Allegato 2 RELAZIONE FINALE L’idea di attuare il progetto “Parole in gioco” nasce dalla constatazione che lo scrivere o il comporre un testo, rappresenti per alcuni bambini una seria difficoltà. Fatte salve le disposizioni individuali, alcuni bambini compongono testi lunghissimi ed altri brevissimi, alcuni non riescono a superare l’ostacolo del foglio bianco,altri producono scritti privi di ordine, struttura o senso. Alcun bambini dichiarano che non amano scrivere e i loro prodotti sono forzati e annoiati. Gli studi di psicolinguistica e di psicologia dell’apprendimento della scrittura ci chiariscono le fasi di evoluzione della capacità di comporre un testo e questo ci è utile per calibrare le nostre proposte, ma non ci aiutano a capire perchè c’è chi ama e desidera esprimersi nella scrittura e chi invece scrive per obbligo e con immenso tedio. Il laboratorio di scrittura creativa che ho voluto proporre ai miei alunni non è una lezione ma ci si mette in gioco. Ci sono alcune regole che vanno rispettate: ci si mette in cerchio, si parla uno alla volta, tutti scrivono e tutti leggono, si scrive su fogli bianchi, in corsivo, senza pensare, senza fermarsi, senza tornare indietro, senza correggere mai, nel tempo indicato dal conduttore. Questa è l’attività che ho svolto in classe. Lo scopo del laboratorio è quello di stimolare la creatività, scoprire le straordinarie possibilità inventive della lingua, incontrarsi con la scrittura in modo amichevole e divertente, favorire la naturale inclinazione alla produzione personale e dilettante del linguaggio, arricchire il lessico, cogliere attraverso il gioco il valore della regola, migliorare la comunicazione e la disponibilità al dialogo, superare la rigidità teorica e la schematicità, la costruzione di stereotipi, l’ansia dell’imparare, la ripetitività della routine scolastica. Il progetto “Parole in gioco” ha coinvolto gli alunni e le insegnanti della classe 3°A della Scuola Primaria E. Fermi di Cassano Magnago. La classe è composta da 22 alunni, di cui una bambina di nazionalità cinese, un’altra albanese e un bambino rom. Il progetto è stato attuato durante le ore di Laboratorio opzionale a partire dal mese di ottobre fino alla metà di dicembre. Alcuni incontri si sono tenuti all’interno della classe altri si sono svolti nell’aula di informatica, utilizzando i pc a disposizione. Computer e giochi di parole sono accumulati nella loro funzione di mostrare ai bambini il lato creativo della scrittura e del linguaggio. Giocare è un modo per conoscere meglio la propria lingua e imparare come dietro ad una cosa se ne nasconde quasi sempre un'altra. Il computer, usato come "macchina per sperimentare", permette di giocare con la lingua scritta in una maniera nuova. Allegato 2 Gli obiettivi prefissati sono i seguenti: Migliorare la capacità di ascolto e di osservazione; Collegare le diverse esperienze multisensoriali andando al di là di una prima lettura superficiale per "aprire nuovi orizzonti" propri della fantasia Sapere cogliere e leggere le diverse stimolazioni, in particolar modo visive e sonore; Cercare di rappresentare le emozioni vissute utilizzando i diversi linguaggi conosciuti Valorizzazione degli aspetti emozionali e creativi dei bambini attraverso l’uso del pc Migliorare le capacità lessicali ed espressive con l’ausilio di programmi di videoscrittura Favorire l'ascolto reciproco e il confronto con i compagni Migliorare il clima sociale con attività che stimolano e richiedono la partecipazione attiva di tutti i bambini L’attuazione del progetto ha rappresentato un’occasione privilegiata in cui si è realizzata una situazione d’apprendimento che ha coniugato conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni. L’alunno è entrato a diretto contatto con un sapere che ha dovuto costruire. Il computer, quindi, è stato utilizzato come uno strumento che ha permesso di imparare facendo, in modo non competitivo, e senza separare l’esperienza dall’apprendimento. Le attività sono state organizzate dividendo i bambini in gruppi omogenei da due alunni ciascuno, ciò ha offerto la possibilità di personalizzare il percorso formativo, di rispettare i ritmi, gli stili di apprendimento, le attitudini, le caratteristiche cognitive di ciascuna coppia, garantendo il diritto alla diversità. Ho deciso di assegnare ad ogni computer due alunni, in modo da favorire la discussione, la ricerca di soluzioni e il controllo reciproco, dando all’attività un forte valore collaborativo . Attraverso il laboratorio di scrittura creativa, che è una nuova dimensione del gioco, ho cercato di far uscire i ragazzi dalla razionalità facendo sprigionare energie nuove e procurando loro divertimento, entusiasmo e fiducia, che fanno parte del loro mondo interiore. Per questo primario bisogno i ragazzi di oggi, pur distratti da altri interessi e mode, si sono accostati alla scrittura in modo amichevole e divertente e nel contempo formativo. La dimensione creativa ha un valore terapeutico, perché permette: di migliorare la comunicazione, di essere disponibili al dialogo, di abbattere le barriere tra docenti e studenti, di migliorare la relazione di gruppo, di favorire un ambiente rilassante e piacevole, di sdrammatizzare le situazioni, di approcciarsi alla didattica, di stimolare la formazione del senso critico, di cogliere gli aspetti multiformi della realtà. Allegato 2 I presupposti per la formazione di una personalità creativa passano attraverso la ricchezza di esperienze, di stimoli, l’abilità ad instaurare rapporti positivi con gli altri e con la realtà circostante, la capacità di usare le conoscenze con fantasia per combinarli in modi diversi e nuovi e adattarle alle più svariate situazioni. Conoscere, sperimentare, giocare, adattare, studiare, comporre, sollecitare nuove situazioni, risvegliare la visione, trasgredire, dare potenza all’espressività sono le basi su cui operare per stimolare e rafforzare le potenzialità creative. La creatività fa parte della personalità di ogni individuo e, se opportunamente stimolata, determina il superamento degli stereotipi, delle paure, delle incertezze, perciò porta ad un benessere mentale. Il laboratorio di scrittura creativa vuol essere il luogo-progetto nel quale un insegnante può trovare strumenti utili ad aiutare il proprio processo didattico sulla scrittura; nella scuola, infatti, spesso la scrittura viene circoscritta negli ambiti funzionali del programma, il che può anche significare circoscrivere la capacità di comunicazione e con essa le motivazioni a produrre “volentieri” testi. Compito della scrittura creativa è quindi riuscire a costruire situazioni originali che portino al superamento dello stereotipo, della paura, delle incertezze. Risultato previsto: Tutti gli alunni devono hanno acquisito maggiore sicurezza e conoscendo meglio i propri limiti e le proprie potenzialità. Attraverso semplici strumenti, quali i giochi di parole, gli alunni hanno provare la soddisfazione per una invenzione linguistica che piace, l’emozione di una combinazione casuale, la sfida dell’enigma, l’intelligenza dell’ironia. Gli alunni con maggiori difficoltà hanno progressivamente imparato a liberarsi dal pregiudizio che essi hanno rispetto allo scrivere e che li porta, spesso, ad una rinuncia a priori e, quindi, ad uno scarso impegno. Fasi Esplicitazione del progetto e delle regole organizzative La lettura come gioco La descrizione come gioco Giochi linguistici ed esercizi di stile Allegato 2 Il modello metodologico di riferimento è la “comunità di ricerca”, gruppo di insegnamentoapprendimento, in cui è possibile costruire un percorso di ricerca comune attraverso il confronto dialogico e l’articolazione di procedure euristico-riflessive. Attività effettivamente svolte dai bambini Il progetto ha previsto la formazione di piccoli gruppi di lavoro con diversi compiti in classe e in laboratorio informatico. I bambini hanno sono stati impegnati in : Costruzione di acrostici, mesostici, tautogramma, rebus, cruciverba…. Utilizzo del pc per la trasposizione del materiale in formato digitale Confronto sugli elaborati prodotti e selezione di quelli da pubblicare nel CD finale Condivisione con le altre classi degli elaborati attraverso posta elettronica Riflessione in classe sugli elaborati delle altre classi Attraverso la partecipazione a questo progetto, i bambini hanno avuto modo di rafforzare anche le competenze di base delle abilità tecnologiche. Difficoltà incontrate La carenza di curiosità e di interesse da parte dei colleghi non coinvolti direttamente nel progetto, dovuta a tanti fattori oggettivi, come la mancanza di tempo, ma anche alla disabitudine al lavoro cooperativo tra tutti i docenti del Circolo, alla condivisione progetti. Ciò spesso ha comportato il non vedere apprezzato il proprio lavoro. Risultati più apprezzati da parte dei docenti coinvolti Il superamento di un atteggiamento di timore verso l'uso delle tecnologie da parte dei docenti più inesperti che hanno accettato di essere supportati dai più esperti Il rafforzamento dei legami di gruppo e la sua coesione del gruppo perché si sono sviluppate maggiori capacità di confronto e di collaborazione Il fatto di non aver dovuto ri-orientare il progetto in corso d'opera . L'articolazione del lavoro ha effettivamente potuto rispettare i tempi, le scadenze, i contenuti previsti. Risultati più apprezzati da parte degli alunni coinvolti Il fatto di sentire valorizzato e importante il proprio lavoro al di fuori del contesto classe Allegato 2 Il fatto di sentirsi protagonisti di un lavoro comune Durante l’attuazione del progetto ho costantemente verificato: la risposta dei colleghi, anche di quelli che non hanno partecipato all' elaborazione del Progetto la fattibilità del Progetto la sua efficacia la sua corrispondenza ai bisogni formativi degli alunni la reperibilità delle persone o materiale richiesto la risposta degli alunni e ho adottato via, via, misure di aggiustamento.