questo libro appartiene a indirizzo scuola classe

NE A
PPARTIE
A
O
R
IB
L
O
T
S
QUE
INDIRIZZO
SCUOLA
CLASSE
Vivere felici con gli animali
da compagnia
INDICE
6 Qui e pieno di animali
8 Amicizie lunghe quanto la Storia
12 Gatto................................................................................................................................
16 Il pappagallo cocorita..........................................................................
18 Il Canarino..............................................................................................................
20 Il Criceto..................................................................................................................
22 Tartarughe di terra.................................................................................
24 Tartaruga d’acqua dolce.................................................................
26
Il Cane........................................................................................................................
30 Il Porcellino d’india.................................................................................
32 Pesci rossi e d’acquario..................................................................
34 Il Coniglio................................................................................................................
36 Il Veterinario: un super amico degli animali
Prima di cominciare...
una premessa
per te e i tuoi
genitori
Il legame tra l’uomo e l’animale da compagnia è fonte di benessere reciproco. Per
i bambini, in particolare, la conoscenza degli animali e la creazione di una relazione
consapevole con loro hanno un valore educativo straordinario perché stimolano
l’accrescimento della fantasia, del senso di responsabilità e del piacere della
reciprocità.
Come azienda di riferimento per il mercato dell’alimentazione e la cura degli animali
da compagnia, Purina ha una missione: contribuire a far vivere i pet più a lungo, più
felici e più sani attraverso prodotti e servizi che garantiscano nutrizione superiore,
qualità e sicurezza.
Questa missione prende forma inoltre attraverso un forte impegno sociale
nell’educazione petcare, finalizzato ad accrescere conoscenza, rispetto e cura
dei pet attraverso la creazione di un rapporto responsabile con loro, a partire
dall’infanzia. È per questo che Purina – in collaborazione con Giunti Progetti
Educativi, FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e SCIVAC
(Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) e con il patrocinio
di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) – promuove dal 2004
nelle scuole primarie di tutta Italia la campagna educativa “A Scuola di PetCare®”,
per diffondere fra le nuove generazioni e le loro famiglie l’importanza di questo
rapporto come fonte preziosa e inesauribile di arricchimento reciproco.
La campagna educativa – che in questi dieci anni ha visto la partecipazione di
oltre 450.000 alunni e 35.000 insegnanti – si propone di offrire ai bambini e alle
loro famiglie, attraverso questo coloratissimo e divertente libro, nuovi spunti di
riflessione sull’importanza di una relazione matura e consapevole con gli animali
da compagnia, valorizzando l’innata propensione dei più piccoli alla visione della
diversità come prezioso elemento di arricchimento personale.
Buona lettura!
QUI E PIENO
DI ANIMALI
È il terzo pianeta a partire dalla stella Sole. È piccolo
ma ha il clima migliore dei dintorni, per questo è
pieno di vita. Ci sono più esseri viventi in ogni metro quadrato della sua superficie che in milioni e milioni di milioni di mondi intorno.
Questo pianeta è la
Terra, gli esseri viventi
che lo abitano sono
gli animali.
Gli animali sono moltissimi. Un’ infinità
di specie diverse, ognuna composta
da un numero di individui che può
andare da poche decine a svariati
miliardi. Possono essere incredibilmente piccoli o smisuratamente grandi, leggeri o pesanti. Possono nuotare
nel mare e nei fiumi, oppure volare nel
cielo, camminare sulla terraferma, addirittura essere capaci di fare tutte e
tre queste cose.
A ben vedere, però, qualcosa in comune ce l’hanno tutti. Devono sfamarsi e devono riprodursi, ossia generare
figli. E poi devono proteggere se stessi e i loro piccoli.
Anche da altri animali, che per sfamarsi hanno scelto di
mangiare proprio loro.
Si potrebbe dire che ogni animale, attraverso
i suoi sensi, deve continuamente capire se le
cose intorno a lui sono un’occasione o una
minaccia. Se scappare o avvicinarsi.
In poche parole: tutti questi animali
vogliono restare vivi.
Mica è facile. Ci vuole una strategia, e ogni animale ha la sua. E capita spesso che sia in contrasto con
quella di un altro essere vivente.
Vuol dire che la fortuna di qualcuno potrebbe significare la sfortuna
di qualcun altro. Vuol dire che gli
animali devono competere e lottare. Ma anche aiutare e farsi aiutare, collaborare.
La collaborazione, fra individui della stessa specie e fra specie diverse, è
proprio una buona strategia per restare vivi. Alcune di queste collaborazioni
sono così belle che uno di questi animali,
l’Uomo, le ha chiamate amicizie.
Muggiscono, barriscono, bramiscono, cinguettano, miagolano, parlano, gridano, abbaiano, nitriscono, belano, starnazzano, fischiano: tante lingue strane, difficile capirsi.
E sembra che l’amicizia sia una delle cose
che servono di più, su questo pianeta pieno di animali.
E poi si comportano ognuno a modo loro.
Non potrebbero apparire più diversi.
Pare proprio che insieme a un
amico si viva meglio.
6
7
Amicizie lunghe
quanto la Storia
(e un po’ la Preistoria)
Quella dell’amicizia che lega l’uomo ad alcuni animali è una vera e
propria Storia a sé, piena di curiosità, vicende misteriose, avvenimenti
lontani nel tempo che poi si sono rivelati importanti.
La magica amicizia fra il Gatto e l’uomo è nata forse dal reciproco
aiuto: il gatto difendeva i granai e le case dai topi e dai serpenti, l’uomo
in cambio gli offriva cibo e riparo. Deve poi essere successo che il
gatto, con la sua personalità misteriosa, abbia sedotto l’uomo. Pare
che in India, ben 4.500 anni fa, il Gatto fosse così popolare che tutti
gli Uomini dovessero possederne uno. Nello stesso periodo, il piccolo
felino se la passava davvero alla grande anche in Africa, in Egitto per
la precisione: l’Uomo lo adorava, nel vero senso della parola! Nei
magici occhi del Gatto tutti vedevano la manifestazione della dea
Bastet, simbolo di vita e fecondità. Quindi lo coccolava, lo nutriva
con cibi raffinati, lo ornava di gioielli. Non solo: chi uccideva un
Gatto rischiava la pena di morte!
Nei secoli successivi, viaggiando sulle navi, Il Gatto si diffuse
anche fra i Greci e i Romani. Continuava a cacciare i topi ma
veniva amato anche per la sua compagnia.
Non sono state solo rose e fiori, però. Nel Medioevo, proprio i
suoi occhi magici lo misero nei guai. L’Uomo cominciò a
credere che quelli dei gatti fossero gli occhi del diavolo!
In molti cominciarono a pensare che i gatti, soprattutto
quelli neri, portassero sfortuna. E così cominciò a essere
perseguitato, finì perfino sul rogo insieme alle streghe!
Per fortuna – dei gatti neri, ma anche delle presunte
streghe… – queste terribili persecuzioni finirono. Certo,
ancora oggi c’è chi dice che i gatti neri portino sfortuna,
ma nessuno più li perseguita. Anzi, è uno degli animali
da compagnia più amati e diffusi al mondo!
8
9
Quando, nel 1402 gli spagnoli conquistarono le Isole Canarie, non trovarono né
oro, né argento e neanche diamanti. Scoprirono però i Canarini! Gli abitanti
del posto, i Guanci, già li allevavano in gabbie di legno per ascoltare il loro canto
straordinario. Gli spagnoli ne furono subito affascinati e cominciarono a
catturarli per importarli in tutta Europa. I Canarini riscossero un enorme
successo, soprattutto in Francia, Inghilterra e Olanda, tanto che venivano
venduti a peso d’oro! Solo i ricchi e i nobili potevano permettersi di averne
uno in casa. Questi uccellini così bravi a cantare divennero un vero e
proprio affare, e solo gli spagnoli potevano venderli.
La leggenda racconta che, intorno al 1550, un veliero spagnolo
carico di Canarini naufragò vicino alla costa della Toscana.
Liberati dalle gabbie, gli uccellini volarono sulla terraferma e con
il tempo si diffusero ovunque. Sempre secondo la leggenda,
finì così il monopolio spagnolo sui Canarini, e da quel giorno
tutti poterono permettersi di averne uno come amico.
I Pappagallini Cocorita arrivarono in Europa
molto più tardi. Certo, abbiamo dovuto aspettare
che qualcuno scoprisse l’Australia. E che qualcun
altro scoprisse il Pappagallino, nei primi dell’Ottocento, durante le esplorazioni del “nuovissimo continente”.
Fino a quel momento nessuno, a parte gli aborigeni australiani, ne aveva mai visto uno. Fu un naturalista inglese
a portare i primi esemplari in patria. Grazie alla sua bellezza e alla sua socievolezza il Pappagallino ebbe subito
gran fortuna fra gli amici degli animali. Oggi, insieme al
Canarino, è il più diffuso fra gli uccellini da voliera.
Fra tutti gli Animali con cui l’Uomo convive, la Tartaruga è quella
che abita la Terra da più tempo. C’era già, quando i primi ominidi
vagavano in cerca di cibo e di riparo. Per questo le è dovuto un
gran rispetto! Difficile risalire alle origini dell’amicizia fra la Tartaruga
e l’Uomo. Di sicuro questo animale corazzato compare in tante
leggende antichissime. In una di queste un’enorme Tartaruga
sorregge sopra il suo guscio tutta la Terra! Non è leggenda, invece,
che nei famosi scavi di Pompei, siano stati ritrovati dei gusci di Tartaruga.
È la prova che, in epoca romana, veniva ospitata nelle case come
animale da giardino.
Le grandi amicizie nascono più facilmente se c’è alla base un interesse
comune. E le radici di questa straordinaria amicizia, avvolte nel mistero,
si trovano nella preistoria. Di sicuro, il Cane e l’Uomo avevano in
comune un grande interesse per la caccia, visto che era uno dei pochi
modi che avevano per procurarsi cibo. Non solo. Il Cane e l’Uomo si
assomigliavano anche nella tecnica di caccia: entrambi la praticavano
in branco. Come si sono “piaciuti”, però, con precisione nessuno lo
sa! Forse alcuni Cani si sono avvicinati all’Uomo per mangiarne gli
scarti e hanno capito che entrambi avevano da guadagnarci. Forse
un Cane ha aiutato degli Uomini durante una battuta di caccia e
da allora hanno deciso di “lavorare” insieme. Forse un Bambino
ha trovato un cucciolo nel bosco, l’ha portato nel villaggio, e sono
cresciuti insieme diventando amici inseparabili. Fatto sta che il
Cane e l’Uomo vivevano negli stessi villaggi già 18.000 anni fa!
Con il tempo la vicinanza è diventata più stretta, il Cane si è fatto
apprezzare per la sua capacità di fare la guardia, di imparare
in fretta molti compiti, di essere semplicemente molto bravo a
fare compagnia agli Uomini, tanto da diventare il suo più fedele
compagno. In Africa, in India, in Cina, in Europa. Ovunque le
antiche testimonianze raccontano l’amicizia tra Uomo e Cane.
Nella Roma antica il Cane era così apprezzato che speciali
ufficiali dell’esercito venivano mandati nei territori conquistati
con il solo compito di scovare i Cani migliori e portarli in patria. È
stato poi molto usato nella caccia, durante il Medioevo, quando
l’Uomo cominciò a selezionare alcune razze esistenti ancora
oggi, come i Bracchi e i Segugi. E poi fedele compagno della
vita di ogni giorno, come si vede in tanti dipinti del Rinascimento.
Insomma, l’amicizia fra il Cane e l’Uomo ha attraversato la Preistoria
e la Storia, per giungere fino a noi sempre più forte e salda. Forse
oggi nessuno dei due potrebbe rinunciare all’altro.
10 11
La storia del Pesce Rosso assomiglia a una favola. In Cina, più di
mille anni fa, venne scoperto un pesciolino arancione, dalle scaglie così
luccicanti da farlo sembrare d’oro. Era così bello che gli Uomini pensarono
che portasse fortuna! Nacque la leggenda che fosse nato dopo la pioggia,
in una pozza d’acqua, per annunciare agli Uomini che la siccità e
la carestia erano finite. Di certo fu considerato un animale sacro
e l’Imperatore della Cina ne proibì la cattura. Il potentissimo
sovrano si fece costruire un giardino apposta, con
un grande lago dove i Pesci rossi potevano nuotare,
ammirati e protetti.
I nobili cinesi del tempo imitarono l’Imperatore, e questo pesciolino visse con tutti
gli onori. Poi, intorno al 1400, i giapponesi iniziarono a importarlo in patria e ad
allevarlo in grandi quantità. Cominciò così la grande diffusione del Pesce rosso. In
Europa arrivò solo nel 1700, portato dai portoghesi. Dal Portogallo arrivò in Francia
e in Inghilterra, e ovunque ebbe fama di grande bellezza. All’inizio dell’Ottocento
era considerato una specie di gioiello vivente, da tenere in grande evidenza e con
ogni riguardo nelle case più ricche! Oggi il Pesce rosso non è più un lusso, anzi è
uno dei più popolari e amati animali da compagnia, diffuso in tutto il mondo.
Fino al 1839 gli Uomini non s’erano filati troppo il Criceto. Fu
un naturalista inglese il primo a interessarsi a questo roditore: lo
studiò a fondo ma neanche lui si accorse di quanto fosse simpatico.
Poi nel 1930 uno zoologo israeliano, durante una spedizione in
Siria, scoprì una tana con dentro una mamma-Criceto con i suoi
piccoli. Ne fu talmente conquistato che decise di tenerseli tutti e di
cominciare la carriera di… allevatore di Criceti! Quella prima nidiata
è importantissima, perché in pratica quasi tutti i Criceti che oggi
allietano le case degli Uomini discendono da quella!
L’altro super-popolare roditore, il Porcellino d’India, vanta una
frequentazione con gli Uomini molto più antica. Infatti già nel 5.000
a.C. le tribù di pastori che abitavano le Ande lo tenevano con sé. Per
loro non era soltanto un socievole animale domestico: pensavano
infatti che avesse il potere di scacciare gli spiriti maligni dal
corpo degli ammalati, durante complicati riti di guarigione.
In epoca moderna il Porcellino d’India fu portato in Europa
da commercianti olandesi e inglesi. Divenne rapidamente
famoso per il suo aspetto buffo e simpatico, e cominciarono i
suoi successi come piccolo amico dell’Uomo.
Il Coniglio è ben conosciuto dagli Uomini fin dall’antichità. La sua
straordinaria prolificità l’ha fatto diventare un simbolo di vita e fecondità
presso molti popoli. Fu associato alla Primavera, la stagione dell’anno in
cui tutto si rinnova. Con l’avvento del Cristianesimo divenne poi il simbolo
della Pasqua: è per questo che oggi si vedono tante raffigurazioni di conigli
durante questa festività. Il Coniglio è stato sempre allevato come animale
da cortile. Solo recentemente l’Uomo ha capito quanto possa essere
affettuoso e socievole, e ha cominciato a desiderare la sua compagnia.
E così il Coniglio ha recuperato in fretta il tempo perduto e oggi, dopo il
Cane e il Gatto, è l’animale domestico più diffuso!
Il gatto è soprattutto un super-amico. Averlo
vicino significa assistere a un meraviglioso
spettacolo, pieno di divertimento e di
sorprese.
Compie balzi prodigiosi, rimanendo in equilibrio senza
paura in luoghi alti e pericolosi. È veloce, agile e ha riflessi
straordinari. E poi riesce a vedere al buio, ad adattarsi a
ogni tipo di ambiente, a compiere imprese incredibili…
L’acrobata di un circo? Un atleta alle olimpiadi? Un eroe
dei fumetti?
No, niente di tutto questo. È il…
razza europea
Qualche esempio? Da fermo può fare un balzo cinque
volte superiore alla sua altezza. In pratica, è come se
un bambino, senza neanche prendere la rincorsa, con
un salto potesse entrare nella finestra del secondo
piano di un palazzo. E poi il gatto corre cento metri
in sette secondi! Insomma, batterebbe l’uomo più
veloce del mondo…
Gatto
Questo piccolo felino, imparentato con tigri e leoni, è
un animale straordinario, tanto che sembra avere dei
superpoteri.
Forse è per questo che i bambini e i gatti
stanno bene insieme: un po’ si somigliano.
La vista del gatto è uno dei suoi superpoteri.
Nell’oscurità, il suo sguardo sembra diventare
fosforescente: è la prova che i suoi occhi stanno
concentrando sulla retina anche la più piccola
quantità di luce dell’ambiente. Ne basta
pochissima e il mondo intorno a lui non ha più
segreti. Si muove silenziosissimo, e si orienta
anche grazie ai suo baffi – si chiamano vibrisse
– che sono speciali organi di senso in grado di
sentire ogni minima vibrazione d’aria e il più
piccolo contatto.
osino
o cert
Gatt
Anche se vive in casa, il gatto si comporta come un
grande predatore, cacciando palline o briciole di pane.
Una qualsiasi stanza può così diventare il suo territorio
di caccia – oltre che di gioco! – un mondo pieno di
occasioni di svago, di movimento, di finte minacce, di
assalti improvvisi. Sembra fare sul serio ma, nello stesso
tempo, si vede che gioca.
e
iss
r
Vib
E se qualcuno accende all’improvviso la
luce? Poco importa, perché le sue pupille
diventano all’istante due fessure sottilissime, e la vista del gatto si adatta alla nuova
situazione. È la vista di un vero predatore,
in grado di percepire ogni piccolo movimento della preda, anche molto lontana.
12 13
A volte il gatto sembra trovare molto interessante il bambino. Lo guarda
fisso negli occhi come se volesse studiarlo, o comunicargli un misterioso
segreto. Il bambino ricambia lo sguardo, non riesce a staccarsi da quegli
occhi magnetici. Poi il gatto socchiude gli occhi: è il suo modo di dire
che è tutto ok. Oppure gli sta soltanto venendo sonno, chissà… infatti
fa un grande sbadiglio e poi si appisola.
Il gatto è così, difficile capire cosa gli
passa per la testa!
È per questo udito così sensibile che preferisce
stare in ambienti silenziosi. Ed è meglio che il
bambino non faccia troppo baccano, quando
è vicino al suo amico gatto, perché potrebbe
spaventarlo.
Ogni gatto, di qualsiasi razza o tipo sia, è un
individuo pieno di personalità, da conoscere e
rispettare.
A volte piccola belva, altre compagno
bisognoso di coccole: con un gatto
vicino è impossibile annoiarsi!
es
e
È bello guardare il gatto mentre dorme beato sul divano o sul
suo cuscino preferito. Il felino sembra completamente rilassato.
Ma le orecchie sono dritte e compiono piccoli movimenti. Se nella
stanza c’è un rumore diverso, che lo incuriosisce o che lo fa sentire
minacciato, eccolo subito all’erta, curioso e pronto a capire che sta
succedendo. Il bambino dovrebbe almeno lavarsi la faccia e fare
colazione, prima di essere così sveglio!
Il gatto riesce a sentire ogni lieve fruscio, perfino i passi
di un topolino lontano. Le orecchie sono mobili, le
orienta alla ricerca del suono e in questo modo
riesce a capire da dove proviene.
m
sia
IL G
Siamese, Persiano, Scottish Fold. E poi Egiziano, Soriano, Certosino. Sono oltre cinquanta le razze riconosciute! E ognuna diversa per lunghezza del pelo, aspetto
del manto, lunghezza e forma delle orecchie. Anche i caratteri
sono diversi: lo Scottish Fold, per esempio, è particolarmente
giocherellone e socievole. Il Soriano, invece, è più indipendente
ed è felice se ha a disposizione uno spazio aperto per sfogare
il suo istinto di caccia. Conoscere le razze è dunque importante
per prendersi cura del proprio Gatto nel migliore dei modi.
Descrivi in breve il tuo carattere e poi quello del
tuo gatto, o di un gatto che conosci. In cosa vi
somigliate? In cosa siete diversi?
Io sono
Il mio gatto è
14 15
TIP O
an
o
A TT O, C
HE
per
si
!
Gatto
tt o
a
G
Sbattere le braccia come fossero ali, e volare in alto… È un sogno che quasi tutti gli uomini hanno fatto, soprattutto quando sono bambini. Sarà per questo che molti scelgono
un uccello come animaletto da compagnia, da ospitare in casa per prendersene cura.
Le cocorite vivono nella voliera, ma possono essere abituate a uscire per un po’ e svolazzare libere per le stanze.
A poco a poco imparano a conoscere l’abitazione. Sarà
come avere un amico “volante”. Un amico da ammirare
nei suoi voli, ma anche da controllare con attenzione, perché le case possono nascondere molti pericoli.
Uno dei più adatti a vivere insieme ai bambini è…
La vista delle Cocorite è davvero singolare. I loro occhi
riescono a vedere una grande quantità di colori. Ma la
cosa più strana è che vedono il mondo al rallentatore,
come una serie di fotogrammi che si susseguono. È per
questo motivo che non vogliono guardare la televisione
insieme ai bambini: disturba parecchio la loro vista.
Il pappagallo ha le piume colorate, molto spesso verdi e azzurre,
ricche di tante sfumature. Ma ha anche uno splendido carattere: non
appena ha un po’ di confidenza, diventa molto socievole e ama essere
accarezzato.
Da soli questi pappagallini non vivono bene. Per questo
è meglio accogliere in casa un maschio e una femmina.
Diventeranno una vera coppia! Arriverà poi il momento
in cui decideranno di allargare la famiglia. Nella gabbia
ci vorrà un nido a cassetta, e presto arriveranno i piccoli.
– Q UI
I Pappagallini amano volare. Per questo, pur essendo piccoli, hanno bisogno di una voliera più grande possibile. Meglio con le sbarre orizzontali, perché il pappagallino si diverte a
usarle come una scaletta. Inoltre dovrà avere tutti gli accessori necessari al suo benessere
e ai suoi bisogni.
CO
Le
piu
me
so
no
TA
Z
C O RI
Il momento in cui le uova si
schiudono e appaiono i minuscoli
uccellini è davvero emozionante!
un
Nella gabbia della Cocorita non potranno mancare:
o
tt
im
o i
so
lan
te
ter
mic
o
1. Gli ossi di seppia perché possano affilarsi il becco
Vero
Falso
Vero
Falso
Vero
Falso
Vero
Falso
2. Almeno due rametti orizzontali per posarsi e a saltare dall’uno all’altro
3. Una vaschetta piena d’acqua per il bagno
4. Un posto da cui possa vedere bene la televisione
Soluzione: 1. Vero, 2. Vero, 3. Vero, 4. Falso
16 17
Dopo un po’ riconosce il bambino, e si fida. Impara a prendere il cibo
dalla sua mano e a posarsi sulla sua spalla. Cerca il contatto, gli sfrega la testolina sulla faccia, come se volesse dargli dei piccoli baci.
Sono 30 le razze
riconosciute
Come rendere felice il Canarino? Bastano pochi
minuti al giorno. Ricordarsi di tenere la gabbia e la
lettiera sempre ben pulite, di cambiargli l’acqua,
di aggiungere sementi e di viziarlo – perché no?
– con frutta e verdure fresche. E lui ricambierà
con un dolce canto e splendida amicizia.
Descrivi i suoni che si possono sentire durante una giornata, a casa tua:
Immagina come reagirebbe un Canarino ai suoni più strani e originali di casa tua:
18 19
v ola
I canarini sono così bravi nel canto che esistono dei veri e propri festival organizzati per loro. I
più bravi vengono premiati e diventano delle star. Ma tutti molto sensibili ai suoni che ascoltano
nelle case in cui sono ospitati.
op – st
ar
Per essere un bravo musicista ci vuole orecchio.
Il canarino ce l’ha, non c’è dubbio! Con il suo
udito molto sensibile alla musica, si fa ispirare
dai suoni che sente nell’ambiente. Qualche
volta esegue delle vere e proprie composizioni,
magari sulla base di una sigla che sente alla tv
o di una canzone alla radio. Può diventare un
vero e proprio karaoke vivente!
Come altri uccellini, hanno bisogno della compagnia dei
loro simili. Per questo è bene farli vivere in coppia. È vero,
la femmina non sa cantare bene come il maschio, ma sarà
per lui fonte d’ispirazione, come una principessa per la
quale il cavaliere canterà dolci e romantiche melodie.
la p
I canarini possono essere di tanti altri colori
Il canarino è un animale speciale,
un vero e proprio cantante di
grande bravura, che non perde
occasione per esibirsi e intonare
una melodia.
I canarini sono volatili piuttosto socievoli,
e gradiscono la vicinanza degli uomini. Se
sono abituati fin da piccoli, si fanno toccare
senza sentirsi a disagio e accettano le
carezze.
nt e
È uno degli uccellini più famosi e amati. Uno dei motivi è
il colore delle piume, che è appunto giallo... canarino! Ma
è soprattutto per il suo straordinario talento musicale
che in tanti lo ammirano e amano tenerselo in casa.
La vita del Canarino, così piena di suoni e musica, è
anche molto colorata. Ha una buona vista, fatta per
cogliere ogni tinta e sfumatura del mondo intorno a sé.
I colori lo attraggono, lo influenzano perfino nella scelta
del cibo. Se il bambino vuole conquistarlo, può offrirgli
un alimento colorato e saporito.
È giorno. Tutti sono in piena attività, i bambini sono a
scuola. Intanto questo piccolo animaletto peloso se ne
sta nella sua gabbia a sonnecchiare. Si muove appena,
giusto per sgranocchiare qualche seme.
Per muoversi nell’oscurità usa anche le vibrisse. Anche perché
la sua vista non è un granché. Vede bene solo le cose vicine e
non distingue i colori. Nel mondo notturno del criceto i colori
non servono a molto, e lui se la cava bene con gli altri sensi.
L’olfatto è molto potente. Il criceto annusa tutto: è così
che riconosce le cose e le ricorda. Dopo un po’ anche
l’odore del bambino gli diventa familiare, allora accetta
con piacere di essere accarezzato e coccolato. Ma se
il bambino ha un odore diverso, perché magari ha le
mani sporche o viceversa troppo profumate, potrebbe
non riconoscerlo, spaventarsi e addirittura morderlo.
Poi si fa notte e il criceto cambia vita.
Mentre gli altri dormono, diventa superattivo: corre sulla ruota, entra ed esce continuamente dalla casetta o dal tubo che c’è
nella sua gabbia.
la
gab
e
r
a
bia d
c
man
el cric
eto non deve
RI
C ETO–
Come mai questo piccolo roditore passa tanto
tempo a correre dentro la sua ruota?
2.
3.
20 21
È stupido, pensa di andare da qualche parte, ma rimane sempre lì.
Lo fa per mantenersi in forma e sfogare il suo naturale
bisogno di movimento.
È un tipo sportivo, che ama sentire il vento in faccia…
Soluzione: 2
1.
Q U IZ
C
N
ell
a
Con un udito così sensibile, il criceto non deve
stare vicino agli elettrodomestici rumorosi, o ad
altre fonti di suoni troppo intensi. Il luogo ideale
per la sua gabbietta è un angolo silenzioso, in
penombra e mai esposto alle luci troppo forti.
Il criceto non ha un gusto molto raffinato, ed è un gran
mangione! Rischia di diventare grassottello, quindi ha
bisogno di una nutrizione bilanciata: apposite miscele
di semi e bocconcini arricchite con vitamine e minerali,
ma anche frutta e verdure fresche, qualche bocconcino di formaggio, pollo bollito e uovo sodo.
ta
ruo
Il criceto è un animale notturno ed è per questo che i
suoi sensi rendono meglio quand’è buio!
Di notte, ad esempio, serve avere un udito fine. Proprio
perché ci si vede meno. Quello del criceto è così sviluppato che riesce a percepire perfino gli ultrasuoni, cioè delle
frequenze molto alte che nessun uomo riesce a sentire.
È sempre con gli ultrasuoni che il criceto comunica con i
suoi simili. Così non viene scoperto da eventuali predatori e… non sveglia i bambini che dormono!
Tartarughe di terra
Le tartarughe amano andarsene in giro a esplorare il territorio in cui
vivono. Si riparano fra le foglie cadute, oppure si nascondono dietro i
vasi di terracotta. Stanno bene alla luce del sole, e se diventa troppo
caldo si trovano un posticino all’ombra per riposare.
Per loro si può costruire una piccola casetta di legno, dove potranno
ripararsi nelle giornate di pioggia.
Il bambino, magari è un pomeriggio d’estate, se ne
sta sul prato a giocare. All’improvviso vede sbucare un
essere corazzato da dietro una siepe. È la tartaruga,
che attraversa il terreno a discreta velocità! Non è
lenta come si dice.
In inverno la tartaruga va in letargo. Ai primi freddi si scava
una buca e si sotterra. Si addormenta profondamente,
non ha bisogno di mangiare, perché il suo corpo non
consuma più nulla. Ogni attività del suo organismo è
ridotta al minimo! Con i primi caldi sarà sveglia e arzilla
come prima, con in più una gran fame.
A proposito di fame: la tartaruga ha bisogno di cibo
con il giusto apporto di calcio, vitamine e fibre. Erbe di
campo che trova nel suo habitat, come trifoglio, insalata
e piantaggine. La sua dieta può essere integrata con
frutta e ortaggi.
La tartaruga è un animale riservato, ma impara ad aver fiducia nei
suoi amici. Spesso si avvicina senza paura e, quando viene toccata
con delicatezza sulla testa, resta ferma dimostrando di gradire il contatto. Altrimenti si ritira nella sua corazza ed esce solo quando sarà
certa che nessuno la disturberà più.
R T A – DI
Quella che vedi disegnata qui sotto è una Tartaruga spaventata,
o non particolarmente a suo agio. Si vede solo il guscio!
Completa il disegno aggiungendo la testa, le zampe e
la coda, e... avrai una tartaruga che si fida di te!
GNO
22 23
La sua golosità può farle correre il rischio di cibarsi di alimenti dannosi.
È bene fare attenzione che in giardino o nell’orto non vi siano sostanze
o alimenti pericolosi. L’ udito non è un granché, e se proprio il bambino
la vuole richiamare, dovrà sgolarsi… e non è detto che venga sentito!
SE
Il
ace
ama carap
i
h
c
si
io”
c
s
“gu
Ha una buona vista, e ha avvistato una cosa che gli ha fatto gola, a
più di venti metri di distanza. Allora la raggiunge e l’annusa. Con il suo
olfatto ben sviluppato ha la conferma che quanto ha visto è di suo
gradimento e se lo mangia a grandi morsi.
TA
Un giardino recintato, erba ben curata, sole e ombra
nella giusta misura: ecco l’ambiente ideale per avere
la compagnia delle…
Tartaruga d’acqua dolce
Se un bambino decide di ospitare a casa
questo curioso animale corazzato, deve
essere sicuro di potergli dare tutte le cure di
cui ha bisogno.
La tartaruga d’acqua dolce è un animale anfibio, dunque
sta spesso sott’acqua, ma respira l’aria proprio
come l’uomo.
Dunque la sua “casa” dovrà essere
una via di mezzo fra un acquario
e un terrario, cioè dovrà avere
la giusta quantità d’acqua
per permetterle di stare
immersa, e sassi e rocce
emerse per i suoi momenti
di riposo.
Di solito quando un bambino se ne porta una a casa sua, la tartaruga è molto
piccola. Ma crescerà molto e lo spazio potrebbe non bastarle. La tartaruga è infatti
un animale curioso e ama esplorare il suo territorio. In un acquario troppo piccolo
è tentata di arrampicarsi lungo le pareti e scavalcarle, rischia di cadere e farsi male.
La tartaruga è un animale affascinante: ha una forte corazza, una specie di guscio
duro che serve a proteggere il suo corpo. Quando si sente minacciata, ritira la testa
e le zampe al suo interno, diventando una specie di fortezza!
Molti rimangono affascinati da questo strano
animale, perché ha un aspetto antico, quasi da
animale preistorico.
Con il tempo, la tartaruga d’acqua dolce riesce a riconoscere le persone che
la ospitano, e capisce quand’è il momento di mangiare. Ha i sensi del gusto e
dell’olfatto piuttosto buoni.
La tartaruga ha bisogno di cibo con tanto calcio e fosforo, per crescere bene e
avere un guscio ben sviluppato. I mangimi industriali, studiati appositamente per
lei, sono composti di insetti, larve e molluschi, e perfino gamberetti. Hanno
tutto il necessario e sono la dieta migliore!
OSTO G
IU S
IL P
Non ama molto farsi toccare, infatti se il bambino prova a farlo, lei
ritira la testa e le zampe nel suo guscio protettivo. È curiosa e
apprezza la compagnia dell’uomo, ma a debita distanza.
TO
o
col
Il
re della tartaruga la rende perfettamente mimetica
Una volta completato il suo sviluppo, la Tartaruga d’acqua dolce può arrivare a misurare anche 30 centimetri. Insomma, ha bisogno di tanto spazio. A causa di questa
crescita inaspettata, qualche volta viene abbandonata nelle vasche o nelle fontane
dei giardini comunali. Ma questo comportamento, oltre a essere un tradimento della sua
amicizia, è vietato dalla legge!
Pensi che casa tua sia l’ambiente giusto per la tartaruga d’acqua dolce?
Sì perché
No perché
24 25
Il cane
Il Cane cresce volentieri insieme al Bambino. Non si stanca
mai di giocare, lo accompagna in lunghe passeggiate
e corre insieme a lui per i prati. E poi possiede una
grande sensibilità: come un vero amico sembra capire le
emozioni del Bambino. Allora lo conforta quand’è triste,
magari con una bella leccata sulla faccia, e si scatena con
lui nei momenti di allegria.
Il popolo dei Cani è nobile e vario. Esistono cani minuscoli
e cani giganteschi. Alcuni hanno il manto lucido e corto,
altri sono così ricoperti di pelo che non si possono
nemmeno vedere i loro occhi. Orecchie corte e dritte,
oppure grandi e flosce, musi affilati e corti. Una varietà
incredibile! Alcuni Cani sono così diversi fra loro che
sembrano appartenere a specie diverse.
Un tipo così bisogna conoscerlo. Con il tempo, anche
il Bambino capisce cosa passa per la testa al suo
compagno. Vede quando è annoiato, quando ha voglia
di uscire all’aperto, di giocare. Si accorge addirittura
quando ha combinato qualcosa di male: il Cane ha una
strana espressione, sembra sentirsi in colpa, e
infatti si viene a sapere che ha masticato le scarpe
da ginnastica nuove…
Eppure sono Cani. Ognuno con la
sua personalità e il suo carattere,
ma tutti con la stessa voglia
di partecipare il più possibile
alla vita degli altri.
Del resto, il Cane fa poco per
nascondere i suoi sentimenti,
è un grande comunicatore.
Questo splendido animale può infatti diventare il migliore
degli amici, un fratello a quattro zampe. Sono tantissime
le famiglie che lo accolgono, così come i Bambini che
crescono in sua compagnia.
Ca
ne
az
za
P a st
ore tedesco
Quello del Cane è un mondo di odori e di suoni. Il suo naso è un
organo prodigioso: annusando qualsiasi cosa o persona, è poi in
grado di riconoscerla e ricordarla molto a lungo. Quando arriva in
un ambiente nuovo, la prima cosa che fa è annusare l’aria intorno e
ficcare il naso dappertutto. In questo modo si fa un’idea precisa della
situazione e capisce se è il caso di rilassarsi.
Ca
ne
ra
z
’Etna
ne
ra
z
za
n
Cir
dell
o
c
e
Ca
za
Sc
hn
au
ze
r
na
no
r
E non è tutto! Il Cane è capace d’imparare mestieri difficili,
perfino pericolosi. Può diventare un attento detective,
oppure un implacabile difensore dei Bambini e delle loro
case. Per non parlare dei Cani-bagnino, da soccorso, da
valanga, o quelli che guidano i non vedenti per le strade.
Insomma, non ci sono limiti a quello che questo
animale può imparare a fare. Con un Cane
vicino, il mondo è un posto migliore.
26 27
Quando il Bambino torna a casa, se lo annusa tutto con
attenzione. Come un vero detective, capisce dov’è stato,
chi ha incontrato e perfino se è stato vicino a un altro
animale. Allora può darsi che diventi geloso e gli tenga il
muso per un po’.
Cosa mangia il Cane? È probabile che voglia mangiare di
tutto, e continuamente. Può avvicinarsi alle tavole degli
Uomini e fare l’espressione di chi non mangia da giorni!
Ma il Cane deve avere un’alimentazione bilanciata, adatta
alla sua taglia e al suo stile di vita.
Quando due Cani s’incontrano per strada o al
parco, è proprio con l’olfatto che fanno conoscenza.
Si scambiano informazioni, capiscono se è il caso
di fare amicizia o di girare al largo.
In commercio esiste una grandissima scelta di
buoni alimenti, studiati apposta per mantenere il
Cane in buona salute e soddisfare ogni suo gusto.
Anche l’udito è super-sensibile. È questo che rende il
Cane un guardiano affidabile. È in grado di percepire
frequenze che gli Uomini non possono sentire. La più
piccola vibrazione dell’aria, anche se molto lontana, lo
mette all’erta. Riconosce le auto degli amici da quelle
degli sconosciuti, sente perfino se si sta avvicinando un
temporale. Se il più flebile dei suoni gli pare minaccioso,
allora comincia ad abbaiare e avverte tutti.
Cane razza Dalmata
Gli Uomini, qualche volta, si chiedono come possono
ricompensare questo animale per tutta la dedizione
e l’amicizia che gli dimostra. C’è una cosa che possono
fare subito, prima ancora di accoglierlo nelle loro case:
chiedersi se sono in grado di dare a un Cane, a qualsiasi
Cane, tutto il tempo e le attenzioni di cui ha bisogno.
Il Cane si sente responsabile dei suoi amici, gli
Uomini devono fare altrettanto, o lo tradirebbero
nel peggiore dei modi.
DO G-T
ES
T
sei pronto per adottare un cane?
Rispondi sì o no… senza barare!
Hai tanto tempo libero da dedicare al cane?
Ricorda che ogni giorno, per tutta la sua vita, avrà bisogno
di passeggiate, giochi e compagnia.
Sì
No
Hai pazienza? Soprattutto da cucciolo, il cane sarà
molto vivace e potrà combinare guai. Sarà compito tuo
insegnarli un po’ d’educazione.
Sì
No
Hai qualcuno a cui affidarlo durante le vacanze? Ricorda
che meglio sarebbe portarlo con sé, ma non sempre è
possibile. Quindi ci vuole qualcuno di fiducia a cui affidarlo
durante le assenze.
Sì
No
A casa tua sono tutti convinti della scelta di adottare
un cane? Il cane diventerà “uno di famiglia”, dunque è
importante che tutti abbiano cura di lui.
Sì
28 29
No
Se hai risposto sì a tutte le domande sei pronto
a farti un nuovo, grande amico!
IL PORCELLINO D’INDIA
È un piccolo roditore, dall’aspetto buffo
e simpatico. Spesso appare arruffato: ma
non è trasandato, è fatto proprio così!
Alcuni bambini hanno paura del buio. Può succedere
anche al porcellino d’India! Allora cerca compagnia.
Per questo a lui piace stare insieme ai suoi simili.
Questo piccolo roditore ha tutti i sensi ben sviluppati. Con
gli occhi posti ai lati del muso, vede bene tutto intorno.
Anche il suo olfatto è ottimo, e può riconoscere le cose e le
persone... a naso!
Per quanto riguarda il gusto, poi, è un golosone! Adora i
sapori dolci. È capace di squittire per ore, pur di attirare
l’attenzione e farsi dare delle ghiottonerie. Nessuno però
deve farsi intenerire, perché il Porcellino d’India ha problemi
di linea: può ingrassare troppo e stare male.
Il porcellino d’India è bravo a esprimersi. Ha tutta una gamma di
versi e suoni per comunicare le sue necessità e le sue emozioni.
Squittisce quando vuole mangiare, fischia quando si sente solo e
vuole compagnia. Quando fa una specie di sordo brontolio, poi, non
è arrabbiato, anzi è proprio contento. Strilla se ha paura, e sembra
mormorare se si arrabbia sul serio e vuole minacciare.
È un erbivoro, e per la sua nutrizione di base esistono in commercio apposite miscele di semi, ricche di vitamine e minerali
bilanciati. Ha bisogno di tanta vitamina C, per questo è
bene chiedere al Veterinario un consiglio per integrare la sua alimentazione, magari con fieno di buona
qualità e piccoli pezzi di frutta e verdura. Una volta stabilita la sua dieta, però, è bene non variarla, perché potrebbe avere dei disturbi o
addirittura smettere di mangiare.
È impossibile restare indifferente di fronte a quest’animaletto così
estroverso. Con il tempo, una volta stabilito un buon rapporto di
fiducia, il bambino potrà fargli un sacco di coccole e carezze,
potrà perfino spazzolarlo con delicatezza. Il porcellino
apprezzerà tutte queste attenzioni, ricambierà con
entusiasmo e presto sarà di nuovo arruffato.
DIT O R E
R S I!
Associa ogni verso del Porcellino d’India alle sue esigenze o emozioni.
1. SQUITTISCE
2. FISCHIA
3. BRONTOLA
4. STRILLA
5. MORMORA
a. HA PAURA
b. SI SENTE SOLO
c. È ARRABBIATO
d. È CONTENTO
e. HA FAME
I N ... V E
Soluzione: 1e, 2b, 3d, 4a, 5c
30 31
Il porcellino può stare in
una gabbia ampia e pulita, ma ama scorrazzare
libero per la casa o in giardino. Però ci vuole molta
attenzione: è un animaletto piuttosto curioso e potrebbe scovare cose pericolose per la sua salute.
UN RO
Il
po
rc
a
zz
e
h
ng
di lu
m
a
fino
a
20
c
v
i
r
r
dia a
d’In
o
lin
el
Pesci rossi e d’acquario
I bambini sbattono spesso gli occhi. Lo fanno per la meraviglia,
nel vedere il Pesce che si muove così aggraziato nell’acqua, ma
soprattutto per mantenere umidi gli occhi.
Il Carassius auratus, per gli amici Pesce rosso, è un
bell’animale. Ai Bambini piace soprattutto per il suo magnifico colore: arancione brillante con mille riflessi.
Il Pesce, invece, vive nell’acqua, e i suoi occhi non corrono il rischio di seccarsi. Quindi
non ha le palpebre, le ciglia e neanche le ghiandole che servono a produrre le lacrime.
Certo, i Pesci Rossi e Bambini sono molto diversi: non
potrebbero sopravvivere uno nell’ambiente dell’altro.
Gli Uomini, a volte, sono animali strani:
pensano che un acquario sia un bell’oggetto
d’arredamento. Che lo pensino pure, ma non
devono dimenticare che quell’oggetto è
soprattutto la casa dei Pesci, e va tenuta
con cura!
Ma possono comunque essere amici e starsi
vicino, soprattutto con gli sguardi.
della li
nea laterale
Bastano pochi giorni di convivenza e Bambino e Pesce
imparano a conoscersi. Il Pesce, all’inizio un po’ diffidente, quando vede arrivare il bambino si avvicina alle pareti
trasparenti della sua casa e gli va incontro. Sa che non gli
farà niente di male! Forse avvicinerà la sua faccia per guardarlo da vicino. O – ancora meglio - gli darà da mangiare.
Si
ste
ma
L’acquario deve essere grande, perché il Pesce ha un
modo tutto suo per percepire gli spazi, un vero e proprio Radar! Si chiama “sistema della linea laterale”,
ed è fatto da tanti piccoli puntini messi in fila sui due lati
del corpo. Sono minuscoli organi di senso in grado di
avvertire anche il più piccolo movimento dell’acqua, che
aiutano il Pesciolino a evitare gli ostacoli. È grazie a loro
che non sbatte contro le pareti dell’acquario, anche se
sono trasparenti. Ma in un acquario troppo piccolo dovrebbe nuotare continuamente per evitarle, e rischierebbe di impazzire!
I Pesci amano anche avere vicino compagni fatti come
loro, che mangiano lo stesso cibo e fanno le stesse cose.
È un bisogno importante! E se i Bambini possono andare
a trovare i loro amici da soli, il Pesciolino, dentro l’acquario, non può andare in giro a cercare i suoi simili. Deve essere il Bambino a portarli da lui, se è davvero suo amico!
L ’I N T R
US
O
Oltre al Pesce rosso, che esiste in più di trenta varietà diverse, ci sono centinaia di specie di Pesci
che i bambini possono ospitare in un acquario! Sono straordinariamente colorati, oppure molto
strani, tutti incantevoli e divertenti da guardare mentre nuotano.
Ecco alcuni dei loro nomi, buffi ma esistono davvero! Tutti tranne uno, c’è da scoprire qual è:
1.
32 33
Pesce Neon
2.
Pesce Pagliaccio
3.
Pesce Pacco
4.
Pesce Coltello
5.
Pesce Ape
Soluzione: 3
Con la sua vista acuta, il Pesce può scovare anche le più piccole scaglie di cibo. E per farlo non
deve girarsi! Ha gli occhi ai due lati della testa e
vede contemporaneamente in direzioni diverse e con sfumature che l’Uomo non è in grado
di distinguere: il suo mondo è coloratissimo!
IL CONIGLIO
Le sue orecchie straordinarie sono molto delicate: per lui è una
sofferenza anche se solo vengono toccate, figurarsi se qualcuno
gliele tira. E poi ha uno scheletro fragile, e gli abbracci troppo stretti
possono ferirlo sul serio.
Grandi orecchie, lunghi baffi e un muso simpatico. Il
coniglio ha proprio un aspetto buffo! Però è sempre sul
chi vive: annusa continuamente l’aria, muovendo il muso
per riuscire a sentire tutti gli odori. Poi muove le orecchie
come fossero dei radar, e riesce a sentire anche i suoni
più lontani e di bassa intensità. Si guarda intorno, vede
bene da lontano e pare che non gli sfugga nulla.
Molto meglio le leggere carezze. Il coniglio le apprezerà e diventerà
un compagno affettuoso e perfino educato: Imparerà a fare i bisogni
dentro la sua cassettina, e con un po’ di attenzione potrà girare libero
in alcune stanze.
Se qualcosa lo preoccupa, allora
scappa a grandi salti, difficile
acchiapparlo!
Quindi la casa non dovrà essere solo a prova di bambino, ma anche di...
coniglio! Tutte le cose pericolose, soprattutto i fili elettrici, dovranno essere protette o nascoste. Infatti lui rosicchia tutto, è un istinto naturale:
lo fa per tenere sotto controllo i suoi famosi denti, che non smettono
mai di crescere!
Si dice che sia il più pauroso degli animali, ma forse
è un’esagerazione! Del resto in natura il coniglio è
una preda, ed è per questo che si comporta così.
Come tutti, tiene molto alla sua vita.
Cosa mangia il coniglio? In commercio esistono speciali miscele di semi,
ricche di vitamine e sali minerali, che lo fanno stare in buona salute!
IL
il
he
c
An
io
igl
n
co
ha
le
e
iss
r
b
vi
A proposito di mistero, riempiendo il crucintarsio con
le giuste definizioni e leggendo negli spazi colorati, scoprirai
cosa unisce un Coniglio a un Bambino!
1. Nella sua ciotola, dev’essere sempre fresca e pulita.
2. L’erba secca di cui è molto goloso.
3. Il buon odore di un fiore.
4. Così si chiama il coniglio amico di Bambi.
5. Ti dà i giusti consigli per prenderti cura del Coniglio.
6. Il Coniglio in… inglese!
7. Un ortaggio arancione di cui è molto ghiotto.
1
2
3
4
5
6
7
Soluzione: 1. acqua, 2. fieno, 3. profumo, 4. Tippete, 5. veterinario, 6.rabbit, 7. carote.
La parola nascosta è: AFFETTO
34 35
I Conigli sono anche animali misteriosi. Del resto sono loro a uscire
dai cilindri dei maghi o a guidare Alice nel Paese delle Meraviglie…
R S IO
Il bambino lo guarda e non resiste
alla tentazione di fargli tante
coccole. È strano, ma è proprio in momenti come questi
che il coniglio rischia di
più. Infatti il coniglio non
è un peluche!
U CI N
TA
CR
Quando impara a fidarsi, però, si affeziona molto al
bambino e lo dimostra in tanti modi. Riconosce le
persone amiche anche da lontano, sentendo il suono
delle loro voci. Allora si avvicina e le annusa… sì, sono
proprio loro, non vuole più scappare!
IL VETERINARIO:
UN SUPER-AMICO
DEGLI ANIMALI
Il Veterinario farà delle domande: prima di tutto vorrà sapere per quale motivo la
famiglia ha deciso di adottare un animale, e se tutti i membri sono d’accordo. Poi
spiegherà quali e quanti impegni sono necessari per dare all’animale tutte le cure
alle quali ha diritto. Non solo: si informerà sullo stile di vita di tutti, sul tempo libero a
disposizione, vorrà sapere se in casa c’è spazio a sufficienza.
È un momento importante! Se tutti risponderanno alle domande
con la massima sincerità e onestà, il Veterinario potrà consigliare
sull’animale più adatto.
Quando una famiglia pensa che sia arrivato il momento di accogliere
in casa un cane, un gatto, un uccellino o qualsiasi altro animale da compagnia, deve sapere che quell’animale
diventerà uno di loro, un abitante della casa o
del giardino. Anche lui avrà la sua personalità e le sue esigenze, che dovranno essere
rispettate.
Per non sbagliare, per avere
tutte le informazioni necessarie sugli animali e scegliere bene questo nuovo
membro della famiglia, è di
fondamentale
importanza rivolgersi subito a un
Veterinario.
Il Veterinario è un grande
conoscitore degli animali,
oltre che un medico.
In molti, per esempio, desiderano avere un cane, ma se in casa non c’è mai nessuno
e c’è poco tempo per accompagnarlo a spasso, all’aria aperta, il cane non sarà felice.
Ogni animale ha esigenze diverse! Il gatto riesce a stare bene anche da solo, deve
affilarsi le unghie e ha bisogno di una cassetta apposta per fare i suoi bisogni. Il coniglio
dovrà avere fieno da mangiare e rametti per sfogare il suo bisogno di rosicchiare
tutto, gli uccellini vorranno la loro voliera sempre pulita, così come il pesciolino il suo
acquario. Un animale per amico richiede tante cure, un po’ di pazienza di fronte alle
piccole seccature.
36 37
Richiede, prima di tutto, la promessa di non abbandonarlo mai.
Per la famiglia che adotta un animale domestico, il Veterinario è
una figura della massima importanza. È il medico degli animali:
si dedica alla loro salute fisica, alla cura in caso di malattie.
Compie i piccoli interventi chirurgici eventualmente necessari.
E poi si occupa dei vaccini, che sono quelle speciali medicine
che vengono date agli animali per prevenire tante gravi
malattie.
Un compito importantissimo del Veterinario è quello
di consigliare la migliore alimentazione per ogni tipo
di animale. Gli animali non devono mangiare gli avanzi
del cibo degli Uomini: la loro alimentazione deve essere
sana e bilanciata, con tutte le sostanze che gli occorrono
per il loro benessere. Proprio come i Bambini!
Non solo: è molto importante conoscere i modi e i tempi
di somministrazione del cibo. Inoltre molti animali
domestici hanno bisogno di speciali apporti di
vitamine e minerali.
I consigli del medico veterinario sono fondamentali per
fornire agli amici animali la dieta più corretta e gradita!
38 39
Il Veterinario è ormai un super-professionista! Ce ne sono che
si occupano solo di cani o di gatti, e quelli che si dedicano alle
cure e al benessere dei Nuovi Animali D’Affezione (NADA) come
i conigli, i criceti, le tartarughe, gli uccelli, i pesci e tutti gli animali
più esotici che è consentito ospitare nelle case degli Uomini.
E poi ci sono Veterinari specialisti di varie malattie: Veterinari
oculisti, dermatologi, cardiologi e così via, proprio come per
l’uomo.
Ci sono perfino Veterinari specialisti del comportamento, una specie di psicologi degli animali! Si chiamano
Veterinari comportamentalisti, e sono quelli che
possono aiutare la famiglia nel caso in cui l’animale
dovesse mostrare dei comportamenti “sbagliati”.
I comportamenti “sbagliati” non sono quelli che
non piacciono o disturbano l’uomo, per esempio un gatto che si affila le unghie sul divano
nuovo, ma quelli inusuali per la specie, cioè
quei comportamenti che possono indicare
una sofferenza psicologica dell’animale.
La famiglia deve ricordare sempre che non è sola, nella
convivenza con l’animale: il Veterinario è sempre a
disposizione per chiarire ogni dubbio, per evitare quegli
errori che potrebbero far ammalare o rendere infelice
l’animale domestico.
Progettazione editoriale: Giunti Progetti Educativi
Direzione editoriale: Rita Brugnara, M. Cristina Zannoner
Coordinamento editoriale: Elisa Ferrari
Coordinamento per Purina: Annalaura Cantella
Testi: Mariagrazia Iorino
Illustrazioni: Giulia Orecchia
Editing, progettazione grafica e impaginazione: Carlo Boschi
Redazione: Fabio Leocata
Ufficio tecnico: Veronica Urbano
Pubblicazione realizzata con il Patrocinio di ANMVI
(Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani)
La campagna educativa “A Scuola di PetCare® ”, giunta alla sua 10a edizione,
è promossa da Purina in collaborazione con FNOVI (Federazione Ordine
Veterinari Italiani) e con Scivac (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali
da Compagnia)
www.giuntiprogettieducativi.it
www.purina.it
Seguici su facebook
© 2014 Giunti Progetti Educativi S.r.l., Firenze
Prima edizione: settembre 2014
Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A.
Stabilimento di Prato, azienda certificata FSC®