Il Mulino di Amleto - Teatro Sala Fontana

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Il Mulino di Amleto-Tedacà
in collaborazione con
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
presentano
GL’INNAMORATI
di Carlo Goldoni
Teatro Gobetti
4 - 23 febbraio 2014 | Prima nazionale
con
Fabio Bisogni, Roberta Calia, Andrea Fazzari, Marco Lorenzi,
Barbara Mazzi, Raffaele Musella
regia Marco Lorenzi
luci Giorgio Tedesco
musiche originali Davide Arneodo (Marlene Kuntz)
movimenti scenici Daniela Paci
assistente alla regia Alba Porto
Il Mulino di Amleto rinnova la sua collaborazione con il Teatro Stabile di Torino portando in
scena Gl’innamorati di Carlo Goldoni e la complessa vicenda tra i due giovani amanti
rappresenta una importante ed esaltante sfida per questa compagnia di giovani attori
diplomati presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino.
BREVI NOTE DI REGIA
Ero contento di non essere innamorato. Gli innamorati diventano spesso nervosi,
pericolosi. Perdono il senso della realtà. Perdono il senso dell’umorismo. Diventano
irritabili, psicotici, noiosi. Ammazzano perfino la gente.
Charles Bukowski
Scegliere Goldoni e il suo testo Gl’innamorati, oggi, per un gruppo
giovane come il nostro, equivale a fare una scelta importante: la
nostra è una generazione che ha un grande bisogno di maestri e di
punti di riferimento che non è facile trovare, per questo dobbiamo
cercarli nella grande drammaturgia, in quegli archetipi che ci
ricordano il senso del nostro mestiere.
La storia de Gl’Innamorati si svolge per intero in un luogo solo, chiuso,
un po’ claustrofobico e un po’ decadente che Goldoni chiama
la stanza commune di una casa piuttosto strana. Lo sguardo di
Goldoni entra in questa casa con tenerezza e umanità e ci
regala un affresco stupendo di una società in piena crisi economica e
di valori.
Nessuno dei personaggi sembra accorgersi del baratro verso il quale il
mondo al di fuori di quella stanza commune sta correndo. In tutto
questo, l’amore tormentato e immaturo di Eugenia e Fulgenzio
rappresenta la speranza, la vitalità e la possibilità che nonostante
tutto, un futuro sia possibile. Per questo ho scelto di mettere al centro
del nostro allestimento non solo i due innamorati, ma anche lo spazio
commune dove dovranno lottare (soprattutto contro se stessi) per
costruire tutta questa “Grande Bellezza”!
Marco Lorenzi
ll Mulino di Amleto nasce nel 2009 da un gruppo di giovani attori
diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino.
L'esperienza più significativa per la nostra formazione (e che
tuttora ne costituisce un riferimento importante) è il lavoro che
abbiamo intrapreso in "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare
diretto da Bruce Myers al Festival delle Colline Torinesi. Sono seguiti
gli incontri con altri grandi maestri come Oskaras Kursunovas e Thomas Ostermeier. Il fulcro
del nostro lavoro consiste in una ricerca artistica, popolare e comunicativa.
Crediamo profondamente che l’arte possa rendere liberi: un pubblico che assiste a uno
spettacolo di un “teatro vivo” (P. Brook) esce dalla sala un po’ più libero di come è
entrato. L’obiettivo comune, da subito, è stato la diffusione della cultura e dell’arte
attraverso le attività teatrali (produzione, allestimento, distribuzione di spettacoli),
l’organizzazione di manifestazioni culturali e la creazione di percorsi di formazione.
Coltiviamo l’ambizione di raggiungere un numero sempre maggiore di persone che possa
appassionarsi al nostro lavoro e soprattutto interessarsi a “coltivare la propria cultura”.
Puntiamo a un teatro di grandi emozioni popolari. Un teatro fatto di attori, registi e idee.
Un teatro fatto di artisti che non possono e non devono accontentarsi, migliorare sempre
di più il proprio talento per raggiungere e offrire una qualità artistica eccellente.
Il teatro, infatti, può mantenersi vivo se sono vive le idee e chi le crea.
Seguendo questi presupposti e convinzioni, abbiamo sviluppato e portato il nostro lavoro
e i nostri spettacoli in tutta Italia, anche in Germania, Cina e Svizzera.
Il nostro primo spettacolo La ballata degli Impiccati vince il Premio Miglior Autore–Festival
Schegge d’Autore 2009.
Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse vince il Premio
Scintille 2010 e Premio Borrello 2011.
Numerose le collaborazioni: Festival QDA di Viterbo Streamers di D. Rabe regia di M.
Lorenzi; Goethe Institut Roma; Aspik Theater (DE) Traffico regia U. Jaeckle (in numerosi
teatri tedeschi); Molise Spettacoli La Tempesta di Shakespeare con Lello Arena regia M.
Lorenzi; Porto Venere Per Ecuba con Franca Nuti, regia M. Lorenzi; Teatro Marenco di
Ceva per il progetto Shakespeare: istruzioni per l’uso, Museo Carale-Accattino di Ivrea per
i laboratori di formazione.
Dal 2011 i rapporti di co-produzione e collaborazione si sono allargati a Compagnie ed
Enti di grande rilievo nel Teatro italiano, come L’albero Teatro Canzone di Ludovica
Modugno, che ha portato alla nascita di spettacoli come Dovevate Rimanere a casa
Coglioni di R. Garcia, il Sistema Teatro Torino e la Fondazione Live Piemonte dal Vivo per
Sorvegliati – uno spettacolo da Jean Genet , e infine il Teatro Stabile di Torino per Doppio
Inganno di W. Shakespeare e Gl’Innamorati di C. Goldoni con Nello Mascia nel ruolo di
Fabrizio e musiche originali di Davide Arneodo dei Marlene Kuntz, entrambi per la regia di
M. Lorenzi.
Gl’Innamorati ha debuttato con successo al Teatro Stabile di Torino nel febbraio 2013, ha
realizzato un’ importante tournée in Italia nel 2014 ed è stato presentato al Bejing Theatre
Festival riscuotendo un grandissimo successo di pubblico. Nel 2015 inizia la collaborazione
con il Festival delle Colline Torinesi che inserisce nel programma della sua XX edizione lo
spettacolo M-una scanzonata tragedia post-capitalistica regia di Marco Lorenzi. Nell’
autunno 2015 continua la collaborazione con il Teatro Stabile di Torino che produrrà
L’albergo del libero scambio di Georges Feydeau nella versione di Davide Carnevali,
regia di Marco Lorenzi.
GL’INNAMORATI
È DISTRIBUITO DA
www.ilmulinodiamleto.com
Video integrale
https://www.youtube.com/watch?v=k2nckMKY270
Contatti:
Valentina Pollani 347.511.92.29
[email protected]
[email protected]
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