Università degli Studi - Roma 3 Il ruolo dei distretti industriali nell

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Università degli Studi - Roma 3
Il ruolo dei distretti industriali
nell’economia italiana
1
AGENDA
{
L’economia italiana nello scenario internazionale
{
La struttura produttiva
{
I Distretti Industriali
{
Le politiche a supporto dei distretti
{
L’esperienza nei distretti industriali: alcuni esempi
2
L’ECONOMIA ITALIANA
ITALIANA NELLO
NELLO SCENARIO
SCENARIO INTERNAZIONALE
INTERNAZIONALE (1/5)
(1/5)
L’ECONOMIA
Nel 2003,
2003, ilil PIL
PIL pro-capite
pro-capite aa parità
parità didi potere
potere d’acquisto
d’acquisto inin Italia
Italia èè stato
stato pari
pari aa 109
109 (media
(media UEUE•• Nel
25=100). L’Italia
L’Italia èè inin linea
linea con
con lala Germania
Germania (108,7)
(108,7) lala Francia
Francia (112,9),
(112,9), ma
ma èè distante
distante dagli
dagli Stati
Stati
25=100).
Uniti(152,1).
(152,1).
Uniti
Fatta100
100lalamedia
mediadei
deipaesi
paesiUE-25,
UE-25,durante
duranteililperiodo
periodo1996-2002
1996-2002ililPIL
PILpro-capite,
pro-capite,ha
harilevato
rilevatoun
un
•• Fatta
trend negativo.
negativo. Questo
Questo andamento
andamento èè comune
comune aiai maggiori
maggiori paesi
paesi europei.
europei. Nonostante
Nonostante ciò
ciò inin alcuni
alcuni
trend
paesicome
comelalaGrecia,
Grecia,lalaSpagna
Spagnaeel’Irlanda,
l’Irlanda,tale
talerapporto
rapportoèècresciuto.
cresciuto.
paesi
152,1
PIL pro-capite a parità di potere d’aquisto,
(EU-25=100) – 2002
90
100,0
109,4
120
112,4
117,8
94,6
76,7
132,6
109,0
120
108,7
150
112,9
180
PIL pro-capite a parità di potere d’acquisto,
(EU-25=100) - Italy, 1996-2004
115
114,8
112,9
113,6
112,1
111,3 111,4
109
110
106,9
60
105
105
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
EU-25
EU-15
Japan
USA
UK
Spain
Portugal
Italy
Ireland
Germany
0
France
30
100
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003* 2004*
* Previsioni
3
L’ECONOMIA ITALIANA
ITALIANA NELLO
NELLO SCENARIO
SCENARIO INTERNAZIONALE
INTERNAZIONALE (2/5)
(2/5)
L’ECONOMIA
PIL italiano
italiano nel
nel 1995
1995 aa prezzi
prezzi costanti
costanti era
era pari
pari aa circa
circa 1.000
1.000 miliardi
miliardi di
di Euro.
Euro. E’
E’
IlIl PIL
cresciuto dell’1,6%
dell’1,6% (media
(media annua)
annua) nel
nel periodo
periodo 1996-2004.
1996-2004. Questo
Questo andamento
andamento sisi èè
cresciuto
dimostrato più
più basso
basso rispetto
rispetto alla
alla media
media UE-25
UE-25 (2,4%)
(2,4%) e,
e, rispetto
rispetto ad
ad alcuni
alcuni paesi
paesi
dimostrato
europei,lontano
lontanodalla
dallamedia
mediadi
diFrancia
FranciaeeRegno
RegnoUnito
Unito(2,5%
(2,5%ee3,1%).
3,1%).
europei,
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
2004
% var. 1996-2004 (on the right side)
UK
0,0
Sweden
0
Spain
2,0
Portugal
400
Netherlands
4,0
Italy
800
Ireland
6,0
Greece
1.200
Germany
8,0
France
1.600
Finland
10,0
Denmark
2.000
Belgium
12,0
Austria
PIL a prezzi di mercato - 2004
e rapporto 1996-2004
(Miliardi di Euro a prezzi
1995)
2.400
4
L’ECONOMIA ITALIANA
ITALIANA NELLO
NELLO SCENARIO
SCENARIO INTERNAZIONALE
INTERNAZIONALE (3/5)
(3/5)
L’ECONOMIA
L’economia italiana,
italiana, dopo
dopo un
un prolungato
prolungato periodo
periodo di
di crescita
crescita ha
ha registrato
registrato una
una
L’economia
diminuzionedel
delPIL
PILpro-capite.
pro-capite.La
Lamedia
mediaannua
annuadel
deltasso
tassodi
dicrescita
crescitaèèstata
statapari
pari
diminuzione
1,2% rispetto
rispetto all’1,8%
all’1,8% degli
degli altri
altri paesi.
paesi. Tuttavia
Tuttavia non
non siamo
siamo molto
molto lontani
lontani da
da
aa 1,2%
quanto fatto
fatto registrare
registrare nello
nello stesso
stesso periodo
periodo da
da Germania
Germania (1,1%)
(1,1%) ee Francia
Francia
quanto
(1,3%).
(1,3%).
8
7
6
PIL pro-capite
5
(tasso di crescita medio
annuo) 1950-2003
4
3
2
1
0
1950-60
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
1960-70
1970-80
Italy
1980-90
Germany
1990-95
France
1995-00
EU-15
USA
2000-03
1990-03
5
L’ECONOMIA ITALIANA
ITALIANA NELLO
NELLO SCENARIO
SCENARIO INTERNAZIONALE
INTERNAZIONALE (4/5)
(4/5)
L’ECONOMIA
Nel 2004,
2004, l’Italia
l’Italia ha
ha esportato
esportato beni
beni ee servizi
servizi per
per un
un totale
totale di
di 360
360 miliardi
miliardi di
di Euro.
Euro. In
In
•• Nel
Europa,questo
questoammontare
ammontareèèminore
minoresolo
soloaaquello
quellodi
diGermania,
Germania,Francia
FranciaeeRegno
RegnoUnito.
Unito.
Europa,
L’andamento delle
delle esportazioni
esportazioni èè stato
stato positivo
positivo fino
fino al
al 2001
2001 (con
(con più
più di
di 280
280 milioni
milioni di
di
•• L’andamento
Euro––prezzi
prezzi1995).
1995).SiSièèregistrata
registrataun’inversione
un’inversionedi
ditendenza
tendenzanei
neiseguenti
seguentitre
treanni.
anni.
Euro
Esportazione di beni e servizi
– Miliardi di Euro (2004)
Esportazione di beni e ervizi
in Italia – Miliardi di Euro
(a prezzi 1995)
945,0
1000,0
300
834,8
750,0
492,6
500,0
419,3
422,2
360,0
250
215,9
250,0
117,5
41,7
* Dati stimati
Japan
USA
UK
Spain*
Portugal
Italy
Ireland*
Germany
France*
0,0
200
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
6
L’ECONOMIA ITALIANA
ITALIANA NELLO
NELLO SCENARIO
SCENARIO INTERNAZIONALE
INTERNAZIONALE (5/5)
(5/5)
L’ECONOMIA
Nel 2003
2003 erano
erano presenti
presenti in
in Italia
Italia 78
78 imprese
imprese non-agricole
non-agricole ogni
ogni mille
mille
•• Nel
abitanti, ilil valore
valorepiù
più alto
alto in
in Europa.
Europa.
abitanti,
Imprese non coinvolte nei settori produttivi primari – 2003
Enterprises
per 1000
inhabitants
Average
size
Dominant
class
Enterprises
per 1000
inhabitants
Average
size
Dominant
class
Austria
33
11,0
Micro
Italy
78
4,2
Micro
Belgium
42
7,5
Micro
Netherlands
35
12,2
LSE
Denmark
38
10,1
SME
Portugal
66
4,6
SME
Finland
43
6,9
LSE
Spain
64
5,8
Micro
France
42
7,6
Micro
Sweden
54
6,6
Micro
Germany
37
10,2
LSE
United Kingdom
37
11,1
LSE
Greece
70
2,3
Micro
EU-15
49
7,2
Micro
Ireland
25
9,6
SME
Fonte:elaborazioni su dati OECD e Commissione Europea 2005
7
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (1/8)
(1/8)
LA
sistema produttivo
produttivo italiano
italiano èè tradizionalmente
tradizionalmente caratterizzato
caratterizzato da
da un
un ampio
ampio
••IlIl sistema
numero di
di piccole
piccole ee medie
medie imprese.
imprese. Nel
Nel passato
passato tale
tale caratteristica
caratteristica ha
ha
numero
rappresentato un
un punto
punto di
di forza
forza del
del nostro
nostro sistema
sistema industriale.
industriale. Oggi,
Oggi,
rappresentato
l’incremento della
della competitività
competitività globale
globale potrebbe
potrebbe trasformare
trasformare questo
questo punto
punto di
di
l’incremento
forzain
inuna
unadifficoltà
difficoltàstrutturale.
strutturale.
forza
In Italia
Italia ilil 99%
99% del
del totale
totale delle
delle imprese
imprese èè rappresentato
rappresentato dalle
dalle Pmi.
Pmi. In
In
••In
particolarepiù
piùdel
del90%
90%delle
delleimprese
impreseha
hameno
menodi
di10
10dipendenti.
dipendenti.
particolare
Intermini
terminidi
dioccupati
occupatile
lemicro
microimprese
imprese (1-9
(1-9 dipendenti)
dipendenti) pesano
pesano per
per ilil48,3%,
48,3%, le
le
ƒƒ In
piccoleimprese
impreseper
perilil20,9%,
20,9%,ed
edililtotale
totaledelle
dellePmi
Pmiper
perl’82,5%.
l’82,5%.
piccole
Le grandi
grandi imprese
imprese contribuiscono
contribuiscono per
per più
più del
del 28%
28% al
al PIL
PIL Italiano
Italiano ee per
per ilil 36%
36% al
al
••Le
valore aggiunto
aggiunto del
del settore
settore industriale
industriale (ad
(ad eccezione
eccezione del
del settore
settore delle
delle
valore
costruzioni).
costruzioni).
Negli ultimi
ultimi anni
anni le
le medie
medie imprese
imprese hanno
hanno confermato
confermato di
di essere
essere le
le più
più
••Negli
dinamichenella
nellastruttura
strutturaproduttiva
produttivaitaliana.
italiana.
dinamiche
8
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (2/8)
(2/8)
LA
Distribuzione percentuale dei lavoratori e
del valore aggiunto per classe dimensionale
120,0
90,0
71,8
99,9
95,2
80,0
60,0
20,0
4,3
0,5
18,5
16,0
12,3
20,9
30,0
21,4
40,0
28,2
34,4
60,0
48,3
100,0
81,5
Distribuzione percentuale delle
imprese per classe dimensionale
0,1
0,0
0,0
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
Micro
Small
Employees
Medium
SMEs
Large
Value Added
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
9
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (3/8)
(3/8)
LA
Imprese per attività economica e classe dimensionale, 2002
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
1-9
10-49
50-249
1-249
250 and more
Total
Numero di imprese
Manufacturing, Mining and Energy
463.052
80.588
10.506
554.146
1.553
555.699
Building sector
513.156
23.527
1.139
537.822
78
537.900
Services
3.006.919
75.402
8.156
3.090.477
1.492
3.091.969
Total
3.983.127
179.517
19.801
4.182.445
3.123
4.185.568
Distribuzione percentuale
Manufacturing, Mining and Energy
83,3
14,5
1,9
99,7
0,3
100,0
Building sector
95,4
4,4
0,2
100,0
0,0
100,0
Services
97,2
2,4
0,3
100,0
0,0
100,0
Total
95,2
4,3
0,5
99,9
0,1
100,0
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
10
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (4/8)
(4/8)
LA
Occupati per attività economica e classe dimensionale di imprese, 2002
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
1-9
10-49
50-249
1-249
250 and more
Total
Numero di occupati
Manufacturing, Mining and Energy
1.230.838
1.505.791
1.012.063
3.748.692
1.206.246
4.954.938
Building sector
1.045.386
383.693
98.091
1.527.170
47.850
1.575.020
Services
5.176.923
1.325.067
785.277
7.287.267
1.598.896
8.886.163
Total
7.453.147
3.214.551
1.895.431
12.563.129
2.852.992
15.416.121
Distribuzione percentuale
Manufacturing, Mining and Energy
24,8
30,4
20,4
75,7
24,3
100,0
Building sector
66,4
24,4
6,2
97,0
3,0
100,0
Services
58,3
14,9
8,8
82,0
18,0
100,0
Total
48,3
20,9
12,3
81,5
18,5
100,0
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
11
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (5/8)
(5/8)
LA
Valore aggiunto per attività economica e dimensione di imprese, 2002
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
1-9
10-49
50-249
1-249
250 and more
Total
Valore aggiunto
Manufacturing, Mining and Energy
32.560
58.226
53.561
144.347
81.147
225.495
Building sector
28.704
14.158
4.188
47.050
2.536
49.586
Services
136.524
50.333
33.912
220.769
78.527
299.294
Total
197.788
122.716
91.661
412.165
162.210
574.376
Distribuzione percentuale
Manufacturing, Mining and Energy
14,4
25,8
23,8
64,0
36,0
100,0
Building sector
57,9
28,6
8,4
94,9
5,1
100,0
Services
45,6
16,8
11,3
73,8
26,2
100,0
Total
34,4
21,4
16,0
71,8
28,2
100,0
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
12
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (6/8)
(6/8)
LA
Italia ilil 26%
26% del
del totale
totale delle
delle esportazioni
esportazioni nelle
nelle imprese
imprese èè così
così suddiviso:
suddiviso: lele grandi
grandi imprese
imprese
•• InIn Italia
esportanocirca
circailil34,6%,
34,6%,ilil29%
29%lelemedie
medieed
edilil7,6%
7,6%lelepiccole
piccoleeemicro
microimprese.
imprese.
esportano
Leimprese
impreseche
cheesportano
esportanohanno,
hanno,ininmedia,
media,una
unamigliore
miglioreperformance
performanceinintermini
terminididivalore
valoreaggiunto,
aggiunto,
•• Le
produttivitàdel
dellavoro
lavoroeeammontare
ammontaredegli
degliinvestimenti
investimentiper
peroccupati.
occupati.
produttività
I maggiori indicatori per imprese manifatturiere esportatrici e non - 2002
Average size (a)
Employees
Value added
(Mln Euro)
Value added per
employee
(‘000 Euro)
Investments per
employee
(‘000 Euro)
Total Exports (% of
turnover)
Exporting enterprises
1-9
4,3
182.281
6.614
36,3
8,2
27,2
10-19
13,9
282.658
10.835
38,3
7,3
28,5
20-49
30,4
454.951
21.181
46,6
8,7
27,5
50-249
99,5
787.720
41.721
53,0
8,9
35,2
250 and more
744,5
953.658
55.117
57,8
10,0
39,4
Total
30,6
2.661.268
135.468
50,9
9,1
35,4
1-9
2,5
1.035.301
24.473
23,6
4,1
-
10-19
13,2
437.557
13.046
29,8
4,5
-
20-49
28,4
305.807
11.337
37,1
5,4
-
50-249
85,6
204.911
9.997
48,8
8,0
-
250 and more
679,5
137.941
8.693
63,0
9,7
-
4,6
2.121.517
67.546
31,8
5,1
-
Non exporting enterprises
Total
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
13
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (7/8)
(7/8)
LA
Nei settori
settori del
del Made
Made in
in Italy
Italy (cibo
(cibo ee bevande,
bevande, tessile
tessile ee calzature,
calzature, pelle,
pelle, legno
legno
••Nei
edarredamento)
arredamento)lavorano
lavoranocirca
circailil35,7%
35,7%del
deltotale
totaledegli
deglioccupati.
occupati.
ed
contributodel
delMade
Madein
inItaly
Italyal
altotale
totale del
delvalore
valore aggiunto
aggiunto eedegli
degliinvestimenti
investimenti
••IlIlcontributo
piùlimitato.
limitato.
èèpiù
Distribuzione percentuale dei lavoratori per
attività economica – Manuifatturiere, 2002
Distribuzione percentuale delle imprese per
attività economica – Manifatturiere, 2002
60
60
48,1
35,9
40
35,7
40
39,0
25,3
16,0
20
0
20
0
Made in Italy
Mechanical
equipment
Other
manufacturing
sectors
Made in Italy
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
Mechanical
equipment
Other
manufacturing
sectors
14
LA STRUTTURA
STRUTTURA PRODUTTIVA
PRODUTTIVA ED
ED IL
IL RUOLO
RUOLO DELLE
DELLE Pmi
Pmi (8/8)
(8/8)
LA
Distribuzione percentuale delle imprese per attività economica e classe dimensionale – Manifattura, 2002
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
Total
1-9
10-49
50-249
1-249
250 and more
Made in Italy
86,6
12,0
1,3
99,9
0,1
100,0
Mechanical equipment
81,4
16,2
2,1
99,7
0,3
100,0
Other manufacturing sectors
78,5
17,9
3,1
99,4
0,6
100,0
Total
83,4
14,4
1,9
99,7
0,3
100,0
Distribuzione percentuale dei lavoratori per attività economica e classe dimensionale – Manifattura, 2002
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
Total
1-9
10-49
50-249
1-249
250 and more
Made in Italy
34,5
33,7
19,4
87,6
12,4
100,0
Mechanical equipment
23,2
32,3
21,7
77,2
22,8
100,0
Other manufacturing sectors
16,1
25,0
22,4
63,5
36,5
100,0
Total
25,5
31,0
21,0
77,5
22,5
100,0
Distribuzione percentuale del valore aggiunto per attività economica e classe dimensionale – Manifattura, 2002
Micro
Small
Medium
SMEs
Large
Total
1-9
10-49
50-249
1-249
250 and more
Made in Italy
21,7
32,1
25,3
79,1
20,9
100,0
Mechanical equipment
15,8
30,1
26,5
72,4
27,6
100,0
Other manufacturing sectors
9,0
21,1
25,2
55,2
44,8
100,0
Total
15,3
27,8
25,7
68,8
31,2
100,0
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
15
DISTRETTI INDUSTRIALI
INDUSTRIALI (1/7)
(1/7)
II DISTRETTI
Che cos’è
cos’è un
un Distretto
Distretto Industriale
Industriale
Che
distretto “industriale
“industriale marshalliano”
marshalliano” èè un’entità
un’entità socio
socio –– economica
economica caratterizzata
caratterizzata
IlIl distretto
dalla compresenza
compresenza attiva,
attiva, in
in un’area
un’area territoriale
territoriale circoscritta,
circoscritta, naturalisticamente
naturalisticamente ee
dalla
storicamente determinata,
determinata, di
di una
una comunità
comunità di
di persone
persone ee di
di una
una popolazione
popolazione di
di imprese
imprese
storicamente
industriali.
industriali.
Caratteristichedel
delDistretto
Distretto
Caratteristiche
Strettarelazione
relazionetra
trale
leimprese
impresecomponenti
componentiililDistretto
Distrettoeetra
traqueste
questeeele
leistituzioni;
istituzioni;
•• Stretta
Elevataflessibilità
flessibilitàche
chepermette
permetteuna
unariconversione
riconversionead
aduna
unanuova
nuovadomanda;
domanda;
•• Elevata
Presenzadi
diistituzioni
istituzionilocali,
locali,
•• Presenza
Produzionispecifiche
specifiche
•• Produzioni
Orientamentoall’export
all’export
•• Orientamento
Trale
leragione
ragionedel
delsuccesso
successodei
deiDistretti
Distretti
Tra
Elevatoknow
knowhow;
how;sviluppo
sviluppodi
diricerca
ricercaeeinnovazione
innovazionedi
diprodotto
prodottoeedi
diprocesso;
processo;
•• Elevato
Utilizzodi
dieconomie
economiedi
discala
scalaper
perililcontenimento
contenimentodei
deicosti
costidi
diproduzione.
produzione.
•• Utilizzo
16
DISTRETTI INDUSTRIALI
INDUSTRIALI (2/7)
(2/7)
II DISTRETTI
Numero di distretti industriali per area geografica (ISTAT)
Centro (60)
Sud (15)
Nord-Ovest (59)
Nord-Est (65)
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
199 Distretti
Distretti industriali
industriali
•• 199
2.474 Municipalities
Municipalities (31%
(31% del
del totale)
totale)
•• 2.474
14,2 milioni
milioni di
di residenti
residenti (25%
(25% rispetto
rispetto al
al totale
totale in
in Italia)
Italia)
•• 14,2
238.000 siti
siti manufatturieri
manufatturieri (40%
(40% dell’Italia)
dell’Italia)
•• 238.000
2,2 milioni
milioni di
di occupati
occupati in
in attività
attività manifatturiere
manifatturiere (45%
(45% dell’Italia)
dell’Italia)
•• 2,2
17
18
DISTRETTI INDUSTRIALI
INDUSTRIALI (4/7)
(4/7)
II DISTRETTI
Numero di Distretti per specializzazione produttiva
70
70
60
50
40
37
33
28
30
17
20
8
10
6
0
Textiles and Furnishing,
clothing
tiles end
ceramic
goods
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
Mechanical Leather and
equipment footwear
Food and
beverages
Others
Pulp, paper,
printing and
publishing
Le specializzazioni
specializzazioni più
più comuni
comuni sono:
sono:
Le
Tessile ee abbigliamento
abbigliamento (70
(70 distretti
distretti con
con ilil33%
33% occupati
occupati nel
nel manifatturiero).
manifatturiero).
•• Tessile
Arredamento
•• Arredamento
Meccanica (33
(33 distretti
distretti con
con ilil 27%
27% occupati
occupati nel
nel manifatturiero)
manifatturiero)
•• Meccanica
Nell’80% dei
dei distretti
distretti manifatturieri
manifatturieri ii lavoratori
lavoratori sono
sono occupati
occupati nei
nei settori
settori sopra
sopra descritti
descritti
•• Nell’80%
19
DISTRETTI INDUSTRIALI
INDUSTRIALI (5/7)
(5/7)
II DISTRETTI
Nel periodo
periodo 1991-2001,
1991-2001, ililnumero
numero degli
deglioccupati
occupati èè sceso
sceso rispettivamente
rispettivamente di
di –1,8%
–1,8% ee -0,4%
-0,4%
•• Nel
Prima del
del 1991,
1991, èèstato
stato rilevato
rilevato un
un incremento
incremento del
del numero
numero degli
degli occupati
occupati nei
nei distretti
distretti rispetto
rispetto
•• Prima
a
quelli
in
zone
non
distrettuali.
a quelli in zone non distrettuali.
Andamento degli occupati nel manifatturiero nel periodo 1991-2001
4,0
1,5
2,0
0,3
0,0
-2,0
-4,0
-6,0
1991-1996
1996-2001
1991-2001
-0,4
-2,2
-5,0
-8,0
-10,0
-12,0
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
-10,2
Districts
Not districts area
In accordo
accordo con
con una
una recente
recente analisi
analisi dell’ISAE,
dell’ISAE, ilil turnover
turnover degli
degli occupati,
occupati, ilil ROE
ROE ee ilil ROI
ROI mostrano
mostrano un
un
In
migliore andamento
andamento per
per le
le imprese
imprese all’interno
all’interno dei
dei distretti
distretti rispetto
rispetto aa quelle
quelle esterne
esterne ad
ad un
un distretto
distretto
migliore
industriale.
industriale.
20
DISTRETTI INDUSTRIALI
INDUSTRIALI (6/7)
(6/7)
II DISTRETTI
distretti industriali
industriali esportano
esportano circa
circa ilil 45%
45% del
del totale
totale delle
delle esportazioni
esportazioni
II distretti
nazionali
nazionali
Esportazioni dei Distretti industriali per attività economica (valori %; 2003)
90%
84%
80%
70%
65%
61%
60%
58%
57%
50%
40%
30%
22%
18%
20%
10%
10%
0%
Textiles-clothing
Leather and
Footwear
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
Mechanical
equipment
Musical
instrument-toygoldsmithing
Furnishing-tilesceramic goods
Food
Pulp-paperprintingpublishing
Chemistry
22
DISTRETTI INDUSTRIALI
INDUSTRIALI (7/7)
(7/7)
II DISTRETTI
Crescita dell’Export per attività economica
20002001
20012002
20022003
Media Annuale
2001-2003
Foods
7,60%
6,50%
-0,70%
4,50%
Pulp-paper-printing-publishing
3,10%
7,70%
-0,60%
3,40%
Chemistry
3,30%
2,60%
-0,30%
1,90%
Mechanical equipment
6,20%
-5,40%
-2,50%
-0,50%
Textiles-clothing
7,60%
-4,40%
-7,40%
-1,40%
Leather and footwear
8,50%
-6,90%
-10,20%
-2,80%
Furnishing-tiles-ceramic goods
1,60%
-1,60%
-9,90%
-3,30%
Musical instrument-toy-goldsmithing
-7,50%
-5,50%
-27,40%
-13,50%
TOTAL Sectors
5,60%
-4,30%
-5,40%
-1,30%
Settori
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
22
Le politiche
politiche di
di sviluppo
sviluppo per
per ii distretti
distretti industriali
industriali (1/3)
(1/3)
Le
1. Consolidamento
Consolidamento ee sviluppo
sviluppo dei
dei distretti
distretti esistenti
esistenti
1.
••
Azioni al
al livello
livello locale
locale per
per incrementare
incrementare la
la competitività
competitività delle
delle imprese
imprese attraverso
attraverso la
la costruzione
costruzione
Azioni
diinfrastrutture,
infrastrutture,la
lacostituzione
costituzionedi
diaccordi
accorditra
trale
lediverse
diverseistituzioni
istituzionidistrettuali
distrettuali
di
••
Le imprese
imprese che
che operano
operano nei
nei distretti
distretti beneficiano
beneficiano di
di programmi
programmi di
di sviluppo
sviluppo creati
creati appositamente
appositamente
Le
perquesto
questotipo
tipodi
diaziende
aziende(in
(ingenere
generePmi)
Pmi)
per
2. Identificazione
Identificazione di
di nuovi
nuovi distretti
distretti
2.
••
••
Lalegislazione
legislazionenazionale
nazionaleha
hadelegato
delegatoalle
alleregioni
regionila
lagestione
gestionedei
deidistretti
distrettiindustriali
industrialidi
di
La
competenza
competenza
Allafine
finedel
del2004,
2004,161
161distretti
distrettiin
in12
12delle
delle20
20regioni
regioniitaliane
italianesono
sonostati
statiformalmente
formalmentericonosciuti
riconosciuti
Alla
Nella fase
fase iniziale
iniziale II distretti
distretti sono
sono stati
stati identificati
identificati secondo
secondo le
le abituali
abituali classificazioni.
classificazioni. Alcune
Alcune
Nella
regioni come
come Lombardia
Lombardia ee Veneto
Veneto hanno
hanno recentemente
recentemente identificato
identificato nuovi
nuovi distretti
distretti produttivi
produttivi
regioni
anchein
inbase
baseal
alciclo
ciclodel
delprodotto
prodottoeesenza
senzaililrequisito
requisitodella
dellaterritorialità.
territorialità.
anche
23
Le politiche
politiche di
di sviluppo
sviluppo per
per ii distretti
distretti industriali
industriali (2/3)
(2/3)
Le
Numero dei distretti (Regioni) per specializzazione produttiva
45
42
40
35
31
28
30
25
20
20
13
15
12
8
10
7
5
0
Textiles and
clothing
Mechanical
equipment
Furnishing, tiles
end ceramic
goods
Leather and
footwear
Food and
beverages
Musical
Other Industrial Other Services
instrument-toyactivities
goldsmithing
Fonte: Elaborazioni su dati regionali ISTAT
Altre attività
attività industriali:
industriali: carta,
carta, chimica,
chimica, plastica,
plastica, ecc.
ecc.
Altre
Altri servizi:
servizi: logistica,
logistica, software
software ee tecnologie
tecnologie avanzate;
avanzate; 11
11 distretti
distretti che
che operano
operano in
in questi
questi
Altri
settori sono
sono stati
stati identificati
identificati in
in Veneto
Veneto ee in
in Abruzzo.
Abruzzo.
settori
24
Le politiche
politiche di
di sviluppo
sviluppo per
per ii distretti
distretti industriali
industriali (3/3)
(3/3)
Le
Consolidamento ee sviluppo
sviluppo dei
dei distretti
distretti esitenti
esitenti
Consolidamento
(L’esperienza del
del Veneto)
Veneto)
(L’esperienza
Le imprese
imprese presentano
presentano un
un progetto
progetto alla
alla locale
locale Camera
Camera del
del Commercio
Commercio
•• Le
alla Regione
Regione per
per l’approvazione
l’approvazione finale.
finale.
ee alla
progetto può
può riguardare,
riguardare, ad
ad esempio,
esempio, la
la creazione
creazione ee promozione
promozione di
di
•• IlIl progetto
un marchio
marchio di
di distretto
distretto
un
progetti sono
sono basati
basati sull’utilizzo
sull’utilizzo di
di risorse,
risorse, strutture
strutture ee manodopera
manodopera
•• II progetti
locale
locale
25
L’ESPERIENZA DI
DI SVILUPPO
SVILUPPO DEI
DEI DISTRETTI:
DISTRETTI: ALCUNI
ALCUNI ESEMPI
ESEMPI (1/4)
(1/4)
L’ESPERIENZA
Innovazione, tecnologia e trasferimento tecnologico
Distrettoindustriale
industriale
Distretto
dell’abbigliamentonella
nella
dell’abbigliamento
provinciadidiBari
Bari
provincia
Distrettoindustriale
industrialedelle
delle
Distretto
calzature
calzature
importantesupportare
supportareleleattività
attivitàlegate
legatealaltrasferimento
trasferimentotecnologico
tecnologico
E’E’importante
coinvolgendo nei
nei processi
processi locali
locali anche
anche lele Associazioni
Associazioni didi categoria
categoria ee i i
coinvolgendo
diversiattori
attorieconomici
economicidistrettuali
distrettuali
diversi
progettoèèstato
statostrutturato
strutturatoininmodo
mododa
dafacilitare
facilitarel’incontro
l’incontrotra
traaziende
aziende
IlIlprogetto
produttricieefornitori.
fornitori.
produttrici
questocaso
casoèèininatto
attoun
unaccordo
accordodidicollaborazione
collaborazioneindustriale
industrialetra
trailil
InInquesto
distretto industriale
industriale delle
delle calzature
calzature didi Bari
Bari ee lala Riviera
Riviera del
del Brenta
Brenta
distretto
(scambiodiditecnologie,
tecnologie,diffusione
diffusionedidiassetti
assetticompetitivi,
competitivi,investimenti
investimentiinin
(scambio
innovazione)
innovazione)
26
L’ESPERIENZA DI
DI SVILUPPO
SVILUPPO DEI
DEI DISTRETTI:
DISTRETTI: ALCUNI
ALCUNI ESEMPI
ESEMPI (2/4)
(2/4)
L’ESPERIENZA
Politica industriale e competitività
Prato:Distretto
Distretto
Prato:
industrialedel
delTessile
Tessileee
industriale
Abbigliamento
Abbigliamento
CivitaCastellana:
Castellana:
Civita
Distrettoindustriale
industrialedella
della
Distretto
ceramica
ceramica
Definizionedidinuove
nuovepolitiche
politicheindustriali
industrialiaasupporto
supportodel
delsettore
settoretessiletessileDefinizione
abbigliamentoaaPrato
Pratoeedella
dellaceramica
ceramicaaaCivita
CivitaCastellana
Castellana
abbigliamento
Glistudi
studieffettuati
effettuaticomprendono
comprendonoanalisi
analisiquantititive
quantititivebasate
basatesu
su
Gli
informazionidesk,
desk,analisi
analisiqualitative,
qualitative,ecc
ecc
informazioni
Vengonoquindi
quindiindicate
indicatedelle
dellelinee
lineeguida
guidastrategiche
strategicheper
perlala
Vengono
competitivitàdelle
delleimprese.
imprese.
competitività
Identificazione dei distretti industriali
Lazio:identificazione
identificazionedidi
Lazio:
distrettiindustriali
industriali
distretti
NelLazio
Laziosisista
staprocedendo
procedendoall’identificazione
all’identificazionedidinuovi
nuovidistretti
distretti
Nel
industriali.InInquesto
questocaso,
caso,dopo
dopoun’analisi
un’analisidel
delterritorio,
territorio,viene
viene
industriali.
selezionatauna
unametodologia
metodologiadididefinizione
definizionedel
deldistretto.
distretto.
selezionata
27
L’ESPERIENZA DI
DI SVILUPPO
SVILUPPO DEI
DEI DISTRETTI:
DISTRETTI: ALCUNI
ALCUNI ESEMPI
ESEMPI (3/4)
(3/4)
L’ESPERIENZA
Aree industriali
Dalle fine degli anni ’50 in Italia è stata promossa
la creazione di aree industriali di supporto
all’industrializzazione
{
Le aree di eccellenza vengono selezionate in base ad
alcuni “fattori di attrattività”
{
I “fattori di attrattività” considerati per le selezioni
sono:
9 dotazione infrastutturale nell’area
9 accessibilità e logistica
9 acqua e fornitura di energia
9 servizi di business
{
Molte delle nuove Pmi hanno localizzato le
proprie produzioni in queste nuove aree industriali
{
Ad oggi nel Sud Italia sono presenti circa 170 aree
industriali
{
28
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