ISTITUTO COMPRENSIVO TORRE – PORDENONE SCIENZE Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione: dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere testi di una certa complessità, di esprimere le idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle ipotesi scientifiche e dei dati statistici proposti da altri. ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO TRAGUARDO DI COMPETENZA TRAGUARDI DI COMPETENZA TRAGUARDI DI COMPETENZA (COMPRENSIONE) Osserva con attenzione il suo corpo, gli Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare organismi viventi e i loro ambienti, i il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di fenomeni naturali, accorgendosi dei loro quello che vede succedere. cambiamenti. Esplora i fenomeni della vita quotidiana con un approccio scientifico: osserva, descrive ed espone con terminologia specifica lo svolgersi dei fatti, propone e realizza semplici esperimenti con l'utilizzo di materiali di uso comune. CONOSCENZE Conosce le caratteristiche fisiche degli oggetti: ruvidomorbido, caldo-freddo, bagnato-asciutto, dolceaspro ABILITÀ CONOSCENZE Sa osservare con Comprende: l’utilizzo di tutti Fatti e fenomeni della vita i sensi quotidiana attraverso esperienze concrete Sa descrivere un fenomeno L’uso dei diversi strumenti di misura in funzione delle Riconosce alcuni aspetti Sa formulare diverse situazioni caratteristici delle previsioni ed problematiche prese in esame; stagioni ipotesi e 1 ABILITÀ Utilizzare i diversi strumenti di misura con le relative unità convenzionali. Esporre con termini specifici semplici situazioni osservate Classificare e seriare L’alunno ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo. L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. CONOSCENZE ABILITÀ Concetto di misurazione Comprendere la natura diretta e indiretta particellare della materia Concetti di trasformazioni fisiche e Descrivere i diversi stati chimiche di aggregazione della materia Rete di relazioni e processi di cambiamento Evidenziare le dei viventi differenze e le analogie Semplici concetti fisici confrontare queste con l’esito facilmente osservabili Conosce il lessico relativo ai più comuni di una esperienza fenomeni naturali Primi elementi di Sa riconoscere e classificazione animale e Conosce alcuni semplici riprodurre vegetale termini delle simboli il funzionamento dei diversi osservazioni e delle apparati del corpo umano esperienze naturalistiche oggetti in base alle loro proprietà Concetto di organizzazione cellulare Osservare con spirito scientifico fatti e Interazione tra forze fenomeni vicini al esogene ed endogene vissuto degli studenti della Terra tra cellule vegetali e animali Confrontare su planisfero la distribuzione di terremoti, vulcani e confini delle placche Conosce le denominazioni del varie parti del corpo e la funzione delle principali di esse ATTIVITÀ Esperienze osservative dell’ambiente esterno nei suoi cambiamenti stagionali ATTIVITÀ Costruire semplici modelli interpretativi di fatti e fenomeni osservati in natura con materiale di uso comune e facilmente reperibili dai ragazzi. Visite guidate Costruire semplici strumenti di misura. Esperienze di laboratorio ed esperimenti scientifici Utilizzo di istogrammi Routines: registrazioni quotidiane nei diversi calendari ATTIVITÀ Saper esporre i risultati di una ricerca utilizzando strumenti diversi ad esempio PowerPoint, cartelloni, didascalie per abituarsi a sintetizzare, identificare informazioni essenziali e come guida alla comprensione. Rappresentare con grafici, disegni, tabelle fatti e fenomeni trattati. Compilazione di schede di laboratorio strutturate e non, attraverso le quali l’alunno viene guidato alla comprensione del problema/fenomeno e all’uso Attività per la comprensione del testo attraverso la del linguaggio specifico; ricerca di parole chiave, la scansione in sequenze, la creazione di una mappa o di uno schema Attività per la comprensione del testo attraverso la ricerca di parole chiave, la scansione in sequenze, la creazione di una mappa o di uno schema; Attività di ricerca di informazioni attraverso l’analisi di immagini, grafici, video e animazioni; Attività con schede di lavoro nelle quali ci sia un 2 problema da risolvere o dove gli allievi si possano mettere in gioco utilizzando in modo pratico tecniche precedentemente esplorate; Attività nelle quali i ragazzi siano chiamati a confrontare e sintetizzare da più fonti. METODOLOGIE • Esperienze laboratoriali • Esperimenti • Brainstorming • Osservazioni mirate METODOLOGIE • Cooperative learning (gruppi di lavoro per svolgere esperimenti). • Uso dei software didattici specifici (Stellarium, simulazioni varie...); • Attività didattiche laboratoriali. • • Schemi, mappe concettuali, modelli. Uso delle tecnologie (LIM, computer in aula d’informatica…); • Collaborazione con esperti. • • Lezione frontale. • Brainstorming. • Utilizzo della LIM. La disciplina verrà proposta in modo laboratoriale, ovvero in modo che l’alunno sia sempre attivo e protagonista della costruzione del proprio apprendimento formulando ipotesi e controllandone le conseguenze; • Visione di filmati a tema. • Cooperative Learning; • problem solving; • presentazione di dati e informazioni sotto forma grafica e attraverso schemi, mappe e tabelle. AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Organizzazione di uno spazio raccolto e • motivante, attrezzato per le routines e fornito del materiale necessario per le diverse esperienze scientifiche e per la • raccolta dei dati. Pianificazione di un tempo adatto ai tempi 3 METODOLOGIE • AMBIENTI DI APPRENDIMENTO AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni. Ambiente di apprendimento che favorisca e stimoli l’espressione delle proprie idee: i contenuti non vengono “spiegati” ai ragazzi, ma, attraverso domande autentiche, si guidano i ragazzi nel descrivere, argomentare, organizzare contenuti e ipotesi, affinché possano passare dal pensiero spontaneo a forme di conoscenza Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. Favorire l’esplorazione e la scoperta. di attenzione e di apprendimento. • Una documentazione che renda visibile il • percorso e le modalità di formazione. Stile educativo rivolto a stimolare la curiosità e l’attenzione e a suscitare domande più che fornire risposte Coinvolgimento di agenzie educative presenti nel territorio a supporto del percorso formativo. • organizzate; l’insegnante in classe fa si che il clima sia sempre di apertura, accettazione del Promuovere la consapevolezza del proprio modo pensiero altrui, anche critico ma sempre di apprendere. rispettoso. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio. Ambiente di apprendimento che favorisca l’apprendimento collaborativo: sarà compito dell’insegnante, con il suo ruolo di facilitatore e organizzatore dell’attività secondo la metodologia del Cooperative Learning, fare in modo che l’ambiente sia consono a favorire l’apprendimento cooperativo attraverso la costruzione di un clima relazionale positivo e in modo che il raggiungimento dell’obiettivo richieda il contributo personale di tutti. Ambiente di apprendimento di tipo laboratoriale: il laboratorio è inteso sia come luogo fisico (aula o altro spazio attrezzato) sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati comuni, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture di conoscenza personale. Queste sono le azioni che riteniamo possano agevolare la comprensione, evitando l’esecuzione meccanica e passiva di procedure calate dall’alto. Verranno quindi promosse situazioni reali, tangibili, nelle quali sperimentare tecniche per l’osservazione e comprensione di un fenomeno (ricerca di variabili, costanti e in generale relazioni tra eventi). Ambiente di apprendimento “problem solving”: sarà cura dell’insegnante costruire un ambiente stimolante e creare situazioni di 4 interesse per gli allievi, nelle quali possano esprimere la loro capacità di risolvere un problema. Ambiente di apprendimento che porti alla continua riflessione sulla disciplina attraverso la storia delle scoperte scientifiche, la vita di personaggi storici, la contestualizzazione di problemi e della loro risoluzione, per arrivare a valutazioni dello studente sulla responsabilità personale e le scelte etiche dello scienziato (da Galileo a Darwin a Fermi....). 5 Si è scelta come attività da sviluppare in senso verticale lo studio della foglia. DIPARTIMENTO DI SCIENZE ATTIVITA’ SULLE FOGLIE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA TEMPI: fine ottobre-inizio novembre DESTINATARI: grande gruppo-sezione OBIETTIVI: osservare le foglie impiegando tutti i sensi, descrivere verbalmente le proprie sensazioni, cogliere somiglianze e differenze, imparare un lessico specifico, porre domande e avanzare ipotesi su fenomeni inaspettati, seriare, classificare con criteri diversi. DESCRIZIONE ATTIVITA’: 1°giorno: usciamo in giardino per l’osservazione degli alberi. L’insegnante fa notare che alcuni hanno e foglie ancora verdi, altri le hanno di vari colori e altri ancora ne hanno perduto la maggior parte. Poi chiede ai bambini se sanno perché, registrando su supporto audio o cartaceo le loro ipotesi. Raccogliamo foglie diverse per dimensioni, forma e colore. Raccogliamo anche 3 grandi sacchi pieni di foglie completamente seccate. Una volta rientrati in classe, poniamo sotto peso in mezzo alle pagine di un quotidiano, le foglie che utilizzeremo per l’osservazione e la classificazione. Ai bambini che chiedono il motivo di questa operazione, facciamo osservare le differenze tra le foglie secche e quelle fresche e chiediamo di pazientare qualche giorno per la risposta alla loro domanda. 2°giorno: in orario di compresenza, mentre il grande gruppo è in giardino o in salone, l’insegnante dispone sul pavimento le foglie secche e chiama 3 o 4 bambini per volta ad annusarne alcune; poi chiede loro di togliersi le scarpe e calpestare le foglie per qualche secondo in silenzio. I bambini sono invitati ad esprimere le loro sensazioni olfattive, uditive e tattili, e l’insegnante registra le loro descrizioni. 3°giorno: sostituiamo con i bambini le pagine del quotidiano utilizzate per pressare le foglie, e facciamo loro notare la differenza di spessore tra una foglia appena raccolta e una già pressata; facciamo anche toccare l’umidità residua sulle pagine che abbiamo sostituito, e poniamo domande che stimolino le loro ipotesi sull’origine di essa. 4° giorno: poniamo sul tavolino tutte le foglie pressate, e sul pavimento 3 contenitori rotondi di grandezze diverse. A turno ogni bambino sceglie una foglia e la inserisce nel contenitore di grandezza corrispondente. Poi l’insegnante rimuove questi contenitori e dispone sul pavimento i cerchi di plastica normalmente utilizzati per l’attività motoria, di colore verde, giallo, rosso, marrone e arancione. A turno ogni bambino sceglie una foglia e la pone all’interno del cerchio di colore corrispondente. Ben presto si pone la questione di dove collocare le foglie di 2 colori: l’insegnante invita i bambini a fare proposte per risolvere il problema, e facilita il percorso verso il concetto di intersezione di insiemi, che viene visualizzato sovrapponendo una porzione dei due cerchi. Lo stesso percorso si può ripetere con una foglia di 3 colori. L’insegnante presenta ai bambini la terminologia CLASSIFICARE – CLASSIFICAZIONE, e chiede ai bambini secondo quali altre differenze si potrebbero classificare le nostre foglie (numero di punte, tipo di bordo…) 6 DIPARTIMENTO DI SCIENZE ATTIVITA’ SULLE FOGLIE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE Ia MEDIA FINALITA' Riconoscere la struttura e le funzioni della foglia PREREQUISITI conoscere le caratteristiche degli esseri viventi conoscere gli elementi fondamentali che costituiscono la struttura della cellula conoscere il concetto di organismo autotrofo saper compiere le operazioni abituali nell'allestimento di un vetrino per l'osservazione di un preparato CONOSCENZE ABILITA' • Saper come • Osservare una osservare le cellula vegetale al cellule microscopico e • Conoscere le riconoscerne le componenti diverse parti fondamentali • Disegnare come è che distinguono fatta la cellula una cellula vegetale e le sue vegetale parti essenziali • conoscere il concetto di fotosintesi inteso come processo di produzione di sostanza nutritiva della pianta • Comprendere il significato di traspirazione attraverso gli stomi fogliari ATTIVITA' • Allestire un vetrino con una sezione di lamina fogliare di lattuga ( pagina superiore e inferiore anche con colorazione) • Individuare e disegnare le cellule vegetali come appaiono ai vari ingrandimenti distinguendo le strutture al loro interno: forma parete nucleo cloroplasti vacuolo cellule di guardia: stomi • Osservare la funzione degli stomi della lamina inferiore delle foglie per il processo di traspirazione della pianta. • Rappresentare mediante disegno o schema i componenti che costituiscono il processo di fotosintesi intesa come costruzione della sostanza nutritiva della pianta. • Rappresentare mediante disegno o schema i componenti che costituiscono il processo di respirazione della cellula vegetale e sottolineare la correlazione e il confronto tra fotosintesi e respirazione. • Osservare la funzione delle foglie nel processo di traspirazione. PER LE ATTIVITA' VEDI ALLEGATI 1/2/3/4/5/6/7/8/9 7 ALLEGATO 1 8 ALLEGATO 2 ALLEGATO 3 9 ALLEGATO 4 ALLEGATO 5 10 ALLEGATO 6 ALLEGATO 7 ALLEGATO 8 11 ALLEGATO 9 12 DIPARTIMENTO DI SCIENZE ATTIVITA’ SULLE FOGLIE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE IIa MEDIA FINALITA' Comprendere il significato della reazione di fotosintesi per la produzione di sostanze organiche e confronto con la reazione di respirazione come processo inverso. PREREQUISITI Conoscere la struttura dell'atomo Conoscere i concetti di atomo, molecola e legame chimico Saper distinguere un elemento da un composto CONOSCENZE ABILITA' ATTIVITA' • Concetto di • Eseguire e • Allestimento di un'attività pratica per reazione descrivere semplici comprendere la reazione chimica della chimica, reagenti reazioni chimiche fotosintesi e il suo bilanciamento. e prodotti • Riconoscere • Conoscere le l'importanza del ALLEGATI 10/11 principali leggi bilanciamento fra che regolano una reagenti e prodotti reazione chimica nelle reazioni • Conoscere i chimiche principali composti chimici organici 13 ALLEGATO 10 ALLEGATO 11 Quindi la reazione chimica con le formule di struttura sarà: 6 H2O + 6 CO2 + E 14 C6H12O6 + 6 O2 DIPARTIMENTO DI SCIENZE ATTIVITA’ SULLE FOGLIE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE IIIa MEDIA FINALITA' Estrarre e riconoscere mediante separazione cromatografica i pigmenti vegetali responsabili della fotosintesi Verificare in quali condizioni avviene la produzione di zuccheri complessi ( amidi) nella foglia PREREQUISITI Conoscere la struttura della foglia come organo sede della fotosintesi della pianta Conoscere il concetto di capillarità Conoscere i metodi di separazione delle sostanze in soluzione CONOSCENZE ABILITA' ATTIVITA' Riconoscere la Osservare la • Estrazione e separazione mediante presenza di diversi separazione dei diversi cromatografia su carta, dei pigmenti pigmenti nella foglia pigmenti in base alla fotosintetici. diversa struttura • Osservazione dei depositi di amido nella foglia Comprendere che il molecolare degli stessi come prodotto della fotosintesi prodotto finale della fotosintesi è il Osservazione del glucosio che verrà deposito di zuccheri trasformato in complessi come zuccheri complessi riserva per le necessità metaboliche della pianta LA CROMATOGRAFIA E' una tecnica di separazione di sostanze che si basa sulla diversa velocità di migrazione che più sostanze, sciolte in un solvente, hanno, quando vengono depositate su un supporto come la carta da filtro. Queste sostanze , trasportate dal solvente, si stratificheranno in punti diversi del supporto. ATTIVITA' GENERALE In un barattolo di vetro si versa circa mezzo cm di solvente (acetone). Si ritaglia un rettangolo di carta da filtro di altezza inferiore a quella del barattolo. Sulla carta da filtro si segna con la matita una riga orizzontale a circa 1,5 cm dal fondo del foglio. Con una pipetta si deposita al centro della riga orizzontale del foglio, più gocce dell'estratto. Si pone il rettangolo all'interno del recipiente in modo che rimanga in posizione verticale e stando attenti che il punto in cui si sono messe le gocce dell'estratto si trovi al di sopra del solvente. Tappare il barattolo e lasciare che il solvente risalga lungo il foglio da filtro per capillarità. Risalendo per capillarità, trascinerà con se , a velocità diversa, i vari componenti solubili della miscela. Quando il solvente si troverà a circa 1-2 cm dal bordo superiore del foglio, si toglierà la carta. Si segna con la matita l'altezza raggiunta dal solvente, e si lascerà asciugare. Si osserveranno i diversi componenti dell'estratto così separati e si misurerà con una riga millimetrata, la loro distanza dalla linea di partenza. 15 ATTIVITA' 1 - CROMATOGRAFIA SU CARTA DEI PIGMENTI FOGLIARI FOTOSINTETICI Scopo: separare tramite cromatografia su carta i pigmenti vegetali responsabili della fotosintesi Materiali: Foglie di spinacio (in esse sono presenti diverse forme di clorofilla (clorofilla a e b) associate a pigmenti come il Beta-carotene (rosso) e la xantofilla (giallo); mortaio e pestello; pipetta, beker; carta stagnola; carta da filtro; righello e matita; reagenti: alcool e acetone Procedimento Servendosi di mortaio e pestello, triturare finemente in un mortaio le foglie di spinaci. Aggiungere una soluzione al 95% di alcool e acqua. Lasciare a riposo la poltiglia per circa 10-15 minuti. Raccogliere il liquido con una pipetta e versarlo in una provetta ricoperta di carta stagnola (la luce denatura i pigmenti che non sono più contenuti nelle cellule). Tramite la pipetta depositare alcune gocce dell'estratto, una sopra l'altra, sulla carta da filtro preparata in precedenza come descritto nella cromatografia generale, lasciando asciugare dopo ogni deposizione. Porre la carta nel beker con il solvente (acetone) ed eseguire la procedura generale di cromatografia. Osservazioni Partendo dall'alto si osserverà una macchia giallo- dorata (carotene), una macchia gialla ( xantofilla), e due macchie verdi vicine (clorofilla a e b). ATTIVITA' 2 - OSSERVAZIONE DEI DEPOSITI DI AMIDO NELLA FOGLIA COME PRODOTTO DELLA FOTOSINTESI Scopo: Verificare in quali condizioni avviene la produzione di zuccheri complessi (amidi) nella foglia Materiali Foglia di geranio variegato preparata per l'esperimento almeno 24 ore prima, beker, pinze, carta assorbente, ciotola di vetro, alcool, tintura di iodio Procedimento La foglia di geranio variegato viene preparata prima dell'attività, coprendo nella parte centrale una foglia di geranio con della carta nera. La foglia viene mantenuta in queste condizioni per due giorni attaccata alla pianta e poi viene staccata al momento dell'attività. Prima di procedere all'osservazione sulla foglia, viene fatta una prova preliminare di rilevamento 16 dell'amido con tintura di iodio versando alcune gocce della stessa su dell'amido puro. Si osserverà un cambiamento di colore del reagente che dal rosso-mattone cambia in viola-nero. Si immerge la foglia in un bagno caldo di soluzione con alcool per estrarre la clorofilla. Quando la foglia è del tutto decolorata, la si preleva con le pinze e la si asciuga. La si pone sulla ciotola di vetro e la si copre con la tintura di iodio, si aspetta qualche minuto e poi si osserva compilando anche la seguente tabella: PARTI DELLA FOGLIA CONTIENE CLOROFILLA HA RICEVUTO LUCE HA PRODOTTO AMIDO Contorno bianco Porzione verde oscurata Porzione verde non oscurata Conclusioni Si sarà osservato che nel contorno bianco, non essendoci clorofilla non si rileva amido, nella parte verde oscurata, pur contenendo clorofilla non si rileva amido per la mancanza di luce, nella porzione verde non oscurata, la clorofilla presente, avendo ricevuto luce, avrà effettuato la fotosintesi e si osserverà l'amido. NOTA Alcune Attività ed Immagini di Attività sono state estratte dal testo “Progetto Leonardo” della Casa Editrice Paravia. Le Attività riguardanti la Terza Media sono state originariamente eseguite presso l’Istituto Vendramini di Pordenone. 17