E I 1.4 - Diodi di potenza e diodi di di Schottky S h ttk 1 1 E I Diodi di potenza Diodi di potenza al silicio a giunzione pn Valori tipici di VKN 0.7÷1.2 V, Valori di resistenze tali da mantenere le cadute alla corrente nominale a 1÷2.2 1÷2 2 V V. Correnti nominali da pochi A fino a 4000÷5000 A A. Corrente inversa di fuga IR molto piccola rispetto alla corrente nominale IFN (IFN/IR maggiore di 20000÷40000). 1 2 E I Diodi di p potenza Se la tensione inversa supera un valore limite BVKA (tensione di “Breakdown”), Breakdown ), si ha la scarica a valanga e la corrente inversa aumenta bruscamente. I valori ao d di BVKA variano a a o molto o to da u un d dispositivo spos t o a all’altro at o e possono andare da poche decine di Volt fino a 6000 V. Alcuni diodi ((a “valanga g controllata”)) sono costruiti in modo da poter sopportare, entro dati limiti di corrente,, tensione e di durata,, le condizioni di breakdown. 1 3 E 1 Diodi di potenza I 4 E I Diodi di potenza Simbolo e caratteristica statica Anodo i Catodo A K + vi BVKA Resistenza ohmica IR VKN v Breakdown B kd a valanga 1 5 E Diodi di potenza I Sezione di un diodo a giunzione pn La sezione varia secondo la corrente che deve circolare Lo strato n-, chiamato regione di drift e assente nei diodi di segnale, è tanto più largo quanto maggiore è la tensione inversa da sostenere 1 6 E I Diodi di potenza: Commutazioni Circuito di prova per le forme d’onda e per i tempi di comm commutazione ta ione K i + VR A Diodo in prova v + IL Diodo ideale 1 iT 7 E I Diodi di potenza: Commutazioni i C Commutazioni t i i diR /dt diF /dt IL Q rr=I rr t rr /2 IR IR t I rr t Rf t ri t rd 0.25 I rr v t rr VFp Von t VR VR t Fr 1 t Fd t rdd S= t ri Vrr 8 E Diodi di potenza: Commutazioni I Elementi rilevanti: • overshoot h t di tensione t i all turn-on t d dovuta t all’induttanza ll’i d tt del wafer di silicio e delle connessioni; tale overshoot cresce al crescere della di/dt • corrente di recovery al turn-off: le cariche in eccesso nella regione di drift devono essere rimosse prima che la giunzione possa essere contropolarizzata. Tale rimozione avviene grazie alla ricombinazione e all’azione della corrente negativa. • la tensione rimane quella dello stato on finchè vi sono portatori in eccesso,, p p poi la g giunzione diventa contropolarizzata e la tensione sale rapidamente 1 9 E Diodi di potenza Schottky I Anode p p n Contatti metallici n+ Cathode Struttura: viene depositato un film metallico sullo strato ndel semiconduttore,, il film è l’elettrodo positivo p e il semiconduttore è il catodo. 1 Caduta in conduzione diretta ridotta rispetto ai diodi a giunzione pn. VKN è tipicamente di 0.3-0.4 V perdite di conduzione molto ridotte. 10 E Diodi di potenza Schottky I Tempi di commutazione molto ridotti rispetto ai corrispondenti diodi al silicio di potenza a giunzione pn perchè non hanno portatori di minoranza che devono essere iniettati al turn-on ed estratti al turn-off Overshoot alla commutazione molto ridotti rispetto ai corrispondenti diodi al silicio di potenza a giunzione pn perchè non hanno portatori di minoranza che devono essere iniettati al turn-on ed estratti al turn-off 1 Per contro, la massima tensione inversa di breakdown BVKA è minore minore. I limiti massimi dei dispositivi commerciali non superano 200 V. 11 E I Diodi di potenza: Limiti Massimi Per un diodo di potenza, un esempio di specificazione dei limiti massimi assoluti può essere: - Absolute maximum ratings, TC=25 °C (unless otherwise specified) Peak repetitive reverse voltage Working peak reverse voltage DC blocking voltage Average rectified forward current (TC=117 °C) 1 VRRM VRWM VR IF(AV) 1000 V 1000 V 1000 V 30 A 12 E I Diodi di potenza: Specifiche Per un diodo di potenza, come per gli altri dispositivi, il costruttore specifica tre tipi di dati: - “limiti massimi assoluti” (“absolute maximum ratings”)) valori che non devono essere superati ratings per non danneggiare il componente. - “caratteristiche” ca atte st c e ((“characteristics”) c a acte st cs ) che c e comprendono sia valori minimi e/o massimi, in ben p precise condizioni di funzionamento e di temperatura, che si garantisce non vengano superati, p , sia valori tipici. p - “curve tipiche” (“typical performance curves”) che mostrano l’influenza delle variazioni delle condizioni di funzionamento sui vari parametri del dispositivo. 1 13 E I Diodi di potenza: Limiti Massimi Repetitive peak surge current IFSM 60 A (square wave, 20 kHz) Nonrepetitive peak surge current IFNRSM 300 A (halfwaave, 1 phase, 60 hz) Maximum power dissipation PD 125 W Avalanche energy EAVL 20 mJ Operating and storage temperature TSTG, TJ -65 to +125 °C 1 14 E I Diodi di potenza: Caratteristiche Esempio di specificazione: caratteristiche garantite VF at IF =30 A, TC =25 °C VF at IF =30 A A, TC =150 °C C IR at VR =800 V, TC =25 °C IR at VR =800 V V, TC =150 °C C trr at IF =1 A, dIF/dt =100 A/μs RθJC 1 Max Max Max Max Max Max valori indicativi: trr at IF =30 A, dIF/dt =100 A/μs Typ tri at IF =30 A, A dIF/dt =100 A/μs Typ trd at IF =30 A, dIF/dt =100 A/μs Typ 1.8 V 16V 1.6 500 μA 1 mA 110 ns 1 2 °C 1.2 C /W 150 ns 90 ns 45 ns 15 E I CAMPI DI APPLICAZIONE DEI DISPOSITIVI DI POTENZA 1 16 E I PROCESSO DI FABBRICAZIONE BIPOLARI DI POTENZA TECNOLOGIA C O OG PLANARE 1 17 E I Substrato N+ X N+ N+ ~ 600 μm ρ ~ 10 mΩ • cm 1 18 E I Crescita epitassiale p strati N e NBassa Tensione ~ 100 V NN X N ~ 15 μm ρ ~ 5 Ω • cm Alta Tensione ~ 1000 V N+ X N- ~ 80 μm ρ ~ 80 Ω • cm 1 19 E I Ossidazione iniziale SiO2 NN Xossido ~ 1 μm N+ 1 20 E I Fotolitografia g Photoresist NN Mascheratura e attacco N+ 1 21 E I Formazione anello di bordo P N- impianto ionico P (boro o alluminio) N diffusione in ambiente ossidante N+ 1 22 E I Formazione base P P P+ 1 N- fototecnica base N i i t ionico impianto i i P+ N+ xj ~ 10 μm Cs ~ 1018 at/cm t/ 3 23 E I Formazione emettitore P P+ 1 N- N++ fototecnica emettitore N i i t ionico impianto i i N++ N+ xj ~ 5 μm Cs ~ 1020 at/cm t/ 3 24 E I Contatti e metallizzazione AlSi P P+ ++ N- N N Xmetal ~ 3 μm N+ 1 25 E I Riduzione spessore p e metallizzazione retro P P+ ++ N- N N X ~ 400 μm N+ metal TiNiAu 1 26 E I Sezione di un transistor npn con emettitori e basi interallaciati 1 27 E I BJT: Componente p bipolare, p , chiamato così perchè p la corrente è determinata sia dal flusso dei portatori di maggioranza che di minoranza BJT: Componente controllato in corrente Power BJT: lo spessore della base dovrebbe essere il più piccolo possibile per avere buona amplificazione e più grande possibile per sostenere maggiore tensione inversa. Power BJT: realizzati con tanti emettitori e basi interconnessi p per ridurre l’effetto di concentrazioni di corrente localizzate che provocano il breakdown secondario. Questo layout riduce anche la resistenza ohmica parassita e quindi la dissipazione. 1 28 E I 1.5 - Transistori Bipolari ( (connessione i Darlington) D li t ) 1 29 E I Transistori Bipolari (BJT) di potenza Simboli Collettore Collettore C B B Base Base E 1 C E Emettitore Emettitore BJT npn BJT pnp 30 E I Transistori Bipolari npn di potenza in connessione Darlington Simbolo Collettore C T1 B D2 Base D1 T2 E Emettitore 1 31 E I BJT di potenza: Caratteristiche statiche Caratteristiche statiche (IC, VCE) param. IB Saturazione IC Breakdown secondario Breakdown primario IB crescente IB IB <0 R i Regione attiva i IB =0 0 0 1 I CEO BV SUS BV CEO BV CBO V CE 32 E I BJT di potenza: Caratteristiche statiche Caratteristiche statiche (IC, VCE) param. IB Diagramma espanso nella zona di saturazione Saturazione forte (("hard") hard ) "forte" Quasi - saturazione IC Breakdown secondario IB crescente IB 1/R D Regione attiva 0 0 1 I CEO V CE 33 E I BJT di potenza: Caratteristiche statiche Guadagno di corrente β=IC/IB in zona attiva IC atan( I C / IB ) IB β ~ = I C /IB IC 1 34 E I BJT di potenza: Commutazioni Circuito di prova per le forme d’onda e per i tempi di comm commutazione ta ione Diodo ideale IL + E C RB + vBB B E - 1 35 E I BJT di p potenza: Commutazioni Commutazioni I B on iB VBE on t ri t don iC iB I B off vBE vCE vBE t fv t swon t rv t sat E t fi t VBE off t swoff vCE IL VCE sat iC t 1 36 E I BJT di potenza: Limiti Massimi Assoluti Per un BJT di potenza, un esempio di specificazione d i lilimiti dei iti massimi i i assoluti l ti può ò essere: - Absolute Ab l t maximum i ratings ti (TC=25 25 °C) Collector-emitter voltage VCEO C ll t Collector-emitter itt voltage lt (VBE =-2.5 V) VCEX E itt b Emitter-base voltage lt VEBO Collector current IC C ll t currentt (tp ≤ 5ms) Collector 5 ) ICM Base current IB B Base currentt (tp ≤ 5ms) 5 ) IBM 1 450 V 700 V 7V 30 A 60 A 8A 30 A 37 E I BJT di potenza: Limiti Massimi Assoluti Power dissipation Ptot 150 W Junction temperature Tj -65,+150 -65 +150 W Insulation voltage (t=1 mn) Vins 2500 VRMS Screw torque (mounting terminals) 15 kg ·cm cm Junction-case thermal resistance Rth (j-c) 0.83 °C/W 1 38 E I BJT di potenza: Caratteristiche Per un BJT di potenza, un esempio di specificazione delle caratteristiche garantite e tipiche può essere: OFF CHARACTERISTICS BVCEO sus @ Tj=25 °C, IB=0 A, IC=0.2 0 A,, L=25 5 mH BVEBO sus @ Tj=25 °C, IC=0 A, IE=100 mA ICEX @ Tj=25 °C,, VCE= VCEX, VBE=-2.5 V ICEX @ Tj=125 °C,, VCE= VCEX, VBE=-2.5 V 1 Min 450 50 V Min Max 7V 30 V Max 0.4 mA Max 4 mA 39 E BJT di potenza: Caratteristiche ICER @ Tj=25 °C C, VCE= VCEX, RBE=5 Ω ICER @ Tj=125 °C C, VCE= VCEX, RBE=5 Ω IEBO @ Tj=25 °C C, IC= 0 A A, VBE=-5 V 1 Max 1 mA Max 8 mA Max 2 mA ON CHARACTERISTICS VCE sat @ Tj=25 °C C, IC=20 A A, IB=4 A, pulsed tp<300μs d<2% Max VCE sat @ Tj=25 °C C, IC=30 A A, IB=8 A, pulsed tp<300μs d<2% Max VBE sat @ Tj=25 °C C, IC=20 A A, IB=4 A, pulsed tp<300μs d<2% Max I 1.5 V 3.5 V 1.6 V 40 E BJT di potenza: Caratteristiche DYNAMIC CHARACTERISTICS fT @ Tj=25 °C, f=1 MHz, IC=1 A, VCE=10 10 V T Typ C22b @ Tj=25 °C, f=1 MHz, VCE=10 10 V T Typ 5 MH MHz SWITCHING CHARACTERISTICS - Switching times on resistive load ton @ Tj=25 25 °C, °C VCC=150 150 V V, IC=20 20 A A, Typ IB1=- IB2=4 A M Max ts @ Tj=25 °C, VCC=150 V, IC=20 A, IB1=- IB2=4 4A T p Typ Max 1 0.55 μs 1 μs I 500 pF F 1.5 1 5 μss 3 μs 41 E I BJT di p potenza: Caratteristiche tf @ Tj=25 °C, VCC=150 V, IC=20 A, IB1== IB2=4 A Typ Max - Switching times on inductive load ts @ Tj=25 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V, IC=20 A, A IBend=4 A, A LB=1.5μΗ =1 5μΗ Typ ts @ Tj=100 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V, IC=20 A, A IBend=4 A, A LB=1.5μΗ =1 5μΗ Max tf @ Tj=25 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V, IC=20 A, A IBend=4 A, A LB=1.5μΗ =1 5μΗ Typ tf @ Tj=100 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V, IC=20 A, A IBend=4 A, A LB=1.5μΗ =1 5μΗ Max 1 0.3 0 3 μss 0.8 μs 3 5 μs 3.5 5 μs 0 08 μs 0.08 0 4 μs 0.4 42 E I 1.6 - MOSFET di potenza 1 43 E I Struttura del PMOS Polysilicio y Metal Ossido di Gate N- Dielettrico P P+ N++ N+ 1 44 E I Wc Lc N1 N+ P P+ N++ 45 E Struttura 3D del PMOS N- P I P+ N++ N+ Il source è costituiti da molte aree connesse in parallelo e circondate dalle regioni di gate. gate Ciò serve a massimizzare la larghezza delle regioni di gate e quindi il guadagno. 1 46 E I Simulazione 2D di una cella PMOS 1μm 1014 1 1017 at/cm3 1020 47 E MOSFET di potenza I Il gate è isolato dal body da uno strato di ossido, ossido quindi non ci può essere iniezione di cariche minoritarie dal gate, e non quindi p possibile la circolazione di corrente sembrerebbe q drain-source. 1 48 E MOSFET di potenza I Tuttavia, l’applicazione di una tensione che polarizza positivamente il g p gate rispetto p al source converte la superficie p di silicio sotto l’ossido che isola il gate in uno strato n-, detto canale, connettendo così il source al drain e consentendo la circolazione di una corrente significativa. Per minimizzare il rischio che il transistor parassita si accenda, la regione del body è cortocircuitata al source tramite uno strato di metallizazione ((body-source y short). ) Questo strato aumenta la conduttività della regione di drift f formando d un accumulo l di cariche i h che h aiuta i t a minimizzare i i i l la resistenza in on; inoltre tende ad aumentare il raggio di curvatura della regione di svuotamento (depletion layer). layer) 1 49 E I MOSFET di potenza 1 50 E I MOSFET di potenza Simboli Drain Drain D D G G Gate Gate 1 S S Source Source MOSFET a canale n MOSFET a canale p 51 E I MOSFET di potenza Simboli col diodo integrale messo in e evidenza iden a Drain Drain D G G Gate 1 D Gate S S Source Source MOSFET a canale n MOSFET a canale p 52 E I MOSFET di p potenza: Caratteristiche statiche Caratteristiche statiche (ID, VDS) param. VGS ID Regione ohmica Regione attiva VGS crescente V GS interdizione V GS < V GS th 0 0 1 I DSS BV DSS V DS 53 E I MOSFET di p potenza: Caratteristiche statiche Caratteristica di trasferimento (ID, VSG) in regione attiva ID effettiva linearizzata I DSS 0 0 1 V GS th V GS 54 E MOSFET di potenza: Applicazioni I Caratteristiche dei MOSFET di potenza, usati come interruttori a conduzione inversa: Pilotaggio molto semplice; intrinsecamente più veloci degli altri dispositivi di potenza pote a ma au un pò p più ù costosi costos e più p ù se sensibili sb a alle e sovratensioni. Cadute in conduzione maggiori, maggiori specie con dispositivi per alte tensioni. Limiti di correnti e tensioni da pochi Ampere fino a 100 A da poche decine di Volt fino a circa 1500 V. 1 55 E I MOSFET di potenza: Commutazioni Circuito di prova per le forme d’onda e per i tempi di comm commutazione ta ione Diodo ideale IL + E D RG + vGG G S - 1 56 E MOSFET di potenza: Commutazioni Capacità Equivalenti Drain D CGD Gate G C DS CGS I I mosfet di potenza sono intrinsecamente più veloci dei dispositivi bipolari perchè non hanno portatori minoritari in eccesso che devono essere rimossi alle commutazioni. Le uniche i h cariche i h iin gioco i sono quelle relative alle capacità parassite parassite. S Source MOSFET a canale n 1 La capacità drain-source influenza limitatamente le commutazioni. 57 E I MOSFET di p potenza: Commutazioni Capacità Equivalenti 1 58 E I MOSFET di potenza: Commutazioni Capacità Equivalenti 1 Le capacità variano, però Cgs può essere assunta costante in prima approssimazione. Le variazioni di Cggd invece sono maggiori; si possono però assumere i due valori discreti indicati in figura. 59 E I MOSFET di p potenza: Commutazioni Commutazioni vGG vGS (I L ) vGS th vGS vGS iG vGG t don t ri t fv t swoff t swon vDS iD 1 t iG t rv t fi E vDS t doff iD VDS on IL iD t 60 E 1 MOSFET di potenza: Commutazioni I Nella fase flat, l’intera corrente iG scorre nella capacità CGD e la tensione VGS resta al valore necessario per mantenere la corrente iD. Quando VDS raggiunge il valore “on”,la VGS riprende la sua crescita esponenziale. 61 E I MOSFET di p potenza: Commutazioni Commutazioni 1 62 E I MOSFET di potenza: Specifiche Anche per i MOSFET di potenza si specificano tre tipi di dati: limiti massimi assoluti (absolute maximum ratings), caratteristiche (characteristics), curve tipiche (typical performance f curves)) (si ( vedano le definizioni f date trattando dei diodi di potenza). 1 63 E I MOSFET di potenza: Limiti Massimi Per un MOSFET di potenza, un esempio di specificazione dei limiti massimi assoluti può essere: - Absolute maximum ratings Continuous Drain Current (VGS=10 V, TC=25 °C) Continuous Drain Current (VGS=10 V, TC=100 °C) Pulsed Drain Current (repetitive rating) (1) 1 ID 16 A ID 10 A IDM 64 A 64 E I MOSFET di potenza: Limiti Massimi Power Dissipation (TC=25 °C) PD25 280 W Linear Derating Factor DF 2.2 W / °C Gate to Source Voltage VGS ± 20 V Single Pulse Avalanche Energy(2)EAS 1000 mJ Avalanche Current (1) IAR 16 A Repetitive Avalanche Energy (1) EAR 28 mJ Peak Diode Recovery dv/dt (3) dv/dt 3.0 V/ns Operating Junction and Storage Temperature Range TJ, TSTG -55/+150 °C Soldering Temperature (for 10 s, 1.6 mm from case) 300 °C Mounting Torque (6-32 or M3 screw) 1.1 Nm 1 65 E I MOSFET di potenza: Caratteristiche Per un MOSFET di potenza, un esempio di specificazione delle caratteristiche garantite e tipiche può essere: - Thermal resistance RθJC Junction to Case Max 0.45 0 45 °C C /W RθCS Case to Sink, Flat, Greased Surface Typ 0 0.24 24 °C C /W RθJA Junction to Ambient Max 40 °C /W 1 - Electrical characteristics @ TC=25 °C (unless otherwise specified) BVDSS @ VGS=0V, ID =250 μA Min. 600 V 66 E I MOSFET di potenza: Caratteristiche ΔBVDSS/ΔΤJ @ TJ=25 °C,ID=1 mA Typ 0.83 V/ °C RDS(on) @ VGS=10 V V, ID=9.6 =9 6 A (4) Max 0.40 0 40 Ω VGS(th) @ VDS=VGS, ID=250 μA Min/Max 2/4 V gfs (Forward transconductance) @ VDS=50 V,ID=9.6 A (4) Min 13 S IDSS @ VDS=600 V V, VGS=0 V Max 100 μA A IDSS @ VDS=480 V, VGS=0 V V, TJ=125 °C C Max 500 μA IGSS Gate to Source Forward Leakage @ VGS=20 V Max 100 nA IGSS Gate to Source Reverse Leakage @ VGS= -20 20 V Max -100 100 nA 1 67 E I MOSFET di potenza: Caratteristiche QG QGS QGD td(on) tr td(off) tf LD LS 1 @ ID=16 A,, VDS=360 V,, VGS=10 V @ as above @ as above @ E=300 V,, ID=16 A,, RG=4.5 Ω, RD=18 Ω @ as above @ as above @ as above Max 210 nC Max 26 nC Max 110 nC Typ 19 ns Typ yp 54 ns Typ 110 ns Typ yp 56 ns Typ 5 nH Typ yp 13 nH 68 E I MOSFET di potenza: Caratteristiche CISS @ VGS=0 V,, VDS=25 V,, f=1 MHz COSS @ as above CRSS @ as above Typ 3900 pF Typ yp 440 p pF Typ 98 pF - Source-Drain (Body Diode) Ratings and Characteristics IS Continuous Source Current Max 16 A ISM Pulsed Source Current Max 64 A VSD Diode Forward Voltage @ VGS=0 V, IS=16 A, TJ=25 °C Max 1.8 V 1 69 E I MOSFET di potenza: Caratteristiche trr Qrr ton 1 Reverse Recovery Time @ IS=16 A, TJ=25 °C C, di/dt=100 A/ A/μss Max 920 ns Typ 610 ns Reverse Recovery Charge @ as above Max 9.9 μC Typ 6.6 6 6 μC Forward Turn-On Time: intrinsic turn-on time is negligible negligible, turn on is dominated by LS+LD 70 E I 1.7 - IGBT 1 71 E I Struttura PMOS S D G G P+ N- S N+ D 1 72 E I S G Struttura IGBT D P+ G NN+ P++ S D La principale differenza rispetto al mosfet è lo strato aggiuntivo P+ che formail drain dell’IGBT dell IGBT. Questo forma una giunzione pn che inietta portatori minoritari nella regione drain del mosfet (N ) 1 73 E I Mosfet,, transistors e resistori che compongono p g lo schema equivalente D p+ n- p G n+ S 1 74 E I Struttura IGBT Questa struttura ha un tiristore parassita, lo strato di metallizzazione che cortocircuita il body ed il source serve a minimizzare la probabilità di accensione del tiristore parassita. 1 75 E Flusso dei portatori E G - + + stato ON VG > VT VCE > 0 + + C - + I + + N- G P++ C E All’accensione avviene quanto descritto per il mosfet nella zona gate-source, ma in aggiunta vi è un’iniezione di lacune d ll zona P+ alla dalla ll zona N- secondo d molti lti percorsii che h interessano tutta l’area del semiconduttore. 1 76 E I L’IGBT é un dispositivo a conduzione “mista” Le caratteristiche di uscita sono determinate d l guadagno dal d d dell PNP (bassa resistenza di uscita alle alte tensioni) Le caratteristiche L tt i ti h di iingresso sono analoghe l h a quelle dei MOS di potenza ( il t (pilotaggio i iin ttensione) i ) 1 77 E βPNP = IC C IB = ICE IB IC Imos I ICE = IC + Imos ICE = Imos (1+βPNP) Imos G IC E 1 78 E I Mosfet,, transistors e resistori che compongono p g lo schema equivalente 1 79 E I IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor) Simboli Collettore Collettore C G C G Gate Gate E Emettitore E Emettitore Simboli alternativi di IGBT a canale n 1 80 E Buffer layer I La regione N+ viene chiamata buffer layer; essa inietta portatori di carica nella regione di deriva, debolmente drogata, aumentandone la conduttività e migliorando il tempo di commutazione. La presenza dello strato N+ altera la distribuzione del campo elettrico da triangolare a trapezoidale, consentendo così un minor spessore della d ll regione i di d drift ift e quindi minor resistività. Questo si traduce in minor perdite i conduzione. in d i 1 81 E IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor) I Collettore Struttura interna equivalente C BJT pnp MOSFET Canale n Gate G BJT npn Resistenza di t ib it distribuita del body E Emettitore 1 La caduta di tensione sulla resistenza del body tende a polarizzare positivamente la giunzione base emettitore del transistor parassita npn. Se questo si accende, avviene il fenomeno chiamato latch-up; latch p il dispositivo dispositi o funziona f n iona come un n tiristore e il gate non ha più controllo sulla corrente di drain. 82 E I IGBT Caratteristiche statiche (IC, VCE) param. VGE IC VGE crescente V GE interdizione V GE < V GE th BV CER 0 0 1 I CES BV CES V CE C 83 E I IGBT Caratteristica di trasferimento (ID, VSG) in regione attiva IC effettiva linearizzata 0 0 1 I CES V GE th V GE 84 E I IGBT Miglioramenti della caratteristica di uscita (dati Mitsubishi ’98) 1 85 E 1 IGBT – Trend di sviluppo (dati Mitsubishi ’07) I 86 E IGBT – tecnologia planare e trench Nella tecnologia trench, il canale è verticale, la dispersione della corrente è minore, minore la resistività è minore minore, è possibile realizzare delle celle più strette ISPSD ‘06 1 I 87 E 1 IGBT – Trend di sviluppo (dati Mitsubishi ’07) I 88 E I IGBT Circuito di prova per le forme d’onda e per i tempi di comm commutazione ta ione Diodo ideale IL + E C RG + vGG G E - 1 89 E I IGBT Commutazioni vGG +V GG M vGE vGE (I L ) vGE th vGE iG vGG -V GG m t t don t ri iG t fv t rv t swon vCE E t fi t doff iC iC iC t swoff vCE IL I C tail VCE on t 1 90 E IGBT package I Modulo d l Press pack 1 91 E I IGBT: Specifiche Anche per gli IGBT si specificano tre tipi di dati: limiti massimi assoluti (absolute maximum ratings), caratteristiche (characteristics), curve tipiche (typical performance curves) (si vedano le definizioni f date trattando dei diodi di potenza). ) 1 92 E IGBT: Dati tecnici I Per la spiegazione p g dei dati tecnici vedere il file APPLYING IGBT 1 93 E I 1.8 - SCR 1 94 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Simboli Anodo Anodo A A G G Gate Gate K K Catodo Catodo Simboli alternativi dell'SCR 1 95 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Schema interno equivalente derivato dalla struttura a quattro strati pnpn Anodo Anodo BJT npn n G G p Gate n BJT pnp n n BJT pnp p p G Gate BJT npn n K Catodo 1 A p p Gate Anodo A A K Catodo K Catodo 96 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Schema interno equivalente derivato dalla struttura a quattro strati pnpn 1 97 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Caratteristiche statiche (IA, VAK) param. IG IA I G >0 I G1 IH I G2 I G =0 BV RO 0 0 BV FO 1 V AK 98 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Circuito di prova per illustrare l’innesco ed il comportamento bistabile RL + IA E - A G IG + vGK K - 1 99 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Punti di equilibrio con IG = 0 Con IG = 0 vi sono due punti (P1 e P3) di equilibrio stabile ed uno (P2) di equilibrio instabile IA E/R L Equilibrio stabile P1 Equilibrio E ilib i instabile I G >0 I G1 I G2 IH P2 I G =0 BV RO 0 0 P3 E 1 BV FO V AK 100 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Condizione di interdizione P3 (IG = 0) Il punto P3 corrisponde alla INTERDIZIONE (alta tensione VAK e piccola corrente co e te IA) IA E/R L Interdizione (equilibrio stabile) I G >0 I G1 I G2 IH I G =0 BV RO 0 0 P3 E 1 BV FO V AK 101 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Innesco (con IG = IG1 > 0) Per causare ll’INNESCO INNESCO dell’SCR si manda in gate una adeguata corrente IG > 0 (ad es es. IG1 ) IA E/R L Innesco (equilibrio stabile con IG =I G1 >0) P1 I G >0 I G1 I G2 IH I G =0 BV RO 0 0 E 1 BV FO V AK 102 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Innesco (con IG = IG1 > 0) In tali condizioni, l’ i punto l’unico t di equilibrio possibile ibil è P1 IA E/R L Innesco (equilibrio stabile con IG =I G1 >0) P1 I G >0 I G1 I G2 IH I G =0 BV RO 0 0 E 1 BV FO V AK 103 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Condizione di conduzione P1 (IG = 0) L’SCR rimane in CONDUZIONE, in P1 (alta corrente IA e piccola tensione VAK) anche quando si torna a IG = 0 IA E/R L Conduzione (equilibrio stabile con I G = 0) P1 I G >0 I G1 I G2 IH I G =0 BV RO 0 0 E 1 BV FO V AK 104 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Schema interno equivalente di principio corrispondente alla struttura distribuita dell’SCR Anodo A BJT pnp Gate G Rn Rp Rn Rp BJT npn K Catodo 1 105 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Circuito di prova per le forme d’onda e per i tempi di comm commutazione ta ione Diodo ideale Ld + v AA - IA IL A G IG + vGK K - 1 106 E I SCR (Silicon Controlled Rectifier) Commutazioni i A ,i G iA diF /dt diR /dt iG t don t Fr vAK , vAA IL iG iA iA Q rr=I rr t rr /2 0.25 I rr t I rr t pps t Rf t ri t rd vAA vAA t rr vAK VF Von d F/dt dv vAA vAK vAK t VR vAA vAK Vrr VR vAK t off 1 107 E I 1.9 - GTO 1 108 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Simbolo Anodo A G Gate K Catodo 1 109 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Struttura a quattro strati pnpn Note: • la struttura altamente interdigitata gate-catodo favorisce il turn off turn-off • i catodi appaiono come isole direttamente a conattto col metallo • le regioni n+ dell’anodo facilitano la rimozione delle lacune in eccesso in n-, riducendo il tempo di storage durante il turn-off 1 110 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Caratteristiche statiche (IA, VAK) param. IG IA I G3 <0 I G >0 I G1 I G2 I G =0 IH BV RO 0 0 BV FO 1 V AK 111 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Punti di equilibrio con IG = 0 Come per l’SCR, con IG = 0 vi sono due punti (P1 e P3) di equilibrio stabile ed uno (P2) di equilibrio instabile IA E/R L Equilibrio stabile P1 I G3 <0 Equilibrio instabile I G >0 I G1 I G2 I G =0 IH BV RO P2 0 0 P3 E 1 BV FO V AK 112 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Condizione di conduzione P1 (IG = 0) Se il GTO è in CONDUZIONE, nel punto di equilibrio stabile P1 con IG = 0..... IA E/R L Conduzione (equilibrio stabile con I G = 0) P1 I G3 <0 I G >0 I G1 I G2 I G =0 IH BV RO 0 0 E 1 BV FO V AK 113 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Spegnimento mediante comando IG = IG3 <0 portando IG ad un valore negativo g IG = IG3 <0, l’unico punto possibile di funzionamento è P4 (interdizione) IA E/R L Interdizione (equilibrio stabile) I G3 <0 I G >0 I G1 I G2 I G =0 IH BV RO P4 0 0 E 1 BV FO V AK 114 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Condizione di interdizione P3 (IG = 0) Quando si torna ad IG = 0, il GTO rimane INTERDETTO nel punto di equilibrio stabile P3 IA Interdizione (equilibrio stabile) E/R L I G3 <0 I G >0 I G1 I G2 I G =0 IH BV RO 0 0 P3 E 1 BV FO V AK 115 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Schema interno equivalente di principio corrispondente alla struttura distribuita del GTO Anodo A BJT pnp Gate G Rp Rp Rp BJT npn K 1 Catodo 116 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Circuito di prova per le forme d’onda e per i tempi di commutazione Snubber di accensione Ls + E - IL IA IG A + VGGP - + VGGN - 1 G + vGK - K Cs Snubber di spegnimento 117 E I GTO (Gate Turn Off thyristor) Commutazioni I GM iG vGK vGK t swon IL t sat t fi t GKbrk vAK VAKon t vAK dv iA vGK t tail iG E vAK iG vGGN vGGN t don iA I GBP AK dt i A tail iA t 1 118 E I 1.10 - TRIAC 1 119 E I TRIAC (Triode AC thyristor) Simbolo Terminale 1 MT 2 G Gate MT 1 Terminale 2 1 120 E I TRIAC (Triode AC thyristor) Caratteristiche C tt i ti h statiche t ti h (IMT2, VMT2MT1) param. IG I MT2 I G =0 I G > I GT1+ I G < I GT1- I G =0 I H1 BV O 0 0 I H3 I G =0 BV O V MT2MT1 I G < I GT3I G > I GT3+ I G =0 0 1 121 E I TRIAC ((Triode AC thyristor) y ) Circuito di applicazione tipica in Corrente Alternata con carico Ind Induttivo-Resistivo tti o Resisti o Carico LL RL I MT2 + v AC - MT2 G IG CS + vGMT1 R SN C SN + VMT2MT1 - MT1 - Snubber 1 122 E TRIAC (Triode AC thyristor) I Andamenti A d ti ti tipici i i di corrente t e ttensione i con carico Induttivo-Resistivo in CA vAC α i MT2 t i MT2 vAC vAC vMT2MT1 commutazione di spegnimento t vMT2MT1 dv/dt vAC oscillazione di sovratensione 1 123 E I TRIAC ((Triode AC thyristor) y ) Commutazione allo spegnimento -di/dt Von i MT2 vMT2MT1 t vMT2MT1 -dv/dt d /dt 1 124 E I 1.10 - IGCT 1 125 E I IGCT (Integrated Gate Commutated thyristor) Struttura St tt del d l GTO GTO, del d l diodo di potenza e d ll’IGCT dell’IGCT 1 126 E I IGCT (Integrated Gate Commutated thyristor) Nello N ll stato t t on, un GCT sii comporta t come un SCR o un GTO Nello stato off, la giunzione gate-catodo e’ contropolarizzata, non e e’ interessata da circolazione di corrente che passa tutta attraverso il gate. 1 127 E I IGCT (Integrated Gate Commutated thyristor) Il tempo di storage e’ fortemente ridotto La connessione serie di GCT e’ piu’ facile L’IGCT puo’’ spegnere alte lt correntiti anche h senza snubber bb 1 128 E I GTO structure IGCT structure BUFFER LAYER Distribuzione d l campo del elettrico Con l’anodo emettitore sottile, sottile parte degli elettroni TRANSPAREN si ricombinano sulla superificie metallica di T EMITTER contatto senza generare lacune. ABB ‘97 97 1 129 E 1 I 130 E 1 I 131 E Perdite di conduzione IGCT 1 I IGBT 132 E I Perdite di commutazione IGCT 1 IGBT 133 E IGCT: Dati tecnici I Per la spiegazione p g dei dati tecnici vedere il file APPLYING IGCT 1 134 E I Evoluzione dei semiconduttori di potenza • DIODO (1955) • TIRISTORE, TRIAC (1958) • BIPOLAR POWER TRANSISTOR (1975) • GATE TURN OFF THYRISTOR (GTO) (1980) • POWER MOSFET (1975) • INSULATED GATE BIPOLAR TRANSISTOR (IGBT) ( 1985) • INTEGRATED GATE COMMUTATED THYRISTOR (IGCT) (1996) • SILICON CARBIDE DEVICES 1 135 E I Tendenza di sviluppo dei semiconduttori di potenza 1 136 E 1 Settori di applicazione dei semiconduttori di potenza I 137 E I Orientamento e sviluppo dei semiconduttori di potenza • Graduale obsolescenza dei dispositivi a controllo di fase (tiristori e triac) • Dominio dei semiconduttori con controllo di gate isolato (IGBT, Power Mosfet) • Graduale obsolescenza dei GTO ((Sostituiti dagli g IGBT – potenza inferiore ed IGCT – potenza superiore) • Riduzione delle cadute di tensione in conduzione nei power mosfet ed IGBT • Sviluppo di componenti silicon carbide (bassissima Von) che causeranno una nuova rivoluzione nel settore 1 138