PARKOUR Il parkour è una nuova disciplina (o indysciplina) che coinvolge sempre più le fasce giovanili. Caratteristica fondamentale è il praticarla in strada o in ambienti non convenzionali. E' un tipo di attività che aggrega e crea identità. Per praticarla al meglio bisogna conoscerla bene. Con il parkour non si improvvisa ma bisogna man mano conoscere le tecniche, provarle all'infinito e poi -­‐ solo allora -­‐ tentare le cose più difficili. Il nostro corso vuole solo tentare di avvicinare giovani -­‐ già attratti da questa disciplina -­‐ nel modo più corretto e graduale. Avvalendosi di grandi esperti (Accademia del Parkour di Roma) cerchiamo di insegnare i primi rudimenti di questa disciplina, dedicando un'attenzione particolare al tema della sicurezza e della conoscenza del proprio corpo tentando di creare un legame tra l'associazionismo sportivo e questi giovani. I corsi, due volte alla settimana, si terranno presso la Palestra Popolare del TPO da Gennaio a Maggio 2012. Cos’è il Parkour? il parkour, con cui si intende lo spostarsi da un punto all’altro superando tutti gli ostacoli che si presentano sul cammino. Il parkour nasce dall’esigenza di continuare a vivere l’ambiente circostante che, spesso poco confortevole, è ricco di ostacoli e di barriere. Il corpo intrappolato si rianima e decide di andare oltre, di tracciare un proprio percorso; ecco perché questa disciplina prende il nome appunto di parkour, un neologismo che significa “colui che traccia”. I ragazzi tracciano un percorso e si spostano nello spazio e nel tempo utilizzando gli elementi dell’habitat urbano, lanciando una sfida a se stessi e alle architetture della città. La città diventa un attrezzo in cui spostarsi in modo armonico e fluido partendo da un punto ed arrivando ad un altro: la palestra si trasferisce in strada e la palestra… diventa la strada. Di conseguenza il garante di tale qualità è, oltre al singolo, la comunità degli altri praticanti, in una democratizzazione della pratica sportiva che segue il motto “No ref, no rules” (in cui cioè spesso arbitro e regole sono autoprodotte dal gruppo dei praticanti). Attraverso il parkour, vivere attivamente la città è ancora possibile, cambiando il punto di vista e usando la fantasia. Come ogni disciplina anche il parkour presenta degli elementi basilari che ciascun traceur rispetta. Filosofia: ciascun traceur sceglie di affrontare lo spazio urbano e il percorso che ha stabilito come meglio sente il proprio corpo. Percorso dopo percorso, ostacolo dopo ostacolo si acquisisce sicurezza, autocontrollo, stima di sé. Comunità: anche i parkour sono una comunità, grazie anche ai numerosi contatti tramite internet. Ma soprattutto sono comunità in quanto condividono tutto: ogni “trucco”, ogni consiglio è per tutti, senza rivalità o presunzione di bravura; Sicurezza: nella filosofia del parkour non esistono situazioni estreme. Un traceur non azzarda senza aver provato e riprovato su scala ridotta il movimento; non si corrono rischi non necessari e senza una preparazione adeguata. Trucco: è l’inventiva del singolo traceur, è il miglioramento personale, la capacità tutta propria che permette di affrontare un ostacolo. Flusso: è la forza fisica non intesa in senso stretto, tiene conto delle sensazioni, dei sentimenti, della qualità dei movimenti dati dalla fluidità del corpo e dalla naturalezza.