nick the nightfly Come fare musica di qualita

nick the nightfly
Come fare musica di qualita’
INTERVISTA
Incontriamo Nick The Nightfly nel più importante locale di musica live in Italia, il Blue Note Milano, di
cui Nick è da sempre Direttore Artistico.
Oltre che al Blue Note, il nome di Nick è legato in modo indissolubile a uno dei programmi radiofonici più "cult": Monte Carlo Nights, un vero punto di riferimento per tutta la musica di qualità. Negli
anni, Nick ha realizzato un numero impressionante di compilation, proprio dalle playlist di Montecarlo Nights, creando varie raccolte a tema con "il meglio del meglio". E non finisce qui, perché Nick
è anche un grande talent scout, che ha scoperto e portato in Italia tantissimi artisti stranieri, intervistandoli per Radio Monte Carlo o facendoli suonare al Blue Note (ci vengono in mente per esempio
gli Incognito diventati popolari in Italia grazie a lui e a RMC).
E fin qui nulla di nuovo... chi non conosce Nick The Nightfly? Ma sapevate anche che Nick è un
grande musicista da sempre, è ormai al suo terzo album da solista ed è il leader della Monte Carlo
Nights Orchestra ? Ecco, qui vi vedo meno preparati... una ragione in più per leggere questa intervista...
In cabina di regia RMC al Blue Note con Poogie Bell e Patches Stewar.
Abbiamo posto a Nick alcune domande per inquadrare l'attuale momento musicale, le difficoltà che
i musicisti incontrano (essendo lui stesso un musicista e non solo un "addetto ai lavori") e per ricevere i suoi suggerimenti.
F4A: dal tuo osservatorio, che
ovviamente è qualificato e privilegiato, una visione del momento
musicale, associato al momento
economico: quali sono le prospettive per gli artisti emergenti,
per i giovani che iniziano o che
sperano di iniziare una carriera?
NICK: alla grande!!! mah... oggi
come sapete purtroppo è un momento storico difficile per l'economia e non soltanto in Italia ma
in tutta Europa, e questo ahimè
si riflette anche sulla cultura e
tutti gli eventi culturali, che sia la
musica, l'arte, sportivi e tutto
quello che ha a che fare con la
cultura. La cultura è ahimè, sempre una delle prime cose ad essere bastonate ed è davvero un
peccato perchè senza la cultura
le cose non vanno avanti, non c'è
rinnovamento, non c'è interesse
per quello che succede in giro
per ilmondo.
L'altra settimana avevo ospite nel mio programma Nicola Piovani e una delle domande che gli ho
fatto è: "quando ero ragazzo, la cosa più bella delle scuola per me era fare la lezione di musica e
c'erano lezioni di musica in tutte le scuole. Anche in Italia dovrebbe essere obbligatorio, come mai
non è così?". "Assolutamente si, dovrebbe essere obbligatorio" ha detto lui "purtroppo non c'è musica nelle scuole, da lì si deve cominciare con i ragazzi, lì si ha il primo approccio con gli strumenti
e un pò di teoria sulla musica, a parte quello che si può sentire in casa."
Se sei fortunato ad avere un genitore che ama la musica e ti fa sentire la musica... ma tanti ragazzi
non hanno questa possibilità perchè a tanti genitori la musica non piace, perciò la scuola dovrebbe
essere un punto fondamentale per la musica come per tutte le arti. Anche perchè la musica ha un
forte potere sui giovani, aiuta l'intelletto, aiuta a studiare, ti apre un mondo... io grazie alla musica ho
trovato una vita, una carriera, tante amicizie, una storia... Da quando ero ragazzino suono e la musica mi affascina sempre; lavoro da quando ero ragazzo nella musica e sogno da quando ero ragazzo
di diventare un artista di successo. Successo vuol dire, penso, fare quello che ti piace ed io sto facendo quello e vorrei farlo ancora di più: cioè il mio amore più grande è stare sul palco con il mio
gruppo e suonare la mia musica per la gente; perchè anch'io, come tanti musicisti, ho un mio percorso, suonare con gli artisti che amo. Si parte imitando i grandi artisti (è una cosa che fanno tutti),
poi piano piano trovi la tua strada, trovi il tuo modo di essere, il tuo modo di esprimerti nella musica.
Il momento oggi è difficile un pò per tutti e specialmente per i giovani che vorrebbero suonare nei locali perchè i gestori dei locali non hanno soldi per pagare i ragazzi. Per esempio, al Blue Note di Milano, se noi invitiamo grandi artisti, grandi nomi, nonostante il problema del mercato, riusciamo a
riempire il locale... Perciò è anche una questione di qualità, anche nel momento di crisi. E i locali piccoli non possono permettersi un artista importante perchè non hanno il budget per farlo, perciò i giovani vengono penalizzati.
I giovani dovrebbero trovare il modo di suonare comunque come si faceva in passato, nei garage,
case degli amici, feste di amici, creare una cerchia di amici che li segue, perchè la cosa più importante di tutto chiaramente è sempre la passione perchè, se non c'è la passione, non soltanto nella
musica ma in qualunque cosa nella vita, cadi, la cosa cade, a metà strada cadi e veramente vedi che
non è una cosa forte dentro di te. E sono le persone che hanno questa forte passione che insistono
e in qualche modo trovano una strada nella musica, perchè lo sentono dentro, lo vivono dentro. Sentono la musica come arte in tutto quello che fanno e prendono da tutto, da tutto quello che fanno, proprio per arricchire il loro percorso
musicale.
E poi penso che uno non è mai arrivato
perchè quando arrivi sei solo ad un'altra partenza, perciò sei sempre pronto
ad inventare di nuovo e andare avanti, a
cercare nuove cose.
F4A: e come consiglio allora, mettiamo
che il giovane abbia tanta passione e un
pò di talento, o molto talento, ecco, proprio praticamente, vedendo l'esperienza di radio ma non solo, quali sono secondo te le 3 cose che
un giovane artista deve fare?
NICK: prima di tutto se hai la possibilità di studiare lo strumento che ti piace, trovati una scuola, un
maestro e impara bene lo strumento che ami; poi vai a sentire tutti i concerti che puoi, tutti i più bravi
musicisti che conosci, italiani o internazionali. Vai a vedere cosa fanno, come si
fa dal vivo. Io mi ricordo quando ero ragazzino, io suonavo la chitarra e ho visto
un concerto di un chitarrista che mi ricordo ancora oggi, si chiama Roy Buchanan, lui era un grande chitarrista di
blues, suonava anche con i Fleetwood
Mac e ha fatto dischi suoi di soul bellissimi; una volta dopo il concerto gli ho
chiesto se mi faceva vedere sulla chitarra
la posizione dell'assolo che aveva fatto e
lui si è messo a ridere e ha detto: "no, tu
devi ascoltare il disco e studiare la musica per imparare quello che io ho fatto.
Io te lo posso fare vedere ma non stai imparando, stai facendo diciamo una scorciatoia."
Perciò sicuramente studiare la musica,
andare a vedere più concerti possibile,
trovare amici con la stessa passione e
poi suonare, suonare e suonare, tutta la
musica, non solo uno stile di musica, perchè gli accordi sono quelli (va beh, dipende che tipo di musica fai), suonare più
che puoi, per la gente, alle feste. Se c'è la
passione non è un problema, lo fai comunque perchè c'è la spinta interiore di
fare, di ricercare e di migliorarti. Queste
sono le cose che io consiglierei assolutamente di fare ai ragazzi.
F4A: Se uno ha passione e abbina il metodo al talento arriva secondo te...?
NICK: mah... no, non tutti arrivano... riesci a fare bene, essere un bravo esecutore, con passione per
quello che fai. Poi il pubblico lo sa... quando vedi un concerto lo sai chi c'è dentro e chi non c'è... lo
sa anche l'artista in fondo, perchè puoi ingannare tutti ma non te stesso e se sei una persona onesta e con un pò di cuore e sensibilità per la musica questo viene fuori e ti rendi conto. E studiare bene
perché, anche se non diventi un artista di successo, puoi sempre suonare e ottenere il godimento
che la musica crea nelle persone, a te per primo, poi tu lo trasmetti alle altre persone. Questa è una
grande gioia, uno sfogo dalla realtà, dalle cose difficili del mondo, la musica aiuta in questo. Non per
niente esiste anche la musicoterapia: la musica che aiuta a curare le persone. La musica ha questo
straordinario potere di farti ballare, farti rilassare, farti innamorare: come un cibo che ha il profumo,
la musica ha il suono che ti porta indietro nel tempo...; perciò anche se non diventi un artista di successo, se tu ami quella cosa la farai sempre.
Guarda i Rolling stones, scusa, loro non hanno bisogno di suonare per i soldi, lo fanno perchè è
dentro di loro, nel loro dna, fa parte di loro, come per tutti i grandi musicisti che ho intervistato nei 10
anni di storia del Blue Note.
Mi ricordo una volta avevo nello studio con me Jon Hendricks e sua moglie (anche lei cantante bra-
vissima), Lou Donaldson e poi c'era anche Dr. Lonnie Smith (l'organista del jazz), fra di loro avevano
quasi 300 anni ed io ho detto: "come fate ancora alla vostra giovane età a girare il mondo?"e loro mi
han detto "guarda Nick, la nostra medicina è la musica!" Perciò per tornare a quello che ti dicevo
prima, il potere della musica anche come medicina che ti può aiutare nella vita, e io ho riscontrato
questo nei miei anni in radio, tante persone mi scrivono, mi dicono "grazie per la compagnia", "da
quanto ti sento, di notte la tua musica mi tiene compagnia, è come un amico"; io non me ne rendo
conto, perchè faccio quello che faccio in quel momento, perchè mi piace la musica e voglio trasferire quello che scopro, gli artisti e le sonorità di tutti gli stili di musica.
F4A: un'ultima domanda, Nick DJ come presenterebbe Nick musicista?
NICK: Faccio il DJ in radio da tanti anni ormai, quasi 25 anni. Sono arrivato alla radio grazie alla musica perchè lavoravo come corista in un progetto con Adriano Celentano, ero nel coro. Una delle ragazze nel coro con me mi aveva invitato a cantare dei jingles per un programma nuovo su Radio
Monte Carlo e ho incontrato l'editore della Radio; mentre cantavo una delle persone ha detto: "senti
che bella voce che hai, vorresti provare a lavorare in radio?" ed io ho detto "no, io sono un cantante,
sono un musicista". Invece mi hanno raccontato il progetto che avevano e ho detto: "mah.. interessante, proviamo!" abbiamo provato e non ho mai guardato indietro da allora. Mi ha dato una grande
carriera la radio, mi ha fatto conoscere i più grandi artisti del mondo, intervistarli, toccarli, parlare con
loro e provare a capire qual è la magia della musica, da dove viene la musica e come la fanno.
Tutto questo mi ha fatto arricchire moltissimo, sia nella mia conoscenza della musica che nella professione di DJ radiofonico (perchè nessuno mi ha insegnato come farla, ma piano piano mentre lo
fai, se sei curioso e, ancora una volta, hai la passione per quello che fai, vai fino in fondo). Così ho
scoperto artisti straordinari, che ho portato anch'io in italia a fare concerti; di tanti sono diventato
amico e ho avuto anche il piacere di suonare o cantare con loro. Mi ricordo ancora i "pizzicotti" prima
di suonare con Pat Metheny: una volta Pat è arrivato in radio, prima di arrivare mi ha detto dall'America: "ok vengo a trovarti, però questa volta porto la chitarra e suoniamo insieme." Noooooo!
Io per un mese e mezzo non capivo più niente, facevo le scale tutto il giorno, provavo gli accordi...
invece abbiamo suonato insieme 2 pezzi miei e mi ha fatto vedere gli accordi di un pezzo suo, semplicissimo: lui improvvisava sopra, indimenticabile, due volte!!!
Poi non so, una volta ho suonato la chitarra con Regina Carter (una violinista del jazz) e lei improvvisava sopra, ho suonato la chitarra con Michael Bublè, e abbiamo anche cantato insieme, poi con
Gino Vanelli e tanti artisti italiani, come Carmen Consoli, Giorgia, perchè provo a creare un momento
di intimità per creare qualcosa di nuovo anche in radio. Anche adesso, poco tempo fa, ho ospitato
Ron in radio, avevo l'ukulele e gli ho detto: "suoniamo insieme qualcosa?" e abbiamo suonato il
pezzo di Leonard Cohen Hallelujah, io l'ukulele, lui che cantava con me i cori e un suo musicista al
violoncello, ed era magico.. io provo a creare questi momenti per gli ascoltatori perchè è un modo
di vedere la musica come ce l'hai a casa tua, nel tuo salotto, con gli amici.
La radio mi ha dato molta popolarità, molto successo ed ho sempre seguito la mia strada della musica di qualità. Ma nello stesso momento non ho mai smesso di essere musicista, ho la mia orchestra, ho prodotto 3 album con la Monte Carlo Nights Orchestra e ho pubblicato 3 dischi da solista;
l'ultimo è Nice one, che mi ha dato molto successo e soddisfazione. Nel gruppo avevo alcuni dei più
bravi solisti del jazz italiano, da Fabrizio Bosso a Bebo Ferra a Luciano Biondini, Matteo del Soldà,
Amedeo Ariano alla batteria, Roberto Terenzi al piano, Dario Rosciglioni al basso, anche lo stesso
Gabriele Comeglio, il direttore della mia orchestra, un gruppo giovane di cantanti straordinari, i Cluster, un'orchestra d'archi.
Insomma anche io a volte non mi rendo conto di quello che ho fatto... faccio pure compilation, dischi
dell'orchestra, dischi di musica mia e adesso sono in studio e sto facendo il nuovo disco, ho già inciso 16 pezzi nuovi. Nel gruppo c'è sempre Amedeo Ariano, questa volta al basso c'è Francesco
Puglisi, Luca Bulgarelli, Dario Rosciglione, 3 bassisti, al piano c'è Julian Mazzariello; nel disco ha già
fatto qualche assolo Fabrizio Bosso, di nuovo, che è straordinario, e ho scritto dei pezzi di cui sono
molto contento.
Nick come DJ... amo quando sono in radio, ma quando sono su un palco dal vivo e ho la gente da-
vanti, un pubblico davanti e amo questo contatto, amo parlare con la gente e suonare la mia musica.
Non c'è niente di più bello per un artista, stare su un palco a suonare la tua musica, senza niente togliere a tutta la musica della storia (perchè io ho cantato pezzi di tutti), però quando fai la tua, specialmente con un gruppo di jazzisti, hai la testa da jazzista aperto alla spontaneità del momento,
puoi lasciare spazio ai musicisti, per fare gli assoli, guardarsi, cambiare direzione, è straordinario, assolutamente straordinario.
Spero che il disco esca nel 2013. Adesso sto andando a Parigi perchè ho un contatto anche con dei
musicisti a Parigi, magari qualche ospitata, non lo so, sono contento, è un bel momento della mia
vita perchè sono creativo, scrivo un sacco di musica e ho voglia di stare con la musica e stare con
la gente.
F4A. Complimenti perchè si sente, nonostante la giornata pesante che ci hai detto, che però quando
parli ti illumini.
NICK. Perciò ai ragazzi giovani dico: "vieni a vedere la musica dal vivo! vai a vederla sempre perchè ti arricchisce moltissimo". Anche qui al Blue Note, se sei di queste parti, perché c'è uno sconto
per i ragazzi giovani per vedere i concerti (e qui puoi vedere i migliori del mondo che passano di qua).
In dieci anni abbiamo portato veramente i migliori talenti del mondo e li puoi vedere veramente; a
volte facciamo anche le master class, puoi anche incontrare l'artista, stringergli la mano. Sono cose
importanti, anche solo toccare, salutare un artista, avere un sorriso, un contatto, fa parte della musica, ogni cosa che respiri.
Vieni a trovarmi al Blue Note o cercami in Radio la notte su Radio Monte Carlo, dalle 22.00 per
Monte Carlo Nights e, se curiosi, cerca i mei CD nella rete!
F4A: certamente lo faremo, Nick!!! grazie per il tempo che hai dedicato agli amici di Friends4Arts.
Possiamo usare una frase tua? NICE ONE!!!
NICK. Grazie a voi e buon lavoro!
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