TITOLO
Autore 1, Autore 2, …
DATA: Data di pubblicazione dell’articolo
ABSTRACT: L’abstract è un elemento fondamentale dell’articolo scentifico, in quanto essendone il
riassunto e racchiudendone i contenuti, il lettore comprende se l’articolo è di suo interesse o meno. Vista la
sua funzione dev’essere piuttosto breve.
INTRODUZIONE: Nell’introduzione viene riportato, se non è già stato chiarito dapprima nel titolo,
l’obbiettivo, lo scopo dell’articolo. In alcuni casi nell’introduzione può venire presentato un problema.
RELATED WORK: Nel “related work” vi è la sostanza vera e propria dell’articolo, ossia il testo. Bisogna
quindi cercare di dare al lettore tutte le informazioni di cui ha bisogno, senza però divulgarsi mai troppo.
Inoltre si può fare uso di esempi pratici, sempre utili per convincere il lettore.
DATI: In questa parte vengono esposte delle informazioni, degli elementi conosciuti. I dati vengono poi
osservati e analizzati.
METODI: In questa parte vengono definiti le tecniche, le apparecchiature, i procedimenti ed i metodi
utilizzati per portare a compimento l’esperimento. È comprensibile la sua importanza, in quanto grazie a
queste informazioni, l’esperimento può essere in seguito riprodotto da persone interessate.
RISULTATI: Essi devono essere sempre esposti in progressione logica. Solitamente vengono esposti i
risultati maggiormente interessanti.
DISCUSSIONE E PUNTO DI VISTA: Questa parte deve soprattutto evidenziare gli aspetti nuovi ed
importanti. Non bisogna per cui ripetere i metodi, i dati osservati, …, ma soprattutto non bisogna avvicinare
conclusioni che non sono supportate dai dati. È inoltre importante mostrare il compimento dello scopo che vi
eravate prefissati di raggiungere.
BIBLIOGRAFIA: La bibliografia è semplicemente un elenco di tutti i libri consultati durante la ricerca. In
generale:
Autore 1, Autore 2,… (anno di pubblicazione): “Titolo”, Casa editrice, Pagine consultate