EUROPA CREATIVA E LE POLITICHE CULTURALI EUROPEE 2014-2020 Silvia Costa, europarlamentare Membro della Commissione CULT Relatrice del Programma Europa Creativa 1 Il percorso • 18 dicembre 2012: La Commissione CULT approva la relazione Costa (22 voti a favore su 24) • 5 novembre 2013 approvazione in Commissione Cultura con 21 voti favorevoli su 22 • 19 novembre 2013 approvazione in seduta plenaria del Parlamento Europeo con 650 voti a favore, 32 contro, 10 astensioni • dal 10 dicembre 2013: la Commissione Europea emana i primi bandi 2 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le politiche culturali in Europa La base legale: - Trattato di Lisbona, art. 167: l'Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune. L'azione dell'Unione è intesa ad incoraggiare la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, ad appoggiare e ad integrare l'azione di questi ultimi nei seguenti settori: miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei, conservazione e salvaguardia del patrimonio culturale di importanza europea, scambi culturali non commerciali, creazione artistica e letteraria, compreso il settore audiovisivo […] (Art. 166, formazione professionale, Art. 173, competitività delle imprese europee) - Convezione UNESCO 2003 sul patrimonio culturale tangibile e intangibile Convenzione UNESCO 2005 sulla diversità culturale e linguistica nota: ne consegue direttamente l’applicazione del principio dell’ECCEZIONE CULTURALE negli accordi bilaterali dell’Ue (es.: accordo commerciale Ue-Usa) 3 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Cultura nella Ue: presente e futuro «CAMBIO DI PASSO» EUROPEO: 1. Costituzionalizzazione e legittimazione dell’intervento dell’UE, in termini di tutela e promozione del patrimonio culturale e paesaggistico, valorizzazione della diversità culturale e linguistica e acquisizione della cultura come dimensione orizzontale di tutte le politiche 2. Passaggio dalla costruzione di una economia della conoscenza (Lisbona 2000-2010) all’obiettivo di Europa 2020: crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, in cui il sostegno e la promozione dell’ imprenditoria (Libro verde sulle ICC) riguarda anche le imprese creative in senso lato (competenze, conoscenze, nuovi profili professionali, networking, digitale) Prospettiva: CULTURA COME QUARTO PILASTRO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE così da configurarsi come un vero diritto, esigibile e misurabile 4 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa La nuova programmazione: Europa 2020 EUROPA 2020 È LA STRATEGIA PER LA CRESCITA INTELLIGENTE, INCLUSIVA E SOSTENIBILE, CHE DEFINISCE GLI OBIETTIVI DELLE POLITICHE PER L’UNIONE. • La Commissione Europea ha definito il nuovo programma finanziario pluriennale che sosterrà la programmazione. L’importo totale è 960 miliardi di euro definito dopo una dura trattativa nella quale il Parlamento ha ottenuto un contenimento dei tagli (da 80 miliardi a 40 per il settennio) • La CE ha attribuito al programma Europa Creativa l’importo di 1,462 miliardi di euro, inferiore al 1,8 M inizialmente previsti, ma in crescita del 9% rispetto al settennio precedente • L’introduzione della clausola di flessibilità prevede la redistribuzione annuale delle risorse non assegnate, secondo priorità concordate con il Parlamento 5 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le politiche culturali nella programmazione 2014-2020 (1) Nella nuova programmazione, le politiche culturali trovano spazio nei programmi a gestione diretta della CE: - EUROPA CREATIVA (cultura, creatività e audiovisivo, budget: 1,462 miliardi) e i progetti Capitali europee della Cultura, Label sul patrimonio storico/culturale, programmi in accordo con il Consiglio d'Europa (come gli Itinerari culturali europei e Eurimages) - Horizon 2020 (ricerca e innovazione, budget: 70,2 miliardi) - Digital Agenda (tecnologie digitali, budget: 11 miliardi) e nei programmi affidati agli Stati Membri (e alle Regioni): - Coesione (Fondi Strutturali, budget: 325 miliardi ) - Sviluppo rurale (Budget: 95 miliardi, all’interno della PAC: 408 miliardi) 6 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le politiche culturali nella programmazione 2014-2020 (2) Obiettivi tematici dei Fondi Strutturali: 1. RAFFORZARE LA RICERCA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO E L'INNOVAZIONE 2. MIGLIORARE L'ACCESSO ALLE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE, LA LORO UTILIZZAZIONE E LA LORO QUALITÀ 3. RAFFORZARE LA COMPETITIVITÀ DELLE PMI, QUELLA DEL SETTORE AGRICOLO (PER IL FEASR) E QUELLA DEL SETTORE DELL'ACQUACOLTURA E DELLA PESCA (PER IL FEAMP) 4. SOSTENERE UN'ECONOMIA A BASSE EMISSIONI DI CO2 IN TUTTI I SETTORI 5. PROMUOVERE L'ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI 6. PROTEGGERE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'UTILIZZAZIONE RAZIONALE DELL RISORSE 7. PROMUOVERE IL TRASPORTO SOSTENIBILE ED ELIMINARE LE STRETTOIE NELLE INFRASTRUTTURE DI RETE FONDAMENTALI 8. PROMUOVERE L'OCCUPAZIONE E SOSTENERE LA MOBILITÀ DEL LAVORO 9. PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E LOTTARE CONTRO LA POVERTÀ 10. INVESTIRE NELL'ISTRUZIONE, NELLE COMPETENZE E NELLA FORMAZIONE PERMANENTE 11. RAFFORZARE LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE E L'EFFICACIA DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA NON CI SONO CULTURA E TURISMO, PRESENTI TRA LE KEY ACTIONS 7 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le politiche culturali nella programmazione 2014-2020 (3) Non vi erano riferimenti alla cultura nel programma HORIZON 2020 proposto della CE Il Parlamento ha approvato i seguenti emendamenti da noi proposti (in grassetto): •Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)/[…] TIC per i contenuti, le industrie culturali e la creatività digitali; •Azione per il clima, ambiente […]/Le conseguenze del cambiamento climatico e dell'inquinamento […] mettono a rischio il fragile tessuto culturale delle comunità che si incarna nel patrimonio culturale europeo/ […] Le attività si concentrano sullo […] sviluppo […] di misure economicamente efficaci e innovative di prevenzione e gestione dei rischi e di adattamento in settori socioeconomici fondamentali (ad esempio […] patrimonio culturale) •Società inclusive/[…] le scienze sociali e la ricerca umanistica possono svolgere un ruolo importante/ […] È altresì indispensabile comprendere ed esplorare, oltre che promuovere, l'accesso e la conservazione dell'immenso patrimonio culturale europeo come elemento fondamentale di condivisione tra i cittadini europei e strumento di coesione all'interno della società europea/ Società innovative e riflessive […] promozione del patrimonio culturale e dell'identità europea SVILUPPO RURALE può comprendere servizi culturali e interventi sul patrimonio se rilevanti per lo sviluppo del territorio: es. GAL. 8 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Strumenti: gli accordi di partenariato • Il regolamento della nuova programmazione dei Fondi Strutturali prevede un accordo di partenariato tra Stato Membro e CE, per stabilire la strategia – risultati attesi, priorità, metodi di intervento – di impiego dei fondi comunitari 2014-2020 • In Italia l’accordo di partenariato è negoziato congiuntamente dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (DPS) e le Regioni • Non essendo presenti i temi della cultura tra le priorità dei Fondi Strutturali ma solo come tema trasversale, il DPS ha avanzato la proposta di inserire una linea specifica dedicata alla cultura tra le linee di indirizzo dell’accordo, anche se associata all’ambiente (obiettivo tematico 6 – Tutela ambiente e valorizzazione 9 delle risorse culturali e ambientali). Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Accordo di partenariato in corso tutelare e promuovere gli asset culturali Azioni Fondo Interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo FESR FEASR Sostegno a modelli di gestione innovativi e sostenibili, anche integrati e partecipati, del patrimonio culturale FESR Creazione e qualificazione di servizi e/o sistemi innovativi di fruizione e conservazione delle risorse, anche attraverso l'adozione di tecnologie avanzate FESR Realizzazione e rafforzamento di strutture e infrastrutture, anche immateriali, per la fruizione dei contenuti culturali in forma integrata FESR Sostegno alla diffusione della conoscenza del patrimonio, materiale e immateriale, anche valorizzando l'utilizzo di open data FESR Interventi per l'accessibilità dell'offerta culturale FESR Creazione di servizi integrati di mobilità sostenibile di collegamento trai siti e tra questi e le principali porte d'accesso (hub) FESR Attività formative per elevare le competenze e la qualificazione del capitale umano nella gestione di servizi culturali innovativi FSE 10 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Italia, Coesione 2007-2013. Ripensare la programmazione per migliorare le performances (Ricerca Fondazione Rosselli 2013) Per la cultura, nel settennio 2007-2013 l’Italia ha beneficiato di: - 1,3 miliardi sui 28 complessivi dai Fondi di Coesione A questi vanno aggiunti i fondi dei programmi a gestione diretta della CE: - 33,5 milioni da Media (+8 milioni da Eurimages – Consiglio d’Europa) - 24,6 milioni da Cultura BUDGET DI PREVISIONE DEI FONDI STRUTTURALI 2007-2013 PER L’ITALIA: 28 miliardi di euro di cui RISORSE PREVISTE PER LA CULTURA: 800 MILIONI DI EURO voci di spesa: • Conservazione del patrimonio, spesa programmata 47,3% -> risorse allocate 82% (al 30.06.2012) • Infrastrutture culturali, spesa programmata 20,1% -> risorse allocate 12,5% (al 30.06.2012) • Servizi culturali, spesa programmata 32,5% -> risorse allocate 5,5% (al 30.06.2012) - A LIVELLO NAZIONALE e REGIONALE occorre ripensare le politiche culturali secondo un approccio che preveda l’impiego dei fondi per: Promuovere il patrimonio ai fini dell’ampliamento del pubblico nonché del turismo culturale Sviluppare nuovi modelli di management e di rapporto pubblico/privato Favorire lo sviluppo territoriale collegato a beni e servizi culturali Configurare progetti e azioni rivolti alla creazione di infrastrutture e servizi per le organizzazioni 11 e le imprese (incubatori, hubs, sportelli, informativi) Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Il programma Europa Creativa 2014-2020 Definizione: «Il Programma Europa Creativa supporta i settori europei della cultura e della creatività». Come tali si intendono i settori «le cui attività sono basate su valori culturali e/o sull’espressione artistica e creativa, siano esse market-oriented e non, e qualunque sia il tipo di struttura che le realizza». Tali attività «includono la creazione, la produzione, la disseminazione e la conservazione di beni e servizi che comportino l’espressione culturale artistica o creativa e le relative funzioni educative e di management». Il programma consiste in: - uno strand transettoriale che include lo strumento finanziario di garanzia dei prestiti, le politiche di cooperazione transnazionale, i desk Europa Creativa - Il subprogramma Cultura destinato ai settori culturali e creativi - Il subprogramma MEDIA destinato al settore audiovisivo 12 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le sfide per il settore 1. 2. 3. 4. 5. 6. Uno spazio culturale frammentato: per lingue e identità, per insufficiente mobilità degli operatori, degli artisti e delle opere e per dimensioni dei mercati La globalizzazione, e quindi l’esigenza di una maggiore competitività in ambito mondiale La digitalizzazione, che sta trasformando le catene del valore e può rappresentare un veicolo di ampliamento dell’accesso alla cultura per i cittadini e di nuove modalità di riconoscimento della remunerazione dell’opera Il superamento della mancanza di dati organizzati sul settore Il superamento delle difficoltà di ottenere credito soprattutto per le PMI, prevalenti in questo settore Lo sviluppo del pubblico, con particolare riferimento all’accesso e alla partecipazione di gruppi sottorappresentati e soggetti svantaggiati 13 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Il contesto – alcuni dati europei Libro Verde 2011 sulle ICC in Europa: •Occupati nel settore: circa 6 milioni di persone •Volume d’affari: 654 miliardi •Aziende: 1 milione e mezzo •Quota PIL UE: oscilla fra il 4% e il 7% (a seconda del perimetro considerato). Studio KEA sull’utilizzo del Fondi Strutturali per progetti culturali: Impatto dell’impiego dei fondi strutturali per rendere più attrattivi città e territori, unire creatività e innovazione e convertire economie locali in via di deindustrializzazione verso nuove infrastrutture e servizi, anche collegandoli al patrimonio culturale, ambientale e turistico. 14 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le principali novità e modifiche del Parlamento Europeo alla proposta della Commissione • • • • • • • • • Il valore duale della cultura (intrinseco ed economico) L’inclusione del patrimonio tangibile e intangibile La complementarietà con le altre politiche dell’Ue La più dettagliata articolazione dello strumento finanziario di garanzia sui prestiti L’accompagnamento dei settori culturali e creativi nell’era digitale La valorizzazione del ruolo di artisti, professionisti e creativi La valorizzazione della dimensione imprenditoriale L’allargamento del pubblico e lo sviluppo di nuovi pubblici L’educazione culturale, media e digitale 15 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Il valore aggiunto europeo In considerazione del valore intrinseco ed economico della cultura, il programma supporterà azioni e attività che presentino un valore aggiunto europeo: 1. Carattere transnazionale delle azioni e delle attività culturali e creative ed impatto sui cittadini europei per la conoscenza di culture diverse dalla loro che siano complementari rispetto ad altri programmi e politiche di regioni, stati, internazionali e ad altri programmi dell’Unione e/o 2. Creazione di un’economia di scala e una massa critica con un effetto leva per fondi aggiuntivi e/o 3. Rafforzamento della cooperazione transnazionale tra operatori inclusi gli artisti, stimolando una risposta più completa, rapida ed efficiente alle sfide globali e all’innovazione anche attraverso lo sviluppo inclusivo di nuovi modelli di business e/o 4. Attenzione appropriata agli Stati Membri e alle regioni europee in situazioni di bassa capacità produttiva, con area geografica o linguistica limitata. 16 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Chi può accedere - Settori: Architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, patrimonio culturale tangibile e intangibile, design, festival, musica, letteratura, performing arts, editoria, radio, visual arts, audiovisivo Soggetti: Operatori culturali e creativi: professionisti, artisti, organizzazioni (profit o non profit), istituzioni, aziende in particolare PMI (micro, piccole e medie imprese come definite dalla Racc. 2003/361/CE) attive nei settori culturale e creativo Paesi: Stati Membri, paesi in procedura di adesione e di preadesione, Svizzera, paesi dell’ area di vicinato (secondo le procedure specifiche), paesi EFTAmembri di EEA. Il programma è aperto ad altri paesi o regioni che accedono attraverso accordi bilaterali per azioni di cooperazione mirate (con stanziamenti aggiuntivi) 17 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Obiettivi 1. Sostenere la capacità dei settori culturale e creativo europei di operare a livello transnazionale 2. Promuovere la circolazione transnazionale delle opere europee e la mobilità degli operatori, in particolare artisti; migliorare l’accesso alle opere in UE e all’esterno, in particolare per giovani, disabili e gruppi sottorappresentati 3. Rafforzare la capacità finanziaria delle medie, piccole e micro-imprese e assicurare una copertura geografica equilibrata e la rappresentanza dei settori 4. Sostenere le politiche di sviluppo, innovazione e creatività e di sviluppo dell’audience attraverso il supporto alle politiche di cooperazione transnazionale 18 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Le risorse economiche Budget complessivo: 1,462 M di euro: •Media: 56% (824 milioni) •Cultura: 31% (455 milioni) •Strand transettoriale: 13%, con almeno il 4% alle azioni e ai Creative Europe Desk e l’8% al Fondo di Garanzia 19 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Europa Creativa – work plan 2014 Tre linee di budget: Rafforzare la capacità finanziaria dei settori creativo e culturale, in particolare SMEs e organizzazioni 9.272.700 Supportare il settore culturale nell’operare dentro e fuori l’Europa, promuovere la circolazione transnazionale e la mobilità 54.525.537 Supportare il settore MEDIA nell’operare dentro e fuori l’Europa, promuovere la circolazione transnazionale e la mobilità 105.421.326 TOTALE BUDGET (euro) 169.219.563 20 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Strand transettoriale A) Creazione di un fondo di garanzia gestito dal FEI sui prestiti erogati da istituzioni finanziarie nazionali. Tipi di prestito erogabili: per investimenti in asset tangibili e intangibili, i business tranfers e working capital (interim finance, gap finance, tax incentives, cash flow, credit lines) B) Promozione delle politiche di cooperazione transnazionale, per 1. Scambio di esperienza e conoscenza 2. Raccolta di dati di mercato, studi 3. Partecipazione all’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo 4. Ricerca di nuove vie cross-settoriali, anche digitali, per finanziare, distribuire e rendere profittevoli le opere creative 5. Conferenze, formazione, seminari e politiche sull’educazione culturale, ai media e digitale 6. Acquisizione di skills per i professionisti del settore culturale e creativo C) Desk di Europa Creativa 21 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Subprogramma Cultura – priorità 1. Rafforzare la capacità del settore con nuove competenze, incluse quelle digitali, rivolgersi a nuovi pubblici, la sperimentazione di nuovi modelli di business e di nuove collaborazioni 2. Supportare la cooperazione internazionale degli operatori del settore e l’internazionalizzazione delle loro attività 3. Facilitare l’internazionalizzazione delle carriere, in particolare attraverso le organizzazioni e i network 4. Promuovere la mobilità e la circolazione transnazionale degli artisti e delle opere attraverso eventi, mostre e festival 5. Sostenere la circolazione della letteratura europea 6. Allargamento dell’accesso al maggior numero possibile di cittadini al patrimonio culturale europeo tangibile e intangibile 22 Subprogramma Cultura - misure 1. Progetti di cooperazione transnazionale che riuniscano organizzazioni culturali e creative di paesi diversi 2. Attività di network europei di organizzazioni culturali e creative provenienti da paesi diversi 3. Attività promosse da organizzazioni a vocazione europea per lo sviluppo di talenti emergenti e per la mobilità degli artisti/professionisti e la circolazione delle opere con alte potenzialità nei settori culturali e creativi 4. Traduzioni letterarie e loro promozione 5. Azioni speciali che diano visibilità alla ricchezza e diversità delle culture europee, come premi europei, l’European Heritage Label e le Capitali europee della cultura Nota: le misure di supporto sono destinate in particolare ai soggetti non profit 23 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Cultura – work plan 2014 AZIONE BUDGET NUMERO DI ASSEGNAZIONI % AMMESSA PUBBLICAZIONE BANDO Progetti di cooperazione 38.000.000 100 60% ULTIMO TRIM. 2013 Traduzioni letterarie 3.575.537 60 50% ULTIMO TRIM. 2013 Networks 3.400.000 25 80% ULTIMO TRIM. 2013 Piattaforme 3.400.000 10 80% ULTIMO TRIM. 2013 Termini di scadenza per le domande: da 5 al 19 marzo 2014 24 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Subprogramma MEDIA – priorità 1. Rafforzare la capacità del settore audiovisivo europeo a) Facilitare l’acquisizione di competenze per professionisti dell’audiovisivo e sviluppo di network, incluso l’uso delle tecnologie digitali, per assicurare l’adattamento allo sviluppo del mercato testando nuovi approcci al pubblico e nuovi modelli di business b) Aumento della capacità di sviluppare di opere audiovisive adatte alla circolazione all’interno e all’esterno dell’Unione e facilitare co-produzioni europee e internazionali, anche con le tv c) Incoraggiare gli scambi per l’accesso ai mercati e al business all’interno e all’esterno dell’Unione 2. Promuovere la circolazione transnazionale a) Sostegno alla distribuzione nelle sale cinematografiche b)Promozione del marketing transnazionale e della distribuzione di opere audiovisive su tutte le piattaforme diverse da sale cinematografiche c) Stimolare lo sviluppo e l’interesse del pubblico per le opere audiovisive europee attraverso la promozione, eventi, film literacy e festival d) Promuovere nuovi modelli distributivi per consentire nuovi modelli di 25 business Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa Subprogramma MEDIA – misure (1) a. Sviluppo di misure di formazione che promuovano nuove competenze per i professionisti del settore audiovisivo, scambio di conoscenze inclusa l’integrazione di tecnologie digitali b. Sviluppo di opere audiovisive europee, in particolare film e opere televisive come fiction, documentari, film per bambini e di animazione, videogames e multimedia con potenziale di circolazione transnazionale per il mercato europeo e internazionale c. Attività tese a sostenere i produttori europei, in particolare gli indipendenti, per facilitare le co-produzioni europee e internazionali, anche con le tv c(a). Attività di sostegno ai partner di co-produzioni europei e internazionali e di sostegno indiretto alle opere audiovisive co-prodotte da fondi internazionali di co-produzione situati in un paese partecipante al programma d) Facilitare l’accesso dei professionisti a eventi commerciali e mercati e all’uso di piattaforme online in Europa e fuori 26 Subprogramma MEDIA – misure (2) e. Sistemi di sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali, attraverso le sale e tutte le altre piattaforme nonché alle attività di vendita internazionale, in particolare la sottotitolazione, il doppiaggio e l’audiodescrizione f. Facilitare la circolazione mondiale dei film europei e di film internazionali in Europa su tutte le piattaforme di distribuzione con progetti di cooperazione transnazionale g. Supporto a una rete di esercenti di sale cinematografiche che proiettino una quota significativa di film europei, non nazionali h. Supporto ad iniziative di presentazione e promozione di una diversità di opere audiovisive europee inclusi i cortometraggi, come i festival e altri eventi i. Accrescere l’educazione cinematografica, l’audience e l’interesse del pubblico per le opere audiovisive europee, incluso il patrimonio audiovisivo e cinematografico in particolare tra i giovani j. Sperimentazione di nuovi modelli di business e strumenti d’impresa nei settori influenzati dalle tecnologie digitali 27 MEDIA – work plan 2014 AZIONE BUDGET NUMERO DI ASSEGNAZIONI % AMMESSA Scadenza Domande Training 7,500.000 80 80% 23 May 2014 Sviluppo di progetti 17.500.000 240 50% 28 February 2014 28 March 2014 Sviluppo di videogiochi 2.500.000 20 50% 28 March 2014 Programmazione TV di opere audiovisive europee 11.800.000 50 20% 28/02/2014 13/06/2014 Fondo di coproduzione 1.500.000 25 80% 21 March 2014 Accesso ai mercati 8.171.326 50 80% 7 March 2014 6 June 2014 Distribuzione di film europei non nazionali – automatico 22.700.000 800 60% 30/04/2014 Distribuzione di film europei non nazionali – selettivo 8.000.000 400 50% 28/02/2014-02/07/2014 Agenti di vendita film eu 2.750.000 50 60% 18/06/2014 Cinema network 10.500.000 1 50% 27 June 2014 Festival 3.250.000 80 60% 28/02/2014 04/07/2014 Audience Development 1.900.000 20 60% 23 March 2014 V.O.D. 4,150,000 n.D N.D. N.D. 28 Risultati e diffusione 1 – coerenza e complementarietà con tutte le politiche rilevanti dell'Unione e con le fonti di finanziamento dell'Unione nel campo delle politiche della cultura e dei media (FSE, FESR, Horizon 2020), nonché programmi di cooperazione internazionale e strumenti di pre-accesso 2 – monitoraggio e valutazione – sono stati individuati indicatori quantitativi per i due programmi e per lo strumento finanziario di garanzia, nonché si prevede rapporto di medio termine basati su una valutazione esterna e indipendente che includa: a) elementi quantitativi e qualitativi; b)effettiva semplificazione e coerenza con gli obiettivi; c) valutazione dei risultati dell'impatto di lungo periodo La Ce sottoporrà il rapporto di valutazione di medio termine al Pe e al Consiglio entro il 31 dicembre 2017, nonché un rapporto finale entro il 30 giugno 2022 3 – implementazione del programma – la CE adotterà attraverso atti di implementazione un programma di lavoro annuale sui sub-programmi e lo strand che conterrà una descrizione delle misure da finanziare, una indicazione dell'ammontare per ogni misura e un'agenda indicativa di implementazione. Per i contributi il programma annuale includerà le priorità, l'eligibilità, i criteri di selezione e la tasso massimo di cofinanziamento (80%) Per lo strumento di garanzia il programma includerà i criteri nonché la allocazione annuale al FEI così come i criteri per i fornitori di capacity building 4 – atti delegati alla Commissione - la CE li adotterà per integrare indicatori qualitativi e 29 quantitativi di performance Le sfide per l’Italia Entro il 2014: •Realizzare una strategia e una governance multilivello e più integrata tra Ministeri, le Regioni e gli enti locali per le politiche culturali per un approccio strategico di valorizzazione di beni culturali, industrie culturali e creative e media, anche per ottimizzare l’impiego delle risorse e verificare il raggiungimento degli obiettivi •Attrezzare adeguatamente i termini di professionalità, risorse, strumenti e capacità di consulenza strategica i desk nazionali di Europa Creativa e prevedere sportelli/hub regionali •Sensibilizzare le banche nazionali ed altri intermediari finanziari a partecipare ai bandi per il Fondo Europeo di garanzia, anche in partenariati innovativi •Inserire esplicitamente cultura e turismo negli accordi di partenariato Italia-Ue sui Fondi Strutturali e nei P.O.R. regionali •Ministero della Cultura al tavolo dell’Agenda Digitale •Le Regioni dovrebbero promuovere, d'intesa con il MiBACT, un maggior coordinamento e integrazione delle risorse regionali, nazionali ed europee, nella loro azione di sostegno alle politiche culturali e creative valorizzando le proprie specificità ed eccellenze anche attraverso servizi e infrastrutture (rete di sportelli/centri di informazione), formazione e assistenza alla realizzazione di progetti e di attività culturali e creative transregionali e transnazionali. 30 Silvia Costa, europarlamentare - Commissione CULT - relatrice del Programma Europa Creativa