NE A PPARTIE A O R IB L O T S QUE INDIRIZZO SCUOLA CLASSE Vivere felici con gli animali da compagnia INDICE 6 Qui e pieno di animali 8 Amicizie lunghe quanto la Storia 12 Gatto................................................................................................................................ 16 Il pappagallo cocorita.......................................................................... 18 Il Canarino.............................................................................................................. 20 Il Criceto.................................................................................................................. 22 Tartarughe di terra................................................................................. 24 Tartaruga d’acqua dolce................................................................. 26 Il Cane........................................................................................................................ 30 Il Porcellino d’india................................................................................. 32 Pesci rossi e d’acquario.................................................................. 34 Il Coniglio................................................................................................................ 36 Il Veterinario: un super amico degli animali Prima di cominciare... una premessa per te e i tuoi genitori Il legame tra l’uomo e l’animale da compagnia è fonte di benessere reciproco. Per i bambini, in particolare, la conoscenza degli animali e la creazione di una relazione consapevole con loro hanno un valore educativo straordinario perché stimolano l’accrescimento della fantasia, del senso di responsabilità e del piacere della reciprocità. Come azienda di riferimento per il mercato dell’alimentazione e la cura degli animali da compagnia, Purina ha una missione: contribuire a far vivere i pet più a lungo, più felici e più sani attraverso prodotti e servizi che garantiscano nutrizione superiore, qualità e sicurezza. Questa missione prende forma inoltre attraverso un forte impegno sociale nell’educazione petcare, finalizzato ad accrescere conoscenza, rispetto e cura dei pet attraverso la creazione di un rapporto responsabile con loro, a partire dall’infanzia. È per questo che Purina – in collaborazione con Giunti Progetti Educativi, FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) e con il patrocinio di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) – promuove dal 2004 nelle scuole primarie di tutta Italia la campagna educativa “A Scuola di PetCare®”, per diffondere fra le nuove generazioni e le loro famiglie l’importanza di questo rapporto come fonte preziosa e inesauribile di arricchimento reciproco. La campagna educativa – che in questi dieci anni ha visto la partecipazione di oltre 450.000 alunni e 35.000 insegnanti – si propone di offrire ai bambini e alle loro famiglie, attraverso questo coloratissimo e divertente libro, nuovi spunti di riflessione sull’importanza di una relazione matura e consapevole con gli animali da compagnia, valorizzando l’innata propensione dei più piccoli alla visione della diversità come prezioso elemento di arricchimento personale. Buona lettura! QUI E PIENO DI ANIMALI È il terzo pianeta a partire dalla stella Sole. È piccolo ma ha il clima migliore dei dintorni, per questo è pieno di vita. Ci sono più esseri viventi in ogni metro quadrato della sua superficie che in milioni e milioni di milioni di mondi intorno. Questo pianeta è la Terra, gli esseri viventi che lo abitano sono gli animali. Gli animali sono moltissimi. Un’ infinità di specie diverse, ognuna composta da un numero di individui che può andare da poche decine a svariati miliardi. Possono essere incredibilmente piccoli o smisuratamente grandi, leggeri o pesanti. Possono nuotare nel mare e nei fiumi, oppure volare nel cielo, camminare sulla terraferma, addirittura essere capaci di fare tutte e tre queste cose. A ben vedere, però, qualcosa in comune ce l’hanno tutti. Devono sfamarsi e devono riprodursi, ossia generare figli. E poi devono proteggere se stessi e i loro piccoli. Anche da altri animali, che per sfamarsi hanno scelto di mangiare proprio loro. Si potrebbe dire che ogni animale, attraverso i suoi sensi, deve continuamente capire se le cose intorno a lui sono un’occasione o una minaccia. Se scappare o avvicinarsi. In poche parole: tutti questi animali vogliono restare vivi. Mica è facile. Ci vuole una strategia, e ogni animale ha la sua. E capita spesso che sia in contrasto con quella di un altro essere vivente. Vuol dire che la fortuna di qualcuno potrebbe significare la sfortuna di qualcun altro. Vuol dire che gli animali devono competere e lottare. Ma anche aiutare e farsi aiutare, collaborare. La collaborazione, fra individui della stessa specie e fra specie diverse, è proprio una buona strategia per restare vivi. Alcune di queste collaborazioni sono così belle che uno di questi animali, l’Uomo, le ha chiamate amicizie. Muggiscono, barriscono, bramiscono, cinguettano, miagolano, parlano, gridano, abbaiano, nitriscono, belano, starnazzano, fischiano: tante lingue strane, difficile capirsi. E sembra che l’amicizia sia una delle cose che servono di più, su questo pianeta pieno di animali. E poi si comportano ognuno a modo loro. Non potrebbero apparire più diversi. Pare proprio che insieme a un amico si viva meglio. 6 7 Amicizie lunghe quanto la Storia (e un po’ la Preistoria) Quella dell’amicizia che lega l’uomo ad alcuni animali è una vera e propria Storia a sé, piena di curiosità, vicende misteriose, avvenimenti lontani nel tempo che poi si sono rivelati importanti. La magica amicizia fra il Gatto e l’uomo è nata forse dal reciproco aiuto: il gatto difendeva i granai e le case dai topi e dai serpenti, l’uomo in cambio gli offriva cibo e riparo. Deve poi essere successo che il gatto, con la sua personalità misteriosa, abbia sedotto l’uomo. Pare che in India, ben 4.500 anni fa, il Gatto fosse così popolare che tutti gli Uomini dovessero possederne uno. Nello stesso periodo, il piccolo felino se la passava davvero alla grande anche in Africa, in Egitto per la precisione: l’Uomo lo adorava, nel vero senso della parola! Nei magici occhi del Gatto tutti vedevano la manifestazione della dea Bastet, simbolo di vita e fecondità. Quindi lo coccolava, lo nutriva con cibi raffinati, lo ornava di gioielli. Non solo: chi uccideva un Gatto rischiava la pena di morte! Nei secoli successivi, viaggiando sulle navi, Il Gatto si diffuse anche fra i Greci e i Romani. Continuava a cacciare i topi ma veniva amato anche per la sua compagnia. Non sono state solo rose e fiori, però. Nel Medioevo, proprio i suoi occhi magici lo misero nei guai. L’Uomo cominciò a credere che quelli dei gatti fossero gli occhi del diavolo! In molti cominciarono a pensare che i gatti, soprattutto quelli neri, portassero sfortuna. E così cominciò a essere perseguitato, finì perfino sul rogo insieme alle streghe! Per fortuna – dei gatti neri, ma anche delle presunte streghe… – queste terribili persecuzioni finirono. Certo, ancora oggi c’è chi dice che i gatti neri portino sfortuna, ma nessuno più li perseguita. Anzi, è uno degli animali da compagnia più amati e diffusi al mondo! 8 9 Quando, nel 1402 gli spagnoli conquistarono le Isole Canarie, non trovarono né oro, né argento e neanche diamanti. Scoprirono però i Canarini! Gli abitanti del posto, i Guanci, già li allevavano in gabbie di legno per ascoltare il loro canto straordinario. Gli spagnoli ne furono subito affascinati e cominciarono a catturarli per importarli in tutta Europa. I Canarini riscossero un enorme successo, soprattutto in Francia, Inghilterra e Olanda, tanto che venivano venduti a peso d’oro! Solo i ricchi e i nobili potevano permettersi di averne uno in casa. Questi uccellini così bravi a cantare divennero un vero e proprio affare, e solo gli spagnoli potevano venderli. La leggenda racconta che, intorno al 1550, un veliero spagnolo carico di Canarini naufragò vicino alla costa della Toscana. Liberati dalle gabbie, gli uccellini volarono sulla terraferma e con il tempo si diffusero ovunque. Sempre secondo la leggenda, finì così il monopolio spagnolo sui Canarini, e da quel giorno tutti poterono permettersi di averne uno come amico. I Pappagallini Cocorita arrivarono in Europa molto più tardi. Certo, abbiamo dovuto aspettare che qualcuno scoprisse l’Australia. E che qualcun altro scoprisse il Pappagallino, nei primi dell’Ottocento, durante le esplorazioni del “nuovissimo continente”. Fino a quel momento nessuno, a parte gli aborigeni australiani, ne aveva mai visto uno. Fu un naturalista inglese a portare i primi esemplari in patria. Grazie alla sua bellezza e alla sua socievolezza il Pappagallino ebbe subito gran fortuna fra gli amici degli animali. Oggi, insieme al Canarino, è il più diffuso fra gli uccellini da voliera. Fra tutti gli Animali con cui l’Uomo convive, la Tartaruga è quella che abita la Terra da più tempo. C’era già, quando i primi ominidi vagavano in cerca di cibo e di riparo. Per questo le è dovuto un gran rispetto! Difficile risalire alle origini dell’amicizia fra la Tartaruga e l’Uomo. Di sicuro questo animale corazzato compare in tante leggende antichissime. In una di queste un’enorme Tartaruga sorregge sopra il suo guscio tutta la Terra! Non è leggenda, invece, che nei famosi scavi di Pompei, siano stati ritrovati dei gusci di Tartaruga. È la prova che, in epoca romana, veniva ospitata nelle case come animale da giardino. Le grandi amicizie nascono più facilmente se c’è alla base un interesse comune. E le radici di questa straordinaria amicizia, avvolte nel mistero, si trovano nella preistoria. Di sicuro, il Cane e l’Uomo avevano in comune un grande interesse per la caccia, visto che era uno dei pochi modi che avevano per procurarsi cibo. Non solo. Il Cane e l’Uomo si assomigliavano anche nella tecnica di caccia: entrambi la praticavano in branco. Come si sono “piaciuti”, però, con precisione nessuno lo sa! Forse alcuni Cani si sono avvicinati all’Uomo per mangiarne gli scarti e hanno capito che entrambi avevano da guadagnarci. Forse un Cane ha aiutato degli Uomini durante una battuta di caccia e da allora hanno deciso di “lavorare” insieme. Forse un Bambino ha trovato un cucciolo nel bosco, l’ha portato nel villaggio, e sono cresciuti insieme diventando amici inseparabili. Fatto sta che il Cane e l’Uomo vivevano negli stessi villaggi già 18.000 anni fa! Con il tempo la vicinanza è diventata più stretta, il Cane si è fatto apprezzare per la sua capacità di fare la guardia, di imparare in fretta molti compiti, di essere semplicemente molto bravo a fare compagnia agli Uomini, tanto da diventare il suo più fedele compagno. In Africa, in India, in Cina, in Europa. Ovunque le antiche testimonianze raccontano l’amicizia tra Uomo e Cane. Nella Roma antica il Cane era così apprezzato che speciali ufficiali dell’esercito venivano mandati nei territori conquistati con il solo compito di scovare i Cani migliori e portarli in patria. È stato poi molto usato nella caccia, durante il Medioevo, quando l’Uomo cominciò a selezionare alcune razze esistenti ancora oggi, come i Bracchi e i Segugi. E poi fedele compagno della vita di ogni giorno, come si vede in tanti dipinti del Rinascimento. Insomma, l’amicizia fra il Cane e l’Uomo ha attraversato la Preistoria e la Storia, per giungere fino a noi sempre più forte e salda. Forse oggi nessuno dei due potrebbe rinunciare all’altro. 10 11 La storia del Pesce Rosso assomiglia a una favola. In Cina, più di mille anni fa, venne scoperto un pesciolino arancione, dalle scaglie così luccicanti da farlo sembrare d’oro. Era così bello che gli Uomini pensarono che portasse fortuna! Nacque la leggenda che fosse nato dopo la pioggia, in una pozza d’acqua, per annunciare agli Uomini che la siccità e la carestia erano finite. Di certo fu considerato un animale sacro e l’Imperatore della Cina ne proibì la cattura. Il potentissimo sovrano si fece costruire un giardino apposta, con un grande lago dove i Pesci rossi potevano nuotare, ammirati e protetti. I nobili cinesi del tempo imitarono l’Imperatore, e questo pesciolino visse con tutti gli onori. Poi, intorno al 1400, i giapponesi iniziarono a importarlo in patria e ad allevarlo in grandi quantità. Cominciò così la grande diffusione del Pesce rosso. In Europa arrivò solo nel 1700, portato dai portoghesi. Dal Portogallo arrivò in Francia e in Inghilterra, e ovunque ebbe fama di grande bellezza. All’inizio dell’Ottocento era considerato una specie di gioiello vivente, da tenere in grande evidenza e con ogni riguardo nelle case più ricche! Oggi il Pesce rosso non è più un lusso, anzi è uno dei più popolari e amati animali da compagnia, diffuso in tutto il mondo. Fino al 1839 gli Uomini non s’erano filati troppo il Criceto. Fu un naturalista inglese il primo a interessarsi a questo roditore: lo studiò a fondo ma neanche lui si accorse di quanto fosse simpatico. Poi nel 1930 uno zoologo israeliano, durante una spedizione in Siria, scoprì una tana con dentro una mamma-Criceto con i suoi piccoli. Ne fu talmente conquistato che decise di tenerseli tutti e di cominciare la carriera di… allevatore di Criceti! Quella prima nidiata è importantissima, perché in pratica quasi tutti i Criceti che oggi allietano le case degli Uomini discendono da quella! L’altro super-popolare roditore, il Porcellino d’India, vanta una frequentazione con gli Uomini molto più antica. Infatti già nel 5.000 a.C. le tribù di pastori che abitavano le Ande lo tenevano con sé. Per loro non era soltanto un socievole animale domestico: pensavano infatti che avesse il potere di scacciare gli spiriti maligni dal corpo degli ammalati, durante complicati riti di guarigione. In epoca moderna il Porcellino d’India fu portato in Europa da commercianti olandesi e inglesi. Divenne rapidamente famoso per il suo aspetto buffo e simpatico, e cominciarono i suoi successi come piccolo amico dell’Uomo. Il Coniglio è ben conosciuto dagli Uomini fin dall’antichità. La sua straordinaria prolificità l’ha fatto diventare un simbolo di vita e fecondità presso molti popoli. Fu associato alla Primavera, la stagione dell’anno in cui tutto si rinnova. Con l’avvento del Cristianesimo divenne poi il simbolo della Pasqua: è per questo che oggi si vedono tante raffigurazioni di conigli durante questa festività. Il Coniglio è stato sempre allevato come animale da cortile. Solo recentemente l’Uomo ha capito quanto possa essere affettuoso e socievole, e ha cominciato a desiderare la sua compagnia. E così il Coniglio ha recuperato in fretta il tempo perduto e oggi, dopo il Cane e il Gatto, è l’animale domestico più diffuso! Il gatto è soprattutto un super-amico. Averlo vicino significa assistere a un meraviglioso spettacolo, pieno di divertimento e di sorprese. Compie balzi prodigiosi, rimanendo in equilibrio senza paura in luoghi alti e pericolosi. È veloce, agile e ha riflessi straordinari. E poi riesce a vedere al buio, ad adattarsi a ogni tipo di ambiente, a compiere imprese incredibili… L’acrobata di un circo? Un atleta alle olimpiadi? Un eroe dei fumetti? No, niente di tutto questo. È il… razza europea Qualche esempio? Da fermo può fare un balzo cinque volte superiore alla sua altezza. In pratica, è come se un bambino, senza neanche prendere la rincorsa, con un salto potesse entrare nella finestra del secondo piano di un palazzo. E poi il gatto corre cento metri in sette secondi! Insomma, batterebbe l’uomo più veloce del mondo… Gatto Questo piccolo felino, imparentato con tigri e leoni, è un animale straordinario, tanto che sembra avere dei superpoteri. Forse è per questo che i bambini e i gatti stanno bene insieme: un po’ si somigliano. La vista del gatto è uno dei suoi superpoteri. Nell’oscurità, il suo sguardo sembra diventare fosforescente: è la prova che i suoi occhi stanno concentrando sulla retina anche la più piccola quantità di luce dell’ambiente. Ne basta pochissima e il mondo intorno a lui non ha più segreti. Si muove silenziosissimo, e si orienta anche grazie ai suo baffi – si chiamano vibrisse – che sono speciali organi di senso in grado di sentire ogni minima vibrazione d’aria e il più piccolo contatto. osino o cert Gatt Anche se vive in casa, il gatto si comporta come un grande predatore, cacciando palline o briciole di pane. Una qualsiasi stanza può così diventare il suo territorio di caccia – oltre che di gioco! – un mondo pieno di occasioni di svago, di movimento, di finte minacce, di assalti improvvisi. Sembra fare sul serio ma, nello stesso tempo, si vede che gioca. e iss r Vib E se qualcuno accende all’improvviso la luce? Poco importa, perché le sue pupille diventano all’istante due fessure sottilissime, e la vista del gatto si adatta alla nuova situazione. È la vista di un vero predatore, in grado di percepire ogni piccolo movimento della preda, anche molto lontana. 12 13 A volte il gatto sembra trovare molto interessante il bambino. Lo guarda fisso negli occhi come se volesse studiarlo, o comunicargli un misterioso segreto. Il bambino ricambia lo sguardo, non riesce a staccarsi da quegli occhi magnetici. Poi il gatto socchiude gli occhi: è il suo modo di dire che è tutto ok. Oppure gli sta soltanto venendo sonno, chissà… infatti fa un grande sbadiglio e poi si appisola. Il gatto è così, difficile capire cosa gli passa per la testa! È per questo udito così sensibile che preferisce stare in ambienti silenziosi. Ed è meglio che il bambino non faccia troppo baccano, quando è vicino al suo amico gatto, perché potrebbe spaventarlo. Ogni gatto, di qualsiasi razza o tipo sia, è un individuo pieno di personalità, da conoscere e rispettare. A volte piccola belva, altre compagno bisognoso di coccole: con un gatto vicino è impossibile annoiarsi! es e È bello guardare il gatto mentre dorme beato sul divano o sul suo cuscino preferito. Il felino sembra completamente rilassato. Ma le orecchie sono dritte e compiono piccoli movimenti. Se nella stanza c’è un rumore diverso, che lo incuriosisce o che lo fa sentire minacciato, eccolo subito all’erta, curioso e pronto a capire che sta succedendo. Il bambino dovrebbe almeno lavarsi la faccia e fare colazione, prima di essere così sveglio! Il gatto riesce a sentire ogni lieve fruscio, perfino i passi di un topolino lontano. Le orecchie sono mobili, le orienta alla ricerca del suono e in questo modo riesce a capire da dove proviene. m sia IL G Siamese, Persiano, Scottish Fold. E poi Egiziano, Soriano, Certosino. Sono oltre cinquanta le razze riconosciute! E ognuna diversa per lunghezza del pelo, aspetto del manto, lunghezza e forma delle orecchie. Anche i caratteri sono diversi: lo Scottish Fold, per esempio, è particolarmente giocherellone e socievole. Il Soriano, invece, è più indipendente ed è felice se ha a disposizione uno spazio aperto per sfogare il suo istinto di caccia. Conoscere le razze è dunque importante per prendersi cura del proprio Gatto nel migliore dei modi. Descrivi in breve il tuo carattere e poi quello del tuo gatto, o di un gatto che conosci. In cosa vi somigliate? In cosa siete diversi? Io sono Il mio gatto è 14 15 TIP O an o A TT O, C HE per si ! Gatto tt o a G Sbattere le braccia come fossero ali, e volare in alto… È un sogno che quasi tutti gli uomini hanno fatto, soprattutto quando sono bambini. Sarà per questo che molti scelgono un uccello come animaletto da compagnia, da ospitare in casa per prendersene cura. Le cocorite vivono nella voliera, ma possono essere abituate a uscire per un po’ e svolazzare libere per le stanze. A poco a poco imparano a conoscere l’abitazione. Sarà come avere un amico “volante”. Un amico da ammirare nei suoi voli, ma anche da controllare con attenzione, perché le case possono nascondere molti pericoli. Uno dei più adatti a vivere insieme ai bambini è… La vista delle Cocorite è davvero singolare. I loro occhi riescono a vedere una grande quantità di colori. Ma la cosa più strana è che vedono il mondo al rallentatore, come una serie di fotogrammi che si susseguono. È per questo motivo che non vogliono guardare la televisione insieme ai bambini: disturba parecchio la loro vista. Il pappagallo ha le piume colorate, molto spesso verdi e azzurre, ricche di tante sfumature. Ma ha anche uno splendido carattere: non appena ha un po’ di confidenza, diventa molto socievole e ama essere accarezzato. Da soli questi pappagallini non vivono bene. Per questo è meglio accogliere in casa un maschio e una femmina. Diventeranno una vera coppia! Arriverà poi il momento in cui decideranno di allargare la famiglia. Nella gabbia ci vorrà un nido a cassetta, e presto arriveranno i piccoli. – Q UI I Pappagallini amano volare. Per questo, pur essendo piccoli, hanno bisogno di una voliera più grande possibile. Meglio con le sbarre orizzontali, perché il pappagallino si diverte a usarle come una scaletta. Inoltre dovrà avere tutti gli accessori necessari al suo benessere e ai suoi bisogni. CO Le piu me so no TA Z C O RI Il momento in cui le uova si schiudono e appaiono i minuscoli uccellini è davvero emozionante! un Nella gabbia della Cocorita non potranno mancare: o tt im o i so lan te ter mic o 1. Gli ossi di seppia perché possano affilarsi il becco Vero Falso Vero Falso Vero Falso Vero Falso 2. Almeno due rametti orizzontali per posarsi e a saltare dall’uno all’altro 3. Una vaschetta piena d’acqua per il bagno 4. Un posto da cui possa vedere bene la televisione Soluzione: 1. Vero, 2. Vero, 3. Vero, 4. Falso 16 17 Dopo un po’ riconosce il bambino, e si fida. Impara a prendere il cibo dalla sua mano e a posarsi sulla sua spalla. Cerca il contatto, gli sfrega la testolina sulla faccia, come se volesse dargli dei piccoli baci. Sono 30 le razze riconosciute Come rendere felice il Canarino? Bastano pochi minuti al giorno. Ricordarsi di tenere la gabbia e la lettiera sempre ben pulite, di cambiargli l’acqua, di aggiungere sementi e di viziarlo – perché no? – con frutta e verdure fresche. E lui ricambierà con un dolce canto e splendida amicizia. Descrivi i suoni che si possono sentire durante una giornata, a casa tua: Immagina come reagirebbe un Canarino ai suoni più strani e originali di casa tua: 18 19 v ola I canarini sono così bravi nel canto che esistono dei veri e propri festival organizzati per loro. I più bravi vengono premiati e diventano delle star. Ma tutti molto sensibili ai suoni che ascoltano nelle case in cui sono ospitati. op – st ar Per essere un bravo musicista ci vuole orecchio. Il canarino ce l’ha, non c’è dubbio! Con il suo udito molto sensibile alla musica, si fa ispirare dai suoni che sente nell’ambiente. Qualche volta esegue delle vere e proprie composizioni, magari sulla base di una sigla che sente alla tv o di una canzone alla radio. Può diventare un vero e proprio karaoke vivente! Come altri uccellini, hanno bisogno della compagnia dei loro simili. Per questo è bene farli vivere in coppia. È vero, la femmina non sa cantare bene come il maschio, ma sarà per lui fonte d’ispirazione, come una principessa per la quale il cavaliere canterà dolci e romantiche melodie. la p I canarini possono essere di tanti altri colori Il canarino è un animale speciale, un vero e proprio cantante di grande bravura, che non perde occasione per esibirsi e intonare una melodia. I canarini sono volatili piuttosto socievoli, e gradiscono la vicinanza degli uomini. Se sono abituati fin da piccoli, si fanno toccare senza sentirsi a disagio e accettano le carezze. nt e È uno degli uccellini più famosi e amati. Uno dei motivi è il colore delle piume, che è appunto giallo... canarino! Ma è soprattutto per il suo straordinario talento musicale che in tanti lo ammirano e amano tenerselo in casa. La vita del Canarino, così piena di suoni e musica, è anche molto colorata. Ha una buona vista, fatta per cogliere ogni tinta e sfumatura del mondo intorno a sé. I colori lo attraggono, lo influenzano perfino nella scelta del cibo. Se il bambino vuole conquistarlo, può offrirgli un alimento colorato e saporito. È giorno. Tutti sono in piena attività, i bambini sono a scuola. Intanto questo piccolo animaletto peloso se ne sta nella sua gabbia a sonnecchiare. Si muove appena, giusto per sgranocchiare qualche seme. Per muoversi nell’oscurità usa anche le vibrisse. Anche perché la sua vista non è un granché. Vede bene solo le cose vicine e non distingue i colori. Nel mondo notturno del criceto i colori non servono a molto, e lui se la cava bene con gli altri sensi. L’olfatto è molto potente. Il criceto annusa tutto: è così che riconosce le cose e le ricorda. Dopo un po’ anche l’odore del bambino gli diventa familiare, allora accetta con piacere di essere accarezzato e coccolato. Ma se il bambino ha un odore diverso, perché magari ha le mani sporche o viceversa troppo profumate, potrebbe non riconoscerlo, spaventarsi e addirittura morderlo. Poi si fa notte e il criceto cambia vita. Mentre gli altri dormono, diventa superattivo: corre sulla ruota, entra ed esce continuamente dalla casetta o dal tubo che c’è nella sua gabbia. la gab e r a bia d c man el cric eto non deve RI C ETO– Come mai questo piccolo roditore passa tanto tempo a correre dentro la sua ruota? 2. 3. 20 21 È stupido, pensa di andare da qualche parte, ma rimane sempre lì. Lo fa per mantenersi in forma e sfogare il suo naturale bisogno di movimento. È un tipo sportivo, che ama sentire il vento in faccia… Soluzione: 2 1. Q U IZ C N ell a Con un udito così sensibile, il criceto non deve stare vicino agli elettrodomestici rumorosi, o ad altre fonti di suoni troppo intensi. Il luogo ideale per la sua gabbietta è un angolo silenzioso, in penombra e mai esposto alle luci troppo forti. Il criceto non ha un gusto molto raffinato, ed è un gran mangione! Rischia di diventare grassottello, quindi ha bisogno di una nutrizione bilanciata: apposite miscele di semi e bocconcini arricchite con vitamine e minerali, ma anche frutta e verdure fresche, qualche bocconcino di formaggio, pollo bollito e uovo sodo. ta ruo Il criceto è un animale notturno ed è per questo che i suoi sensi rendono meglio quand’è buio! Di notte, ad esempio, serve avere un udito fine. Proprio perché ci si vede meno. Quello del criceto è così sviluppato che riesce a percepire perfino gli ultrasuoni, cioè delle frequenze molto alte che nessun uomo riesce a sentire. È sempre con gli ultrasuoni che il criceto comunica con i suoi simili. Così non viene scoperto da eventuali predatori e… non sveglia i bambini che dormono! Tartarughe di terra Le tartarughe amano andarsene in giro a esplorare il territorio in cui vivono. Si riparano fra le foglie cadute, oppure si nascondono dietro i vasi di terracotta. Stanno bene alla luce del sole, e se diventa troppo caldo si trovano un posticino all’ombra per riposare. Per loro si può costruire una piccola casetta di legno, dove potranno ripararsi nelle giornate di pioggia. Il bambino, magari è un pomeriggio d’estate, se ne sta sul prato a giocare. All’improvviso vede sbucare un essere corazzato da dietro una siepe. È la tartaruga, che attraversa il terreno a discreta velocità! Non è lenta come si dice. In inverno la tartaruga va in letargo. Ai primi freddi si scava una buca e si sotterra. Si addormenta profondamente, non ha bisogno di mangiare, perché il suo corpo non consuma più nulla. Ogni attività del suo organismo è ridotta al minimo! Con i primi caldi sarà sveglia e arzilla come prima, con in più una gran fame. A proposito di fame: la tartaruga ha bisogno di cibo con il giusto apporto di calcio, vitamine e fibre. Erbe di campo che trova nel suo habitat, come trifoglio, insalata e piantaggine. La sua dieta può essere integrata con frutta e ortaggi. La tartaruga è un animale riservato, ma impara ad aver fiducia nei suoi amici. Spesso si avvicina senza paura e, quando viene toccata con delicatezza sulla testa, resta ferma dimostrando di gradire il contatto. Altrimenti si ritira nella sua corazza ed esce solo quando sarà certa che nessuno la disturberà più. R T A – DI Quella che vedi disegnata qui sotto è una Tartaruga spaventata, o non particolarmente a suo agio. Si vede solo il guscio! Completa il disegno aggiungendo la testa, le zampe e la coda, e... avrai una tartaruga che si fida di te! GNO 22 23 La sua golosità può farle correre il rischio di cibarsi di alimenti dannosi. È bene fare attenzione che in giardino o nell’orto non vi siano sostanze o alimenti pericolosi. L’ udito non è un granché, e se proprio il bambino la vuole richiamare, dovrà sgolarsi… e non è detto che venga sentito! SE Il ace ama carap i h c si io” c s “gu Ha una buona vista, e ha avvistato una cosa che gli ha fatto gola, a più di venti metri di distanza. Allora la raggiunge e l’annusa. Con il suo olfatto ben sviluppato ha la conferma che quanto ha visto è di suo gradimento e se lo mangia a grandi morsi. TA Un giardino recintato, erba ben curata, sole e ombra nella giusta misura: ecco l’ambiente ideale per avere la compagnia delle… Tartaruga d’acqua dolce Se un bambino decide di ospitare a casa questo curioso animale corazzato, deve essere sicuro di potergli dare tutte le cure di cui ha bisogno. La tartaruga d’acqua dolce è un animale anfibio, dunque sta spesso sott’acqua, ma respira l’aria proprio come l’uomo. Dunque la sua “casa” dovrà essere una via di mezzo fra un acquario e un terrario, cioè dovrà avere la giusta quantità d’acqua per permetterle di stare immersa, e sassi e rocce emerse per i suoi momenti di riposo. Di solito quando un bambino se ne porta una a casa sua, la tartaruga è molto piccola. Ma crescerà molto e lo spazio potrebbe non bastarle. La tartaruga è infatti un animale curioso e ama esplorare il suo territorio. In un acquario troppo piccolo è tentata di arrampicarsi lungo le pareti e scavalcarle, rischia di cadere e farsi male. La tartaruga è un animale affascinante: ha una forte corazza, una specie di guscio duro che serve a proteggere il suo corpo. Quando si sente minacciata, ritira la testa e le zampe al suo interno, diventando una specie di fortezza! Molti rimangono affascinati da questo strano animale, perché ha un aspetto antico, quasi da animale preistorico. Con il tempo, la tartaruga d’acqua dolce riesce a riconoscere le persone che la ospitano, e capisce quand’è il momento di mangiare. Ha i sensi del gusto e dell’olfatto piuttosto buoni. La tartaruga ha bisogno di cibo con tanto calcio e fosforo, per crescere bene e avere un guscio ben sviluppato. I mangimi industriali, studiati appositamente per lei, sono composti di insetti, larve e molluschi, e perfino gamberetti. Hanno tutto il necessario e sono la dieta migliore! OSTO G IU S IL P Non ama molto farsi toccare, infatti se il bambino prova a farlo, lei ritira la testa e le zampe nel suo guscio protettivo. È curiosa e apprezza la compagnia dell’uomo, ma a debita distanza. TO o col Il re della tartaruga la rende perfettamente mimetica Una volta completato il suo sviluppo, la Tartaruga d’acqua dolce può arrivare a misurare anche 30 centimetri. Insomma, ha bisogno di tanto spazio. A causa di questa crescita inaspettata, qualche volta viene abbandonata nelle vasche o nelle fontane dei giardini comunali. Ma questo comportamento, oltre a essere un tradimento della sua amicizia, è vietato dalla legge! Pensi che casa tua sia l’ambiente giusto per la tartaruga d’acqua dolce? Sì perché No perché 24 25 Il cane Il Cane cresce volentieri insieme al Bambino. Non si stanca mai di giocare, lo accompagna in lunghe passeggiate e corre insieme a lui per i prati. E poi possiede una grande sensibilità: come un vero amico sembra capire le emozioni del Bambino. Allora lo conforta quand’è triste, magari con una bella leccata sulla faccia, e si scatena con lui nei momenti di allegria. Il popolo dei Cani è nobile e vario. Esistono cani minuscoli e cani giganteschi. Alcuni hanno il manto lucido e corto, altri sono così ricoperti di pelo che non si possono nemmeno vedere i loro occhi. Orecchie corte e dritte, oppure grandi e flosce, musi affilati e corti. Una varietà incredibile! Alcuni Cani sono così diversi fra loro che sembrano appartenere a specie diverse. Un tipo così bisogna conoscerlo. Con il tempo, anche il Bambino capisce cosa passa per la testa al suo compagno. Vede quando è annoiato, quando ha voglia di uscire all’aperto, di giocare. Si accorge addirittura quando ha combinato qualcosa di male: il Cane ha una strana espressione, sembra sentirsi in colpa, e infatti si viene a sapere che ha masticato le scarpe da ginnastica nuove… Eppure sono Cani. Ognuno con la sua personalità e il suo carattere, ma tutti con la stessa voglia di partecipare il più possibile alla vita degli altri. Del resto, il Cane fa poco per nascondere i suoi sentimenti, è un grande comunicatore. Questo splendido animale può infatti diventare il migliore degli amici, un fratello a quattro zampe. Sono tantissime le famiglie che lo accolgono, così come i Bambini che crescono in sua compagnia. Ca ne az za P a st ore tedesco Quello del Cane è un mondo di odori e di suoni. Il suo naso è un organo prodigioso: annusando qualsiasi cosa o persona, è poi in grado di riconoscerla e ricordarla molto a lungo. Quando arriva in un ambiente nuovo, la prima cosa che fa è annusare l’aria intorno e ficcare il naso dappertutto. In questo modo si fa un’idea precisa della situazione e capisce se è il caso di rilassarsi. Ca ne ra z ’Etna ne ra z za n Cir dell o c e Ca za Sc hn au ze r na no r E non è tutto! Il Cane è capace d’imparare mestieri difficili, perfino pericolosi. Può diventare un attento detective, oppure un implacabile difensore dei Bambini e delle loro case. Per non parlare dei Cani-bagnino, da soccorso, da valanga, o quelli che guidano i non vedenti per le strade. Insomma, non ci sono limiti a quello che questo animale può imparare a fare. Con un Cane vicino, il mondo è un posto migliore. 26 27 Quando il Bambino torna a casa, se lo annusa tutto con attenzione. Come un vero detective, capisce dov’è stato, chi ha incontrato e perfino se è stato vicino a un altro animale. Allora può darsi che diventi geloso e gli tenga il muso per un po’. Cosa mangia il Cane? È probabile che voglia mangiare di tutto, e continuamente. Può avvicinarsi alle tavole degli Uomini e fare l’espressione di chi non mangia da giorni! Ma il Cane deve avere un’alimentazione bilanciata, adatta alla sua taglia e al suo stile di vita. Quando due Cani s’incontrano per strada o al parco, è proprio con l’olfatto che fanno conoscenza. Si scambiano informazioni, capiscono se è il caso di fare amicizia o di girare al largo. In commercio esiste una grandissima scelta di buoni alimenti, studiati apposta per mantenere il Cane in buona salute e soddisfare ogni suo gusto. Anche l’udito è super-sensibile. È questo che rende il Cane un guardiano affidabile. È in grado di percepire frequenze che gli Uomini non possono sentire. La più piccola vibrazione dell’aria, anche se molto lontana, lo mette all’erta. Riconosce le auto degli amici da quelle degli sconosciuti, sente perfino se si sta avvicinando un temporale. Se il più flebile dei suoni gli pare minaccioso, allora comincia ad abbaiare e avverte tutti. Cane razza Dalmata Gli Uomini, qualche volta, si chiedono come possono ricompensare questo animale per tutta la dedizione e l’amicizia che gli dimostra. C’è una cosa che possono fare subito, prima ancora di accoglierlo nelle loro case: chiedersi se sono in grado di dare a un Cane, a qualsiasi Cane, tutto il tempo e le attenzioni di cui ha bisogno. Il Cane si sente responsabile dei suoi amici, gli Uomini devono fare altrettanto, o lo tradirebbero nel peggiore dei modi. DO G-T ES T sei pronto per adottare un cane? Rispondi sì o no… senza barare! Hai tanto tempo libero da dedicare al cane? Ricorda che ogni giorno, per tutta la sua vita, avrà bisogno di passeggiate, giochi e compagnia. Sì No Hai pazienza? Soprattutto da cucciolo, il cane sarà molto vivace e potrà combinare guai. Sarà compito tuo insegnarli un po’ d’educazione. Sì No Hai qualcuno a cui affidarlo durante le vacanze? Ricorda che meglio sarebbe portarlo con sé, ma non sempre è possibile. Quindi ci vuole qualcuno di fiducia a cui affidarlo durante le assenze. Sì No A casa tua sono tutti convinti della scelta di adottare un cane? Il cane diventerà “uno di famiglia”, dunque è importante che tutti abbiano cura di lui. Sì 28 29 No Se hai risposto sì a tutte le domande sei pronto a farti un nuovo, grande amico! IL PORCELLINO D’INDIA È un piccolo roditore, dall’aspetto buffo e simpatico. Spesso appare arruffato: ma non è trasandato, è fatto proprio così! Alcuni bambini hanno paura del buio. Può succedere anche al porcellino d’India! Allora cerca compagnia. Per questo a lui piace stare insieme ai suoi simili. Questo piccolo roditore ha tutti i sensi ben sviluppati. Con gli occhi posti ai lati del muso, vede bene tutto intorno. Anche il suo olfatto è ottimo, e può riconoscere le cose e le persone... a naso! Per quanto riguarda il gusto, poi, è un golosone! Adora i sapori dolci. È capace di squittire per ore, pur di attirare l’attenzione e farsi dare delle ghiottonerie. Nessuno però deve farsi intenerire, perché il Porcellino d’India ha problemi di linea: può ingrassare troppo e stare male. Il porcellino d’India è bravo a esprimersi. Ha tutta una gamma di versi e suoni per comunicare le sue necessità e le sue emozioni. Squittisce quando vuole mangiare, fischia quando si sente solo e vuole compagnia. Quando fa una specie di sordo brontolio, poi, non è arrabbiato, anzi è proprio contento. Strilla se ha paura, e sembra mormorare se si arrabbia sul serio e vuole minacciare. È un erbivoro, e per la sua nutrizione di base esistono in commercio apposite miscele di semi, ricche di vitamine e minerali bilanciati. Ha bisogno di tanta vitamina C, per questo è bene chiedere al Veterinario un consiglio per integrare la sua alimentazione, magari con fieno di buona qualità e piccoli pezzi di frutta e verdura. Una volta stabilita la sua dieta, però, è bene non variarla, perché potrebbe avere dei disturbi o addirittura smettere di mangiare. È impossibile restare indifferente di fronte a quest’animaletto così estroverso. Con il tempo, una volta stabilito un buon rapporto di fiducia, il bambino potrà fargli un sacco di coccole e carezze, potrà perfino spazzolarlo con delicatezza. Il porcellino apprezzerà tutte queste attenzioni, ricambierà con entusiasmo e presto sarà di nuovo arruffato. DIT O R E R S I! Associa ogni verso del Porcellino d’India alle sue esigenze o emozioni. 1. SQUITTISCE 2. FISCHIA 3. BRONTOLA 4. STRILLA 5. MORMORA a. HA PAURA b. SI SENTE SOLO c. È ARRABBIATO d. È CONTENTO e. HA FAME I N ... V E Soluzione: 1e, 2b, 3d, 4a, 5c 30 31 Il porcellino può stare in una gabbia ampia e pulita, ma ama scorrazzare libero per la casa o in giardino. Però ci vuole molta attenzione: è un animaletto piuttosto curioso e potrebbe scovare cose pericolose per la sua salute. UN RO Il po rc a zz e h ng di lu m a fino a 20 c v i r r dia a d’In o lin el Pesci rossi e d’acquario I bambini sbattono spesso gli occhi. Lo fanno per la meraviglia, nel vedere il Pesce che si muove così aggraziato nell’acqua, ma soprattutto per mantenere umidi gli occhi. Il Carassius auratus, per gli amici Pesce rosso, è un bell’animale. Ai Bambini piace soprattutto per il suo magnifico colore: arancione brillante con mille riflessi. Il Pesce, invece, vive nell’acqua, e i suoi occhi non corrono il rischio di seccarsi. Quindi non ha le palpebre, le ciglia e neanche le ghiandole che servono a produrre le lacrime. Certo, i Pesci Rossi e Bambini sono molto diversi: non potrebbero sopravvivere uno nell’ambiente dell’altro. Gli Uomini, a volte, sono animali strani: pensano che un acquario sia un bell’oggetto d’arredamento. Che lo pensino pure, ma non devono dimenticare che quell’oggetto è soprattutto la casa dei Pesci, e va tenuta con cura! Ma possono comunque essere amici e starsi vicino, soprattutto con gli sguardi. della li nea laterale Bastano pochi giorni di convivenza e Bambino e Pesce imparano a conoscersi. Il Pesce, all’inizio un po’ diffidente, quando vede arrivare il bambino si avvicina alle pareti trasparenti della sua casa e gli va incontro. Sa che non gli farà niente di male! Forse avvicinerà la sua faccia per guardarlo da vicino. O – ancora meglio - gli darà da mangiare. Si ste ma L’acquario deve essere grande, perché il Pesce ha un modo tutto suo per percepire gli spazi, un vero e proprio Radar! Si chiama “sistema della linea laterale”, ed è fatto da tanti piccoli puntini messi in fila sui due lati del corpo. Sono minuscoli organi di senso in grado di avvertire anche il più piccolo movimento dell’acqua, che aiutano il Pesciolino a evitare gli ostacoli. È grazie a loro che non sbatte contro le pareti dell’acquario, anche se sono trasparenti. Ma in un acquario troppo piccolo dovrebbe nuotare continuamente per evitarle, e rischierebbe di impazzire! I Pesci amano anche avere vicino compagni fatti come loro, che mangiano lo stesso cibo e fanno le stesse cose. È un bisogno importante! E se i Bambini possono andare a trovare i loro amici da soli, il Pesciolino, dentro l’acquario, non può andare in giro a cercare i suoi simili. Deve essere il Bambino a portarli da lui, se è davvero suo amico! L ’I N T R US O Oltre al Pesce rosso, che esiste in più di trenta varietà diverse, ci sono centinaia di specie di Pesci che i bambini possono ospitare in un acquario! Sono straordinariamente colorati, oppure molto strani, tutti incantevoli e divertenti da guardare mentre nuotano. Ecco alcuni dei loro nomi, buffi ma esistono davvero! Tutti tranne uno, c’è da scoprire qual è: 1. 32 33 Pesce Neon 2. Pesce Pagliaccio 3. Pesce Pacco 4. Pesce Coltello 5. Pesce Ape Soluzione: 3 Con la sua vista acuta, il Pesce può scovare anche le più piccole scaglie di cibo. E per farlo non deve girarsi! Ha gli occhi ai due lati della testa e vede contemporaneamente in direzioni diverse e con sfumature che l’Uomo non è in grado di distinguere: il suo mondo è coloratissimo! IL CONIGLIO Le sue orecchie straordinarie sono molto delicate: per lui è una sofferenza anche se solo vengono toccate, figurarsi se qualcuno gliele tira. E poi ha uno scheletro fragile, e gli abbracci troppo stretti possono ferirlo sul serio. Grandi orecchie, lunghi baffi e un muso simpatico. Il coniglio ha proprio un aspetto buffo! Però è sempre sul chi vive: annusa continuamente l’aria, muovendo il muso per riuscire a sentire tutti gli odori. Poi muove le orecchie come fossero dei radar, e riesce a sentire anche i suoni più lontani e di bassa intensità. Si guarda intorno, vede bene da lontano e pare che non gli sfugga nulla. Molto meglio le leggere carezze. Il coniglio le apprezerà e diventerà un compagno affettuoso e perfino educato: Imparerà a fare i bisogni dentro la sua cassettina, e con un po’ di attenzione potrà girare libero in alcune stanze. Se qualcosa lo preoccupa, allora scappa a grandi salti, difficile acchiapparlo! Quindi la casa non dovrà essere solo a prova di bambino, ma anche di... coniglio! Tutte le cose pericolose, soprattutto i fili elettrici, dovranno essere protette o nascoste. Infatti lui rosicchia tutto, è un istinto naturale: lo fa per tenere sotto controllo i suoi famosi denti, che non smettono mai di crescere! Si dice che sia il più pauroso degli animali, ma forse è un’esagerazione! Del resto in natura il coniglio è una preda, ed è per questo che si comporta così. Come tutti, tiene molto alla sua vita. Cosa mangia il coniglio? In commercio esistono speciali miscele di semi, ricche di vitamine e sali minerali, che lo fanno stare in buona salute! IL il he c An io igl n co ha le e iss r b vi A proposito di mistero, riempiendo il crucintarsio con le giuste definizioni e leggendo negli spazi colorati, scoprirai cosa unisce un Coniglio a un Bambino! 1. Nella sua ciotola, dev’essere sempre fresca e pulita. 2. L’erba secca di cui è molto goloso. 3. Il buon odore di un fiore. 4. Così si chiama il coniglio amico di Bambi. 5. Ti dà i giusti consigli per prenderti cura del Coniglio. 6. Il Coniglio in… inglese! 7. Un ortaggio arancione di cui è molto ghiotto. 1 2 3 4 5 6 7 Soluzione: 1. acqua, 2. fieno, 3. profumo, 4. Tippete, 5. veterinario, 6.rabbit, 7. carote. La parola nascosta è: AFFETTO 34 35 I Conigli sono anche animali misteriosi. Del resto sono loro a uscire dai cilindri dei maghi o a guidare Alice nel Paese delle Meraviglie… R S IO Il bambino lo guarda e non resiste alla tentazione di fargli tante coccole. È strano, ma è proprio in momenti come questi che il coniglio rischia di più. Infatti il coniglio non è un peluche! U CI N TA CR Quando impara a fidarsi, però, si affeziona molto al bambino e lo dimostra in tanti modi. Riconosce le persone amiche anche da lontano, sentendo il suono delle loro voci. Allora si avvicina e le annusa… sì, sono proprio loro, non vuole più scappare! IL VETERINARIO: UN SUPER-AMICO DEGLI ANIMALI Il Veterinario farà delle domande: prima di tutto vorrà sapere per quale motivo la famiglia ha deciso di adottare un animale, e se tutti i membri sono d’accordo. Poi spiegherà quali e quanti impegni sono necessari per dare all’animale tutte le cure alle quali ha diritto. Non solo: si informerà sullo stile di vita di tutti, sul tempo libero a disposizione, vorrà sapere se in casa c’è spazio a sufficienza. È un momento importante! Se tutti risponderanno alle domande con la massima sincerità e onestà, il Veterinario potrà consigliare sull’animale più adatto. Quando una famiglia pensa che sia arrivato il momento di accogliere in casa un cane, un gatto, un uccellino o qualsiasi altro animale da compagnia, deve sapere che quell’animale diventerà uno di loro, un abitante della casa o del giardino. Anche lui avrà la sua personalità e le sue esigenze, che dovranno essere rispettate. Per non sbagliare, per avere tutte le informazioni necessarie sugli animali e scegliere bene questo nuovo membro della famiglia, è di fondamentale importanza rivolgersi subito a un Veterinario. Il Veterinario è un grande conoscitore degli animali, oltre che un medico. In molti, per esempio, desiderano avere un cane, ma se in casa non c’è mai nessuno e c’è poco tempo per accompagnarlo a spasso, all’aria aperta, il cane non sarà felice. Ogni animale ha esigenze diverse! Il gatto riesce a stare bene anche da solo, deve affilarsi le unghie e ha bisogno di una cassetta apposta per fare i suoi bisogni. Il coniglio dovrà avere fieno da mangiare e rametti per sfogare il suo bisogno di rosicchiare tutto, gli uccellini vorranno la loro voliera sempre pulita, così come il pesciolino il suo acquario. Un animale per amico richiede tante cure, un po’ di pazienza di fronte alle piccole seccature. 36 37 Richiede, prima di tutto, la promessa di non abbandonarlo mai. Per la famiglia che adotta un animale domestico, il Veterinario è una figura della massima importanza. È il medico degli animali: si dedica alla loro salute fisica, alla cura in caso di malattie. Compie i piccoli interventi chirurgici eventualmente necessari. E poi si occupa dei vaccini, che sono quelle speciali medicine che vengono date agli animali per prevenire tante gravi malattie. Un compito importantissimo del Veterinario è quello di consigliare la migliore alimentazione per ogni tipo di animale. Gli animali non devono mangiare gli avanzi del cibo degli Uomini: la loro alimentazione deve essere sana e bilanciata, con tutte le sostanze che gli occorrono per il loro benessere. Proprio come i Bambini! Non solo: è molto importante conoscere i modi e i tempi di somministrazione del cibo. Inoltre molti animali domestici hanno bisogno di speciali apporti di vitamine e minerali. I consigli del medico veterinario sono fondamentali per fornire agli amici animali la dieta più corretta e gradita! 38 39 Il Veterinario è ormai un super-professionista! Ce ne sono che si occupano solo di cani o di gatti, e quelli che si dedicano alle cure e al benessere dei Nuovi Animali D’Affezione (NADA) come i conigli, i criceti, le tartarughe, gli uccelli, i pesci e tutti gli animali più esotici che è consentito ospitare nelle case degli Uomini. E poi ci sono Veterinari specialisti di varie malattie: Veterinari oculisti, dermatologi, cardiologi e così via, proprio come per l’uomo. Ci sono perfino Veterinari specialisti del comportamento, una specie di psicologi degli animali! Si chiamano Veterinari comportamentalisti, e sono quelli che possono aiutare la famiglia nel caso in cui l’animale dovesse mostrare dei comportamenti “sbagliati”. I comportamenti “sbagliati” non sono quelli che non piacciono o disturbano l’uomo, per esempio un gatto che si affila le unghie sul divano nuovo, ma quelli inusuali per la specie, cioè quei comportamenti che possono indicare una sofferenza psicologica dell’animale. La famiglia deve ricordare sempre che non è sola, nella convivenza con l’animale: il Veterinario è sempre a disposizione per chiarire ogni dubbio, per evitare quegli errori che potrebbero far ammalare o rendere infelice l’animale domestico. Progettazione editoriale: Giunti Progetti Educativi Direzione editoriale: Rita Brugnara, M. Cristina Zannoner Coordinamento editoriale: Elisa Ferrari Coordinamento per Purina: Annalaura Cantella Testi: Mariagrazia Iorino Illustrazioni: Giulia Orecchia Editing, progettazione grafica e impaginazione: Carlo Boschi Redazione: Fabio Leocata Ufficio tecnico: Veronica Urbano Pubblicazione realizzata con il Patrocinio di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) La campagna educativa “A Scuola di PetCare® ”, giunta alla sua 10a edizione, è promossa da Purina in collaborazione con FNOVI (Federazione Ordine Veterinari Italiani) e con Scivac (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) www.giuntiprogettieducativi.it www.purina.it Seguici su facebook © 2014 Giunti Progetti Educativi S.r.l., Firenze Prima edizione: settembre 2014 Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. Stabilimento di Prato, azienda certificata FSC®