schema relazione mis..

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NOME E COGNOME
CLASSE
REL. N.
DATA
SVOLGIMENTO
DATA
CONSEGNA
TITOLO RELAZIONE
SCHEMA ELETTRICO
INSERIRE DISEGNO
usando i simboli delle norme CEI
STRUMENTI DI MISURA ADOPERATI
Num.
Denominazione
Marca e tipo
Portata o
Range
Precisione o
Accuracy
Num. Invent.
ATTREZZI ADOPERATI
Num.
Denominazione
Istituto d’Istruzione Superiore “ L. NOBILI” Reggio Emilia
Marca e tipo e note
Num. Invent.
1
NOME E COGNOME
CLASSE
REL. N.
DATA
SVOLGIMENTO
DATA
CONSEGNA
TITOLO RELAZIONE
- SCOPO DELLA PROVA
Riprendendo il titolo, descrivere in modo più dettagliato cosa si intende fare/verificare/dimostrare
con questa esperienza.
- CENNO TEORICO
Riportare in questo paragrafo le nozioni teoriche ESSENZIALI riguardanti l’oggetto della prova.
NON mettere tutta la teoria dell’elettrotecnica a partire dalla rana di Galvani....
NON mettere nozioni generiche (tipo le caratteristiche dei materiali conduttori, la matematica delle
sinusoidi, o la storia del parafulmine di Franklin....) che non aggiungono alcun valore allo scritto
ma servono solo per riempire il foglio
Vanno inserite, e SPIEGATE, le formule necessarie per i calcoli.
I termini delle formule vanno sempre esplicitati con nota a parte.
(es Vx= R1 xIA dove:
Vx= Tensione ai capi della R1;
IA=Corrente che attraversa la R1)
Gli apici e i pedici vanno messi correttamente, quindi V 0 e non V0;
- CRITERI DI SCELTA DEGLI STRUMENTI
In questo paragrafo bisogna riportare i criteri che hanno portato alla scelta di uno strumento fra i
tanti disponibili. Spiegare come e perché si sono scelti:
- il tipo (analogico o digitale)
- le portate.
Per la scelta strumenti bisogna conoscere:
- il tipo della prova
- la relativa parte teorica
- le caratteristiche indicative dell’oggetto da misurare
- eventuali limiti degli attrezzi utilizzati, quali resistenze, induttanze, condensatori e altri
eventuali componenti, caratteristiche di uscita (V ed I) del banco di alimentazione.
- CONDOTTA DELLA PROVA
In questo paragrafo bisogna descrivere brevemente le varie fasi dello svolgimento della prova stessa
e le caratteristiche degli attrezzi e dei componenti (Es il variac del banco di alimentazione, le
resistenze, induttanze, condensatori e altri componenti).
In questo, come negli altri punti, bisogna scrivere con i seguenti criteri:
- esprimersi in italiano corretto
- utilizzare un linguaggio di tipo tecnico, evitando commenti e impressioni personali e
senza verbi in prima persona singolare o plurale (es da NON scrivere: “ho montato il
circuito; abbiamo dato tensione; il prof. ha letto gli strumenti, ecc..”)
- NON descrivere cose inutili (sempre per riempire i fogli......) come, ad esempio, la
sequenza dei collegamenti dei vari componenti, tipo: “con un cavo si collegato il generatore
e un morsetto dell’amperometro, poi con un altro cavo si collegato l’altro morsetto
del’amperometro e quello della resistenza, ecc...”
- CALCOLI
I calcoli dovranno essere svolti mostrando tutti i passaggi per arrivare al risultato.
Istituto d’Istruzione Superiore “ L. NOBILI” Reggio Emilia
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NOME E COGNOME
CLASSE
REL. N.
DATA
SVOLGIMENTO
DATA
CONSEGNA
TITOLO RELAZIONE
Le formule (quelle illustrate nel Cenno Teorico), vanno sempre scritte PRIMA in forma letterale
(con le lettere giuste ovviamente; ad es. la potenza si indica con P e non con W, che indica invece
l’unità di misura) e poi in forma numerica.
Le grandezze risultanti devono recare l’unità di misura entro parentesi quadra; es [W]
I calcoli vanno scritti per intero UNA sola volta. Tutti i risultati di serie di calcoli simili vanno
semplicemente riportati nell’apposita tabella.
Di solito è opportuno fare calcoli con almeno 3 cifre significative (precisione al centesimo) o 4
(precisione al millesimo), a seconda della precisione degli strumenti utilizzati.
Avere uno strumento con precisione dell’1% (3 cifre) e fare calcoli con risultati di questo tipo:
12,7345 vuol dire non aver capito cosa sono le cifre significative.......
- TABELLE E GRAFICI
Quando si fanno serie di misure dello stesso tipo ma variando i parametri, è per realizzare tabelle e
grafici che servono per visualizzare come le grandezze variano le une rispetto alle altre.
Le tabelle devono avere un titolo e riportare nella prima riga le grandezze e le relative unità di
misura; nelle righe e colonne interne vanno riportati solo i numeri, come nell’esempio indicato (con
3 cifre significative).
Valori di V e I relativi ad R1
V [V]
I [A]
5,03
1,21
10,0
2,43
15,1
3,59
Le tabelle si devono suddividere in:
- tabelle dei VALORI MISURATI
- tabelle dei VALORI CALCOLATI
Nelle tabelle dei valori calcolati, andrà sempre messa almeno una colonna dei valori misurati che
serve da riferimento per i calcoli.
Istituto d’Istruzione Superiore “ L. NOBILI” Reggio Emilia
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NOME E COGNOME
CLASSE
REL. N.
DATA
SVOLGIMENTO
DATA
CONSEGNA
TITOLO RELAZIONE
I grafici devono avere :
- un titolo o una spiegazione
- devono riportare in ascisse e ordinate le grandezze e le relative unità di misura
- i valori delle grandezze misurate devono essere riportati
- utilizzare delle proporzioni corrette in rapporto allo spazio disponibile
- CONCLUSIONI
In questo paragrafo non si devono scrivere cose come: la prova è venuta, abbiamo ottenuto i
risultati desiderati, il metodo Tal dei Tali è valido, ecc..
Non si devono nemmeno fare osservazioni con calcoli e altre considerazioni che sono di
“competenza” del cenno teorico....
Evitare termini come : grande, piccolo, poco, tanto, alto, basso,ecc.. se non c’è un’altra grandezza
di riferimento.
Nelle conclusioni si devono commentare i grafici e i risultati specificando cosa si è appreso nello
svolgimento della prova.
Se, come spesso capita, certi risultati sono difformi (poco o tanto) rispetto alla teoria, bisogna darne
giustificazione valida nelle conclusioni.
Se non ci sono ragioni “valide” sarà necessario “indagare” per capire se si sono fatti errori nella
prova, se ci sono strumenti che non funzionano bene, se sono stati commessi errori nei calcoli.
MAI FARE “VENIRE” LE PROVE PER FORZA.........
riferimenti internet:
http://www.maffucci.it/2011/09/23/come-realizzare-una-relazione-tecnica-di-laboratorio/
http://www.isisromero.gov.it/la-scuola/offerta-aggiuntiva/progetti-conclusi/filmare-lafisica/copy_of_filmare-la-fisica/Come_si_fa_una_relazione.pdf
BUON LAVORO!
Prof. Alberto Sgarbi
Istituto d’Istruzione Superiore “ L. NOBILI” Reggio Emilia
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