La Dieta Mediterranea Dr.ssa Monica Brillo – Biologo Nutrizionista Indice Introduzione 1 Gli alimenti della dieta mediterranea Olio extravergine d’oliva Cereali e derivati Legumi Acqua 7 8 9 Latticini e Carne Vino 4 5 Frutta fresca e Verdure Pesce 3 10 11 12 Caratteristiche di una dieta varia ed equilibrata Dieta ed attività fisica 17 Esempio di schema dietetico 19 13 Introduzione Definire la dieta mediterranea solo come un regime alimentare è riduttivo. La parola “dieta” ha origini greche e sta per “stile di vita”, cioè l’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze, delle abilità, della cultura e dei saperi con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso intorno al mangiare. Con il termine dieta mediterranea ci si riferisce a un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni popolari che vanno dal territorio alla cucina, includendo il rispetto per la stagionalità di verdura e frutta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo, senza dimenticare la convivialità a tavola. Il riconoscimento nel 2010 da parte dell’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, ne dimostra l’importanza nella vita delle popolazioni 1 mediterranee e il suo potenziale impatto sulla vita e la salute delle popolazioni di tutto il mondo. La dieta mediterranea implica anche la provenienza e l’origine degli alimenti e il rispetto per la biodiversità del territorio. Ogni alimento, quindi, ha degli effetti benefici sulla salute, nel momento in cui il consumo di questi è adeguato e porzionato nelle giuste quantità, atte a soddisfare i bisogni energetici e nutritivi dell’organismo. È il caso dell’olio d’oliva, dove un abuso è spesso correlato a dislipidemie, o ancora dei carboidrati, in cui un consumo eccessivo è associato all’obesità. È fondamentale sottolineare che tutti i pasti di una giornata, cominciando dalla prima colazione, pranzo, cena e spuntini, devono essere equilibrati, cioè contenere tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, traguardo che si può raggiungere facilmente con un’alimentazione il più possibile variata come ci 2 indica proprio la dieta mediterranea. Attenzione sempre alle quantità, ma soprattutto all’equilibrio dei nutrienti che apportano energia, rispettando in particolare le seguenti proporzioni: 55-60% dell’energia dai carboidrati, 12-15% dalle proteine, 25-30% dai grassi. Gli alimenti della dieta mediterranea. 3 I protagonisti indiscussi della dieta mediterranea sono: olio d’oliva, cereali, frutta fresca, verdure, pesce, legumi, una moderata quantità di latticini e carne, vino rosso. Perché il consumo di questi alimenti giova alla salute? Olio extravergine d’oliva È la principale fonte di grassi e quindi di energia, con la sua presenza in particolare di acido oleico omega 9, inoltre è importante per l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E e K). L’olio d’oliva è composto da una frazione saponificabile ricca di acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico e polinsaturi come l’acido linoleico, è il capostipite degli acidi grassi della serie omega-6. Gli acidi monoinsaturi sono molto 4 stabili e resistenti al calore e all’ossidazione, favoriscono la fluidità del sangue riducendo i livelli di LDL circolanti e delle membrane cellulari. La frazione insaponificabile è ricca in polifenoli, potenti antiossidanti, fitosteroli, che limitano l’assorbimento del colesterolo, e vitamine liposolubili come la vitamina E, che combattendo la formazione dei radicali liberi mantiene l’integrità delle membrane cellulari e così previene l’invecchiamento. Cereali e derivati 5 I cereali costituiscono un gruppo di alimenti di cui fanno parte mais, orzo, riso, frumento (grano tenero e duro e farro). Sono un’importante fonte di energia nutritiva e 9 forniscono tale energia sotto forma di amido, polisaccaride da cui si ricava glucosio dopo il processo digestivo, e sono anche una buona fonte proteica. I cereali integrali sono quelli che mantengono intatti crusca e germe e sono ricchi di fibre che facilitano il transito intestinale e limitano il contatto di alcuni elementi nocivi con la mucosa gastrointestinale, ferro e vitamine del gruppo B. Molti cereali possono essere macinati per farne diversi tipi di farina. La parte esterna della crusca viene rimossa, questo fa perdere in valori nutrizionali, ma consente un guadagno del grano in resistenza e in gusto. Le farine sono poi utilizzate per la produzione di pasta, pane e altri prodotti da forno. 6 Frutta fresca e Verdure Sono alimenti a ridotto potere calorico, ricchi in fibre, acqua, vitamine e minerali. Sono utili per raggiungere il senso di sazietà, senza eccedere nel consumo di altri tipi di alimenti ad alto potere calorico. Le porzioni di frutta e verdura consumate al giorno devono essere cinque. Scegliere sempre frutta e verdura di stagione limita il rischio di assumere con esse sostanze dannose usate in agricoltura, aiuta a preservare la biodiversità e inoltre le qualità organolettiche sono superiori. 7 Pesce È un alimento che ha plasmato e determinato la storia dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. È un’ottima fonte di proteine, di acidi grassi essenziali (omega-3) e alcuni sali minerali come fosforo e potassio che regolano gli scambi di sostanze attraverso la membrana delle cellule e quindi condizionano la normale funzionalità di tutte le cellule del nostro organismo. Particolare attenzione va alla presenza di acidi grassi omega3, definiti essenziali in quanto il nostro organismo 8 non è in grado di produrli, e devono quindi essere necessariamente assunti con la dieta. A partire dall’acido linolenico si ottengono gli analoghi della serie omega-3. Il consumo di omega-3 protegge il sistema cardiovascolare, diminuendo il rischio di malattie coronariche, ipertensione, aterosclerosi, trombosi. Hanno effetti antitrombotici in quanto inibiscono l’aggregazione piastrinica, sostituendosi all’acido arachidonico si ha la produzione del trombossano A3 privo di effetti aggreganti e debole vasocostrittore ed effetti antidislipidemici, in quanto riducono l’espressione dell’ApoB100 delle LDL. Legumi 9 Spesso denominati la “carne dei poveri”, hanno una duplice funzione, sia per la presenza di carboidrati a lento assorbimento, sia per la buona quota proteica che possiedono. L’associazione di cereali e legumi è completa dal punto di vista proteico, poiché fornisce all’organismo tutti gli aminoacidi essenziali di cui abbiamo bisogno. I legumi hanno 10 discrete quantità di sali minerali, alcune vitamine e fibra alimentare, che aiuta a raggiungere il senso di sazietà. Inoltre contribuiscono a modulare la risposta glicemica del pasto. Latticini e Carne 10 Quanto alla carne, si tende a preferire la bianca alla rossa. È ricca in proteine, grassi la cui quota dipende dal tipo di allevamento e provenienza dell’animale, vitamine e sali minerali. Il latte è un’ottima fonte di proteine, sali minerali e vitamine. Vino L’attenzione va alla presenza di antiossidanti come il resveratrolo e la quercitina. Queste sostanze sono importanti perché hanno il potere 11 di proteggere le proteine, lipidi e acidi nucleici delle cellule dall’attacco dei radicali liberi. Ovviamente non è possibile inseguire un obiettivo anti-radicalico o comunque protettivo esauriente, perché coinciderebbe con una quantità di alcool eccessiva. Resta pertanto valido il concetto che un buon bicchiere di vino rosso può contribuire ad esercitare azioni favorevoli non solo alla riduzione di rischi cardiovascolari, ma anche al miglioramento del quadro lipidico, del bilancio emostatico, della pressione arteriosa, della sensibilità insulinica, del livello di colesterolo HDL. Acqua 12 L’acqua e una componente essenziale del corpo umano, circa il 60-70% del peso corporeo. Svolge innumerevoli funzioni nei processi fisiologici e nelle reazioni biochimiche all’interno dell’organismo. Per consentire che tutto ciò possa correttamente avvenire e quindi conservare uno stato di salute buono bisogna mantenere un adeguato equilibrio nel bilancio idrico dell’organismo che e determinato dal bilanciamento tra entrate ed uscite. Il fabbisogno di acqua cambia per età e sesso ed aumenta in alcune condizioni fisiologiche quali gravidanza ed allattamento cosi come in alcune condizioni patologiche quali diarrea, vomito, stati febbrili. Caratteristiche equilibrata. di una dieta varia ed Alimentazione e prevenzione agiscono in sinergia definendo una nutrizione ottimale, che abbia come obiettivo quello di potenziare le funzioni fisiologiche in modo tale da garantire uno stato 13 di benessere e di salute ottimale, ponendo particolare attenzione su determinati alimenti in base alle loro peculiari caratteristiche. La dieta diventa il mezzo più idoneo per prevenire malattie, disordini metabolici e disturbi funzionali. La dieta quindi, non e uguale per tutti: il bisogno energetico e nutrizionale di un bambino in fase di accrescimento e sicuramente diverso da quello di un adulto che non ha necessita di crescere più, ma che deve mantenere un corretto funzionamento delle sue strutture biologiche; allo stesso modo, una donna in gravidanza o che allatta, ha dei bisogni energetici e nutrizionali maggiori rispetto alla propria dieta in condizioni normali; cosi, una persona con un livello di attività fisica moderato o pesante, nonché lo sportivo a livello amatoriale o agonistico, non può avere la stessa dieta di un’altra persona dello stesso sesso ed età, ma sedentaria. Un’alimentazione è razionale solo se è completa ed adeguata, cioè quando la scelta degli alimenti è quanto più possibile varia. Variare opportunamente la dieta, aumenta la probabilità 14 di assumere regolarmente e nelle giuste quantità i nutrienti per coprire i relativi fabbisogni, che servono a garantire una nutrizione ottimale e a proteggere il proprio equilibrio metabolico e psicofisico. Un’alimentazione variata ha inoltre il “potenziale obiettivo” di ridurre al minimo i rischi correlati all’incompletezza di alcuni alimenti e talora, i pericoli conseguenti all’assunzione ricorrente di sostanze potenzialmente nocive presenti in certi cibi. Non esiste dunque, l’alimento completo in grado di fornire tutti i nutrienti nelle giuste quantità e nei giusti rapporti, ad eccezione del latte nell’alimentazione del neonato nei primi mesi di vita. La varietà di un’alimentazione razionale è strettamente legata anche alla moderazione nelle porzioni. L’equilibrio di una dieta deve essere garantito dall’armonica integrazione e giusta proporzione dei diversi alimenti, tenendo conto della loro quantità e qualità. Quindi, una dieta per essere definita equilibrata deve considerare: 15 - una necessità energetica individuale - un apporto ideale dei macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) che serve a coprire il fabbisogno calorico quotidiano - una necessaria presenza nelle quantità raccomandate, di vitamine e sali minerali, bioregolatori dei processi metabolici, nonché di acqua per il mantenimento dell’equilibrio idrosalino - una buona presenza di fibra alimentare - una razionale distribuzione dei pasti nell’arco della giornata - una scelta di metodi di cottura più idonei al fine di preservare al meglio il valore nutrizionale degli alimenti. 16 Dieta ed attività fisica Nessuna dieta, per quanto equilibrata e corretta, non sarà mai abbastanza efficace da sola nel controllare il peso corporeo o combattere l’eccesso di grasso senza un adeguato stile di vita attivo, che preveda un programma di attività fisica associato. La dieta di per se, comporta sempre una perdita più o meno rilevante di massa 17 magra. Solo aumentando la quantità di movimento praticato spontaneamente (attività della vita di tutti i giorni) e/o in forma organizzata (sport, programmi di allenamento ecc.) possiamo incrementare quindi, in maniera significativa la spesa energetica del nostro organismo, consumare le calorie che introduciamo con gli alimenti ed ottenere un mantenimento o, a seconda del grado di allenamento, indurre un aumento della massa metabolicamente attiva. Secondo le principali organizzazioni scientifiche lo stile di vita attivo riduce il rischio di sviluppare una condizione di soprappeso e obesità e l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di molte altre patologie cronico-degenerative, quali ipertensione arteriosa, diabete di tipo II, osteoporosi e di alcune forme di neoplasie. Per la riduzione del rischio di queste malattie, le indicazioni prevedono un impegno di tutti i giorni di almeno 30 minuti nello svolgere qualunque attività fisica capace di indurre un impegno di entità moderata-intensa e di almeno 60 minuti, per mantenere un opportuno peso corporeo. 18 Esempio di schema dietetico Al di là del contenuto in nutrienti, la porzione deve essere innanzitutto di dimensioni “ragionevoli”; deve cioè soddisfare le aspettative edonistiche del consumatore ed essere conforme alla tradizione alimentare. Le quantità di grammi proposte per ciascuna porzione assumono perciò il significato di “unità pratica di misura della quantità di alimento consumata”. Porzioni standard nell’alimentazione italiana e numero di porzioni per comporre una razione alimentare giornaliera di circa 2000 kcal 19 Latte e derivati Latte 125 ml 2 volte/die Yogurt 125 ml 2 volte/die Formaggio fresco 100 g 0-1 volte/die Formaggio stagionato 50 g 0-1 volte/die Carne, pesce, uova Carne fresca 100 g 1 volta/die Salumi 50 1 volta/die Pesce 150 1 volta/die Uova 1 0-1 volte/die Legumi Freschi 100 g 0-1 volte/die Secchi 30 g 0-1 volte/die Cereali e tuberi Pane 50 g 3-4 volte/die Prodotti da forno 50g 0-1 volte/die Pasta e riso 80 g 1 volte/die Pasta fresca all’uovo 120 g 1 volte/die Pasta fresca ripiena 180 g 1 volte/die Patate 200 g 0-1 volte/die Ortaggi e frutta Insalate 50 g 2-4 volte/die 20 Ortaggi 250 g 2-4 volte/die Frutta o succo 150 g 2-4 volte/die Condimenti Olio 10 g 3 volte/die Burro 10g 0-1 volte/die Margarina 10g 0-1 volte/die 21 Sono la Dr.ssa Monica Brillo mi sono laureata alla Facoltà di Scienze Biologiche dell’Università degli Studi di Milano con la tesi “Utilizzo di organismi bentonici per il biomonitoraggio di metalli pesanti nel nodo Lambro-Po” presso l’Unità Organizzativa di Supporto di Brugherio (MB) dell’Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR Ho seguito il corso di Nutrizione e Benessere organizzato dal Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari della Facoltà di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi di Milano Sono iscritta all’ordine nazionale dei biologi Seguo corsi di aggiornamento riguardanti l’alimentazione in vari contesti, scelta vegetariana o vegana, per lo sport per patologie come diabete, obesità e tumori, stati particolari come la gravidanza. Lavoro come libera professionista nella provincia di Milano e Vercelli Collaboro con il centro di Borgosesia (Vc) Dr.ssa Monica Brillo – Biologo Nutrizionista Studio privato via Garibaldi 9 Lainate (Mi) Collaborazione con centro estetico Viva Beauty e SPA viale Duca d’Aosta 47 Borgosesia (Vc) http://biologonutrizionista.wix.com/nutri pagina facebook Dr.ssa Monica Brillo - Biologo Nutrizionista