I 4c - La Chiesa e il suo linguaggio - Le finestre Tra protezione esterna e ricerca di luce interna Cuneo, chiesa parrocchiale di Santa Maria: vetrate floreali (Macario, Torino, 1890 circa) Limone, chiesa parrocchiale di San Pietro: vetrata del rosone con monogramma di Cristo (disegno F.Franco, 1965 circa) Cuneo, chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato: vetrate con i colori delle fasi di luce della giornata, secondo l’invito del Salmo “Sette volte al giorno io ti lodo, Signore” (Sl 119,164) (p. C. Ruggeri, 1974). Boves, Fontanelle, santuario Regina della Pace: vetrata della Pentecoste (disegno N. Marabotto, 1997) Cuneo, chiesa parrocchiale del Sacro Cuore: vetrate con i colori delle fasi di luce della giornata (Poli, 2004) Finestre: spiragli della luce del cielo Le pareti dell’edificio assolvono al compito di protezione degli spazi dagli agenti esterni, e tuttavia non devono chiudere del tutto, per evitare di soffocare la vita all’interno. Per questo furono traforate in diversi modi nei secoli per dare aria e luce ai locali. Dalle piccole monofore romaniche ai rosoni gotici, alle “serliane”, alle forme ovali barocche, a quelle a “flabello”, nei secoli si sono espresse non solo linee diverse di finestre, ma anche loro diverse collocazioni con effetti molto vari di luce e salubrità degli ambienti. A loro volta le finestre si attrezzarono di serramenti e vetri capaci di proteggere e filtrare luce e poi si arricchirono di vetrate istoriate o dipinte. Non ci sono in zona resti di vetrate istoriate anteriori alla seconda metà dell’Ottocento, anche se vi sono notizie della loro presenza fin dal Cinquecento. Una prima serie di vetrate sono del periodo liberty, proprio con motivi floreali; altre finestre vennero ornate di figure istoriate di santi o di simboli liturgici. Infine vi è una buona fioritura di vetrate recenti in varie chiese. 81 Emozioni di luce e lode Nel periodo di contestazione contro l’arte nelle chiese in nome di un certo pauperismo sociale, in controcorrente la chiesa del Cuore Immacolato venne arredata nel 1969 con le grandi e suggestive vetrate di p. Costantino Ruggeri. Di poco prima erano quelle di F. Franco a Limone. Infine la ripresa:dalla serie di F. Dal Comune per la chiesa di Don Bosco , ad A. Poli per il Sacro Cuore.