Al Presidente del consiglio provinciale di Bolzano INTERROGAZIONE Impianti ENEL sopravvalutati, concessioni SEL sottovalutate e rete senza utenti? Negli accordi SEL-ENEL del 2008 e del 2009 sono stati determinati i seguenti valori “convenzionali, fissi e invariabili”: • • • • • valore totale della nuova società SE Hydropower: € 850 milioni, quota del 60% attribuita a SEL: € 510 milioni quota del 40% attribuita ad Enel: € 340 milioni. la quota SEL corrisponde al valore delle 12 concessione idroelettriche ex ENEL la quota ENEL corrisponde al valore delle centrali ex ENEL e dei beni correlati. Negli accordi non è riportata o citata alcuna perizia tecnica e l’impressione è che ci troviamo di fronte più a “valori politici” che a “valori economici”. A Favore di chi? Il nostro dubbio è che il valore degli impianti portati da ENEL sia stato sovrastimato e il valore delle concessioni portate da SEL, al confronto, sottostimato. 1. CALCOLO DEL VALORE DEL “RAMO D’AZIENDA ENEL”. • “Beni non gratuitamente devolvibili”, cioè le centrali, così valutate (allegato 13): CENTRALI ENEL VALORE CONVENZIONALE Bressanone Cardano Lana Lappago Molini di Tures Ponte Gardena S. Valpurga Rio Pusteria 1 e 2 S. Antonio S. Pancrazio Sarentino totale € € € € € € € € € € € € 73.526.000 67.070.000 47.219.000 11.426.000 6.468.000 6.615.000 51.517.000 7.595.000 22.142.000 12.148.000 9.273.000 315.000.000 L’unico accenno a una stima di valore di tali beni è nel paragrafo 3.1: “il credito vantato o il corrispettivo riconosciuto dalla Provincia per il perimetro dei beni”. 1 • “Altri beni” (edifici, terreni, opere viarie ecc…, allegato 3) valutati € 25 milioni. Negli accordi si specifica che tutti i citati valori sono “fissi e invariabili” e sono “convenzionalmente stabiliti dalle parti”. Come possiamo giudicare la correttezza o meno dei valori attribuiti al ramo d’azienda ENEL? La risposta può essere trovata proprio in casa SEL: nei piani di utilizzo delle centrali, allegati alle nuove concessioni ottenute da SEL. Tali piani sono stati presentati da SEL alla fine del 2005: SEL dunque conosceva bene gli impianti molto prima di fissarne con ENEL, negli accordi del 2008 e 2009, i valori “convenzionalmente accettati dalle parti” Nei piani SEL è prevista la sostituzione di gran parte dei vecchi impianti con impianti nuovi e più moderni: • Centrale di Lappago. Concessione GS/100 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata. Rifacimento del collettore di distribuzione. Installazione di nuove valvole rotative di gruppo, di nuove turbine Pelton a due getti, di nuovi alternatori sincroni, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 12 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale di Lana. Concessione GS/7 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Sostituzione dei due gruppi di produzione (turbine ed alternatori). Sostituzione del sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina per i gruppi nuovi. Installazione di una centrale di recupero energetico da 1,1 GWh/anno. • Centrale Molini di Tures. Concessione GS/571 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata. Rifacimento del collettore di distribuzione. Installazione di nuove valvole rotative di gruppo, di nuove turbine Pelton a due getti, di nuovi alternatori sincroni, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 12 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale di Rio Pusteria. Concessioni GS/189 e GS/260 rilasciata il 16 novembre 2009 alla società Eisackwerk. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata del Rio Fundres da quota 1340 metri fino a quota 1225 metri; nuova galleria da questa quota fino alla nuova centrale in caverna; spostamento in caverna delle condotte forzate; nuova centrale in caverna. • Centrale di Cardano. Concessione GS/57 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Realizzazione di una centrale di recupero energetico aggiuntiva all’imbocco della galleria di derivazione, riduzione del volume della vasca di Colma. Centrale fuori servizio per 2 mesi per realizzare gli interventi. 2 • Centrale Ponte Gardena. Concessione GS/1146 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Ristrutturazione della vasca di carico Premesa 2. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata. Installazione di nuove valvole rotative, di nuove turbine Francis ad asse orizzontale, di nuovi alternatori sincroni, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 18 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale Santa Valpurga. Concessioni GS/1742 e GS/87 rilasciate il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata di maggior diametro (1,80 m). Copertura del canale di scarico. Rifacimento del collettore di distribuzione. Installazione di nuove valvole rotative di gruppo, di nuove turbine Pelton, di nuovi alternatori sincroni, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 12 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale Sant’Antonio. Concessione GS/2400 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Realizzazione di una nuova centrale di recupero energetico. Rifacimento del collettore di distribuzione. Installazione di nuove valvole rotative di gruppo, di nuove turbine Pelton, di nuovi alternatori sincroni, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 12 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale San Pancrazio. Concessione GS/6989 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata. Rifacimento del collettore di distribuzione. Installazione di una nuova valvola rotativa di gruppo, di una nuova turbina Francis ad asse verticale, di un nuovo alternatore sincrono, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 12 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale di Sarentino. Concessione GS/2401 rilasciata il 30 dicembre 2009 alla SEL Spa. Traversa e opera di presa sul torrente Talvera e vasca di carico, riduzione della capacità d’invaso della vasca e ristrutturazione della presa. Dismissione dell’attuale condotta forzata e installazione di una nuova condotta interrata. Installazione di nuove valvole rotative, di nuove turbine Francis ad asse orizzontale, di nuovi alternatori sincroni, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Centrale fuori servizio per 12 mesi per realizzare gli interventi. • Centrale di Bressanone. Concessioni GS/822 e GS/2600 rilasciate il 12 aprile 2010 alla SEL Spa. Derivazioni di Fortezza e Rio Pusteria: Adattamento parte terminale del collettore di distribuzione. Installazione di tre nuovi gruppi di produzione (turbine ed alternatori) in sostituzione degli attuali cinque, di nuovo sistema di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina per i nuovi gruppi. Riassumendo: per 10 centrali su 11 (Rio Pusteria, Lana, Lappago, Molini di Tures, Ponte Gardena, Santa Valpurga, Sant’Antonio, San Pancrazio, Sarentino e Bressanone) sono previsti interventi di sostituzione della (quasi) totalità dei vecchi impianti: nuove condotte 3 forzate interrate o in galleria, nuove valvole rotative, nuove turbine, nuovi alternatori, nuovi sistemi di eccitazione dell’alternatore e di regolazione di macchina. Ciò significa, in poche parole: centrali nuove. Coinvolte nella sostituzione sono infatti tutti gli elementi fondamentali di un impianto idroelettrico: le valvole rotative che immettono la quantità d’acqua dovuta, la turbina che produce energia meccanica, l’alternatore che la trasforma in energia elettrica, i relativi sistemi di eccitazione e regolazione. Per alcune centrali sono previsti interventi anche sulle opere di sbarramento, di presa e di restituzione. Solo per la centrale di Cardano (cui l’ENEL ha dedicato più attenzione, poiché sua “centrale-simbolo”) sono previsti interventi limitati, ma comunque ragguardevoli. Ci si chiede dunque se il valore di € 340 milioni attribuito non sia sproporzionato e se il “valore convenzionale”, sia stato pattuito (“fisso e invariabile”) come conclusione di una trattativa politica tra le parti che è partita dalla necessità di garantire le quote del 40% e 60% a ENEL e SEL. 2. CALCOLO DEL VALORE DELLE CONCESSIONI CONFERITE DA SEL. Negli accordi SEL-ENEL, il valore di ogni concessione (allegato 11) è calcolato moltiplicando la “producibilità naturale” annua (media 1997- 2006) per € 225,7815 / MWh. La tabella indica il valore di ciascuna concessione e la somma finale: Producibilità naturale. Media 1997-2006 MWh Bressanone 550.518 Cardano 687.803 Lana 200.763 Lappago 77.243 Molini di Tures 57.985 Ponte Gardena 50.592 S Valpurga 92.578 Rio Pusteria 1 Fundres 56.488 Rio Pusteria 2 Valles 31.648 S Antonio 270.671 S. Pancrazio 99.605 Sarentino 82.928 totale 2.258.822 € € € € € € € € € € € € € VALORE (225,7815 €/mw) 124.296.780 155.293.193 45.328.571 17.440.040 13.091.940 11.422.738 20.902.400 12.753.945 7.145.533 61.112.504 22.488.966 18.723.608 510.000.219 DOMANDA: rispetto al valore attribuito agli impianti ENEL, è corretto il valore attribuito alle concessioni SEL? • ENEL porta impianti destinati in gran parte ad essere sostituiti, tra l’altro, con investimenti che farà la SE Hydropower, i cui costi verranno messi a carico dei soci per quota parte: SEL ne pagherà il 60%. • SEL invece porta concessioni che durano 30 anni, che saranno certamente potenziate e produrranno una gran quantità di profitti, il 40% dei quali finiranno nelle tasche di ENEL • Nonostante questo, alla “dote” portata da ENEL è stato attribuito un valore inferiore di “solo” il 20% rispetto alla “dote” portata da SEL. 4 E’ utile a questo punto avere un’idea di quanta energia le centrali SE Hydropower potranno produrre nel corso della concessione trentennale. PRODUZIONE DELLE CENTRALI SE HYDROPOWER ANNUA MWh 550.518 687.803 200.763 77.243 57.985 50.592 92.578 270.671 99.605 82.928 30 ANNI MWh 16.515.540 20.634.090 6.022.890 2.317.290 1.739.550 1.517.760 2.777.340 8.120.130 2.988.150 2.487.840 QUOTA ENEL MWh 6.606.216 8.253.636 2.409.156 926.916 695.820 607.104 1.110.936 3.248.052 1.195.260 995.136 QUOTA SEL MWh 9.909.324 12.380.454 3.613.734 1.390.374 1.043.730 910.656 1.666.404 4.872.078 1.792.890 1.492.704 2.170.686 65.120.580 26.048.232 MWh 39.072.348 MWh Bressanone Cardano Lana Lappago Molini Tures Ponte Gardena S Valpurga S Antonio S. Pancrazio Sarentino totale Per calcolare il valore di questa energia nei 30 anni di concessione ipotizziamo un prezzo di vendita sul mercato pari alla media del quinquennio 2006-2010: € 72/MWh. VALORE DELL’ENERGIA STIMATO NEI 30 ANNI DI CONCESSIONE MWh Venduti sul mercato elettrico a € 72 MWh Produzione in 30 anni 65.120.580 € 4.688.681.760 Quota ENEL 26.048.232 € 1.875.472.704 Quota SEL 39.072.348 € 2.813.209.056 Ciò significa che la valutazione riconosciuta di € 510 milioni per le concessioni SEL è quasi 10 volte inferiore al valore di mercato dell’energia prodotta. Se poi aggiungiamo altri fattori di ricavo, come la vendita di certificati verdi, i compensi per gli “accumuli” e altro, si può ragionevolmente sperare in valori complessivi dell’energia prodotta possono sfiorare i 6 miliardi di euro. CONCLUSIONE: gli accordi con SEL sono stati un buon affare per ENEL. Consideriamo infatti che: • Nel 2008-2009 ENEL sapeva ormai che al 31 dicembre 2010 avrebbe perduto tutte le sue concessioni idroelettriche in provincia di Bolzano, poiché fin dal 2005 aveva presentato progetti decisamente inferiori a quelli di SEL (ma anche di altri concorrenti, come AE, per esempio). Come era prevedibile, infatti, ENEL ha perso tutte le gare di concessione: la sua posizione dunque valeva zero; • Perse le concessioni, a ENEL sarebbero rimaste in mano solo le vecchie centrali, che avrebbe dovuto vendere al concessionario entrante al prezzo che questo – ormai padrone delle concessioni – le avrebbe imposto; 5 • SEL conosceva fin dal 2005 lo stato di questi impianti, tanto che nelle sue domande ne aveva proposto la sostituzione. • Grazie all’accordo con SEL, ENEL ha invece ottenuto: 1. una generosa valutazione dei suoi vecchi impianti 2. il diritto di appropriarsi per altri 30 anni del 40% dell’energia prodotta dalle sue ex centrali, pari a oltre 26 milioni di MWh per un valore intorno ai 2 miliardi di euro. L’ipotesi di una sottovalutazione del valore delle concessioni portate da SEL e di una sopravvalutazione degli impianti portati da ENEL è meritevole di attenta verifica, poiché potrebbe configurare un danno patrimoniale alla società SEL che, come è noto, è società pubblica provinciale sottoposta al controllo della Corte dei Conti. Oltre che un danno patrimoniale ai soci pubblici di SEL, a partire dalla Provincia. ACQUISTO IN PERDITA: LA RETE SENZA GLI UTENTI. Grazie agli accordi con EDISON ed ENEL, SEL ha fatto il pieno dell’energia. Dal nulla, ha acquisito diritti su enormi quantità di energia. Ma riesce anche a venderla? Per farlo, deve avere abbastanza utenti da fornire. Proprio per risolvere questo problema, per SEL era di vitale importanza acquisire il “pacchetto clienti” di ENEL nel momento in cui acquisiva la rete. Infatti: • La rete è vecchia e necessita di ingenti investimenti, come dimostra il recente comunicato con cui SEL ha fatto sapere che in diversi comuni della provincia la sua rete non ha più capacità per nuove immissioni da impianti solari. Gli unici introiti consentiti dalla rete sono quelli legati al traffico di energia, ma dato lo stato della struttura e gli investimenti necessari, le spese superano i guadagni. • I clienti consentono di dare uno sbocco a tutta l’energia teoricamente in mano a SEL e offrono le possibilità maggiori di profitto. Per questo motivo, nell’accordo preliminare è contenuta questa clausola: “SEL evidenzia che costituisce elemento rilevante nell’ambito dei più ampi rapporti in corso col gruppo ENEL la possibilità di acquisizione della rete di distribuzione elettrica gestita da ENEL Distribuzione Spa nella Provincia autonoma di Bolzano ivi inclusi, ove possibile, i rapporti con i clienti finali di ENEL Servizio Elettrico Spa…” Com’è noto, l’affare non è andato in porto. La rete è passata, come imposto dalla norma di attuazione dello Statuto del 1977. Ma i clienti sono rimasti a ENEL, che invia loro le sue bollette, come sempre. 6 La rete di 5.130 Km è stata pagata 79 milioni di euro, coperti con un mutuo di 71 milioni contratto da SEL con un pool di banche locali e nazionali, garantito da una fideiussione della Provincia. A Trento invece, oltre alla rete di 6.700 Km, ENEL ha trasferito anche tutti i suoi 220.000 utenti. In Trentino nessuno più riceve bollette dall’ENEL, ma solo dalla società SET di Dolomiti Energia. Il costo dell’operazione è stato di 198 milioni di euro, dunque molto più alto del nostro, ma avendo ricevuto anche gli utenti l’ammortamento sarà rapido. Le bollette ENEL che pagano ancora gli utenti in Alto Adige sono il segno tangibile di quanto il colosso energetico abbia ancora i piedi ben piantati nella nostra terra. Inoltre, il mancato apporto degli utenti ENEL non consente alla SEL, carica com’è di energia, di poterla utilizzare completamente (come vedremo in altra interrogazione riguardante i contratti di fornitura di energia da ENEL e SEL). SEL è un colosso energetico chiuso in una gabbia stretta. MODELLO VAL D’AOSTA C’è stato un periodo in cui ENEL aveva bisogno di denaro fresco e ha offerto a diverse regioni dell’arco alpino di acquistare le sue centrali a prezzi convenienti. La Regione Val d’Aosta ha accetta la proposta: nel 2000 ha acquistato 25 centrali ENEL e relative concessioni (valide fino al 2029) a un prezzo di 800 miliardi di vecchie lire, che equivalgono – compresa l’inflazione del 20% da allora ad oggi – a 495 milioni di euro. Da allora ENEL è scomparsa dalla Val d’Aosta. La CVA, la società della Regione Val d’Aosta, produce ogni anno 2.735.000 MWh e vende 5.201.000 MWh grazie a un collaudato sistema di trading. La SELTRADE tratta invece solo 771.342 MWh. Non è dunque stata la Provincia di Bolzano la prima a “portare a casa” l’energia del proprio territorio. Aosta ha portato a casa il 100% della sua energia, dieci anni prima di noi. Tra Bolzano e Aosta possiamo fare un confronto con alcuni dati dell’esercizio 2010: CVA Spa SEL Spa Fatturato consolidato € 638 milioni € 272 milioni Utile netto € 78.3 milioni € 7,7 milioni Visto che risulta che ENEL nel 2000 abbia proposto l’acquisto delle centrali a diverse regioni, e sia da ambienti ENEL che da esponenti politici valdostani – che si sono sempre tenuti in contatto con i colleghi delle altre regioni interessate, Bolzano compresa - ci è giunta la notizia che l’avrebbe proposta anche alla Provincia di Bolzano, siamo curiosi di sapere se ciò sia vero e, se sì, perché Bolzano ha scartato questa possibilità Comunque sia, le esperienze di Trento e di Aosta dimostrano che la “via altoatesina” all’energia non era la sola possibile. 7 Per tutti questi motivi, si chiede: 1. Era la Giunta provinciale a conoscenza del valore attribuito negli accordi SEL-ENEL agli impianti e ai beni conferiti da ENEL? 2. Chi e come ha fissato il valore dei beni del ramo di azienda ENEL in SE Hydropower? C’è stata una valutazione o perizia tecnica e, se sì, da parte di chi? Altrimenti, con quali criteri e da chi sono stati valutati i beni sopra indicati? 3. Ritiene la Provincia che il valore attribuito ai beni conferiti da ENEL sia corretto? Se sì, in base a quali criteri e valutazioni? 4. Era la Giunta provinciale a conoscenza del valore attribuito negli accordi SEL-ENEL alle concessioni conferite da SEL? 5. Chi e come ha fissato il valore di tali concessioni? C’è stata una valutazione o perizia tecnica e, se sì, da parte di chi? Altrimenti, con quali criteri e da chi sono state valutate le concessioni? 6. Ritiene la Provincia che il valore attribuito alle concessioni SEL sia corretto? Se sì, in base a quali criteri e valutazioni? 7. Se invece la Provincia ritiene che gli impianti ENEL siano stati sopravvalutati, e/o che le concessioni SEL siano state sottovalutate, non ritiene che tali circostanze meritino l’esame della Corte dei Conti? 8. Come mai non è stato possibile acquisire, insieme alla rete, anche gli utenti di ENEL, secondo quanto proposto da SEL nell’accordo preliminare? 9. Che cosa ha fatto la differenza con Trento, che i clienti ENEL li ha acquisiti? 10. ENEL ha mai proposto alla Provincia di Bolzano di acquistare le centrali elettriche sul nostro territorio? 11. Se sì, quando e a che prezzo? E perché l’acquisto non è poi andato in porto? 12. Come valuta la Provincia la “soluzione valdostana” in confronto alla nostra? Bolzano, 23 novembre 2011 Consiglieri provinciali Ricardo Dello Sbarba Hans Heiss 8