ALCUNE FUNZIONI TRASCENDENTI NEL CAMPO COMPLESSO ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ 1. Esponenziale complesso È noto che la funzione f(x) = ex è definita per ogni x reale. Essa è continua e crescente su tutto R, assume tutti i valori dell'intervallo (0 , +), e verifica la fondamentale proprietà additiva e x y e x e y . (1) Vediamo ora come è possibile estendere la definizione di esponenziale al caso degli esponenti complessi. Come si vedrà, questa definizione consente di mantenere la proprietà (1) anche al caso complesso. Cominciamo col definire l'esponenziale per esponenti immaginari puri, cioè per numeri del tipo ix, con x reale. In tal caso poniamo: eix cos x isen x , (2) dove ovviamente seno e coseno sono calcolati sulla misura in radianti dell'angolo x. La (2) è detta anche formula di Eulero. Da essa si trova ad esempio: i 3 e cos 1 3 isen i; ei cos isen 1 ; 3 3 2 2 7 i 3 7 7 1 e 3 cos isen i; 3 3 2 2 e2 i cos 2 isen 2 1 . Se invece z è un generico numero complesso, diciamo z = x + iy, poniamo: e z e xiy e x eiy e x (cos y isen y) . (3) Perciò si ha ad esempio: e2i e2 (cos isen ) e2 ; e e 3 i 5 3 i ; cos isen 5 6 6 2 2 2 1 log5 3 i 13 13 5 e 2 cos isen 3 i . 5 6 6 2 2 2 1 log5 i 2 6 1 13 log5 i 2 6 e1i e(cos1 isen1) ; e 1 log5 2 Gli ultimi due esempi mostrano che nel campo complesso la funzione esponenziale non è iniettiva: può accadere cioè che per z1 z2 si abbia e z e z . In effetti, non è difficile osservare che ciò si verifica se z1 e z2 differiscono per un multiplo intero di 2i. Verifichiamo ora che in generale vale la proprietà additiva 1 2 e zw e z e w , (4) comunque si considerino i numeri complessi z e w. A tale scopo, poniamo z = x + iy, w = s + ti, e calcoliamo separatamente i due membri della (4): e zw e xsi ( yt ) e xs (cos( y t ) isen ( y t )) ; e z e x (cos y isen y) ; e w e s (cos t isen t ) ; e z ew e x es (cos y isen y)(cos t isent ) = e xs (cos y cos t i cos ysen t isen y cos t sen ysen t ) , perciò la (4) segue dalle due identità trigonometriche cos( y t ) cos y cos t sen ysen t e sen ( y t ) sen y cos t cos ysen t . 2. Logaritmo complesso Passiamo ora a considerare la funzione logaritmo (naturale) nel campo C. Per quanto osservato sopra, possiamo subito dire che il logaritmo di un numero complesso, se esiste, non è unico, in quanto la funzione esponenziale non è iniettiva. Fissiamo un generico numero complesso z = a + bi e chiediamoci quali sono tutte le soluzioni w in C dell'equazione esponenziale ew = z. Posto w = x + iy, abbiamo l'equazione ex+iy = a + bi. (5) Applicando la definizione (3), la (5) diventa ex(cos y + i sen y) = a + bi, (6) e x cos y a x e sen y b. (7) che equivale al sistema Elevando al quadrato e sommando le due equazioni del sistema (7), otteniamo e2 x a 2 b2 . (8) L'equazione (8) mostra in primo luogo che non c'è soluzione se a 2 b 2 0 , cioè se a e b sono entrambi nulli. In altre parole, ez non può dare il risultato zero per alcun valore complesso z, e quindi non esiste log 0 neanche nel campo complesso. 1 Nell'ipotesi z = a + bi 0, dalla (8) si trova 2 x log( a 2 b2 ) , cioè x log( a 2 b 2 ) 2 2 2 2 2 log a b ; e siccome a b è uguale al modulo di z, possiamo dire che il numero x, parte reale del logaritmo che stiamo cercando, e uguale a log |z|. Posto z , il sistema (7) diventa cos y a sen y b, il che vuol dire che y è l'argomento di z, o meglio una delle infinite possibili determinazioni dell'argomento di z. Come è noto, l'insieme di tutti i possibili argomenti di z si indica con il simbolo Arg(z); unendo allora i risultati trovati, si trova la formula Log z = log|z| + i Arg(z), (9) che fornisce tutte le determinazioni del logaritmo di z; la formula è valida per qualunque numero complesso z 0. Ad esempio, per z = 1 + i, essendo z 2 e Log (1 i ) 2k (con k intero), la (9) dà: 4 1 log 2 2k i . 2 4 Tra le infinite determinazioni del logaritmo fornite dalla (9), indichiamo con logaritmo principale quella corrispondente all'argomento principale di z, cioè l'angolo compreso nell'intervallo ( , ], e la indicheremo con log z. Tornando all'esempio precedente, si avrà 1 log (1 i ) log 2 i . 2 4 Come ulteriori esempi, calcoliamo i seguenti logaritmi: 4 Per z = 3 + 4i, è |z| = 5 e arcsen 2k (indifferentemente, tale angolo si può anche 5 3 4 4 indicare con arccos o con arctg ); perciò si avrà Log (3 4i ) log 5 arcsen 2k i e 5 3 5 4 log (3 4i ) log 5 i arcsen . 5 Per z = 9i è |z| = 9 e 2k , perciò Log 9i 2 log 3 (4k 1) i e log 9i 2 log 3 i . 2 2 2 1 Per z = 7 è |z| = 7 e 2k , perciò Log ( 7 ) log 7 (2k 1)i e 2 1 log ( 7 ) log 7 i . 2 Ovviamente anche il logaritmo di un numero reale positivo ha infinite determinazioni in C: ad esempio, Log 6 = log 6 + 2ki; la determinazione principale in questo caso coincide con il ben noto logaritmo reale. ESERCIZIO 1. Risolvere l'equazione e2 z (1 3i)e z (2 i) 0 . SOLUZIONE. L'equazione è esponenziale, ma rispetto alla variabile ez è di secondo grado. Possiamo sostituire con una nuova variabile, ma più semplicemente possiamo applicare la solita formula risolutiva delle equazioni di secondo grado e scrivere: ez 1 3i (1 3i)2 4(2 i) 1 3i 2i . 2 2 Applicando il solito procedimento per il calcolo delle radici, si vede subito che le radici di 2i sono date dalla formula 2i 2k 2k = 2 cos k isen k , 2 cos 2 isen 2 2 2 4 4 con k = 0 oppure 1. Si ha quindi 2i (1 i ) ; pertanto ez può assumere i due valori 1 3i (1 i) 1 3i (1 i ) 1 2i e i . 2 2 Per risolvere l'equazione e z 1 2i basta calcolare tutte le determinazioni del logaritmo di 1 2 1 2i. Per quanto detto sopra, tali soluzioni sono date da log 5 arcsen 2k i . 2 5 Analogamente, le soluzioni di e z i sono date da 2k i . 2 Grazie all'introduzione del logaritmo in C, possiamo dare un significato al simbolo zw, dove z e w sono due generici numeri complessi con z 0. Diamo a tale scopo la seguente definizione: zw = ewLogz. (10) Osserviamo che, essendo infinite le determinazioni di Log z, saranno infiniti anche i possibili valori della potenza zw; tra queste, indicheremo con determinazione principale quella corrispondente al logaritmo principale di z, cioè zw = ewlogz. Ad esempio, si determinino tutti i valori della potenza ii; per la (10), si ha ii = eiLog i. Il numero i ha modulo 1 ed argomento principale , per cui si ha Log i = i 2k ; in conclusione, i valori 2 2 i di i sono dati dalla formula e 2 k 2 , e tra questi la determinazione principale è e 2 . 1i Come ulteriore esempio, si consideri la potenza 1 i 3 ; per il numero 1 i 3 è = 2 2 2 2k , per cui è Log 1 i 3 log 2 2k i . Moltiplicando questo numero per e 3 3 2 2 2k i log 2 2k ; infine, l'esponenziale di questo numero è (1 + i) si trova log 2 3 3 2 2 k 3 2 2 2k isen log 2 2k , e tra queste infinite determinazioni cos log 2 3 3 2 2 2 quella principale è 2e 3 cos log 2 isen log 2 , che si può anche scrivere 3 3 2e e 2 3 cos log 2 3sen log 2 i sen log 2 3 cos log 2 . Si osservi infine che con la definizione (10) acquista significato anche l'operazione ab tra numeri reali con a < 0 e b irrazionale (operazione che, come è noto, non è possibile nel campo reale). Ad esempio, per calcolare (4) 3 , basta scrivere e 3Log( 4) ; poiché risulta Log(4) = 2 log 2 + + (2k + 1)i, 4 3 4 3 si 3Log (4) 2 3 log 2 (2k 1) 3i , ha cos(2k 1) 3 isen (2k 1) 3 cos 3 isen 3 . per cui l'esponenziale vale . Tra queste infinite determinazioni, quella principale è z ESERCIZIO 2. Quali sono i numeri complessi z per i quali la potenza 1 i 3 assume almeno un valore reale? SOLUZIONE. Posto z = x + iy, si ha z Log 1 i 3 ( x iy ) log 2 i 2k 3 z assume i valori x log 2 2k y i y log 2 x 2k , per cui 1 i 3 3 3 2 k 3 cos y log 2 x 2k isen y log 2 x 2k . Affinché tale numero sia 3 3 reale, deve essere x 2 e y log 2 x 2k h , 3 (11) dove anche h è un intero. Esistono quindi infinite soluzioni: fissati indipendentemente i due numeri interi h e k, basta scegliere i numeri reali x ed y che verifichino la (11). Ad esempio, per h = k = 0 si ha y log 2 x 0 , che è soddisfatta ad esempio con x = log 2 e y ; infatti, calcolando la 3 3 log2 i 3 potenza 1 i 3 si trova log 2 i Log 1 i 3 log 2 i log 2 2k i 3 3 3 log 2 2 2k 2 log 2ki , 33 2 log 2 e 2 2 2 k 9 3 per cos 2 log 2k isen 2 log 2k ; cui la potenza assume gli infiniti valori in particolare, per k = 0 si ha il numero reale 2 2 k 9 3 . Se però nella (11) poniamo h = 1 e k = 2, essa diventa y log 2 x 4 , che è 3 13 vera ad esempio per x = log 2 e y . Verifichiamo anche qui il risultato: essendo 3 13 13 26 i Log 1 i 3 log 2 i log 2 2k i log 2 2 k2 (2k 4)i log 2 , la log 2 3 3 3 3 2 log2 e 2 26 2 k potenza dà i valori 2log2 e 3 trova il numero reale 2log2 e cos(2k 4) log 2 isen (2k 4) log 2 ; 26 2 k 3 . 3. Funzioni goniometriche nel campo complesso Se x è un numero reale, dalla formula (2) si ha immediatamente: in particolare, per k = 2 si eix cos x isen x ix e cos x isen x. (12) Sommando membro a membro le equazioni (12), si trova eix e ix 2 cos x , da cui: eix eix . cos x 2 (13) Analogamente, sottraendo membro a membro le (12), si trova eix eix 2isen x , da cui: sen x eix eix . 2i (14) Le formule (13) e (14) esprimono le funzioni seno e coseno (per x reale) come combinazioni lineari di esponenziali complessi, mostrando così un'interessante analogia con le funzioni iperboliche. Si può allora pensare di estendere le definizioni delle funzioni goniometriche al campo complesso, utilizzando formule analoghe alle (13) e (14). Poniamo quindi, per ogni z complesso: eiz eiz . 2 eiz eiz . sen z 2i cos z (15) (16) Volendo, è anche possibile dare delle formule esplicite per la parte reale e per il coefficiente dell'immaginario di cos z = cos (x + iy), ed analogamente per il seno. Infatti si ha: ei ( xiy) ei ( xiy) e yix e yix 2 2 e y (cos x isen x) e y (cos x isen x) e y e y e y e y cos x isen x 2 2 2 cos x cosh y isen xsenh y ; (17) ei ( xiy) ei ( xiy) e yix e yix 2i 2i e y (cos x isen x) e y (cos x isen x) 1 e y e y e y e y cos x isen x 2i i 2 2 sen x cosh y i cos xsenh y . (18) cos z cos( x iy ) sen z sen ( x iy ) Ad esempio, per calcolare il seno di 3i, si può utilizzare la (16): sen 3i ei3i ei3i e3 e3 i 3 3 (e e ) , 2i 2i 2 che si può anche scrivere come i senh 3. Lo stesso risultato si trova applicando direttamente la formula (18), dato che in questo caso è x = 0 ed y = 3. Altro esempio: sia da calcolare cos i log 7 . Dalla (15) abbiamo: 3 i i log7 3 i i log7 3 log7 i 3 log7 i 3 e e e e cos i log 7 2 2 3 1 cos isen 7 cos isen 3 71 3 25 12 7 3 3 3 3 1 1 i i i 3. 2 14 2 2 2 2 2 14 7 Lo stesso risultato si ottiene applicando direttamente la formula (17); essendo x y = log 7, si ha cos cosh log 7 isen senh log 7 . Siccome poi è cosh log 7 3 3 1 7 7 24 , si trova 1 25 i 3 24 25 12 i 3 . senh log 7 2 7 2 7 14 7 2 7 ed 3 1 7 25 e 2 7 7 Si può verificare che le classiche formule note dalla trigonometria conservano la loro validità anche nel campo complesso. Ad esempio, per dimostrare la formula di addizione sen ( z w) sen z cos w cos z sen w , (19) è sufficiente calcolare separatamente i due membri. Applicando la (16), si trova sen ( z w) ei ( zw) ei ( zw) eizeiw eizeiw . 2i 2i Sempre grazie alle formule (15) e (16), il secondo membro della (19) diventa: eiz eiz eiw eiw eiz eiz eiw eiw 2i 2 2 2i eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw eizeiw , 4i 2i il che dimostra appunto la (19). ESERCIZIO 3. Risolvere l'equazione sen z = 3 . SOLUZIONE. A differenza di quanto accade nel campo reale, si può vedere che l'equazione sen z = a ammette infinite soluzioni comunque sia fissato il numero complesso a. eiz eiz Per risolvere il problema, è sufficiente applicare la (16): posto 3 , si ha 2i eiz eiz 2i 3 , cioè e2iz 2i 3eiz 1 0 . Rispetto all'incognita e iz questa equazione è di secondo grado, e pertanto può essere risolta direttamente; si ha quindi eiz i 3 3 1 i 3 2 . Ora, l'equazione e i 3 2 ammette le infinite soluzioni iz Log i 3 2 ; essendo i 3 2 iz situato sul semiasse immaginario positivo, si ha Log i 3 2 log 3 2 2k i , e da 2 ciò si trovano le soluzioni z 2k i log 3 2 ; analogamente, da Log i 3 2 2 log 3 2 2k i , si trova z 2k i log 3 2 . 2 2 65 2 63i 2 . 32 all'esercizio precedente, applichiamo ESERCIZIO 4. Risolvere l'equazione cos z SOLUZIONE. Analogamente e e iz 65 2 63i 2 si ha 32eiz 32eiz 130 2 126i 2 , cioè: 2 32 la (15): da iz 16e 2iz 65 2 63i 2 eiz 16 0 . Risolvendo rispetto ad iz e , si trova e iz 65 2 63i 2 (20) 65 2 2 63i 2 1024 = 32 65 2 63i 2 8450 7938 16380i 1024 65 2 63i 2 2 128 4095i . Ora, per 32 32 calcolare la radice quadrata di 128 4095i, si consideri che il modulo di questo numero è 1282 40952 4097 , e che l'argomento principale è l'angolo del terzo quadrante avente seno 4095 128 uguale a e coseno uguale a ; siccome cade nel secondo quadrante, si trova 4097 4097 2 128 128 1 1 4097 63 4097 65 , per cui le radici facilmente cos e sen 2 2 2 2 8194 8194 63 65 63 65i i quadrate di 128 4095i sono 4097 . Pertanto le soluzioni 8194 8194 2 2 65 63i (63 65i) , cioè 2 1 i e 4 2 1 i . L'equazione 32 16 2 1 i ammette le infinite soluzioni iz 3 log 2 2k i , mentre l'equazione eiz 16 4 eiz 4 2 1 i dà iz 3 log 2 2k i . In conclusione, tutte le soluzioni sono date dalle 4 formule z 2k 3i log 2 e z 2k 3i log 2 . 4 4 dell'equazione (20) sono