Mercato del lavoro e JOBS ACT

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Mercato del lavoro
e JOBS ACT
Giuseppe Garofalo
Unitus
Nozioni preliminari
• MdL: l'insieme dei meccanismi che regolano
l'incontro tra i posti di lavoro vacanti
[domanda di lavoro] e le persone in cerca
di occupazione [offerta di lavoro] e che
sottostanno alla formazione dei salari [duplice
natura del salario: voce di costo ma anche
reddito che consente
la spesa di consumo]
Mercati dei beni e
mercati dei fattori
L'incontro domanda/offerta di lavoro non avviene su un
mercato impersonale, ma è condizionato da:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
l'esistenza di una pluralità di mercati della domanda e dell'offerta, in relazione alle
caratteristiche delle società locali
fenomeni di mismatch occupazionale dovuti all'inadeguatezza delle qualifiche, alla selettività
dell'offerta, all'incompatibilità delle culture del lavoro, ecc.
l'esistenza di mercati locali del lavoro o “zone specifiche” dell'economia
lo scambio non solo di capacità lavorativa anonima, sia pur qualificata grazie alle capacità
professionali acquisite, ma dell'intera personalità del lavoratore con tutte le sue
caratteristiche intrinseche
la regolazione giuridica del mercato del lavoro e dalla possibilità di eluderla
le politiche del lavoro e dell'occupazione (nazionali e/o locali)
i sistemi di relazioni industriali
l'intervento di istituzioni di sostegno all'incontro domanda/offerta (centri per l'impiego,
agenzie private d'intermediazione, uffici di collocamento)
la persistenza di segmenti dell'economia regolati dalla tradizione e da vincoli familistici e
comunitari
l'operare di organizzazioni illegali, quali ad es. il caporalato.
Disequilibrio, istituzioni,
mercati imperfetti
Il Mdl come istituzione sociale
Tipologie di disoccupazione
• Volontaria
Individui che non sono disponibili
a lavorare al salario di mercato e
che troverebbero un impiego
riducendo le richieste salariali
[Naturale]
La disoccupazione dipende dal
basso livello della domanda
aggregata di beni e servizi
• Involontaria
• Tecnologica
• Strutturale
I disoccupati non possiedono le
professionalità richieste o c’è
carenza di capitale
Formule magiche
• Y = f (N)
o
• N = f (Y)
con
Y=C+I+G+X–M
Il fattore tecnologia:
disoccupazione tecnologica
e deflazione dei prezzi
•Nel 1990 i tre colossi dell'automotive statunitense (GM, Ford e Chrysler) fatturavano 36
miliardi di dollari dando lavoro a oltre un milione di persone. Oggi i tre colossi del digitale
(Apple, Google e Facebook) fatturano più di un trilione di dollari dando lavoro a 136mila
persone.
•Secondo uno studio del 2013 della Oxford University, il 47% dei lavori oggi presenti negli
Stati Uniti può essere affidato a computer nel giro dei prossimi 10-20 anni.
•La questione si lega al ribasso del costo della tecnologia: secondo una recente ricerca
Bloomberg, il pc oggi costa il 99,9% in meno che nel 1980. Lo stesso per i software: nel
2015 hanno un prezzo che è appena lo 0,7% di quello di 35 anni fa. La rivoluzione
tecnologica ha inciso anche sulle macchine fotografiche: dal gennaio 2000 a oggi, il loro
costo è precipitato del 75%. In realtà, per chi scatta foto semplicemente con lo
smartphone, il costo è sceso del 100% rispetto al gennaio 2000.
Tre “tassi” …
I tre “tassi” in Italia
Un’analisi a livello disaggregato
Area euro vs Usa
Popolazione 25-34 anni
per grado di istruzione
NEET 15-29 anni
Not (engaged) in
Education, Employment
or Training
Tipologie contrattuali
•
Lavoro subordinato - La caratteristica di questo tipo di contratto è la dipendenza.
Si distingue in due tipologie fondamentali: a tempo indeterminato e a tempo
determinato. All'interno di questa categoria viene collocata la maggior parte dei
contratti esistenti;
•
Lavoro autonomo - La caratteristica di questo tipo di contratto è l'assenza di un
vincolo di subordinazione con un altro soggetto;
•
Lavoro parasubordinato - Questo tipo di contratto non prevede un rapporto di
dipendenza tra lavoratore e datore di lavoro, ma prevede l'impegno del lavoratore
ad offrire una prestazione professionale a fronte di una retribuzione;
•
Contratti di formazione - sono sostanzialmente i contratti di apprendistato;
•
Contratti speciali - riguardano rapporti di lavoro legati per esempio alla
stagionalità.
Il lavoro che cambia
• Centralità dei servizi
• Insiders/outsiders
• Nuove forme di organizzazione del lavoro: fine dell’approccio
taylorista-fordista e suo corrispettivo nel lavoro burocratico
• Ruolo della flessibilità organizzativa e
dell’imprenditività/creatività del singolo
• Centralità della conoscenza/capitale umano (aggiornamento
costante)
• Ruolo dell’ITC
• Ridimensionamento delle economie di scala, da coniugare con
economie di scopo legate alla differenziazione del prodotto
Un esempio: l’editoria
Le politiche del lavoro
•
•
•
Le politiche PASSIVE puntano a contrastare la disoccupazione e i disagi ad essa
connessi predisponendo misure di supporto come il sostegno al reddito.
Le politiche ATTIVE si articolano lungo le quattro direttrici indicate prima
nell'Agenda di Lisbona e poi nella Strategia Europea per l'Occupazione (SEO) :
- Occupabilità: migliorare le capacità di un individuo di inserirsi nel mercato
del lavoro
- Adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per renderle compatibili
con le esigenze del mercato
- Imprenditorialità: sviluppare qualità e spirito imprenditoriali per avviare
un'azienda e contribuire all'autoimpiego
- Pari opportunità: favorire politiche di uguaglianza per aumentare i tassi di
occupazione femminile.
Gli strumenti per realizzare questi obiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,
gli strumenti di orientamento, l'alternanza scuola lavoro, i tirocini e le work
experiences.
Un totem:
Statuto dei lavoratori
(legge 300/1970)
In particolare art. 18
• Garantisce ai lavoratori una tutela reale disciplinando in
particolare il caso di licenziamento illegittimo (ovvero
effettuato senza comunicazione dei motivi, ingiustificato o
discriminatorio)
• Riguarda le unità produttive con più di 15 dipendenti (5
se agricole)
• A valutare se un determinato comportamento del lavoratore è
giuridicamente rilevante e reca le conseguenze di legge è il
giudice
• Dall'inizio degli anni 2000 vari partiti hanno tentato a più
riprese di riformarlo. I sindacati si sono sempre opposti,
temendo un allentamento della tutela dei lavoratori.
Le riforme del Mdl 1
•
Governo Prodi [Treu] - 1997
introduce il lavoro temporaneo,
interinale o in affitto, ridisegna
la disciplina dell’apprendistato,
favorendo il rapporto scuolalavoro attraverso i tirocini
professionali, le borse di
lavoro e i piani di inserimento
professionali e interviene sul
part-time e l’orario,
sull’occupazione nel settore
della ricerca, sui lavori
socialmente utili
• Governo Berlusconi [MaroniSacconi-Libro bianco Biagi] 2003
riorganizza radicalmente il
mercato del lavoro italiano,
introducendo nuove forme di
lavoro precario, come lo staff
leasing, il lavoro intermittente
o a chiamata, il lavoro ripartito
e il lavoro a progetto e
modificandone altre, come il
part time e l'apprendistato
Le riforme del Mdl 2
•
Governo Monti [FORNERO] 2012
DAL LATO DELLA DOMANDA:
maggiore flessibilità
nell’applicazione dell’art. 18,
incentivi all’apprendistato e
introduzione di incentivi
all’assunzione.
DAL LATO DELL’OFFERTA:
introduzione dell’assicurazione
sociale per l’impiego (ASPI).
•
Governo Letta [Giovannini] 2013
DAL LATO DELLA DOMANDA:
introduzione di forti incentivi
all’assunzione di giovani (18-29
anni), aumento della flessibilità in
entrata nel mondo del lavoro e
riduzione del costo del lavoro
grazie a minori contributi INAIL
per le imprese e una riduzione
dell’IRAP in caso di nuove
assunzioni.
DAL LATO DELL’OFFERTA:
estensione degli ammortizzatori
sociali in deroga.
Governo Renzi [Poletti]
Jobs Act + Legge di Stabilità 2015
•
Bonus 80 euro: il bonus Irpef da 80 € viene stabilizzato con uno stanziamento di
9,5 miliardi di euro.
•
Taglio IRAP: dal 2015 le imprese potranno dedurre per intero il costo del lavoro
dalla base imponibile che serve per calcolare l’imposta. Secondo i calcoli della
vigilia, ciò significherebbe (nelle grandi aziende che impiegano molti lavoratori e
svolgono attività labour intensive) risparmiare il 65% dell’imposta. Per le piccole
imprese il vantaggio scenderebbe sotto il 10% di risparmio. Secondo le stime
l’impatto sul PIL sarebbe del 0,1% subito, e poi a regime di 0,4 punti percentuali.
•
Sgravi per assunzioni a tempo indeterminato: per un totale di 1,9 miliardi di euro,
per tre anni, cancelleranno i contributi in caso di assunzioni con contratti a tempo
indeterminato.
•
Sgravi partite IVA: riduzione di 800 milioni di euro per le partite IVA sotto i 15000
euro, destinata ai giovani sotto 35 anni al primo impiego.
•
Ammortizzatori sociali: 1,5 miliardi di euro destinati all’estensione dell’ASPI.
Jobs act: le questioni aperte
• Effetto sostituzione stimolato dall’incentivo
economico
• Fondo inadeguato?
• Cosa accade al termine del triennio?
- Licenziamento e nuovi assunti?
- Incentivo permanente?
Un programma di riforme strutturali
• Riforma del mercato del lavoro:
– Jobs Act
– Cuneo fiscale
• Riforma del mercato dei prodotti
• Riforma del sistema fiscale
• Pubblica amministrazione e giustizia
Il dividendo di un programma di
riforme strutturali [Ocse]
Il riferimento a proposte
dell’amministrazione Obama in tema di lavoro
• American Jobs Act proposto
nel 2011, ma attuato solo in
parte: prevedeva riduzioni
della tassazione sul lavoro in
caso di nuove assunzioni o
di incrementi retributivi,
incentivi all’assunzione di
disoccupati di lungo
periodo, un
programma (Bridge to
work), di sostegno per il
reinserimento, un
prolungamento dei sussidi
di disoccupazione.
• Jumpstart Our Business
Startups Act : un
provvedimento del 2012
che mira a promuovere lo
sviluppo di startup, tra
l’altro attraverso
il crowdfunding
Il modello scandinavo
• Flexsecurity: “strategia politica che tenta, in
modo consapevole e sincronico, di migliorare
la flessibilità dei mercati del lavoro, delle
organizzazioni lavorative e dei rapporti di
lavoro da una parte, e di migliorare la
sicurezza sociale e dell’occupazione, in
particolare per i gruppi deboli dentro e fuori
dal mercato del lavoro dall’altra parte”
Due parole chiave
• La flessibilità ha a che fare con i movimenti di passaggio che
contraddistinguono la vita di un individuo, comportando
maggiore libertà per le imprese e maggiori risposte efficaci ai
nuovi bisogni e alle nuove competenze richieste dalla
produzione.
• La sicurezza è qualcosa di più che la semplice sicurezza di
mantenere il proprio posto di lavoro: essa significa dotare le
persone delle competenze che consentano loro di progredire
durante la loro vita lavorativa e le aiutino a trovare un nuovo
posto di lavoro. Ha anche a che fare con adeguate indennità di
disoccupazione per agevolare le transizioni. Comprende
inoltre opportunità di formazione per tutti i lavoratori,
soprattutto per quelli scarsamente qualificati e per i lavoratori
anziani.
4 componenti
I. Forme contrattuali flessibili e affidabili (nell’ottica del datore di lavoro e del
lavoratore, degli insider e degli outsider) mediante una normativa del
lavoro, contrattazioni collettive e un’organizzazione del lavoro moderne;
II. Strategie integrate di apprendimento lungo tutto l’arco della vita per
assicurare la continua adattabilità e occupabilità dei lavoratori, in
particolare di quelli più vulnerabili;
III. Efficaci politiche attive del mercato del lavoro che aiutino le persone a far
fronte a cambiamenti rapidi, riducano i periodi di disoccupazione e
agevolino la transizione verso nuovi posti di lavoro;
IV. Sistemi moderni di Welfare che forniscano un adeguato supporto al
reddito, incoraggino l’occupazione e agevolino la mobilità sul mercato del
lavoro. Questo include un’amplia copertura delle prestazioni sociali che
aiutino le persone a conciliare il lavoro con le responsabilità private e
familiari, come per esempio la cura dei figli.
Dove il modello ha funzionato
Tra flexsecurity e liberismo:
i MINI-JOBS [400€ jobs]
• Germania
Riguarda il 25% dei dipendenti e lavori di
bassa qualità, con un limite (almeno
formale) di 15h settimanali; sono
esenti da tasse e contributi
previdenziali da parte del
dipendente, mentre il datore li versa
in misura assai ridotta. Non solleva la
domanda interna e rischia di creare
pensionati costretti a ricorrere al
welfare per poter vivere.
Esiste un’altra modalità con uno
stipendio che oscilla tra i 401 e gli
850€, e con contributi previdenziali,
sia pur ridotti: in questo caso i
lavoratori hanno diritto a ferie
pagate, congedi per maternità e ai
termini del licenziamento.
• Usa
Circa 28 milioni di persone che
guadagnano il salario minimo
• Spagna
la riforma, varata nel 2012, ha
potenziato la contrattazione a
livello d’impresa, rispetto a quella
settoriale e regionale. La dinamica
dei salari nominali è scesa
drasticamente. La riforma
spagnola è stata poco incisiva nel
ridurre il tempo determinato.
La riduzione della disoccupazione ….
… presuppone il rilancio della domanda aggregata
Y=C+I+G+X–M
• Ma su quali voci di spesa puntare soprattutto?
• Gli investimenti, privati e pubblici, che incidono sulla crescita, con
iniziative anche in ambito europeo (dal punto di vista finanziario).
Ma “No Grandi opere”
• Le esportazioni, sfruttando le specializzazioni produttive
Non solo interventi dal lato della domanda! Dal lato dell’offerta servono
• interventi di politica industriale: tra questi il sostegno alle “Reti
d’impresa”
• Puntare sui nuovi lavori la rivoluzione della Stampa 3D
(personalizzazione dei progetti e dei prodotti sulle esigenze specifiche dei
clienti)
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