ECONOMIA DEL LAVORO V.O.
Attuale ordinamento (70 ore)
Parte prima:
Il campo d’indagine dell’Economia del Lavoro. Il mercato del lavoro: indicatori statistici della
domanda, dell’offerta e del prezzo del lavoro. I paradigmi teorici nella determinazione
dell’occupazione e del salario. Sussistenza; fondo salari; disoccupazione tecnologica e conflitto
distributivo nei classici e in Marx. I neoclassici e la disoccupazione volontaria. Endogeneità dei
salari reali e disoccupazione congiunturale in Keynes. Sviluppo e piena occupazione nei
postkeynesiani. Le teorie microfondate, modelli insider-outsider, salari efficienti e modelli di
contrattazione sindacale.
Disoccupazione e inflazione: curva di Phillips, aspettative inflazionistiche e disoccupazione
“naturale”. Progresso tecnico, investimenti in capitale umano e disoccupazione strutturale.
Differenziali di sviluppo, immigrazione ed economia sommersa. Segmentazione del mercato,
discriminazione di genere e flessibilità nell’impiego dei fattori. Orario di lavoro e costi salariali.
Terzo settore, lavoro volontario e disoccupazione involontaria. Politiche dei redditi, politiche
occupazionali e politiche del lavoro. (40 0re di didattica)
Parte seconda:
La disoccupazione europea e l’utilizzo dei fondi comunitari. Strategie per l’occupazione e politiche
distributive in Italia e nel contesto internazionale. Occupazione, flessibilità e Welfare State.
Quest’ultima parte del corso prevede letture e approfondimenti individuali, a conclusione dei quali
lo studente potrà predisporre un breve elaborato scritto (elaborazione dati riguardanti evidenze
empiriche e/o valutazione critica di talune interpretazioni teoriche) su tematiche affrontate e
concordate con il docente. (30 ore di didattica)
Testi consigliati:
Per la parte prima: - M.Capparucci, Il mercato del lavoro e la flessibilità, Giappichelli, Torino,
2004
Per la parte seconda: - G.Rodano, La disoccupazione, Laterza, Roma-Bari, 1998
oppure – L,Frey , La problematica della disoccupazione in Europa, F.Angeli, Milano
1996
Testi alternativi possono essere concordati con il docente all’inizio del corso.