COMUNICATO STAMPA
Congresso
I Tumori neuroendocrini
25 novembre
Aula Magna, centro didattico
Policlinico Santa Maria alle Scotte
Mai abbassare la guardia contro i tumori, neanche quando sembrano rari, come nel caso dei tumori
neuroendocrini. Proprio per questo motivo è stato organizzato a Siena un convegno nazionale per
un confronto aperto tra endocrinologi, chirurghi, anatomo-patologi e oncologi per un approccio
multidisciplinare alla malattia. Il congresso, che si svolgerà il 25 novembre al centro didattico del
policlinico Santa Maria alle Scotte, è organizzato dal professor Furio Pacini, direttore
dell’Endocrinologia delle Scotte. “I tumori neuroendocrini possono colpire tutti gli organi – spiega
il professor Pacini – e per questo non devono essere sottovalutati. Hanno origine in ghiandole
endocrine o in cellule endocrine ed è pertanto fondamentale inquadrare la malattia dal punto di vista
ormonale per poter poi procedere nel modo migliore”. L’insieme dei disturbi è dovuto all’eccessiva
produzione di ormoni da parte di queste neoplasie, che colpiscono indistintamente uomini e donne
in qualsiasi fascia d’età. “Sembrano rari ma in realtà sono piuttosto diffusi – continua Pacini - Il
vero problema è che non vengono diagnosticati facilmente. Possono essere singoli o multipli,
sporadici o familiari Le forme sporadiche coinvolgono in genere il sistema gastrointestinale, quelle
familiari colpiscono le singole ghiandole endocrine quali tiroide, pancreas, ipofisi, paratiroidi,
surreni e possono annidarsi in qualsiasi punto dell’organismo”. La terapia chirurgica rappresenta
senz’altro il trattamento più indicato. “Il nostro obiettivo – conclude Pacini – è aprire un dialogo
costruttivo tra i diversi specialisti coinvolti nella gestione dei tumori neuroendrocrini per impostare
un iter terapeutico corretto e in piena collaborazione. I valori ormonali, infatti, dànno una precisa
indicazione sulla presenza del tumore e devono essere attentamente valutati prima dell’intervento
chirurgico”.