ALIMENTATORE BRUTO – 20A
progetto realizzato da N9KV/I1RRT/IT9YYS
Questo progetto compare su RR 11 del 1989 per opera di I1RRT che a sua volta lo trova su una
rivista americana a cura di N9KV, si tratta di un alimentatore convenzionale ma con prestazioni di
tutto rispetto, facile da realizzare e utile per la stazione radio.
Le caratteristiche che lo rendono quasi unico (nota di I1RRT) sono:
1) Ottima regolazione di tensione da vuoto a pieno carico.
2) I transistor di potenza sono montati con il collettore a massa, pertanto non bisogna isolarli e
quindi aumenta la conducibilità termica favorendo la dissipazione di calore.
3) Circuito di protezione contro il corto circuito a soglia regolabile.
4) Insensibilità ai campi RF.
5) Circuito molto semplice nella realizzazione, non sono presenti IC o circuiti complessi.
6) Tensione fissa di uscita, anche i più distratti non potranno variare la tensione di uscita e
distruggere il proprio RTX.
7) Protezione contro sovratensioni in uscita, se uno dei finali dovesse cedere, ci si ritrova tutti e
20V che provengono dal ponte ai morsetti di uscita, un semplice circuito inserito in questo
progetto fa si che se la tensione supera il valore da noi prefissato di 14V, il diodo veloce va
in conduzione pilotando la base del triac il quale cortocircuita l’uscita e quindi scattano due
protezioni, la prima di corto già inserita da progetto, la seconda del triac che fa bruciare il
fusibile togliendo l’alimentazione d’uscita.
La tensione di uscita è ottenuta tramite gli zener da 6,8, mettendone due in serie otteniamo la
regolazione a 13,5 e con piccoli aggiustamenti quale la selezione dei diodi oppure diodi di
valore diverso possiamo ottenere uscite di valore diverso dai 13,5V.
L’apparato appena acceso non da tensione in uscita, occorre infatti premere il pulsante ON per
poter eccitare il circuito di regolazione di Q1 e Q2, ottenuta la tensione di innesco tramite lo
zener di 14V il circuito pilota Q3 e va in conduzione fornendo la tensione regolata in uscita di
13,5V.
Lo stesso circuito, tramite il trimmer da 1k fa si che se viene superata la soglia di taratura
dell’assorbimento il circuito non pilota più il driver Q3 interrompendo la tensione in uscita.
Per la regolazione dell’assorbimento max di 20 A si possono prendere 4 lampade abbaglianti di
automobili, basta recarsi da un elettrauto e vi fate conservare 4 lampade dove si è bruciato il
filamento anabbagliante, sapendo che ognuna assorbe 5Amper regolare di conseguenza il
trimmer di Q1 e Q2 in modo tale che le lampade restano accese, inserire in parallelo alle quattro
lampade una quinta di quelle che si usano per gli stop o le frecce, sono lampade che assorbono
molto meno di una abbagliante, a questo punto regolate il trimmer dolcemente fino a quando le
lampade si spegneranno, a questo punto la regolazione è pronta, infatti con 20 A l’alimentatore
funziona regolarmente, superata tale soglia il circuito si resetta e per farlo ripartire basta pigiare
lo start.
Nel circuito elettrico sono indicati 3 finali ma ne potete mettere quattro, due, uno o 5 insomma
basta farsi il calcolo di quanti Amper volete ottenere in uscita, ovviamente dimensionando tutto
il resto: trasformatore, condensatore filtro, finali, boccole uscita ecc.
Per 20 A, quattro 2N3055 sono più che buoni.
In Fig.2 avete la disposizione dei componenti sul circuito stampato e in fig.1 lo schema elettrico,
ma fate attenzione che non tutti i componenti sono montati sullo stampato anche per praticità,
per esempio il ponte a diodi va sistemato su aletta di raffreddamento così i finali ecc.
Il trasformatore di alimentazione deve avere una potenza (VxI) ottimale per lo scopo del
progetto nel nostro caso 20V x 20 = 400VA.
La tensione è meglio che sia da 20V perché una tensione inferiore non garantisce una buona
regolazione a pieno carico, se superiore costringiamo i finali ad una inutile dissipazione in
calore.
Per la buona riuscita non dimenticare a dimensionare il condensatore di filtro il quale deve avere
una capacità compresa tra 1000µF e 2000µF per A, quindi nel nostro caso da 20.000µF a
40.000µF badando che abbia una tensione di lavoro almeno di 30V.
Per la protezione della tensione di uscita utilizzare un diodo veloce DVS, questo particolare
diodo ha una caratteristica: quando lavora in condizioni normali di 13 o 13,4 V assorbe solo
0,0005 milliamper, superata la soglia di conduzione 14,3 V assorbe tutti gli amper che può
fornire il nostro alimentatore 20, 30, 40 A provocando un cortocircuito perfetto, quindi, per non
danneggiarlo, andiamo ad eccitare la base di un robusto diodo SCR in grado di sopportare
correnti dell’ordine di 50 A. Il diodo SCR essendo collegato all’uscita provocherà in caso di
rottura di un finale un corto che toglierà immediatamente qualsiasi tensione in uscita ed ad ogni
modo considerando i tempi di intervento di tutto il circuito per effetto del DVS potremo avere in
uscita per pochissimi millisecondi solo 14,3 V e non 25 V erogati non stabilizzati
dall’alimentatore.
Concludendo, anche se il costo del materiale inciderà sulla costruzione, ne vale veramente la
pena spendere qualche Euro in più che vedersi il proprio RTX irrimediabilmente danneggiato.
Il diodo veloce DVS il cui acronimo è Diodi Voltage Soppressor, conosciuto anche come diodo
a valanga, è siglato 1,5 KE 15, costruito dalla SGS/Thomson.
Le foto si riferiscono ad un alimentatore da 15 A, notare la scatola ottenuta usando una base di
alluminio a U molto spessa dove sono stati praticati dei fori per permettere l’aereazione, dietro è
stata sistemata una ventola azionata da un termostato (non figura nello schema elettrico).
Nella nostra zona si sono costruiti 3 esemplari, tutti lavorano egregiamente bene, sono molto
adatti ad alimentare apparati in V-UHF e ottimi per HF, ovviamente resta anche la
soddisfazione di farsi un buon alimentatore che non ha niente da invidiare al Top in commercio
e che in caso di avaria sappiamo dove mettere le mani HI !!!
’73 da Salvatore