inserita in ma il sito www.pelletitalia.org - riguarda un contesto di riqualificazione energetica globale dell’edificio, l’intervento stufe a pellet di media potenza utilizzate è soggetto alla detrazione fiscale per interventi di riqualificazione enerprincipalmente in singoli ambienti domegetica. In alternativa alle detrazioni fiscali, in caso di installazione di un stici. Il restante 20% riguarda invece siimpianto di climatizzazione invernale a biomassa in sostituzione di un imstemi di riscaldamento centralizzato come pianto preesistente a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio, termostufe, termocaldaie e termocamini. è possibile usufruire degli incentivi statali messi a disposizione dal DM 28 dicembre 2012 (c.d. Conto Termico). 1 In Regione Lombardia per l’installazione di questa tipologia di impianti è necessario tenere presente l’art. 11 della L.R. 24/2006 e s.m.i. “misure per il contenimento dell’inquinamento da combustione da biomasse legnose per il riscaldamento”. La legge regola la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera: la combustione da biomassa legnosa è considerata agente inquinante. 27 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE SFRUTTAMENTO DELL’ENERGIA SOLARE L’utilizzo dell’energia solare nella costruzione di nuovi edifici, ma anche e soprattutto nel recupero di quelli esistenti, rappresenta una sfida per il futuro. L’energia solare è la fonte più diffusa sulla terra: è una fonte energetica sostenibile, pulita, inesauribile e gratuita, quindi, dotata di un valore ambientale e sociale molto alto. Il sole ogni giorno ci regala grandi quantità di energia. Oggi utilizziamo solo una modestissima parte dell’enorme quantità di energia che ci giunge dal sole e la strada da percorrere è ancora lunga per sfruttare l’energia solare su grande scala. Naturalmente l’energia solare non può, da sola, sostituire quella prodotta con i combustibili fossili, ma, come dimostra l’esperienza europea (Germania, Italia, Grecia, Austria e Spagna hanno investito molto sui pannelli solari ed i programmi che incentivano l’installazione dei moduli fotovoltaici stanno dando dei buoni risultati), può efficacemente integrare il fabbisogno energetico delle famiglie. La politica di incentivazione e di sostegno economico agli interventi di recupero energetico e di applicazione delle fonti rinnovabili, costituisce un ulteriore elemento a sostegno dell’obiettivo di incremento dello sfruttamento dell’energia solare. I vantaggi economici, grazie agli incentivi e alle detrazioni fiscali, sono evidenti e facilmente stimabili. I vantaggi ambientali non si possono toccare immediatamente con mano, ma optare per questi sistemi innovativi che sfruttano l’energia solare significa scegliere energia pulita e contribuire alla realizzazione di un ambiente più sano e più vivibile. ENERGIA TERMICA DAL SOLE Nella produzione di energia da fonti rinnovabili, gli IMPIANTI SOLARI TERMICI stanno conquistando un peso sempre maggiore: l’impianto permette di produrre energia termica pulita. E’ così possibile disporre di acqua calda per tutti gli usi domestici e/o integrare l’impianto di riscaldamento esistente. I pannelli solari sono in grado di produrre energia termica anche se non c’è sole poichè sfruttano non solo le radiazioni incidenti sul collettore, ma anche quelle presenti nell’atmosfera. ENERGIA ELETTRICA DAL SOLE Con gli IMPIANTI FOTOVOLTAICI si può produrre energia elettrica per far funzionare l’impianto di illuminazione, gli elettrodomestici e gli altri dispositivi elettrici della casa. Poichè i tempi di ammortamento della spesa iniziale sono piuttosto lunghi, conviene fare calcoli precisi in fase di progettazione. IMPIANTO SOLARE TERMICO Una tecnologia che permette la conversione diretta dell’energia solare in calore capace di riscaldare sia l’acqua calda sanitaria che l’acqua utile al riscaldamento degli ambienti... PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO L’elemento principale di un impianto solare termico è il collettore o pannello solare. Il suo funzionamento è molto semplice: una piastra captante raccoglie la radiazione del sole, la trasforma in calore e la cede al fluido termovettore in circolazione nell’impianto (acqua, glicole, aria). Il fluido termovettore trasporta quindi l’energia termica assorbita dal collettore solare al serbatoio di accumulo. Nei collettori solari piani l’accumulo di calore avviene per effetto serra: la copertura trasparente (in genere vetro) posta davanti alla piastra captante lascia passare la radiazione solare sotto forma di luce, ma diventa opaca al calore emesso dalla piastra, che in questo modo accumula più calore. Per evitare di perdere calore nella parte retrostante e dai lati, il collettore viene isolato con uno strato di materiale coibente. I collettori a tubi sottovuoto invece sono costituiti da tubi in vetro sottovuoto all’interno dei quali è collocata una striscia di metallo nero. Il vuoto creato tra assorbitore e copertura trasparente tubolare consente di ridurre le dispersioni di calore e di aumentare il rendimento. L’acqua riscaldata viene mantenuta in serbatoi coibentati. La circolazione dell’acqua può avvenire in modo naturale (il fluido riscaldato dal sole, sale verso l’alto, dove è posizionato il serbatoio) o per effetto di una spinta fornita da una pompa elettrica che si attiva quando apposite sonde rilevano che la temperatura dell’acqua nei collettori risulta più calda di quella nel serbatoio. 28 Copertura a coppi IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE Tetto orientato a s.o. inclinazione 30° senza ombra 5,00 Esempiodirilievocondimensioniecaratteristiche delmanufatto.Fonte:Impiantisolaritermici-manuale perlaprogettazioneecostruzione. VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO COSTI DI REALIZZAZIONE Conto energia termiCo In edifici residenziali i risparmi di energia sono compresi tra il I prezzi deidal pannelli solari termici stannoil A partire 2012 dovrebbe scattare,sisecondo d.lgs.28/11unnuovomeccanismodiincentivazio50-80% per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS) e tra abbassando in maniera radicale, rendendo nedelsolaretermico,basatosuicriteridelconto il 20–40% per la domanda totale di ACS e di riscaldamento. Gli possibile un recupero dell’investimento inienergia,cioèsullacorresponsionediunincentivo perognikWhdienergiatermicaprodotto. impianti combinati sono raccomandati negli edifici nei quali sono ziale in tempi molto più brevi che in passato. Lenormeattuativedeldecretodovrebberofissare, già state realizzate altre misure per il risparmio energetico come In Italia entroilmesedisettembre2011,l’entitàeicriteri un impianto in base all’ubicazione e dell’incentivazione:unincentivofissoeforfettario un’adeguata coibentazione termica e un sistema di riscaldamen- all’utilizzo, si ammortizza nel giro di 3-8 anni alkWhperimpiantidipiccolatagliafinoa35kWdi to a bassa temperatura. potenzaeunincentivocalcolatosullarealeprodue poiché la durata minima di questi impianti zione, da contabilizzare con appositi sistemi, per è diimpiantidipotenzatra35kWe1MW. circa 20 anni ne consegue che è un buon REALIZZAZIONE IMPIANTO investimento L’obiettivo è quello di installare, il 2020, 26 a medio termine. entro È bene ricorI pannelli solari possono essere installati in tutti gli edifici: dalle vilmilioni di metri quadri di pannelli solari, contro i che per l’installazione di pannelli solari 2,5milioniinstallatiattualmente. lette, alle case plurifamiliari, sino ai condomini. Nelle nuove abitazionila dare o in caso di nuova installazione o sostituzione di impianti termici, è termici costruiti ai sensi della normativa UNI di 5 anni è possibile ormai obbligo normativo che l’impianto termico copra almeno il 50% EN 12975 e con garanzia aBitaZioni Civili: uso annualeIva orientamento sud detragodere dell’aliquota al 10% e delle del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione italia zione fiscali Capacità per riqualificazione energetica Persone di ACS utilizzando fonti rinnovabili. boiler (l) mq pannelli 1-3 spesa dilazionata sulla in 10 anni (per inter130-150 1,8-2,6 3-5 200-300 3,6-5,2 venti su edifici esistenti). In alternativa alla 300-450 5,4-7,8 6-8 detrazione fiscale è possibile optare per gli Valoriindicativiperildimensionamentodelserbatoio incentivi messi a disposizione dal Conto Teredeipannellisolari.Fonte:Impiantisolaritermici- in mico manualeperlaprogettazioneecostruzione (DM 28 dicembre 2012) che, a seconda dei casi e delle modalità di installazione, possono essere più convenienti e consentire tempi di ritorno dell’investimento più brevi. Tutti gli edifici che dispongono di uno spazio soleggiato (tetto in clinato, tetto terrazzato, giardino, ecc) possono essere dotati di un impianto solare termico per la produzione di ACS. Bisogna scegliere dipannellisolaritermicicostruitiaisensidellanormativaUNI la posizione che offre la migliore insolazione, ma anche le zone più garanziadi5annièpossibilegodere,inbaseallaFinanziaria2008, facilmente accessibili e meno critiche negli ancoraggi, perché Ivaal10%edidetrazioneIrpefdel55%sullaspesadilazionatain così edifici esistenti). si interventi risparmiasusui costi di installazione. I pannelli solari devono essere rivolti preferibilmente verso Sud,850 con una tolleranza di deviazione ProduZione di energia kWh/mq da un sistema solare verso Est o verso Ovest di 30°, ed essere inclinati di circa 35°-40° RISPARMICONSEGUIBILIEQUIVALENTI rispetto al piano orizzontale. Tale oscillazione è in relazione alla po91litridioliocombustibile 101mcdigasnaturale sizione geografica: l’optimum è 30° per l’Italia meridionale e 35-40° Fonte: 940kWhdielettricità energiadalsole- per 306kgdiriduzionediemissionidiCO2 l’Italia settentrionale. Una volta accertata la fattibilità tecnica laguidadel all’installazione è necessario calcolare il valore del fabbisogno di ACS Datiindicativisuirisparmiottenibilidaunimpiantosolare buonapartedell’areageograficaitaliana. da cui dipenderà la superficie dei collettori e il volume del serbatoio. Negli edifici residenziali il fabbisogno termico per la produzione di ACS rimane costante nel corso dell’anno ed è in relazione al numero di persone che vi abitano. Solitamente il consumo giornaliero pro capite di ACS a 45 °C viene stimato intorno a 50 litri/persona/giorno. L’acqua calda prodotta da un pannello solare varia in funzione di diversi elementi: il posizionamento, la zona geografica, la radiazione solare giornaliera, ecc. In media si può considerare una produzione di acqua di 80-100 l/giorno, alla temperatura di 40°C, per ogni mq di pannello installato. La durata della vita utile del pannello è molto lunga, in media oltre i 20 anni. Negli ultimi anni, infatti, gli impianti solari si sono dimostrati affidabili e di norma necessitano solo di un minimo impegno di manutenzione. Alcuni controlli devono essere eseguiti con regolarità, anche dal proprietario dell’impianto, in modo da riconoscere subito un eventuale malfunzionamento. COSTO INDICATIVO IMPIANTO SOLARE (1) Tipo di impianto mq serbatoio (l) n° persone costo € Circolazione naturale per ACS 2-3 150/200 2-4 2.000/3.000 Circolazione forzata per ACS 5 300 3-4 4.000/6.000 Circolazione forzata per ACS + riscaldamento 15 1.000 5 12.000 Costo indicativo per l’installazione di un impianto solare termico. Fonte: medie calcolate da indagini di mercato (1) Il costo è indicativo e comprensivo di installazione, manodopera e IVA. 29 IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO SOLARE FOTOVOLTAICO PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Il processo fotovoltaico converte la luce del sole direttamente in elettricità. La conversione avviene nelle celle fotovoltaiche: dispositivi costituiti da un materiale semi-conduttore, generalmente silicio. Le celle vengono assemblate in un’unica struttura: il modulo fotovoltaico. Più moduli fotovoltaici, collegati elettricamente in serie, formano la stringa. Più stringhe collegate in parallelo, in modo da ottenere la potenza desiderata, costituiscono il generatore fotovoltaico. Quando la cella fotovoltaica viene investita dalla luce solare diventa un generatore di corrente continua che, attraverso l’inverter, viene trasformata in corrente alternata per poter essere utilizzata nei normali impianti elettrici domestici. La potenza massima estraibile dalla cella viene misurata in Watt di picco (Wp), cioè la potenza teorica massima che l’impianto può produrre nelle condizioni standard di insolazione e temperatura dei moduli (1000 W/mq e 25°C). VANTAGGI: BENESSERE E RISPARMIO • La manutenzione è minima; • Può essere utilizzato ovunque in presenza di luce solare; • Non ci sono perdite di linea poiché l’impianto si trova in prossimità degli apparecchi da esso alimentati; • La potenza dell’impianto può essere aumentata facilmente, a seconda della necessità, dal momento che il sistema è modulare; • l’impianto può essere integrato su diverse tipologie di supporti (pensiline, frangisole, ecc.). PROGETTAZIONE IMPIANTO I moduli fotovoltaici possono essere installati sul tetto (piano o a falda), sulle facciate, sul terreno e su molti altri supporti, purché idonei, in particolare per quanto riguarda l’esposizione, l’inclinazione e l’assenza di ombreggiamenti. La potenza dell’impianto viene generalmente dimensionata in funzione dell’energia che si consuma. La fattibilità tecnica e di installazione dell’impianto fotovoltaico è valutata in base a: • disponibilità di spazio (più kWh di energia elettrica occorrono, più ampia è la superficie di pannelli da installare); • corretta esposizione ed inclinazione della superficie; • fenomeni di ombreggiamento generati da ostacoli presenti in prossimità del sito di installazione (edifici, piante, ecc.). L’adeguamento dell’impianto elettrico esistente non comporta sostanziali modifiche. Per impianti localizzati nell’emisfero Nord, l’esposizione idonea è a Sud oppure, con limitata perdita di produzione, a sud-est o sud-ovest. L’inclinazione ideale è di 30°-35° in funzione della latitudine. Le principali tipologie impiantistiche sono: • gli impianti ad isola, comunemente chiamati stand alone, che si utilizzano in zone non servite dalla rete elettrica o per installazioni particolari per le quali non è conveniente un collegamento alla rete elettrica (lampioni stradali, ripetitori, ecc). L’impianto deve essere dimensionato per poter produrre tutto il fabbisogno di energia e dotato di appositi accumulatori che la rendono disponibile nelle ore notturne o in caso di cattive condizioni atmosferiche. • gli impianti grid connected, cioè collegati alla rete di distribuzione elettrica. La rete in questo caso funziona da sistema di accumulo: assorbe l’energia prodotta in eccesso rispetto a quella consumata dall’utenza e fornisce il fabbisogno necessario di energia durante le ore prive di insolazione, ore nelle quali l’impianto fotovoltaico non produce energia. 30 PANNELLI IN SILICIO AMORFO: si presentano come una lastra di colore grigio/blu uniforme, con spessore di pochi millimetri. È un modulo molto versatile nell’integrazione architettonica e soprattutto flessibile. È infatti possibile applicarlo anche su superfici curve. PANNELLI IN SILICIO MONOCRISTALLINO O POLICRISTALLINO: composti da circa 30-70 celle fotovoltaiche singole affiancate, elettricamente unite e fissate attraverso particolari materiali ad una o più lastre di vetro in una cornice in silicio purissimo. È utilizzato silicio purissimo che garantisce la massima conducibilità e alti rendimenti. PANNELLI INTEGRATI I moduli sostituiscono elementi di arredo urbano e viario (pensiline, barriere acustiche ecc.), superfici esterne degli edifici (facciate, tetti ecc.), costituendo un corpo unico con la struttura. I RISULTATI DEL CONTO ENERGIA E L’INTRODUZIONE DELLE DETRAZIONI FISCALI Il Conto Energia, il meccanismo di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica, è stato introdotto in Italia nel 2005 con il D.M. 28 luglio 2005 (c.d. Primo Conto Energia) e, arrivato alla sua quinta edizione con il D.M. 5 luglio 2012 (c.d. Quinto Conto Energia), ha cessato di applicarsi il 6 luglio 2013. L’incentivo consisteva in un contributo finanziario per ogni kWh di energia prodotta per un certo periodo di tempo (fino a 20 anni), variabile a seconda della dimensione o tipologia di impianto e fino ad un tetto massimo di MW di potenza complessiva generata da tutti gli impianti o ad un tetto Potenza degli impianti fotovoltaici nei principali paesi nel 2012 massimo di somma incentivabile. Dopo quasi otto anni di incentivazione, Fonte: GSE, “Rapporto statistico 2012-Solare fotovoltaico” i risultati parlano di 531.242 impianti installati al 2013 e una produzione di 18.862 GWh nel 2012, pari al 5,5% del consumo elettrico italiano, ovvero più del 20% della produzione di energie rinnovabili in Italia. L’Italia attualmente è il secondo paese al mondo, dopo la Germania, per potenza installata ed energia prodotta da fotovoltaico. Gli incentivi erogati dai diversi programmi di incentivazione in Conto Energia, ciascuno in superamento, adeguamento o ridefinizione del precedente, si sono via via ridotti rispecchiando così l’andamento del prezzo degli impianti fotovoltaici, che nel corso dell’ultimo decennio sono drasticamente calati. Attual- Evoluzione della potenza e numerosità degli impianti fotovoltaici in Italia Fonte: GSE, “Rapporto statistico 2012-Solare fotovoltaico” mente non è in programma l’emanazione di un nuovo piano di incentivi sull’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, sono state tuttavia introdotte le detrazioni fiscali per chi realizza tali impianti e resta la possibilità di connettere gli impianti in modalità di scambio sul posto. Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie (che includono anche l’installazione di impianti fotovoltaici) sono passate dal 36% al 50% e prorogate fino a dicembre 2014. Ciò significa che chi installa un impianto fotovoltaico potrà beneficiare di una riduzione sull’Irpef in 10 anni pari al 50% del costo complessivo di investimento. Inoltre potrà connettere l’impianto alla rete elettrica usufruendo dello scambio sul posto, una particolare modalità di valorizzazione dell’energia elettrica che consente di realizzare una specifica forma di autoconsumo immettendo in rete l’energia elettrica prodotta ma non direttamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento differente da quello in cui avviene la produzione. Quanto produce in un anno? Un tetto fotovoltaico realizzato con pannelli in silicio mono o policristallino occupa una superficie di circa 7 mq per ogni kWp installato e produce mediamente in un anno: 1.100 kWh per kWp a Milano, 1.300 kWh per kWp a Roma, 1.600 kWh per kWp a Trapani. Qual’è la durata di vita? La durata si aggira attorno ai 30 anni, con un decadimento della produttività negli anni piuttosto limitato (circa 80% di producibilità garantita al ventesimo anno di vita). Esempio di rientro economico Ipotesi: impianto fotovoltaico residenziale da 3 kWp, entrato in esercizio a febbraio 2014 (può usufruire delle agevolazioni fiscali previste per interventi di ristrutturazione edilizia che fino al 31 dicembre 2014 sono pari al 50% del costo di investimento): • costo impianto: 7.500 € (IVA compresa); • detrazione annuale irpef (50% in 10 anni): 375 €/anno; • produzione media annua in Nord Italia: 3.300 kWh; • risparmio annuale sul costo evitato di energia (ipotesi di consumo istantaneo dell’energia elettrica prodotta): 3.300 kWh x 0,18 € (costo medio en. elettrica) = 594 €/anno; • vantaggio economico totale annuale: 375 € + 594 € = 969 €/anno; • tempo di ritorno dell’impianto: 7.500 € / 969 € = circa 8 anni; • vantaggio ambientale: emissioni evitate di CO2 pari a 1.700 kg/anno. 31 BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE 33 BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE Le nostre azioni fanno la differenza Tutti gli interventi che sono stati presentati fino ad ora, per essere realizzati, richiedono un impegno non indifferente anche dal punto di vista economico. Ristrutturare la propria casa con i principi del risparmio energetico non è ancora un’operazione accessibile a tutti. Esistono però alcune piccole regole di comportamento facilmente attuabili da ogni cittadino che non richiedono alcuna modifica del proprio consolidato stile di vita, ma sono semplici accorgimenti che possono però aiutare ogni nucleo familiare a risparmiare. Sono regole che riguardano le azioni quotidiane, che non impegnano denaro, o che possono essere definite di piccolo investimento e quindi ripagabili in tempi brevi. Nel nostro piccolo, nelle nostre case possiamo inizare ad adottare nuove abitudini. 34 BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE ALCUNI CONSIGLI PER DIMINUIRE I NOSTRI CONSUMI ENERGETICI TEMPERATURE All’interno di un’abitazione la temperatura non dovrebbe superare i 20°C, mentre il periodo dell’anno e le ore giornaliere di funzionamento dipendono dalla zona climatica, cioè dalla località dove è ubicato l’edificio. Abbassare di un grado il termostato significa risparmiare circa l’8% in bolletta. RIDUTTORI DI FLUSSO I riduttori di flusso sono dispositivi che vengono avvitati facilmente all’uscita dei rubinetti e che, miscelando l’aria all’acqua, comportano risparmi significativi: fino al 50% in meno di consumi di acqua con un risparmio annuo di circa 50€ in bolletta. Se l’acqua che risparmi è anche calda, infatti, riduci il consumo di energia necessaria per riscaldarla. STAND-BY In ogni appartamento vengono sprecati all’anno circa 315 kWh in stand by, pari a circa il 10% dei consumi in bolletta di ogni famiglia: a casa e in ufficio collega tutti gli apparecchi ad una ciabatta con interruttore e la sera spegni tutto, evitando i piccoli sprechi di energia e risparmiano fino a 60€ all’anno in bolletta. MOBILITà SOSTENIBILE Mezzi pubblici, car sharing, car pooling e bicicletta riducono costi e consumi per il trasporto rispetto all’auto privata e contribuiscono anche ad una notevole riduzione delle emissioni. Per le auto immatricolate nel 2012 la media delle emissioni di CO2 in atmosfera è 130g/km: ciò significa che ogni 8 km che percorri in bicicletta eviti di immettere in atmosfera 1kg di CO2! IMBALLAGGI Preferisci alimenti con imballaggi ridotti e packaging non complessi: in questo modo produrrai meno rifiuti in casa e ti sarà anche più semplice effettuare la raccolta differenziata. Ridurre gli imballaggi è possibile: prediligi l’acquisto di frutta e verdura sfusa, acquista i detergenti alla spina, utilizza contenitori riciclabili e porta sempre con te la borsa di tela. Limita al massimo l’uso di bottigliette di plastica che, se non correttamente smaltite, impiegheranno più di 1000 anni a decomporsi. 75% sulla bolletta di energia elettrica; inoltre, durano fino a 10 volte di più delle tradizionali e comportano una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera di più del 50%. Ricorda che a fine vita le lampadine a risparmio energetico vanno separate dai rifiuti comuni e consegnate nei punti di raccolta. Il consorzio Ecolamp si occuperà del loro riciclo, assicurando il recupero del 95% del materiale. CONTABILIZZAZIONE Per i condomini la scelta più conveniente è solitamente un impianto centralizzato con la contabilizzazione del calore: tali dispositivi permettono di misurare la quantità di calore effettivamente consumata da ogni unità abitativa e di gestire autonomamente temperature in ogni ambiente. Ricorda che la contabilizzazione è obbligatoria per gli impianti centralizzati di nuova costruzione! RADIATORI Fai attenzione a non ostacolare la circolazione dell’aria attorno al tuo radiatore: non coprirlo e non nasconderlo dietro alle tende. Per i radiatori posizionati sulle pareti esterne, ad esempio sotto il vano finestra, è consigliabile inserire tra questo e il muro un pannello di materiale isolante, con la faccia riflettente rivolta verso l’interno. ALIMENTAZIONE Acquista prodotti locali, biologici e di stagione. Favorirai la riduzione dei trasporti, che comporta minori consumi di carburante e minore inquinamento. Inoltre i prodotti di stagione non vengono coltivati nelle serre, che vengono riscaldate e consumano energia. Limita il consumo di carne: l’allevamento degli animali è responsabile di un’alta percentuale di emissioni di gas serra, consumi di energia e di acqua. Per produrre un solo chilo di carne di manzo sono necessari 15 mila litri di acqua. LAMPADINE Scegliendo lampadine fluorescenti al posto delle tradizionali ad incandescenza arrivi a risparmiare fino al 35 BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE tecnologie differenti per diversi utilizzi Le lampade ad incandescenza “alogene” Alla famiglia delle lampade ad incandescenza appartengono anche le lampade alogene. Queste lampade hanno la caratteristica di produrre una di luce più bianca e di essere molto più piccole rispetto alle tradizionali lampade. Ciò le rende particolarmente adatte per essere usate in proiettori di dimensioni ridotte (faretti) e per una illuminazione forte e diretta. L’ efficienza luminosa è abbastanza bassa (13-22 lm/W) e la loro durata è di circa 2.000 ore (il doppio delle lampade tradizionali), mentre il loro costo è leggermente superiore. Sono adatte se, ad esempio in soggiorno, si vogliono valorizzare con faretti a luce intensa e mirata quadri, oggetti d ’arte o altro. Le lampade fluorescenti compatte Le lampade fluorescenti compatte sono classificate a basso consumo perché hanno un’elevata efficienza luminosa (in media 70 lm/W) e quindi consumano circa un quinto in meno delle lampade tradizionali. La loro durata media è di circa 10.000 ore. Hanno an- Capita spesso di controllare di aver spento tutte le luci prima di uscire di casa. Sarebbe comodo disporre di un meccanismo all’ingresso che ci permetta di monitorare tutti i sistemi elettrici ed elettronici presenti nell’appartamento, consentendo di accenderli, spegnerli o regolarli a nostro piacimento, e facendo in modo che nulla resti acceso inutilmente in nostra assenza. La domotica (dal latino “domus”, casa, e dal greco “tica”, automatica, “che funziona da sé”) consente di gestire in modo integrato tutti i servizi domestici: illuminazione, elettrodomestici, climatizzazione, antifurto, tende, radio, telefono, TV. Ad ogni apparecchio allacciato alla rete di alimentazione è associato un attuatore a cui corrisponde un codice identificativo. 36 che il vantaggio di essere munite dello stesso attacco a vite delle comuni lampade ad incandescenza e pertanto possono facilmente sostituire queste ultime. Soprattutto quelle ad accensione elettronica sono particolarmente adatte per gli impieghi di casa che richiedano un’accensione istantanea e ripetuta. La sostituzione delle lampade comuni con quelle fluorescenti compatte è vantaggiosa in tutti i locali della casa dove c’è l’esigenza di un’illuminazione continua e prolungata. LED I Led emettono luce sviluppando una quantità limitata di calore: la loro durata è pressoché eterna (100.000 ore) e il consumo molto basso. Sono disponibili in diverse tonalità. I primi led in commercio avevano potenze relativamente basse (al massimo poche unità di watt) ed erano impiegati per l’illuminazione concentrata di piccole zone (piccoli riflettori o lampade tascabili). Oggi sono disponibili sul mercato led di potenze più elevate che possono sostituire le lampade tradizionali nei vari usi. Per migliorare l’illuminazione non si deve ricorrere necessariamente all’installazione di lampadine di potenza maggiore, ma è importante distribuire le sorgenti luminose a seconda dell’uso a cui è destinato un ambiente. Tramite interfacce di gestione centralizzate touchscreen autoesplicative è possibile inviare all’attuatore segnali di attivazione e regolazione, via cavo o via rete wireless. Inoltre, tramite smartphone o pc, è possibile connettersi alle interfacce anche a distanza. L’interfaccia permette di configurare scenari predefiniti a seconda dell’orario e delle necessità: avvolgimento automatico delle tapparelle e accensione del riscaldamento alla mattina, attivazione della lavastoviglie durante fasce orarie dove l’energia elettrica è più economica, spegnimento simultaneo delle luci all’uscita. Tale sistema coniuga risparmio energetico e sicurezza, migliora il comfort dell’abitazione e razionalizza i consumi. BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE Scegliere quotidianamente prodotti a basso impatto ambientale contribuendo allo sviluppo sostenibile Il marchio di qualità ecologica ECOLABEL Ecolabel è il marchio di qualità ecologica che l’Unione europea assegna a prodotti e servizi realizzati nel rispetto dell’ambiente. L’etichetta attesta che il prodotto o il servizio presenta un ridotto impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita. Il marchio è rappresentato da una margherita stilizzata con alcentro la “E” di Europa, circondata dalle stelle che rappresentano gli Stati Membri. Obiettivo dell’Ecolabel europeo è quello di informare i consumatori, facilitandoli nella scelta di prodotti o servizi che hanno un minore impatto ambientale a parità di prestazioni e qualità rispetto agli altri concorrenti, e di favorire l’ideazione, la produzione, la commercializzazione e l’utilizzazione di prodotti che presentano un’incidenza ambientale ridotta durante tutto il loro ciclo di vita. In un mercato complesso, in cui il consumatore si trova in difficoltà a valutare obiettivamente le caratteristiche di un prodotto, Ecolabel rappresenta una fonte di informazione attendibile in tutta Europa, nonché un importante fattore di sviluppo concorrenziale all’interno di un mercato sempre più attendo ai prodotti “green”. Ecolabel, infatti, garantisce al consumatore che il prodotto: • ha un minor impatto ambientale rispetto agli altri prodotti presenti sul mercato; • è stato sottoposto a severi test per assicurarne le qualità ambientali e prestazionali. Al produttore e al distributore Ecolabel: • consente di richiedere per i propri prodotti un marchio valido in tutti i Paesi europei; • accresce la visibilità sul mercato nazionale ed europeo. Il rispetto dell’ambiente è garantito mediante la definizione di criteri individuati per ogni servizio e categoria merceologica; tali criteri, stabiliti secondo procedure normate dalla ISO 14.040, valutano l’intero ciclo di vita del prodotto (reperimento delle materie prime, produzione, distribuzione, costi di smaltimento, imballaggi, consumi di energia). Tra le categorie di prodotti che possono essere certificati Ecolabel troviamo prodotti che abitualmente utilizziamo nella nostre case quali, ad esempio, saponi e shampoo, lampadine, calzature, detergenti e tessuto carta, tessili, materassi, carta igienica, lavastoviglie, lavatrici, frigoriferi, PC e carta grafica, pitture e vernici, ammendanti del terreno, televisori, calzature… Il numero di prodotti che hanno ottenuto l’Ecolabel europeo è in costante crescita in tutta Europa. Per conoscere i dati aggiornati si può consultare il sito: http://ec.europa.eu/environment/ecolabel. Ogni prodotto/servizio presenta un ciclo di vita differente (materiali, fabbricazione, distribuzione, utilizzazione, eliminazione) ed è per questo che per ogni categoria sono elaborati obiettivi ambientali specifici. Il marchio di qualità ecologica non è al momento applicabile agli alimenti, alle bevande e ai prodotti farmaceutici. 37 BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE LA CLASSE ENERGETICA DEGLI ELETTRODOMESTICI I consumi domestici di energia risultano spesso difficili da monitorare. Un phon (1.000 – 1.500 watt) ci costa un euro ogni 5 ore di funzionamento, così come il forno a microonde (800-1.200 watt). La radiosveglia in stand-by consuma 6 watt all’ora, pari a circa 9 euro all’anno. Nel caso di piccoli elettrodomestici la spesa è contenuta. Nel caso invece di grossi apparecchi, come frigorifero, lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice (che, insieme, escludendo il riscaldamento, rappresentano quasi il 30% dei consumi elettrici domestici), i margini di risparmio iniziano a diventare consistenti. Recenti normative hanno introdotto una serie di obblighi in materia: dal 2010 è vietata la commercializzazione di elettrodomestici appartenenti alle classi energetiche inferiori alla A e di motori elettrici appartenenti alla classe 3 e dal 2011 è vietata la commercializzazione delle lampadine a incandescenza e degli elettrodomestici privi di interruttore dell’alimentazione dalla rete elettrica (Legge Finanziaria 2008). La Direttiva Europea 2010/30/UE concernente “Norme sull’etichettatura del consumo energetico degli elettrodomestici e di altri prodotti connessi all’energia”, recepita in Italia dal decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 104, prevede nuove etichette energetiche: 3 nuove classi energetiche (A+, A++ e A+++) da aggiungere a quelle già presenti (il numero complessivo delle classi indicate non potrà essere superiore a 7). Le disposizioni della Direttiva 2010/30/UE si applicano a tutti i prodotti che consumano energia o che sono connessi al consumo di energia: l’etichetta energetica va dunque apposta non solo sui grandi e i piccoli elettrodomestici, ma anche su prodotti come gli infissi. 38 BUONE PRATICHE PER UNA CASA PIù SOSTENIBILE LAVATRICE alta efficienza FRIGORIFERO alta efficienza • Filtraggio e riutilizzo dell’acqua del primo lavaggio • Diminuzione delle temperature attraverso programmi di lavaggio a 40/60°C; • Regolazione della portata d’acqua in funzione del carico; • Possibilità di un doppio attacco (acqua fredda e acqua calda) per utilizzare acqua in rete già riscaldata da pannelli solari o caldaie: a seconda della temperatura e del programma selezionati la macchina carica automaticamente acqua calda e/o fredda in diversa quantità, miscelandola. Con tasto di esclusione è possibile utilizzare solo acqua fredda; • Tecnologia al vapore con risparmi d’acqua del 35% e di energia del 20%. • Regolazione elettronica della temperatura in base al carico; • Sistema no-frost (senza brina): la congelazione dei cibi avviene mediante aria fredda e ventilata che evita la formazione di brina e umidità; • Ottimo isolamento delle pareti esterne; • Doppio termostato e doppio interruttore per differenziare l’utilizzo del vano frigorifero e del congelatore. Consigli per risparmiare • Optare per programmi a 40/60 gradi, lavare a 90 gradi è quasi sempre inutile, vista l’efficacia dei nuovi detersivi anche alle basse temperature; • Effettuare lavaggi solo a pieno carico. A < 0,95 kWh per un lavaggio: 0,15€ C < 1,30 kWh per un lavaggio: 0,21€ LAVASTOVIGLIE alta efficienza • Attraverso uso di sensori regola la pressione del getto d’acqua adeguandola al grado di sporco; • Possibilità di impostare cicli rapidi o ridotti che diminuiscono i consumi di elettricità e di detersivo; • Sistema di decalcificazione (addolcitore) che riduce la durezza dell’acqua e quindi la formazione di calcare; • Possibilità di un doppio attacco (acqua fredda e acqua calda), per utilizzare acqua in rete già riscaldata da pannelli solari o caldaie. Consigli per risparmiare • Posizionare il frigorifero nel punto più lontano da fonti di calore, lasciando uno spazio di almeno 10 cm fra l’apparecchio e la parete; • Comprare il frigorifero sulla base delle proprie esigenze: solitamente un frigorifero è acceso 24 ore su 24 per tutto l’anno e i consumi di energia elettrica aumentano in media di 10-20 kWh ogni 100 litri di capacità; • Sbrinare il congelatore quando il ghiaccio supera i 5 mm di spessore e mantenere una corretta manutenzione e pulizia dell’elettrodomestico. A++ consumi inferiori a 188 kWh/anno: 37,60 €/anno C consumi compresi fra 469 e 563 kWh/anno: 93/112€/anno Consigli per risparmiare • Definire la capienza in modo proporzionato rispetto ai bisogni. Più è grande, più acqua e detersivo servono. Se sottodimensionata invece costringerebbe ad aumentare il numero di lavaggi; • Utilizzare i cicli intensivi solo in caso di piatti particolarmente sporchi. Farla funzionare solo se a pieno carico; se la lavastoviglie non è ancora piena utilizzare un ciclo di sciacquo a freddo; • Controllare che il sale sia sempre presente e mantenere una corretta manutenzione e pulizia dei filtri e delle guarnizioni dell’elettrodomestico. A < 1,15 kWh per un lavaggio di 12 coperti: 0,17 € C < 1,35 kWh per un lavaggio di 12 coperti: 0,22 € 39 UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO 41 UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO Ognuno di noi può fare qualcosa per risparmiare energia, anche con piccoli accorgimenti nei propri stili di vita e di consumo, nella ristrutturazione della casa, nelle abitudini quotidiane. 42 UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO Buone Pratiche andare a scuola in Piedibus Buone Pratiche andare a scuola in Bicibus Il Piedibus è un’iniziativa rivolta generalmente ai bambini della scuola primaria, promossa dalle Amministrazioni Comunali in collaborazione con gli istituti scolastici. Il Piedibus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. Il Piedibus è uno scuolabus a piedi, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da adulti “autisti” e “controllori”. è un’iniziativa promossa dalle Amministrazioni Comunali in collaborazione con gli istituti scolastici, generalmente rivolta ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado. è la versione su due ruote del Piedibus, uno scuolabus in bici: un gruppo di scolari che vanno e tornano da scuola in bicicletta accompagnati da genitori, nonni, insegnanti, volontari, con la supervisione della Polizia Locale. Il Bicibus segue percorsi prestabiliti, messi in sicurezza, segnalati da scritte a terra e facilmente individuabili dai bambini e dagli automobilisti. Come quelli dei veri autobus, i percorsi Bicibus prevedono capolinea e fermate intermedie, opportunamente indicate da cartelli che riportano gli orari di arrivo e partenza. I bambini si recano con la loro bicicletta sul percorso e aspettano al capolinea o alle fermate i volontari e il gruppo, per proseguire insieme verso la scuola. Nello stesso modo funziona l’accompagnamento al termine delle lezioni. Per aumentare la sicurezza e la visibilità, ai bambini che aderiscono al Bicibus è in genere regalato un kit di alta visibilità (pettorina colorata riflettente, casco e mantella per la pioggia), da indossare lungo il percorso. La sosta delle bici è organizzata attraverso l’installazione, nei pressi della scuola, di rastrelliere riservate ai bambini che partecipano al Bicibus. Di solito il Bicibus è preceduto o affiancato da attività formative rivolte alle persone che si rendono disponibili ad accompagnare i bambini lungo i percorsi. Inoltre, per gli scolari, sono previsti incontri di educazione alla mobilità sostenibile e alla viabilità ciclistica e laboratori pratici sulla manutenzione della bicicletta. Gli accompagnatori possono essere genitori, nonni o volontari che guidano gli scolari nel tragitto casascuola e ritorno, con la supervisione della Polizia Locale. Come un vero autobus di linea, il Piedibus percorre determinate linee, con orari prefissati e fermate segnalate. è attivo al mattino, per il percorso casa-scuola e nel pomeriggio per il rientro, circola col sole e con la pioggia, seguendo il calendario scolastico Il PIediBus Permette di: • Incoraggiare i bambini a praticare attività fisica, insegnando loro i benefici di muoversi a piedi; • Educare i bambini a camminare in maniera sicura, scegliendo i percorsi migliori per raggiungere la scuola e imparando a riconoscere la segnaletica stradale; • Migliorare la sensibilità ambientale in relazione all’ambiente circostante; • Restituire le strade ai pedoni; • Ridurre la congestione del traffico, l’inquinamento e la velocità nei pressi delle scuole; • Socializzare, farsi nuovi amici ed arrivare di buon umore all’inizio delle lezioni. 43 UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO DETRAZIONI FISCALI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Molti degli interventi presentati in questo manuale per essere realizzati richiedono investimenti importanti e per questo non sempre accessibili a tutti. I benefici che ne derivano però sono di interesse comune: è bene quindi che le spese possano essere sostenute da un numero sempre maggiore di persone. La Finanziaria 2007 ha avuto il grande merito di introdurre le agevolazioni fiscali per coloro che sostengono spese finalizzate al conseguimento del risparmio energetico. L’obiettivo rimane inalterato anche nella Finanziaria 2008 e successive, variano solo modi e mezzi per raggiungerlo. Per renderci conto di come poter sfruttare i vantaggi di queste nuove normative, vi presentiamo qui i punti fondamentali. L’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta Irpef o Ires nella misura attualmente pari al 65% delle spese sostenute per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti da ripartire in 10 rate annuali di uguale importo entro un limite massimo di detrazione, diverso in relazione all’intervento realizzato. Sono detraibili sia i costi per i lavori edili connessi all’intervento che le prestazioni professionali. Caratteristiche necessarie ai fini dell’accesso all’agevolazione: • L’edificio al quale ci si riferisce deve ricadere nella classificazione “edificio esistente”. La prova dell’esistenza è l’iscrizione al catasto. • L’edificio deve essere già dotato, prima degli interventi, di un impianto di riscaldamento. Il beneficiario deve essere un soggetto fiscalmente attivo, cioè un soggetto che paga le tasse: l’agevolazione, infatti, è concessa entro il limite del valore dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi, pertanto la somma eccedente non potrà essere richiesta. La detrazione d’imposta del 65% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali (es. detrazione del 50% per recupero del patrimonio edilizio) né con ulteriori contributi comunitari, regionali o locali. Per gli interventi di riqualificazione energetica si applica l’IVA per interventi di recupero del patrimonio immobiliare. 44 Ma vediamo in sintesi quali interventi possono essere soggetti alla detrazione e qual è il limite massimo di detrazione per ciascun intervento. • Interventi di RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA globale di edifici esistenti: 100.000 euro • Interventi sull’involucro di edifici esistenti, riguardante PARETI e sostituzione di FINESTRE COMPRENSIVE DI INFISSI: 60.000 euro • Installazione di PANNELLI SOLARI PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA per usi domestici o industriali: 60.000 euro • Sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con: CALDAIE A CONDENSAZIONE e messa a punto del sistema di distribuzione; oppure con POMPE DI CALORE ad alta efficienza o IMPIANTI GEOTERMICI a bassa entalpia: 30.000 euro COME BENEFICIARE DELLA DETRAZIONE 1.La detrazione spetta a tutti coloro che effettuano i lavori e non c’è un limite di risorse disponibili. 2.Per fruire del 65% è necessario acquisire una serie di documenti: • L’asseverazione di un tecnico abilitato che dimostri la conformità dell’intervento realizzato ai requisiti tecnici richiesti dalla normativa. • L’attestato di prestazione energetica che dimostri l’efficienza energetica dell’edificio ristrutturato (non necessaria in caso di istallazione di pannelli solari, sostituzione di caldaia e serramenti). • La scheda informativa che riporti i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto la spesa, quelli dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti, la tipologia di intervento eseguito e il risparmio di energia conseguito, nonché il relativo costo. 3.Per beneficiare del 65% le spese vanno pagate con specifico bonifico bancario o postale, nel quale siano indicati: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la P.IVA o C.F. del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico. 4. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori è necessario inviare all’ENEA tramite sito internet finanziaria2014.enea.it/index.asp i seguenti documenti: • la copia dell’attestato di prestazione energetica, se richiesta, • la scheda informativa (semplificata per pannelli UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO solari e serramenti). Inoltre, per lavori che proseguono in più periodi di imposta è necessario inviare, sempre per via telematica, una comunicazione all’Agenzia delle Entrate. 5. Una volta inviata la documentazione all’Enea, è necessario conservare i seguenti documenti: • L’asseverazione di un tecnico abilitato; • La ricevuta di invio tramite internet; • Le fatture o ricevute fiscali delle spese; • Per i contribuenti non titolari di reddito di impresa la ricevuta del bonifico bancario o postale delle spese sostenute; • Per i lavori sulle parti comuni condominiali, la delibera dell’assemblea condominiale e quella della tabella millesimale della ripartizione delle spese; • Per i lavori eseguiti dall’inquilino o dal comodatario, la dichiarazione di consenso ai lavori del proprietario. Per ulteriori informazioni visitate il sito di “Infoenergia”: www.infoenergia.eu o recatevi presso gli Spazi di Zona di Corbetta, Garbagnate Milanese, Melzo, Monza o presso uno dei tanti Sportelli dislocati presso le sedi dei Comuni Soci delle Province di Milano e Monza Brianza. Per quesiti specifici visitate il sito dell’Agenzia delle Entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it/ DETRAZIONI FISCALI PER INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA In caso di spese sostenute entro il 31.12.2014 per opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati sulle singole unità immobiliari (o manutenzione ordinaria su parti comuni di un edificio) residenziali di qualsiasi categoria catastale, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% dall’IRPEF ripartita in 10 rate di pari importo per un massimo detraibile di 96.000€. Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche le spese per la progettazione, prestazioni professionali, acquisto dei materiali, i diritti per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori e gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi (locatari) che ne sostengono le relative spese. Per usufruire della detrazione il contribuente deve essere in possesso di ricevute di pagamento dell’IMU (se dovuta), delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e delle abilitazioni amministrative previste per legge. Le spese detraibili devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI La Finanziaria 2014 ha prorogato al 31 dicembre 2014 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (10 rate di pari importo da calcolare su un ammontare massimo di spesa non superiore a 10.000 euro). Per poter beneficiare del bonus, occorre che l’acquisto di mobili/elettrodomestici sia collegato a interventi di ristrutturazione edilizia (manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo) effettuati su singole unità immobiliari residenziali oppure parti comuni di edifici residenziali (in questo caso, anche manutenzione ordinaria). L’agevolazione spetta ai titolari di diritti reali (proprietà ed usufrutto) sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese. Inoltre, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. Fermo restando l’obbligo di pagare il corrispettivo degli interventi di recupero del patrimonio edilizio mediante l’apposito bonifico bancario o postale, per gli acquisti di mobili e/o di grandi elettrodomestici il pagamento è consentito anche mediante carte di credito o carte di debito. 45 UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO IL CONTO TERMICO DM 28 dicembre 2012 Ministero dello sviluppo economico Il decreto disciplina l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e mette a disposizione dei soggetti privati 700 milioni di euro annui cumulati. Interventi incentivati Possono accedere agli incentivi i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario, che realizzano interventi di: a)sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica; b)sostituzione di impianti di climatizzazione invernale in edifici esistenti, o di riscaldamento di serre esistenti e fabbricati rurali esistenti, alimentati a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio, con impianti di climatizzazione invernale alimentati a biomassa; c)installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling; d)sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore. Gli interventi sono incentivati in rate annuali costanti per una durata pari a 2 o 5 anni a seconda dell’intervento. Se l’ammontare totale dell’incentivo è non superiore a € 600 il GSE corrisponde l’incentivo in un’unica annualità. Nel caso di più interventi eseguiti contestualmente, l’ammontare dell’incentivo è pari alla somma degli incentivi relativi ai singoli interventi. Gli interventi accedono agli incentivi del Conto Termico limitatamente alla quota eccedente quella necessaria per il rispetto degli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione rilevante, previsti dal D.Lgs. 28/11 e necessari per il rilascio del titolo edilizio. Modalità di richiesta degli incentivi Il soggetto responsabile (colui che ha sostenuto le spese per l’intervento e che richiede l’incentivo) deve presentare domanda al GSE, utilizzando la scheda-domanda disponibile sul portale Internet del GSE, entro sessanta giorni dalla data di ultimazione dei lavori. Attraverso la scheda-domanda e 46 seguendo le istruzioni che sono specificate nelle Regole Applicative del GSE, il soggetto responsabile fornisce informazioni sull’intervento e sull’immobile su cui l’intervento è realizzato, predisponendo adeguata documentazione comprovante le dichiarazioni rilasciate. Questa documentazione potrà essere richiesta dal GSE in formato cartaceo o elettronico contestualmente alla presentazione della scheda-domanda o, successivamente, per i previsti controlli. Con riferimento al singolo edificio, unità immobiliare, fabbricato rurale o serra, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompa di calore o generatori di calore alimentati a biomasse con potenza termica nominale complessiva superiore a 500 kW e fino a 1 MW, il Decreto prevede che il soggetto responsabile debba presentare al GSE una richiesta di iscrizione ad appositi registri informatici. Per gli impianti soggetti a registro è previsto un contingente di spesa annua fino a 23 mln di euro. Cumulabilità L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, ad eccezione dei fondi di garanzia, dei fondi di rotazione e dei contributi in conto interesse. Nei casi di interventi beneficiari di altri incentivi non statali cumulabili, l’incentivo è attribuibile nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente. Diagnosi e Certificazione Energetica Ad eccezione degli interventi di sostituzione degli scaldabagno elettrici, se l’intervento è realizzato su edifici con impianti di riscaldamento di potenza nominale totale del focolare maggiori o uguali a 100 kW, le richieste di incentivo devono essere corredate da diagnosi energetica precedente l’intervento e da certificazione energetica successiva. Le spese sostenute per la diagnosi e certificazione energetica necessarie per la richiesta dell’incentivo sono incentivate nella misura del 50%. Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi Per la verifica dei criteri di ammissibilità degli interventi agli incentivi e per le procedure di calcolo degli incentivi previsti per ciascuna tipologia di intervento si rimanda alle Regole Applicative pubblicate sul sito del GSE. UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO Regolare manutenzione della caldaia La manutenzione deve essere effettuata secondo le indicazioni riportate su libretto di uso e manutenzione dell’impianto e rispettando le norme uni e cei relative al tipo di installazione. IMPIANTI CON POTENZA < 35 kW CHI PUò ESEGUIRLA? RESPONSABILE? IMPIANTI CON POTENZA > = 35kW Un manutentore e/o un’impresa in possesso dei requisiti stabiliti dal DM 37/08 e s.m.i. Per gli impianti superiori a 350 kW sono previsti ulteriori requisiti. l’occupante o proprietario se l’unità abitativa è sfitta. l’occupante o proprietario se l’unità abitativa è sfitta, l’amministratore nel caso di impianti centralizzati, il terzo responsabile se nominato. QUANDO? senza indicazioni riportate nei libretti, in Regione Lombardia, si deve intervenire almeno una volta ogni 2 anni per gli impianti alimentati a combustibile gassoso. senza indicazioni riportate nei libretti, in Regione Lombardia, si deve intervenire almeno una volta all’anno. COME? Il manutentore completa le operazioni di controllo, pulizia ed analisi dei prodotti di combustione dell’impianto, compila e firma un rapporto di controllo tecnico (All. G). Il responsabile impianto fornisce il suo codice fiscale, i dati dei consumi dell’impianto e firma per presa visione. Il manutentore completa le operazioni di controllo, pulizia ed analisi dei prodotti di combustione dell’impianto, compila e firma un rapporto di controllo tecnico (All. F). Il responsabile impianto fornisce il suo codice fiscale, i dati dei consumi dell’impianto e firma per presa visione. il contributo per l’Ente competente è di euro 7 identico per tutti gli Enti Locali competenti della Regione Lombardia, da pagarsi ogni 2 stagioni termiche. La stagione termica inizia il 1° agosto e termina il 31° luglio dell’anno successivo - Periodo accensione riscaldamento 15 ottobre – 15 aprile se la prima accensione avviene entro 6 mesi dalla data d’installazione dell’impianto e viene inserita sul catasto, per le 2 stagioni termiche successive non si paga il contributo. il contributo per l’Ente competente è stabilito per fascia di potenza e identico per tutti gli Enti Locali competenti della Regione Lombardia da pagarsi ogni 2 stagioni termiche: 35 – 50 kW euro 14,00 euro 80,00 50,1 – 116,3 kW 116,4 – 350 kW euro 140,00 euro 190,00 superiori a 350 kW QUANTO? Se la prima accensione avviene entro 6 mesi dalla data d’installazione dell’impianto e viene inserita sul catasto, per le 2 stagioni termiche successive non si paga il contributo. Il rapporto di controllo tecnico diventa a tutti gli effetti la Dichiarazione di Avvenuta Manutenzione (DAM) quando sono presenti il C.F., i dati dei consumi dell’impianto e la firma del responsabile. Al termine della manutenzione il manutentore redigerà un Rapporto di controllo di efficienza energetica da allegare al libretto dell’impianto o di centrale e conservare per almeno 5 anni. Il manutentore informatizza la DAM sul C.U.R.I.T, Catasto Unico Regionale Impianti Termici. TARGA DELL’IMPIANTO dal 1/08/2014 ogni impianto termico dovrà dotarsi di una Targa identificativa valida per tutta la vita dell’impianto sulla quale è riportato il codice identificativo. DIVIETO è vietato utilizzare caminetti aperti, caminetti a focolare chiuso, stufe e qualsiasi tipo di apparecchio alimentato a biomassa nel periodo di riscaldamento, se in casa sono presenti altri impianti di riscaldamento. ARIA DI BRIANZA: campagna obbligatoria di dichiarazione avvenuta manutenzione, accertamento e ispezione degli impianti termici della provincia di monza brianza. Ogni cittadino può trovare il proprio impianto sul sito del C.U.R.I.T. Catasto Unico Regionale Impianti Termici www.curit.it/ controllo_dati_caldaia e può cercare un Manutentore nell’elenco manutentori convenzionati con la Provincia di Milano sul sito www. provincia.milano.it/ambiente/energia/index.shml e con la Provincia di Monza Brianza www.provincia.mb.it/manutentori CALOREFFICIENZA: campagna obbligatoria di dichiarazione avvenuta manutenzione, accertamento e ispezione degli impianti termici della provincia di milano. Per approfondire l’argomento scarica il pieghevole informativo realizzato dal Servizio efficienza Energetica dal seguente link www.provincia.milano.it/ambiente/energia/index.shml 47 UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA NEGLI EDIFICI Evoluzione normativa L’Italia è stata fra le prime nazioni europee ad emanare una legge che introducesse la Certificazione Energetica per gli edifici, la Legge 9 gennaio 1991, n° 10 (Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia). Tuttavia non trovò mai applicazione poiché tale legge delegò a successivi decreti, mai emanati, la sua attuazione. A livello comunitario, la certificazione energetica degli edifici viene introdotta dalla direttiva 2002/91/CE, nota come direttiva EPBD (Energy Performance Building Directive), e dalla direttiva 2006/32/CE che hanno come obiettivo quello di ottenere un utilizzo efficace, razionale e sostenibile dell’energia nel settore edilizio: l’energia impiegata in tale settore, infatti, rappresenta circa il 40% dell’energia complessiva consumata all’interno dell’Unione europea. Tale settore presenta, pertanto, un enorme potenziale di risparmio. A livello nazionale il decreto che recepisce tale direttiva è il D.lgs. 192/2005 e ss.mm.ii. il quale risulta essere la principale normativa di riferimento per quanto riguarda la materia energetica. Che cos’è la “certificazione energetica”? Certificare un edificio, dal punto di vista energetico, significa definirne il comportamento energetico e classificarlo sulla base di una scala di valori prestabilita. La certificazione energetica indica quindi il fabbisogno energetico teorico, ovvero dà un’indicazione sulla quantità di energia primaria, che l’edifico utilizza per mantenere una situazione di comfort al suo interno. L’unità abitativa viene studiata nelle sue parti principali: involucro (muri esterni, infissi e tutte le superfici che possano comportare dispersione di calore), impianti di climatizzazione sia invernali che estivi (tutto quello che produce il caldo e freddo) e impianti che forniscono l’acqua calda (ovvero che riscaldano l’acqua per usi sanitari). Viene anche considerata l’eventuale presenza di fonti rinnovabili (pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica). Nell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), re48 datto da un Certificatore energetico accreditato presso l’Ente Regionale di competenza, vengono riportati i dati emersi dall’analisi, e in particolare: 1 il fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento o la climatizzazione invernale, EPH, ovvero l’indicatore che, in base alle caratteristiche costruttive dell’involucro e alle tipologie impiantistiche installate, determina la classe energetica dell’edificio (dalla A+ alla G); 2 le emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera espresse in kilogrammi di anidride carbonica (CO2 equivalente); 3 possibili interventi migliorativi del sistema edificio impianto termico e conseguenti risparmi energetici e ambientali. Obiettivi e potenzialità La conoscenza dei probabili consumi energetici e delle potenzialità di risparmio consente al cittadino di effettuare una scelta, consapevole dell’immobile, che si accinge ad acquistare, affittare e abitare. Grazie al confronto con una semplice scala graduata dalla A+ (basso fabbisogno) alla G (alto fabbisogno), tutti i cittadini possono immediatamente effettuare dei confronti tra una pluralità di edifici al fine di individuare quello più vantaggioso. L’ultima direttiva europea in materia di prestazione energetica nell’edilizia, la 2010/31/UE, oltre a conferire alla Pubblica Amministrazione un ruolo esemplare in materia (entro il 2018 tutti gli edifici della PA dovranno essere ad “emissioni quasi zero”), prevede che per tutti gli edifici o le unità immobiliari costruiti, venduti o affittati, sia prodotto un “Attestato di Prestazione Energetica” (per gli edifici della PA tale attestato andrà affisso visibilmente). Non solo, la Legge Regionale 21 febbraio 2011, n° 3 della Regione Lombardia stabilisce l’obbligo di dichiarare la classe e l’indice di prestazione energetica (EPH) dell’edificio o della singola unità abitativa in tutti gli annunci immobiliari finalizzati alla relativa vendita o affitto. Inoltre, invita i Comuni ad un controllo delle prestazioni energetiche indicate nel progetto edilizio con le prestazioni energetiche del progetto effettivamente realizzato, al fine di verificare il rispetto dei requisiti previsti dalle norme. In Italia esistono numerose esperienze locali di certificazione; alcune di queste hanno fatto da apripista per gli schemi di certificazione regionali e per le Linee Guida nazionali (DM 26/06/2009). La più nota è la certificazio- UN AIUTO AL RISPARMIO ENERGETICO ne CasaClima della Provincia Autonoma di Bolzano: si tratta della prima esperienza di certificazione energetica strutturata, che coniuga cioè esigenze tecniche e ambientali. La certificazione energetica in Regione Lombardia La Regione Lombardia è stata la prima a recepire la direttiva EPBD con la Legge Regionale 11 dicembre 2006, n° 24 (Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente) rendendo operativa la certificazione energetica (rif. DGR VIII/5018 del 26/06/2007 e DGR VIII/8745 del 22/12/2008): stabilendo che gli edifici per i quali, a decorrere dal 1° settembre 2007, sarà presentata denuncia di inizio attività o la domanda finalizzata ad ottenere il permesso di costruire, dovranno essere dotati, al termine dei lavori, dell’ACE. Allo stesso modo, dovranno essere dotati di ACE tutti gli edifici venduti o affittati. La Deliberazione n° IX/1811 del 31/05/2011 introduce il nuovo Attestato di Certificazione Energetica, in vigore da settembre 2011 che sostituisce quello allegato alla DGR VIII/8745 del 22/12/2008 e s.m.i. e introduce: 1 la possibilità di inserimento fra gli interventi migliorativi, anche la ventilazione meccanica controllata (VMC); 2 l’eliminazione del timbro di accettazione da parte del Comune. ULTIMI AGGIORNAMENTI: A livello nazionale, con la Legge 3 agosto 2013, n. 90 (legge di conversione del decreto-legge 4 giugno 2103, n.63) vengono introdotte nuove norme relative alla certificazione energetica e l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) viene sostituito dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE) con la stessa denominazione dalla direttiva europea 2010/31/UE. In Regione Lombardia tale modifica viene recepita con la DGR X/1216 del 12/01/2014 che aggiorna la denominazione di “Attestato di Certificazione Energetica” (ACE) in “Attestato di Prestazione Energetica” (APE) a far data dal 15 gennaio 2014. L’APE predisposto secondo tale modello, per risultare idoneo, non necessita del timbro per accettazione da parte del Comune. 49 La guida ti è offerta dal tuo Comune e dalla tua Provincia Contenuto tecnico a cura di Infoenergia aggiornato a gennaio 2014 Tiratura: 10.000 copie Finito di stampare nel mese di febbraio 2014 Grafica e stampa a cura di: La Serigrafica Arti Grafiche Srl Tel. 02.45708456 - www.laserigraficasrl.org Abbiategrasso Agrate Brianza Aicurzio Arcore Bareggio Bellusco Bernareggio Lo stemma standard si utilizza dai 10 mm di larghezza di base dello scudo in su Boffalora Busto Garolfo Cambiago Canegrate Carugate Cassano d’Adda Cassina dei Pecchi Cassinetta di Lugagnano Cernusco sul Naviglio Cesano Boscone Colturano Corbetta Cormano Corsico Garbagnate Milanese Grezzago Limbiate Locate Triulzi Mediglia Melegnano Melzo Mezzago Misinto Motta Visconti Nerviano Opera Ornago Ossona Peschiera Pessano Pieve Emanuele Pioltello Pozzo d’Adda Rescaldina Robecchetto Ronco Briantino Rozzano San Donato Milanese San Giuliano Milanese Segrate Senago Settala Trezzano Rosa Trezzano sul Naviglio Trezzo sull’Adda Unione Basiano Mestre Usmate Velate Vanzaghello Vaprio d’Adda Villacortese Villasanta Vimercate Raccontami l’energia è ideato dallo IED Vizzolo Predabizzi