1.4 - Diodi di potenza di di S h ttk e diodi Schottky

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E
I
1.4 - Diodi di potenza
e diodi
di di Schottky
S h ttk
1
1
E
I
Diodi di potenza
Diodi di potenza al silicio a giunzione pn
Valori tipici di VKN
0.7÷1.2 V,
Valori di resistenze tali da mantenere le cadute alla
corrente nominale a 1÷2.2
1÷2 2 V
V.
Correnti nominali da pochi A fino a 4000÷5000 A
A.
Corrente inversa di fuga IR molto piccola rispetto alla
corrente nominale IFN (IFN/IR maggiore di
20000÷40000).
1
2
E
I
Diodi di p
potenza
Se la tensione inversa supera un valore limite BVKA
(tensione di “Breakdown”),
Breakdown ), si ha la scarica a
valanga e la corrente inversa aumenta
bruscamente.
I valori
ao d
di BVKA variano
a a o molto
o to da u
un d
dispositivo
spos t o a
all’altro
at o
e possono andare da poche decine di Volt fino a
6000 V.
Alcuni diodi ((a “valanga
g controllata”)) sono costruiti in
modo da poter sopportare, entro dati limiti di
corrente,, tensione e di durata,, le condizioni di
breakdown.
1
3
E
1
Diodi di potenza
I
4
E
I
Diodi di potenza
Simbolo e caratteristica statica
Anodo
i
Catodo
A
K
+ vi
BVKA
Resistenza
ohmica
IR
VKN
v
Breakdown
B
kd
a valanga
1
5
E
Diodi di potenza
I
Sezione di un diodo a giunzione pn
La sezione varia secondo la corrente che deve circolare
Lo strato n-, chiamato regione di drift e assente nei diodi di
segnale, è tanto più largo quanto maggiore è la tensione
inversa da sostenere
1
6
E
I
Diodi di potenza: Commutazioni
Circuito di prova per le forme d’onda
e per i tempi di comm
commutazione
ta ione
K
i
+
VR
A
Diodo
in prova
v
+
IL
Diodo
ideale
1
iT
7
E
I
Diodi di potenza: Commutazioni
i
C
Commutazioni
t i i
diR /dt
diF /dt
IL
Q rr=I rr t rr /2
IR
IR
t
I rr
t Rf
t ri
t rd
0.25 I rr
v
t rr
VFp
Von
t
VR
VR
t Fr
1
t Fd
t rdd
S=
t ri
Vrr
8
E
Diodi di potenza: Commutazioni
I
Elementi rilevanti:
• overshoot
h t di tensione
t
i
all turn-on
t
d
dovuta
t all’induttanza
ll’i d tt
del wafer di silicio e delle connessioni; tale overshoot
cresce al crescere della di/dt
• corrente di recovery al turn-off: le cariche in eccesso
nella regione di drift devono essere rimosse prima
che la giunzione possa essere contropolarizzata. Tale
rimozione avviene grazie alla ricombinazione e
all’azione della corrente negativa.
• la tensione rimane quella dello stato on finchè vi sono
portatori in eccesso,, p
p
poi la g
giunzione diventa
contropolarizzata e la tensione sale rapidamente
1
9
E
Diodi di potenza Schottky
I
Anode
p
p
n
Contatti metallici
n+
Cathode
Struttura: viene depositato un film metallico sullo strato ndel semiconduttore,, il film è l’elettrodo positivo
p
e il
semiconduttore è il catodo.
1
Caduta in conduzione diretta ridotta rispetto ai diodi a
giunzione pn.
VKN è tipicamente di 0.3-0.4 V perdite di conduzione
molto ridotte.
10
E
Diodi di potenza Schottky
I
Tempi di commutazione molto ridotti rispetto ai
corrispondenti diodi al silicio di potenza a giunzione
pn perchè non hanno portatori di minoranza che
devono essere iniettati al turn-on ed estratti al turn-off
Overshoot alla commutazione molto ridotti rispetto ai
corrispondenti diodi al silicio di potenza a giunzione
pn perchè non hanno portatori di minoranza che
devono essere iniettati al turn-on ed estratti al turn-off
1
Per contro, la massima tensione inversa di breakdown
BVKA è minore
minore. I limiti massimi dei dispositivi
commerciali non superano 200 V.
11
E
I
Diodi di potenza: Limiti Massimi
Per un diodo di potenza, un esempio di specificazione
dei limiti massimi assoluti può essere:
- Absolute maximum ratings, TC=25 °C (unless
otherwise specified)
Peak repetitive reverse voltage
Working peak reverse voltage
DC blocking voltage
Average rectified forward current
(TC=117 °C)
1
VRRM
VRWM
VR
IF(AV)
1000 V
1000 V
1000 V
30 A
12
E
I
Diodi di potenza: Specifiche
Per un diodo di potenza, come per gli altri dispositivi,
il costruttore specifica tre tipi di dati:
- “limiti massimi assoluti” (“absolute maximum
ratings”)) valori che non devono essere superati
ratings
per non danneggiare il componente.
- “caratteristiche”
ca atte st c e ((“characteristics”)
c a acte st cs ) che
c e
comprendono sia valori minimi e/o massimi, in
ben p
precise condizioni di funzionamento e di
temperatura, che si garantisce non vengano
superati,
p
, sia valori tipici.
p
- “curve tipiche” (“typical performance curves”) che
mostrano l’influenza delle variazioni delle condizioni
di funzionamento sui vari parametri del dispositivo.
1
13
E
I
Diodi di potenza: Limiti Massimi
Repetitive peak surge current
IFSM
60 A
(square wave, 20 kHz)
Nonrepetitive peak surge current IFNRSM 300 A
(halfwaave, 1 phase, 60 hz)
Maximum power dissipation
PD
125 W
Avalanche energy
EAVL 20 mJ
Operating and storage
temperature
TSTG, TJ -65 to +125 °C
1
14
E
I
Diodi di potenza: Caratteristiche
Esempio di specificazione:
caratteristiche garantite
VF at IF =30 A, TC =25 °C
VF at IF =30 A
A, TC =150 °C
C
IR at VR =800 V, TC =25 °C
IR at VR =800 V
V, TC =150 °C
C
trr at IF =1 A, dIF/dt =100 A/μs
RθJC
1
Max
Max
Max
Max
Max
Max
valori indicativi:
trr at IF =30 A, dIF/dt =100 A/μs Typ
tri at IF =30 A,
A dIF/dt =100 A/μs Typ
trd at IF =30 A, dIF/dt =100 A/μs Typ
1.8 V
16V
1.6
500 μA
1 mA
110 ns
1 2 °C
1.2
C /W
150 ns
90 ns
45 ns
15
E
I
CAMPI DI APPLICAZIONE
DEI DISPOSITIVI DI POTENZA
1
16
E
I
PROCESSO DI FABBRICAZIONE
BIPOLARI DI POTENZA
TECNOLOGIA
C O OG PLANARE
1
17
E
I
Substrato N+
X
N+
N+
~ 600 μm
ρ ~ 10 mΩ • cm
1
18
E
I
Crescita epitassiale
p
strati N e NBassa Tensione ~ 100 V
NN
X
N
~ 15 μm
ρ ~ 5 Ω • cm
Alta Tensione ~ 1000 V
N+
X
N-
~ 80 μm
ρ ~ 80 Ω • cm
1
19
E
I
Ossidazione iniziale
SiO2
NN
Xossido ~ 1 μm
N+
1
20
E
I
Fotolitografia
g
Photoresist
NN
Mascheratura
e attacco
N+
1
21
E
I
Formazione anello di bordo
P
N-
impianto ionico P
(boro o alluminio)
N
diffusione in
ambiente ossidante
N+
1
22
E
I
Formazione base
P
P
P+
1
N-
fototecnica base
N
i i t ionico
impianto
i i P+
N+
xj ~ 10 μm
Cs ~ 1018 at/cm
t/ 3
23
E
I
Formazione emettitore
P
P+
1
N-
N++
fototecnica
emettitore
N
i i t ionico
impianto
i i N++
N+
xj ~ 5 μm
Cs ~ 1020 at/cm
t/ 3
24
E
I
Contatti e metallizzazione
AlSi
P
P+
++
N- N
N
Xmetal ~ 3 μm
N+
1
25
E
I
Riduzione spessore
p
e metallizzazione retro
P
P+
++
N- N
N
X ~ 400 μm
N+
metal TiNiAu
1
26
E
I
Sezione di un transistor npn con emettitori e
basi interallaciati
1
27
E
I
BJT: Componente
p
bipolare,
p
, chiamato così perchè
p
la
corrente è determinata sia dal flusso dei portatori di
maggioranza che di minoranza
BJT: Componente controllato in corrente
Power BJT: lo spessore della base dovrebbe essere il
più piccolo possibile per avere buona amplificazione
e più grande possibile per sostenere maggiore
tensione inversa.
Power BJT: realizzati con tanti emettitori e basi
interconnessi p
per ridurre l’effetto di concentrazioni di
corrente localizzate che provocano il breakdown
secondario. Questo layout riduce anche la resistenza
ohmica parassita e quindi la dissipazione.
1
28
E
I
1.5 - Transistori Bipolari
(
(connessione
i
Darlington)
D li t )
1
29
E
I
Transistori Bipolari (BJT) di potenza
Simboli
Collettore
Collettore
C
B
B
Base
Base
E
1
C
E
Emettitore
Emettitore
BJT
npn
BJT
pnp
30
E
I
Transistori Bipolari npn di potenza
in connessione Darlington
Simbolo
Collettore
C
T1
B
D2
Base
D1
T2
E
Emettitore
1
31
E
I
BJT di potenza: Caratteristiche statiche
Caratteristiche statiche (IC, VCE) param. IB
Saturazione
IC
Breakdown
secondario
Breakdown
primario
IB crescente
IB
IB <0
R i
Regione
attiva
i
IB =0
0
0
1
I CEO
BV SUS
BV CEO
BV CBO
V CE
32
E
I
BJT di potenza: Caratteristiche statiche
Caratteristiche statiche (IC, VCE) param. IB
Diagramma espanso nella zona di saturazione
Saturazione
forte (("hard")
hard )
"forte"
Quasi - saturazione
IC
Breakdown
secondario
IB crescente
IB
1/R D
Regione attiva
0
0
1
I CEO
V CE
33
E
I
BJT di potenza: Caratteristiche statiche
Guadagno di corrente β=IC/IB in zona attiva
IC
atan( I C / IB )
IB
β
~
= I C /IB
IC
1
34
E
I
BJT di potenza: Commutazioni
Circuito di prova per le forme d’onda
e per i tempi di comm
commutazione
ta ione
Diodo
ideale
IL
+
E
C
RB
+
vBB
B
E
-
1
35
E
I
BJT di p
potenza: Commutazioni
Commutazioni
I B on
iB
VBE on
t ri
t don
iC
iB
I B off
vBE
vCE
vBE
t fv
t swon
t rv
t sat
E
t fi
t
VBE off
t swoff
vCE
IL
VCE sat
iC
t
1
36
E
I
BJT di potenza: Limiti Massimi Assoluti
Per un BJT di potenza, un esempio di specificazione
d i lilimiti
dei
iti massimi
i i assoluti
l ti può
ò essere:
- Absolute
Ab l t maximum
i
ratings
ti
(TC=25
25 °C)
Collector-emitter voltage
VCEO
C ll t
Collector-emitter
itt voltage
lt
(VBE =-2.5 V)
VCEX
E itt b
Emitter-base
voltage
lt
VEBO
Collector current
IC
C ll t currentt (tp ≤ 5ms)
Collector
5 )
ICM
Base current
IB
B
Base
currentt (tp ≤ 5ms)
5 )
IBM
1
450 V
700 V
7V
30 A
60 A
8A
30 A
37
E
I
BJT di potenza: Limiti Massimi Assoluti
Power dissipation
Ptot
150 W
Junction temperature
Tj -65,+150
-65 +150 W
Insulation voltage (t=1 mn)
Vins
2500 VRMS
Screw torque (mounting terminals)
15 kg ·cm
cm
Junction-case thermal resistance Rth (j-c) 0.83 °C/W
1
38
E
I
BJT di potenza: Caratteristiche
Per un BJT di potenza, un esempio di specificazione
delle caratteristiche garantite e tipiche può essere:
OFF CHARACTERISTICS
BVCEO sus @ Tj=25 °C, IB=0 A,
IC=0.2
0 A,, L=25
5 mH
BVEBO sus @ Tj=25 °C, IC=0 A,
IE=100 mA
ICEX @ Tj=25 °C,, VCE= VCEX,
VBE=-2.5 V
ICEX @ Tj=125 °C,, VCE= VCEX,
VBE=-2.5 V
1
Min
450
50 V
Min
Max
7V
30 V
Max
0.4 mA
Max
4 mA
39
E
BJT di potenza: Caratteristiche
ICER @ Tj=25 °C
C, VCE= VCEX,
RBE=5 Ω
ICER @ Tj=125 °C
C, VCE= VCEX,
RBE=5 Ω
IEBO @ Tj=25 °C
C, IC= 0 A
A,
VBE=-5 V
1
Max
1 mA
Max
8 mA
Max
2 mA
ON CHARACTERISTICS
VCE sat @ Tj=25 °C
C, IC=20 A
A,
IB=4 A, pulsed tp<300μs d<2% Max
VCE sat @ Tj=25 °C
C, IC=30 A
A,
IB=8 A, pulsed tp<300μs d<2% Max
VBE sat @ Tj=25 °C
C, IC=20 A
A,
IB=4 A, pulsed tp<300μs d<2% Max
I
1.5 V
3.5 V
1.6 V
40
E
BJT di potenza: Caratteristiche
DYNAMIC CHARACTERISTICS
fT @ Tj=25 °C, f=1 MHz, IC=1 A,
VCE=10
10 V
T
Typ
C22b @ Tj=25 °C, f=1 MHz,
VCE=10
10 V
T
Typ
5 MH
MHz
SWITCHING CHARACTERISTICS
- Switching times on resistive load
ton @ Tj=25
25 °C,
°C VCC=150
150 V
V, IC=20
20 A
A,
Typ
IB1=- IB2=4 A
M
Max
ts @ Tj=25 °C, VCC=150 V, IC=20 A,
IB1=- IB2=4
4A
T p
Typ
Max
1
0.55 μs
1 μs
I
500 pF
F
1.5
1
5 μss
3 μs
41
E
I
BJT di p
potenza: Caratteristiche
tf @ Tj=25 °C, VCC=150 V, IC=20 A,
IB1== IB2=4 A
Typ
Max
- Switching times on inductive load
ts @ Tj=25 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V,
IC=20 A,
A IBend=4 A,
A LB=1.5μΗ
=1 5μΗ Typ
ts @ Tj=100 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V,
IC=20 A,
A IBend=4 A,
A LB=1.5μΗ
=1 5μΗ Max
tf @ Tj=25 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V,
IC=20 A,
A IBend=4 A,
A LB=1.5μΗ
=1 5μΗ Typ
tf @ Tj=100 °C, VCC=300 V, VBB=-5 V,
IC=20 A,
A IBend=4 A,
A LB=1.5μΗ
=1 5μΗ Max
1
0.3
0
3 μss
0.8 μs
3 5 μs
3.5
5 μs
0 08 μs
0.08
0 4 μs
0.4
42
E
I
1.6 - MOSFET di potenza
1
43
E
I
Struttura del PMOS
Polysilicio
y
Metal
Ossido di Gate
N-
Dielettrico
P
P+
N++
N+
1
44
E
I
Wc
Lc
N1
N+
P
P+
N++
45
E
Struttura 3D del PMOS
N-
P
I
P+ N++
N+
Il source è costituiti da molte aree connesse in parallelo e
circondate dalle regioni di gate.
gate Ciò serve a massimizzare
la larghezza delle regioni di gate e quindi il guadagno.
1
46
E
I
Simulazione 2D di una cella PMOS
1μm
1014
1
1017
at/cm3
1020
47
E
MOSFET di potenza
I
Il gate è isolato dal body da uno strato di ossido,
ossido quindi non
ci può essere iniezione di cariche minoritarie dal gate, e non
quindi p
possibile la circolazione di corrente
sembrerebbe q
drain-source.
1
48
E
MOSFET di potenza
I
Tuttavia, l’applicazione di una tensione che polarizza
positivamente il g
p
gate rispetto
p
al source converte la superficie
p
di silicio sotto l’ossido che isola il gate in uno strato n-, detto
canale, connettendo così il source al drain e consentendo la
circolazione di una corrente significativa.
Per minimizzare il rischio che il transistor parassita si
accenda, la regione del body è cortocircuitata al source
tramite uno strato di metallizazione ((body-source
y
short).
)
Questo strato aumenta la conduttività della regione di drift
f
formando
d un accumulo
l di cariche
i h che
h aiuta
i t a minimizzare
i i i
l
la
resistenza in on; inoltre tende ad aumentare il raggio di
curvatura della regione di svuotamento (depletion layer).
layer)
1
49
E
I
MOSFET di potenza
1
50
E
I
MOSFET di potenza
Simboli
Drain
Drain
D
D
G
G
Gate
Gate
1
S
S
Source
Source
MOSFET
a canale n
MOSFET
a canale p
51
E
I
MOSFET di potenza
Simboli
col diodo integrale messo in e
evidenza
iden a
Drain
Drain
D
G
G
Gate
1
D
Gate
S
S
Source
Source
MOSFET
a canale n
MOSFET
a canale p
52
E
I
MOSFET di p
potenza: Caratteristiche statiche
Caratteristiche statiche (ID, VDS) param. VGS
ID
Regione
ohmica
Regione
attiva
VGS crescente
V GS
interdizione
V GS < V GS th
0
0
1
I DSS
BV DSS
V DS
53
E
I
MOSFET di p
potenza: Caratteristiche statiche
Caratteristica di trasferimento (ID, VSG)
in regione attiva
ID
effettiva
linearizzata
I DSS
0
0
1
V GS th
V GS
54
E
MOSFET di potenza: Applicazioni
I
Caratteristiche dei MOSFET di potenza, usati come
interruttori a conduzione inversa:
Pilotaggio molto semplice;
intrinsecamente più veloci degli altri dispositivi di
potenza
pote
a ma
au
un pò p
più
ù costosi
costos e più
p ù se
sensibili
sb a
alle
e
sovratensioni.
Cadute in conduzione maggiori,
maggiori specie con
dispositivi per alte tensioni.
Limiti di correnti e tensioni
da pochi Ampere fino a 100 A
da poche decine di Volt fino a circa 1500 V.
1
55
E
I
MOSFET di potenza: Commutazioni
Circuito di prova per le forme d’onda
e per i tempi di comm
commutazione
ta ione
Diodo
ideale
IL
+
E
D
RG
+
vGG
G
S
-
1
56
E
MOSFET di potenza: Commutazioni
Capacità Equivalenti
Drain
D
CGD
Gate
G
C DS
CGS
I
I mosfet di potenza sono
intrinsecamente più veloci dei
dispositivi bipolari perchè non
hanno portatori minoritari in
eccesso che devono essere
rimossi alle commutazioni. Le
uniche
i h cariche
i h iin gioco
i
sono
quelle relative alle capacità
parassite
parassite.
S
Source
MOSFET
a canale n
1
La capacità drain-source
influenza limitatamente le
commutazioni.
57
E
I
MOSFET di p
potenza: Commutazioni
Capacità Equivalenti
1
58
E
I
MOSFET di potenza: Commutazioni
Capacità Equivalenti
1
Le capacità variano, però Cgs può essere assunta costante
in prima approssimazione. Le variazioni di Cggd invece sono
maggiori; si possono però assumere i due valori discreti
indicati in figura.
59
E
I
MOSFET di p
potenza: Commutazioni
Commutazioni
vGG
vGS (I L )
vGS th
vGS
vGS
iG
vGG
t don
t ri
t fv
t swoff
t swon
vDS
iD
1
t
iG
t rv t fi
E
vDS
t doff
iD
VDS on
IL
iD
t
60
E
1
MOSFET di potenza: Commutazioni
I
Nella fase flat, l’intera corrente iG scorre nella capacità CGD e
la tensione VGS resta al valore necessario per mantenere la
corrente iD. Quando VDS raggiunge il valore “on”,la VGS
riprende la sua crescita esponenziale.
61
E
I
MOSFET di p
potenza: Commutazioni
Commutazioni
1
62
E
I
MOSFET di potenza: Specifiche
Anche per i MOSFET di potenza si specificano tre
tipi di dati: limiti massimi assoluti (absolute
maximum ratings), caratteristiche
(characteristics), curve tipiche (typical
performance
f
curves)) (si
( vedano le definizioni
f
date
trattando dei diodi di potenza).
1
63
E
I
MOSFET di potenza: Limiti Massimi
Per un MOSFET di potenza, un esempio di
specificazione dei limiti massimi assoluti può
essere:
- Absolute maximum ratings
Continuous Drain Current
(VGS=10 V, TC=25 °C)
Continuous Drain Current
(VGS=10 V, TC=100 °C)
Pulsed Drain Current
(repetitive rating) (1)
1
ID
16 A
ID
10 A
IDM
64 A
64
E
I
MOSFET di potenza: Limiti Massimi
Power Dissipation (TC=25 °C)
PD25 280 W
Linear Derating Factor
DF
2.2 W / °C
Gate to Source Voltage
VGS
± 20 V
Single Pulse Avalanche Energy(2)EAS
1000 mJ
Avalanche Current (1)
IAR
16 A
Repetitive Avalanche Energy (1) EAR
28 mJ
Peak Diode Recovery dv/dt (3) dv/dt 3.0 V/ns
Operating Junction and Storage
Temperature Range
TJ, TSTG -55/+150 °C
Soldering Temperature (for 10 s,
1.6 mm from case)
300 °C
Mounting Torque (6-32 or M3 screw)
1.1 Nm
1
65
E
I
MOSFET di potenza: Caratteristiche
Per un MOSFET di potenza, un esempio di
specificazione delle caratteristiche garantite e
tipiche può essere:
- Thermal resistance
RθJC Junction to Case
Max 0.45
0 45 °C
C /W
RθCS Case to Sink, Flat, Greased
Surface
Typ 0
0.24
24 °C
C /W
RθJA Junction to Ambient
Max 40 °C /W
1
- Electrical characteristics @ TC=25 °C (unless
otherwise specified)
BVDSS @ VGS=0V, ID =250 μA
Min. 600 V
66
E
I
MOSFET di potenza: Caratteristiche
ΔBVDSS/ΔΤJ @ TJ=25 °C,ID=1 mA Typ 0.83 V/ °C
RDS(on) @ VGS=10 V
V, ID=9.6
=9 6 A (4) Max 0.40
0 40 Ω
VGS(th) @ VDS=VGS, ID=250 μA
Min/Max 2/4 V
gfs (Forward transconductance)
@ VDS=50 V,ID=9.6 A (4)
Min 13 S
IDSS @ VDS=600 V
V, VGS=0 V
Max 100 μA
A
IDSS @ VDS=480 V,
VGS=0 V
V, TJ=125 °C
C
Max 500 μA
IGSS Gate to Source Forward Leakage
@ VGS=20 V
Max 100 nA
IGSS Gate to Source Reverse Leakage
@ VGS= -20
20 V
Max -100
100 nA
1
67
E
I
MOSFET di potenza: Caratteristiche
QG
QGS
QGD
td(on)
tr
td(off)
tf
LD
LS
1
@ ID=16 A,, VDS=360 V,,
VGS=10 V
@ as above
@ as above
@ E=300 V,, ID=16 A,,
RG=4.5 Ω, RD=18 Ω
@ as above
@ as above
@ as above
Max 210 nC
Max 26 nC
Max 110 nC
Typ 19 ns
Typ
yp 54 ns
Typ 110 ns
Typ
yp 56 ns
Typ 5 nH
Typ
yp 13 nH
68
E
I
MOSFET di potenza: Caratteristiche
CISS @ VGS=0 V,, VDS=25 V,,
f=1 MHz
COSS @ as above
CRSS @ as above
Typ 3900 pF
Typ
yp 440 p
pF
Typ 98 pF
- Source-Drain (Body Diode) Ratings and
Characteristics
IS
Continuous Source Current Max 16 A
ISM Pulsed Source Current
Max 64 A
VSD Diode Forward Voltage @ VGS=0 V,
IS=16 A, TJ=25 °C
Max 1.8 V
1
69
E
I
MOSFET di potenza: Caratteristiche
trr
Qrr
ton
1
Reverse Recovery Time @ IS=16 A,
TJ=25 °C
C, di/dt=100 A/
A/μss
Max 920 ns
Typ 610 ns
Reverse Recovery Charge
@ as above
Max 9.9 μC
Typ 6.6
6 6 μC
Forward Turn-On Time: intrinsic turn-on time
is negligible
negligible, turn on is dominated by LS+LD
70
E
I
1.7 - IGBT
1
71
E
I
Struttura PMOS
S
D
G
G
P+
N-
S
N+
D
1
72
E
I
S
G
Struttura IGBT
D
P+
G
NN+
P++
S
D
La principale differenza rispetto al mosfet è lo strato aggiuntivo
P+ che formail drain dell’IGBT
dell IGBT. Questo forma una giunzione pn
che inietta portatori minoritari nella regione drain del mosfet (N )
1
73
E
I
Mosfet,, transistors e resistori che compongono
p g
lo
schema equivalente
D
p+
n-
p
G
n+
S
1
74
E
I
Struttura IGBT
Questa struttura ha un tiristore parassita, lo strato di
metallizzazione che cortocircuita il body ed il source serve a
minimizzare la probabilità di accensione del tiristore parassita.
1
75
E
Flusso dei portatori
E
G
-
+
+
stato ON VG > VT VCE > 0
+
+
C
-
+
I
+
+
N-
G
P++
C
E
All’accensione avviene quanto descritto per il mosfet nella
zona gate-source, ma in aggiunta vi è un’iniezione di lacune
d ll zona P+ alla
dalla
ll zona N- secondo
d molti
lti percorsii che
h
interessano tutta l’area del semiconduttore.
1
76
E
I
L’IGBT é un dispositivo a conduzione “mista”
Le caratteristiche di uscita sono determinate
d l guadagno
dal
d
d
dell PNP
(bassa resistenza di uscita alle alte tensioni)
Le caratteristiche
L
tt i ti h di iingresso sono analoghe
l h
a quelle dei MOS di potenza
( il t
(pilotaggio
i iin ttensione)
i
)
1
77
E
βPNP =
IC
C IB
=
ICE
IB
IC
Imos
I
ICE = IC + Imos
ICE = Imos (1+βPNP)
Imos
G
IC
E
1
78
E
I
Mosfet,, transistors e resistori che compongono
p g
lo
schema equivalente
1
79
E
I
IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor)
Simboli
Collettore
Collettore
C
G
C
G
Gate
Gate
E
Emettitore
E
Emettitore
Simboli alternativi di
IGBT
a canale n
1
80
E
Buffer layer
I
La regione N+ viene chiamata buffer
layer; essa inietta portatori di carica
nella regione di deriva,
debolmente drogata, aumentandone
la conduttività e migliorando il tempo
di commutazione.
La presenza dello strato N+ altera
la distribuzione del campo elettrico
da triangolare a trapezoidale,
consentendo così un minor
spessore della
d ll regione
i
di d
drift
ift e
quindi minor resistività.
Questo si traduce in minor perdite
i conduzione.
in
d i
1
81
E
IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor)
I
Collettore
Struttura interna equivalente
C
BJT
pnp
MOSFET
Canale n
Gate
G
BJT
npn
Resistenza
di t ib it
distribuita
del body
E
Emettitore
1
La caduta di tensione sulla resistenza del body tende a
polarizzare positivamente la giunzione base emettitore del
transistor parassita npn. Se questo si accende, avviene il
fenomeno chiamato latch-up;
latch p il dispositivo
dispositi o funziona
f n iona come un
n
tiristore e il gate non ha più controllo sulla corrente di drain.
82
E
I
IGBT
Caratteristiche statiche (IC, VCE) param. VGE
IC
VGE crescente
V GE
interdizione
V GE < V GE th
BV CER
0
0
1
I CES
BV CES
V CE
C
83
E
I
IGBT
Caratteristica di trasferimento (ID, VSG)
in regione attiva
IC
effettiva
linearizzata
0
0
1
I CES
V GE th
V GE
84
E
I
IGBT
Miglioramenti della caratteristica di uscita (dati Mitsubishi ’98)
1
85
E
1
IGBT – Trend di sviluppo (dati Mitsubishi ’07)
I
86
E
IGBT – tecnologia planare e trench
Nella tecnologia trench, il canale è verticale, la dispersione della
corrente è minore,
minore la resistività è minore
minore, è possibile realizzare
delle celle più strette
ISPSD ‘06
1
I
87
E
1
IGBT – Trend di sviluppo (dati Mitsubishi ’07)
I
88
E
I
IGBT
Circuito di prova per le forme d’onda
e per i tempi di comm
commutazione
ta ione
Diodo
ideale
IL
+
E
C
RG
+
vGG
G
E
-
1
89
E
I
IGBT
Commutazioni
vGG
+V GG M
vGE
vGE (I L )
vGE th
vGE
iG
vGG
-V GG m
t
t don
t ri
iG
t fv
t rv
t swon
vCE
E
t fi
t doff
iC
iC
iC
t swoff
vCE
IL
I C tail
VCE on
t
1
90
E
IGBT package
I
Modulo
d l
Press pack
1
91
E
I
IGBT: Specifiche
Anche per gli IGBT si specificano tre tipi di dati: limiti
massimi assoluti (absolute maximum ratings),
caratteristiche (characteristics), curve tipiche
(typical performance curves) (si vedano le
definizioni
f
date trattando dei diodi di potenza).
)
1
92
E
IGBT: Dati tecnici
I
Per la spiegazione
p g
dei dati
tecnici vedere il file
APPLYING IGBT
1
93
E
I
1.8 - SCR
1
94
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Simboli
Anodo
Anodo
A
A
G
G
Gate
Gate
K
K
Catodo
Catodo
Simboli alternativi dell'SCR
1
95
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Schema interno equivalente
derivato dalla struttura a quattro strati pnpn
Anodo
Anodo
BJT
npn
n
G
G
p
Gate
n
BJT
pnp
n
n
BJT
pnp
p
p
G
Gate
BJT
npn
n
K
Catodo
1
A
p
p
Gate
Anodo
A
A
K
Catodo
K
Catodo
96
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Schema interno equivalente
derivato dalla struttura a quattro strati pnpn
1
97
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Caratteristiche statiche (IA, VAK) param. IG
IA
I G >0
I G1
IH
I G2
I G =0
BV RO
0
0
BV FO
1
V AK
98
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Circuito di prova per illustrare
l’innesco ed il comportamento bistabile
RL
+
IA
E
-
A
G
IG
+
vGK
K
-
1
99
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Punti di equilibrio con IG = 0
Con IG = 0 vi sono
due punti (P1 e P3)
di equilibrio stabile
ed uno (P2) di
equilibrio instabile
IA
E/R L
Equilibrio
stabile
P1
Equilibrio
E
ilib i
instabile
I G >0
I G1 I G2
IH
P2
I G =0
BV RO
0
0
P3
E
1
BV FO
V AK
100
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Condizione di interdizione P3 (IG = 0)
Il punto P3
corrisponde alla
INTERDIZIONE
(alta tensione VAK
e piccola
corrente
co
e te IA)
IA
E/R L
Interdizione
(equilibrio
stabile)
I G >0
I G1 I G2
IH
I G =0
BV RO
0
0
P3
E
1
BV FO
V AK
101
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Innesco (con IG = IG1 > 0)
Per causare
ll’INNESCO
INNESCO
dell’SCR si manda
in gate una
adeguata corrente
IG > 0 (ad es
es. IG1 )
IA
E/R L
Innesco
(equilibrio
stabile con
IG =I G1 >0)
P1
I G >0
I G1 I G2
IH
I G =0
BV RO
0
0
E
1
BV FO
V AK
102
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Innesco (con IG = IG1 > 0)
In tali condizioni,
l’ i punto
l’unico
t
di equilibrio
possibile
ibil
è P1
IA
E/R L
Innesco
(equilibrio
stabile con
IG =I G1 >0)
P1
I G >0
I G1 I G2
IH
I G =0
BV RO
0
0
E
1
BV FO
V AK
103
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Condizione di conduzione P1 (IG = 0)
L’SCR rimane in
CONDUZIONE,
in P1 (alta corrente
IA e piccola
tensione VAK)
anche quando si
torna a IG = 0
IA
E/R L
Conduzione
(equilibrio
stabile con
I G = 0)
P1
I G >0
I G1 I G2
IH
I G =0
BV RO
0
0
E
1
BV FO
V AK
104
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Schema interno equivalente di principio
corrispondente alla struttura distribuita dell’SCR
Anodo
A
BJT
pnp
Gate
G
Rn
Rp
Rn
Rp
BJT
npn
K
Catodo
1
105
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Circuito di prova per le forme d’onda
e per i tempi di comm
commutazione
ta ione
Diodo ideale
Ld
+
v AA
-
IA
IL
A
G
IG
+
vGK
K
-
1
106
E
I
SCR (Silicon Controlled Rectifier)
Commutazioni
i A ,i G
iA
diF /dt
diR /dt
iG
t don t Fr
vAK , vAA
IL
iG
iA
iA
Q rr=I rr t rr /2
0.25 I rr
t
I rr
t pps
t Rf
t ri
t rd
vAA
vAA
t rr
vAK
VF
Von
d F/dt
dv
vAA
vAK
vAK
t
VR
vAA
vAK
Vrr
VR
vAK
t off
1
107
E
I
1.9 - GTO
1
108
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Simbolo
Anodo
A
G
Gate
K
Catodo
1
109
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Struttura a quattro strati pnpn
Note:
• la struttura altamente interdigitata gate-catodo favorisce il
turn off
turn-off
• i catodi appaiono come isole direttamente a conattto col
metallo
• le regioni n+ dell’anodo facilitano la rimozione delle lacune in
eccesso in n-, riducendo il tempo di storage durante il turn-off
1
110
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Caratteristiche statiche (IA, VAK) param. IG
IA
I G3 <0
I G >0
I G1 I G2
I G =0
IH
BV RO
0
0
BV FO
1
V AK
111
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Punti di equilibrio con IG = 0
Come per l’SCR,
con IG = 0 vi sono
due punti (P1 e P3)
di equilibrio stabile
ed uno (P2) di
equilibrio instabile
IA
E/R L
Equilibrio
stabile
P1
I G3 <0
Equilibrio
instabile
I G >0
I G1 I G2
I G =0
IH
BV RO
P2
0
0
P3
E
1
BV FO
V AK
112
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Condizione di conduzione P1 (IG = 0)
Se il GTO è in
CONDUZIONE,
nel punto di
equilibrio
stabile P1
con IG = 0.....
IA
E/R L
Conduzione
(equilibrio
stabile con
I G = 0)
P1
I G3 <0
I G >0
I G1 I G2
I G =0
IH
BV RO
0
0
E
1
BV FO
V AK
113
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Spegnimento mediante comando IG = IG3 <0
portando IG ad un
valore negativo
g
IG
= IG3 <0, l’unico
punto possibile di
funzionamento è
P4 (interdizione)
IA
E/R L
Interdizione
(equilibrio
stabile)
I G3 <0
I G >0
I G1 I G2
I G =0
IH
BV RO
P4
0
0
E
1
BV FO
V AK
114
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Condizione di interdizione P3 (IG = 0)
Quando si torna
ad IG = 0, il GTO
rimane
INTERDETTO nel
punto di equilibrio
stabile P3
IA
Interdizione
(equilibrio
stabile)
E/R L
I G3 <0
I G >0
I G1 I G2
I G =0
IH
BV RO
0
0
P3
E
1
BV FO
V AK
115
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Schema interno equivalente di principio
corrispondente alla struttura distribuita del GTO
Anodo
A
BJT
pnp
Gate
G
Rp
Rp
Rp
BJT
npn
K
1
Catodo
116
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Circuito di prova per le forme d’onda
e per i tempi di commutazione
Snubber di
accensione
Ls
+
E
-
IL
IA
IG
A
+
VGGP
-
+
VGGN
-
1
G
+
vGK
-
K
Cs
Snubber di
spegnimento
117
E
I
GTO (Gate Turn Off thyristor)
Commutazioni
I GM
iG
vGK
vGK
t swon
IL
t sat t fi t GKbrk
vAK
VAKon
t
vAK
dv
iA
vGK
t tail
iG
E
vAK
iG
vGGN
vGGN
t don
iA
I GBP
AK
dt
i A tail
iA
t
1
118
E
I
1.10 - TRIAC
1
119
E
I
TRIAC (Triode AC thyristor)
Simbolo
Terminale 1
MT 2
G
Gate
MT 1
Terminale 2
1
120
E
I
TRIAC (Triode AC thyristor)
Caratteristiche
C
tt i ti h statiche
t ti h
(IMT2, VMT2MT1) param. IG
I MT2
I G =0
I G > I GT1+
I G < I GT1-
I G =0
I H1
BV O
0
0
I H3
I G =0
BV O
V MT2MT1
I G < I GT3I G > I GT3+
I G =0
0
1
121
E
I
TRIAC ((Triode AC thyristor)
y
)
Circuito di applicazione tipica
in Corrente Alternata con carico Ind
Induttivo-Resistivo
tti o Resisti o
Carico
LL
RL
I MT2
+
v AC
-
MT2
G
IG
CS
+
vGMT1
R SN
C SN
+
VMT2MT1
-
MT1
-
Snubber
1
122
E
TRIAC (Triode AC thyristor)
I
Andamenti
A
d
ti ti
tipici
i i di corrente
t e ttensione
i
con carico Induttivo-Resistivo in CA
vAC
α
i MT2
t
i MT2
vAC
vAC
vMT2MT1
commutazione di
spegnimento
t
vMT2MT1
dv/dt
vAC
oscillazione di
sovratensione
1
123
E
I
TRIAC ((Triode AC thyristor)
y
)
Commutazione allo spegnimento
-di/dt
Von
i MT2
vMT2MT1
t
vMT2MT1
-dv/dt
d /dt
1
124
E
I
1.10 - IGCT
1
125
E
I
IGCT (Integrated Gate Commutated thyristor)
Struttura
St
tt
del
d l GTO
GTO, del
d l
diodo di potenza e
d ll’IGCT
dell’IGCT
1
126
E
I
IGCT (Integrated Gate Commutated thyristor)
Nello
N
ll stato
t t on, un GCT sii comporta
t come un SCR o un GTO
Nello stato off, la giunzione gate-catodo e’ contropolarizzata,
non e
e’ interessata da circolazione di corrente che passa tutta
attraverso il gate.
1
127
E
I
IGCT (Integrated Gate Commutated thyristor)
Il tempo di storage e’ fortemente ridotto
La connessione serie di GCT e’ piu’ facile
L’IGCT puo’’ spegnere alte
lt correntiti anche
h senza snubber
bb
1
128
E
I
GTO structure
IGCT structure
BUFFER
LAYER
Distribuzione
d l campo
del
elettrico
Con l’anodo emettitore sottile,
sottile parte degli elettroni TRANSPAREN
si ricombinano sulla superificie metallica di
T EMITTER
contatto senza generare lacune.
ABB ‘97
97
1
129
E
1
I
130
E
1
I
131
E
Perdite di conduzione
IGCT
1
I
IGBT
132
E
I
Perdite di commutazione
IGCT
1
IGBT
133
E
IGCT: Dati tecnici
I
Per la spiegazione
p g
dei dati
tecnici vedere il file
APPLYING IGCT
1
134
E
I
Evoluzione dei semiconduttori di potenza
• DIODO (1955)
• TIRISTORE, TRIAC (1958)
• BIPOLAR POWER TRANSISTOR (1975)
• GATE TURN OFF THYRISTOR (GTO) (1980)
• POWER MOSFET (1975)
• INSULATED GATE BIPOLAR TRANSISTOR (IGBT) ( 1985)
• INTEGRATED GATE COMMUTATED THYRISTOR (IGCT) (1996)
• SILICON CARBIDE DEVICES
1
135
E
I
Tendenza di sviluppo dei semiconduttori di potenza
1
136
E
1
Settori di applicazione dei semiconduttori di potenza
I
137
E
I
Orientamento e sviluppo dei semiconduttori di potenza
• Graduale obsolescenza dei dispositivi a controllo di fase
(tiristori e triac)
• Dominio dei semiconduttori con controllo di gate isolato
(IGBT, Power Mosfet)
• Graduale obsolescenza dei GTO ((Sostituiti dagli
g IGBT –
potenza inferiore ed IGCT – potenza superiore)
• Riduzione delle cadute di tensione in conduzione nei
power mosfet ed IGBT
• Sviluppo di componenti silicon carbide (bassissima Von)
che causeranno una nuova rivoluzione nel settore
1
138
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