Ansia normale vs. patologica - e-Learning

Ansia normale vs. patologica
Altri aspetti da considerare:
9 Stadio evolutivo (stadio dello sviluppo
cognitivo, non età anagrafica)
9
Fattori socio-demografici
etnico, status socio-economico)
(genere, gruppo
Paura
„
„
„
Emozione primordiale, reattiva, di fronte a un
pericolo
esterno,
definito,
chiaramente
riconosciuto dal soggetto.
Nella paura, quindi, e solo talvolta nell’ansia, si
identifica un oggetto stimolo chiaramente
definito.
Ulteriore differenza è la proiezione nel futuro:
l’ansia è un’attesa penosa per un evento
proiettato
nel
futuro,
non
attuale
o
effettivamente percepito.
Paure normali
I genitori possono sottovalutare le paure dei figli,
soprattutto se adolescenti.
Le ragazze hanno più paure dei ragazzi e di
maggiore intensità.
Le paure in genere si attenuano con l’età.
Il rimuginio in genere si accentua con l’età.
Alcune paure sono strettamente collegate a uno
specifico stadio evolutivo.
Poche differenze da un punto di vista culturale.
Ansia di Stato
vs
Ansia di Tratto
„
„
Ansia di stato: attivazione di
uno stato d’allarme al
momento dello stimolo,
indipendentemente
dalla
presenza di una base
personologica ansiosa;
Ansia di tratto: caratteristica
permanente di personalità:
Ogni volta che si presentano
stimoli
significativi,
il
soggetto adotta un modello
stimolo-risposta improntato
all’ansia.
„
„
„
„
Ansia libera: Ansia non legata ad alcun
contenuto;
Ansia anticipatoria: di breve durata, scatenata
quando si prospetta, anche solo mentalmente,
l’eventualità di affrontare una situazione temuta;
Ansia generalizzata: sentimento durevole di
tensione, sganciato da particolari stimoli; nelle
personalità ansiose assume le caratteristiche
dell’ansia di tratto;
Ansia situazionale: risposta ansiosa che si
manifesta solo in relazione a particolari
circostanze.
I disturbi d’ansia nel DSM-5
„
Disturbi d’Ansia
„
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
disturbi correlati
„
Disturbi correlati a eventi traumatici
e stressanti
e
Disturbi d’ansia
„
„
Il Disturbo di Panico è caratterizzato da ricorrenti
Attacchi di Panico inaspettati, riguardo ai quali vi è una
preoccupazione persistente.
Fobie
„
„
„
„
Agorafobia
Fobia Specifica: ansia provocata dall’esposizione a un oggetto
o a una situazione temuti, che spesso determina condotte di
evitamento.
Disturbo d’Ansia Sociale (Fobia Sociale): ansia provocata
dall’esposizione a certi tipi di situazioni o di prestazioni sociali,
che spesso determina condotte di evitamento.
Il Disturbo d’Ansia Generalizzato è caratterizzato da
almeno 6 mesi di ansia e preoccupazione persistenti ed
eccessive.
Disturbi d’ansia
„
„
„
„
Il Disturbo d’Ansia di Separazione (nel DSM IV-TR
tra i disturbi di età evolutiva) è caratterizzato da paura o
ansia rispetto alla separazione da figure di attaccamento
per almeno 4 settimane nei bambini e adolescenti e per
almeno 6 mesi negli adulti.
Mutismo Selettivo (nel DSM IV-TR tra i disturbi di età
evolutiva): costante incapacità di parlare in situazioni
sociali specifiche, nonostante si sia in grado di parlare in
altre situazioni.
Disturbo d’Ansia indotto da sostanze o da
farmaci/dovuto a un’altra condizione medica.
Disturbo d’Ansia con altra specificazione/senza
specificazione.
Disturbo Ossessivo-Compulsivo e
Disturbi Correlati
„
„
„
„
„
„
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo è caratterizzato da
ossessioni (che causano ansia o disagio marcati) e/o
compulsioni (che servono a neutralizzare l’ansia).
Il Disturbo da Dismorfismo Corporeo (nel DSM IVTR tra i disturbi somatoformi): preoccupazione per difetti
o imperfezioni fisiche che non sono osservabili o
appaiono agli altri in modo lieve
Il Disturbo da Accumulo (Novità DSM 5): difficoltà a
separarsi dai propri beni, a prescindere dal loro valore
reale
Tricotillomania; Disturbo da Escoriazione
Disturbo
Ossessivo-Compulsivo
e
Disturbi
Correlati indotto da sostanze o da farmaci/dovuto
a un’altra condizione medica
Disturbo
Ossessivo-Compulsivo
e
Disturbi
Correlati
con
altra
specificazione/senza
specificazione
Disturbi Correlati a Eventi
Traumatici e Stressanti
„
„
„
Il Disturbo Post-traumatico da Stress è
caratterizzato dal rivivere un evento estremamente
traumatico accompagnato da sintomi di aumento
dell’arousal e da evitamento di stimoli associati al
trauma.
Il Disturbo da Stress Acuto è caratterizzato da
sintomi simili a quelli del Disturbo Post-traumatico da
Stress che si verificano immediatamente a seguito di un
evento estremamente traumatico.
Disturbi dell’Adattamento: sintomi emotivi o
comportamentali in risposta a uno o più eventi stressanti
(ansia; umore; condotta).
Disturbi Correlati a Eventi
Traumatici e Stressanti
„
„
„
„
Il
Disturbo
Reattivo
dell’Attaccamento:
comportamento inibito, emotivamente ritirato verso
caregiver adulti, in presenza di un pattern di cure
insufficienti.
Il Disturbo da Impegno Sociale Disinibito: pattern
di approccio attivo e interazione con adulti sconosciuti, in
presenza di un pattern di cure insufficienti.
Disturbo Correlato a Eventi Traumatici e
Stressanti
indotto
da
sostanze
o
da
farmaci/dovuto a un’altra condizione medica.
Disturbo Correlato a Eventi Traumatici e
Stressanti
con
altra
specificazione/senza
specificazione.
Prevalenza dei principali DA
Disturbo
DAP
Agorafobia SAP
Fobia sociale
Fobia specifica
DAG
DOC
PTSD
Qualsiasi DA
Prev. lifetime
4.7%
1.3%
12.1%
12.5%
5.7%
1.8%
6.8%
31.2%
Prev. 12 mesi
2.7%
0.8%
6.8%
8.7%
2.7%
1.1%
3.6%
18.7%
NCSR, Kessler et al., 2005
Disturbi d’ansia
9
9
9
9
9
9
Il 31.2% degli Americani adulti ha sofferto di un
disturbo d’ansia in qualche momento della sua vita;
Sono i disturbi più frequenti in tutte le fasce di età;
L’esordio si colloca in media intorno agli 11 anni;
La prevalenza non risente di differenze significative
rispetto al gruppo etnico di appartenenza;
Altissimi costi economici e sociali;
Frequente comorbilità.
Attacchi di
panico e
Disturbo di
Panico
“Panic disorder feels like being in a cage
with a tiger, except that there is no tiger”
A. Frances
Specificatore DSM 5 per l’Attacco di Panico
Una comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco
in pochi minuti, periodo durante il quale si verificano quattro (o più) dei
seguenti sintomi:
Nota: la comparsa improvvisa può verificarsi a partire da uno stato di
quiete oppure da uno stato ansioso.
1) palpitazioni, cardiopalmo o
tachicardia
2) sudorazione
3) tremori fini o a grandi scosse
4) dispnea o sensazione di
soffocamento
5) sensazione di asfissia
6) dolore o fastidio al petto
7) nausea o disturbi addominali
8) sensazioni di vertigine, di
instabilità, di testa leggera o di
svenimento
9) brividi o vampate di calore.
10) parestesie (sensazioni di
torpore o di formicolio)
11)
derealizzazione
o
depersonalizzazione
12) paura di perdere il controllo
o di impazzire
11) paura di morire
Nota Un Attacco di Panico non è un disturbo codificabile
e la sua presenza non costituisce un criterio sufficiente
per la diagnosi di Disturbo di Panico!!!
Infatti, esso costituisce una costellazione sintomatologica
che può manifestarsi come parte del quadro clinico di
una varietà di disturbi d’ansia, di altri disturbi mentali
(es. disturbi depressivi, uso di sostanze) e di alcune
condizioni mediche generali (es. cardiache, respiratorie).
Caratteristiche dell’attacco di panico
Modalità di comparsa
Improvvisa, rapido raggiungimento (10 min o meno) del picco di
massima intensità
Sintomi fisici
Tachicardia, palpitazioni, dolori al petto, senso di oppressione toracica;
Dispnea, sensazione di soffocamento;
Sudorazione, brividi, vampate di calore;
Nausea, dolori addominali, diarrea;
Bisogno impellente di urinare;
Vertigini, sbandamento, instabilità, senso di svenimento o stordimento
Tremori, parestesie, cefalee.
Sintomi psicosensoriali
Ipersensibilità ai suoni e alla luce;
Depersonalizzazione, derealizzazione;
Déjà vu, déjà vecu.
Sintomi cognitivi
Paura di svenire, di morire, di fare qualcosa di incontrollato, di impazzire,
di attirare l’attenzione su di sé.
Durata
Da qualche minuto a mezz’ora
Fase post-critica
Sintomi: manifestazioni “simil-influenzali” (spossatezza, dolori muscolari,
sensazione di “testa confusa” o “vuota”, sbandamenti, vertigini). Fino a
qualche ora di durata. Dopo un attacco il paziente si sente generalmente
esausto.
Diagnosi differenziale:
condizioni da escludere
„
„
„
„
Nessuna rilevanza clinica
Altro disturbo d’ansia
Indotti da sostanze/condizione medica generale
Altro disturbo mentale
Diagnosi differenziale:
condizioni da escludere
„
„
„
„
„
„
„
„
Panico dovute all’esposizione a situazioni realmente
pericolose (guerre, incidenti d’auto, stupri).
Attacchi di panico occasionali: circa il 10% della
popolazione sperimenta AP occasionali e isolati.
Fobia specifica/sociale: AP scatenati da uno stimolo
specifico.
DOC: es. panico da contaminazione se esposti allo sporco.
PTSD: sintomi di panico indotti da stimoli collegati alla
situazione traumatica.
Disturbo d’ansia indotto da sostanze: l’uso di cocaina o un
consumo eccessivo di caffè possono indurre sintomi di
panico.
Disturbi d’ansia dovuti a una condizione medica generale
(ad es. ipertiroidismo).
Disturbi psicotici: sintomi di panico in risposta a deliri e
allucinazioni.
Tipologie di attacchi di panico
Gli attacchi di panico possono essere classificati in
funzione:
- del corredo sintomatologico:
Maggiore;
Minore (o pauci-sintomatico).
- della presenza o meno di una situazione scatenante:
Inaspettati o spontanei;
Legati a un evento;
Predisposti da una situazione.
Tipologie di attacchi di panico (II)
1)
2)
3)
Esistono tre tipi diversi di attacco di panico a seconda
della presenza o meno di una situazione scatenante:
Inaspettati o spontanei: l’insorgenza della
sintomatologia non è associata a una causa scatenante
(caratteristico delle fasi iniziali di DAP);
Legati a un evento: la sintomatologia si verifica
come immediata conseguenza o come anticipazione di
un evento scatenante a cui il soggetto, e solo lui, è
sensibile in termini psicopatologici;
Predisposti da una situazione: si verificano spesso
in situazioni scatenanti ma non sono invariabilmente
associati a queste.
Attacchi di panico e DA
Spontanei e
inattesi
Situazionali
Ansia
anticipatoria
Sintomi
vegetativi
Evitamento
fobico
DAP
+++
+/-
+++
+++
+
Agorafobia
+/-
++
+++
++
+++
Fobia
sociale
-
++
++
++
+++
Fobia
specifica
+/-
+++
++
++
+++
PTSD
+/-
+
+/-
+++
+
GAD
+/-
+/-
+/-
+
+/-
Criteri diagnostici
Disturbo di Panico
A. Ricorrenti attacchi di panico inaspettati:
B. Almeno uno degli attacchi è stato seguito da 1 mese (o più) di
uno (o entrambi) dei seguenti sintomi:
1)
2)
Preoccupazione persistente per l’insorgere di altri attacchi o per
le loro conseguenze (per es., perdere il controllo, avere un
attacco cardiaco, “impazzire”);
Significativa alterazione disadattiva del comportamento
correlata agli attacchi (per es. comportamenti pianificati al fine
di evitare di avere ADP).
C. Esclusione effetti fisiologici di una sostanza o di una condizione
medica generale.
D. Gli ADP non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.
Decorso del disturbo
„
„
„
„
„
„
Intensa crisi, che rimane impressa nella memoria del
paziente in maniera indelebile, seguita da ulteriori
episodi critici, sempre più frequenti;
Intensa sintomatologia somatica e paura di morire
portano a una polarizzazione ipocondriaca e alla
continua ricerca di rassicurazione (20% dei casi);
Timore che le crisi possano ripetersi (ansia
anticipatoria);
Il perdurare delle crisi porta, nel 70% dei casi, a
condotte di evitamento, inizialmente circoscritte ai
luoghi in cui si sono verificati i primi attacchi di panico
e poi estese a tutte le tipiche situazioni agorafobiche;
Eventuale insorgenza di abusi alcolici e/o di ansiolitici;
Eventuale depressione secondaria.
Il ciclo del panico
Rappresentazione grafica dell’attacco
di panico spontaneo e dell’ansia
anticipatoria
Livello di intensità dell’ansia
Attacco spontaneo
Ansia anticipatoria
Rappresentazione grafica dell’attacco
di panico situazionale e dell’ansia
anticipatoria
Livello di intensità dell’ansia
Attacco situazionale
Ansia anticipatoria
Attacco di panico
inatteso nel
contesto X
Associazione tra
esperienza dell’attacco
e contesto X
Ansia anticipatoria ed
evitamento
Attacco situazionale
quando il contesto X
viene affrontato
Attacco di panico
inatteso nel
contesto Y
Associazione tra
esperienza dell’attacco
e contesto Y
Ansia anticipatoria ed
evitamento
Attacco situazionale
quando il contesto Y
viene affrontato
Attacco di panico
inatteso nel
contesto Z
Associazione tra
esperienza dell’attacco
e contesto Z
Ansia anticipatoria ed
evitamento
Attacco situazionale
quando il contesto Z
viene affrontato
Ricerca di rassicurazione
L’insicurezza generata dal ripetersi degli episodi
porta molti pazienti a ricercare aiuto in familiari,
amici e conoscenti e al trovare sollievo dall’ansia in
presenza di una “figura protettiva” (compagno
fobico).
Talvolta, per una sorta di pensiero magico, i
pazienti possono sentirsi protetti da determinati
oggetti, come un ansiolitico, una bottiglia d’acqua,
occhiali da sole, un bastone, da cui non si
separano mai.
Misure più frequentemente adottate dai
pazienti DAP
Compagno accompagnatore
Ansiolitici
Bottiglia d’acqua, caramelle
Occhiali da sole
Cappello, bastone
Telefono cellulare
Verificare la presenza di un presidio sanitario (ospedale,
farmacia)
Sedersi vicino all’uscita
Dormire con la luce accesa.
Epidemiologia
Prevalenza
Attacchi di panico: 3-10%;
DAP: 1,5-5%;
Agorafobia: 0,6-6%
Rapporto M/F
DAP: 1:2,5; Agorafobia: 1:4
Familiarità
Concordanza gemelli monozigoti 45%; congiunti I grado 20%
Età di esordio
15-35 anni (Tarda adolescenza + 30-40 anni)
Sintomi di stato
Attacco di panico, ansia anticipatoria; agorafobia; ipocondria;
sensibilità allo stress, ai farmaci e alle sostanze (gli attacchi possono
essere precipitati da eventi anche moderatamente stressanti, da
farmaci o sostanze stimolanti); ricerca di rassicurazione; sensibilità alla
separazione
Decorso
Cronico: 45%; ricorrente: 24%; remittente: 31%
Complicazioni
Demoralizzazione, ansia sociale secondaria, abuso BDZ o alcol
Comorbilità
Dist. Umore, altri disturbi d’ansia, DOC, DPE, DPD
Caso Clinico
“Resistere”
Mindy Markowitz è un’affascinate, elegante ragazza di 25 anni,
direttrice artistica di una rivista commerciale, la quale si
presenta ad una clinica per l’ansia dopo aver letto il programma
della clinica sul giornale. Sta cercando un trattamento per gli
“attacchi di panico” che si sono manifestati con frequenza
crescente nell’anno passato, spesso 2 o 3 volte al giorno. Questi
attacchi iniziano con un’improvvisa intensa ondata di “paura
orribile” che sembra uscire dal niente, talvolta durante il giorno,
qualche volta al risveglio. Inizia a tremare, ha nausea, suda
profusamente, ha la sensazione di soffocare, ed ha paura di
perdere il controllo, di fare qualcosa di folle come correre
urlando per strada.
Mindy ricorda che la prima volta che ha avuto degli
attacchi frequentava la high school. Usciva con un ragazzo
che i suoi genitori disapprovavano, e doveva agire di
“nascosto” per evitare scontri con loro. Allo stesso tempo,
si trovava sotto pressione in quanto era la disegnatrice
principale dell’annuario della scuola superiore e stava
facendo domanda ad un’università dell’Ivy League. Ricorda
che il primo attacco di panico si manifestò subito dopo che
l’annuario era andato in stampa e dopo essere stata
accettata ad Harvard, Yale e Brown. Gli attacchi duravano
solo pochi minuti, e lei “resisteva fino alla fine”. Era
abbastanza preoccupata da parlarne con sua madre, ma
poiché a parte questo era perfettamente in salute, non
aveva cercato di sottoporsi a trattamento.
Mindy ha avuto degli attacchi di panico intermittenti negli 8 anni
successivi al primo attacco, talvolta passavano molti mesi senza che ne
avesse, ma qualche volta, come adesso, ne aveva parecchi ogni giorno. Ci
sono state estreme variazioni nell’intensità degli attacchi, essendo
alcuni così gravi e debilitanti da farle prendere un giorno di riposo dal
lavoro.
Mindy ha sempre reso molto bene a scuola, sul lavoro e nella sua vita
sociale, a parte i suoi attacchi di panico ed un breve periodo di
depressione all’età di 19 anni quando interruppe una relazione
sentimentale con un ragazzo. È una persona vivace, socievole,
rispettata dai suoi amici e dai colleghi, sia per la sua intelligenza e
creatività che per la sua capacità di fare da mediatrice nelle dispute.
Mindy non ha mai limitato le sue attività, perfino nel periodo in cui
aveva frequenti attacchi di panico, sebbene a volte rimanesse a casa
dal lavoro per un giorno perché era sfinita dai molteplici attacchi. Non
ha mai associato gli attacchi con situazioni particolari. Riferisce, per
esempio, di poter avere un attacco a casa nel suo letto, come nella
metropolitana, e quindi non vi è motivo di evitare la metropolitana. Se
ha un attacco nella metropolitana, in un supermercato, o a casa sua,
dice, “io resisto”.
Fobie
Fobia…
Paura marcata, irragionevole e persistente di
oggetti, luoghi, situazioni o attività della cui
innocuità il soggetto è del tutto consapevole.
Comporta
un’intensificazione
dell’ansia
all’avvicinamento dell’oggetto temuto (anche se
solo immaginato) fino a veri e propri attacchi di
panico.
Il soggetto tende di conseguenza a evitare le
situazioni temute come sollievo dall’ansia
(condotte di evitamento).
Fobia: intensa paura irragionevole ed inappropriata
nei confronti di uno specifico stimolo esterno.
Caratteristiche principali sono:
9La sproporzione della paura nei confronti della
situazione da affrontare;
9La natura invasiva di queste paure;
9L’ineliminabilità con argomentazioni razionali;
9(La consapevolezza dell’esagerazione);
9La constatazione dell’intensa reazione ansiosa
indotta dall’esposizione allo stimolo fobico;
9Tendenza all’instaurarsi di comportamenti di
evitamento.
Classificazione delle Fobie nel DSM 5
Agorafobia
Fobia
Sociale: relative a situazioni sociali o relazionali
Specifica:
caratteristiche
nei confronti di oggetti o situazioni
Agorafobia
Riguarda situazioni in cui è presente timore
di un grave malessere, di perdita di controllo
sul contesto (impossibilità ad allontanarsi o
ricevere soccorsi)
Criteri diagnostici per Agorafobia
Paura o ansia marcate relative al trovarsi in due o piu’
delle seguenti situazioni:
A.
1.
2.
3.
4.
5.
Utilizzo dei trasporti pubblici
Trovarsi in spazi aperti
Trovarsi in spazi chiusi
Stare in fila oppure tra la folla
Essere fuori casa da soli
B. L’individuo teme o evita queste situazioni a causa di
pensieri legati al fatto che potrebbe essere difficile
fuggire oppure che potrebbe non essere disponibile
soccorso nell’eventualita’ che si sviluppino sintomi
simili al panico o altri sintomi invalidanti o
imbarazzanti.
C. La situaz. agorafobica provoca quasi sempre paura o ansia
D. Evitamento, accompagnatori o paura e ansia intense
E. Sproporzione rispetto al reale pericolo e al contesto
socioculturale
F. Persistenza: 6 mesi o piu’
G. Disagio/compromissione
H. Condizione medica
I. La paura,l’ansia o l’evitamento non sono meglio spiegati dai
sintomi di un altro disturbo mentale:
Fobia Sociale: evitamento limitato alle situazioni sociali;
Fobia Specifica: evitamento limitato ad una singola situazione, come gli
ascensori;
Disturbo Ossessivo-Compulsivo: evitamento dello sporco per gli individui con
ossessioni di contaminazione;
Difetti o imperfezioni percepiti nell’aspetto fisico (Dismorfismo corporeo
Disturbo Post-traumatico da Stress: evitamento di stimoli associati con un
grave evento stressante;
Disturbo d’Ansia di Separazione: evitamento della separazione dalla casa o
dai familiari.
Caso Clinico
“Rimanere sano”
Il Signor Michaels, un programmatore di computer di 28 anni, cerca
trattamento a causa delle sue paure che gli impediscono di far visita
al suocero, malato terminale, in ospedale. Spiega di temere
qualunque situazione anche se remotamente associata con la
possibilità di un ferita al corpo o di una malattia. Per esempio, non
può sopportare un prelievo di sangue, o di vedere o perfino di sentir
parlare di persone ammalate. Queste paure sono il motivo per cui
evita di consultare un medico anche quando è ammalato, ed evita di
far visita ad amici o a membri della famiglia ammalati e perfino di
ascoltare la descrizione di procedure mediche, di traumi fisici, o di
malattie. È diventato vegetariano 5 anni fa per evitare di pensare agli
animali che venivano uccisi.
Il paziente fa risalire l’esordio di queste paure ad un particolare
incidente avvenuto quando aveva 9 anni e la sua insegnante di
dottrina aveva raccontato dettagliatamente un intervento chirurgico
al quale era stata sottoposta. Mentre ascoltava, iniziò a diventare
ansioso e ad avere capogiri, sudava profusamente, e alla fine
svenne. Ricorda grandi difficoltà nell’essere sottoposto a
vaccinazioni e ad altre pratiche mediche di routine nei seguenti anni
scolastici, come episodi di svenimento o di semisvenimento
nell’adolescenza e nell’età adulta, ogni volta che assisteva ai più
lievi traumi, sentiva parlare di ferite o malattie, o vedeva una
persona ammalata o sfigurata. Quando di recente vedeva qualcuno
in un negozio su una sedia a rotelle, cominciava a preoccuparsi che
la persona soffrisse e si addolorava talmente da svenire e cadere sul
pavimento. Era molto imbarazzato quando riprendeva coscienza,
per la cerchia di persone che lo circondava.
Il Signor Michaels negava ogni altro problema emotivo. Gli piaceva il
suo lavoro, sembrava procedere bene con sua moglie, ed aveva
molti amici.
Criteri diagnostici per Fobia Specifica
A.
Paura o ansia marcate verso un oggetto o situazione
specifici (per es., volare, altezze, animali, ricevere
un’iniezione, vedere il sangue).
B. La situaz. o l’oggetto provocano quasi sempre paura o ansia
C. Evitamento o paura e ansia intense
D. Sproporzione rispetto al reale pericolo e al contesto
socioculturale
E. Persistenza: 6 mesi o più
F. Disagio/compromissione
G. Il disturbo non è meglio spiegato da:
Fobia Sociale: evitamento limitato alle situazioni sociali;
Agorafobia;
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Disturbo Post-traumatico da Stress: evitamento di stimoli associati con un
grave evento stressante;
Disturbo d’Ansia di Separazione: evitamento della separazione dalla casa o
dai familiari.
Specificare il tipo:
ƒ Tipo Animali.
ƒ Tipo Ambiente Naturale (per es., altezze,
temporali, acqua).
ƒ Tipo Sangue-Iniezioni-Ferite.
ƒ Tipo Situazionale (per es., aeroplani, ascensori,
luoghi chiusi).
ƒ Altro tipo (per es., paura di soffocare, vomitare o
contrarre una malattia)
Fobia degli animali
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
È la più diffusa in popolazione generale;
E’ la prima per frequenza nelle donne e la seconda per
gli uomini;
Nella maggior parte dei casi non determina un livello di
compromissione tale da condurre a una vera fobia;
E’ considerata fisiologica nell’infanzia e solo raramente
persiste nella pubertà;
Più frequenti: insetti, serpenti, cani, gatti, topi.
In genere è circoscritta a una singola specie animale.
Fobia degli agenti atmosferici
ƒ
ƒ
ƒ
Timori di alcuni fenomeni naturali (lampi, tuoni, vento,
oscurità);
Essendo difficilmente prevedibile il contatto con lo
stimolo fobico, i livelli di ansia risultano costantemente
elevati, comportando un continuo stato di allerta;
Si associa ad ansia da separazione e disturbo di panico.
Epidemiologia
Prevalenza
5-11,3%
Rapporto F/M
2:1 variabile per i diversi sottotipi
Familiarità
Maggior rischio di sviluppare il disturbo nei parenti di
soggetti affetti (rischio 4 volte maggiore)
Età di esordio
Infanzia-adolescenza (ma variabile per i diversi sottotipi;
quelle situazionali hanno generalmente un esordio più
tardivo)
Sintomi di
stato
Paura persistente, irrazionale ed eccessiva di particolari
oggetti, situazioni o animali. Condotte di evitamento,
sintomi neurovegetativi durante l’esposizione allo stimolo.
Prognosi
Nella maggior parte dei casi il disturbo è scarsamente
invalidante e il soggetto conserva un buon adattamento.
Decorso
Tendenzialmente cronico. Alcune forme moderate possono
risolversi in maniera graduale attraverso l’esposizione
ripetuta.
Comorbilità
Maggiore rischio per altri disturbi d’ansia e somatoformi e
depressione. Il 15% ha più di una fobia.
DAP, DAG, FS
Da non dimenticare
„
„
Rilevanza clinica: molti di noi hanno paure
esagerate di qualcosa. La maggior parte delle
persone riescono a gestirle senza troppe
difficoltà. Per un abitante di Milano, avere una
fobie dei serpenti è poca cosa; lo stesso non si
può dire per un contadino indiano.
Prevalenza: le fobie specifiche si vedono
raramente nella pratica clinica perché, nella
maggior parte dei casi, le persone preferiscono
modificare la propria vita per assecondare la
paura.