Coltiva il benessere sul balcone di casa

Introduzione
Coltiva il benessere
sul balcone di casa
A
vere un bel balcone fiorito dà soddisfazione, ma se tra fiori
e piante ornamentali farete posto anche a erbe ed essenze
che hanno un facile impiego curativo, ne guadagnerete anche in
salute. Da sempre le piante hanno garantito all’uomo un’efficace
soluzione ai suoi problemi di salute. Oggi, per quanto siano cambiate le cose, non è diverso. La moderna ricerca scientifica studia
in modo sempre più approfondito le proprietà di erbe, frutti e fiori
cercando di comprendere come agiscano sull’organismo umano,
magari per sintetizzare poi chimicamente i principi attivi da essi
estratti. Ci siamo abituati a recarci in farmacia per acquistare pastiglie e sciroppi capaci di risolvere anche problemi banali. Perché
non uscire sul balcone o scendere in giardino per ottenere lo stesso
risultato?
Sono infatti molte le piante che possono essere coltivate in casa
e che possono fornire una soluzione semplice, efficace e, cosa che
di questi tempi non guasta, anche economica, ai piccoli acciacchi che ci capita di dover sopportare. L’arte erboristica ha una
tradizione antica. Alcuni ritrovamenti dimostrano che anche gli
uomini primitivi si rivolgevano alle erbe per affrontare i propri disturbi, probabilmente osservando ciò che già facevano gli animali.
Il primo erbario occidentale conosciuto è quello di Dioscoride, me7
dico di origine greca che nel I secolo d.C. arrivò a Roma e scrisse
il “De materia medica”. Ebrei, egizi, greci e romani conoscevano
centinaia di piante medicamentose. Ma ancora prima a mettere
per iscritto i poteri delle erbe furono i cinesi con testi come “Il
classico di erboristeria del Divino Agricoltore”. Monaci medievali,
erboristi rinascimentali e in più le innumerevoli tradizioni popolari
dimostrano che da sempre l’uomo si rivolge alla Natura per trovare
soluzione ai propri problemi di salute.
La coltivazione di essenze che possano fornire materia prima per
decotti e tisane dai benefici effetti sulla nostra salute è, con qualche attenzione soprattutto nella scelta dei semi e con l’acquisizione via via di una miglior pratica, un’attività alla portata di tutti.
Molte delle piante che troverete raccontate in questo libro, con il
loro utilizzo in campo medico e cosmetico (perché la Natura può
anche aiutarci ad essere più belli), possono venire utilizzate anche
in cucina. Avrete la possibilità così di portare in tavola cibo sano
e più fresco di quanto vi sia mai capitato, poiché voi sarete sia il
produttore che il consumatore. Uno dei problemi legati alla raccolta di erbe spontanee, oltre al pericolo che viene dalla possibilità di
confondere le specie, è proprio il rischio che i terreni e l’ambiente
in cui queste sono cresciute sia troppo esposto ad agenti chimici
ed inquinamento, rischio che si evita curando personalmente la
crescita delle proprie piante.
Insomma, decidere di dedicare un piccolo spazio sul proprio balcone o qualche metro quadrato in giardino alla coltivazione delle
“piante del benessere”, ma anche decidere di tenere in casa alcune piante o fiori utili al nostro umore, è un investimento a lungo
termine, e in più ambiti. Certo, soprattutto per quanto riguarda
l’applicazione dei consigli di questo volume in materia di salute,
è indispensabile consultarsi con il proprio medico e valutare eventuali intolleranze, allergie e sensibilità individuali ai principi attivi
contenuti nelle piante. Ma una premessa va fatta: non è necessaria
alcuna capacità specifica, nessun pollice particolarmente verde per
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Introduzione
poter piantare, coltivare e prendersi cura di erbe ed essenze. Basteranno un poco di attenzione e di tempo per comprendere i bisogni
delle singole piantine. Un ultimo, non indifferente vantaggio: dedicarsi alla cura delle piante ha di per se stesso un effetto benefico
sulla salute.
A sostenerlo è uno studio pubblicato su Neurology da un gruppo
di studiosi del Rush University Medical Center di Chicago (Usa)
guidati da Aron Buchman che ha messo in luce come il giardinaggio aiuti a controllare la degenerazione delle cellule cerebrali,
prevenendo e rallentando malattie come l’Alzheimer. Altre ricerche
lo consigliano per chi ha disturbi articolari e artrite. Curare l’orto
e i fiori sul balcone abbassa i livelli di stress e migliora l’umore. Ma
c’è di più. Una ricerca durata ben 35 anni su oltre 2mila uomini
a partire dai cinquant’anni di età è stata condotta dall’Università svedese di Uppsala e quindi pubblicata sul British Medical
Journal. Gli studiosi hanno dimostrato che occuparsi delle piante,
e abbinare a questo una moderata attività fisica, allunga l’aspettativa di vita di un anno.
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Le piante per la salute
Indicazioni utili
prima di cominciare
L
a gestione del vostro angolo di verde non richiederà molto
tempo poiché dovrete svolgere soltanto semplici attività di
manutenzione che possono implicare lo smuovere o rabboccare
la terra all’interno dei vasi, l’eliminazione di eventuali infestanti e, ovviamente, l’annaffiatura, a seconda delle esigenze delle
singole essenze. È preferibile scegliere spazi che risultino ben
aerati, ma non esposti a vento e correnti d’aria che potrebbero
inaridire eccessivamente le colture. Per avere un giardino o un
balcone officinale non è necessario disporre di molto spazio: basteranno pochi metri quadrati, meglio se esposti a sud/sud-est in
modo da garantire alle piante la giusta quantità di luce al giorno.
Non servono neppure molti attrezzi. Se partite davvero da zero è
consigliabile limitarsi all’essenziale e procedere poi acquistando
ciò che davvero dovesse rivelarsi indispensabile.
Ecco un breve elenco di quanto vi potrà essere utile.
Attrezzatura: vi serviranno dei guanti, un buon paio di forbici,
una paletta per la terra e un annaffiatoio.
Contenitori: servono vasi, sottovasi e fioriere di diverse dimensioni. Quelle in plastica sono utili per le piante esposte al sole e
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al vento. Per contenitori di grandi dimensioni è da preferire la
resina, più resistente e durevole. Vasi e contenitori in terracotta
sono ideali per piante, come quelle di agrumi, che hanno bisogno
di far respirare le radici. Fioriere in legno sono utili per terrazzi
o giardini. Per le coltivazioni in vaso conviene dedicare un contenitore a ciascuna essenza.
Il terriccio: la maggior parte delle piante con virtù officinali
è molto robusta e non ha grandi esigenze. Molte sono in grado
di crescere con pochissima terra, resistendo anche all’aridità e
alla mancanza di nutrienti. Dai floricoltori, nei vivai e nei centri
dedicati al giardinaggio si trovano sacchi di terriccio di diverse
dimensioni. Il terriccio universale è adatto alle piante a crescita
rapida ma, potendo, è meglio preferire terricci specifici, adatti
ad esempio per agrumi o piante succulente. I compost e la terra
per le rose sono adatti alle piante arbustive.
Il concime: una regola generale vuole che per le erbe officinali
non siano necessarie grandi quantità di concime poiché le essenze cui ne viene somministrato in eccesso hanno meno principi
attivi. Ogni specie ha comunque le sue esigenze ma in generale
è meglio evitare di concimare piante molto assetate. Vanno poi
utilizzati i preparati adatti alla stagione: quelli a lenta cessione
possono venir somministrati anche in autunno e in inverno, in
quanto vengono assorbiti lentamente, in base anche alle condizioni del terreno e al clima. Quelli liquidi o granulari a effetto
rapido, sono invece subito assorbiti e quindi sono più adatti al
periodo primaverile ed estivo. Il concime va somministrato nelle
dosi indicate sulle confezioni e mai fornito in eccesso.
Luce e calore: a seconda della loro origine le piante possono
prediligere quantità diverse di luce e calore. Quelle di origine
mediterranea amano il sole e a loro andrà riservato uno spazio
che garantisca la giusta quantità di ore di calore durante la giornata. Piante che hanno origini più “nordiche” oppure orientali
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La stagione giusta
per ogni pianta
C
i sono piante che è meglio seminare in primavera o in autunno, altre che devono essere interrate in estate e alcune che
possono sopportare i rigori dell’inverno. Ecco le piante che troverai descritte poi nel dettaglio suddivise in base alla stagionalità.
Tra parentesi il metodo di moltiplicazione più indicato per il periodo dell’anno.
Primavera
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Acetosa (seme)
Aglio (bulbilli)
Alloro (seme)
Altea (seme; talea)
Amamelide (seme;
talea)
Aneto (seme)
Anice verde (seme)
Arancio (giovani
piante)
Arnica (seme; talea)
Asparago (seme)
Basilico (seme)
Biancospino (talea)
Calendula (seme)
• Camomilla (seme)
• Carciofo (gemme)
• Cardo mariano
(seme)
• Cavolo (seme)
• Cicoria (seme)
• Dragoncello
(divisione dei cespi)
• Echinacea (seme)
• Fieno greco (seme)
• Finocchio (seme)
• Ginepro (seme)
• Iperico (talea)
• Issopo (seme; talea)
• Lattuga (seme)
• Malva (seme)
• Melissa (seme;
divisione radici;
talea)
• Origano (seme)
• Ortica (seme)
• Rosa canina
(seme; talea)
• Rosmarino (talea)
• Salvia (seme;
talea)
• Tarassaco (seme)
• Timo (seme; talea)
• Viola mammola
(seme; talea)
Le piante per la salute
Estate
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Achillea (seme)
Alloro (talea)
Angelica (seme)
Cardo mariano (seme)
Cavolo (seme)
Cicoria (seme)
Dragoncello (talea)
Elicriso (talea)
Finocchio (seme)
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Ginepro (talea)
Lattuga (seme)
Lavanda (seme)
Limone (seme; piante adulte)
Mirtillo (talea)
Mirto (talea)
Origano (talea)
Rosmarino (talea)
Salvia (talea)
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Iperico (seme)
Lavanda (seme; talea)
Menta (talea)
Ortica (seme)
Viola mammola (seme)
Autunno
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Acetosa (divisione cespi)
Aglio (bulbilli)
Calendula (seme)
Carciofo (gemme)
Genziana (seme)
Inverno
• Achillea (seme)
• Bardana (seme)
• Biancospino (seme)
• Lattuga (seme)
• Zenzero (rizoma)
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Altea
Althaea officinalis
• Altri nomi: bismalva, ibisco, malvaccione.
• Famiglia: Malvacee.
• Origine: Asia centrale.
• Tipo: perenne.
• Caratteristiche: ha foglie lanceolate, di colore
grigio-verde coperte da peluria argentea. I fiori,
che spuntano da agosto a settembre, possiedono
cinque petali di color rosa o bianco. La radice è
un fittone carnoso di color giallo chiaro.
Come si coltiva
Si può coltivare in giardino, anche di fianco ad altre
piante officinali. È possibile anche tenerla in vaso,
anche se non è consigliabile poiché raggiunge grandi
dimensioni, fino al metro e mezzo d’altezza.
Propagazione - Per seme o per talea a marzo-aprile.
Terreno - Predilige un terreno profondo e fresco, ricco di
azoto, libero da sassi e erbe infestanti. Si devono invece
accuratamente evitare i suoli pesanti o caratterizzati da
ristagni d’acqua. Durante il periodo di vegetazione è bene
concimare i cespi con un fertilizzante organico.
Esposizione - Soleggiata.
Annaffiatura - Abbondante, il terreno non deve seccare.
Raccolta - I fiori prima della fioritura completa; le radici in
autunno; le foglie in ogni periodo.
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Le piante per la salute
È la guaritrice di cute e bronchi
Il nome di questa pianta deriva dal greco “althein” e significa curare, guarire.
Grazie alle sue proprietà curative, nel linguaggio dei fiori, le è stato attribuito
il significato di “beneficenza” e il fatto che la tradizione popolare la definisca
bismalva, ovvero due volte malva, sta ad indicare il suo (doppio) valore
terapeutico anche rispetto alla “cugina”. Era già conosciuta e utilizzata dagli
antichi che la facevano ricadere sotto l’influsso di Venere, il che la rendeva
capace di curare tutte le malattie dell’apparato riproduttivo, della pelle e della
vescica. Dioscoride (I sec d.C.) la prescrive per i distrurbi delle vie respiratorie,
dell’apparato urinario e in particolare su ferite e ascessi. Tutte le sue parti sono
state sfruttate in quanto attive e ricche di mucillagini dalle proprietà lenitive. Non
va assunta insieme ad altri farmaci poiché ne può rallentare l’assimilazione.
Il rimedio in tazza
che fa passare la tosse
Il decotto lenitivo per
la pelle arrossata
Questa pianta trova applicazione
ovunque ci sia un’irritazione o uno
stato infiammatorio. Ha un’azione
decongestionante delle mucose
ed è indicata ad esempio
nei confronti della tosse,
soprattutto quella secca, oltre
a essere lenitiva per le mucose del
tratto gastrointestinale. Ponete un
cucchiaio raso di radice di altea
seccata e sminuzzata in una tazza
d’acqua fredda e portate a ebollizione.
Fate bollire qualche minuto. Coprite
e lasciate riposare per 10 minuti.
Filtrare e utilizzate freddo per fare dei
gargarismi antinfiammatori.
L’efficacia lenitiva di questa pianta
è evidente anche sulla pelle che
contribuisce a normalizzare,
soprattutto se arrossata.
Trova applicazione anche in
caso di couperose. È possibile
fare degli impacchi imbevendo
delle garze in un decotto di altea,
ottenuto facendo bollire per 5
minuti 50 grammi di radici essiccate
in un litro d’acqua.
È possibile aggiungere il decotto
all’acqua per fare maniluvi e
pediluvi dalle proprietà lenitive.
L’altea ha anche la capacità di dare
più forza alle unghie fragili.
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