Esercitazione sperimentale di Elettronica FILTRO PASSA BANDA PASSIVO In questo elaborato si fornisce una documentazione completa relativa al progetto e alla verifca sperimentale di un fltro passivo passa banda del secondo ordine, costituito da una rete composta da un fltro passa basso collegato in cascata a un fltro passa alto, entrambi di primo ordine, come visibile nello schema elettrico che segue. Le frequenze di spezzamento sono le seguenti: fp1 = 1 kHz – fp2 = 100 kHz In particolare nella documentazione sono tracciate la risposta reale in frequenza del modulo di F(jf) all'interno del campo 100 Hz 1÷ MHz, mentre nella documentazione della parte sperimentale sono tracciati le risposte in frequenza sia del modulo che della fase. Documentazione di progetto Il fltro presenta una fdt del secondo ordine caratterizzata da uno zero nell'origine e da due poli: Sotto la condizione C1 >> C2 le costanti di tempo valgono: Si fssano quindi i seguenti valori dei condensatori: tp1 ≈ C1R1 – tp2 ≈ C2R2 C1 = 100 nF – C2 = 1 nF È così possibile determinare i valori di entrambi i resistori, la banda passante BW e le frequenza centrale fc del fltro: Il modulo di F(jf), espresso in dB, e il valore numerico di K sono rispettivamente i seguenti: Classi quarte 1 Giorgio Ginelli Esercitazione sperimentale di Elettronica FILTRO PASSA BANDA PASSIVO Impostando un semplice foglio di calcolo, è semplice determinare il modulo in corrispondenza di ogni frequenza; il risultato è visibile nella tabella a fanco, nella quale sono riportati i valori di |F(jf)| [dB] per sei frequenze signifcative ogni decade. Nel grafco a fanco sono mostrati gli andamenti reali (in colore) e asintotici (in nero) della risposta in frequenza del fltro; la banda passante BW si rileva in corrispondenza di –3 dB. Per la conduzione sperimentale della prova, è necessario provvedere a inserire resistori il cui valore sia più prossimo possibile a quello calcolato; si provvede dunque a scegliere resistori commerciali della serie E12 da poter collegare in serie fra loro. Verifca sperimentale Per la verifca sperimentale del fltro si conduce un’indagine in frequenza nel range da 100 Hz a 1 MHz. Nello schema elettrico le resistenze R1 e R2 sono realizzate rispettivamente mediante la serie dei resistori R1 ’, R1 ’’ e R2’, R2’’; ciò permette di ottenere valori sufcientemente prossimi a quelli calcolati nel progetto teorico. Classi quarte 2 Giorgio Ginelli Esercitazione sperimentale di Elettronica FILTRO PASSA BANDA PASSIVO Elenco componenti R1'= 1,5 kΩ R1''= 100 Ω R2'= 1,5 kΩ R2''= 100 Ω C1= 100 nF C1= 1 nF Il segnale di ingresso della rete è costituito da un’onda sinusoidale di ampiezza picco-picco Vspp = V1pp = 8V visualizzata sul primo canale dell’oscilloscopio ( CH.1). La frequenza del segnale viene calcolata dalla lettura della fdo sullo schermo dell’oscilloscopio mediante la relazione = 1/T. La frequenza del segnale di ingresso della rete viene fatta variare secondo la successione 1, 1.5, 2, 3, 5, 7, 10 a partire dal valore di 0.1 kHz. Le misure della tensione di uscita sono efettuate sullo schermo dell’oscilloscopio (CH .2) valutando il valore di picco-picco V2pp della fdo. L’analisi in frequenza della rete è condotta su decadi nell’intervallo da 100 Hz a 1 MHz. La tabella a fanco riporta nelle prime quattro colonne sia le rilevazioni sperimentali di V2pp in funzione della frequenza , sia il calcolo del modulo di |F(jf)| [dB] defnito dal rapporto espresso in dB mediante la nota relazione: L’ultima colonna rappresenta invece lo sfasamento relativo tra le fdo d’uscita e d’ingresso rilevato con l’oscilloscopio secondo le modalità di proporzione delle semionde posizionate su nove quadretti dello schermo, in modo che ogni tacca assuma il valore di 2°. I diagrammi del modulo e della fase riportati nella pagina che seguono, mostrano l’andamento reale della risposta in frequenza del fltro; in particolare nel diagramma [A] relativo al modulo è possibile valutare in modo approssimativo la banda passante BW in corrispondenza di –3 dB, ottenendo come valore degli estremi 1 kHz e 80 kHz circa. Il valore massimo del modulo non raggiunge esattamente 0 dB in quanto molto probabilmente la sonda dell’oscilloscopio opera un modesto caricamento del fltro. Il confronto fra i dati progettuali e quelli sperimentali mostra una leggera diversità; è possibile imputarla a una cattiva lettura dello schermo dell’oscilloscopio e allo scostamento dei valori dei componenti utilizzati rispetto a quelli teorici. In particolare la tolleranza dei componenti comporta una possibile diferenza fra le costanti di tempo delle due celle (passa alto e passa alto) che costituiscono il fltro. Se la costante di tempo del passa basso è superiore a quella del passa alto, si determina una riduzione del valore massimo del modulo, che non risulta più esattamente pari a –6 db. Una più precisa taratura del fltro può essere ottenuta utilizzando al posto dei resistori fssi due trimmer multigiro, rispettivamente del valore 200 Ω e 20 kΩ. Classi quarte 3 Giorgio Ginelli Esercitazione sperimentale di Elettronica FILTRO PASSA BANDA PASSIVO Classi quarte 4 Giorgio Ginelli