ALIMENTAZIONE E ORGANISMO alimentazione e patologie e alimentazione e fasi della vita A cura di: U.L.S.S. n.16 di Padova Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Direttore: Dr. Rocco Sciarrone Autori: Dr. Rocco Sciarrone Dr. Stefania Tessari Dietista Marina Casazza Biologa Federica Quaglia L’ALIMENTAZIONE E IL NOSTRO ORGANISMO Il Programma del Ministero della Salute “Guadagnare Salute – Rendere facili le scelte salutari” ha l’obiettivo di rendere più facili le scelte salutari e di promuovere campagne informative che mirino a modificare comportamenti inadeguati che favoriscono l’insorgere di malattie degenerative di grande rilevanza epidemiologica. Tale programma privilegia la comunicazione per la salute. I determinanti per “Guadagnare salute” sono la corretta alimentazione, l’attività motoria, l’astensione dal fumo e dall’alcol. In quest’ambito, si promuove questo opuscolo per fornire qualche semplice informazione sul ruolo dell’alimentazione nelle malattie croniche non trasmissibili, nelle allergie ed intolleranze ed in particolari fasi della vita (come la gravidanza, l’infanzia e l’adolescenza, l’età anziana). Alcuni suggerimenti ed indicazioni per compiere le scelte sane! Alimentazione di genere ALIMENTAZIONE E CANCRO Una corretta alimentazione, ricca di verdure e frutta di stagione, cereali integrali, legumi e pesce, ha un ruolo fondamentale nella prevenzione del cancro. Attenzione! • un’alimentazione eccessiva e squilibrata promuove l’aumento di peso ed aumenta il rischio di cancro. • svolgere regolare attività fisica, controllando il bilancio tra energia introdotta ed energia consumata, ha azione protettiva nei confronti dello sviluppo di cancro. ALIMENTAZIONE E OBESITA’ L’obesità è una condizione altamente sfavorevole per la salute! Tra gli obesi aumenta l’incidenza di malattie come diabete, aterosclerosi, ipertensione arteriosa e molto altro. Vediamo come evitarla! Come prevenire l’obesità nella vita di tutti i giorni: • fa attività fisica regolare e muoviti di più ogni giorno. • evita le diete drastiche e fai da te, sono dannose per la salute! Se sei in sovrappeso o vuoi migliorare la tua alimentazione, rivolgiti ad un medico. • una buona dieta dimagrante dovrà contenere tutti gli alimenti di cui ha bisogno l’organismo per evitare carenze di nutrienti. • riduci le calorie, mangiando meno e scegliendo cibi a basso contenuto calorico come verdura, cereali integrali e frutta. • Rispetta i pasti e non saltarli. VALUTARE IL PROPRIO PESO: La valutazione del peso si effettua attraverso l’Indice di Massa Corporea (IMC), che prende in considerazione la statura e il peso dell’individuo. Come si calcola? È il rapporto tra peso in KG e statura in metri elevata al quadrato. 2 (kg) / statura (m Valore ) CategoriePeso di IMC di IMC Magrezza grave Inferiore a 16.0 Magrezza moderata 16.0 – 17.0 Sottopeso 17.0 – 18.5 Normopeso 18.5 – 25.0 Sovrappeso 25.0 – 30.0 Obesità moderata 30.0 – 40.0 Obesità grave Superiore a 40.0 ad esempio un uomo di 80 Kg e alto 1,85 avrà un IMC corrispondente a 23.4, pertanto normopeso, ottenuto con il seguente calcolo: 80/ (1,85 x 1,85). ALIMENTAZIONE E DIABETE MELLITO È una malattia cronica caratterizzata da un aumento della concentrazione di glucosio nel sangue, a causa di un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina, ormone secreto dal pancreas ed indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Il diabete mellito è un “killer silenzioso, infatti in molti casi la diagnosi viene posta quando già si è stabilita una delle gravi complicanze croniche cui il diabete può dare luogo. Sono due le forme principali: • diabete di tipo 1 o immunomediato, più tipico ma non esclusivo, dell’età infantile o adolescenziale. • diabete di tipo 2 o mellito che colpisce in prevalenza soggetti di età superiore ai 30 anni ed è abitualmente associato ad obesità. QUALI SONO I SINTOMI? • sete eccessiva ed eccessiva minzione • eccessiva fame • perdita di peso • affaticamento, stanchezza • visione offuscata, sfuocata RACCOMANDAZIONI DIETETICHE: • evitare periodi di digiuno prolungato • preferire pane e pasta integrali • evitare zuccheri semplici e grassi saturi • utilizzare spesso i legumi (almeno tre volte a settimana), pesce (due porzioni a settimana) e preferire carni bianche e magre • utilizzare per condire l’olio extravergine di oliva ed evitare i grassi animali e tutti i prodotti in cui sono presenti olii/grassi idrogenati • consumare ogni giorno latte parzialmente scremato o scremato o yogurt magro • consumare pasti completi a pranzo e a cena COME MANTENERE SOTTO CONTROLLO IL LIVELLO DELLA GLICEMIA: • fare una regolare attività fisica • mantenere il peso forma o, se in sovrappeso, concordare con il medico una dieta adeguata • informare il proprio medico se in famiglia ci sono parenti di primo grado con il diabete • smettere di fumare ALIMENTAZIONE E CELIACHIA La celiachia è una condizione causata dall’intolleranza permanente al glutine, un complesso proteico presente in frumento, kamut, farro, orzo, segale e altri cereali meno diffusi. Il glutine è quindi presente in pane, pasta, pizza, biscotti e in ogni prodotto contenente i cereali citati. QUALI SONO I SINTOMI? • problemi come diarrea intermittente, dolori addominali, irritabilità, anoressia, vomito ed arresto della crescita. • soggetti affetti da celiachia e che non seguono dieta priva di glutine vanno incontro ad un progressivo decadimento delle condizioni generali fino alla morte. COSA PROVOCA? • anche l’ingestione di quantità minime di glutine provoca un grave danneggiamento della mucosa intestinale e malassorbimento dei nutrienti. • il malassorbimento è particolarmente pericoloso nei bambini. LA DIETA PRIVA DI GLUTINE: La terapia dietetica è necessaria e prevede l’esclusione dall’alimentazione quotidiana dei cereali contenenti glutine e dei prodotti a cui il glutine sia stato aggiunto durante i processi produttivi. QUALI CIBI SONO ACCETTABILI IN UNA DIETA PRIVA DI GLUTINE? • carne e pesce (non impanati!) • la maggior parte dei prodotti caseari • frutta • verdura • riso • patate • mais • miglio, grano saraceno, amaranto, quinoa, sorgo, manioca ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI ALLERGIE ALIMENTARI INTOLLERANZE ALIMENTARI • sono reazioni del sistema immunitario nei confronti di • sono reazioni non mediate da meccanismi immunologici (a differenza delle allergie), che dipendono dalla difficoltà dell’ organismo a metabolizzare e digerire un alimento o un suo componente. un alimento o di un suo componente. • i sintomi di un’allergia alimentare si manifestano a breve tempo di distanza dall’ingestione dell’alimento; possono includere anche reazioni importanti come shock anafilattici. • le allergie alimentari possono manifestarsi nei confronti di qualsiasi alimento o suo componente. • le allergie più diffuse riguardano: uova, latte vaccino, soia, frutta secca, arachidi, molluschi e crostacei. • i sintomi di un’intolleranza alimentare si possono manifestare anche a distanza di tempo dal consumo dell’alimento o del suo componente responsabile. • le intolleranze più comuni riguardano il lattosio (in particolare il lattosio, un suo zucchero), il glutine, alimenti ricchi di istamina (formaggi stagionati, insaccati, pomodori, aringhe, pesci in scatola) COME COMPORTARSI: • consultare il medico se si ritiene di essere a rischio di allergie e/o intolleranze alimentari. • prima di consumare un alimento leggere le informazioni relative agli allergeni contenute in etichetta. ALIMENTAZIONE in GRAVIDANZA L’alimentazione della gestante deve coprire sia i bisogni nutritivi materni sia quelli del nascituro. Questo non significa “mangiare per due”, ma assicurarsi di seguire un’alimentazione equilibrata in tutti i nutrienti e assumere supplementazioni quando necessario, su indicazione del medico. COSA LIMITARE? • tè e caffè: scegli prodotti decaffeinati • sale: utilizza quello iodato! • zuccheri aggiunti: preferisci carboidrati complessi, che puoi trovare nei cereali integrali, nel pane, nella pasta e nelle patate • grassi: scegli l’olio extravergine di oliva ALCUNE BUONE REGOLE: • evita eccessivi aumenti di peso in gravidanza, dannosi sia per la madre che per il bambino. • scegli carni magre ben cotte e soprattutto pesce azzurro • dà la preferenza a latte, yogurt e formaggi magri (robiola, ricotta, crescenza) • consuma ogni giorno verdura e frutta di stagione, ben lavate • bevi almeno 2 litri di acqua al giorno, non gasata • assicurati che l’assunzione di ferro e folati copra i tuoi bisogni: sono raddoppiati COSA EVITARE? • bevande alcoliche: possono causare malformazioni al nascituro • cibi crudi animali. • non assumere bevande alcoliche e non consumare cibi di origine animale crudi. ALLATTAMENTO AL SENO E SVEZZAMENTO L’ALLATTAMENTO AL SENO E’ IL MIGLIORE PER IL BAMBINO. Fornisce numerosi benefici sia al bambino che alla mamma! Nel BAMBINO: • aiuta lo sviluppo delle difese immunitarie • riduce il rischio di sviluppare allergie • protegge dalle gastroenteriti, riducendone incidenza e durata, e riduce il rischio di occlusioni • migliora lo sviluppo psicomotorio e la vista Nella MAMMA: • aiuta a perdere il peso accumulato in gravidanza • previene alcune forme di tumore al seno e all’ovaio • riduce il rischio di sviluppare osteoporosi SVEZZAMENTO: deve avvenire gradualmente, per abituare il bambino alla separazione dal latte materno, e l’introduzione di alimenti solidi deve essere graduale. • i cereali costituiscono la base delle prime pappe: non possono essere dati subito cibi integrali, che il bambino piccolo non può digerire per l’elevata presenza di fibre. • frutta e verdura hanno un ruolo fondamentale nella loro alimentazione. Non utilizzare succhi di frutta con zuccheri aggiunti, meglio preparare in casa spremute o frutta frullata. • non aggiungere il sale alle pappe: è già contenuto nei suoi cibi • scegli l’olio extravergine di oliva come condimento: è ricco di acidi grassi monoinsaturi ed è facilmente digeribile. • non utilizzare zuccheri aggiunti ed evita il miele nel primo anno di vita ALIMENTAZIONE NELL’INFANZIA Dai 2 ai 4 anni: Dai 5 ai 12 anni: • fornire al bambino 5 pasti al giorno. Il pranzo deve essere il pasto principale. • alternare le fonti proteiche: pesce, carni magre e preferibilmente carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) ma anche legumi, che possono essere utilizzati per preparare polpette gradite ai bambini • utilizza come carboidrati inizialmente semolini, riso e pastine ed introduci successivamente la pasta • assicura una giusta quantità di frutta e verdura, che apportano vitamine, sali minerali e fibre. • una colazione corretta: fornisce energia dopo le ore di digiuno notturno e serve ad affrontare la mattinata! Deve essere varia e non ripetitiva. • i ragazzi devono consumare 5 pasti al giorno, di cui pranzo e cena sono i principali e devono essere equilibrati e comprendere carboidrati, proteine, grassi e fibre. • lo spuntino di metà mattina e metà pomeriggio deve essere leggero e nutriente, ad esempio uno yogurt, un frutto o un panino. • inserire nella dieta anche piatti unici di cereali e verdure • incentivare il consumo di pesce. • consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. • è sconsigliato l’eccessivo ricorso ad alimenti dei fast-food. • non dimenticare l’importanza dell’attività fisica, almeno 1 ora al giorno, che si può svolgere non solo in palestra ma anche all’aperto come gioco con gli amici. QUALI SONO GLI ERRORI PIU’ COMUNI ? • saltare la colazione o renderla ripetitiva • non fare lo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, oppure ricorrere a prodotti commerciali ricchi di grassi e dallo scarso valore nutritivo • evitare o ridurre il consumo di frutta • eccedere nel consumo di snack preconfezionati, bevande gassate e dolciumi ALIMENTAZIONE NELL’ADOLESCENZA L’adolescenza è il periodo compreso tra i 12 e i 18 anni circa, cioè la fase compresa tra la pubertà e l’età adulta. È caratterizzata da importanti cambiamenti, sia relativi allo sviluppo fisico che emotivo. Per questo motivo la nutrizione svolge un ruolo fondamentale e solo sane abitudini apprese durante l’infanzia possono proteggere il/la ragazzo/a da comportamenti alimentari errati nei confronti del cibo. COME COMPORTARSI: • prestare attenzione al comportamento alimentare dei ragazzi, e agli eventuali segnali che possano far pensare a disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia) • è sconsigliato un eccessivo ricorso agli alimenti tipici dei fast-food ALCUNE BUONE REGOLE: • L’organismo è soggetto a una crescita molto rapida accompagnata dallo sviluppo fisico, che deve essere supportata da apporti di nutrienti ed energia elevati , soprattutto per quanto riguarda le proteine, il calcio, il ferro e le vitamine. • non ricorrere a “mode” alimentari e diete fai da te prive di un fondamento scientifico: se è necessario individuare una dieta, ricorrere al medico. • consumare latte, yogurt e formaggi magri come fonte di calcio, abbondanti porzioni di verdura e frutta per le vitamine e i sali minerali ed infine pesce, carni magre, legumi associati a cereali per le proteine ad alto valore biologico. • svolgere regolare attività fisica • nelle ragazze adolescenti il fabbisogno in calcio e ferro è quasi pari a quello di un adulto. Il ferro è necessario durante il ciclo mestruale e una sua carenza può comportare il rischio di anemie e di ridotta mineralizzazione dello scheletro. Buone fonti di ferro sono la carne, i legumi, le vongole e le verdure a foglia verde. ALIMENTAZIONE E MENOPAUSA La menopausa è il periodo nella vita di una donna in cui avviene la definitiva cessazione del ciclo mestruale, verso i 50,5 anni, con la conseguente cessazione del periodo fertile. È un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti del ‘equilibrio ormonale e metabolico e merita pertanto particolare attenzione. OSTEOPOROSI e CALCIO: L’80% degli individui affetti sono donne in postmenopausa. È una malattia caratterizzata da bassa densità minerale ossea; le ossa sono quindi più fragili e maggiormente esposte al rischio di fratture. Il calcio, coinvolto nello sviluppo osseo, è fondamentale per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi. Si trova soprattutto nel latte e prodotti lattiero caseari, nel tofu, in legumi, frutta secca, ortaggi verdi, pesce azzurro e arance. COSA CAMBIA: la diminuzione degli estrogeni comporta una minore protezione del cuore e dei vasi nei confronti di trombosi ed aterosclerosi, diminuzione dei bisogni di energia e una maggiore perdita di calcio dal tessuto osseo. Sono possibili anche disturbi dell’umore e fenomeni ansiosi e/o depressivi. ALCUNE BUONE REGOLE: • consuma alimenti ricchi di calcio e vitamina D, di cui è aumentato fabbisogno in menopausa, per prevenire l’osteoporosi • riduci il consumo di grassi in cucina e utilizza come condimento l’olio d’oliva • consuma carboidrati complessi ed evita gli zuccheri semplici • scegli i prodotti di stagione e adotta un’alimentazione varia. OSTEOPOROSI e VITAMINA D: La vitamina D è essenziale per assorbire il calcio proveniente dagli alimenti ed è coinvolta nel rimodellamento osseo. È poco abbondante negli alimenti (è presente in piccola parte nel tuorlo d’uovo e nei pesci grassi, mentre ne è ricchissimo l’olio di fegato di merluzzo). Al contrario possiamo sintetizzarla attraverso l’esposizione alla luce solare: basta un’ora al giorno per ottenere una normale produzione di vitamina D. ALIMENTAZIONE E INVECCHIAMENTO Le regole di base di una corretta alimentazione per le persone sane oltre i 65 anni non differiscono da quelle di un adulto: bisogna consumare molta frutta e verdura, prediligere cereali integrali e proteine vegetali (legumi) e pesce. Sono molti i fattori che possono però ridurre la qualità dell’alimentazione nell’anziano: solitudine, basso reddito, invalidità, malattie croniche ad esempio. Sono necessarie quindi alcune considerazioni ed accorgimenti. COME COMPORTARSI: • segui sempre una dieta varia, equilibrata ed appetibile in cui siano presenti tutti i nutrienti necessari per il mantenimento del buono stato di salute. • se hai difficoltà di masticazione, deglutizione o digestione, puoi ad esempio tritare la carne, preparare minestre, frullati e puree, grattugiare la frutta o schiacciarla. • evita i pasti pesanti: ripartisci l’alimentazione su tutto l’arco della giornata. • fa una colazione adeguata e non scarsa. ALCUNE BUONE REGOLE: • controllare la quantità di cibo, per evitare il sovrappeso. • bere molta acqua, anche se non si ha sete: nell’anziano lo stimolo della sete è ridotto e può portare alla disidratazione. • consumare frutta e verdura e cereali integrali: aiutano a raggiungere il senso di sazietà, sono ricchi di vitamine, fibre e hanno azione protettiva nei confronti del cancro al colon. • consumare proteine ad alto valore biologico, per ridurre il rischio di sarcopenia. Gli alimenti più preziosi sono il latte e i prodotti lattiero caseari, il pesce (soprattutto azzurro) che è inoltre ricco di acidi grassi polinsaturi omega 3, la carne magra e la carne bianca. • ridurre i grassi saturi e in generale evitare i grassi di origine animale. Nella terza età il tasso di sovrappeso e obesità è infatti molto elevato, anche per una ridotta attività motoria. • dare la preferenza ai grassi ricchi in acidi monoinsaturi e polinsaturi, soprattutto l’olio extravergine di oliva e i grassi del pesce. • evitare l’eccesso di alcol, per non causare danni al fegato. • mantenersi attivi.