L’innovazione tecnologica nella componentistica elettronica ed i nuovi scenari nei sistemi ad isola totale Qualsiasi risultato s’intenda ottenere bisogna che vi sia sempre lo strumento adatto che ci avvicini al traguardo. Per tale ragione è stato impossibile sino ad ora realizzare mini centrali di produzione d’energia che possano interfacciare tutte le esigenze di tutte le utenze da 3 a 300Kw sia mono che in trifase. L’evoluzione tecnologica legata a nuovi dispositivi elettronici che svolgono la funzione d’interruttori di alta potenza, legati a potenti microprocessori che ricostruiscono la forma d’onda sinusoidale a 50 Hz per simulare perfettamente i parametri elettrici della rete pubblica, ci hanno consentito di progettare macchine elettriche che nelle varie taglie possono servire totalmente in isola le utenze domestiche ed industriali. I semiconduttori di ultima generazione (IGBT – Insulated Gate Bipolar Transistor), Transistor Bipolare a Gate Isolato, sono la chiave delle eccezionali prestazioni delle mini centrali di produzione di energia da fonte rinnovabile che hanno consentito alla Ecotecnologie di mettere totalmente in campo le metodologie con cui il Riutilizzatore progettato nel lontano 2001 sta finalmente operando. Sino a 3 anni fa lavoravamo con MOSFET (Transistor ad Effetto di Campo in tecnologia MOS – Metal Oxside Semiconductor). I MOSFET la cui resistenza Drain – Source, risultava inferiore ad un componente di potenza tradizionale come i transistor Darlington, la cui resistenza minima si avvicina a 1,5 Ohm, all’inizio degli anni 90’ erano considerati il Top della tecnologia dei semiconduttori di potenza. Il loro unico limite è la tensione massima di rottura che non poteva superare i 500 Volt. Pertanto applicati in dispositivi di elevata potenza si doveva aumentare la corrente sino a limiti ben precisi o parallelare più dispositivi. Simbolo del componente IGBT In realtà l’IGBT è la fusione tra un MOSFET ed un Transistor a giunzione bipolare. Quindi mette insieme i vantaggi sia dell’uno che dell’altro dispositivo. Anche se le correnti massime sopportabili dal IGBT sono inferiori a quelle del Tiristore (componente di commutazione per eccellenza) utilizzando moduli con più IGBT in parallelo si ottengono componenti capaci di commutare correnti di 1,2 kA con tensione massima di 6 kV. Quindi l’IGBT è un dispositivo di potenza adatto a trattare correnti elevate, che abbina al pregio dell'alta impedenza di ingresso dei transistor MOS quello della bassa tensione di saturazione dei transistor a giunzione bipolare (BJT). In ingresso è presente un MOS di bassa potenza che pilota il BJT di uscita con potenza elevata. Siccome il MOS risulta interessato solo dalla bassa corrente di base del BJT, anche l'area del chip, che nei MOS di potenza è estesa, risulta ridotta. Sviluppo Nella Progettazione Di Minicentrali Da questi dati e con i risultai ottenuti da svariati anni di ricerca e prototipizzazione sono nate le nostre minicentrali di energia, che sono il risultato di anni di ricerca e miglioramenti delle performance elettriche ed elettroniche con lo scopo ultimo di dare all’utente il massimo dei servizi al minimo dei costi. Attraverso questi dispositivi si può operare in alta tensione in continua (260 -520 volt) e quindi ridurre drasticamente le correnti circolanti e quindi le perdite per effetto joule o di conversione - l’aumento delle rese consente alle nostre macchine di poter gestire elevate potenze con lo stesso dispositivo. Un altro esempio è l’innovativa scheda di gestione dei flussi di energia. Tale scheda determina le priorità di fornitura dell’energia che arriva principalmente da fonte rinnovabile e dopo da remoto. Inoltre il gestore di flusso garantisce direttamente l’energia alla macchina e solo dopo aver soddisfatto le esigenze del carico d’utenza, provvede alla carica del pacco d’accumulo o al prelievo da esso. Questa priorità di gestione salvaguarda il pacco d’accumulo che durante le ore di massima insolazione non viene minimamente utilizzato, se non per mantenere la carica equalizzata degli elementi interni delle batterie. Questo comporta una vita media elevata ed una garanzia reale di 10 anni; inoltre tali flussi li possiamo visionare in un comodo tablet che in wireless ci conferisce tutte le informazioni gestibili con uno storico di settimane – mesi. Piccole grandi innovazioni che messe tutte insieme fanno del Riutilizzatore elettronico della Ecotecnologie una risorsa ecocompatibile unica di cui non possiamo proprio fare a meno. Giuseppe de Santis