Riabilitazione Respiratoria Linee guida American Thoracic Society Luglio 07 Definizione (American Thoracic Society) • La riabilitazione polmonare è attività terapeutica multidisciplinare basata EBM, rivolta con programma personalizzato a pazienti con patologia respiratoria cronica, finalizzata a ridurre i sintomi, migliorare la partecipazione sociale, lo stato funzionale e l’autonomia del paziente Punti salienti • 1) Multidisciplinarietà • 2) Obiettivi possibili e personalizzati • 3) Grande attenzione non solo agli aspetti fisici ma anche psicologici e sociali Team • • • • • • Medici (pneumologo-fisiatra) Infermieri Terapisti respiratori Terapisti occupazionali Psicologi Altre figure ( cardiologo..dietista…assistente sociale…) Obbiettivi possibili • Migliora la qualit(à di vita e l’autonomia S. George Q) sia come ADL che come controllo della malattia (EVIDENZA A) • Migliora la dispnea e la tolleranza all’esercizio fisico (EVIDENZA A) spesso segno clinico precoce a volte unico o silente per anni • Riduce n° ricoveri ospedalieri e assistenza sanitaria (EVIDENZA A <n° gg e <n° ricovero) • Buon rapporto costo-beneficio (EVIDENZA C) Obbiettivi possibili • Sopravvivenza (?) (EVIDENZA B) con riduzione n° gg ricovero (EVIDENZA A) certezza su abolizione del fumo e O2 terapia • Migliora massa e forza muscolare (nel BPCO <30% forza quadricipite) • La forza del quadricipite in pazienti BPCO è correlato alla sopravvivenza (EVIDENZA A) • Migliora lo stato ansioso depressivo e emozionale (EVIDENZA A) correlato alla percezione della dispnea. Il risultato terapeutico è duraturo (6-12-18 mesi) variabile in base agli outcome considerati, allo stile di vita praticato, alla durata ed intensità dell’esercizio praticato e alla compliance del paziente Durata media del trattamento • Molti lavori propongono periodi di trattamento tra 6-12 settimane • Si propongono n° 3 accessi settimanali • Ogni seduta 40-90 minuti A quali pazienti si rivolge? • Patologie respiratorie croniche in fase di stabilità sia ostruttive (asma, BPCO) che restrittive (fibrosi polmonare, alterazione gabbia toracica), ma anche patologie ipersecretive ( bronchiectasie, fibrosi cistica) e pazienti chirurgici (pre-post) (EVIDENZA B) • Pazienti neuro-muscolari? Non ci sono evidenze • Età e gravità clinica senza limiti (ma per obiettivi possibili) (gravi dispnee non trovano indicazione) Controindicazioni assolute • Fase di acuzie o di non stabilità clinica • Rifiuto dell’invito alla cessazione del fumo STOP Programmi riabilitativi • Riallenamento allo sforzo e stile di vita non sedentario (è punto primario) • Educazione del paziente finalizzata all’autogestione e massima autonomia funzionale (ADL e gestione patologia ottimizzazione delle terapie) • Interventi nutrizionali (obesità, magrezza) • Supporto psico-sociale finalizzato alla partecipazione Programmi riabilitativi • Tecniche di risparmio di energia (PVQ programma vita quotidiana) • Tecniche di respiro e di drenaggio b. (pep,eltgol, drenaggio autogeno……) • kinesi toracica Rinforzo muscolare • Paziente BPCO ha una riduzione di forza e massa muscolare per deficit microvascolare e spesso terapia steroidea protratta • Con esercizio migliora anche nell’anziano sia la forza che l’endurance che la massa muscolare (1A) Rinforzo muscolare • Al rinforzo degli arti inferiori meglio associare anche quello degli arti superiori (1A) (distretto specifico) • Alcuni autori associano es. di equilibrio • La durata del miglioramento della forza non è nota Rinforzo muscolare Intensità di esercizio: • non certa • si ricerca il max picco di flusso aerobio (circa il 60-80% del test da sforzo incrementale) • Saturazione 02 > 90% • Frequenza cardiaca monitorata Rinforzo muscolare Training ad alta intensità: 1) Migliora tolleranza al max picco di esercizio 2) Migliora la durata dell’esercizio 3) Innalza la soglia anaerobica 4) Riduce la domanda ventilatoria e la frequenza respiratoria Rinforzo muscolare • Muscoli inspiratori: (diaframma,intercostali esterni, scaleni) • BPCO: diaframma appiattito e debole (ipotrofia da iperutilizzo) • Rinforzo utile solo in casi molto selezionati (pazienti chirurgici, Pi max bassa < 60) • Mancano dati certi Rinforzo muscolare • Farmaci anabolizzanti: Migliorano forza e endurance ma poco utilizzati con scarsa evidenza, non indicati (2C) Education Necessaria ma non sufficiente Migliora (1B): conoscenza della patologia autogestione della patologia (agendasma) corretta gestione della terapia (aereosol) corretta informazione psico-sociale Componente psico comportamentale • Paziente BPCO: a) Frequente stress psicologico (depressione 7-57%, ansia 10-96%) non correlato alla mortalità (sì cardiopatico) bassa autostima, scarsa propensione al trattamento (2C) b) Deficit cognitivi (memoria, attenzione, cpapacità di astrazione, visuo-motorii) Componente psico comportamentale • Terapia: non ci sono evidenze ma gli esperti (2C) sostengono che interventi psicologici nel lungo periodo, associati ad altre metodiche migliorano la qualità di vita e l’autonomia Supplemento di O2 • L’ OTLT migliora la sopravvivenza • Durante l’esercizio da mantenere sempre nei pazienti ipossiemici e nelle ipossiemie indotte da esercizio (1C) • Nei pazienti normossiemici un supplemento di O2 migliora l’endurance in laboratorio ma il beneficio non si mantiene nel tempo(2C) Ventilazione non invasiva • Molti lavori hanno confrontato esercizi e trattamenti riabilitativi in respiro spontaneo e con Bi-pap • Il beneficio con Bi-pap è immediato con modico miglioramento della performance ma non si mantiene (2B) Indicatori di risultato Misura del danno o impairment (menomazione classificazione precedente) a) Pi max (unica misura adeguata) soggetta a importanti variazioni nel paziente chirurgico, migliora nel riallenamento se < 60 b) Vt dinamico che con O2 terapia e allenamento si sposta anche nella quota espirata riducendo il fenomeno airtrapping Indicatori di risultato Misure di partecipazione o patecipation (Handicap nella precedente classificazione) a) Test qualità di vita ( S. George Respiratory Questionnnaire) b) Riduzione del n° ricoveri e giorni di degenza ospedaliera c) Miglioramento sopravvivenza (O2, fumo, ottimizzazione della terapia) certa nella fibrosi cistica Indicatori di risultato Misure di attività o activity (disabilità nella classificazione precedente) a) Test da sforzo incrementale su cicloergometro b) Walking-test 6 min. o meglio Shuttle-Walking-test c) Misure di dispnea (Vas,Borg,B.D.I.) Dispnea nel paziente BPCO • Costituisce il segno primario della patologia, è soggettiva di qualità differente (respiro pesante, torace chiuso, inspirazione difficile…) aspecifica (cuore…) diversificata (solo sforzo). Spesso influenzata dal vissuto recente e dalla sindrome ansioso depressiva spesso associata in questi pazienti Dispnea nel paziente BPCO Recentemente si è trovata corrispondenza oggettiva essendo la dispnea correlata a volume di fine espirazione (air trapping) e al conseguente aumento del Vt sotto sforzo tutto a scapito dell’aria di riserva inspiratoria. Questo è modificabile da O2 terapia e da riallenamento allo sforzo Dispnea nel paziente BPCO • Miglioramento metabolico mitocondri (< produzione CO2 < consumo di O2) • Ottimizzazione dell’energia del gesto abituale • Riduzione della frequenza cardiaca e respiratoria • Miglioramento del Vt dinamico non attinto solo nel volume inspiratorio Effetti indiretti • Migliora la funzione cognitiva (2B) • Nei pazienti gravi spesso si applica una riabilitazione adattativa ( al ventilatore, dopo trapiato polmonare, dopo riduzione volumetrica del polmone, dopo tracheo, pazienti nmuscolari) Studi in corso • Stimolazione elettrica dei muscoli del cammino, da proporre a pazienti allettati per tempi lunghi affetti da BPCO moderata-severa, anche nelle riacutizzazioni in pazienti in ventilazione meccanica • Pare utile per > forza muscolare, l’endurance, < la dispnea e il consumo di O2